[Accesso] L'entrata di Suna[Free GdR] [Macro GdR]

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  1. Ersapo
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    Il Ritorno





    L'aveva letto su un libro una sera qualche mesetto prima:
    "Gli uomini sognano più il ritorno che la partenza"
    Jou non aveva mai negato a nessuno di voler tornare prima o poi a Suna, ma spesso nel profondo si chiedeva che cosa fosse veramente ciò che lo aveva fatto allontanare dal villaggio: era da poco diventato Genin, aveva fatto numerose amicizie ed esperienze interessanti, guadagnava i suoi soldini in maniera losca e non, e aveva una bella casetta in centro a Suna...
    Già casa sua... erano due anni ormai che ogni giorno viveva con il pensiero fisso di quella maledetta finestra che non si ricorda se l'avesse chiusa o meno.
    E conoscendosi non l'aveva chiusa

    Comunque, Jou si convinse di partire due anni fa, era un lungo periodo in cui non si sentiva felice . Il problema è che quando Jou capisce che qualcosa non va decide sempre di fare qualche cambiamento. Solo che quella volta fu drastico.
    Nel giro di due giorni organizzò tutto e se ne andò senza dire niente a nessuno.
    Aveva sempre vissuto nel caldo asfissiante del deserto e nella sabbia delle dune, quindi decise di passare il suo "ritiro spirituale", come piace chiamarlo a lui, nei boschi tra il paese del Fuoco e quello del Vento, a Sud del Paese dei Fiumi non tanto distante dal mare. Aveva conosciuto un tizio a Suna un po' di tempo prima che gli parlò di una casetta abbandonata ricoperta dai rami e le foglie delle piante. Jou decise di andare lì e abitarci, mettendola a posto il necessario e per lo più adattandosi alla situazione.
    La casetta dopo una bella ripulita dalla vegetazione e qualche chiodo e tegola sul tetto, era abitabile. E divenne casa per due anni.
    Gli piaceva l'idea della vita dell'eremita, fino a quando non scoprì una locanda non troppo lontana da dove abitava e quindi di venerdì e di sabato Jou si scordava di essere un eremita e andava a fare baldoria.
    Tra cattive compagnie, qualche allenamento di spada per non arrugginirsi del tutto e un bel po' di risse da bar passarono due anni.
    Due anni che lo stufarono.

    L'idea del tornare a Suna, a casa sua, lo tormentava da un bel po'. Sapeva in sè che quello che voleva veramente era tornare in quell'arido e così inospitale villaggio della Sabbia, e forse era partito proprio per questo.
    Voleva capire veramente quanto fosse importante per lui una casa come Suna, non una baracca in mezzo al bosco.
    Si divertì tantissimo per carità, imparò tante cose sulla natura e sulle piante, e divenne sicuramente più riflessivo e calmo.
    Però il suo posto era in mezzo alla gente del villaggio.

    Zaino in spalla tornò su suoi passi, fece lo stesso identico percorso dell'andata e dopo qualche giorno di viaggio vide finalmente in lontananza quel grosso tumulo in mezzo al deserto che era Suna.
    Un brivido gli percosse la schiena, stava tornando davvero a casa. Non aveva ancora pensato per un secondo alle reazioni che potevano avere i suoi superiori o i pochi amici che aveva. Tutte le sue emozioni e i suoi pensieri erano focalizzati sul tornare a casa, aprire la porta, sdraiarsi e accendersi una sigaretta.
    E scoprire o meno se quella maledetta finestra era stata chiusa o no.

    Mancavano davvero pochi metri all'oltrepassare le mura di Suna quindi si fermò un po' prima, si accese una sigaretta e attese il guardiano che lo avrebbe accolto.
    Il guardiano delle mura, una figura che lo aveva sempre affascinato e spinto a migliorare nella sua carriera ninja, peccato avesse interrotto quest'ultima per il suo viaggio.
    Una volta arrivato , prese in mano il suo zaino per tirare fuori il coprifronte del villaggio e le chiavi di casa sua
    Sono Jou Satoshi, genin del villaggio della Sabbia, assente da due anni. Vorrei tornare a casa, con permesso
     
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