[Accesso] L'entrata di Suna

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  1. [Ginji]
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    [L'entrata]

    *Un lungo squarcio tra le spesse rocce che costituiscono le invalicabili mura naturali di Suna costituisce l'unico accesso al villaggio della sabbia.
    Vista dall'esterno, la lunga via per suna si mostra come un crepaccio naturale, come fosse stato fatto in seguito ad una grossa scossa sismica. Le pareti a fianco di questo ingresso sono costituite da scaglioni di rocce naturali, ma così regolari da sembrare opera dell'uomo.*


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    *Lungo circa 200 metri, largo circa 30, il lungo "viale" prosegue dritto fino al portone di legno massiccio della città, dove il guardiano e la guarnigione appostata sulle torri vicine forniscono un costante controllo degli individui in entrata e in uscita da Suna.
    Ad ulteriore protezione dell'entrata, le più temibili e antiche creature del deserto sono appostate in attesa di essere richiamate dai loro padroni a difesa di quella che è ormai la loro dimora.
    I Grandi scorpioni del deserto forniscono la migliore protezione e il miglior supporto agli shinobi guardiani dell'ingresso del villaggio della sabbia.
    Il portone è ampio circa 5 metri, composto da due ante di legno massiccio con pesanti cardini di ferro, che producono un sinistro scricchiolare ogni volta che l'imponente entrata viene aperta per permettere l'accesso alle molte carovane in arrivo dal deserto dell'anauroch, scampate agli ormai più frequenti attacchi dei predoni.
    Nelle fratture delle rocce sovrastanti l'accesso che porta all'entrata, avvoltoi stanno costantemente in allerta, ansiosi di cibarsi delle carcasse di coloro che tentano con la forza di accedere al villaggio, e una vasta gamma di animali e invertebrati tipici di suna si rifugiano nella costante ombra di quella singolare entrata.*
     
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  2. Horobi di Suna
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    Un giovane, abbigliato comunemente, si avvicina all'entrata di Suna. Al suo fianco una ragazzina con i capelli biondi davanti agli occhi, poco vestita e a piedi scalzi. Horobi sa che i guardiani non hanno la forza per fermarlo, ma si ferma lo stesso, in attesa. Sa che Joel ha scelto questo stesso villaggio, un motivo ci sarà.
     
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  3. [Ginji]
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    [Back to The Sand]


    *Fiero e imponente il sole era ormai tornato a splendere con vigore, inondando la distesa infuocata che ormai troppe volte quel giovane ragazzo aveva percorso nella sua intensa esistenza di shinobi.
    La grande piramide si ergeva ormai alle sue spalle, superata dal veloce passo del ninja. L'oasi appariva sfocata alla sua destra. I suoi piedi scivolavano sulla sabbia, mentre la maestosa entrata di suna si faceva sempre più vicina.
    Da pochi giorni aveva lasciato l'husky di Shinodari ai suoi "affari", affinché esaudisse i voleri della padrona. Si era recato nuovamente nella sua terra natia, come richiesto dal biglietto consegnatogli dal lupo. Shaina aveva bisogno di lui per affari urgenti. Che stesse succedendo qualcosa a Suna?
    Da quella posizione non pareva...
    Si accinse ad entrare nella lunga insenatura tra le mura del villaggio, che costituivano l'entrata. Il vento che spazzava il deserto cessò di soffiare, fermato da quelle mura naturali. Il mantello nero di Rikter si fermò. Il sakkat sulla sua testa si sollevò.
    Alle porte erano fermi un giovane ragazzo, e una ragazzina, entrambi vestiti con abiti comuni.
    Sembravano attendere il permesso per entrare, decisamente in posizioni non ostili.
    Si avvicinò con passo leggero, ma veloce.
    Volutamente facendosi precedere dal rumore dei suoi movimenti, si avvicinò ai due ragazzi, mentre togliendosi il Sakkat si fermava a circa due metri da loro.*


    -Posso aiutarvi?-

    *I suoi occhi rossi passarono dal ragazzo alla ragazza, poi di nuovo al giovane. La voce era morbida, contrariamente al solito. Forse quei due fanciulli ricordavano fin troppo l'infelice infanzia che aveva trascorso...*
     
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  4. Horobi di Suna
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    "Posso entrare?"

