Memorie tra i Metalli

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    The better me

    XV



    Youkai teneva Yamato per la collottola, ascoltando la sua confessione forzata, anche se stava dando pochi indizi utili. Lo sguardo dell'Uzumaki si inasprì nel sentire per la seconda volta "Hayate" come risposta. Hayate, Hayate, sempre Hayate. Rimase calmo solo per qualche secondo, osservando il fastidioso ghigno di sfida sul volto del genin... Per poi colpirlo senza preavviso con un gancio sul naso, lasciandolo andare immediatamente dopo, con le mani tremanti per la rabbia ed il rimpianto di quell'azione impulsiva. Quello che è giusto!? Ma fammi il piacere... Si allontanò dal prigioniero di sua spontanea volontà, riuscendo a trattenersi a stento. Il padre rispose con qualche parola di supporto, con una frase costruita a pennello per star bene in una vignetta di Spiderboy. Iniziava a riconoscere come i messaggi sparsi in tutto il fumetto fossero a tutti gli effetti rivolti più a lui (o meglio, a Yuuki) che al resto del mondo, come la figura del padre lo avesse sempre guidato da lontano nonostante tutto. Si osservò la mano, ancora tremante, con le nocche appena macchiate di sangue. Inspirò duramente. Non avevano nemmeno ancora iniziato a risolvere il loro problema principale, e già si sentiva pesantemente in svantaggio, nonostante giocassero in casa.

    Mentre Raizen era distratto con Yato, i genitori ebbero modo di prendere Youkai da parte, per aiutarlo con i ricordi delle arti Uzumaki. Arrossì appena all'idea di essere più forte della madre, faticava ad immaginarcisi: non che conoscesse realmente le sue abilità, ma per quello che aveva avuto modo di vedere, sembrava talmente sicura di sè da apparire imbattibile. Sentire il chakra di Hikaru scorrere in lui gli diede una sensazione di conforto e calore, misto a nostalgia, probabilmente dei momenti in cui era stata addestrata in passato. Chiuse gli occhi, e mentre faceva respiri profondi facendo scorrere quel chakra, mise in atto le parole del padre, rivedendosi rinchiuso come un bozzolo al centro di un fuinjutsu, con i kanji che lo circondavano che ne descrivevano la personalità, anche se in tanti di loro c'era la definizione di come il mondo lo vedeva, più di come lui vedeva sè stesso. Solo uno di questi brillava particolarmente, quello che teneva posizionato a livello del cuore, e sentiva come la sua stessa essenza: "determinazione". A quel punto, fu semplice estrarre le catene a piacimento, facendole scorrere in forme più e meno intricate, capaci finalmente di avvolgersi dove volesse, anche se vibravano di chakra oscuro, tentennando nervose. Il commento di Hojo lo fece reagire come aveva fatto fino a quel momento: uno stretto e forzato sorriso, incerto su come rispondere, ma certo di averlo deluso. Non sapeva se biasimarlo o meno, dopotutto, fino a che non avesse recuperato ogni singola memoria di Yuuki, quella parte di sè era agli effetti morta, ed il padre aveva tutto il diritto di piangerla. Heh... Ci alleneremo di nuovo insieme, no? Si domandava se fosse realmente possibile recuperare tutte le sue memorie, e se a quel punto potesse davvero dire di essere "Yuuki", o se il misto di vecchi e nuovi ricordi avrebbero semplicemente dato una nuova forma a "Youkai". Dopotutto, se era possibile recuperare Yuuki, niente gli garantiva che Shennong sarebbe rimasto sopito chissà dove, tanto meno le altre vite passate. Era curioso, ma era anche cosciente del pericolo.

    Anche Raizen aveva qualcosa da dire sulle sue catene, dandogli una piccola speranza di poter interagire un minimo con le anime altrui. Gli occhi si illuminarono all'idea di quella potenzialità. Forse... Se potessi in qualche modo far sì che il mio chakra la raggiunga, potrei utilizzare ciò che mi ricordo per intrappolarla nel suo stesso corpo. Non so se riuscirò ad estrarla... Ma farò il possibile per tenerla ferma. Aveva un briciolo di speranza, dopotutto le anime erano un argomento in cui aveva il vanto di essere un esperto. E, se anche solo una delle catene la avesse catturata, c'erano altri due Uzumaki a supportarlo, e renderle impossibile una fuga. Dopotutto, ucciderla non era il loro obiettivo, sapevano che avrebbero fatto solo il suo gioco. E, spesso, la morte non è che una scappatoia per qualcosa di decisamente peggiore.

