Ufficio Amministrativo[Amministrativo]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    Autogestione


    Post 1 ~ Convocazioni


    Solitamente, nei momenti topici, il clima sembrava voler sottolineare la propria partecipazione con nubi minacciose, oscure e uggiose, alle quali a volte aggiungeva raffiche di vento inquieto o pioggia torrenziale, giusto per strafare. Eppure, in quel momento, il cielo era completamente limpido, anzi era talmente terso da poter ammirare perfino le cime della catena montuosa che si estendeva lontana a sud ovest, nel Paese del Fuoco. Per di più il sole splendeva rovente già dall'alba, ed ora che si trovava quasi al suo apice la calura si era fatta quasi insopportabile. E non era che il primo giorno d'estate. Insomma, le condizioni meteo non rispecchiavano per niente l'umore degli abitanti più illustri della nazione.

    D'altro canto Oto stesso non era esattamente un Villaggio ninja da manuale, tutt'altro. Certo, da quando faceva parte dell'Accademia si era dato una regolata, inserendosi a pieno titolo nel quadro geopolitico del continente, lascito dell'invasione cremisi. Per gestire i problematici confini settentrionali con Kumo, Oto era stato riconosciuto come Villaggio ninja del piccolo, ma prospero Paese delle Risaie, nonostante il suo passato turbolento e i suoi metodi decisamente poco canonici. In parecchi avevano storto il naso, ma alla fine avevano chiuso un occhio: la forza degli shinobi del Suono era temuta, e chi era al potere ne aveva bisogno per conservare la propria posizione. Con una regola non scritta, l'amministrazione civile, che faceva capo al daimyo, aveva da sempre lasciato carta bianca su un'infinita di questioni ai vertici del Villaggio. L'importante era che arrivassero i risultati. Da qualche tempo, però, gli ingranaggi di quella macchina scalcagnata avevano smesso di ruotare come si deve, con il risultato di un evidente perdita di performance. Il rallentamento delle pratiche, il ristagno delle riforme, la diminuzione delle missioni, avevano un'unica origine: la mancanza di un manutentore che operasse una messa a punto.

    A quanto pareva, l'insoddisfazione per le azioni del Villaggio era giunta fino a palazzo, dove diversi fondo schiena grassocci e di sicuro poco avezzi al lavoro manuale si erano mossi a disagio sulle scomode sedie della stanza dove venivano prese le decisioni che contano. Dopo lunghe discussioni, si era giunto ad un compromesso di quelli che scontentano tutti, ma non troppo. Alla fine, era stata inviata un'ambasciata ad Oto, con un messaggio laconico, eppure al contempo decisamente esplicito. E quella stessa comunicazione era giunta a numerosi esponenti del Villaggio in questione, convocandoli nell'ufficio dell'amministrazione del Suono.
    Sotto il solleone, avanzavano lungo una delle vie centrali che si irradiavano dal fulcro del Villaggio del Suono due piccole figure. Pochi le avrebbero riconosciute come le kunoichi che effettivamente erano. La più alta, una ragazza dai capelli neri tenuti corti, stava scostando il collo della camicetta resa aderente dal sudore nella speranza di far passare un inesistente filo di vento. Che caldo... Come fai a resistere, Yakhiru-chan? Ad essere stata interpellata era la bambina che trotterellava allegra a suo fianco come se nulla fosse, fresca come una rosa. Agitando un poco la chioma di un improbabile colore rosa pastello, portò le mani chiuse a pugno ai fianchi e tirò in fuori il petto ancora acerbo, assumendo una posa da grande esperta. E' tutta una questione mentale, Harumiuccia! Se ti convinci che non faccia caldo, anche il tuo corpo smetterà di percepirlo. L'accompagnatrice sorrise debolmente, poco convinta. Se lo dici tu... Per fortuna siamo arrivati! La coppia aveva infatti iniziato a risalire le scalinate che conducevano al palazzo dell'amministrazione, sede di gran parte delle istituzioni del Suono. Se si trovavano lì, era a causa della missiva ricevuta quella mattina, una convocazione rivolta ad una cerchia selezionata di shinobi.