    Chiese Horobi, con una voce che si poteva confondere con mille altre, perfettamente adatta ad un ragazzo di 14 o 15 anni. I suoi occhi neri, e capelli neri pettinati in giù, la felpa grigia che si muoveva al ritmo del vento di suna... Rikter sentiva che quel ragazzo era nato per stare alla Sabbia... eppure non riusciva ad intuire più di quello.

    [...]

    Madoka invece, quella bimbetta così strana, si era avvicinata ad Horobi e gli stringeva la felpa, come se potesse proteggerla da tutto.
     
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  5. [Ginji]
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    CITAZIONE
    "Posso entrare?"

    §Ragazzino di poche parole °____°§

    *Rikter accennò un'espressione stupita nel vedere tanta franchezza, con un volto sincero, a suo parere.*

    §Che strano ragazzino...§

    *Lo scrutò ancra un attimo. Non sembrava vestito come un ninja. Incrociò i suoi occhi neri. Attirava fascino e mistero verso di sé. Rikter non riusciva a comprenderlo bene. Al suo fianco, la ragazzina si stringeva a lui, forse impaurita o semplicemente timida di fronte allo sconosciuto.
    Si rivolse nuovamente al ragazzo.*


    -Chi ti ha mandato qui?-

    *Avrebbe voluto chiedere di più, ma non voleva tormentarlo di domande. Si limitò a rivolgersi a lui con la solita voce "morbida".*
     
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  6. Horobi di Suna
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    "Il mio maestro, Roh. E' ospite da voi anche Joel, un mio compagno"

    La voce di Horobi, così fanciullesca, mutò di colpo divenendo quella di un uomo adulto.

    "Sono venuto qui per diventare un ninja di Suna"

    Il tono stavolta era portatore di una chiara minaccia. Non più domande a domande, solo risposte.
     
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  7. [Ginji]
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    CITAZIONE
    "Il mio maestro, Roh. E' ospite da voi anche Joel, un mio compagno"

    *Rikter pensò a Joel. In effetti non sapeva da dove venisse il ninja. Era un suo compagno di vilaggio...Ma che villaggio?
    I suoi pensieri furono interrotti da una seconda affermazione del ragazzo, improvvisamente mutat, tanto da apparire molto più grande di quanto il suo aspetto fisico dimostrava*


    CITAZIONE
    "Sono venuto qui per diventare un ninja di Suna"

    *Anche lo sugardo di Rikter mutò. Il suo tono tornò ad essere distaccato come sempre. Si posò di nuovo il sakkat in testa, abbassandlo sugli occhi.
    A quanto pare doveva essere quella la questone urgente di cui parlava Shaina.*


    -Da questa parte.-

    *Precedette i due ragazz vers il portone, mentre con un cenno del braccio sinistr ordinava alle guardie sulle torrette di aprire le porte.
    Suna si spalancò davanti ai tre individui.*


    -L'amministrazione è da questa parte.-

    *Non sapeva se i due fossero interessati o meno a quel luogo, ma Rikter doveva recarvisi. Anche se non l'avrebbero seguito, si sarebe comunque recato all'amministrazione per essere ricevuto da Shaina, ed informarla del'ingresso a suna dei due ragazzini.*
     
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  8. Horobi di Suna
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    Horobi apprezzò dentro di se la scaltrezza di quel ninja. Prendendo posto esattamente sopra l'ombra del guardiano di Suna, si avviò verso l'amministrazione. Madoka invece, di nuovo persa nel suo mondo, li avrebbe seguiti da una certa distanza.

    [Continua QUI]
     
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  9. Hayate Ganzo
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    Hayate aveva impiegato sette giorni per recarsi a Konoha, ad Oto e a Kiri, cercando di velocizzarsi al meglio e facendo solo soste brevi e ben pianificate. Il ninja di Suna aveva rallentato la sua marcia una volta approdato il 5° giorno alle coste del paese del Suono tornando da Kiri. Di lì aveva impiegato ben due giorni per attraversare il paese del fuoco che non attraversava dal suo abbandono dal villaggio di Konoha. Era ormai mezzo dì quando il Sand Scorpion era appena arrivato al Grande Squarcio fra le Roccie. Hayate cominciò ad attraversarlo, ed subito dal terreno cominciarono ad arrivare dei sussulti; gli scorpioni rossi, i guardiani di Suna, avevano percepito la sua presenza e ne seguivano i movimenti. Non appena ebbero capito che il ninja in questione era Hayate, gli scorpioni tornarono a sorvegliare l'entrata principale, rimanendo occultati nella sabbia. Finito di attraversare lo Squarcio, il ninja si trovò davanti all'immenso portone. Appena la sentinella di turno lo vide fece cenno agli alle altre sentinelle di aprire il portone e si rivolse al Genin.

