Konoha's Drink

[Taverna]

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  1. Asgharel
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    ~Incontri - Pausa al Konoha's Drink~


    Per la prima volta da quando era arrivato a Konoha, Atasuke aveva del tempo libero che non sapeva bene come spendere, o meglio, lo sapeva, ma non aveva voglia di spenderlo in quel modo. In effetti erano ormai giorni che lavorava in modo instancabile sulla sua casa per rimetterla a nuovo ed ormai restavano solo più pochi piccoli ritocchi per finirla, quindi decise senza alcun indugio di farsi un meritato giro di relax per Konoha. Uscì quindi dal quartiere Uciha e con tutta tranquillità fece un giro per la città osservando con calma i vari locali che incontrava per decidere quale in quel momento lo sttirava di più. Ignorò o quasi i chiuschetti ed i ristoranti, dato che non aveva intenzione di mangiare fuori casa e cercò un bar, una birreria o qualcosa di simile, giusto per sedersi ad un tavolo con tutta calma a sorseggiarsi qualcosa.
    La ricerca fu infruttuosa finchè non si ritrovò davanti al Konoha's Drink. Non vedendo altre opzioni valide disponibili si decise ad entrare dirigendosi dapprima al bancone per ordinare qualcosa, per poi piazzarsi con tutta tranquillità ad un tavolo libero.

    «Salve, mi porterebbe un Whiskey? Ah poi me lo potrebbe portare al tavolo?»


    Chiese gentilmente Atasuke al barista piazzato al bancone mentre scrutava i tavoli nelle vicinanze nella speranza di trovarne uno libero o occupato da qualche sua conoscenza. Nonostante l'ora e la visibile carenza di clientela la sua sfiga voleva che quasi tutti i tavoli fossero occupati da sconosciuti, finchè il suo sguardo non si posò per caso su un tavolo leggermente in disparte dove potè riconoscere un volto familiare.

    «Me lo porti a quel tavolo, ok?»


    Disse al barista indicando il tavolo dove aveva visto Shay in compagnia con un tizio a lui sconosciuto. Con passo tranquillo si avvicinò quindi ai due cercando di non interrompere il loro discorso in modo troppo inopportuno

    «Ciao Shay! Come mai da queste parti? Non sei di turno da qualche parte oggi?»

    «Ciao, non mi sono ancora presentato, io sono Atasuke Uchiha, spero di non aver interrotto la vostra discussione...»


    Disse rivolgendosi poi al tizio di kiri di cui aveva dedotto il villaggio dal coprifronte che portava.

    «Vi da problemi se mi unisco a voi per una bevuta? Passavo di qua e mentre ordinavo ho visto Shay e non potevo non passare a salutarla»


    Concluse con un sorriso nella speranza che lo lasciassero accomodare su una sedia a quel tavolo. Nel caso in cui avessero accettato la sua "intrusione" avrebbe quindi portato la mano alla sedia più vicina tirandola a se e sedendosi con tranquillità in attesa del bicchiere di whiskey.
     
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  2. S h a y
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    Il discorso procedeva liscio, Mi volevo complimentare con Kheichii per aver evitato altre grane a se stesso inseguendo certe strane vendette.. alla fine ricercare informazioni e avere interessanti dialoghi con Sensei dalla profonda morale non poteva fargli che bene. Speravo che dopo la serata movimentata, le brutte ferite, e qualche scena vagamente truculenta, il suo desiderio di vendetta si fosse spento per almeno il tempo di godersi la foglia e le sue meraviglie. - Vorrei presentarti Miyori Uchiha, è una ragazza appena arrivata qua da un paese molto lontano, credo al nord, penso che la troverai una personcina deliziosa.. inoltre penso che ti faccia bene conoscere un pò di gente fuori da Kiri, guarda me, io conosco oramai metà Abbondante di tutti quelli che passano dalla foglia.. Non sai mai cosa potrebbero dirti! - Sorrisi, sorseggiando la limonata dalla cannuccia.

    Nello stesso momento, una voce ed una figura note, apparvero al tavolo. Era Atasuke che mi stava cortesemente salutando con un bicchierino in mano. - Yo, Atasuke! Accompagnavo il mio amico a fare un po' di conoscenza alla foglia.. e no, parlavamo proprio di conoscere nuove persone, se a te non da fastidio Khei, ti presento Atasuke Uchiha, appunto. Anche lei è appena entrato nel nostro magico mondo ed è piuttosto sveglio per essere ancora uno studente! - E quello era un complimento, anche se mi era uscito particolarmente male.

