Ufficio Amministrativo[Amministrativo]

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    Il Fiore Lupo

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    Uno spiacevole inconveniente


    I




    Già, era assolutamente immaginabile. L’Amministratore Febh Yakushi. Il Ninja più imprevedibile, e sconclusionato, che avevo incrociato in vita mia. Eppure allo stesso tempo lo Shinobi più veloce, e potente, che avevo mai visto in azione. Non importava quanto erano stati notevoli i miei progressi ma la forza che riusciva ad esercitare era semplicemente su un altro livello. Irraggiungibile.

    Il braccio del Jonin Shinken, esploso in mille pezzi, e più contestualmente alla realtà quella maledetta racchetta da tennis puntata alla mia gola, ad un velocità che escludeva qualunque mia possibilità di reazione. Lo sapevo. Stavo giocando con il fuoco. Con una fiamma dannatamente intensa, terribilmente pericolosa. In pochi secondi la situazione si era convertita in una merda totale. Stupidamente non avevo previsto la più classica delle reazioni di Febh-sama: l’incomprensione. Non era un segreto, molto spesso lo Yakushi confondeva le parole e le azioni dei suoi sottoposti e il modo in cui si pose nei miei confronti poteva classificarsi benissimo in quella categoria di comportamento.

    Che fare dunque? Il nominare la parola Hogake, e della sua relazione, fece scattare in lui una sorta di reazione improvvisa e assolutamente non prevista. Se non avevo capito male il Jonin aveva completamente sovvertito le mie parole, fuorviandole. Associò la parola relazione ad una sorta di rapporto sentimentale, chiaramente omosessuale. Parlò di gelosia, tra me lui e l’Hogake… insomma un vero ginepraio dal quale cavarne un senso sarebbe stata un’impresa chiaramente impossibile.L’unica cosa che mi fu chiara fu quella di concludere il discorso. Ma così sarei rimasto con un pugno di mosche in mano. Con ben più domande che risposte. Poi che cosa voleva intendere con il mio rapporto con Hebiko? Cosa volevo fare di lei? Come avrebbe reagito alla faccenda? Quella in corso? Non capivo le domande e il contesto.

    Vedevo solo una possibilità davanti a me. Rischiare il tutto per tutto. Proseguire con il discorso e raccogliere la sua attenzione rimarcando i punti salienti della lettera.

    - Ma allora la situazione è terribile! Febh-sama vogliono incastrarla! "Sacco di pulci! Una stanza per me e Hebiko! Il fantastico e bellissimo Febh Yakushi!" Sono queste alcune parole chiave presenti in questa lettera firmata da lei, diretta all'Hogake, siglata con il sigillo di Oto e data in mano ad uno sconosciuto da Hebiko. – posi di nuovo la lettera davanti all’amministratore, sfidando la pericolosità insita nella racchetta - Se lei mi assicura che non vuole avere nulla a che vedere con queste faccende e atteggiamenti… significa che qualcuno sta usando il suo nome! Ed è molto grave. - un gesto da punire, ma questa considerazione la tenni per me. Di certo non avrei suggerito ad un Jonin come agire e fortunatamente avevo bloccato questa comunicazione, prima che lasciasse il Villaggio. Tutto sommato, non era andata ancora troppo male.

     
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    Trattative


    - III -

    Ci vollero una manciata di istanti prima che l'amministratore di Oto comprendesse la situazione. Ma tutto era bene quel che finiva bene no? Peccato che questa vicenda non finì esattamente nel migliore dei modi (e considerando perché si trovavano lì, sarebbe dovuta essere una tranquilla camminata in edifici burocratici ma Dorian imparò proprio in quell'occasione che Oto significava, ancora per un po' di tempo, Febh Yakushi. E Febh Yakushi significava "guai". Ogni tipo di guai. Spesso anche tutti insieme).
    Quando poi parlò di un certo "Shinken", Dorian rimase perpelsso. Chi fosse? Non ci è dato, al momento, saperlo. Quel che era certo è che probabilmente c'era una acca da qualche parte nel suo nome e, se il calcolo delle probabilità è una scienza esatta (ndW: non lo è), doveva essere o un barbone, o uno schizoide o un ballerino vestito d'abiti succinti dell'AnalGore. Il Pavus fu poi invitato al piano di sopra, nell'Ufficio dell'Amministratore - e se non fosse stato per la presenza di Fudoh, ne sarebbe stato entusiasta.
    Al di là della scialberia e del disgusto che quella stanza provocò al povero, debole, stomaco dell'Anaga, una pergamena fluttuante attirò la sua attenzione in modo strabiliante. Sembrava un gatto a cui era stato lanciato un gomitolo e gli era stato vietato di prenderlo. Quando Febh si sedette sulla sua estremamente kitsch poltrona ed iniziò a parlare di ... qualcosa, tutto fu immediatamente più chiaro. Dorian aveva trovato un nuovo lavoro! Doveva vestire le squadre speciali di Oto. Tuttavia l'idea del dover uccidere il povero Fudoh non piacque né a lui né al diretto interessato. Mentre il Kiriano cercava di difendersi, vistosamente alterato, Dorian lo raggiunse e lo serrò con la mano sinistra, avvicinandolo al suo petto, e cercando di tranquillizzarlo. Ah-ah! Amico! Ma cosa hai capito! Non che ci fosse molto altro da capire, stava cercando di sdrammatizzare. Non si preoccupi, Febh, farò qualcosa di totalmente diverso dall'abito che ha qui il nostro ospite. Non oserei MAI far uscire in missione le squadre speciali con una tuta di una collezione passata o già vista. Si voltò verso Fudoh, ed erano veramente vicini dato che, praticamente, si stavano abbracciando. Era il secondo o il terzo occhiolino che quel povero kiriano riceveva, e tutte le volte con motivazioni apparentemente diverse ma medesima ambiguità. Tra poco lo spoglierò
    Gli occhi del Pavus brillarono di una luce sinistra a queste parole. Di questi abiti, era solo una formalità, non si preoccupi. Mentre parlavo mi portai verso la pergamena fluttuante, esattamente come aveva fatto poco fa il Kiriano. Magari possiamo fare qualcosa di particolare, mimetico ... so già anche a chi rivolgermi! La mente viaggiò subito verso il capo della Gilda dei Sarti, nonostante l'avventura non proprio felice avuta poco tempo prima. Raikegi farò un trattamento d'onore ad un mio cliente, poi stiamo parlando di Oto, non può farne a meno! Ha lavorato di recente anche per Konoha, anzi, più precisamente per l'Hokage! Che uomo peculiare. Tanto potenziale sprecato da un insulso intelletto ed una etrema rozzezza. Si portò le dita al mento, ripensando ad Hebiko e Raizen. Comunque, intanto, come anticipo del mio pagamento, vorrei vedere il contenuto di questa pergamena. E non si fece troppi problemi, l'Anaga, stringendola nella mano destra con un ampio movimento della mano.

    Chakra: 8.5/10
    Vitalità:7/8
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
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    Era da un po che Aloysius non entrava in amministrazione; l'ultima volta aveva convinto Febh ad unirsi alla battuta di caccia di una scimmia e, visto come era andata a finire, la premessa non era molto rinquartante, vero?

    Vs3ofCP

    Che ci fosse stata la schiavetta che lo Yakushi si portava appresso ormai da un anno poco sarebbe importato al Colosso: gli sarebbe bastata una mano per scansarla e ancor meno per fermare quella che era ormai rinomata come una biforcuta e fastidiosa lingua. Avrebbe bussato dunque energicamente alla porta per poi entrare prima ancora che avesse ricevuto risposta; da tempo ormai non chiedeva più il permesso per fare le cose e sebbene questo potesse sembrare a primo acchito sbagliato o anche solo sgradevole un'analisi più approfondita dell'uomo avrebbe semplicemente riassunto il tutto in "efficienza". L'espressione massima dell'ottimizzazione applicata rispetto al tempo speso e alle energie impiegate: di fatto, se il Mikawa si trovava lì, era per una buona ragione e non perché gli piacesse perdere tempo in compagnia dell'amministratore o della sua segretaria.

    " Febh senti qua, Oto ha qualche soldo da poter spendere o abbiamo già grattato il fondo del barile? Recentemente ho preteso molto dal fondo Mikawa e non posso rimetterci di tasca mia, mantenere tutta quella gente alla Villa è un costo non indifferente...Ashiro solo mangia per dieci. Ad ogni modo, c'è una opportunità di investimento a Nakani e il Villaggio potrebbe ricavarci bei soldi in poco tempo. Un polo di istituti bancari cerca un compratore (praticamente sono pieni di debiti) e stanno svendendo la società ad un prezzo talmente ridicolo da essere alla portata dei risparmi di un semplice genin. Ne sono venuto a conoscenza per puro caso quando ho riaperto il Ramen Sounds Good in quanto i vecchi proprietari avevano aperto un finanziamento presso di loro dieci anni fa.

