Konoha's Drink

Non avevo assolutamente nulla da fare quel giorno. Era uno dei classici giorni in cui la noia ti buttava giù così tanto da porti costantemente in un letto,quasi trascinandoti in un baratro di inattività.
Mi era già successo troppe volte di essere trascinato in quel baratro,ma quel giorno era diverso. Quella stessa mattina, avevo scoperto delle cose che avrebbero cambiato la mia vita. Avevo scoperto che chi chiamavo con il nome di "madre" e "padre" in realtà non lo erano mai stati e che ero passato di mano in mano come un mero oggetto. Sapevo che in tutta questa faccenda qualcosa non andava e per questo quello stesso giorno avevo mandato una richiesta a Konoha per indagare su tutta quella faccenda poco chiara.
Per questo mi trovavo lì ad aspettare la risposta a quella richiesta,senza cadere in quel vortice di pigrizia.
Stavo incominciando ad essere sicuro che quella risposta quel giorno non sarebbe arrivata,così mi vestì per uscire.

Dopo poco tempo uscì distrattamente da casa,pensando ad un posto dove dirigermi.
L'unico posto abbastanza rilassante che mi venne in mente fu il konoha drink,quindi cominciai a camminare verso la sua direzione.
L'ultima volta che ero stato in quel locale fu quando ci eravamo riuniti quattro mesi prima all'incirca,con Shika,da quel momento non lo vidi più fino alla fine della missione per il suo recupero ad Otafuku.

Ora la missione era finita ma di nuovo non vedevo più Shika da un bel pò di tempo.Tutto ciò mi faceva incazzare.Non capivo perchè il nostro capo gruppo dovesse essere così assenteista.
Alla fine non mi rimaneva che sospirare camminando verso il "konoha's drink".
Una volta arrivato lì entrai per la porta principale e velocemente mi misi a sedere su uno degli sgabelli nei pressi del bancone.Il locale sembrava vuoto.

In una giornata di relax assoluto, Genma pensò bene che prendersi una pausa da tutto sarebbe stata la cosa migliore da fare. E quale cose migliore, che prendersi un bicchiere di Sakè in estrema solitudine, con la speranza di incontrare qualcosa da fare? Camminava col solito fare abbacchiato, e la cosa avrebbe potuto fare insospettire chiunque, che una persona concentrata e seria come lui avrebbe voluto un momento per se.
Ma quel giorno era la giornata del "non pensare al niente".
E fu proprio per quello che entrò con aria rilassatissima nel locale, notando che a quell'ora in cui chi non è in missione può uscire in giro, per fare delle compere, per divertirsi, o semplicemente per una passeggiata tranquilla, non vi fosse nessuno in giro. Pensava fosse successo qualcosa, ma, in stato di allerta, ne sarebbe venuto a sapere, e fu proprio per quello che rilassato pensava che si sarebbe potuto servire e avrebbe potuto saziare la sua voglia di sakè senza troppi convenevoli, e senza che aspettasse troppo tempo per avere un alcolico. Così, con fare rilassato, posò la sigaretta che aveva in bocca sul bancone, e, con voce rilassata chiese al barista di servirlo, sperando di essere prontamente accontentato.

-Un goccio di sakè, perfavore.-

Nel frattempo, il "locandiere" del Konoha's Drink gli chiese cosa ci facesse lì in quel momento, e come mai non fosse accompagnato da nessuno. La franchezza di Genma, lo avrebbe portato a rispondere che non aveva voglia di vedere o sentire anima in quel giorno, forse, perchè per sua inconsapevolezza, era probabilmente preoccupato o sovrappensiero. Ma, il Genin della foglia, non osò rispondere in malomodo, così guardandolo sorridente disse...

-Avevo semplicemente voglia di un goccio di Sakè e poco altro, non mi serve in questo momento niente, quindi, non ho voluto portare nessuno. Poi...-

-Poi?-

Quel monosillabo del locandiere, gli fece rinvenire i soliti strani pensieri che si portava appresso da quando era tornato, anzi, da quando era giunto per la prima volta all'interno del villaggio. Pensieri riguardanti la sua famiglia, e quello stressantissimo cognome che si portava dietro, e che teneva sempre celato per non avere troppi pesi all'interno del villaggio. Essere parte di un clan che aveva segnato l'intera storia del Villaggio di un tempo, essere membro della famiglia che ospitò alcuni dei guerrieri più forti di Konoha lo aveva sempre stressato, ed, ancor di più, il non essere ancora alla loro altezza. Fu proprio per quello che, non rispose, e si limitò ad afferrare il suo sakè e berlo in un sorso, quasi come se volesse velocemente dimenticare le parole del locandiere, che con un singolo monosillabo lo avevano completamente spezzato in due...