    - E no, non sono in servizio perchè.. - dandogli la schiena abbassai la casacca mostrando la fasciatura sulla spalla ferita la notte prima. - .. Ieri ho fatto una piccola retata giù al porto assieme a Khei.. c'erano dei trafficanti minori ed ho avuto un piccolo incidente, oggi riposo! E ne approfitto per fargli compagnia. - Guardai il Kiriano, nella beata speranza che non partisse in quarta solo perché aveva visto un Uchiha.. tra l'altro Atasuke era solo un povero studente desideroso di fare un po' di conversazione, non c'era motivo di aggredirlo o di essere ostili. A differenza di altri, come Zacaria, era stato anche meno invadente e cortese. Chissà se mi sarebbe mai ricapitato di aiutarlo a migliorarsi..

    Poggiai una mano sulla spalla del giovane Akuma, invogliandolo a parlare con un sorriso.


     
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  3. Kikko-kun
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    Un Uchiha. La persona che Shay voleva farmi conoscere proveniva da un Clan di Konoha. Non che avessi dei grandi problemi con loro, del resto li conoscevo solo di fama ma l'idea di incontrare uno di loro non mi esaltava particolarmente. Sarà che io ho sempre avuto grossi problemi nel fare amicizia, sopratutto con gente che proveniva da particolari “organizzazioni”. Annuii con la testa, sforzando un sorriso e ripresi a bere. Pochi minuti dopo fece la sua comparsa un'altra persona, probabilmente un allievo di Shay, il suo nome era Atasuke Uchiha. Era forse una persecuzione? Ancora quel Clan? Non potevo mandarlo via perchè non mi sembrava educato e tantomeno non ne avevo il motivo, ma fin da subito provai un certo disagio. Scostai con il braccio la mano di lei, e con un certo sarcasmo dissi -A quanto pare gli Uchiha vanno molto di moda ultimamente eh? Mi chiamo Kheichii e sono qui a Konoha come turista. Hai qualcosa di bello da raccontarci? Shay è desiderosa che io conosca quelli come te-. Nelle ultime parole il tono si era fatto leggermente sprezzante, come a sottolineare che l'intrusione di Atasuke era una sua colpa. Sapevo perfettamente che non era così, eppure nonostante tutto la mia repulsione verso la gente che proveniva dai Clan era ancora alta. Il gelo più totale era sceso su di noi, e le mie parole erano state davvero terrificanti. Cercai di rimediare, anche se ormai tardi, alle mie parole -Scusami, non volevo. E' solo che sono stanco e un po' nervoso ecco tutto.- non era vero, mentivo a me e a loro. Diedi una rapida occhiata a Shay, con sguardo severo poi tornai a guardare Atasuke. Sorrisi e con un gesto della mano lo invitai a sedersi.

    Da diversi minuti attorno al nostro tavolo era calato il silenzio. Qualcosa mi impediva di rivolgere la parola a quel ragazzo. Persino con Shay mi era difficile intavolare un discorso. Tutto ad un tratto ero tornato ad essere il ragazzo silenzioso e solitario di sempre. Lo sguardo fisso sul tavolo con la mente altrove. Altri minuti trascorsero prima che mi decidetti a parlare, giusto per rompere quella monotonia -Allora....Atasuke? Stavamo dicendo, hai qualcosa in programma per il futuro?-, la cosa non mi interessava minimamente. Alzai lo sguardo nella sua dirrezione e un piccolo sorriso sulla mia faccia, di quelli finti che vengono utilizzati per distrarre il tuo interlocutore dal reale problema sociale. Curvai un pochino il capo e attesi una qualche risposta.
     
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  4. Asgharel
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    ~Era una situazione Buia e tempestosa~


    Shay fu come al solito molto cortese nei suoi modi e mostrò ad Atasuke il motivo del suo fuori servizio accennandogli di una retata fatta la notte precedente al porto.

    «Cavolo, mi spiace per quella ferita, spero non sia poi nulla di grave»


    Le rispose mentre si ricopriva la spalla ferita attendendo ancora un segno di accettazione da parte del kiriano, il quale con tutt'altro fare gli rispose in modo alquanto sarcastico accennando al desiderio di shay di presentagli gente come Atasuke facendo anche una rapida battuta sull'essere di moda a far parte del clan Uchiha. Da un certo punto di vista la cosa era andata bene al kiriano, dato che Atasuke di per se non era più Uchiha di quanto lo potesse essere un qualsiasi altro cittadino di Konoha, salvo forse per la posizione della casa e del suo cognome, tuttavia a quella frase non potè non lasciarsi sfuggire un occhiata fulminea al kiriano come per cercare di zittirlo sulla cosa.
    Non sapeva se per merito della sua occhiata o di una ripresa di coscienza di Kheichii, tuttavia lesta fu a giungere una sua frase di scuse.

    «Tranquillo, capitano anche a me giornate storte»


    Rispose sorridendo Atasuke cercando di sorvolare sul veloce diverbio che stava per crearsi. In fondo non era capitato nulla di male a parte qualche parola fuori posto, ma comunque nulla di irreparabile.