    Io direi di fare un sopraluogo, portarci qualcuno che ne capisca bene di numeri e, qualora queste miei prime sensazioni trovino riscontro, investire subito...prima che qualche nobile sciacallo come il Daimyo possa rilevare l'intero gruppo. Che ne dici? "


    Diretto e conciso, esattamente quello che non piaceva a Febh...ma da quando Aloysius si era mai preoccupato di piacere alla gente? Ad esempio avrebbe potuto portare una o anche due ciotole di ramen per il jonin e una evocazione delle tante a caso che sicuramente avrebbe trovato in amministrazione.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Racconti di un'Amministrazione

    Kato
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    La reazione del Guardiano fu abbastanza inaspettata, con tutta quell'enfasi, tanto che lo Yakushi, prontamente distratto dai pensieri precedenti da quelle parole, ritrasse la racchezza andando alla lettera e aprendola mentre quell'altro citava a memoria. Sul suo volto si poteva leggere chiaramente come qualcosa non gli tornasse, mentre leggeva parole che tutto sommato potevano essere state scritte proprio da lui anche se non ricordava proprio di averlo fatto. Poi però sembrò ancora più infastidito da qualcosa di diverso, e avrebbe cercato di dare una racchettata in fronte allo Yotsuki, rapido come l'attacco di un cobra [Azione]Velocità Nera +8
    Forza Nera
    Potenza 5
    Frena un secondo...qui gli atteggiamenti strani li hai tirati in mezzo solo tu suggerendo cose che non esistono. La lettera non ha assolutamente NIENTE di ciò che suggerisci possa esserci tra me e il Kage! Febh era più che discretamente omofobo, evidentemente, ma aveva anche le sue ragioni visti i loschi figuri che gli si erano avvicinati in passato. Quindi rimangiati tutto ora e bada che se esce qualcosa di questa storia non avrai più nemmeno il ricordo di cosa fosse una lingua. L'intento omicida che trasudò poteva superare anche la mostruosa minaccia rappresentata dagli Echi della Guerra a Iwa.

    Detto questo... Tornò a guardare la lettera con aria corrucciata. Rispiegami un attimo la faccenda...Hebiko avrebbe dato questa lettera a un tizio per portarla a Konoha? Si sarebbe fatto rispiegare rapidamente la questione, stavolta un pelo più attento, salvo poi accartocciare la lettera e darle fuoco con un brevissimo sbuffo di chakra elettrico, quindi avrebbe incrociato le braccia, come se stesse pensando seriamente alla cosa, ma con un'espressione da bambino imbronciato che non ha nessuna voglia di fare quello che sta facendo. E questo in genere significava guai senza limiti. Ok. Forse ho fatto un pò d'ordine. Fece un profondo sospiro. Purtroppo.

    jpg



    Cominciamo con te. E quello sguardo tagliente non prometteva niente di buono. Fammi capire. Una lettera sigillata esce da Oto, diretta al Kage, e tu la intercetti e la apri anche se dall'Amministrazione è stato detto esplicitamente di NON aprirla? E se fosse stato un messaggio in codice? magari E' un messaggio in codice e tu hai appena compromesso una missione importante. Hai nominato Hebiko un pò troppe volte nel tuo racconto, cos'è, mescoli il lavoro con la vita privata? Posso capire che se hai queste tendenze latenti ci possa essere qualche problema tra voi, ma aprire una lettera solo perchè la aveva consegnata lei è paranoia! E la paranoia genera altra paranoia, lo sai?

    Nello specifico...perchè hai voluto a tutti i costi leggere la lettera? Forse per riferire a qualcuno cosa c'era scritto?
    In quell'istante Kato stava ricevendo la sua stessa medicina, anche se nei profondi recessi della coscienza di Febh c'era l'ombra di una persona alta due metri con una capigliatura quantomeno discutibile. O perchè pensavi che lei la mandasse a un suo amante? O magari era solo un test per quel ragazzino, che tu hai fatto fallire miseramente. Si sarebbe avvicinato a Kato, abbastanza vicino perchè lui sentisse il respiro regolare dello Yakushi. O magari era un test...per TE. Allargò le braccia. Tutto questo. Anche la messinscena della partita a tennis sotterranea. Anche quel Kanehisa, che poteva essere un mio sottoposto travestito. Che voto ti daresti, in quel caso? Pensi di aver svolto correttamente il tuo primo incarico da Guardiano? Pensi di aver agito per il bene di Oto o di averla danneggiata? Sei venuto qui a piagnucolare subito chiedendo scusa, ma per farlo hai pensato bene di insinuare che io sia un qualche genere di pervertito e pare quasi che tu voglia scaricare tutte le colpe su Hebiko, quando invece io di colpa qui ne vedo solo una.

    E nel dirlo avrebbe, con deliberata lentezza, appoggiato la mano sulla spalla di Kato. Impossibile non notare la somiglianza col gesto che aveva menomato Shinken. La colpa di chi a fronte di un'ordine diretto amministrativo e di un incarico a un aspirante Genin di Oto è troppo scemo per capire fin dove fermarsi. Per inciso, quel cretino di un Hokage meriterebbe che i messaggi glieli portino i ratti di fogna, figuriamoci le persone...quindi...cosa intendi fare per fare ammenda? E in quel mentre avrebbe abbozzato un sorrisetto infingardo. Cosa puoi offrirmi?

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    Non aveva minimamente citato il fatto della firma, o della stranezza di quella lettera. Quelle cose se le era tenute per sè. Avrebbe avuto a che fare con Hebiko in un secondo momento, ma niente di tutto quello riguardava Kato. Lui, zelante, aveva qualcosa da imparare, e cosa ancora peggiore aveva anche commesso l'errore di aver costretto Febh a fare un ragionamento serio, per quanto ancora inficiato da alcune delle sue incomprensioni.


    Fudoh e Dorian
    2


    Tecnicamente è una lucertola sputafuoco, ma il concetto resta quello. Anche se, a dirlo davanti alla suddetta lucertola, probabilmente ne avrebbe ricavato un'aggressione furiosa con svariati danni a persone e strutture circostanti...pareva ci fossero stati sgradevoli precedenti tra lucertole e draghi. Guadagnato il piano di sopra, il Kiriano vestito da cretino cominciava a lamentarsi di quelle che erano le condizioni poste dallo Yakushi, mentre Dorian, mostrando acume fuori dal comune (inteso come senso comune) comprendeva appieno quello che Febh aveva solo suggerito, prigioniero delle sue cattive interpretazioni: una nuova divisa per le Squadre Speciali. Ovviamente lui pensava che fosse stato Shinken a far partire tutto, ma non si sarebbe mai preso il disturbo di verificare la cosa, se non quando fosse stato ormai tardi...problemi della burocrazia.

    Tu per "Ristoranti" a kiri intendi quei banconi col pesce puzzolente lungo i moli, giusto? Disse lo Yakushi verso Fudoh, muovendo mestamente il capo, come a compatirlo. La cosa sarebbe potuta degenerare con la concretizzazione della minaccia all'incolumità dell'uomo se non si fosse messo in mezzo Dorian, cogliendo la palla al balzo e causando non pochi brividi all'Amministratore. Er...si...magari non qui. Commentò, contemplando con imbarazzo l'idea di uno strip tease là e in quel preciso momento. Che è il villaggio di Colonia? Chiese, cercando di cambiare argomento, ma venne distratto quando il baffuto otese lo fece a sua volta, dimostrando di aver avuto a che fare con Raizen. Oh beh, credo non ci siano modi migliori per descrivere quel grosso bue ottuso e... E in quel momento il caos assoluto, quando il sarto afferrò la pergamena maledetta che in tanti avevano visto negli ultimi mesi, ma che nessuno aveva osato toccare. In quel preciso istante lo spazio sembrò piegarsi come fosse un telo di velluto molto pesante e tutti i presenti vi fossero stati avvolti. Poi nel vorticare di colori e buio in parti uguali, la voce di Febh, più scocciata che allarmata, avrebbe inondato la testa di tutti. Oh, che rottura di scatole...di nuovo!

    E mentre una strana musica ritmata riempiva l'ambiente, una parvenza di tridimensionalità avrebbe mostrato i tre ninja in equilibrio su un pavimento che non c'era, a diverse altezze, mentre una sagoma composta da teste di elefante si avvicinava seguendo il ritmo delle percussioni, più estraniante che minacciosa, anche se viste le dimensioni la reazione sarebbe dipesa perlopiù dal singolo. Ed eccoci di nuovo...la volta scorsa è scappato solo un elefante per fortuna. Tu, Doriancoso, puoi anche tenerti gli elefanti che escono, ma i danni che fanno li ripaghi tu.

    i-mean-what



    L'assurda creaturaOgni testa sono 6 Unità. fatevi un pò i conti. composta da teste avrebbe barrito in un cacofonia disarmante, mentre si faceva via via più vicina. Febh non sembrava intenzionato a reagire, quasi annoiato. Alle spalle dell'essere, molto in lontananza, c'era un puntino luminoso, forse l'uscita...ma anche alle loro spalle c'era qualcosa di simile, alla medesima distanza150 metri. Un solo consiglio. Sbadigliò lo Shinobi. Non fatevi calpestare. L'essere sembrava intenzionato a raggiungere l'uscita dietro di loro.


    Diogenes
    1


    Una volta tanto Febh era in ufficio, firmando alcune carte e giocando a tris sulla maggior parte delle altre (in alcuni degli uffici le crocette erano ormai accettate come sua firma, spinti dalla disperazione), quando il Mikawa fece il suo ingresso senza essere annunciato nè chiedere il permesso. Non che lo facessero in tanti, visto l'andazzo in amministrazione. Uh? Gene? Che ci fai qui? Aveva ancora la penna in mano e stava per vincere contro sè stesso per la quindicesima volta di fila (a tris è una discreta impresa), ma venne subito inchiodato dalla richiesta precisa e concreta del Mikawa, rimanendo spiazzato per qualche secondo, sbattendo le palpebre più volte. Beh...uhm...si, cioè, mi pare che abbiamo alcuni fondi per queste cose... Li aveva fatti spostare dal fondo investimenti a quello per "Festeggiamenti Esagerati", da lui stesso creato, ma di fatto non avevano avuto grandi occasioni per festeggiare ultimamente quindi erano utilizzabili.

