Carne & Sabbia

Dagli ultimi eventi che avevano colpito Ame avevo deciso di agire con più prudenza. L'ingresso nella città della Pioggia di ben tre Virtù di Hayate e la loro ingerenza con il Joker e l'Asso di Fiori mi portarono a pensare a muovermi con più circospezione. In aggiunta poi gli eventi del gioco del Poker, o di come mi ero comportata con Gobu e infine la presenza dei Kurogane che aleggiava nei semi di Cuori rendevano la pioggia di Ame molto pesante. E per questo alla Lacrima difficilmente mi facevo trovare reperibile, non prima di aver superato un attento esame da parte delle mie Geishe e anche in quel caso una Kage Bushin si sarebbe presentata al posto mio. Per chiunque questa mia precauzione non avrebbe fatto alcuna differenza, perché non era distinguibile. Io, l'originale, sarei rimasta al covo. Nella mia tenuta. Questo atteggiamento alla lunga mi avrebbe sicuramente preservato da alcuni guai. Ovviamente se si fosse trattato di Lord Goemon, o di un membro di spicco dei Fiori così come un Hayate il discorso sarebbe cambiato radicalmente.

In ogni caso quel giorno non faceva parte delle eccezioni e di conseguenza fu Ortensia a portare alla copia presente alla Lacrima la missione che Lord Goemon mi aveva spedito. La copia lesse con estrema attenzione la missiva e subito dopo averla memorizzata la distrusse Tsk fu il mio unico commento, una volta che i pensieri della copia mi raggiungerso.

Mi alzai e tirando una lunga aspirata dal bocchino riempii la stanza di fumo. Di nuovo i Kurogane stavano agendo contro i Fiori. Di nuovo stavano sfidando la nostra autorità, fino a che punto potevamo permettere un tale sfregio? Sì, di nuovo dovevamo agire e fermare quella che ormai potevamo considerare a pieno titolo una piaga.

Tuttavia c'erano varie difficoltà in quella missione. Avevo un contatto a Suna, certo. Ma di nuovo avrei dovuto sfruttarla e raccontare mezze-verità per concludere la missione, aumentando il rischio di essere scoperta. Ma del resto che alternative avevo? Dunque recuperando armi e bagagli mi diressi alla volta di Suna, in fretta e furia.

________________Suna - tempo dopo ________________

Giunta alla porte di Suna, senza entrare nel Villaggio, avrei chiesto di consegnare un messaggio per posta ad una certa Ryugi Nekki: Ryugi, sono Yuki e ho bisogno di parlarti. Ti aspetto all'ingresso di Suna. E così avrei atteso, chiaramente con la maschera indossata e sopra di essa una seconda maschera, ovvero quella data dalla trasformazione in Yuki... il ronin che Ryugi conosceva.

Ryugi se avesse deciso di accettare la mia chiamata mi avrebbe trovata a braccia conserte appoggiata al muro di una taverna, lì all'esterno del gate. Appena l'avrei vista mi sarei avvicinata e approcciando un caloroso abbraccio, sincero, l'avrei accolta Grazie Ryugi per esserti presentata. Come stai? Ti sei ripresa? Domande utili a rompere il ghiaccio, per quanto quel modo di dire non era decisamente usuale a Suna.

Assicurandomi che nessuno origliasse e cercando un luogo discreto avrei preso subito parola Ascoltami Ryugi, ho una domanda sincera da porti. Saresti disposta ad aiutarmi? Questa volta sono io a chiederti una mano. Credo che con il tuo aiuto riuscirò a dipanare in parte la mia situazione... sai bene a cosa mi riferisco. E con quelle parole andai a ricollegarmi a tutta quella serie di giustificazioni e mezze-verità che avevo raccontato alla Genin. Sicuramente la ragazza non aveva dimenticato. La mia famiglia... la mia segretezza... tutto finto ma in profondo tremendamente vero Tuttavia... ci sarà da combattere. E credo ad un livello superiore della volta precedente. Tuttavia non ho nessun altro di fidato su cui appoggiarmi, se non te... per questa missione. Non gli davo molta scelta, ma in ogni caso dovevo per forza di cose sentirmi dire di sì dalla sua bocca, per quanto difficile fosse per Ryugi pronunciare ogni genere di parola. Solo con un suo consenso avrei potuto coinvolgerla, costringerla non mi avrebbe portato da nessuna parte.