    «Comunque sul qualcosa da raccontare non saprei, a parte che oggi sono qui a festeggiare la fine dei lavori a casa mia. Finalmente dopo diversi giorni di lavoro ho finalmente ripulito quella vecchia baracca e l'ho resa vivibile»


    Sorrise mentre terminava la sua esclamazione di gioia notando che Kheichii aveva abbassato lo sguardo puntando il tavolo lasciando pienamente intendere che non aveva praticamente ascoltato nulla.

    «Ma noto che la cosa non ti tange...»


    Concluse sottovoce e sospirando concentrando il suo sguardo sul kiriano che pareva essere gravemente a disagio, come se si sentisse completamente fuori posto. Non ne sapeva il motivo, ma qualcosa gli fece pensare che quel ragazzo avesse un problema con lui, forse l'intromissione o forse qualcos'altro.

    °Ma che ha sto tizio? Eppure non mi pare di essere stato così scortese, anzi... E che magari la sua reazione di prima non sia legata agli Uchiha? Speriamo che questo tizio non abbia qualche problema grave con il mio cognome, altrimenti è meglio se me ne vado e alla svelta, non mi va di rischiare di finire in una rissa con un kiriano di cui non so nulla in un locale e soprattutto da disarmato contro un avversario che è già genin°


    Per un pò tutto tacque, potè sentire solamente i suoi pensieri e il lieve rumore di sottofondo che c'era nel locale ancora praticamente vuoto. Finchè d'un tratto Kheichii non tentò di sbloccare la situazione cercando di rompere il ghiaccio.

    "Allora....Atasuke? Stavamo dicendo, hai qualcosa in programma per il futuro? "

    «Humm... Per quanto riguarda il futuro a breve termine ho solo in programma di passare l'esame Genin e poi si vedrà, ma ammetto che non mi spiacerebbe trovarmi un buon lavoro, magari alle mura come guardiano o magari in una fucina come fabbro, in fondo mi piace il fuoco e mi diverto anche abbastanza ad usarlo per fare delle cose, anche se a dir la verità mi viene meglio fare il cuoco...»


    Disse con tono scherzoso cercando di aprirsi verso quel tizio in modo da cercare di cancellare quell'alone di tristezza e di nervosismo che si stava creando attorno a quel tavolo. Con quelle parole si era aperto mantenendo tuttavia un certo equilibrio e mascherando quali in realtà fossero i suoi veri piani, quelli più diretti ed i suoi obbiettivi principali esponendo solo qualche classica divagazione di cui disquisire attorno ad un tavolo.

    «Comunque sono curioso... Shay? Cos'è sta storia che vuoi fargli conoscere altra gente come me? eh? Lo sai che sono unico ed inimitabile»


    Sbruffoneggiò lasciandosi scappare una risata fra i denti mentre pronunciava quell'assurda domanda dall'ancor più assurdo finale cercando di riprendere la precedente frase sprezzante del Kiriano per tramutare la cosa in ridere ed allietare almeno per un po gli animi.
     
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  5. S h a y
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    Ogni volta mi domandavo come mai taluni fanno di tutto per far scattare risse senza motivo, ma alla fine rinunciavo a darmi una risposta data la scarsità di argomentazioni valide contrarie a "E' così che deve essere". Fortuna che Kheichii era perfettamente conscio di quanto avessi a cuore quel genere di relazioni, quindi si scusò prontamente per l'acidità del benvenuto riservato ad Atasuke. - Beh congratulazioni per la casa allora.. so che è un lavoraccio prendersi cura delle proprie cose, talvolta. - Sorrisi, sorseggiando la limonata mentre Atasuke continuava a parlare con Khei. Mi faceva piacere che disquisissero, sebbene con dei toni un pochino sbagliati per essere un primo incontro amichevole, ma infondo nessuno è perfetto, i maschietti devono pur avere qualche difetto.

    - Bhe fare il Cuoco non è una brutta aspirazione, per la Fucina c'è Drake-Sensei che sta a Fairy Tail, ti potrebbe insegnare qualcosa se ti dimostri abbastanza abile e determinato.. per il resto ti auguro buona fortuna con l'esame scritto, ricordo che non è stata una passeggiata per me.. - Sospirai. Ero veramente piccola con la testa a quel tempo, in un solo anno avevo maturato almeno cinquanta volta da quei giorni li.. vuoi per le esperienze, vuoi per le brutte.. esperienze.. qualcosa la vita insegna sempre.

