La Congiura dei Serpenti

...strisciano nel Buio...

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  1. Waket
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    A carte scoperte

    III



    Makoto si strofinò la testa sconsolato, forse consapevole del suo non essere poi così sveglio. Beh, sono sempre stato più di Oto che di Kumo... Sospirò, forse stressato più dalla consapevolezza che senza un leader fidato sarebbe diventato solamente una misera pedina. Hebiko-chan aveva più a cuore i miei desideri... Certo tante volte mi diceva che erano idee stupide, ma poi tutti ci smuovevamo per cercare di realizzarle. Non che avessimo molto altro da fare. Ridacchiò, con il suo vocione profondo, mentre ricordava dei tempi più semplici, ormai andati.

    Makoto ascoltò le considerazioni di Febh annuendo con aria grave, anche se era difficile capire se fossero entrate nel suo cervello tutte le parole, o se volesse solo essere di supporto senza sembrare stupido. Il colosso sussultò per un momento quando Febh si trasformò in una copia di Hebiko, ancora a disagio per la situazione e per il re-incontro andato malissimo. Ma lo seguì senza alcuna opposizione, ora che era Oto voleva dimostrare di essere degno di quel posto.

    Alle mura, i due [guardiani] visibili lo osservavano da lontano, visibilmente incerti. Dopotutto Hebiko visitava spesso i vari clan per incontrarne i capi per svariati motivi, ma di rado aveva a che fare con le faccende alle mura. Il più alto dei due fece un cenno con la mano piuttosto informale, con un mezzo sorriso rivolto ai due presenti. Cosa vi porta da queste parti? L'altro, più silenzioso, alla richiesta dell'archivio di chi era entrato nel giorno richiesto apparve dubbioso, ma ubbidì senza problemi. Mentre lui perdeva tempo, il più grosso, Taro, sembrava estroverso abbastanza da voler far conversazione: Siete in partenza, o volevate solo assaggiare le bioches al ripieno di veleno di ragno giù all'angolo? Sono una delizia per il palato. Indicò un locale, non troppo distante da lì, abbastanza vicino perchè se ne potesse sentire il profumo. Il collega, Eizo, consegnò il necessario al duo, pazientando anche alla richiesta di una lente d'ingrandimento, invitandoli nel piccolo ufficio per farli stare comodi. Makoto avrebbe avuto tutto il tempo che voleva per analizzare le varie foto, ma non avrebbe trovato niente che potesse essere d'aiuto a Febh. Nessuna foto di F, nessuna foto di una sua identità di copertura, nessuna foto di Makoto stesso. Eizo era nella stanza con loro, e anche se avessero chiesto un po' di privacy, sarebbe stata loro negata. Negativo. Un dipendente delle mura deve essere sempre presente, anche fosse una richiesta del Daimyo stesso. E naturalmente non posso lasciarvi portare fuori l'archivio, potrebbe essere facilmente contraffatto. Dopotutto si trattava di dati sensibili. Taro li aspettava fuori dalla porta, come di guardia. Un udito fino [Percezione +15] avrebbe potuto udirlo bisbigliare qualcosa, principalmente il nome di Hebiko, e la sua presenza nella stanza, ma poco altro. Sembravano perlopiù disponibili alle richieste del Consigliere, stava a lui sfruttarli al meglio.



    Kaji aveva in parte confessato di non essere solo, guadagnando qualche punto fiducia, nonostante la Vipera restasse in allerta, inconsapevolmente dal duo. Questo è un bene. Qualcuno dovrà pur tenerti d'occhio. Ridacchiò. Chi ha avuto questo onore? Era sicura fosse Aji, ma c'era una terza persona di cui era curiosa, e su cui non sapeva ancora come indagare. Meredora fortunatamente venne convinta solamente dal suo sguardo: c'era una spiegazione, ma non era il luogo nè il momento giusto.

    La donna ragno, forse per rifarsi dallo shock subito, sfoggiò le sue raffinate abilità di tessitura per cambiarsi sul posto, in una trasformazione che aveva visto di sfuggita alla tv mentre Youkai a palazzo guardava i suoi cartoni. Hebiko rimase a bocca aperta nell'osservare il suo jutsu, in parte per l'imbarazzo, in parte perchè non credeva avrebbe ceduto così facilmente ad una simile richiesta. Ed ora che entrambi si erano vestiti per l'occasione, rifiutare ulteriormente l'avrebbe fatta apparire fin troppo ostile, e l'ultima cosa che voleva era fare per la seconda volta di fila lo stesso errore che aveva portato Ogen a versarle il the in testa. La peggiore delle umiliazioni. Com'è... pratico. E sia, dopo aver preparato una simile accoglienza in una sola settimana, negarsi un bagno caldo sarebbe criminale. L'ultima occhiata fu in grado di percepire con soddisfazione come il seme della gelosia fosse ben piantato in entrambi, mentre lei spariva nello spogliatoio, concedendosi un sospiro liberatorio. Stupidi ragni. Lamentò, mentre con cura riponeva il suo kimono nell'armadio, osservando la modesta scelta di costumi lì presenti, con leggera irritazione. Pronto a tutto, huh.