    Villa Mikawa, esattamente come il resto del Villaggio, lavorava da un po' di tempo a questa parte a ranghi ridotti. Nonostante la folla di assistenti del capoclan che vi risiedeva solitamente, la maggior parte di loro era assente ormai da molto, impegnata lontano ad eseguire gli ordini del jonin, raccogliendo informazioni, ordendo macchinazioni e tramando nell'ombra. Spiccava tra tutte la mancanza di Eiatsu, uomo di fiducia del colosso e protettore della piccola Harumi. Incredibilmente, data la sua personalità di ghiaccio che gli faceva preferire i morti di cui si occupava per mestiere rispetto ai vivi, aveva mostrato in più occasioni per l'inesperta jinchuriki segni di quello che poteva essere considerato affetto. A gestire la situazione, suo malgrado, era rimasto Fyodor, il quale se la stava cavando egregiamente considerando il poco personale a sua disposizione. Quando era giunta la lettera, tuttavia, anche il ninja veterano aveva finito per sospirare, scompigliandosi teatralmente con una mano i lunghi capelli lucidi. Che diavolo vogliono questi ora? Non ho tempo per starli a sentire... Gli occhi spirati dello shinobi, in evidente carenza di sonno, avevano scrutato l'ampia sala da pranzo dove alcuni membri della famiglia erano intenti a fare colazione, finendo per posarsi sulla testa di Harumi, intenta ad addentare una fetta di pane tostato. Tu. Guadagnati la pagnotta e vai a vedere cosa vogliono. La kunoichi reagì come se fosse stata colta con le mani nella marmellata, deglutendo vistosamente e fissando alternativamente il cibo che reggeva tra le dita e l'uomo che gli aveva appena dato quell'ordine repentino. Io... ecco... Per me non ci sono problemi, ma è sicuro che vada bene così? Fyodor, che era già passato ad occuparsi d'altro, mosse la mano nell'aria, a significare che considerava l'opposizione della ragazza irrilevante. Portati con te la mocciosa, che sono stufo di vederla ciondolare per casa mentre gli altri lavorano. E per altri intendo IO. Su, andate! E con quello la discussione era chiusa.
    Stanza dell'amministratore, recitava la missiva. Ma da i più quella era conosciuta come lo studio di Febh Yakushi, uno degli uomini più potenti di Oto, se non del continente intero, noto tanto per la sua terribile potenza distruttiva quanto per la sua scarsissima voglia di impegnarsi. I convenuti avrebbero trovato un ambiente stranamente spoglio ad accoglierli. Le pile di documenti che raggiungevano il soffitto, tanto da essere scambiate per colonne portanti, erano state fatte sparire, così come la gran parte degli oggetti bizzarri accumulati nel corso degli anni ed abbandonati al loro destino spesse volte sul pavimento. Tutto raccolto e infilato a forza in una serie di scatoloni, cacciati in un angolo. L'odore della vernice fresca avrebbe reso subito palese che le pareti erano state ridipinte di recente di bianco, mascherando ogni segno di distruzione passata, causata da forze esterne o da un errore di calcolo dello Yakushi. Solo l'imponente scrivania non era stata toccata, ed emanava un'aura di venerabilità, sempre che non si trattasse di semplice suggestione. A stonare era un manichino umano in scala 1:1, seduto dietro al tavolo, cui erano stati disegnati con il pennarello indelebile degli occhiali da vista quadrati. Sopra al petto, attaccato con il nastro adesivo, un lungo foglio scritto in kanji verticali recitava: "Febh Yakushi, lo stupendo amministratore di Oto". Nella testa dell'Oni, probabilmente, grazie a quello nessuno si sarebbe mai accorto della differenza.