    - Ma niente.. solo che lui è di Kiri e mi piacerebbe che facesse amicizia con tanti ragazzi di Konoha per creare qualche legame in più: Non si sa mai quando qualcuno avrà bisogno di una mano.. ma anche se non per quello pensate che solamente il fatto di conoscere persone nuove dovrebbe stimolare il vostro interesse e la vostra curiosità! Inoltre è divertente conoscere gente.. perché tutti sono unici a modo loro, Atasuke .. - Lo guardai divertita da quel goffo, ed un po' banale, tentativo di fare una battuta. - Per il lavoro di guardiano invece qualcosa posso insegnarti, ma anche li c'è un pò di strada da fare prima di arrivare all'obiettivo finale.. io dal canto mio sto cercando di diventare Dottoressa, oramai dovrebbe mancarmi poco per ottenere una promozione.. ma per ora studio. - Sorseggiai altra Limonata. - Tu Kheichii invece, che vuoi fare dopo? -



     
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  6. Kikko-kun
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    Dopo qualche incerteza iniziale, dovuta in gran parte da me la conversazione cominciò a scorrere senza problemi. Discorsi sul cosa fare dopo, su quale professione intraprenderesti e che cosa aspireresti a fare nella vita. Notai che loro avevano le idee chiare sul cosa volevano fare mentre io non ci avevo mai riflettuto seriamente. Avevo sempre e solo pensato ai miei amici, senza preoccuparmi un'instante di me. Dopo una piccola pausa riflessiva tornai alla conversazione sentendo Shay pronunciare il mio nome -Io? Non ne ho idea-. Un altra frase tagliente utilizzata solo per zittire le parti sociali. Scossi la testa per cercare di rimediare nuovamente a quell'errore -A dire il vero, avevo pensato di intraprendere la carriera politica. Cominciare dal basso e mangari chissà un giorno arrivare ai vertici del paese. Ma a quanto pare anche solo per cominciare dal basso devi essere qualcuno. Ed un semplice Genin non viene nemmeno considerato anche se ha ottime qualità-. Shay già sapeva di questa mia avversione verso il sistema, ne avevamo già discusso in precedenza, ma non sapevo nulla di Atasuke. Chissà se era un semplice ragazzo tanto attaccato al suo Clan, al suo Villaggio da rimanerne accecato e non vedere la reale realtà che si nascondeva dietro di essi. Ma non ero di certo io a dovergli spiegare come comportarsi.Sopratutto non avevo intenzione di cominciare una simile conversazione. Poco dopo ripresi a parlare -Ad ogni modo al momento non sono intenzionato a seguire nessuna carriera. Cose come il cuoco oppure guardia delle mura sono cose interessanti, ma per me al momento non sono nulla di speciale.- altre parole uscirono dalla mia bocca, sempre con un retrogusto piuttosto amaro. Come mai parlavo a quel modo? Forse era per via di quel ragazzo che non riuscivo a comporarmi come si deve?

    Era passato diverso tempo da quando Atasuke si era seduto al nostro tavolo, eppure il disagio iniziale si era protratto nel tempo. Ma che motivo avevo? Lui non apparteneva a Kiri, non aveva niente a che fare con loro, quindi dovevo smetterla e cominciare a fare la persona matura. Non sapevo se Shay si era accorta o meno di questo mio problema, ma cercavo di farlo trasparire il meno possibile. -Se vuoi sapere qual'è la cosa più importante che intendo realizzare al momento è una: ottenere gli occhi degli Akuma- già era quello il mio obiettivo primario. Nononstante io odiassi profondamente quel Clan e tutte le persone che ne facevano parte, dovevo ammettere che il loro modo di combattere era speciale, ma sopratutto forte. Rivolsi lo sguardo verso il giovane Uchiha – Tu gli conosci...Atasuke? Sai chi sono gli Akuma?-.

     
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  7. Asgharel
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    ~Domande - gli Akuma~


    Shay continuava in un ceryo senso a stupire Atasuke, ogni volta che la incontrava o le chiedeva qualcosa, lei sapeva dargli un aiuto, una risposta o anche solo un indirizzo verso cui andare, come se avesse ormai già visto e fatto tutto quello che potesse mai essere fatto durante l'arco di una vita di una persona. Per tal motivo le rispose con tono divertito ed interessato con un'altra domanda scherzosa e seria allo stesso tempo.

    «Shay, scusa una cosa... Ma c'è qualcosa che non hai ancora fatto?»


    Proseguì poi il suo discorso con shay prima di passare al kiriano, con il quale pareva essersi instaurato una sorta di leggero alone di amore-odio che impediva forse ad entrambi di esprimersi liberamente.

    «Comunque grazie, credo che prima o poi farò un salto all'armeria per cercare di imparare qualcosa, mentre per la questione del guardiano potremmo discuterne successivamente in privato se ti va, giusto per non tediare il "nostro" ospite con discorsi che poco lo interessano»


    Le disse asserendo chiaramente al kiriano e utilizzando il termine "nostro" solo per sottolinerare il fatto che non solo era un ospite di shay ma anche in un certo senso un ospite suo e del villaggio, più che altro perchè fin da giovane era stato abituato a pensarla così, "L'ospite di un vicino o di un amico è anche mio ospite, oltre che del villaggio ed è mio compito trattarlo come tale".
    Kheichii espose quindi i suoi obbiettivi lasciando un velato alone di malinconia legato alla sua prima asserzione, mentre un certo senso di forte determinazione quando espose la sua intenzione ad apprendere le caratteristiche del clan Akuma, anche se dalla sua frase lasciò quasi intendere di non essere neanche lontanamente un Akuma, cosa che Atasuke non poteva sapere.