-...Non è niente...E' solo che non mi va di parlare molto dei miei pensieri. Non ci sono problemi, semplicemente tanti flussi di parole che mi entrano e mi escono dalla testa, e che, rimbombano...-

Il locandiere allora rispose semplicemente

-Beh, allora dovresti fare in questo modo, dovresti darti una pausa da tutto, da tutti i tuoi doveri, e provare a concentrarti su quelle parole. Se non sei concentrato al massimo, potresti mettere a repentaglio gli esiti di qualsiasi cosa tu faccia...-

Genma fu indicato con l'indice sinistro, come a voler sapere il suo intero nome, visto che era la prima volta che lo stesso Shinobi, aveva una conversazione con quel cameriere. Il Sarutobi ancora una volta, però, celò il suo cognome rispondendo come se non volesse dichiarare la sua vera identità a quell'uomo

-Genma...il mio nome è Genma, e sono un Genin di questo villaggio...-

Il locandiere allora offrì un extra bicchiere di Sakè per Sarutobi, che lo accettò con felicità, e sorridendo alle parole prima espresse dal cameriere, pensò allora di rilassarsi, e bevve anche il secondo bicchiere di sakè offertogli dal gentile cameriere...

-Questo lo ofre la casa, Genma. Ricordati sempre, che per qualsiasi cosa vi è una soluzione, e, non per forza, debba essere il non presentarti completamente. Affronta il tuo problema, qualunque esso sia, e non avere rimpianti per quello che ti lasci sfuggire.-

-Grazie. Per i consigli e per il sakè.-

Genma ringraziò gentilmente quell'uomo, e , dopo aver pagato quanto doveva per il primo bicchiere di sakè, uscì accendendo la sua sigaretta con l'accendino fedelmente risposto nella tasca destra, andando via dal locale. Fuori da lì, l'apparente sorriso e l'apparenza che lo circondavano, sprarirono completamente, facendo si che il ragazzo, andasse in giro per Konoha veramente e completamente rilassato.
Merito del Sakè, o forse merito del simpatico cameriere che lo aveva servito, Genma aveva un sorriso vero. Vero come non mai, fiero di andare in giro, non più pensieroso degli ormai ripetuti, ed ormai obsoleti pensieri che gli affollavano il cervello da troppo, innumerevole tempo.

*Noise*

Anche quel giorno era costretto a lavorare e a dare una sistemata nel locale, erano praticamente le nove di mattina. Tanto per cambiare erano solo lui e il bancone. Lo guardò con aria di sufficienza. Sapeva che come ogni giorno forse sarebbe stato l'unica compagnia. Si diede da fare per pulire il pavimento sistemare gli sgabelli che aveva di fronte a sè. In meno di mezz'ora l'ambiente aveva un aspetto più ordinato e preciso.

Shika come al solito gli aveva affidato momentaneamente la gestione del locale. Ultimamente non si vedeva più nessuno frequentare il locale a parte quegli strani individui di Oto che se li avesse trovati anche in seguito non se li sarebbe fatti scappare tanto facilmente questa volta. Non era più l'inesperto studente di un tempo. Era cresciuto mentalmente. Stava riflettendo sui suoi netti miglioramenti dall'ultima volta, quando Jin, entrò stranamente nel locale. Era pensieroso e se ne stava per le sue, decise di andargli a fare compagnia per un pò di tempo. Gli disse semplicemente una volta arrivato di fronte a lui:

-Ne è passato di tempo vero?-

Lo fissò leggermente poi gli disse:

-Mi stavo chiedendo se anche tu, stavi pensando a quando Shika si rifarà vivo. Speriamo questa volta che non si sia andato a cacciare da qualche parte ancora più lontano dell'ultima volta...-

Sarebbe rimasto in attesa di qualche sua riflessione.