    E in effetti mi diceva Shinken che le mura non stanno messe poi benissimo, ultimamente, e qualche soldo in più potrebbe essere utile. Magari possiamo andare settimana prossima, con calma e... Perchè lavorare oggi se puoi farlo domani? Tuttavia alla menzione del Daimyo ebbe poi un brivido. Ecco, quello preferirei evitarlo, si. Se andiamo dobbiamo farlo prima che si presenti lui o qualcuno dei suoi cortigiani...o magari potrei delegare Hebiko per andare con te!
     
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    Falce dei Kaguya


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    Teste d'Elefanti


    E tante altre cose sbagliate....



    Dov'eravamo rimasti?
    Stavo apprendendo nel più diretto dei modi che avere a che fare con la gente di Oto non era sempre la cosa migliore possibile.
    L'Amministra-amministrazione? Un tizio un pò matto che prima mi parlava di draghi che attaccano le Mura di Kiri con lui in groppa e poi le riduce a lucertole sputafuoco! Che fregatura!
    E dall'altra parte? Baffetto, Dorian, o come si chiamava, che continuava a parlare dei suoi bei vestiti.
    La situazione, comunque, non vi preoccupate, andò peggiorando.
    Prima di tutto l'amministratore definì i ristoranti dove dormivo "Banconi del pesce puzzolenti" e quello non potevo accettarlo: Ehi! Io non dormo dove c'è puzza di pesce! Le sembro un tale idiota? Lo facessi, o dovrei dormire sopravento, oppure non sentirei eventuali persone che s'avvicinano e per dormire per strada è sempre meglio stare attenti a chi ti si avvicina!, insomma, un minimo di strategia nel dormire ce la si deve avere, no? E comunque, parlo di veri e propri ristoranti, ne abbiamo anche di discreti, a quel che ho potuto mangiare, a Kiri, sa? Probabilmente se si mangia il cibo prima che venga buttato saranno anche migliori, ma non sono mai morto dei resti dei ristoranti!, era giusto specificarlo.
    Baffetto, intanto, mi si avvicinò, mi toccò il petto e disse "tra poco lo spoglierò". La mia prima reazione? Cercare il Fuuma Kunai, peccato che me l'avevano sequestrato alle Mura.
    La seconda reazione? Un sorriso accennato e dire: Tra poco ti becchi una testata sui baffi..., per poi continuare a lasciare parlare fra loro i due Otesi, mentre mi allontanavo di qualche passo da quel contatto fisico che stava diventando decisamente eccessivo.
    E fu allora, mentre Baffetto parlava di un tale Hokage, che andò a prendere quel rotolo svolazzante e tutto divenne confuso.
    Ammetto che stavo per dare di matto Seppi mantenermi calmo, mentre qualcosa mi avvolgeva, mi sentii tirare, come strappare, in un caledoscopio (che bella parola) di colori e ombre, finché non si fermò tutto e mi trovai in un luogo più assurdo dell'ufficio dell'amministra-amministrazione.

    La prima cosa che percepì? Il suono. Un rumore più correttamente, una serie di tamburi sembravano, che stavano facendo un casino assurdo.
    Poi mi guardai intorno, trovandomi in piedi su un "qualcosa", nemmeno io sapevo bene cosa, che mi teneva ad un'altezza diversa dai due otesi.
    Anocra una volta dovetti far uso di tutto il mio sangue freddo per non urlare.
    Ed ecco che il sangue freddo si scaldò all'improvviso, alla vista di una serie di grossissime teste con lunghi nasi assurdi, l'amministra-amministrazione definì quelle cose "elefanti".
    Ora, forse voi sapete cosa sono e se vi foste trovati quei cosi assurdi davanti sareste rimasti calmi, ma io? Mi vidi quella sorta di ammasso gigante di orecchie, nasi e facce deformi che m'aleggiavano attorno ed iniziai a guardarmi intorno.
    Stavo per urlare se quei cosi potevano mangiarci, quando l'amministra-amministrazione disse che quei cosi ci potevano calpestare.
    E come ci calpestano? Non hanno piedi! E cosa sono quei nasi assurdi? Che bestie sono questi elefanti? E perché fanno così tanto rumore!!!???, ok, ammetto che mi stavo non poco agitando.
    Nel guardarmi attorno, però, notai un puntino luminoso dietro di loro ed un altro, simile, era alle mie spalle.
    Ora, non ci vuole un genio: quei cosi arrivavano dal primo buco e stavano andando verso il secondo e l'otese aveva detto che uno di quei cosi era già scappato una volta e di non farsi calpestare, ergo, io feci l'unica cosa per me sensata, mi girai verso la luce alle mie spalle ed iniziai a correre verso la stessa!
    O meglio, così avrei voluto fare, ma non capivo se il terreno sotto i miei piedi c'era davvero o no, così prima di correre, misi un piede in avanti e cercai di calpestare il terreno.
    Se, come speravo, avessi trovato qualcosa di solido sotto i piedi, avrei iniziato a correrci sopra, alla massima velocità che m'era possibile ed il più possibile, in cerca dell'uscitaTradotto: se il terreno è solido dietro Fudoh, il pg avanza per 3 slot azione a velocità Verde+3 ognuno => totale: 36 metri circa.
     
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    Il Fiore Lupo

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    Uno spiacevole incoveniente


    III



    La situazione era destinata a degenerare, infondo lo sapevo. Con lo Yakushi non si poteva mai parlare di normalità. E la racchettata che subii alla testa fu semplicemente inevitabile. Un colpo pesante che mi fece sobbalzare e cadere indietro [Danno]Ferita: Leggera. Ignoro con Insensibile. Solo grazie alle mie abilità Yotsuki il dolore non prese sopravvento sul resto e mantenni la concentrazione su quello che stava succedendo davanti a me: per la precisione un Amministratore di Villaggio alquanto indispettito.

    Mi rialzai a fatica e poggiando il ginocchio a terra, nuovamente, rimasi in ascolto delle sue parole. Dei suoi discorsi. Numerosi a dire la verità. Naturalmente riproposi la stessa versione dei fatti al Jonin, esattamente come l’aveva spiegata la prima volta. Non avrei omesso dettagli o aggiunti parti, mi sarei limitato a raccontare le stesse cose.

    Concluso in velocità il riassunto ovviamente il problema scivolò in velocità verso altri argomenti… altrettanto complicati. Alzai lo sguardo, cercando di incrociare quello del mio superiore: - Ha ragione. – furono le mie prime parole – Forse sto mescolando faccende private con il mio ruolo di guardiano. Ma non dipende da me, almeno non direttamente. Le faccende di Kiri, le voci su Konoha, la distruzione di Oto da parte di quel mostro… e la mia missione ad Iwa mi hanno spinto oltre. Mi hanno cambiato. E ho imparato una cosa: fidarsi del proprio istinto e della propria logica senza dare spazio alla fiducia, soprattutto in questi periodi di Guerra. Soprattutto a persone sconosciute. E a chi non se la merita. Non lo nascondo Amministratore. In questo momento riservo numerosi dubbi su Hebiko, nati dalla missione contro le Asce. Mi ripeto: le sue abilità come ninja sono discutibili ma che cada il cielo Hebiko è legata ad Oto quanto chiunque di noi. Inoltre sottolineo che solo in seguito il suo nome è uscito. Avevo reagito ben prima di sapere che era stata lei, sempre se ci fidiamo delle parole di uno sconosciuto. – se tale lo era, ma questo solo Febh Yakushi poteva saperlo - Quindi mi sono limitato a fare dei ragionamenti semplici e lineari. Uno sconosciuto si presenta al Gate, con abilità Ninja ma non appartenente a nessuna fazione. Il giorno dopo esce dal Villaggio con una lettera siglata dall’Amministrazione e diretta all’Hogake, consegnata da Hebiko. – rimasi in silenzio per qualche secondo – Privo di indicazioni dirette da parte di un superiore, perché sottolineiamolo Hebiko-san è ancora una Genin, ho bloccato la lettera perché l’ho ritenuta un errore da sistemare. Anche se per un attimo ho pensato a qualche messaggio segreto ostile al Villaggio. E sì, l’ho letta spinto dalla curiosità. Volevo capire che casino era stato combinato. Perché in primo luogo conduceva in pericolo il tipo, che non voleva avere nulla a che fare con l’Accademia, e in secondo perché in effetti, nella realtà, metteva in discredito la sua figura! Hebiko dunque è la chiave per capire da dove provengono quelle parole, visto che non le ha scritte lei Jonin.– la mano dello Yakushi si appoggiò sulla mia spalla. Il ricordo del braccio di Shinken era ancora terribilmente vivido. Sospirai, mi sarei pentito delle parole successive – Dunque lo rifarei, Jonin. Senza il minimo dubbio. Il ruolo del Guardiano è quello di difendere Oto, ma non solo dall’esterno! E alla luce dei fatti… direi proprio che con le mie azioni ho evitato un po’ di casini e sollevato qualche dubbio sull'Amministrazione. Ed ecco perché mi trovo qui davanti a lei. A portarle il problema.– attesi un secondo – Da quando sono arrivato ad Oto ho dato il massimo, senza riserve. Non ritengo di aver sbagliato, non mi sento in colpa. Né di aver portato uno svantaggio al Suono. In caso contrario… sarà libero di riservarmi la punizione che merito. –

    Non avrei aggiunto altro. Ero stato dannatamente sincero!




