Ufficio Amministrativo[Amministrativo]

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  1. Waket
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    Attentato (?)


    III



    La situazione sembrava essersi calmata. Kato aveva placcato l'intruso[Hikaru], e gli altri, subito dopo la rossa, avevano detto la loro, esponendo i loro pensieri. Il chuunin sembrava concordare con la Vipera, esponendo più o meno le stesse argomentazioni. Anche Harumi parlò, scatenando un sospiro esausto in Hebiko, che scosse silenziosamente la testa.

    Da quando in qua diamo il diritto di parola a dei poppanti...

    Stessa reazione, seppur più sorpresa e infastidita, la ebbe quando il ragazzetto albino prese parola, incredula del fatto che il sottoposto del Damiyo non lo avesse interrotto. Anzi, dalla sua espressione, sembrava persino soddisfatto! La ragazza non poteva credere che persone di quel ceto degnassero di parola un patetico studentello, sporattutto vista la motivazione con cui era arrivato in quella stanza.
    Hebiko mantenne la calma nonostante tutto. Ora che avevano espresso i loro pensieri, il portavoce del Damiyo avrebbe sicuramente esposto quali fossero i problemi secondo il loro parere, e probabilmente, sapendo che Febh aveva già espresso il suo desiderio di renderla consigliera, avrebbero iniziato a valutare la possibilità di fare ordine e magari messo alla prova-

    ...Cosa?

    La kunoichi si pietrificò. Le parole del portavoce del Damiyo sembravano surreali. Senza considerare il fatto che parlasse di una decisione del Damiyo stesso, facendo apparire la cosa come premeditata e rendendo quella riunione inutile. Non era poi così difficile credere che Febh ancora non avesse detto a nessuno del suo volerla promuovere ad una posizione migliore rispetto al suo misero ruolo da segretaria, ma era anche vero che si era fatta un nome in Amministrazione e dintorni per essere stata colei che aveva messo in riga lo Yakushi, facendolo tornare al lavoro. Eppure, nonostante il suoi sforzi, ed il fatto che lei e lo Yotsuki avessero espresso lo stesso identico pensiero, era stato nominato lui. Consigliere. Lasciando così le mura senza il più forte tra gli shinobi rimasti.
    Le mani della ragazza iniziarono a tremare. Il suo istinto di rivoltare il riccone che aveva davanti come un calzino venne represso a fatica, mentre teorie di complotti ronzavano nella sua testa. Fu un'esplosione a distrarla, a distrarre tutti. La Vipera si voltò verso la porta, con un accenno di sorriso, poichè solamente una persona avrebbe potuto osare far eplodere le porte dell'ufficio, e sicuramente era la stessa persona che avrebbe salvato la situaz-

    ...Cosa... dovresti essere... ...tu??!

    L'illusione che Febh potesse essere tornato a sorpresa venne distrutta da una sorta di transessuale malvestito che aveva invaso l'amministrazione, prontamente placcato da Kato. La ragazza rimase al suo posto, decisamente incredula, pronta ad agire se quel qualsiasicosafosse si fosse avvicinato ai ricconi imbellettati dietro di lei. Ma nonostante il frastuono che stava e avrebbe potuto portare quello strambo individuo, c'era un'altra questione che stava facendo saltare i nervi della ragazza, e non poteva trattenersi più del dovuto, tantomeno lasciare che un possibile bersaglio restasse sotto tiro dello sconosciuto dagli esplosivi facili. Doveva portarlo in un luogo sicuro, ed eventualmente poi discutere della cosa.

    Lei, con me! Siamo sotto attacco! Voi guardie, aiutate il chuunin!

    Per quello che ne sapeva, quello poteva essere un terrorista. Non appena vide Kato andare prontamente all'assalto, allungò le braccia in modo da poter prendere l'assistente del Damiyo, volatizzandosi fuori dalla finestra per portarlo lontano da quella minaccia improvvisa. Nonostante fosse così piccina, aveva la forza sufficiente per trasportare almeno altri tre come lui, se non di più, e l'equilibrio necessario per non farlo cadere malamente a terra. Una volta fuori, controllò che non ci fosse nessun complice dello stramboide ad aspettarli, tenendo l'uomo di fianco a se, ma libero dalla sua presa. Assicuratasi della calma dopo essersi allontanata a sufficienza dall'edificio, si coprì il viso con le mani per qualche interminabile secondo, per poi voltarsi, visibilmente furiosa, verso Sengetsu, indicando l'Amministrazione:

    Mi spiega cosa diavolo era il suo discorso!? Kato consigliere!? Lei sta scherzando spero!? Non ci posso credere, io...

    Strinse denti e pugni, trattenendosi a stento dallo schiaffeggiarlo. Non poteva negare che parte della sua rabbia era data dal sentirsi insultata personalmente, ma aveva obiezioni ben più importanti di una misera gelosia. Prese fiato, cercando di parlare più lentamente e con un tono di voce più pacato.

    Lo vede cos'è appena successo? Qualcuno è entrato nell'ufficio a sorpresa, nonostante i nostri controlli! E sa questo perchè? Perchè l'unica persona in grado di tener fuori persone del genere era là dentro, con noi, a farsi eleggere Consigliere e pasare al patetico lavoro d'ufficio, piuttosto di restarsene sulle mura ad evitare che terroristi del genere possano mettere piede ad Oto!!

    La ragazza prese fiato, visibilmente scossa, continuando a controllare la finestra nel tentativo di capire cosa stesse succedendo e quando poteva tornare all'interno.

    Ha appena provato sulla sua pelle le conseguenze di questa decisione. Non so se lo Yakushi ha mai parlato con uno di voi, e onestamente speravo che le voci che girano sul mio conto sarebbero comunque arrivate a voi... Ma lavoro ormai da almeno due anni con Febh, e lui stesso ha espresso il desiderio di volermi consigliera. Non vuole nemmeno tener conto del parere del nostro Amministratore scomparso? E togliere l'unica protezione che Oto ha per impedire che ci attacchino di sorpresa, rinchiudendolo in un misero ufficio dove ha messo piede solo una decina di volte? Ognuno di noi ha capacità e potenzialità diverse, e sarebbe meglio mettere quelle in risalto, piuttosto di promuovere a caso chi ha la targhetta più luccicante.

    Qualsiasi tentativo di ribellione da parte del nobile sarebbe stato negato. In quel momento il suo obiettivo era quello di proteggerlo da una presunta minaccia, la sua sicurezza veniva prima dei suoi capricci da nobile. Tuttavia, se fosse arrivato qualche cenno dalla finestra dell'Amministrazione, dicendole del pericolo cessato, sarebbe tornata senza fiatare.




    Edited by Waket - 30/6/2018, 17:49
     
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