    I genitori avevano qualche dubbio sulla trasformazione, ma Raizen li rassicurò spiegando meglio il suo piano, e poi fu il turno del figlio: Usciremo tutti insieme non appena sarà davanti a noi. Ma nasconderle almeno parte di noi potrebbe prenderla più alla sprovvista. Sa benissimo che siamo diretti lì, ma ancora non sa chi e quanti siamo. Lo scoprirà quando sarà troppo tardi. Strinse i denti, le mani che fremevano dalla voglia di saltarle al collo. Prima della loro trasformazione, la madre gli concesse un raro caldo sorriso, che avrebbe dovuto scaldare il cuore di Youkai, ma gli provocò invece una tremenda, tremenda sensazione. Rimase ad osservarla, stringendole la manica per qualche secondo. Li aveva appena ritrovati. Non avrebbe permesso a nessuno di separarli di nuovo.

    Youkai poteva aiutare poco con le sue abilità per quanto riguardava qualsiasi perdita di sangue. Non guardare me. Io mi occupo di anime. Forse Yato sarebbe stato più utile, come medico, ma allo stesso tempo, nonostante fosse all'oscuro di Youkai, era meglio se un membro del Progetto Y in meno fosse stato a disposizione in quella stanza. Non era solo la Speranza che stavano combattendo, ma Seira stessa. Una Seira a cui importava molto poco di Konoha, e ancor meno di mandare all'aria il progetto di una vita pur di dare agli Hayate quello che volevano.


    Il chunin non avrebbe fatto altro che seguire gli ordini di Raizen attraverso i cunicoli, sfruttando i suoi sensi ora più affinati grazie alle arti Uzumaki per scovare eventuali Fuinjutsu, e seguendo le strade dichiarate libere dai cloni. Attraversato il primo corridoio sicuro, l'Hokage chiese a Youkai e Fujiko di fare strada, in modo che i due potessero scovare eventuali sigilli più nascosti. Non appena si fosse imbattuto in uno di essi, Youkai lo avrebbe goffamente indicato, risultando forse ancor più innaturale nel corpo di Raizen, fermo in attesa sul dafarsi. Ed il dafarsi era disfare tale fuinjutsu. Ah... Non lo so fare ancora. Il Colosso sembrò sbiancare per un momento, vedendosi una certezza crollare, facendo sentire Youkai un inetto per l'ennesima volta in quella giornata. Aveva studiato a fondo quei libri, dopotutto gli erano tornati decisamente utili durante la missione ad Ame, ma si era concentrato di più sulla sezione "creativa", per copiare e crearne di nuovi, che sul distruggerne. Fece il muso, irritato. Sarebbe bastato l'ennesimo appunto su come Yuuki sapesse distruggerli con la grazia di una farfalla per farlo esplodere: CHIEDI A YUUKI DI DISTRUGGERLI ALLORA! Ruggì, ben più intimidatorio ora che aveva la voce ed il corpo di Raizen, facendo qualche passo indietro per allontanarsi dal gruppo nella direzione dichiarata sicura e facendo sbollire la rabbia.

    Si poggiò al muro con la fronte, rilasciando un pesante sospiro. mentre estraeva una catena per osservarla più da vicino, e la tristezza si faceva spazio tra la frustrazione. Sospirò, quello era un pessimo momento per sentirsi giù di corda. Forse Yato non ha tutti i torti nel credermi inutile... Rimuginava tra sè e sè, sforzandosi di ritrovare una concentrazione che era ora annebbiata solamente da cose che non sapeva fare, ma che la sua alter ego a quanto pare faceva anche ad occhi chiusi. Si fece tornare in mente alcune memorie che aveva visto in precedenza, dove si godeva il tempo passato con i genitori, ricordi più o meno sbiaditi, che mostravano una vita che a malapena ricordava, di cui sentiva comunque una forte nostalgia. Un ricordo in particolare, era una giovanissima Yuuki, a cui erano stati portati via i suoi biscotti preferiti, della pastafrolla a forma di stella ricoperta di zucchero a velo. Era stata Hikaru a negarglieli, dopotutto a breve era ora di cena, si sarebbe rovinata l'appetito. Ridacchiò della propria strategia, mentre si spostava nella stanza dove il padre era occupato con i suoi disegni, conscia che fosse il genitore più facile da corrompere, e gli faceva gli occhioni dolci. Hojo non poteva resistere a quel faccino. Il contenitore aveva un semplicissimo fuinjutsu, una bazzecola per un adulto, ma per una bambina come lei un lucchetto piuttosto arduo da superare. Forse per sfida, forse per resistere alla tentazione e non cedere ad essere il genitore che si fa controllare dai figli, Hojo le diede una sfida. Le insegnò come sbloccarli. Se voleva il delizioso tesoro all'interno di quel barattolo, doveva guadagnarselo. I ricordi erano incerti e vaghi, ma qualche informazione era lì presente. E la parte in cui otteneva il suo tanto agognato premio indicava che sapesse farli anche lui. Se aveva quel ricordo, ne aveva anche le abilità. Doveva solo unire quei pezzi con le nozioni dei libri.