    «Beh, in verità non so quasi nulla del clan Akuma, di per se non ne ho mai incontrato nessuno, salvo che tu non sia un Akuma. Tutto ciò che so di loro è che sono un clan di kiri specializzato nell'uso di genjutsu... poi... se non rammento male... mi pare che la loro capacità innata siano gli Occhi demoniaci, ma ne ignoro le caratteristiche»


    Sorrise sorseggiando dal suo bicchiere prima di riprendere il discorso.

    «Anche se bisogna ammettere che io so ben poco di quasi tutti i clan... Infatti devi sapere che io non sono propriamente di Konoha, ma sono cresciuto in un piccolo villaggio a qualche kilometro da Konoha e tutto quello che so sono racconti fatti dai rari shinobi che si fermavano di tanto in tanto per qualche missione o per fare rifornimento di cibo, acqua o altre attrezzature... In effetti potrei quasi dire che conoscendo shay ora so più cose sugli Hyuga ed il loro byakugan rispetto a quante ne so sugli Uchiha e lo Sharingan»


    Concluse sogghignando alla sua stessa affermazione. Ciò che aveva detto era palesemente vero, per quanto assurdo ed incredibile, tuttavia aveva la sensazione di doversi scoprire ed aprire per primo verso il kiriano per poter abbattere quella sorta di gelo che si era formato tra loro, così proseguì con la speranza di poter sbloccare ulteriormente la situazione.

    «Tuttavia se vuoi raccontarmi qualcosa di più sugli Akuma, sui loro modi di fare sulla loro capacità o più largamente su kiri, sarò ben lieto di starti a sentire, in fondo mi è sempre piaciuto conoscere culture e pensieri differenti»


    Gli rispose rimanendo in attesa di una risposta dal kiriano nella speranza di non aver toccato un tasto dolente o ancor peggio aver provocato una sorta di crisi ancora più profonda gettando ancora più gelo e ghiaccio tra lui e Kheichii.
     
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  8. S h a y
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    Arrossì prepotentemente alle parole di Atasuke. Non mi rendevo conto, dalle volte, di quanto la mia immane ed infinita curiosità portasse i miei discorsi a risultare un filino tediosi e saputelli.. ma no nera quello il motivo per cui li facevo, tutt'altro! Volevo solo aiutare il prossimo con quello che sapevo, ed Atasuke questo sembrava averlo capito dato il tono scherzoso con cui buttò già la domanda. - Mi manca di diventare una brava Ninja in compenso! - Aggiunsi ridacchiando.

    La cosa che più di tutte mi piaceva era il desiderio di chiacchierare che avevano i miei due commessali. Era proprio quello che volevo far fare a Kheichii: Amicizia con gli altri, fargli vedere che non c'ero solo io con idee aperte e non aggressive nei suoi confronti.. mi sarebbe piaciuto molto se fosse riuscito a superare quel suo problema, un giorno, e vivere sereno in mezzo alla gente. Ma fino ad allora avrebbe potuto contare su di me e sul mio supporto per qualsiasi cosa.. anche a costo di dargli qualche bacchettata quando avesse scelto di fare l'asociale. Diventare Ninja migliori significava, per certi versi, essere anche più freddi e razionali. - Nemmeno io so molto degli Akuma.. sono un Clan di Kiri molto rinomato da quello che ricordo.. non quanto i Kaguya o gli Shinretsu, ma sono l'equivalente dei nostri Senju nel villaggio.. credo, non ne ho idea. - Era tutto un po' tanto nebuloso e mi faceva piacere scoprire qualcosa delle cultura Kiriana, dato il mio profondo interesse per la nebbia.

     
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  9. Kikko-kun
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    Le loro conoscenze sul Clan Akuma erano basilari. Sapevano le stesse cose di chiunque altro, ma ignoravano la realtà di quel mondo -Si certo è un Clan di Kiri, e la loro abilità sono gli occhi demoniaci, ma non sono uno di loro-. Feci una piccola pausa per fare in modo che le mie ultime parole entrassero bene in testa a quei due seduti al mio tavolo, poi ripresi il mio discorso -Ci sono molte cose che non conoscete su quelle persone, ne sapete così poco...ma credo sia meglio così- dissi con un sorriso amaro dipinto sul volto. La verità era un altra, ma anche spiegandogliela non l'avrebbero mai compresa in pieno. Decisi allora di deviare il discorso e spostare l'attenzione su Atasuke -E così sei cresciuto fuori Konoha? In questo ci assomigliamo, in parte. Anche io ho vissuto fuori Kiri per qualche tempo...- riportai allora alla mente i bei tempi passati con Minoru e gli altri. Ma ora ero solo e secondo Shay il rimendio era conoscere altre persone così da dimenticare quelle passate. Gli avevo chiesto aiuto tempo addietro, ma quello che aveva saputo fare era solo trovarmi degli altri “amichetti”. Non ero arrabbiato, ma deluso dal suo comportamento. Credevo veramente in un altro tipo di aiuto.