    Sarebbe rimasta seduta sul bordo per un po', godendosi il calore di quelle terme... ed ora aveva tutto il suo corpo a disposizione per distrarre entrambi i presenti, senza che fosse nemmeno una sua decisione, cosa che avrebbe potuto spingere entrambi a rivelare più di quanto non avessero voluto senza nemmeno sospettare della sua influenza, soprattutto mentre erano anche concentrati nella loro battaglia di dover apparire meglio dell'altro. Hebiko stessa era un'esperta in gelosia, la miglior insegnante era proprio sè stessa, sapeva benissimo come usarla a proprio vantaggio. Un elegante kimono aiutava sicuramente a farla apparire più elegante accentuando le sue movenze, ma anche svestita sapeva essere leggiadra e posata, con un perfetto controllo sul suo corpo in ognuno dei suoi più piccoli movimenti. Con così tanti stimoli e distrazioni, le due inconsapevoli vittime della sua influenza si sarebbero dovute impegnare parecchio per non fare nemmeno un passo falso.

    Hebiko ascoltò con pacato interesse le parole di Kaji, dove secondo lui il loro rapporto era paritario, se non leggermente più vantaggioso per l'Hakai stesso. Hmmm. Sembrava rispettarti parecchio, non posso negarlo. Dopotutto si comportava come fosse un messaggero di Kaji stesso, impaziente di recuperarlo. Sapere dei suoi vincoli poteva tornarle utile, anche se per farlo avrebbe dovuto indagare di più. Hoho, eppure sembra un uomo così sicuro di sè. Fatico ad immaginarlo alle strette. Dopotutto al loro incontro sembrava emanare così tanta confidenza da sentirsi perfettamente a suo agio per tutta la durata del loro incontro. Parlare di fiducia fece aggrottare leggermente le sopracciglia di Hebiko, espressione che sembrò placarsi dopo una rapida occhiata alla mano di Meredora che le sfiorava il ginocchio. Aveva qualcun altro di cui potersi fidare ora, qualcuno che ancora non aveva dato alcun cenno di tradimento, se non una fissazione un po' troppo rigida verso le regole. Gesto che naturalmente Kaji avrebbe potuto notare, e con le parole della Vipera avrebbe presto capito come dovesse fare qualche step extra per usare realmente quella fiducia a suo vantaggio. Hebiko alzò le sopracciglia, osservandolo per qualche secondo, prima di ammorbidire il viso e sorridergli. Conosci bene le mie debolezze. E una parte di me vorrebbe crederti senza esitazione. Dopotutto, avere dei sottoposti fiduciosi sotto al suo comando era ciò che stava cercando di ottenere. Purtroppo, mi hai pugnalata alla schiena una volta, e usata senza esitazione una seconda. Le sue parole erano taglienti, in forte contrasto con la sua delicata espressione. Inclinò appena la testa. Temo che mi servirà ben più di una semplice promessa perchè io possa darti la stessa fiducia. Ho bisogno che mi dimostri con onestà che questo è ciò che vuoi, perchè io possa donarti la mia. Coloro che sono al mio fianco, lo sono perchè mi hanno dato indubbie prove che io possa realmente affidare loro la mia vita. Se qualcuno vuole starmi il più vicino possibile, devo avere la certezza che le sue intenzioni siano completamente sincere e a vantaggio di entrambi. Naturalmente, con Meredora che, letteralmente al suo fianco, le sfiorava una gamba, il messaggio era ben chiaro: la donna Ragno aveva un vantaggio al momento, non avendo tradito la sua fiducia. Kaji però ora sapeva che la volontà di Hebiko era quella di credergli, e di volerlo al suo fianco. Avrebbe avuto la volontà e le dimostrazioni sufficienti per arrivare ad un gradino al di sopra della donna ragno?

