È colpa tua. Ratty
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Amministrazione di Oto
Kato
I
Orgoglio, Pregiudizio e Serpenti
Kato Yotsuki aveva fatto della paranoia il suo vanto, e poteva anche dirsi qualcosa del genere di Febh Yakushi secondo come lo prendeva. Quando aveva voglia di essere rompiscatole, o quando magari lo si disturbava mentre stava facendo altro, l'amministratore diventava un puntiglioso indagatore di ogni infima minuzia più per mettere a disagio l'interlocutore che per effettivo interesse: in quei casi il suo scopo principale era sempre trovare qualcosa che gli permettesse di punire il malcapitato, piuttosto che scoprire una qualche verità. Keiji di Kiri ne sapeva qualcosa, in effetti. In ogni caso quando il giovane Guardiano giunse in amministrazione trovò gli impiegati che lavoravano alacremente cercando di chiudere plichi e moduli prima che la loro nemesi, l'Amministratore, tornasse dalla piccola pausa di tre ore che si era concesso nei sotterranei...approfittavano sempre di quei momenti per riordinare, dato che la sola presenza dello Yakushi causava errori di catalogazione anche fatali, perchè magari prendeva una cosa, ci giocherellava e la spostava del tutto a caso, o urtava per sbaglio uno schedario creando un devastante effetto domino che si concludeva in una nevicata di fogli di carta numerati ma non ancora spillati tra loro, alcuni dei quali finivano inevitabilmente nei distruggi-documenti...
Ma non è questo il momento di narrare la triste storia degli amministrativi otesi, le cui sventure oscurerebbero anche i più bistrattati mutilati di guerra. La storia passa per vie ben diverse, e nello specifico vede il Guardiano che scendeva le scale per i sotterranei da poco ricostruiti, attraversando alcuni dei sistemi di sicurezza ancora rudimentali, fino a raggiungere uno dei lunghi corridoi che dava agli archivi interrati (nel senso che coi vari crolli nella storia dell'Amministrazione, almeno tre dei quali per colpa dello Yakushi, quelle stanze erano finite per essere tanto ingombre di macerie da essere state grosso modo abbandonate in quanto inaccessibili). Giunto sul posto, avrebbe trovato uno dei più potenti ninja accademici, l'amministratore di Oto, capace di disintegrare un braccio del Jonin Shinken Takatsui con un semplice tocco, che stava giocando a tennis con una lucertola azzurra non più lunga di un avambraccio, che stringeva la racchettina con la lingua adesiva e perfettamente estendibile. Dopo una schiacciata che lasciò un vero e proprio cratere accanto al rettile terrorizzato (e non era il solo segno di danno...peraltro provocato vicino alle fondamenta del palazzo), lo Yakushi avrebbe realizzato che qualcuno si era fatto vivo. Uh? Sono ancora in pausa! Ah, ma sei Kato. Gli tese una racchetta. Partitina? La lucertola cominciò ad annuire colma di speranza, ma il sorriso crudele dello Yakushi avrebbe suscitato inquietudine anche ai morti.
Ma il Guardiano non sembrava in vena, e anzi partì con una filippica piena di scuse e quant'altro. Rivolte a un Febh Yakushi che era decisamente lontano dal suo stato di piena concentrazione, cosa che lo rendeva forse ancora più pericoloso per le possibili interpretazioni che avrebbe dato a un discorso ascoltato solo per metà. Alzò gli occhi al cielo, sbuffando. Scuse? E va bene...scusati...ma per cosa? Nella sua testa già pensava al fatto che magari il ragazzo stava avendo dei ripensamenti sul suo matrimonio con Hebiko (di cui in realtà nessuno dei due sapeva niente) e si sentiva forse impacciato, andando a chiedere consiglio a un Senpai. Non che Febh avesse qualsivoglia esperienza nel campo delle relazioni sentimentali.
Quello in tutta risposta gli diede una lettera aperta. Vuoi dare già le dimissioni? Certo che il ruolo di Guardiano è proprio maledetto! Indirizzata all'Hokage...e quello già sembrava strano. Poi borbottò qualcosa di insensato sulle relazioni private tra Febh e Raizen, calcando in qualche modo quell'aggettivo, e ottenendo in tutta risposta che la racchetta da tennis venisse puntata contro la sua gola, con un movimento estremamente repentino [Velocità Nera + 8 tacche]. Senti, scemotto. Non so se sei andato a bere latte dalle tette di Madre Coraggio o se semplicemente stamattina hai pensato che fosse un bel giorno per venire scorticato vivo e poi nuotare in una piscina di sale fino...ma voglio che sia immediatamente chiaro che io e quel pivello di un bue foglioso non abbiamo alcun genere di relazione in cui tu possa intrometterti. Posso arrivare a capire che tu sia geloso, e anche se mi fa senso sono lusingato ma decisamente non mi interessi....per quanto potrei mandarti a fare un giretto come guardia del Daimyo se hai certe tendenze. Aveva DECISAMENTE frainteso l'intera situazione, pensando che Kato fosse omosessuale e innamorato di lui, e che avesse aperto la lettera per gelosia nei confronti di Raizen, pensando che lui e Febh stessero assieme. Quindi ti conviene battere in ritirata abbastanza in fretta e levarti dalla testa OGNI pensiero su questa faccenda perchè ho già i brividi! Inoltre come pensi di fare con Hebiko? Eh? Lei sa già di questa storia? Come pensi che ci resterà?
Se fosse riuscito a far tornare nei giusti binari l'amministratore allora forse sarebbe riuscito a proseguire con la sua storia, ma intanto era stato interrotto malamente e prima di concludere. Cosa poteva dire per trarsi d'impaccio?
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