Ufficio Amministrativo[Amministrativo]

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  1. Waket
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    IV



    Il dignitario pareva decisamente tranquillo, forse troppo data la situazione. Aveva appena assistito ad un presunto attentato, eppure lìunica sua reazione era stata un sospiro. Le guardie, a loro volta, invece di buttarsi sull'obiettivo più pericoloso, avevano seguito la ragazza, ed ora sembravano diffidare di lei. Certo, non gli si poteva dar torto, dopotutto le guardie di quei ricconi non erano shinobi e poco si adattavano agli imprevisti: se il loro compito era quello di stare al fianco del loro protetto, solamente quello avrebbero fatto. Hebiko si voltò appena verso di loro, borbottando sarcastica:

    Ma che bel ringraziamento per aver salvato il vostro capo da un assalto. O siete arrabbiati perchè preferivate che lo lasciassi là in balia dell'attentatore? Sono sicura non vi paghi abbastanza per il vostro lavoro.

    Quando finalmente l'uomo si decise a parlare, iniziò parlando di Febh e del suo disprezzo per il Damiyo. Nuovamente, avrebbe ricevuto una risposta dello stesso tono del precedente.

    Per favore, mi dica qualcosa che non so.

    Arrivarono dei complimenti, decisamente inaspettati, ma che sentiva di meritare. Non appena li udì, allargò le braccia con fare teatrale, per poi riportarle sui fianchi. Era un suo modo di rigraziare, seppur, di nuovo, molto sarcastico. Era sicura che quello sarebbe stato solo un contentino che quell'assistente le avrebbe dato, le parole successive non fecero che confermare la cosa. L'incalzare dell'uomo, che sperava di metterla all'angolo con le sue parole, non sorbì l'effetto sperato, ma il contrario: Hebiko era più che sicura di possedere quelle qualità. Il suo controllo maniacale ed il riuscire a controllare un elemento come lo Yakushi erano per lei prove sufficienti che poteva essere un'ottima scelta per questioni diplomatiche o per controllare e guidare i soldati all'attacco. Certo, la questione era un po' diversa quando doveva collaborare con essi, ma ci stava lavorando e negli ultimi tempi aveva avuto dei miglioramenti in quel campo. Magari ancora non perfetti, ma come consigliera avrebbe potuto gestire la cosa senza che dei jonin si offendessero se aveva idee migliori delle loro pur essendo genin. ...Diciamo che aveva ancora parecchi progressi da fare, ma il potenziale c'era.
    Aprì bocca per rispondere, ma l'uomo la interruppe, portando le mani avanti e ricordandole che la decisione sarebbe spettata solamente al Damiyo. E lì iniziò a capire ciò che stava succedendo. E sorrise. No, non era felice, ma stava ridacchiando. Di lui.

    Oh, eheheh. Oooh sì, ora le cose iniziano a farsi più chiare, sì.

    Ridacchiò tra se per qualche secondo, per poi rivelare finalmente il motivo di tanta ilarità:

    Tu sei come me. O meglio... il tuo posto è uguale al mio attuale insulso ruolo di segretaria. O forse addirittura meno. Sei solamente... un messaggero. Un sottoposto dei sottoposti del Damiyo. Mandato qui probabilmente contro la tua volontà, con un unico e preciso ordine: nominare Kato consigliere. Voi ricconi non volevate una riunione per sentire il nostro parere, no. Avete preso il primo nome disponibile sulla lista, in ordine di grado, e avete deciso che doveva stare lui alla vetta. Perchè voi nobili non vedete oltre al vostro naso, per voi conta solo... Il vostro titolo. E Kato era quello col titolo più "importante" tra gli shinobi rimasti. E poi hanno... Mhmhahahah! Oooh, kami, oh kami. Hanno mandato te, qui! Per eleggerlo, a nome del Damiyo... Quando quest'ultimo non l'ha nemmeno mai visto di persona! Una decisione alla cieca presa dai piani alti. Ma allora volete proprio essere invasi, vero? Sentiamo, quali sono le motivazioni che vi avrebbero spinti a non volerlo più alle mura, preferendolo rinchiuso nelle quattro mura dell'amministrazione? Mi illumini.