    Hm. Lasciarmi all'oscuro di tutto non è ciò che considererei fiducia... Ma al momento non ne sono stata lesa. Commentò, con un leggero cenno della testa, evidenziando per bene cosa non le piaceva, ma dandogli una piccola vittoria speranzosa per fargli capire che ci fosse speranza. Non potè nascondere la sua espressione sorpresa quando l'altro menzionò l'essere un ministro... e aprì ancor di più la bocca con shock quando le propose di "regalarle un regno", qualsiasi cosa volesse dire, anche se lo shock sembrava più incredulo ed estraniante, che orgoglioso. Meredora precedette le sue parole, alle quali avrebbe voluto dar ragione, ammettendo però che ad Oto non avrebbe fatto male unirsi ad un secondo regno, senza considerare il vantaggio politico che avrebbe potuto ottenere sul Mikawa portando agli effetti Oto ad espandersi senza nemmeno un singolo spargimento di sangue... Ma doveva prima capire meglio l'assurda situazione. No... No, un momento. Gesticolò appena con la mano, fermando i presenti, portandola poi alla tempia come se stesse trattenendo un forte mal di testa. Con l'aiuto di una persona influente come Aji e la tua intelligenza, posso immaginare che ottenere un simile ruolo possa esser stato semplice... A malapena, ma se era diventato il capo delle mezze persone, diventare ministro era stato sicuramente più facile. ...ma possedere un Regno?? E cedermelo?? Sono... lusingata, ma suona tutto tremendamente surreale. Lo osservava incredula. Sei tra i vivi da quanto, una settimana?? E del tuo passato c'è a malapena una traccia dimenticata. Chi è questo governatore? E come pensi di regalarmi il suo regno?? Fece un sospiro, calmandosi. Voglio fidarmi di te, davvero. Aveva la mano sul cuore mentre lo diceva, ed almeno in quel caso era davvero sincera. Dopotutto credeva davvero che Kaji potesse essere un ottimo alleato, l'altra metà di lui era una delle persone di cui poteva fidarsi ciecamente (anche se una settimana prima l'aveva tramortita solo per un leggero sospetto), quindi voleva credere che anche con il "sè originale" il loro rapporto poteva funzionare. Ma detto così... sembra tutto così assurdo, nemmeno fosse una trappola preparata a pennello. Magari una trappola dove tu non sei altro che un'inconsapevole pedina. Voleva ammettere che non lo credeva direttamente coinvolto, e che forse persino lui era stato ingannato, ma forse a spiegargli la situazione dal suo punto di vista poteva fargli comprendere quanto fosse surreale e sospetto.

    La pipa le venne offerta nel miglior momento possibile, ne aveva decisamente bisogno. Anche se, alla prima boccata, reagì con un paio di colpi di tosse, leggermente sorpresa. Oh, giusto, tu preferisci il tabacco. Hehe, in genere mi faccio viziare di più dalle erbe, le trovo più delicate e femminili. Avrebbe comunque accettato quella pipa senza commentare altro, a meno che uno dei due non fosse intervenuto in qualche modo. Alzò le sopracciglia con interesse quando venne a sapere qualche scomoda verità su Aji, prendendo una generosa boccata dalla pipa. Oh, il nostro cavaliere bianco ha un'anima più antica di quanto mi aspettavo? O si tratta di un cimelio d'infanzia? Domande innocenti, come se stessero dialogando del nulla, che però le avrebbero dato un gigantesco vantaggio contro il misterioso mercante.

    Hebiko sorrise con dolcezza quando arrivarono finalmente al punto focale di quella visita. Siamo qui esattamente per questo, Meredora cara. Mi serve il suo aiuto per il nostro piccolo problema. Si chinò appena verso Kaji, in un gesto innocente per restituirgli la pipa, invitandolo a prendere una boccata a sua volta, e nel mentre sfruttare il movimento per mettere ancora più in mostra il suo già esposto corpo, invitandolo e distraendolo a sufficienza per impedirgli di concentrarsi su qualsiasi bugia. Tu o qualsiasi dei tuoi amichetti, sapete niente del "Bacio di Naga"? Sta portando scompiglio tra i miei affari, ed Aji aveva qualche informazione sul mio caro fratellino che pare non abbia avuto tempo di condividere. Rivelò a Kaji come Naga fosse suo fratello, una piccola informazione regalata per spingerlo a dirle di più.

    Solamente se le avesse dato una risposta sufficientemente convincente avrebbe fatto la sua parte, rivelando il motivo di quella chiamata tempestiva. Oh, è molto semplice. La tua peculiare condizione ti rende... unico, una persona a sè stante. Sia tu che Febh. E questo per i Kemono è un grosso problema. Avrebbe ripreso la pipa per dare un'altra boccata, parlando con calma di quell'argomento. Pare che a loro non piaccia che ci siano troppi Hakai in giro... Ed ora tu sei uno di troppo. Osservò la sua reazione, sia per capire se poteva già essere al corrente del problema, sia perchè voleva vedere se la sua reazione fosse stata di arroganza o di timore. Sei appena tornato tra i vivi, rendere la tua permanenza così breve solo per colpa di un folle gruppo di primitivi troppo legati alle loro tradizioni. Commentò con disprezzo, ne sapeva poco anche lei, ma sapeva quel che bastava. Ma potrei avere una leggera leva su di loro... Certo, niente di tutto questo sarà semplice. Ma sarei disposta a fare di tutto per i miei più fedeli alleati. L'ultima frase era fondamentale: se Kaji voleva accedere ad ogni sua risorsa per risolvere quel problema, doveva prima confermarle di far parte della stretta cerchia di fedelissimi della Vipera. E per fare ciò, doveva darle una dimostrazione ben più importante di qualche chiacchiera e promessa.
     
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