     
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    È colpa tua. Ratty

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    Inordinarie Amministrazioni
    Kato 3


    Oooh. Quindi visto che sei stato recentemente promosso al grado Chunin pensi di poter valutare chi è meritevole di fiducia e chi non lo è? Chi è degno di stare a Oto e chi no? In base a una missione? Shinken farebbe venire un'occlusione intestinale a un morto, e Hebiko ha sicuramente sbagliato, ma non per questo vanno stigmatizzati. Non da te, o dal primo che passa. A Oto conta solo chi sa far valere ciò che desidera. E al momento, se devo essere onesto, gli unici che contano qualcosa siamo solo io e Gene. E non si tratta di una semplice questione di esperienza o potere, Guardiano. Il grado ninja non è un vincolo infrangibile di sottomissione, ricordalo.

    Kato superò indenne la mano posata sulla spalla, mentre continuava a professare la sua fedeltà al Villaggio. Bla bla bla...parli proprio come Shinken. Ma io SO che lui sa cosa vuol dire Oto. La vera domanda è...cosa vuol dire Oto per te? Ci fu l'accenno di un sorriso estremamente malizioso sul suo volto, quel genere di sorriso di un genio del male che si prepara a uccidere per il puro piacere di farlo, dopo aver giocato come il più crudele degli aguzzini con la sua vittima. Sei stato curioso, paranoico, e pieno di pregiudizi. Per un Guardiano sono qualità che possono anche essere positive, ma bisogna sempre sapersi controllare, o potrebbero ucciderti. Quanto alla lettera...quando mai ho detto di NON aver scritto io quelle parole? Non starai nuovamente cascando nella tua paranoia, piccolo Yotsuki? Buffo dirlo a uno che era più alto di lui, ma probabilmente lo Yakushi in quel momento sembrava come un gigante allo shinobi più giovane. La menzogna è una parte importante del nostro mestiere. Come ti ho detto, questa potrebbe essere una messinscena, no? Ma per ora mettiamo via la questione, hai già dato la tua risposta, ne conoscerai le conseguenze tra poco.

    Fece alcuni passi indietro, dando le spalle al chunin per poi voltarsi e sedere a terra, apparentemente rilassato. Hai detto che vuoi difendere Oto non solo dall'esterno. E sentiamo...che genere di minaccia interna stai temendo? Dopo la risposta dell'altro, quale che essa fosse, avrebbe aggiunto. Uhm...e supponiamo che dentro Oto ci sia qualcuno che sta lavorando per sovvertire l'ordine, per cambiare ogni cosa e rendere Oto qualcosa di completamente diverso da quello che è ora. Cosa faresti contro qualcosa del genere? Per esempio...cosa faresti con un cospiratore che sta progettando l'uccisione del Kokage?

    Aveva gettato l'amo. Kato aveva commesso l'errore di aumentare sempre di più l'attenzione dello Yakushi, e ora rischiava di entrare in un pantano dal quale non era detto che potesse uscire illeso.
     
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    Oh no.
    OH NO!


    - IV -

    Credevo che sarebbero dovute passare più avventure prima di arrivare a questo punto ma invece debbo ricredermi. Pensavo che difficilmente sarei riuscito a parlare di qualcosa di così profondo e recondito per l'animo casto e puro del nostro Anaga. Invece sono qui e sto per farlo: sto per parlavi delle paure di Dorian.
    Tutti hanno delle irrazionali paure: uomini grandi e grossi spaventati da piccoli topolini simpatici dalle orecchie perfettamente sferiche; padri di famiglia costretti a lavorare 12 ore al giorno, sollevare quintali di pietra dall'alba al tramonto, che si ritorcono e scappano e fuggono, al rientro a casa, davanti alle farfalline della sera, le falene. Uomini abituati a soffrire ogni tipo di maltrattamento, schiavi, prigionieri di guerra, incapaci di muovere un singolo muscolo davanti ad un ragno.
    E poi c'è Dorian, l'uomo terrorizzato dagli Elefanti e dai Cavalli.
    Ma cosa ho appena detto delle paure? Sono irrazionali. Non quelle di Dorian, però. Quelle di Dorian sono razionalissime.
    Durante i primi periodi dell'adolescenza un giovane Pavus alla scoperta della sessualità era solito avere un sogno ricorrente: osservare il membro di un elefante in erezione. Non ponetevi domande! A quindici anni avete desiderato cose ben peggiori e ben più perverse!
    Comunque, un animale di quelle dimensioni non poteva che avere un membro degno di questo nome. Peccato che dal luogo dove il nostro proveniva gli Elefanti erano merce rarissima. Meno rari ma ugualmente famosi per le loro doti erano gli animali da corsa preferiti dagli occidentali: i cavalli. Fingendo una sfrenata passione per l'equitazione, dopo aver comprato tutto il necessario per la monta degli equini - inutile dire che i frustini del fantino erano un'ottimo acquisto per il Nostro, al di là dell'Equitazione -, convinse i suoi genitori a procurargli un cavallo. Ma cosa può fare un giovane omosessuale curioso con troppi schiavi in esubero ed uno stallone purosangue decisamente violento? Bhè, la risposta mi pare scontata: farli accoppiare forzatamente.
    Le condizioni dell'uomo, nato schiavo e schiavo ormai da più di quarant'anni, dopo l'amplesso sconvolsero Dorian al punto che la sua curiosità si tramutò in disgusto e la sua fantasia si trasformò in terrore. Quello che era un sogno ricorrente divenne un incubo assillante. Se un Cavallo poteva fare una cosa del genere ad un uomo ... figurarsi un elefante!
    Bene, adesso immaginatevi quale poté essere la reazione dell'Anaga davanti a quel mostruoso elefante colorato a sei teste che si lanciava verso di lui. Si maledì più e più volte per aver voluto toccare quella pergamena.
    Un urlo straziante e decisamente più cacofonico del sottofondo musicale di quell'essere squarciò il nero in cui gli Otesi ed il Kiriano si trovavano. Gli elefanti correvano verso Dorian che, terrorizzato, non poté fare altro che voltarsi ed iniziare a correre all'impazzata. La mente atterrita dell'Otese gli permise di pensare un piano perfetto per riuscire a muoversi il più velocemente possibile. Mettendo mano alle sue tasche estrasse la sua balestra, carica di un proiettile, e un proiettile da inserire. Un sibilo tagliò l'aria per poi far conficcare il proiettile della balestra a circa 20 metri al suolo più avanti. Cinque sigilli poi, sempre mentre correva, lo teletrasportarono al posto dell'appena scagliato proiettile. Questa furbata fu compiuta due volte, permettendo all'Anaga di lasciare il Kiriano più di venti metri dietro di lui! [Note.]21+21 (sostituzione) + 9x3 (slot azione di movimento da En.Gialla) = 69 m.
    Sullo sfondo un puntino luminoso visto soltanto alla seconda sostituzione. Sembrava il punto d'arrivo dell'elefante ma, per Dorian, più che altro, sembrava l'unica diversità in quell'oceano di nero in cui si trovava.

    Chakra: 8.5/10
    Vitalità:7/8
    En. Vitale: 29/30
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    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
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    Amministrazione

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    Il tono della conversazione si fece decisamente serio e dopo aver spiegato, per l'ennesima volta, l'intera situazione l'amministratore sembrò finalmente recepire le mie parole. Mi colpì il cambio di tono e di registro del Jonin e la reazione mi lasciò leggermente stranito. Infatti mi pose diverse domande, alcune chiaramente retoriche, e si diede ad una serie di lunghi discorsi. Era effettivamente la prima volta che il mio superiore si rivolgeva così a lungo nei miei confronti.

    Alzai lo sguardo, fissandolo direttamente, mentre mi rivolgeva la parole. La prima domanda non richiedeva risposta, secondo il suo punto di vista mi ero guadagnato il grado Chunin con il contributo di una sola missione. Sbagliato, il mio era stato un risultato lungo, irto e pieno di sfide a volte mortali. Un percorso che mi aveva fatto crescere come persona e Ninja. Una strada nella quale incrociai numerosi altri Shinobi. Una crescita che mi ha spinto al confronto, alla conoscenza e alla sfida. Quindi sì, potevo permettermi di giudicare le persone. Come lui Jonin stava giudicando me, Chunin.

    Ed era esattamente quello il punto. Chiunque con un minimo di senno sapeva che esistevano due persone, due Ninja, fondamentali ad Oto. Diogene-sama e Febh-sama. Due pilastri, due forze inarrestabili e apparentemente irraggiungibili. Ed era esattamente quello il motivo per il quale mi ero affidato all'amministratore per la questione di quella maledetta lettera. Non era così ovvio, forse? Non risposi alla domanda del Jonin, lo lasciai continuare a parlare ascoltandolo attentamente. Fece riferimento alla mia paranoia. Dovevo fidarmi della sua impressione, effettivamente sentivo quella sensazione... ma era così sbagliata? Avevo esposto i miei motivi al Jonin del perché del mio comportamento. Per un guardiano fidarsi del prossimo era da stupidi. E appunto se fosse stata tutta una banale, stupida, messinscena l'avevo comunque colta in un certo senso. Meglio bloccare il tutto, che lasciare correre. Questa era la mia idea.

    A quel punto il Jonin si allontanò e con essa una sorta di pressione negativa, quasi malefica. Riprese a parlare in fretta ponendomi diverse domande dirette e per un secondo il mio cuore si fermò, e con il sangue gelò. Aveva accennato a dei discorsi che ben poco centravano con la questione odierna, ma dal peso assoluto. Kokage, sovversione, rivolta e di conseguenza... tradimento.