-Se vuoi ti posso offrire qualcosa nel frattempo....-

Poi entrò un altro shinobi che non aveva mai visto prima.
Vedendolo disse semplicemente a Jin:

-Scusa,ma ho un secondo da fare, appena hai deciso fammi sapere....-

Quindi andò dietro il bancone a svolgere il ruolo di Bar-man che gli era stato affidato dal suo sensei. Così andò a sentire l'ordinazione di quel ragazzo:

-Un goccio di sakè, perfavore.-

Prese quindi il bicchiere, prese la bevanda tipicamente giapponese e gliela versò nel tipico recipiente per degustarne tutto l'aroma. Lo fissava con uno sguardo di indifferenza con un velo di superiorità era la sua tipica espressione. Vedendo quel ragazzo così taciturno gli chiese:

-Non ti ho mai visto per le strade di Konoha, sei un nuovo genin?-

Avrebbe aspettato una risposta da parte del giovane e del suo compagno di squadra Jin. Quelle due visite indubbiamente avevano cambiato la sua noiosa giornata che si sarebbe risolta semplicemente in un pulire minuziosamente il locale in attesa di qualche potenziale cliente.

*People*

Per la prima volta dopo moltissimo tempo, quel locale iniziava ad essere frequentato. Forse un miracolo.Gli affari erano stazionari se non "piatti" così si potevano definire. Quindi vedendo gente nuova, decise di andare a svolgere il suo lavoro, chissà magari poteva fare nuove conoscenze. Entrò un nuovo cliente nel frattempo che cordialmente salutò nel seguente modo:

"Buonasera.."

Per educazione, Sasori rispose automaticamente con una voce cordiale ma neutra.

-Buonasera a lei...-

Si diresse verso il tavolino, con passo spedito, poi prese il blocchetto da una tasca del grembiule che aveva indossato per essere più comodo e familiare. Prese parola.

-Cosa prende una specialità della casa culinaria, oppure un ormai banale sakè ?-

Fece una pausa poi avrebbe aggiunto.

-Qual buon vento l'ha portata qui?-

Avrebbe aspettato una risposta da parte del cliente. Stava praticamente di spalle alla porta di ingresso, però la sentì aprire per poi richiudersi. Era entrato qualcun altro nel locale. Oggi c'era davvero un gran lavoro da fare. Che seccatura. Pensò, prima non ci sono i clienti per passare il tempo ora ce ne sono troppi. Nel frattempo disse:

-Un secondo di pazienza e sarò subito da lei.-

Era ovviamente rivolto al nuovo entrato.

*Words*

Il primo cliente fece la sua ordinazione. Sasori annotò con tranquillità l'ordinazione. Per sua fortuna era bravo ai fornelli. Di sicuro gli verrà un capolavoro, ne era convinto. Il suo interlocutore era cordiale, questo era una fortuna, non sempre gli avrebbe detto così bene. Così approfittò per scambiare quattro chiacchiere con lui.

Quest' ultimo aprì il discorso così:
"Roba buona, spero.."

Rispose Sasori in modo altrettanto cordiale con la sua solita voce neutra:
-Ovviamente. Non se ne pentirà, glielo garantisco.-

Poi continuò:
"Sinceramente stavo girando un pò a caso mi sono ritrovato qua davanti.."

E questa è stata davvero una fortuna, pensò Sasori. Questo era stato veramente un colpo di fortuna. Ultimamente il locale era deserto e si era quasi stancato di pulire ogni santo giorno il bancone e non avere l'occasione di utilizzarlo. Nel frattempo il suo interlocutore proseguì il discorso:

"Effettivamente non è un gran chè come motivazione, ma sono tornato di recente qua al villaggio...ero in missione, poco lontano da qui..due cavolo di briganti..."

A quelle parole annuì con il capo, stava pensando che era davvero una seccatura fare un pò di pulizia da quelle parti. I briganti erano come il vento,pensò, che spariscono momentaneamente per poi riformarsi qualche giorno dopo. Decise di esprimere il suo parere:

-Dev'essere stata una bella seccatura. Immagino sia stanco.-

Non appena terminò il suo discorso:

"cough cough..malediz..cough.."