    -Allora che vogliamo fare Shay? Stare qui seduti a vegetare non è il mio ideale di giro turistico. Speravo in qualcosa di meglio!-. Era chiaro come il sole che continuare a parlare di cose “frivole” cominciava a stancarmi. Non avevo intenzione di starmene seduto tutto il giorno a scambiare finti sorrisi con un completo sconosciuto facendo finta che filasse tutto liscio solo per soddisfare la mia amica. Mi alzi dal tavolo guardandoli dall'alto al basso -Andiamo fuori, vorrei vedere ciò che questo villaggio ha da offrire- e scostando la sedia mi diressi verso la porta, porgendo però prima i soldi al barista per il drink bevuto. Non male come locale, dovevo tornarci più spesso.


    Se siete d'accordo fate l'ultimo post e poi spostiamo il tutto in una giocata Free va bene? Così diventa qualcosa di più personale per tutti noi!
     
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  10. Asgharel
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    ~Domande - Giro Turistico?~


    Neppure shay seppe dire molto di più sulle caratteristiche del clan Akuma e Kheichii fu ben risoluto nel sottolineare che lui non era un akuma, tuttavia voleva apprenderne le capacità. Fu quindi chiaro come il sole che quel ragazzo avesse un qualche problema con il suo clan. Probabilmente ne faceva parte per stirpe e per un filo genetico, ma ne rinnegava la natura, le usanze e l'esistenza stessa.

    °Forse ho capito... Probabilmente questo ragazzo ha avuto o ha tutt'ora delle divergenze con il suo clan e dal suo tono e le sue precedenti reazioni, temo abbia dei problemi in generale con i clan in se, tuttavia non riesco proprio a capire il perchè... Va bene che possa avercela in qualche modo con gli Akuma per quello che gli hanno fatto, qualunque cosa fosse, ma che c'entrano gli Uchiha?°


    Le domande che si faceva affollavano la sua mente senza dargli tregua e questo poteva essere un bene in quel momento, ma poteva anche essere molto male, poichè in quello stato pensieroso Atasuke ultimamente aveva preso la pessima abitudine di tempestare di domande gli altri come uno psicologo molto insistente ed invasivo.
    Il kiriano divenen vago aggennando anche della sue esperienza vissuta al di fuori del villaggio dichiarando che anche lui aveva vissuto un po di tempo fuori kiri. A quella frase, Atasuke si concentrò sugli occhi del "commensale" cercando di carpirne anche solo vagamente i sentimenti e lo stato d'animo, tuttavia non potè ottenere nulla a parte una sensazione, come se stesse guardando allo specchio i propri occhi, occhi che avevano visto la morte, occhi che avevano visto la sofferenza, occhi carichi di odio e amore, occhi che puntano la preda pronti a vendicarsi.
    Quando Kheichii si alzò dichiarando il suo desiderio di fare un giro Atasuke attese appena un attimo giusto per lasciare che si allontanasse un po facendo segno a shay di attendere ancora un attimo prima di andare.

    «Shay, scusa ancora una cosa... Ma che è capitato a quel ragazzo? Mi pare di capire che abbia qualcosa contro gli akuma e se non vado errando ho sempre più la sensazione che lui sia un Akuma, ma si rifiuti di ammetterlo e credo che questa sorta di distacco lo dimostra anche verso gli altri clan, come se tutti fossero colpevoli di qualcosa»


    Attese un aventuale risposta, poi per evitare di dare troppo nell'occhi si alzò anche lui andando a pagare il whyskey e la limonata di shay.

    «Spero tu non ti offenda se la limonata la pago io, in fondo dovevo ancora finire di ringraziarti per l'aiuto dell'altro giorno»


    Le disse asserendo chiaramente a Shay raggiungendo poi Kheichii dall'entrata del locale.

    «Beh, se vi va posso accompagnarvi anche io in questo giretto turistico, in fondo può essere un buon modo anche per me per conoscere nei dettagli Konoha e le sue attrattive»


    Sorrise quindi a Kheichii aspettando ancora l'arrivo di Shay.

