Prigione di Kiri

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  1. Impiegato di Kiri
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    Alla fine tutti diedero il loro responso. L'impiegato stette ad ascoltarli tutti senza fermarli sebbene l'avrebbe voluto.
    Qualcuno di loro parlò pure dell'amico di Raven, anch'esso rinchiuso. Ma in quella sede si era giunti per giudicare lo Shinretsu e basta.

    L'impiegato si alzò dalla scrivania e andò verso il centro dov'era la croce di marmo. Poggiò una mano sulla fredda e liscia pietra.

    "Come vi avevo detto, siamo qui per giudicare Raven Shinretsu e non il suo complice. Devo fare alcune precisazioni..." disse l'impiegato.

    "Koga," chiamò volutamente lo studente per il cognome "l'età qua non conta. E' uno shinobi ed ha accettato tale ruolo a prescindere da ogni altro fattore. Si è macchiato di un reato e per quello va punito. Nessuna attenuante." commentò secco guardando in faccia lo studente, dando le spalle al traditore.

    "Per quel che riguarda l'umanità e la lealtà posta da Raven potrei trovarmi d'accordo sebbene però sussista un fatto grave."

    Guardò gli altri. E poi l'imputato.

    "Sono d'accordo che la morte sia una scappatoia e io stesso sono contrario."

    Era giunto il momento del verdetto.

    "Dopo aver sentito le parti e controparti e dopo aver già impartito una prigionia del tempo minimo di un mese dichiaro, in questa sede, l'imputato Raven Shinretsu colpevole di tradimento. E inoltre, per volere della giuria, condanno l'imputato, per mano dell'amministrazione kiriana, ad un altro periodo di reclusione pari al precedente affinchè tale lasso di tempo possa redimerlo dalle colpe tornando così a servire Kiri. In funzione di ciò sarà sorvegliato costantemente e se si rifiutasse di mangiare verranno effettuate delle iniezioni proteiniche. Avrà le cure mediche necessarie affinchè il suo corpo non ceda alla morte."

    La sentenza era arrivata tutta d'un fiato. Rimaneva però la conclusione.

    "Al termine del periodo Raven Shinretsu sarà liberato e potrà continuare a risiedere in Kiri. In cambio però sarà precluso l'ingresso in una qualsivoglia squadra kiriana sia medica sia speciale. Sottostarà alle regole del proprio Clan, gli Shinretsu, i quali decideranno se concedere l'ingresso al medesimo Clan o rifiutarlo. Infine, un ulteriore tentativo di tradimento sarà punito con la morte sul luogo dell'atto. Qualora riuscissi a fuggire le nostre squadre speciali avranno carta bianca su di te."

    Così era stato deciso e così disse.

    Goku, complice di Raven Shinretsu, in facoltà di studente e quindi non ancora genin, subirà la stessa sorte solo qualora si redimesse e volesse un processo. Fino a prova contraria rimarrà rinchiuso.

    Aveva davvero finito.

    Un telefono...dei piccoli trilli appena udibili causa la quasi insonorità della stanza.
    Una guardia sembrò averlo sentito anche lei. Si precipitò nell'altra stanza. All'apertura della porta il rumore di un telefono era inconfondibile.

    Nella stanza calò il silenzio. Se qualcuno avesse voluto avrebbe potuto porre domande ma la decisione ormai era stata presa.

    Ritornò la guardia, di corsa, preoccupata. Chiamò a se l'impiegato il quale si avvicinò.
    Il carceriere si accostò ad un orecchio sussurrando delle parole.
    L'impiegato di Kiri ebbe un attimo di preoccupazione; si ricompose e fece un cenno affermativo col capo.
    Poi si voltò verso la giuria, in particolare verso i due guardiani.

    "A quanto pare le novità non finiscono...Keiji, Tetsuo...c'è lavoro per voi." disse autoritario.

    "Mi hanno appena informato che alle Mura è giunto colui che aveva combinato un po' di casini proprio nel periodo della fuga di Raven. Dicono sia in compagnia di una ragazza anch'essa sospetta. Avete l'ordine di andare a recuperare quella persona. Il suo nome è Yashimata Tokugawa. Appena lo troverete, portatelo in Amministrazione. Se oppone resistenza...carta bianca...Andate!"

    Attese che i due si muovessero. Poi, agli altri, dettò parole più semplici.

    "Il processo è finito, vi ringrazio. Potete andare. Porterò notizia in amministrazione del vostro operato."

    Quando tutti furono usciti, rimasero solo le due guardie, l'impiegato e Raven.

    "Potete riportarlo di sotto. Sapete come trattarlo in base alle nuove disposizioni. Buon lavoro, io devo tornare in amministrazione. Raven, hai un'ultima possibilità. Sfruttala" gli seppe suggerire.

    Se ne andò di fretta pure l'impiegato. Altro lavoro lo attendeva.
     
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