Subito dopo si rivolse al giovane così:
"E lei?"

Decise di intrattenersi ancora per un pò con quel cordiale avventore:
-Anch'io sono di ritorno da una missione, con la mia squadra. Dovevamo ripartire nuovamente, ma purtroppo il nostro Taichou Shika è da un pò che non si vede in giro. Quindi siccome mi ha lasciato in gestione il locale, ammazzo un pò il tempo qui. Altrimenti non saprei cosa fare. -

Decise di esporsi leggermente, non era una saggia idea, però in quel momento decise di rilassarsi un pò. Lo svago dopo il lavoro di shinobi fa sempre bene. Poi proseguì il discorso:

-Per curiosità, lei come si chiama?-

Detto questo, fece una leggera pausa e rivolgendosi sempre al suo interlocutore disse:

-MI piacerebbe ancora intrattenermi con lei ma meglio che vada a preparare il suo pasto,c'è anche l'altro cliente che aspetta di essere servito. Il locale vi offre una bevanda calda compresa nel pezzo. -

Fuori doveva fare un pò freddo. Poi era stato davvero cordiale, se la meritava appieno.
Quindi andò dietro al bancone e si mise a preparare l'ordinazione fatta dal cliente.
Decise che gli avrebbe preparato Chirashi sushi ((散らし寿司). Una variante del Sushi. Era molto buona. Una volta sua madre gli aveva insegnato come prepararlo. Lo fece come sua madre gli aveva insegnato quel giorno, sperando di cucinarlo altrettanto bene.
Mise a cuocere il riso, poi lo fece a polpettine e lo trattò con aceto di riso, zucchero e sale, con una guarnizione di pesce. Poi prese una ciotola grande laccata, il riso sushi sul fondo e sopra il pesce crudo tagliato a lastrine, scelse il salmone per dare un tocco delicato al tutto.

Una volta pronto glielo portò a quel ragazzo dai capelli color corvino insieme alla bevanda calda omaggio.


Disse semplicemente:
-Ecco a lei.-

Poi andò dall'altro avventore che era entrato in precedenza, iniziò il suo discorso così:

-Mi spiace per l'attesa. Ma come vede sono da solo a gestire il locale. Cosa le porto?-

Rispose in modo simile a un grugnito:
Sakè.

Beh per lo meno non c'era qualcosa da preparare,pensò il giovane barman. Prese la bottiglia con i caratteristici bicchieri adatti a consumarlo, e glielo portò al tavolo. Non appena lasciò la bottiglia e il bicchiere sul tavolo disse:

-Ecco a lei...-

Poi se ne andò di nuovo vicino al bancone per sentire se Jin avesse deciso cosa prendere. Non appena arrivato, il suo compagno di squadra disse:

"Ehilà...Ratty? Guarda ormai mi sono arreso al fatto che apparirà quando ne avremo bisogno. Io comunque per precauzione gli regalerei una piccioniera così almeno non lo perdiamo mai"

Rise perchè effettivamente aveva ragione. Forse poteva essere una buona idea per un regalo al nostro sensei, oppure no chissà. La sua mente iniziò a pensare dei curiosi e simpatici risvolti su quella faccenda. Nel frattempo Jin disse:

"Dammi qualcosa di molto forte Sasori...tanto ormai ho l'età..."

Quindi l'Uchiha disse con tono scherzoso:

-Okay, ti porterò l'ormai banale Sakè.-

Quindi velocemente andò dietro al locale prese la bottiglia e il bicchiere e lo posizionò davanti a Jin. A quel punto avrebbe aspettato se qualcuno degli avventori aveva bisogno di qualcos'altro.

*Drinks*

Portò l'ordinazione al primo avventore del locale. Doveva essere affamato. Quando nominò il suo sensei, si mise a ridere, questa cosa lo infastì leggermente, ma non lo diede a vedere all'esterno. Quindi il suo interlocutore motivò la sua insolita reazione:

"Shika Nara??"

Continuava a ridere...ma non ne capiva ancora il motivo. Rimase comunque impassibile, aspettando di ricevere la giusta motivazione. La cosa stava diventando alquanto fastidiosa. Così quell'uomo continuò:

"Taichou quel matto??"