E se avesse allora avrei proseguito Bene, ti dovrò un favore immenso. Ascolta la missione è complessa, e ti conviene preparati. Prima partiamo meglio sarà! E lasciando il tempo alla Genin di muoversi una volta partiti alla volta di Zutei avrei iniziato a raccontare la MIA versione della missione, leggermente diversa da quella del Lord Goemon.

Buta Shinkiro. Probabilmente non ti dice nulla, ma devi sapere che è un Nunkenin. Della peggior specie. Un ex membro di Suna che uccise i suoi famigliari pur di guadagnare potere e soldi al di fuori delle terre accademiche. E' un mostro che guadagna sulla vendita di organi e sullo scambio di corpi ed esseri umani. E' questa temo sia solo la punta dell'iceberg... altro esempio calzante in quel di Suna Io so che a breve organizzerà un torneo di combattimento, nel quale potranno partecipare solo donne... ti lascio immaginare il motivo fetido che lo spinge a questa scelta lasciai a Ryugi il tempo di elaborare In questo torneo tutte le sconfitte verranno violate, il loro corpo scempiato così come la loro dignità. Dobbiamo fermare questa atrocità che si svolgerà nelle terre di Suna. Dunque lui è il nostro obiettivo. Io dovrò prima interrogarlo e poi ucciderlo mentre tu dovrai prendere il merito di averlo sconfitto. Di nuovo un'affermazione molto forte che richiedeva del tempo per dirigerla. Probabilmente Ryugi non hai mai ucciso nessuno, e non ti chiederò di farlo. Quello che ti chiedo è di combattere in questo torneo, e vincerlo insieme. Nello scontro finale dovremo trovarci una contro l'altra e io dovrò arrivare seconda, perché la seconda come “premio” otterrà una notte con Buta. So che è solo un pretesto per ucciderla, con le sue mani sporche di sangue, ma sono più che confidente che io sarò ad avere la meglio. Come ben sai dovrò agire nell'ombra e non potrò arrovellarmi il diritto di averlo sconfitto. Per quello che in quella stessa notte, te vincitrice del torneo, chiederai di condividere il letto con Buta e la seconda classificata. Lo combatteremo insieme, se necessario. Io, solo io, mi sporcherò le mani di sangue e poi te lo riporterai a Suna, morto, e ti guadagnerai il rispetto che ti è dovuto. Io invece avrò accontentato la richiesta di un certa persona, e questo mi avvicinerà alla mia famiglia... in una misura che difficilmente sarebbe altrimenti ottenibile. Nuovamente lasciai del tempo alla Genin per realizzare quanto detto Ah, per questo torneo ho sborsato una cifra enorme. Un milione di Ryo, mezzo a testa, per entrare. Non avendo tutti questi soldi sono in debito, e dunque dovrò ridare la vincita al mio creditore. Aspettai qualche secondo Hai domande Ryugi? Qualcosa in contrario? Sulle nostre spalle abbiamo un peso enorme. La possibilità di vendicare e rendere giustizia ad un'infinità di donne, e di Ninja, persi nel vuoto e nel silenzio del Deserto. Non capiterà una seconda occasione come questa. Lasciarlo in vita potrebbe dargli la possibilità di fuggire e vendicarsi. Oppure continuare le sue atrocità. Non conosciamo fino a che punto sono estese le sue conoscenze. Se lo catturassimo vivo potrebbe riuscire comunque a fuggire da Suna... e non avremo più la possibilità di colpirlo quando sarà vulnerabile e solo. e così avevo anche dato delle plausibili motivazioni sul perché Buta non poteva lasciare vivo il torneo. Difficile controbattere a quei ragionamenti.

Diedi del tempo alla Genin, per lei forse si trattava di una missione molto complessa. Forse la più complessa da quando aveva iniziato la sua carriera Chiaramente, fino all'ultimo agiremo sotto copertura... ma chirurgia estetica o Henge non funzioneranno, dunque dovremo agire con il nostro, vero, volto. Perciò dovrai mantenere il silenzio su ciò che succederà o vedrai sulle mie abilità o capacità. Compresa la mia vera identità. Sei ancora convinta? Chiesi sinceramente.

E se non avesse avuto più dubbi allora avrei proseguito Non è molto distante Zutei, ma ci vorrà del tempo e almeno una notte per arrivarci. Lì, ti testerò. Ci conosceremo combattendo, e magari riuscirò a darti qualche dritta. In ogni caso da questa avventura ci guadagnerai. Sorrisi, mascherando dietro a quel volto una volontà di ghiaccio.