    Il commento di Raizen sulle sue catene gli diede ulteriore speranza, anche se quella piccola luce era ovattata dalle incertezze. ...Mmmh. Ho imparato ad usarle cinque minuti fa, e la Speranza è un'esperta in questa roba. ...Certo, non sappiamo quanto di fretta fosse quando li ha fatti... Si sarebbe ri-avvicinato al fuinjutsu trovato, abbastanza intimorito dall'idea di attivarlo mentre tentava di fare esattamente l'opposto. Beh... Spero sia a bersaglio unico. Avrebbe estratto due catene, piantandole dove si trovava il sigillo, e facendo scorrere il suo chakra, che un pezzo alla volta avrebbe ricoperto il fuinjutsu. Il chakra si accese di energia, man mano che bruciava frammenti del sigillo sottostante, lasciando solamente una sbiadita macchia di una trappola non più attiva. Si voltò, con un goffo ed incerto sorrisetto stampato sul volto, forse nemmeno lui riusciva a credere di esserci appena riuscito. Stavolta però, non era un biscotto ciò a cui ambiva. [Rilascio]


    Avrebbero finalmente raggiunto l'entrata principale, preceduti da Tetsuba e Soken. Youkai fece un semplice accenno con la testa, restandosene muto per il momento. Entrambi sarebbero stati controllati mentalmente, non potevano permettersi di avere altri traditori tra le mani. Da lì a breve, ci fu un breve scambio tra Raizen e la Speranza, che commentò in modo chiaro dichiarando cosa voleva. A Youkai tremavano le mani, faticava a trattenersi. "Lasciarvi in pace"?? Questo sigillo è stato fatto per tenere lontano l'Assassino, non voi, vecchia idiota. Saranno anche spaventati da un veroimmortale... Non poteva non provocarli. ...ma voi non siete altro che zecche fastidiose. Sarà una passeggiata scortarvi personalmente in prigione. Ringhiava, furioso ed impaziente di averla faccia a faccia. Poco gli importava che avesse l'aspetto di Seira, dato che la Yamanaka gli aveva fatto lo stesso torto, ma nel passato. Non sarebbe accaduto una seconda volta.

    Youkai fece cenno a Raizen di aspettare, disegnandosi due sigilli sul petto, che avrebbe poi coperto naturalmente grazie agli abiti. [Sigilli] Fece un leggero con la testa non appena fu pronto. Il sigillo avrebbe sicuramente funzionato solamente finchè si trovava nel corpo di Raizen, ma tanto gli bastava per la sua strategia. Sarebbe arrivato il momento di tapparsi le orecchie, mentre il colpo di Raizen apriva loro la strada con un pesante boato.

    I vari shinobi partirono all'assalto, non avevano certo intenzione di lasciarsi scappare un simile vantaggio. Youkai invece, dovendo custodire quel corpo, rimase più indietro rispetto agli altri. Avrebbe fatto il suo ingresso per ultimo, restando di fronte alla porta, mostrandosi avvolto da tre catene che formavano come una gabbia sferica intorno al suo corpo. [Attivazione TS+Slot 1-2-3] Questo poteva dar subito l'idea che lui non fosse Raizen, viste le catene che lo avvolgevano, e gli Hayate sapevano di sicuro lui non fosse un Uzumaki... Ma allo stesso tempo, avrebbe fatto venir loro il dubbio, dopotutto si stava proteggendo, ed era stato l'ultimo ad entrare. Era stato così avventato da nascondersi mimetizzato in un diverso shinobi, sapendo che un piccolo taglietto avrebbe dato ad Hayate quello che volevano? Non fece altro che alimentare i loro dubbi. Meno sapevano su che bersaglio concentrarsi, meglio era per loro, che avrebbero sfruttato la situazione a loro vantaggio. E, grazie ai fuinjutsu, li aspettava una brutta sorpresa nel momento in cui avessero deciso di avventarsi proprio su di lui, e distruggere le catene per cercare di ottenere il suo prezioso sangue. [Riassunto sigilli]

    Chakra usato: 10,5
     
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