    Davanti al mobile, un poco discosti per permettere a chiunque di ammirare Febh in tutta la sua bellezza, stava un drappello di uomini. Tra due armigeri armati di yari, la lunga lancia orientale, si ergeva dinoccolato un dignitario delle corte del daimyo, che non faceva nulla per nascondere il suo fastidio per il trovarsi lì in quel momento. Impeccabile nel suo abito bianco dalle ampie maniche, la fascia al ventre e l'alto copricapo nero tipico della sua carica, agitava lentamente e con grazia un ventaglio istoriato per farsi aria in quell'afosa giornata. Avrebbe atteso pazientemente che i nuovi venuti giungessero poco alla volta, degnandoli di sguardi carichi di diverse sfumature di disgusto, almeno fino a che non fossero comparse davanti a lui le persone che aspettava realmente. Chiudendo il ventaglio con un colpo secco, avrebbe fatto un passo avanti. Finalmente possiamo iniziare, diamoci una mossa e finiamo questa pagliacciata al più presto.

    CITAZIONE
    Giocata per muovere un po' le acque, visto la latitanza dei grandi capi, per assegnare qualche carica provvisoria e iniziare a spendere un po' di soldi accumulati.

    Tutti gli otesi possono partecipare, ma nessuno è obbligato. Vi avviso però che, compatibilmente agli impegni, cercherò di tenere un tempo di posting accettabile, intorno alla settimana. Come sempre, buon game!

     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,899
    Reputation
    +187

    Status
    Online

    Panic! At the Administration


    I



    Erano diversi giorni che Hebiko era rimasta in ufficio da sola. Non era di certo la prima volta che lo Yakushi non si presentava al lavoro, tantomeno che fosse assente per più giorni di fila. Ma questa volta era assente da davvero tanti giorni di fila. E non sembravano esserci tracce di lui, tantomeno di Ssalar (quest'ultimo se anche fosse stato nei dintorni, avrebbe comunque evitato la ragazza come la peste).
    Finchè la situazione restava tranquilla, non c'era da preoccuparsene. La kunoichi fu in grado di riordinare tutto l'ufficio da cima a fondo in qualche giorno, ordinando i diversi moduli in modo che fosse possibile trovare ciò che si cercava in pochi secondi. Era quasi surreale tornare al lavoro il giorno dopo e trovare la stanza impeccabile come il giorno prima. Le addette alla pulizia sostenevano che le loro preghiere ai Kami erano state esaudite, e che avrebbero finalmente avuto del tempo da passare con la propria famiglia. Anche Hebiko sembrava abbastanza contenta della situazione. Ma le cose degenerarono in fretta.
    I giorni passavano, e dell'Amministratore ancora non si sapeva nulla. Aveva mandato diverse lettere a Villa Yakushi, senza però ottenere risposta. Che le lettere arrivassero davvero, venissero intercettate da qualcuno o solo ignorate dallo Yakushi non era dato saperlo. Lentamente, l'ordinato ufficio dell'Amministrazione iniziò a diventare sempre disordinato, iniziando con qualche foglio lasciato in giro a caso dato da una ricerca frenetica nel tentare di tracciare quali fossero i luoghi più frequentati da Febh, passando a diverse pile di documenti brutalmente ignorati, fino ad arrivare a fogli completamente sparsi a giro, senza un vero e proprio ordine. La Vipera ormai ignorava quel disordine, trovandovisi quasi a suo agio (le ricordava Febh dopotutto), e cercando di fare il minimo indispensabile perchè l'Amministrazione non scendesse in disperazione totale, dando perlopiù compiti casuali e sistemando quante più scartoffie le fosse possibile. Sfortunatamente (forse) dalla sua posizione di segretaria non poteva occuparsi dei documenti più importanti, che non facevano che accumularsi. Ma questo significava anche che quelli non le rubavano tempo prezioso, che occupava nella ricerca di indizi per il ritrovamento dello Yakushi.