    «Ma cambiando discorso... quanto pensi di fermarti qui a Konoha? Spero almeno per qualche giorno in modo da concederti un pò di riposo dopo la retata dell'altra sera giù al porto... Se ti va e non hai già un posto dove dormire potresti anche fermarti a casa mia... In effetti ho giusto una stanza per gli ospiti che sembra fatta apposta per te... Sempre se apprezzi il mare, s'intende»


    In quell'affermazione Atasuke alludeva alla stanza degli ospiti che recava disegnate sulle pareti delle alte scogliere e le raffigurazioni delle onde del mare che a suo parere potevano parere classicamente kiriane. Sapeva dentro di se che questa sua ultima uscita poteva essere pericolosa data la situazione ancora leggermente tesa, soprattutto se le sue deduzioni erano esatte, tuttavia ritenne necessario e di buon ausilio chiedere anche rischiando una reazione dal giovane di kiri.

    Per me va bene, anche se personalmente avrei preferito fare ancora un giro di post prima di uscire effettivamente dal locale, comunque va bene così ^^, ne approftto per rammentare che io sono l'ultimo del giro e che questo è il 4° post :omgse:
     
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  11. S h a y
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    Kheichii aveva ragione, Un tipo iperattivo come lui era molto difficile che si trovasse bene a lungo fermo in un luogo. Sorrisi. - Certo hai ragione, finite le vostre consumazioni che poi proseguiamo.. se non altro oggi mel'hanno dato di riposo.. quindi vado sul sicuro eheh.. decidete voi dove andare, per me un posto vale l'altro, e dico sul serio, non ho molto tempo epr uscire e conosco veramente poco dei locali e dei negozi.. ma se vi piace la natura vi consiglio il boschetto secolare o la zona vicino al monte con le facce degli Hokage.. non è male ed è sempre ombroso e areato. - Poi, attardandomi con Atasuke, risposi anche alla sua domanda, dato che il comportamento un pò restio del Kiriano aveva destato qualche sospetto nel giovane Uchiha. - Non preoccuparti.. è un qualcosa di legato alla sua sfera personale, devi perdonarmi se non entro nel dettaglio ma sono cose riservate, confidenze che non credo sia giusto divulgare ecco.. magari ti posso suggerire di tenere i discorsi lontano dalla sua famiglia o dal suo clan, questo si.. cercate di parlare di qualcosa di diverso dalla guerra ogni tanto, voi maschietti.. - Mi alzai, sorridendo divertita e acconsentendo al "regalo" di Atasuke.. alla fine era bello poter contare su nascenti amicizie.. rafforzare i legami tra shinobi dello stesso villaggio era importante quasi quanto addestrare le reclute.

    la meta l'avrei lasciata decidere a loro.. perché desideravo che trovassero un'intesa, non importa per quanto sottile ed effimera, ma era parte dell'addestramento di entrambi il riuscire a instaurare legami in breve tempo.. un pò come durante le missioni. Era una prova come un'altra!


     
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  12. EdwardVlad
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    Combattere contro la fame



    Era ormai da qualche giorno che avevo stabilito residenza a Konoha. Sul mio passato non avevo saputo niente di niente. Nell'accademia, risultavo come genin, ma a quanto pare erano stati cancellati i file riguardanti la mia identità e la mia provenienza.
    Ero di nuovo ad un punto morto, così avevo deciso di stabilirmi lì e fare qualche missione per poter sopravvivere con qualche soldo. Al momento ero particolarmente pezzente, ma contavo di diventare presto ricco. L'essere abbastanza povero, comunque, mi dava inoltre anche altri problemi, a esempio, uno di questi era l'essere sempre affamato.

    In particolare quella mattina stavo davvero morendo di fame. Girovagavo come un fantasma sfatto tra le casupole del villaggio, cercando un bar, un chiosco, una stamberga o comunque qualsiasi posto in cui avrei potuto mangiare.
    Il mio stomaco aveva deciso di non collaborare, facendo strani rumori al mio interno, che alle orecchie dei più potevano anche sembrare spaventosi.

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    Girovagando per qualche ora finalmente trovai un locale promettente. L'insegna diceva: "Konoha's Drink". A rigor di logica dove si beveva, si mangiava anche. Non ci potevo credere, finalmente potevo mettere qualcosa sotto i denti. Felice come un pasqua e con una faccia da ebete mi diressi verso l'ingresso improvvisando un balletto lì per lì.

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    Entrai poi ricomponendomi nel locale. Osservai le persone presenti con calma. Quindi mi diressi verso il bancone, sedendomi su uno sgabello. Senza rivolgermi a nessuna persona in particolare, dato che la fame mi accecava, dissi...

    « Vi prego ditemi che avete qualcosa da mangiare!! »


     
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  13. Sasori Uchiha
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    Era una bella giornata. Come al solito era in ritardo. Perciò stava correndo per arrivare in orario la mattina ad aprire quel negozio. Era da un pò che era rimasto in balia dei sostituti. Aveva avuto delle missioni da fare. Sperava che Shika magari l'avesse coperto nel frattempo. Ma conoscendolo probabilmente non l'avrà fatto.
    Sorrise a tale pensiero.