    Che era a venuto a sapere del mio incontro con il Mikawa? Scrollai mentalmente la testa, togliendomi quel pensiero. Erano passati mesi, l'incontro era avvenuto in un luogo protetto e tutti i presenti avevano i loro interessi a non tradire il Jonin del Suono. In più non avevo più ricevuto notizie, ed era passato parecchio tempo. Per quanto ne potevo sapere poteva essere finito tutto nel dimenticatoio, oppure non ero stato considerato ulteriormente nei loro piani. Mentalmente mi sarei limitato a considerare il tutto una coincidenza. Non poteva essere altrimenti. Lo speravo vivamente, per la mia vita.

    In ogni caso avrei risposto con precisione alle varie domande che Febh mi aveva posto. Avrei risposto con sincerità anche se erano domande personali, che ben poco centravano con la mia presenza in quel posto: - Che cosa vuol dire Oto, Ammistratore? - avrei atteso un secondo – Per me Oto significa due parole: risposte e forza. - mi sarei alzato in piedi, fiero – Il Clan Yotsuki ha esiliato mio padre e fin dalla tenera età abbiamo vissuto come emarginati. E spirò, così da un giorno all'altro. Così oltre che essere stato abbandonato dal Clan lo fui anche da mio padre. Senza risposte, senza soldi. Solo e sperduto. Quindi è evidente: quello che voglio è vendetta . Sul Clan Yotsuki. Voglio confrontarmi con i loro vertici. Voglio scuoterlo dalle fondamenta. Scoprire perché l'onore di mio padre venne distrutto, perché so che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nel Clan... qualcosa di marcio. E quindi rispondo direttamente alla sua domanda. Io sovvertirò l'ordine prestabilito. Io rivoluzionerò gli Yotsuki, rendendolo il Clan da temere in tutti i quattro gli angoli del continente, in onore di mio padre e in onore del nome del Clan stesso. Costi quel che costi. E non è sbagliato. Non è un gesto pazzo e malefico, anzi lo anelo. Lo Status quo corrisponde alla morte peggiore per un Villaggio. Cambiamenti, sfide e confronti sono la linfa vitale per noi Ninja. Senza di quella non possiamo migliorare e ottenere quello che vogliamo: ovvero la forza. Dunque se vuole può fermarmi ora visto che ho dichiarato le mie intenzioni.- avrei atteso qualche secondo, sguardo alto e spalle allargate - Per le minacce interne è sufficiente pensare a Mani d'Oro. Lui è stato “allevato” da degli affilati Yotsuki. Si rende conto? Qualcosa non ha funzionato.... quindi certo che temo le minacce interne, tanto quanto quelle esterne. Goemon è la prova vivente, è stato in grado di manipolare numerose persone, renderle molto pericolose e solo per un soffio non è riuscito a rubarci i Sigilli! Siamo sicuri che non ritornerà, ancora più agguerrito?Oppure il mostro che ha divelto l'amministrazione? Quale minaccia interna può essere peggiore? Quindi sì Febh-sama, mi ripeterò, ma preferisco essere paranoico, temere il nulla e diffidare sempre che lasciare correre. - per quanto riguardava il Kokage la risposta non sarebbe stata alquanto semplice. Per prima cosa del nostro capo sapevo ben poco. Certo era vivo, ma non lo avevo mai visto di persona, né in qualche apparizione pubblica. In pratica non possedevo alcuna informazione concreta: che volto aveva, che poteri o il suo carisma – Il Kage è il Ninja più forte del Villaggio, per definizione, e questo implica qualcuno ancora più forte di lei Febh-sama.- il ricordo del mostro combinato tra Febh e Diogene era ancora vivido nella memoria - Di conseguenza avrei parecchie riserve su una cospirazione contro il nostro capo. In ogni caso se ciò fosse comunque plausibile una volta ottenuto informazioni serie riferirei subito la notizia a lei. Esattamente come ho fatto per questa lettera. Il Kokage del resto fino a prova contraria è un Ninja accademico e membro di Oto e la sua sicurezza va preservata. -






     
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    È colpa tua. Ratty

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    Burocrazie Stringenti
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    Dopo la lunga risposta dello Yotsuki, e dopo aver osservato con attenzone la sua freddezza nel rispondere alle provocazioni sul fallimento, lo Yakushi comunque manteneva un sorrisetto beffardo, come se avesse visto qualcosa, o compreso qualcosa. In realtà era semplicemente soddisfatto dall'aver scoperto qualcosa su quel sottoposto di cui, a conti fatti, non sapeva assolutamente niente. E anche se Febh Yakushi è un pessimo giocatore, in linea di massima lo si poteva considerare un bravo stratega, a patto che la partita in questione fosse qualcosa che in qualche misura stimolava il suo interesse...e a furia di parlare di cose serie, e di faccende realmente rilevanti per Oto come l'organizzazione interna, il ninja aveva finito per essere almeno un pò attento alla situazione, e considerare che avere informazioni su un suo Guardiano poteva essere utile per arginare l'altro e ben più pericoloso Guardiano con le sue manie di grandezza. Finalmente hai risposto a qualcosa senza stare là impostato come se avessi una scopa nel didietro. Commentò, allontanandosi e incrociando le braccia. Quindi il problema fondamentale è quello: il tuo clan. Ammetto che con gli Yotsuki non ho mai avuto granchè da condividere, anche la vecchia Ogen ne parla malvolentieri e non ha grandi affari in ballo con voialtri. Certo, come fai notare dirmi apertamente che vuoi rovesciare l'ordine del tuo clan mi permette di denunciarti e ottenere dei punti con il tuo leader. E' un bel regalo. Grazie. Annuì.

    Non gli erano sfuggiti però gli elementi cardine quel discorso. Lo Status Quo è nemico del modo di vivere dei ninja. La rivoluzione è necessaria. Aveva già sentito quelle parole, in bocca a persone molto pericolose. Bastava quello per qualificare Kato come persona che, in linea di massima, si sarebbe schierata col Mikawa piuttosto che con lo Yakushi nel caso di uno scisma...per quanto uno scisma fosse assolutamente la cosa che Febh avrebbe voluto evitare con tutte le sue forze. Questo sempre che non fosse già al soldo di Gene, ma non c'era modo di verificarlo, a meno di forzare la mano, ma poteva essere controproducente. L'amministratore sospirò: Kato non era una risorsa di cui fidarsi...e in base a quello che era successo forse le cose andavano un secondo ridimensionate anche con Hebiko, ma quello sarebbe venuto dopo. Ma non ho motivo di farlo. Io stesso ho sfidato la mia capoclan pochi anni fa, anche se avevo intenti un pò meno rivoluzionari. E ho vinto, per inciso. Sghignazzò. Personalmente io trovo lo status quo molto confortante, a patto che non si esageri, ma se ti serve una mano potrei sempre spendermi per un piccolo aiuto, anche se con discrezione. Il Clan Yakushi ha molto potere, e la nostra rete di informazioni, specialmente ai margini della società, sa farsi valere. Come avrebbe risposto Kato? Quanto avrebbe capito di ciò che Febh gli stava REALMENTE offrendo?

    Devo farti alcune correzioni, però. Ho interrogato a lungo il vecchio Hakuseki. Dire che Mani d'Oro sia un prodotto Yotsuki sarebbe come dire che l'amministrazione è esplosa perchè io ho inciampato su un tavolo a palazzo Yakushi. Per inciso era successo, ma qui stiamo divagando. La questione è stata frutto del degrado nel Quartiere dei Piaceri e dell'assenza di una vera influenza del clan sul negozio, dopo la morte del padre di Daisuke Yotsuki e la scomparsa di quest'ultimo. E a parte questo...continui a parlare di minacce interne. Ma hai citato solo elementi esterni al villaggio inteso come comunità di ninja. Mani d'Oro era un balordo che è stato avvicinato da Ame. Goemon è appunto di Ame. Il mostro di qualche mese fa è stato frutto di Kumo. Ci fu un bagliore tagliente nel suo sguardo. No. Sii più preciso. A quale minaccia interna ti riferisci? O devo pensare che ami dare aria alla bocca per niente? In quel caso sarei felice di praticarti una o due aperture nelle guancie, per facilitarti il lavoro.

    Il discorso passò poi al Kage, e Febh si mostrò palesemente deluso. Devo correggerti di nuovo. Un Kage è un ninja che viene scelto perchè in grado di guidare gli altri e di essere da esempio. La forza non ha nulla a che vedere con l'essere Kage, anche se spesso ci si accompagna. Io sono nettamente più forte dell'attuale Kokage. E anche Diogenes lo è. Ma vedo che hai di nuovo la scopa in posizione. Risposte da libro...che fine ha fatto il Guardiano che vuole vendetta? Sbuffò, irritato. Non voglio sapere cosa faresti secondo protocollo, Kato Yotsuki. Io voglio sapere che cosa faresti TU, come ninja e come persona, a fronte di una minaccia del genere. Dopo aver fatto quello che impongono le regole, cosa faresti in prima persona? E fino a che punto potresti arrivare per questa Oto che vuoi difendere?

    Alla fine, forse trascinato un pò dal suo stesso entusiasmo (complice il non essere del tutto focalizzato sulla faccenda), Febh arrivò a mettere alla prova il giovane. Avute le sue risposte avrebbe posto un'ultima domanda: Se, giusto per fare un esempio, ti dicessi che so per certo che Diogenes Mikawa intende attaccare il Kokage dopodomani...accetteresti una missione, anche suicida, per piazzare delle bombe nella sua villa e fermarlo prima che sia tardi? Conosci Villa Mikawa, no? E gli fece l'occhiolino, rapido, ma assolutamente enigmatico. Quello che voleva vedere era la reazione di Kato, magari dopo averlo fomentato un poco, a conti fatti la risposta gli importava solo marginalmente.