Le mie parole scossero sicuramente nel profondo l'animo della giovane Genin, che probabilmente per la prima volta si trovò di fronte ad un ostacolo invalicabile, data la nostra differenza di forza e abilità, oltreché di esperienza.

Ci sono ragazzi più giovani di te, che sono più forti di me. Non sottovalutare mai il tuo avversario, e colpisci sempre per fare più male possibile. Furono le mie parole al termine di quella prima fase di allenamento. Il mio pensiero andò naturalmente al Coraggio di Hayate, un ragazzino in grado di scatenare una forza demoniaca. Quello in effetti fu il momento più critico della mia vita, lo scontro contro di lui e la violenza che mi scatenò contro.

Anche se stavamo parlando di situazioni completamente diverse speravo in cuor mio di aver smosso la sua indole di Kunoichi e da Sensei averla resa più consapevole di quanto il mondo fosse un posto pericoloso.

Quando, con la solita e tremenda fatica nel pronunciare anche solo una parola, la Genin si ripropose di continuare l'allenamento un sorriso compiaciuto si dipinse sul mio volto e mi preparai a difendermi, nella mia tipica posizione di guardia del boxer. Il primo movimento della Sunese fu quello di posizionarsi seguendo quello che probabilmente era un Kata, per scattare subito dopo contro di me e nel movimento contestualmente lancio un paio di coltelli.

Il lancio non fu direttamente indirizzato contro di me, ma anzi contro il terreno. Si trattava di una strategia che conoscevo e avevo praticato da Genin ma restava pur sempre valida, a livelli bassi. I coltelli infatti rimbalzarono sul terreno mirando verosimilmente contro la parte superiore del corpo, intuendo la loro traiettoria quello che feci fu molto semplice. Con la mancina, impugnando in una frazione di secondo, lanciai con un minimo gesto della mano i miei due shuriken in maniera tale da intercettare al volo le armi e bloccare così la loro forza. E così effettivamente avvenne. In un cozzare di acciaio i coltelli furono deviati lateralmente rendendosi innocui.[Slot Difesa 1]

La mia guarda e il mio sguardo quindi non si spostarono dal movimento della Sunese, realizzando che a differenza di prima aveva scelto un approccio ancora più diretto basato su uno scontro frontale, privo di armi ingombranti come il Tessen. Partendo dal presupposto che sarei stata in grado di schivare ciascun colpo incuriosita mi limitai a subire il primo attacco, interponendo a mò di scudo il mio avambraccio destro al montante in arrivo della Kunoichi, e senza usare le mie abilità Iga, assaggiai di fatto la sua potenza delle vampe. Notai che il danno fu semplicemente elementare... aveva sostituito la potenza delle Vampe con quella fisica? Doveva sicuramente unirle![Danno]

Subito dopo la donna soffiando una vampa dalla bocca cercò di rompere la mia guardia e per poco non ci riuscì. Infatti dovetti schivare lateralmente, con un veloce passo, per evitare quel getto diretto.[S. Difesa 2] A cui seguì un pugno, sicuramente nella mente di Ryugi nell'ottica di inserirsi all'interno della mia guardia. Tuttavia la mia difesa era ancora completamente integra e mi limitai a sfruttare il mio avambraccio destro come scudo naturale. Infatti il pugno della Genin andò a scontrarsi con il mio avambraccio posto ancora a difesa della testa e della parte superiore del corpo, ma questo in realtà non mi permise di evitare il più subdolo attacco, ovvero quello della vampa, che in ogni caso mi avrebbe coinvolto. Per evitare un danno questa volta concreto usai la mia abilità Iga per annullare il colpo assorbendo di fatto la forza esplosiva di quella vampa! [S. Difesa 3]Naturalmente rimasi piacevolmente sorpresa di quell'attacco. Le azioni di Ryugi terminarono con un ultimo colpo, sempre dalla stessa mano una nuova vampa si andò a creare, ma allo stesso modo la annullai in buona parte grazie alle mie abilità Iga permettendomi così di uscirne praticamente indenne.[S. Difesa 4]