-Sì, mi riferisco a lui...-

Sasori non si scompose minimamente nel dare quella risposta. A questo punto era curioso di sapere dove voleva arrivare.

"Eh, quel guardiano non la smette di infastidire il prossimo...anche io sono di ritorno da una sua missione...qualche giorno fà...più che missione, diciamo che lui l'ha commissionata..ladruncoli..un inseguimento del cavolo, sotto una bella pioggia..."


Annuì col capo. Doveva essere stato noioso pensò di prima impressione, anche se a lui piaceva essere in compagnia di Shika. Lo trovava interessante e poteva apprendere molto dalle sue capacità. Per questo aveva deciso di affiancarlo anche dopo aver terminato il corso genin. Gli sembrava il più intelligente e risoluto nel villaggio. Ma ultimamente aveva perso le sue traccie. Sperava da un giorno all'altro di ricevere sue notizie, ma per il momento non aveva avuto fortuna.
Mentre effettuava questa riflessione, il suo interlocutore proseguì il discorso e Sasori nonostante fosse in preda a quei pensieri, rimase comunque attento sulla conversazione:

"Dice che ce lo rivedremo comparire da queste parti?"

-Beh, lo spero.-

A quel punto ci fu una pausa, il ragazzo si aggiustò il colletto della maglia tirandolo su. Lo guardò sempre con lo stesso modo di fare. Così il ragazzo che Sasori aveva di fronte a sè decise di presentarsi:

"Piacere, io sono Razen.."

Poi subito aggiunse:

"Lei invece è...?? A proposito, mia dia del tu...il lei mi fà sentire vecchio..."

Sentendo quella frase detta da un ragazzo poco più grande di lui, accennò un sorriso sul suo volto. Gli stava simpatico, così decise di ricambiare la presentazione:

-Piacere mio, sono Sasori Uchiha.-

A quel punto assaggiò la creazione dell'Uchiha.

"Ottimo..veramente ottimo..complimenti..."

-Ti ringrazio,Razen. Anche se devo ancora migliorare ai fornelli.-

Anche il Razen, appena conosciuto, era d'accordo sul fatto che il sake fosse una bevanda banale e scontata, anche se sicuramente era la più gettonata. Rimase nei paragi, sperando che la conversazione continuasse.

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<<post Attivo>>
*Alchol*

Decise che avrebbe serivto lo straniero senza troppi fronzoli, non gli andava di perdere tempo in quelle cavolate. Era la prima volta che vedeva un viandante di passaggio. Di norma a quell'ora della giornata l'unica cosa che poteva notare era la desolazione della sala. Mentre rifletteva, l'unico avventore emise un chiaro gesto di stizza. Rimase impassibile. Quindi lo fissò per svariati attimi per poi finalmente, socchiudendo gli occhi, eseguire l'ordinazione.

"Un whisky con ghiaccio intriso di sakè....Non è il massimo ma si può sempre provare"

Effettivamente era uno strano abbinamento, ma accontentò senza battere ciglio minimamente il cliente. Iniziò a dosare correttamente i due elementi per fare al meglio la bevanda richiesta. Quindi corredò tutto con del ghiaccio per contrastare il calore che il sakè stava emanando. Il risultato non era dei migliori in quanto era la prima volta che si cimentava in un drink così stravagante. Sicuramente aveva messo in atto tutte le tecniche per una buona riuscita del drink. Senza cambiare espressione e come al solito indifferente e non curante di colui che aveva di fronte a lui, gli porse la sua creazione.
Vide l'uomo assaggiare il cocktail così fatto. Dopo situazioni transitorie, esclamò che era stato fatto davvero bene. Ne era contento. Grazie a quell'individuo il locale aveva una specialità in più.

Dopo diversi sorsi, quell'uomo esordì nel modo seguente:

"Mi scusi,sa dove posso trovare la casa di un certo Razen? E' un vecchio amico. Vengo da fuori Konoha per salutarlo."

-Lo conobbi qualche tempo fa, però non ne ho idea di dove abiti.... Mi spiace...Provi a farsi un giro nelle vicinanze del ramen, magari lì le forniranno delle indicazioni utili...-

Rimase in attesa di una reazione dell'uomo che nel frattempo aveva quasi finito il drink.