    Pachidermici Errori di Giudizio
    Fudoh e Dorian 3


    Elefanti. Hai presente? Naso, orecchie...quelli! Mai visto un libro per bambini? O a Kiri leggete solo le interiora del pesce avanzate nei vostri "ristoranti"? Febh aveva volutamente lasciato in sospeso i discorsi sul cibo Kiriano prima che la situazione precipitasse giusto perchè aspettava il momento giusto per un commento pungente, che poi era arrivato una volta scatenatosi l'inferno. I due ninja di basso rango sembravano oltremodo turbati dalla situazione, ma lo Yakushi era già passato altre volte per il disastro delle dimensioni alternative o dei richiami "ritoccati". Una volta aveva proprio distrutto un mondo interiore, ma non entriamo nei dettagli più cruenti e focalizziamoci sulla situazione. In realtà non sono interessati a noi, cercano solo di passare nel nostro mondo per trovare non so bene cosa...credo riguardi il fatto che non hanno un vero e proprio Contratto di Richiamo, o che sia incompleto. Comunque, il punto fondamentale è che quel gigante è composto da teste, e per ogni testa che raggiunge la luce, dalla pergamena esce un elefante. Abbastanza imbizzarrito, perdipiù, e poi...EHI! Dove scappate? [Nota]In realtà la Sostituzione è intesa come "spostarsi molto veloce LASCIANDO un sostituto a prendere la botta" e non come "scambiarsi con qualcosa", ma è un'eredità dell'era Ayatosa, quando non era chiaro (nel manga e nell'anime lo spiegano esplicitamente XD). Questo non contraddice lo spostamento di Dorian, ovviamente, semplicemente lanciare il dardo non serviva :zxc:

    I due ninja si erano dati alla fuga, diretti alla stessa luce verso cui andava il gigante psichedelico, mentre lo Yakushi li guardava irritato. NON AVEVO FINITO DI PARLARE! Avrebbe sbottato, raggiungendoli con uno sforzo minimo e atterrando loro davanti, con le braccia alzate come a dire che se avessero provato a superarlo se la sarebbero vista brutta. L'uscita NON è di là. E' per questo che l'ultima volta mi è sfuggita una creatura, ero andato là pensando di uscire. Noi se vogliamo uscire dobbiamo raggiungere l'altra luce, oltre il gigante. Ma se non fermiamo le teste, rischiamo solo di tornare nel mio ufficio e trovarci con cinque o sei pachidermi addosso, e quei cosi puzzano. Se davvero Dorian aveva una fobia, e Fudoh era obiettivamente spaventato dagli eventi, avrebbero compreso che scappare non era la soluzione migliore. Se ora mi fate finire: quel coso non baderà a noi, dovete solo stare attenti a non farvi calpestare...e attaccare a vostra volta. Da solo penso di potercela fare, ma in gruppo possiamo sistemarlo con più sicurezza, che ne dite? Io prendo la testa sulla testa e da là scendo, voi arrangiatevi con le gambe. Dopo che una testa viene fatta fuori si riorganizza per continuare a camminare, ma ci farà prendere tempo. Solo state attenti allo spostamento d'aria quando si muove!

    Allora, ci state?
    Chiese, voltandosi e preparandosi all'attacco, mentre il nemico accorciava le distanze


    Ogni testa ha 6 Leggere e Resistenza Parienergia all'attaccante -2 tacche. Nessuna difesa naturale
    Ogni testa è grande 6 Unità, non attacca, ma se si sta a meno di 3 metri da essa mentre questa si muove, si subisce uno spostamento d'aria con Potenza 25 e Forza/Velocità parienergia al difensore +2 tacche
    Il numero di teste è quello dell'immagine

    Il nemico è a 100 metri da voi e a 150 dall'uscita. Ogni round fa 50 metri.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Pachidermi e Piani Geniali


    Più la seconda, in vero...



    Dov'ero rimasto?
    Ah sì, il mostruoso essere con quei nasi assurdi, tante teste ed orecchie impressionanti ognuno.
    A quanto pareva quelle "cose" erano eleTanti, come l'amministra-amministrazione di Oto mi ripeté con fare pedante, Mi scusi, ma prima di scappare dall'orfanotrofio a sette anni, non mi sono messo a leggere i libri su quelle... cose lì! Eletanto! O come si chiamano! e dopo avergli risposto a quel modo, bé, sapete più o meno come andò: mi girai e cercai di scappare nella direzione che pure quel coso stava prendendo, per di più, Baffetto usò un qualche trucchetto con le sue frecce per muoversi velocemente quanto meno, se non forse un pò di più!
    Fummo però entrambi fermati dall'amministra-amministrazione di Oto, che ci bloccò come niente fosse! Si lamentò che non lo avevamo fatto finire di parlare, Stava ancora parlando?, lo pensai soltanto e, probabilmente, il pensiero non oltrepassò la sana paura di quel coso gigante che ci stava venendo incontro, quindi Febh (quello il nome del tipo, semmai non ve lo ricordiate) probabilmente non avrebbe capito che non lo stavo ascoltando fino a quel momento.
    A quel punto, comunque, iniziai ad ascoltarlo e le sue parole non erano così inutili, in effetti: in primis stavamo andando dalla parte sbagliata, quella luce non era la nostra uscita, ma quella del grosso cosone dalle tante teste.
    Secondo, e ben più importante, quel coso non voleva noi, ma l'uscita, quindi avremmo potuto evitarlo, evitando di essere anche calpestati, ed andarcene, ma l'amministratore suggeriva di dare piuttosto una mano a gestire tutte quelle teste, seppur sembrava confidente di riuscirci da solo.
    Guardai l'ometto con gli occhiali ed i modi di fare parecchio scorbutici, poi guardai quel coso che si avvicinava immane, poi guardai Baffetto.
    Il mio primo pensiero? Se sei così bravo, perché non te li sistemi da solo?
    Lo so, era un pò meschino, ma voi non eravate lì con quella montagna che vi arrivava addosso!
    Il secondo pensiero fu migliore: Questo tizio ha così tanta antipatia per i kiriani che potrebbe ammazzarmi mentre abbatte quel coso, poi voleva uccidermi già prima...
    E questo portò al terzo pensiero: Se lo aiuto,magari non m'ammazza! E non mi fa più toccare nemmeno da Baffetto qui!
    E su quel pensiero mi rivolsi di nuovo a Febh: Ok, amministra-amministrazione-san, ci sto!, poi verso Baffetto, Dovresti saperlo, ma non sono tanto bravo sulla distanza, tanto più che non ho nemmeno un'arma con me, le hanno requisite alle Mura, quindi che ne dici? Tu resti qui e spari le tue frecce addosso alle teste sul lato destro e quando io gli arrivo vicino li finisco a suon di pugni e magari con qualche attacco di capelli., perché come voi ben sapete, i miei due unici ninjutsu riguardano i miei capelli.
    Se nessuno ha da ridire, direi che io m'avvicino di qualche metro, ritorno dov'ero, mentre lei amministra-amministrazione va all'attacco da subito? Io e Baffetto ci prepariamo per quando mi raggiungerà. e se non ci fossero state controproposte da Baffetto o dall'altro otese, mi sarei spostato nuovamente, ritornando alla mia posizione di partenza, pronto per quando quel coso mi fosse stato abbastanza vicino.

    Certo, tutto questo, se Dorian non avesse in qualche modo opposto altre idee alla mia.

    Chakra: 37/40
    Vitalità: ???/14
    En. Vitale: ???/30
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    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: Movimento
    3: Movimento
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///

    Note
    Il mio pg non è da combattimento a distanza ed è pure disarmato, ergo non posso fare molto di più a sto giro che proporre una strategia e dare a Dorian la possibilità di dire la sua^^'
     
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    Il Fiore Lupo

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    V



    Scrollai la testa all’udire le parole di risposta dell’Amministratore. Non capivo se stesse o meno facendo sul serio. Davvero era convinto che gli avevo regalato un mio segreto rivelando la mia posizione nei confronti del Clan? Mi trattenni dal rispondere, ascoltando in ligio silenzio il discorso successivo del Yakushi. Febh stesso aveva sfidato e affrontato la propria capoclan, ma stando al tono e al modo in cui aveva posto la sua affermazione non si era messo veramente in gioco. Comunque aggiunse che il Clan Yakushi ben poco aveva a che vedere con noi Yotsuki tuttavia, in un certo senso, si propose nel darmi una mano. Una sorta di aiuto sottobanco, in grado di ottenerlo sfruttando le risorse a sua disposizione.

    Mi allontanai di qualche passo, seriamente preoccupato. Non capivo il suo comportamento, con tutta onestà. Mi sembrava francamente impossibile che l’amministratore del Villaggio non fosse a conoscenza dei miei rapporti con gli Yotsuki, delle vicende di mio padre. Ragionai velocemente, e se quella proposta in realtà nascondeva una pericolosa conseguenza? Alzai lo sguardo verso il Jonin, assolutamente consapevole delle mie parole successive: - Lei offende la mia intelligenza, Amministratore. Il mio odio, e rancore, nei confronti del Clan non è un segreto per nessuno, pure Ninja di Villaggi diversi da Oto sanno della mia storia. Anzi la cosa veramente sorprendente è che nessuno del Clan si sia mosso contro di me. Per quanto mi sembri impossibile che lei non ne sia a conoscenza mi ripeterò. Diverso tempo addietro ho partecipato ad un torneo tra Yotsuki di Kumo e di Oto. Vinsi il torneo, facilmente, ma rifiutai in un certo senso la gloria e i riconoscimenti che spettavano al vincitore. In pratica quel giorno dichiarai ufficiosamente guerra al mio Clan, sfidando tutto ciò che a loro era più chiaro: la tradizione. Dunque la sua proposta mi mette in grande disagio, e preoccupazione. Chi non mi dice che lei non sia d’accordo con il Capoclan Yotsuki? Magari per portarmi su una strada prefissata? Infondo l’influenza, e i soldi, di quel bastardo pesano molto di più della mia misera posizione. No, Jonin, rifiuto la sua proposta. Agirò per conto mio, alla luce del sole, e mi prenderò ciò che è di mio diritto. Legalmente, così nessuno potrà mai contestare i miei risultati. – ero assolutamente convinto. Avevo commesso molti crimini, agito in maniere spesso subdole ma se volevo raggiungere quell’obbietto e conquistare la fiducia del Clan non potevo distruggerlo colpendolo all’ombra, lo potevo fare solo in un confronto diretto. E non mancava ancora molto, ne ero certo.