    Finalmente arrivò al negozio di mattina prestissimo, e lo tirò a lucido pronto per l'apertura. Diede una spazzata per terra. Non era per fortuna in condizioni così pessime. Quindi una volta pronto, si mise dietro al bancone aspettando qualche cliente.
    Di solito non è che avesse granchè da fare. Il numero di clienti era davvero ristretto. Quindi a fine giornata decise comunque che avrebbe reclamizzato il locale. Altro lavoro. Che noia,pensò.
    Solo ora forse capiva il motivo per cui era da un pezzo che non vedeva Shika là dentro.



    Finalmente era entrato un cliente. Quest'ultimo appena entrato si sedette sullo sgabello davanti al bancone, senza dare confidenza a nessuno e disse:


    Vi prego ditemi che avete qualcosa da mangiare!!


    Sasori efficentemente disse:


    Prego ! Ecco un pò di Chirashi-zushi. Spero di suo gradimento. Mi raccomando non si dimentichi di pagare prima di uscire dal locale. Buon Appetito.


    Avrebbe pulito il bancone mentre, l'avventore consumava il pasto.




    Edited by Sasori Uchiha - 9/9/2011, 14:10
     
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  14. elsamu
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    ..Un nuovo incontro..



    Erano passati ormai alcuni giorni da quando avevo parlato con il responsabile dei locali a Konoha e per far passare il tempo in attesa di una sua risposta decisi di girovagare un pò per il villaggio e osservare tutti i negozi presenti nel villaggio.

    Dopo aver visitato alcuni negozi mi soffermai davanti ad uno in particolare, che mi attirava molto.
    Già l'insegna luminosa mi ispirava molto e decisi di entrare.

    Il locale era quasi vuoto, anzì, era vuoto, ad eccetto di un ragazzo dietro al bancone e un altro seduto davanti al bancone a mangiare.

    Mi avvicinai lentamente al barista
    Salve, potrei avere un cocktail analcolico per favore?

    Senza nemmeno rendermene conto mi ero appena seduto accanto all'unica persona presente nel bar.
    Quando senti un rumore provenire dalle mie spalle, e mi girai di scatto, urtando il biondino accanto a me, facendoli (FORSE) rovesiare la strana pietanza che aveva ordinato.

    SIA che la "pietanza" fosse caduta a terra o no mi sarei voltato verso il ragazzo.

    Oh,mi scusi. Non l'ho fatto apposta. Avevo sentito un rumore alle mie spalle, e mi sono girato di scatto senza stare attento a cosa mi circondava.

    Mi scusi - mi stavo davvero vergognando per quello fatto e lo stavo quasi supplicando di perdonarmi - e per farmi perdonare le offrirò qualcosa.

    SE la pietanza fosse caduta gli avrei offerto nuovamente la stessa pietanza,

    SE non fosse caduta gli avrei offerto un drink per il disturbo

    CITAZIONE
    OT: Scusa il ritardo ma ho avuto un paio di problemi in real e sono riuscito a entrare per fare il post solo ora.

    Scusa anche per il post corto, vedrò di rifarmi nel prossimo

     
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  15. EdwardVlad
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    Dal mio stomaco provenivano rumori stranissimi. Più ruggiti che altro. Quando Sasori mi rivolse la parola portandomi quella pietanza la mia bocca si riempi di saliva tanto quasi da sbavare. I miei occhi si illuminarono. Colmo di felicità, verso Sasori dissi.

    « Grazie mille! Non sa quanto mi rende felice »


    Presi le bacchette e allargai le braccia a bocca aperta pronto per mangiare. Fino a che qualcuno non mi urtò e fece cadere la pietanza!
    Rimasi a bocca aperta a guardare il piatto rovesciato ormai completamente rovinato a terra. Subito lacrime mi sgorgarono dagli occhi voltandomi a guardare Zacaria. Ero sconcertato. Combattuto dalla voglia di uccidere quell'uomo e dalla fame che mi stava uccidendo.
    Mi vennero in mente almeno duecento modi per ucciderlo, seviziarlo e torturarlo. Ma ad un certo punto successe una cosa che non mi sarei aspettato

    Infatti il ragazzo che mi aveva urtato si profilò in svariate scuse a causa della caduta della pietanza. Rimasi zitto.
    Serio in volto mi avvicinai a lui prendendo gli le mani e quasi piangendo dissi

    « GRAZIE! »


    Quindi mi misi a ridere ilare, contento, ma ancora morto di fame. Aspettando che Sasori portasse una nuova pietanza.
    Intanto il mio stomaco produsse rumori fortissimi, quasi come se fossimo in uno zoo

    « Se non metto qualcosa sotto i denti fra poco credo che sverrò »


     
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