Ufficio Amministrativo[Amministrativo]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Historia
        +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    Ordinaria Amministrazione


    2

    Lo scontro, verbale e fisico, nell'ufficio dell'amministratore di Oto durò pochi battiti di ciglia. Harumi, bellamente ignorata da entrambi i contendenti, faticò a seguirne i movimenti, soprattutto quelli di Febh. Il jonin sembrava poter esercitare una notevole pressione sul corpo del lamentoso sottoposto senza neppure sfiorarlo, e la cosa impressionò al quanto la ragazza, che si ripromise di farsi insegnare il trucco, un giorno. Di certo non mentre i suoi occhi brillavano in modo tanto sinistro, pregustando probabilmente chi sa quali indicibili torture. Il pensiero spaventò più la kunoichi che lo shinobi a cui erano dirette le minacce: altre ristrutturazioni da aggiungere al bilancio in arrivo! Invece, contrariamente alle aspettative, i danni furono piuttosto contenuti, e neppure attribuibili all'operato del consigliere. Non direttamente, per lo meno. Il novello otese, in qualche modo, evitò di farsi ridurre ad un puzzle da Febh, trovando perfino il coraggio di contrattaccare. Harumi spalancò la bocca per lo stupore. Almeno il coraggio non gli manca... La sua tenue ammirazione scomparve tuttavia non appena il ninja, senza neppure aspettare di verificare se i suoi attacchi fossero andati a segno, si diede alla fuga. Ah ecco, volevo ben dire... Beh, in fin dei conti è comprensibile istinto di sopravvivenza. Ciò che veramente indispose la giovane, però, fu la via scelta per quella ritirata strategica. Invece di uscire dalla porta, passando accanto ad una per nulla minacciosa Harumi, quello decise di balzare dalla finestra. La quale, essendo autunno inoltrato, stava ben chiusa per risparmiare sul riscaldamento. A nulla valse il passo avanti della fanciulla, che alzò la mano verso di lui in un inascoltato appello. Ehi aspett... Troppo tardi. Sconsolata, abbandonò il braccio lungo il fianco. Ecco il motivo perché i conti, in quel posto non quadravano mai.

    Ormai la frittata era fatta, e la sua presenza rivelata. Non che prima fosse nascosta, ma fintanto che rimaneva immobile si confondeva abbastanza bene con il mobilio per la sua indole mansueta. Sospirando, anticipò qualsiasi azione del consigliere, che fosse lanciarsi all'inseguimento o tornare a bere il suo cocktail. Febh-sama. Il tono non prometteva niente di buono, soprattutto per un uomo abituato a venir rimproverato dalla sua ex-segretaria per ogni minimo pretesto. Harumi lo fissò attraverso le lenti mancanti degli occhiali abbastanza a lungo da far sudare freddo qualsiasi uomo, che avrebbe iniziato a farsi un esame di coscienza chiedendosi per cosa doveva scusarsi. Alla fine, allungò verso di lui il plico di fogli che reggeva in mano. Facciamo così, lei ora mi firma questi, che sono urgenti. La maggior parte erano pratiche scadute da tempo, dimenticate dall'amministratore in un cassetto tra le settimane ninjistiche, che la segretaria aveva dovuto supplicare affinché fossero prorogate. Poi andiamo ad occuparci di quel tizio. Tanto anche volendo non farà molta strada. Lo sguardo della segretaria non era né arrabbiato, né crudele. Anzi, il jonin non avrebbe scorto nessuna forte emozione su di lei, se non un vago fastidio ed un atteggiamento distaccato, professionale. Tirato fuori un piccolo tablet dalla sacca porta oggetti, iniziò a scorrere dei fogli identificativi. Come ha detto che si chiama? Che Febh collaborasse o meno, Harumi impiegò solo pochi secondi a trovarlo. Tasaki Moyo... Bene, c'è anche l'indirizzo. Se il superiore si fosse dimostrato sorpreso o interessato, la giovane avrebbe spiegato, alzando la tavoletta. Questa? Visto che dovevo ricontrollare gli schedari da zero, ho pensato fosse utile salvarli anche in formato elettronico tanto che c'ero. Ma non si preoccupi, la sera la lascio in ufficio sotto chiave insieme agli altri documenti. Lo anticipò, aspettandosi critiche sulla sicurezza delle informazioni riservate. Anche se, considerando chi aveva davanti e lo stato in cui versavano gli archivi del Suono, forse era una preoccupazione superflua. Gettando un occhio che effettivamente l'amministratore stesse firmando i documenti, la giovane alzò la cornetta dell'interfono sulla sua scrivania, facendosi mandare il responsabile della sicurezza ed un paio di impiegati. Sì sì, nell'ufficio di Febh. Come sarebbe a dire che hanno troppa paura per avvicinarsi? Mica li mangia! La ritrosia dei dipendenti fece alzare gli occhi al cielo alla giovane, che non aveva tutto il giorno da perdere con quella storia. Mentre quelli borbottavano scuse, accostò una mano al microfono sulla cornetta e si voltò verso il superiore. Vero che non li mangia, Febh-sama?

    I convocati avevano lo stesso pallore in viso dei condannati a morte. Se ne stavano sull'attenti in fila senza fiatare, al limitare del lato opposto della stanza. La jinchuuriki schioccò la lingua, scocciata, ma decise di farsi avanti lei per non aspettare ulteriormente che qualcuno prendesse la parola. Allora, se fosse arrivati prima sarebbe stato meglio, ma vorrei che mi trovaste quest'uomo se si trova ancora nel perimetro dell'amministrazione. Consiglierei di iniziare dal tetto e dal cortile, visto che se n'è uscito dalla finestra. Mostrò la foto segnaletica al ninja responsabile della guardia, e quello comunicò con i propri sottoposti alla radio descrivendolo e dando disposizioni in merito. Tu invece avvisa le mura, che non esca dal Villaggio. Digli di fermarlo senza ucciderlo, se gli è possibile. Per quanto corresse veloce, di certo non aveva ancora raggiunto i confini di Oto. E se ci avesse provato, avrebbe trovato una brutta sorpresa, magari nella persona dell'irreprensibile guardiano Kato Yotsuki. Anche il secondo interpellato scattò ad eseguire l'ordine. Rimaneva solo un impiegato. Harumi lo fissò con occhi seri per un po', fin quando questi non deglutì, visibilmente agitato. Chiama il falegname e fargli riparare quella finestra, che entra il freddo. La giovane indicò il buco alle sue spalle. La fattura mandala a questo indirizzo. Pagamento entro cinque giorni. Mostro all'uomo i recapiti di Tasaki. Se non paga, glieli scalo dallo stipendio, così impara ad andare in giro a fare la predica su come teniamo l'amministrazione per poi fare danni in giro. Forse in quel momento Febh avrebbe compreso che, sebbene ostentasse una fredda calma, la giovane se l'era presa per le critiche mosse dal chunin impertinente. In effetti, il sorriso con cui si rivolse all'amministratore sarebbe sembrato piuttosto inquietate, alla luce di quella considerazione. Bene, se ha finito di firmare possiamo andare a prenderlo.

     
    .
761 replies since 30/6/2006, 17:22   15408 views
  Share  
.