Prigione di Kiri

[Gestionale]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Impiegato di Kiri
        Like  
     
    .

    User deleted


    Mezz'ora più tardi

    L'impiegato tornò a prendere i congiunti.

    "Scusate l'attesa ma la stanza degli interrogatori era pressochè sottosopra."

    Scherzava il funzionario. Di lì a poco però la massima serietà sarebbe tornata padrona dato il caso da affrontare.
    Fece cenno ai presenti di seguirlo. Dalla stessa porta dalla quale era uscito ed ora rientrato, passarono tutti.
    La stanza in cui si trovavano era l'ufficio delle guardie. Un modesto ufficio poco differente rispetto la stanza precedente. Di più piccole dimensioni, due tavoli e apparecchiature per il controllo delle prigioni e per le comunicazioni.
    Priva di finestre come il resto dell'edificio, un impianto di ricircolo aria era attivo ogni ora del giorno.
    Proseguirono per un'altra porta. Una delle diverse presenti in quell'ufficio.

    Acceduti nel locale un odore di chiuso avrebbe colto i loro nasi.
    Erano state fatte disporre 4 sedie lungo della parete destre. Se i presenti lo volevano potevano sedersi, ognuno alla propria.
    In mezzo alla stanza una grossa croce orizzontale in marmo. Essa veniva usata per gli interrogatori difficili.
    Dalla parte opposta una singola sedia con a fianco uno degli altri guardiani.
    Esso salutò i giunti con un sorriso formale.

    "Ben arrivati!"

    Di fronte all'ingresso, a ridosso dell'altra parete, un tavolo in legno con alcuni fogli di carta sopra e strani oggetti appuntiti e di ferro. Dietro due sedie.

    Quando i presenti si furono abituati all'odore e al clima di quella stanza, l'impiegato avrebbe detto loro parole serie.

    "Potete sedervi su quelle sedie" disse indicandole alla loro destra "altrimenti rimanete pure in piedi. Tra poco faremo arrivare il traditore."

    Poi si diresse verso il tavolo, in fondo, dove da dietro prese posto compostamente.
    Estrasse da un cassetto della scrivania una penna e appuntò alcune cose sui fogli.

    "Portate pure il traditore" ordinò al guardiano rimasto alla porta, quello che li aveva accolti sin dall'inizio.

    "Agli ordini signore."

    Si diresse fuori chiudendo la porta. Avrebbe così proseguito per il piano inferiore dove ad attenderlo come fosse stato annunciato ci sarebbe stato il traditore dietro a delle sbarre.

    "E' giunto il tuo momento" disse gravemente il guardiano.

    Aprì la cella richiudendola dietro di sè poi ordinò al traditore di portare avanti le mani, vicine.
    Fatto ciò le avrebbe rinchiuse in speciali catene controllate da del chakra.
    Solo successivamente avrebbe riaperto la porta conducendo a strattoni il prigioniero.

    Attraversarono la stanza in cui tutti quanti attendevano giungesse l'imputato.
    La porta si aprì e i due fecero capolino.

    "Eccoci signore. Giuria, a voi il traditore" annunciò ironico il guardiano.

    "Per favore, evitiamo certe uscite" tagliò secco l'impiegato che nel mentre aveva alzato la testa dai compiti in cui era immerso. "Fatelo sedere!" ordinò ancora.

    Alle spalle del traditore ora si era posizionato pure l'altro guardiano.
    L'impiegato si alzò dalla sedia abbassandosi verso un altro cassetto. Ne estrasse uno strano oggetto.
    Si portò presso il traditore e, attivato un pulsante in messo all'oggetto, esso prese a funzionare.
    Con una forte spinta lo schiacciò proprio sopra la zona del tantien.

    SPOILER (click to view)
    Chakra Device[Vario]
    Macchinario che, posto sul tatien di un individuo, ne sigilla la fuoriuscita di chakra, impedendo allo stesso di impastare alcun tipo di chakra, può essere distrutto dalla vittima con un consumo pari ad alto, o sciolto da un secondo individuo mediante un’immissione di chakra pari a medio.

    "Potete pure togliergli le manette ora" disse l'impiegato.
    "Con questo aggeggio non potrà fare molto" suggerì sempre in tono serio.

    Ritornò quindi al proprio posto.
    Un momento di silenzio calò nella stanza.

    "Ha luogo il processo che vede l'imputato Raven Shinretsu del Clan Shinretsu, non ancora riconosciuto dallo stesso, accusato di tradimento nei confronti di Kiri" aveva iniziato a parlare.
    "Di contro, una giuria popolare kiriana eletta in maniera casuale e non di parte, avrà il compito di giudicare la posizione dell'imputato.
    Presiede l'Amministrazione kiriana su mandato dell'Amministratore Shiltar Kaguya."


    Le parti chiamate in causa erano state citate.

    "Il qui presente Raven Shinretsu ha oltrepassato le mura di confine di Kiri senza un permesso alcuno. All'intimazione di un guardiano delle mura esso l'ha ignorato costringendo quindi il guardiano stesso ad abbandonare il posto di guardia per bloccare la fuga." Un attimo di pausa.

    "L'imputato ha quindi ingaggiato volontariamente un combattimento alla morte contro un compaesano. A ciò si è aggiunto un complice dell'imputato, ora catturato e rinchiuso anch'esso nelle prigioni in attesa di verdetto. Il guardiano, vedendosi in difficoltà ha prontamente chiamato rinforzi i quali non son tardati a giungere.
    Grazie ad essi la situazione è stata contenuta.
    A favore dell'imputato dobbiamo ammettere una remissione di colpa con conseguente consegna spontanea al guardiano il quale, successivamente, l'ha condotto come da regolamenti alle prigioni."


    La verità era da dire tutta. In effetti il prigioniero si era arreso credendo in una pena meno severa. Da quel che sapeva l'impiegato, non era stato maltrattato durante il "soggiorno" in cella.

    "Giuria popolare, questo è quanto accaduto." spiegò così ai quattro testimoni.

    Poi si rivolse a Raven.

    "Raven Shinretsu. A te la parola. La giuria vuole sentire la tua voce e sapere come ti dichiari. Colpevole od innocente?"

    Ora toccava al prigioniero parlare. Dopo le sue parole avrebbe ripreso voce l'impiegato.
     
    .
78 replies since 9/5/2006, 20:52   3172 views
  Share  
.