La ricerca della pianta

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. leopolis
        Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,072
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    La ricerca della pianta


    Post 7 - Il corridoio



    Dinnanzi ai due nemici, il buon otese cercò di non perdersi d’animo e di agire, per quanto potesse, in maniera tale da limitare la loro presenza e le loro azioni in quello spazio. Non era certo se sarebbe servito oppure no, perché d’altronde si trovava in profondo territorio nemico, ma era certo che qualcosa lo doveva pur fare, altrimenti in breve tempo avrebbe potuto perdere non solo l’obiettivo della propria missione, ma anche la vita e, forse, persino l’anima.

    Per questo le sue azioni furono rapide e precise; i passi veloci e silenziosi lo portarono prima a neutralizzare, per quanto potesse, lo scienziato che si trovava di fronte e poi con due ninja che uscirono al grido dello scienziato. Per fortuna sua, l’otese se ne era reso conto e quando i due comparirono sulla scena di gioco, egli non fu impreparato. Non, almeno, meno di quanto potesse essere: se lo avessero colto da dietro, infatti, il buon otese avrebbe avuto molti più problemi di quelli che avrebbe potuto avere in altre occasioni. Di certo, non poteva sperare di sconfiggere ben due avversari usando la pura forza bruta e nient’altro. Doveva anche mettere in atto una buona dose d’ingegno, che non gli mancava.

    Si difese dunque dagli attacchi dei nemici, non senza più di qualche difficoltà, specie considerando che si trattava di attacchi veloce e, spesso, portati al limite della forza fisica e velocità dell’otese stesso.

    Il terzo attacco, bisogna dire, fu quello più particolare e l’idea dell’otese ebbe funzionato, seppur in parte. Vedendo l’otese fare i sigilli, difatti, l’avversario più vicino alla sua posizione [saltò - Slot Difesa 1 (B)] verso il lato, trovandosi ben presto con le piante dei piedi ben incollate al muro.

    Andò meno bene all’altro ninja che, con le mani impegnate a fare i simboli, non riuscì a reagire prontamente a quell’attacco e si ritrovò immischiato nella scarica elettrica che era partita dal corpo di Kuroshi. Il [danno - Intralcio Leggero (Ingombro), (A)] che si era preso fu ampio e diffuso e furono colpite soprattutto le gambe, limitando i possibili futuri spostamenti del ninja di Ame. Da quel momento in poi, i suoi spostamenti sarebbero stati molto complessi da fare, ma si sarebbe potuto dire lo stesso di Kuroshi.

    [NOTA]

    L’attacco successivamente portato da Kuroshi fu troppo lento, anche a causa dell’acqua caramellosa sotto i suoi piedi, e quindi non ebbe nessun effetto: il suo nemico semplicemente si [piegò - Slot Difesa 2 (A)] sulle ginocchia vedendo il colpo dell’otese passare a circa una ventina di centimetri più in alto rispetto alla propria fronte.

    Raggiungere l’altro ninja per l’otese non sarebbe stato semplice per nulla, a causa di quella specie di gelatina che ora si trovava sotto i suoi piedi. [NOTA]

    Giunto nei pressi del nemico, egli quindi avrebbe potuto scagliare soltanto un pugno, che si sarebbe comunque rivelato nullo: diretto verso il fegato dello shinobi che ora sostava con i piedi sul muro, un bersaglio relativamente facile, il pugno venne semplicemente [“deviato” - Slot Difesa 2 (B)] dal ninja di fronte a Kuroshi.

    Così, l’otese poteva dirsi soddisfatto a metà: la sua idea con la counter aveva funzionato, sebbene non completamente, e aveva fatto danni su uno dei ninja, ma tutto il resto era andato nel peggiore dei modi, anche a causa dell’acqua caramellosa che ora si trovava un po’ ovunque sul terreno.

    [NOTA]

    A quel punto, Kuroshi si trovava immischiato nell’Acqua Caramellosa e si era ritrovato vicino al tizio che sostava con le gambe incollate al muro, mentre l’altro era rimasto qualche metro più indietro. Per l’onor del vero bisogna ricordarsi che né il fattore della tecnica, né il suo alleato, subivano gli effetti negativi del jutsu e quindi loro erano più liberi dell’otese e potevano muoversi lì in maniera decisamente più agile.

    Per questo avrebbe provato a sfruttare questo vantaggio: il tizio alle spalle dell’otese avrebbe fatto un [salto - SA1, allontanamento (A)] di diversi metri, usando anche un particolare Chakra Repulsivo sotto la pianta dei piedi, portandosi a circa 9 metri dall’otese. L’altro avrebbe prima provato a distrarre l’otese: egli si sarebbe spinto con i piedi sul muro per poi [saltare - SA1, attacco (B)] e provare a colpire il buon Kuroshi con un calcio volante direttamente sul mento. Subito dopo, anch’egli avrebbe usato una specie di chakra strano sotto le piante dei piedi per [saltare - SA2, allontanamento (B)]. Egli si sarebbe ritrovato a 12 metri dall’otese.

    Entrambi dunque si sarebbero trovati lontano dall’otese, ma con una solida differenza: erano ora posizionati da lati diversi rispetto al ninja e quindi c’erano 21 metri di distanza tra loro, in quanto erano saltati in direzioni differenti.

    Quello che era prima sulla parete avrebbe velocemente fatto un paio di sigilli. [Slot Tecnica 1 - Palla di Fuoco Suprema, (B)]



    Dalla sua bocca quindi sarebbe uscita una palla di fuoco, che nelle condizioni di quel corridoio si sarebbe potuta rivelare fatale qualora avesse colpito l’otese. Ma non solo, perché il ninja che si trovava dall’altra parte del corridoio avrebbe fatto dei sigilli anch’egli. [Slot Tecnica 1 - Pioggia Nera, (A)].

    Nello stesso istante in cui il fuoco avrebbe viaggiato verso l’otese, dal soffitto sarebbero iniziate a cadere gocce di pioggia nera, simili alla pece. Al contatto con il fuoco quella pioggia si sarebbe infiammata, danneggiando gravemente l’otese.

    Sempre se egli non avesse trovato un modo per sfuggire da quella spiacevole situazione.


    [...]



    Io, dal canto mio, restavo lì a sostenere i suoi sforzi, per quanto potessi. Osservando la situazione con il Magan, vidi l’avvicinamento di un altro nemico e capii che per Kuroshi non sarebbe stato per niente semplice sconfiggerlo, specie considerando che il tizio che si stava avvicinando sembrava decisamente più forte degli altri e che, inoltre, mi sembrava di conoscerlo.

    Pertanto, non appena egli si sarebbe palesato nei pressi di una finestra, il mio dito sarebbe “scivolato” sul grilletto, premendolo. A quel punto i 4 dardi della balestra sarebbero istantaneamente partite verso il nemico. [Slot Azione 1 - Uso Balestra]

    I dardi sarebbero volati paralleli al terreno, mirando la petto del nemico, in maniera tale da ucciderlo subito, sul colpo.

     
    .
20 replies since 6/2/2024, 20:31   273 views
  Share  
.