    Sentinella: - Bentornato Sand Scorpion ! Come è andata la Missione? -

    - Bene. Nulla di impegnativo.

    Hayate varcò il portone ormai aperto, per poi dirigersi verso gli Uffici dell'amministrazione.
     
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  10. Ryuji Hunter
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    Formale incontro

    Finalmente era giunto a Suna. Le imponenti mura si paravano di fronte a Giants. Appena arrivò a contatto fisico con le mura, allungando una mano toccò delicatamente il muro. Successivamente si guardò intorno: come il deserto, anche le mura erano deserte, solo pietra e sabbua si di essa.



    *Guardando in alto cercando qualcuno, Giants non vide nessuno, così prese fiato e chiese a gran voce se ci fosse qualcuno...*

    -C'è nessuno?! Sono qui per una questione importante...-

    *Attese qualcuno per esporre la questione importante...*
     
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  11. Gothrek
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    Death is more universal than life; everyone dies but not everyone lives.



    *Le sentinelle disposte a guardia dell'entrata di Suna videro arrivare uno straniero, uno shinobi era giunto da Kiri, a gran voce richiamò la loro attenzione ma non ve ne era bisogno si erano accorti del suo arrivo da tempo. Alla sua richiesta una delle sentinelle si espose mostrandosi al "nebbioso" e gli rispose.*

    -Ninja del Villaggio di Kiri quale scopo di spinge in queste lande desolate?-

    *Tuttavia prima che una risposta potesse giungee da parte del ninja una figura ammantata nell'ombra si mostrò loro, questi era Himor No Aramil, si mosse in direzione dello straniero e guardando verso il caldo sole del deserto, si rivolse a Giants*

    -Immaginavo sarebbe successo... sei un ninja di Kiri sei qui per me immagino... bhe dimmi quello che vuoi, una vita per una vita si sdice così vero? Però se sei tu quello incaricato di prenderti la mia vita il vostro paese risiede in una situazione davvero grave, lasciamelo dire non penso tu ne sia in grado...-

    *Detto questo Himor con un movimento flemmatico andò a scostare il cappuccio del mantello che indossava, lasciando liberi al vento i capelli. E con aria sicura fissò negl'occhi l'avversario come per scrutarne l'anima, non assunse tuttavia alcuna posizione difensiva sapeva perfettamente che lo shinobi non poteva permettersi di attaccarlo li di fronte alle porte di Suna.*
     
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  12. Ryuji Hunter
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    Solo ordini...

    Eccola. La sentinella nascosta sulle mura gigantesche che sembravano assalire Giants. Subito gli venne posta la domanda che Giants si aspettava, ma non ebbe il tempo di rispondere. Pochi secondi di sarcasmo e Giants subito inquadrò quel ninja che il suo sensei gli richiedeva di portare via: Himor No Aramil.



    -Si esatto, sono qui per te. Ho un incarico: devo portarti con me, con il permesso di Kiri, all'incontro con Hayate Tamasizu.-

    *Si tirò giù il colletto del mantello e mostrò il più falso sorriso che Giants ebbe mai sforgiato nella sua vita...*

    -Purtroppo non sono qui per ucciderti e non credo mi rimanga difficile, ma purtroppo i superiori sono sempre i superiori e quindi devo ubidire...-

    *Lasciando il colletto del mantello, il viso si coprì completamente. Accennò un inchino...*

    -Se vuoi seguirmi Himor...-

    *Si mise di lato per lasciare il passaggio al ninja che avrebbe dovuto successivamente incontrare Hayate Tamasizu.*

    -Ti avverto: non farmi domande, perchè io non so nulla in quanto non mi è lecito sapere...-
     
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  13. Gothrek
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    Learning to ignore things is one of the great paths to inner peace.