Conclusa quella fase ritornai in una posizione più tranquilla e applaudii, visibilmente contenta Ottimo, Ryugi. Hai applicato tutto ciò che ti ho detto. Sono soddisfatta. Fu il mio primo giudizio Chiaramente tra me e te c'è un netto divario di capacità fisica ma nonostante ciò mi hai costretto ad alcune difese, e mi sei piaciuta tantissimo come comportamento. Ti manca solo di unire la potenza fisica con le potenza elementare delle vampe, così da aumentare il danno del tuo stile di combattimento. Comunque si tratta di un ottimo stile di combattimento, molto migliore rispetto a quello che mi hai mostrato prima e all'uso scialbo di quel ventaglio. Mi è piaciuta molto la tua volontà di rompere la mia difesa. Inoltre l'uso delle vampe si è dimostrato molto pericoloso e imprevedibile. Lasciai passare qualche secondo E l'imprevedibilità è un arma molto forte se usata con astuzia. Era assolutamente vero Come hai visto prima i miei attacchi nascondono sempre degli effetti secondari. E così dovrai fare anche te. Se deciderai di combattere corpo a corpo secondo me è bene che sviluppi delle abilità sul veleno. Indebolire l'avversario è un ottimo modo per rompere la sua guardia. Era un sincero consiglio. In effetti tra tutti i Ninja che avevo affrontato o conosciuto potevo ritenermi tra le più afferrate a proposito di veleni.

Ora tocca a me. Preparati. Vediamo cosa farai ora. Con un sorriso stampato in faccia l'avrei volutamente messa in difficoltà valutando la sua capacità decisionale. Subito avrei generato due copie di me stessa, che sarebbero apparse vicino ai miei fianchi.[Slot Tecnica Avanzato 1] Io, l'originale, portando in avanti il braccio destro e serrando il pugno avrei caricato una delle mie tecniche a più ampio spettro, mentre la prima copia avrebbe cercato di portarsi, seguendo un percorso semicircolare, dietro e alle spalle di Ryugi mentre la seconda copia si sarebbe fermata al suo fianco destro, entrambe a distanza corpo a corpo. [Movimento Copie] Una volta arrivate in posizione entrambe avrebbero cercato di colpire la donna nello stesso momento, ciascuna dal suo lato, con un pugno diretto mirando contro il torace e la schiena della Sunese. [Slot Azione 3] E mentre la donna probabilmente si sarebbe impegnata a schivare o difendersi dalle mie copie io l'avrei raggiunta a distanza corpo a corpo, cercando di fermarmi al suo fianco o meglio ancora dietro di lei vicino alla schiena. [Slot Azione 4] A quel punto, terminato l'attacco delle copie, sfruttando una sua eventuale apertura nella difesa io l'originale avrei cercato di sganciare un pugno destro diretto ad altezza del suo busto (o schiena) rilasciando allo stesso tempo la mia Nota nell'ambiente circostante. [Slot Tecnica Avanzato 2] Come avrebbe reagito davanti ad una superiorità numerica? Una situazione che del resto poteva capitare in qualunque genere di missione.

Infine poco prima di terminare la sessione di allenamento avrei dedicato l'ultimo tempo disponibile per spiegare a Ryugi su come avremo gestito il nostro futuro scontro tra me e lei, durante il torneo. Era ovvio che non avrebbe avuto senso scontrarsi veramente, ma allo stesso tempo il nostro combattimento sarebbe dovuto risultare realistico. Di conseguenza in accordo con la Sunese ci organizziamo in maniera tale da predisporre una sorta di combattimento, finto ma plausibile, in cui io alla fine avrei perso lo scontro, finendo seconda e ottenendo la "notte" con Buta.

Conclusa quella sessione di allenamento, avrei comunque deciso di risparmiare qualche ora per recuperare le energie e lasciar riposare la giovane Kunoichi. Del resto doveva trovarsi in forza per gestire il futuro torneo.

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Naturalmente bisognava prepararsi in maniera adeguata prima di arrivare a destinazione Non possiamo farci vedere insieme, Ryugi, altrimenti sospetterebbero di noi ancor prima di iniziare. Una volta a Zutei ci divideremo, potremmo andare entrambe al Carne e Sabbia, ma con tempistiche molto diverse così da non creare dubbi. Io, da canto mio, agirò con una mia evocazione e proverò a truccare il torneo affinché io e te ci scontreremo solo nella finale. Affermai, decisa A meno che tu non abbia ulteriori idee, per me questo approccio è il più “sicuro” per garantirci il risultato. Non ho molto altro da aggiungere, se non quello di trovarsi una contro l'altra nella finale. Mi raccomando, cerca di “condividere” anche te il “piacere” di Buta. Una volta che avrai vinto chiedi di stare insieme con me, così da “divertirci” tutti insieme. Conclusi, in attesa di una sua risposta.

