[Accesso] L'entrata di Suna

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  1. Shakur
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    accordi, compromessi e alleanze inaspettate

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    Il giovane ninja di Oto si avvicinò alle mura del villaggio, con la mente concentrata sui suoi affari urgenti. Era già abituato alle reazioni negative dei villaggi vicini, ma sperava che questa volta potesse essere diverso. Quando si avvicinò al guardiano, notò subito la smorfia di disapprovazione sul suo volto. Rimase per un istante senza parole, sorpreso di non essere stato informato di questa restrizione. Aveva ricevuto ordini precisi, senza poi menzionare il lungo viaggio che aveva dovuto affrontare.

    Non ero a conoscenza di questa regola, rispose il giovane visitatore con sincerità, cercando di mantenere la calma nonostante la frustrazione che cominciava a farsi strada dentro di lui. Ma devo Assolutamente acquistare quei meccanismi. è di estrema importanza.

    Probabilmente al guardiano non interessavano molto le ragioni di Kuroshi, e in fondo non poteva nemmeno dargli torto. Era però rimasto al quanto sorpreso del fatto che lo avessero mandato sin nel paese del vento, nonostante ci fosse un editto in atto.

    Mentre rifletteva su quanto accaduto, la sua mente vagava tra le possibili ragioni dietro a questa omissione, si fece largo un sospetto... Non era che il capoclan avesse giocato un tiro mancino al genin? Non ci sarebbe da sorprendersi visto che sia lui e la sua famiglia non erano visti di buon occhio da alcuni membri del clan, visto le loro origini impure. Il colore della pelle di Kuroshi e sua madre era il fattore che aveva scatenato un frattura all'interno del clan stesso.

    Era sicuro che gli fosse stato assegnato questo compito apposta. Volevano che fallisse, anche negli incarichi di poco conto. Gli mettevano costantemente i bastoni fra le ruote per poter sbattere in faccia a tutti che il ragazzo non era degno di far parte del clan e ne tanto meno essere uno shinobi di Oto.

    Non avrebbe potuto tornare a casa a mani vuote, non poteva dargliela vinta. Doveva dimostrare che anche lui era un ninja di valore. Se il suo capoclan aveva deciso di tenerlo all'oscuro di certe informazioni, allora sarebbe stato lui a mostrare la sua abilità nel superare gli ostacoli e raggiungere il suo obiettivo. Ma come fare?

    Nel frattempo l'eco di alcuni passi risuonarono alle spalle di Kuroshi, altri tre ninja si fermarono dinanzi alle mura di Suna. Osservò i nuovi arrivati con attenzione, notando subito le loro caratteristiche distintive. Il primo, Youshi, aveva capelli chiari, e mostrava un'espressione glaciale e osservatrice. Le cicatrici che percorrevano il suo viso parlavano di un ninja navigato. Per un istate, parve che la cicatrice sul volto di Kuroshi, pulsasse come se le ferite del kiriano volessero comunicare con quelle del ragazzo.

    Notò lo strano modo in cui portava il coprifronte. Sembrava servisse a proteggere la ferita, ma forse anche a simboleggiare l'appartenenza e l'identità del ninja al suo villaggio. Era una dimostrazione visibile del suo impegno e della sua dedizione al servizio del suo popolo, nonostante le prove e le avversità affrontate lungo il cammino.

    Il secondo individuo, con il viso segnato da cicatrici profonde e degli strani piercing, catturò l'attenzione con la sua presenza decisa. Le cicatrici, disegnavano una mappa di esperienze intense e talvolta brutali. Gli strani piercing sul viso aggiungevano un elemento di mistero suggerendo una personalità intrigante.

    I suoi capelli neri, scuri come la notte più profonda, ancor più scuri di quelli di Kuroshi, incorniciavano il viso, mentre gli occhi rossi, come brace ardente, irradiavano una fermezza che non poteva essere ignorata. La sua carnagione chiara, in netto contrasto con la sua aura oscura, evidenziava ancora di più la sua presenza magnetica.

    Il ninja di Oto valutò rapidamente i nuovi arrivati, riconoscendo in loro una combinazione di forza, esperienza e risolutezza. Era evidente che entrambi avevano attraversato molte sfide e che erano abituati a prendere decisioni calcolate e metodiche. Si focalizzò poi sul simbolo che avevano sul coprifronte. Appartenevano a Kiri, e da quanto aveva sentito era un grande alleato di Oto. Era la prima volta che incontrava shinobi di Kiri.

    Notò come il ninja, colui che sembrava essere il leader, lo stava osservando a sua volta.
    Con un'occhiata apprezzativa, il ninja di Oto segui il discorso tra i Kiriani e il guardiano. A quanto pareva per loro non c'erano problemi di accesso in quanto alleati.

    Quando ricevette la proposta di colui che aveva detto di chiamarsi Youshi, si prese un momento per valutarla. Aveva bisogno di informazioni, e l'offerta di essere accompagnato da qualcuno che sembrava conoscere bene il territorio e i suoi abitanti era allettante.

    Dopo un breve istante di riflessione, annuì con un cenno di approvazione. Grazie per l'offerta, disse con un tono rispettoso. Sarei lieto di essere accompagnato da te per incontrare Shunsui. La tua guida sarà molto apprezzata. Amesso che mi facciano entrare ovviamente.

    A quanto sentito i meccanismi di Suna erano di pregevole fattura, e poterli acquistare da un degli artigiani migliori sarebbe stato meraviglioso. Kuroshi già si immaginava la faccia sorpresa del suo capo clan nel momento in cui glieli avrebbe resi, ma prima di ciò c'era un ostacolo da superare.

    Il ninja di Oto ascoltò attentamente le parole del guardiano delle mura, osservando con attenzione l'interazione tra i ninja della Nebbia e il capo del gruppo. La richiesta di mostrare l'equipaggiamento e l'accettazione di un sigillo di tracciamento non lo sorpresero; sapeva che i villaggi ninja erano soliti prendere precauzioni per garantire la sicurezza delle loro terre.

    Per una volta sembrava che la fortuna girasse dalla sua parte. Si sarebbe aspettato un chiusura totale da parte del guardiano, ma aveva appena ricevuto uno spiraglio di speranza. Quando il guardiano si rivolse nuovamente a lui, il ninja di Oto annuì, accettando le condizioni poste davanti a lui. Non ero consapevole dell'editto che vieta l'ingresso ai ninja del Suono, ma la ringrazio per essere venuto incontro alle mie esigenze. rispose con fermezza. Accetto di essere scortato dai ninja della Nebbia e di indossare il sigillo di tracciamento. Ammesso che a loro stia bene! Dichiarò per poi rivolgere lo sguardo verso ognuno di loro.

    Alla fine sembravano condizioni accettabili almeno per quello che avrebbe dovuto fare. Una volta arrivato al negozio e acquistato i meccanismi, si sarebbe diretto nuovamente verso Oto. Adesso sembrava essere un compito molto più semplice di quanto il suo capoclan avesse architettato.



     
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