    *Gli ordini del ninja di Kiri erano stati ora spiegati, era li per conto di Hayate Tamasizu, questo nome ad Himor non diceva nulla ma non gli importava chi fosse il mandante sapeva già con quasi certezza il suo destino quale sarebbe stato. Non gli restava altro che dirigersi alla volta di Kiri in compagnia dello shinobi, ma prima si rivolse alle sentinelle.*

    -Avvertite chi di dovere che stò lasciando il villaggio in compagnia di uno shinobi di Kiri, che non ha avuto nemmeno il buon gusto di presentarsi, che ha ricevuto l'ordine di scortarmi al suo villaggio.-

    *Queste furono le sue ultime parole, dopodichè si sistemò nuovamente il cappuccio in testa e partì alla volta di Kiri.*
     
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  14. Hayate Ganzo
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    CITAZIONE
    -Si esatto, sono qui per te. Ho un incarico: devo portarti con me, con il permesso di Kiri, all'incontro con Hayate Tamasizu.-

    Hayate comparve sulle mura di SunaGakure. Lo shinobi aveva osservato la discussione celato nell'ombra senza che i due ninja si accorgessero della sua presenza. Hayate si rivolse a Giants e ad Himor, parlandogli prima che se ne andassero dal villaggio.

    - L'unico permesso che ti serve è quello di SUNA, shinobi. Io sono Hayate Ganzo, Sand Scorpion di Suna... Ma torniamo a noi, se è richiesta la presenza di Himor a Kiri egli è libero di andare, anche se mi auguro ritorni presto e sopratutto Vivo. Mi fido della vostra giuridistizione, ma nel caso vi fossero inconvenienti con Himor, vi prego di contattarmi. Manderò il mio Famiglio con Voi. -


    Boy Boy comparve sulla spalla destra del ninja di suna. Lo sparviero fissava con i suoi splendidi occhi i due shinobi che doveva osservare durante il Tragitto per Kiri. Il ninja sorrise ai due shinobi. Kiri era un paese giusto ed era certo che qualsiasi fosse il motivo per cui Himor fosse stato convocato, non gli sarebbe stato fatto alcun male. Nel caso contrario Suna sapeva come Agire per poter proteggere i suoi ninja.

    - Boy Boy è autosufficiente, non vi è bisogno che vi occupiate di lui. Sarà come la vostra ombra, sarà sempre con voi, ma non vi darà alcun fastidio. Buon Viaggio. -


    Hayate salutò i due ninja con un breve inchino, per poi tornare alle sue faccende.


    Edited by Hayate Ganzo - 23/6/2006, 14:34
     
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  15. Ryuji Hunter
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    Che strana gente...

    Himor uscì da quelle imponenti mura, comandando alla sentinella di avvertire i superiori che Giants, Shinobi di Kiri, stava portando all'incontro con un superiore di Kiri il ninja della Sabbia. Apparì tutta via un individuo in ombra. Hayate. Pronunciò parole di poco conto per GIants, il quale rimase fermo ad aspettare la fine dello spettacolino.



    *Uno sparviero doveva controllare i ninja per sicurezza. Giants fissò quel coso chiamato "Boy Boy" con fare annoiato: quanto la facevano lunga.
    Giants si incamminò verso l'orizzoonte, dirigendosi non proprio verso Kiri. Ad un tratto si fermò e si girò verso Hayate, rivolgendosi anche a Himor...*

    -Io sono solo un accompagnatore in questo caso, non so di cosa si tratti e nel momento che si incontreranno i due interessati, io sarò fuori...-

    § Ma tu guarda se poi devo rischiare di mettermi nei pasticci... §

    *Cominciò il viaggio...*

    Deviazione

    Durante il caloroso e lungo viaggio, Giants e Himor puntavano verso Kiri, ma ad un tratto Giants indusse Himor a cambiare direzione, puntando altrove. Forse Himor avrebbe fatto qualche domanda, perciò Giants per prevenire la domanda, gli spiegò la situazione.



    *Si fermò e si voltò verso Himor...*

    -Non penserai davvero che io ti porti a Kiri? Sarebbe come se entrassi in una caverna di leoni affamati che non aspettano altro che una preda. Andremo verso Castelvania dove ti incontrerai con Hayate Tamasizu.-

    *Continuò la corsa seguito da Himor quasi a fianco del Genin di Kiri...*

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    -Eccoci arrivati...-

    *Dopo ore di viaggio Giants ripronunciò delle parole. Il cielo si oscurò e la notte scese in men che non si dica e subito la Luna si faceva largo tra le ombre, attirando gli sguardi dei due viaggiatori: ecco il castello di Castelvania.*
     
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