    Il discorso poi proseguì su diversi argomenti e dissentii nuovamente nei confronti del Jonin. Non capivo se le sue risposte erano frutto di una sorta di gioco, di provocazione. Mani d’Oro era il risultato del Clan Yotsuki, il vecchio sicuramente aveva sicuramente edulcorato la situazione, minimizzandola. No, non mi avrebbe fatto il lavaggio del cervello. In più venni a conoscenza che il mostro che attaccò il Villaggio si rivelò provenire da Kumo. Fondata ovviamente dal ramo principale Yotsuki, insomma la situazione non era delle migliori… Successivamente Febh mi chiese di nuovo di specificare le minacce interne e al che sospirai sconsolato: - E’ evidente che mi sono espresso male. Io intendevo esattamente quelle che ho elencato prima. Davvero. Semanticamente parlando per interno intendo letteralmente quello che proviene da dentro Oto. Mani d’Oro ha agito all'interno di Oto, il Mostro ha distrutto Oto dall’interno. Diversamente invece per esterno intendo che ne so, un attacco da parte di Nunkenin. E’ ovvio: la minaccia interna è più grave dell’esterna perché significa che qualcosa ha fallito, che il primo strato di difesa ha ceduto e non ha filtrato il pericolo ed quindi ecco spiegato perché temo di più la minaccia interna era banale da dire, ma era così che intendevo le differenze.

    Infine Febh riprese il discordo del Kage virando verso nomi, situazioni e luoghi decisamente… inquietati. Dopo la ramanzina sulla definizione di Kage, che ritenevo terribilmente sbagliata, ripropose un esempio decisamente concreto. Il mio sangue gelò nuovamente. Già perché quello che avevo sperato non accedesse invece stava avvenendo esattamente davanti a me. Si era riferito alla Villa Mikawa, a Diogene e al Kokage. Tre parole che messe insieme creavano una combinazione ancora più esplosiva del Mostro di Kumo. Avevo decisamente paura, in quei momenti. Cosa potevo rispondere? A conti fatti lui poteva essere a conoscenza dei miei legami con Diogene-sama, ma a parte qualche piccolo discorso sulle sue qualità di comando (riferite a Febh) e sul tentativo di furto di un oggetto molto prezioso altro non era uscito, ammesso che ne sapesse qualcosa.

    Sospirai, presi qualche attimo di tempo, pensando per bene alle parole successive. Voleva una risposta sincera? Gliela avrei data: - Se fosse una missione suicida non parteciperei. – il pensiero andò al Clan e a lei, la mia vera promessa – Ho i miei motivi per restare in vita, connessi con Oto stessa. Un conto è trovarsi in una situazione in cui si rischia la morte e fa parte del nostro lavoro. Ma buttarsi nel vuoto, senza possibilità di vittoria, è un’idiozia per due ordini di ragioni: primo perché si getta la propria vita e secondo perché si getta un investimento e una fonte di potere. Ogni Ninja di Oto è un piccolo tassello che contribuisce al potere del Villaggio. Fin dalla tenera età Oto investe sul Ninja, spende tempo e soldi. Uccidersi a vicenda, una guerra civile, sarebbe una catastrofe perché perderemmo la nostra posizione sulla scacchiera mondiale in quanto indeboliti. Quindi quello che farei sarebbe evitarla. Eviterei sia la morte di Diogene, che la morte del Kokage. Di nuovo, Jonin: io odio lo Status Quo, odio la stagnazione perché porta con sé il virus della debolezza e quindi bisogna nutrire il Villaggio con le sfide che migliorano l’arguzia, con le difficoltà che temprano e con i combattimenti che rendono forti. Ma ripugno l’assassinio indiscriminato di colleghi e membri della stessa nostra comunità. Certo ammesso e non concesso che uno di noi, Ninja, non abbia commesso qualche crimine terribile e imputabile con la morte, e decade quindi come Accademico. E direi che questa è per me una risposta definita e decisamente esauriente. -




     
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    È colpa tua. Ratty

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    La cosa sorprendente, dici? Febh per un secondo si lasciò scappare una risatina assolutamente deliziata, come se l'altro avesse detto qualcosa di davvero buffo, tanto da non riusce a mascherare il suo divertimento con quel suo assurdo e stralunato comportamento. Sarai pure chunin ma sei davvero giovane. Se una cosa è sorprendente, allora non ci hai pensato a sufficienza. Essere sorpresi nel nostro mondo equivale a venire ammazzati, non lo sai? Pensaci: non hanno agito contro di te nonostante le tue chiare ammissioni. Quindi hanno un motivo per non farlo. Non ho idea di quale sia, ma a quanto pare nemmeno tu. E non sembra che ti interessi scoprirlo, mentre al tuo posto per me sarebbe la cosa fondamentale. Poi annuì, soddisfatto. Comunque ottima risposta. Mai accettare l'aiuto di qualcuno, a meno che non dica esplicitamente quale è il prezzo di quell'aiuto. Ma non per questo credo che tu abbia una qualche forma di intelligenza che potrei offendere. Stava nuovamente virando il suo umore, andando verso quella sua aria arrogante e megalomane che molti avevano conosciuto. Tuttavia, anche solo aver pensato che io possa essere al soldo del tuo capoclan...beh, questa è decisamente una cosa che può offendere me. Il motto del mio clan è che "Uno Yakushi basta a sè stesso". Possiamo avere influenze e accordi, ma siamo e saremo sempre assolutamente indipendenti. Quindi, per avermi offeso, tu dovrai pulire tutti i bagni dell'ospedale ogni sabato sera per i prossimi due mesi, se non sarai in missione. Recuperando le date saltate il martedì. Lo disse come per scherzo, ma non c'era assolutamente da scherzare con queste sue uscite.

    Quanto allo scalare il clan "Legalmente", per quanto questo possa avere significato a Oto, beh, affari tuoi. Ma ricordati che ciò che è "giusto" e ciò che è "legale" da queste parti non sempre coincidono, anche perchè "legale" vuol solo dire "che viene punito da chi è più forte e decide", in linea di massima. A quel punto il discorso era passato al ruolo di Guardiano del giovane e alle minacce che intendeva affrontare. Si, è possibile che tu abbia sbagliato la scelta dei termini. Per un attimo ho pensato che ti riferissi a qualcosa che potrebbe portare dei ninja di Oto contro l'ordine costituito. Contro l'Accademia, e questo sicuramente non lo vogliamo, no? Annuì, sardonico, mentre portava avanti i suoi esempi e le sue domande pungenti.

    Kato dovette riordinare i suoi pensieri prima di rispondere, a lungo e con dovizia di particolari. Curioso. Ammise alla fine. Per essere uno così ligio alle regole, alla fin fine ci tieni alla pelle e hai abbastanza faccia tosta da nascondere la cosa dietro il "bene del villaggio", gli "investimenti" e i "tasselli". Poi alzò la mano per fermare eventuali proteste. No, non stare a giustificarti, sappiamo benissimo entrambi che il vero motivo è quello. Ed è la cosa più giusta. Oto è terra di chi desidera qualcosa, se uno muore per difenderla, allora ha perso di vista il proprio obbiettivo o ha deciso che ciò che ha gli è sufficiente, e vuole che siano gli altri a ottenerlo. Poco probabile dalle nostre parti, ma comunque fattibile. Siamo stati fondati da uno che voleva vivere per sempre in un corpo perfetto e che avrebbe sacrificato tutti per avere quel che voleva. Agire diversamente sarebbe come essere quei fessi di Konoha, e noi non lo siamo. Ma bisogna pur camuffare la cosa per dare una parvenza di nobiltà al mestiere, e il tuo discorsetto era più che adeguato.

    Ora, tornando al punto. Ti faresti gli affari tuoi. Omertoso al punto giusto, ma questa non è forse la stagnazione che tanto odi? E poi facendo così, di fatto, il Kokage morirebbe per mano del Mikawa e per tua inazione. Altrimenti come faresti a salvarlo senza in qualche modo ledere Diogenes? Oppure, visto che il Mikawa vedo che ti crea un pò di agitazione...
    In realtà non era trapelato granchè dal volto di Kato, ma perchè non mettergli altra di pressione addosso per il puro piacere di farlo? ...proviamo un esempio diverso. Io odio il Kokage. Preferirei di gran lunga Diogenes al suo posto. Per questo motivo ieri lo ho ucciso. Supponendo che tu abbia la possibilità di scappare al 100% dopo questa rivelazione...esattamente cosa faresti?
     