    Incrociò le braccia, tenendo una mano sulla guancia. Era allegra, molto. Ora capiva perchè l'avessero ignorata a quel modo. Avevano semplicemente ignorato tutti. Probabilmente nemmeno sapevano che Kato era un guardiano, o non si sarebbero mai permessi di togliere un individuo simile da un ruolo così fondamentale per la difesa del villaggio. Trovò la sua risposta decisamente divertente, ad eccezione di un particolare: il rinfacciarle che aveva fatto troppo poco per essere considerata. Si fece seria per un momento, concentrandosi sui suoi pensieri. Sapeva che quella era una bugia, ma allo stesso tempo non poteva obiettare a quell'affermazione. Molte delle sue missioni e dei suoi successi erano semplicemente... privati. Che fosse perchè stava aiutando Raizen, o che si trattasse dell'entrare in un laboratorio visto in un sogno, erano tutti dettagli che non avrebbe voluto rivelare ad Oto. La conseguenza era che, ciò che poteva dire di aver fatto, restava... poco. Doveva sistemare questo problema. Per quanto controvoglia, poteva essere l'unica soluzione al continuo essere oscurata da eventi del genere.
    Sembrava aver ritrovato la serietà. Sembrava. Ma poi il nobile se ne uscì con una frase che fece piegare in due dalle risate la Vipera.

    CITAZIONE
    ...un consigliere, in assenza dei suoi vertici, è la prima difesa di un Villaggio...

    PfffffmmmhahahahAHAHAHAHAHAHAH!

    Le ci volle un minuto buono per riprendersi. Qualche lacrima iniziò a scendere, mentre lei riprendeva fiato.

    Non ci posso credere, huuuu! La prego, non lo ripeta di nuovo, potrei soffocare. Ha,haa... Ma dove avete vissuto fino ad ora!? No, no, fammi capire... Voi volevate togliere Kato, guardiano di Oto, ovvero PRIMA difesa del villaggio... Per metterlo come Consigliere?? Dove sarebbe stato troppo occupato a firmare carte ed assegnare ruoli per il sostentamento di Oto, invece di occuparsi davvero della difesa del villaggio? MhmhmHAHAHA! Non ce la posso fare...

    Asciugandosi le lacrime, Hebiko ebbe tempo di dire un'ultima cosa prima che fossero interrotti dall'arrivo di un ragazzetto dai capelli bianchi:

    Non le darò ancora fastidio. E' chiaro il suo livello di competenza a riguardo. Non posso promettere che non mi opporrò a questa decisione perchè, insomma, se non lo facessi lascerei volontariamente Oto aperta a possibili invasioni. Tralasciando il discorso del rispetto, poi. Se un superiore di Kato dovesse rivelarsi un anti accademico e voler ribaltare tutto il villaggio, sono sicura che il vostro nuovo "consigliere" si piegherebbe in due, obbedendo al suo superiore quanto tale. Ma dopotutto lei è un mero messaggero, venuto qui solamente perchè le hanno fatto credere che sarebbe stata una passeggiata, nonostante sia chiaro come il consigliere sia stato scelto ad occhi chiusi. Kato avrà modo di vedere com'è essere davvero dei consiglieri, e cosa vuol dire dover essere diplomatici, e dopo ventiquattr'ore mi chiederà in ginocchio di prendere il suo posto. Ed io lo accontenterò, perchè riconosco che quell'uomo sia un ottimo guardiano. E sa perchè? Perchè i guardiani possono menare le mani con molta più libertà di un consigliere. Un consigliere, invece, deve avere a che fare con voi... E fossi in voi preferirei una persona decisamente meno manesca dello Yotsuki.

    Lo studente apparve, dimostrandosi estremamente umile. Hebiko si ricompose, seppur dalla sua solita serietà traspariva un velo di allegria.

    Hebiko. ...Il mio aiuto? Oh, buffo. Pensavo che Kato sarebbe stato in grado di gestire una minaccia del genere. E sia. Lei, mi segua, ma stia tra me e le sue guardie. Non sappiamo ancora se quel tizio sia solo o abbia dei complici. Vediamo di finire questa faccenda in fretta.

     
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