Se non ci fossero stati problemi quindi l'avrei preceduta, e una volta sola avrei evocato il Maestro. Ovviamente spiegai al Corvo ogni dettaglio, e il mio piano. Io mi limitai a cambiare il mio volto con la trasformazione mentre il Maestro si trasformò in un servo, il cui scopo sarebbe stato quello di portare i miei bagagli. Questa figura aiutava parecchi a mistificare la mia presenza. E creava meno sospetti. In ogni caso una volta arrivati a Zutei al calar del giorno, ovviamente la nostra scelta su dove alloggiare e fermarsi cadde sul locale in questione: Carne e Sabbia.

Giunti davanti alla Locanda la squadrai dall'alto al basso, cogliendo eventuali punti di fuga. Entrate. O persone poco raccomandabili, anche se in quell'ultimo caso c'era ben poco da scremare. Tutti i presenti sembrano e apparivano come zoticoni che non avevano mai provato cosa significasse entrare in un locale ricercato.

Ovviamente restando i più discreti possibile una volta entrati ripetei la stessa identica analisi, e altrettanto fece il Maestro il quale notando numerosi dettagli si prodigò a riferirmeli sottovoce. Dopo di che avvicinandomi al bancone avrei iniziato ad agire come si confaceva al Fiore Lupo. La Matrona più richiesta di Ame. [Fiore Lupo]

Appoggiandomi con il petto, e quindi lasciando intendere le mie procaci forme, al barista lo avrei invitato verso di me Oh, che piacere vedere un locale del genere! Io e il mio servo siamo esausti dal viaggio. Voltai lo sguardo verso una delle stanze private Non è che proteste portarci qualche bevanda fresca, mentre noi ci accomodiamo? Una di quelle stanze private è libera? Ah... se avessi potuto avrei allungato la mia mano cercando di toccare il suo braccio La prego di farci compagnia, sono così ignorante di questo posto e allo stesso tempo... cosi curiosa e chi meglio di lei può raccontarmi di Zutei? Chiesi con un tono di voce assolutamente delicato, e sensuale. Sarebbe riuscito a resistere?Non avrei lasciato il tempo di rispondermi alzandomi e girandomi verso una delle stanze, mostrando i miei fianchi e concedendogli ben poco tempo di decisione... in maniera tale da far prevalere il suo istinto se non proprio il suo desiderio di "cogliere" un fiore così prezioso.

E se ci avesse seguito, o comunque accolti, una volta rimasti noi tre avrei iniziato a chiedere del più del meno, intrattenendolo al meglio delle mie capacità e poco alla volta mi sarei avvicinata fisicamente sempre di più verso di lui; fino al punto in cui toccandomi la base del collo, con un gesto delicato della mano, avrei sprigionato nell'ambiente circostante l'ormone seduttore. A quel punto probabilmente il barista cotto in un brodo di giuggiole sarebbe letteralmente caduto ai miei piedi. E lì avrei iniziato a raccogliere informazioni concrete. Appoggiando delicatamente il mio dito sul suo petto avrei chiesto sussurrandogli all'orecchio Dimmi un po, e qui che si tiene il torneo di combattimento ed è anche qui che si trova Buta Shinkiro? E sai per caso dirmi dove viene gestito il torneo? Insomma, una stanza dove vengono registrati partecipanti, dove lavora o cose del genere. Sai, ho un regalo da portargli e vorrei che fosse una sorpresa. Non deve assolutamente saperlo! Altrimenti potrebbe arrabbiarsi... e immagino che nessuno di voi vorrebbe che Buta Shinkiro si arrabbi, vero? Conclusi la frase con un tono innocente, ma che nascondeva ben altre intenzioni.

Al termine mentre io distraevo il barista il Maestro, furtivamente, avrebbe generato un sonno illusorio limitando l'area alla stanza privata e una volta addormentato avrei sfruttato l'occasione per cogliere ulteriori dettagli grazie all'interrogazione mentale, se mi fosse sorto o rimasto qualche dubbio, oppure se avessi ricevuto risposte abbastanza soddisfacenti il Maestro avrebbe imposto un simbolo del pensiero sul barista Hai parlato tutto il tempo solo di Zutei. in maniera tale da convincerlo che la nostra conversazione non aveva avuto alcun genere di impatto, una volta che si fosse risvegliato. Certo, restava da capire cosa fare. In ogni caso se una delle cameriere o l'altro barista si fossero interessati della sorte del loro collega, semplicemente avrei fatto spallucce limitandomi a dire che dopo poco si era letteralmente addormentato, forse a causa della stanchezza.