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    Il Fiore Lupo

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    VI



    Tirai un sospiro di sollievo quando riuscii a far comprendere la mia posizione al Jonin sulla definizione di minaccia, fu francamente liberatorio. Allo stesso tempo non potei dare torto al Jonin. Le sorprese erano il nemico principale della nostra professione. Una sorpresa poteva rovesciare un piano, e un piano rovinato compromettere una missione e con essa la vita delle persone. Però allo stesso tempo eravamo anche professionisti e come tali addestrati a sopravvivere, affrontare e risolvere gli imprevisti, oppure scappare salvandoci la pelle da questi ultimi.

    Sì, la nostra non era delle migliori delle posizioni e sì, più si avanzava di grado più il peso della responsabilità si faceva pesante. In primo luogo con un breve discorso mi limitai a rispondere al suo ordine: - Sarà fatto, Jonin. Pulirò come ordinato. – ed avrei esattamente eseguito il compito. Non mi sarei di certo comportato come Hebiko, o meglio non mi sarei abbassato al suo livello. Ero un Chunin e, sì, avrei pulito i bagni, assolvendo all’ordine ricevuto. Ovviamente, e questo sarebbe giunto in seguito, nel caso di commenti inopportuni o sarcastici alle Mura avrei reagito di contrappasso nei confronti di sottoposti o spiritosi. Era così che funzionava, no?

    In secondo luogo condivisi pienamente i giudizi successivi del Yakushi. Era ovvio, insomma. Mai avrei tradito l’Accademia. Avevo già visto cosa il Potere senza regole poteva comportare e sapevo che doveva essere controllato e l’Accademia era senza dubbio lo strumento più efficace; la missione ad Iwa, e le sue conseguenze, del resto erano ancora impressa intensamente nella mia testa. Allo stesso tempo annuii sulla definizione di giusto e legale. Era precisamente quello che pensavo e condivido pienamente. Giusto per me era riprendermi ciò che era di mio diritto nel mio Clan e legale era farlo tramite la mia forza. Una dimostrazione di potenza che avrebbe travolto il Capoclan e lo avrebbe costretto a cedermi il comando. Certo, questi erano progetti… ma che presto avrei tentato di realizzare.

    In seguito la discussione virò nuovamente sull’argomento più spinoso, e decisamente scottante. Il Kokage, la sua morte e la mia reazione. Sbuffai, sinceramente provato dal rispondere a quell’argomento. Che cosa voleva veramente ottenere Febh dalla mia risposta? Che cosa veramente si aspettava da me? Se stava ritornando più e più volte su quel discorso un senso doveva esserci ma in quel momento non riuscii a coglierlo. I riferimenti a Diogene-sama e Villa Mikawa erano evidenti, o ormai conclamati. Forse Febh era riuscito a cogliere qualche informazione, qualche dettaglio su quella riunione. Ma il fatto che in quel momento avevo a disposizione ancora tutti gli arti e la testa significava una cosa sola: non aveva abbastanza dati per giudicare. La mia idea era semplice: stava giocando con me, cercando di spingermi a rispondere e magari lasciarmi a qualche informazione o spiraglio su cui approfondire. Ma questo non lo avrei mai fatto, per nulla al mondo. Ne valeva di quella riunione, che poi alla fine di concreto non portò a nulla. Dunque mi misi per l’ennesima volta il cuore in pace, prendendomi qualche secondo per formulare un discorso completo, e presi a parlare omettendo e saltando ovviamente le provocazioni del Jonin (e spingendomi al massimo come concentrazione): - Bene, Amministratore. Ora che mi dato qualche elemento in più posso abbozzare una risposta che varrebbe anche nel caso fosse stato Diogene-sama. Quindi partiamo dal momento in cui lei ha ucciso il Kokage. Io Kato Yotsuki allo scoprire la notizia mi porrei un problema molto semplice che cercherei di risolvere in tutti modi possibili: perché Febh Yakushi, un Ninja che apprezza lo Status Quo, ha mosso così violentemente il Villaggio di Oto? Le risposte, le mie relative azioni, in questo caso sarebbero semplicemente due. La prima: scopro che il Kokage ha tradito il Villaggio, ucciso qualcuno di innocente, rivelato segreti inconfessabili di Stato dunque è un nemico dell’Accademia. In quel caso avrei appoggiato la sua congiura, Jonin. Nessuna pietà per chi si muove contro di noi. Il secondo caso invece bhè: se io, Kato, venissi a scoprire che ha ucciso il Kokage solo per il gusto di farlo, e senza valida ragione, scapperei il più lontano possibile. Perché da solo, contro di lei, non avrei alcuna possibilità di vincere e perché anche se mi unissi a lei nessuno mi garantirebbe che potrebbe fare lo stesso con me, molto semplicemente. Dunque cercherei di fermarla lo stesso, ma unendo le forze con l’Accademia. – ero sincero, davvero – certo, se conoscessi di persona il Kokage potrei rispondere con molta più oggettività… ma quando sono qui al Villaggio di lui non so nulla. Nemmeno il nome, e viste queste premesse direi che lo ho risposto al massimo delle mie possibilità. -



     
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    Combattere le proprie paure.


    - V -

    Ebbene, non poteva evitarlo. Quel coso gigantesco che gli veniva addosso non era evitabile e, forse per la prima volta in vita sua, era triste del fatto che qualcosa gli venisse addosso. L'Amministratore otese dai modi particolari iniziò a gridare ed a dire cose che l'Anaga non riusciva a capire per via del terrore che ancora offuscava la sua mente, i suoi occhi e tappava le sue orecchie. Fortuna volle che la concentrazione e la lucidità tornassero mentre Febh parlava di ciò che era più importante. L'obiettivo dell'elefante multi-testa era infatti solo ed esclusivamente uscire. Non avrebbe provato ad attaccare nessuno, né, tanto meno a fare cose con una delle sue lunghissime proboscidi. Tutte e dodici, nel caso ce ne fossero state sei anche di quelle proboscidi. Si diede un paio di schiaffi in faccia il Nostro, quindi, stando attento, in ogni caso, a non scompigliarsi i baffi. Abbiamo alternative? rispose Dorian alla domanda fuori luogo dell'Amministratore. Se nessuno ha da ridire disse il Pavus, scimmiottando il kiriano Io rimango quaggiù e cerco di fare quel che posso! Disse mentre, immediatamente, metteva mano al suo equipaggiamento: estrasse un piccolo flaconcino verde, riciclato da una pessima acqua di colonia che aveva comprato qualche tempo prima. Talmente pessima che adesso quel flaconcino conteneva un velenoVeleno Debilitante C2 (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica secondaria scelta di 3 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Spossata (DnT Leggero).Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 50)
    [Da genin in su]

    -3 Tacche Agilità.
    . Non sapeva se sarebbe servito a qualcosa, però tentare non avrebbe nuociuto a nessuno ... probabilmente: la boccetta possedeva ancora il nebulizzatore tipico del profumo: un paio di spruzzi su altrettanti dardi che gli rimanevano della sua balestra ed il gioco era fatto. Un dardo fu riposto, anche se separato dagli altri, l'altro fu caricato nella balestra. [Slot Gratuito Lento] A quel punto, però, la balestra fu riposta. Dorian era ancora troppo lontano per poter utilizzare efficacemente la sua arma. Non si sarebbe avvicinato per nessun motivo al mondo, anzi, avrebbe fatto soltanto qualche passo indietro e soltanto nel momento del bisogno. Prima che Febh o Fudoh (questi nomi gli ricordavano le sue amiche dell'Anal Gore) si potessero muovere, il Pavus porse una domanda innocente: Ehm, avete delle cartebomba? Potrebbero tornarci utili e potrei massimizzarne gli effetti da qui a qualche istante, non appena quel .. coso, si avvicina. Se la risposta fosse stata positiva, Dorian avrebbe raccolto tutti gli esplosivi che gli sarebbero stati posti e li avrebbe legati a quanti più dardi possedesse. [Altri Slot Gratuiti Lenti] Infine, le mani si sarebbero congiunte davanti a lui in un buon numero di sigilli, senza che però né Febh né Fudoh potessero accorgersi, sul momento, di cose fosse successo (Febh poteva però riconoscere la tecnica dai Sigilli). Una pioggia acida aveva iniziato a cadere sulle teste del povero elefante, colpendo, contemporaneamente tutte le protuberanze. Tutte ho detto. [Tecnica]Pioggia Acida
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Serpente, Cane, Cavallo, Topo, Serpente, Pecora, T (9)
    L'illusione si attiva se la vittima presente nell'area di 21 metri scelta all'attivazione. La vittima vedrà l'inizio di un'abbondante pioggia acida: piante e arbusti appassiranno, le strutture organiche inizieranno a decomporsi e disgregarsi, mentre le strutture non organiche verranno lentamente corrose. Essere colpiti dalla pioggia causa una riduzione di 1 leggera di vitalità e uno status a round a scelta della vittima: Stordimento, Percezione ridotta di 2, Ustione (DnT Medio), Intralcio Medio; i malus che non causano danni saranno presenti finché sotto la pioggia. L'efficacia è pari a 40.
    Tipo: Genjutsu - Genjutsu
    (Consumo: Medioalto / Mantenimento: Basso)
    [Da genin in su]

    Status Aggiuntivo: Ustione (DnT Medio)
    Forse quella tecnica avrebbe destato qualche effetto nel povero animale, forse no, era troppo presto per saperlo. Il giovane proveniente dal lontano continente riestrasse la propria balestra, mettendosi in posizione, pronto a scoccare il suo primo dardo avvelenato (o pieno di "tritolo", se ce ne fossero stati).

    Chakra: 13/20
    Vitalità:10/10
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità: 200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Note
     
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