    E' andato. L'ho perso per sempre. Dev'essergli successo qualcosa di grave. Qui il lavoro non fa che accumularsi, io non... riesco a gestirlo da sola. Miei dei... E' questo che vuol dire essere Amministratori!? Inizio a capire perchè scappa di continuo!

    Uno dei suoi colleghi, piuttosto agitato, le recapitò l'importante missiva. Non appena la lesse, si fece scura in volto.

    Vi voglio tutti riuniti. ADESSO. Dobbiamo sistemare questo posto. Dovrà sembrare pulito ed ordinato come se lo Yakushi non ci mettesse piede da settimane.
    Uh... S-signorina, ma lo Yakushi non viene già da settimane...
    Che fai, perdi tempo nel correggermi!? MUOVERSI! L'hai visto da dove viene questa lettera o no!?! Se non è tutto in ordine entro due ore vi do in pasto a Manda, nessuno escluso!

    Nessuno osava disubbidirle. Da quando Febh era assente inoltre era decisamente più incline alle punizioni.Tutti sapevano che la sua furia era data da una situazione di stress. La Vipera odiava non avere il controllo sulle cose, ed un Amministratore scomparso era un'enorme perdita di controllo. Una volta le avevano messo dei narcotici nel the per tranquillizzarla, e la cosa sembrava aver funzionato, almeno per un paio d'ore. Al risveglio sembrava quasi rinvigorita, e gli impiegati avevano imparato che non valeva la pena tenerla buona per un paio d'ore, se poi al risveglio li avrebbe fatti soffrire il doppio del normale.


    Nonostante tutto, i rigidi ordini della kunoichi permisero a tutti di sistemare tutta l'Amministrazione in tempo per quella riunione d'emergenza. Tutto era al suo posto... Ad eccezione di una cosa. Mancava lo Yakushi.
    Hebiko rimase per una mezz'ora a riflettere, silenziosa. Il resto degli impiegati a semicerchio attorno a lei, un'aura di tensione che invadeva tutta la stanza. Nessuno sapeva esattamente cosa fare... Finchè uno di loro, timidamente, saltò su con la sua idea.

    ...Abbiamo... Abbiamo ancora quel cartonato che aveva fatto fare di se tempo fa...

    Hebiko sembrò fulminarlo con lo sguardo. Era un'idea folle, troppo. Tutti si aspettavano che il suo braccio si allungasse su quel poveraccio. Ma non accadde. La ragazza annuì, sempre più convinta.

    Sì... Sì, si può fare. Sì! Forza, recuperatelo, lo voglio intatto! Tu, prendi un pennarello. E tu, te la ricordi quella decorazione oscena che gli avevo fatto togliere dalla porta?? Beh spero che sia conservata da qualche parte, perchè ci servirà!



    Hebiko avrebbe fatto accomodare tutti gli ospiti, facendo preparare del the ad ognuno di loro mentre aspettavano l'arrivo degli altri invitati. L'espressione che fecero nel vedere il cartonato la fece ricredere su quella folle idea.

    Lo sapevo che dovevo trasformarmi nello Yakushi. Se solo sapessi far esplodere le cose a comando.

    Visibilmente tesa, non riuscì a sforzarsi per sorridere, ma era riuscita a mantenere un tono rispettoso con tutti loro. Non che solitamente ritenesse che dei ricconi imbellettati buoni solo a contare i soldi meritassero rispetto. Non poteva fare la schizzinosa in quel momento, trovandosi praticamente da sola a gestire la cosa. Per quanto il cartonato rendesse il tutto decisamente poco serio, la rossa sarebbe rimasta al suo fianco, dritta in piedi, con le braccia dietro la schiena e la postura fiera, sfoggiando una finta fierezza che veniva tradita solo dalla sua espressione turbata.

     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,186
    Reputation
    +114

    Status
    Anonymous

    Amministrazione


    I



    Non era una giornata particolarmente attiva al Gate di Oto, e soprattutto in quei giorni il mio ruolo di Guardiano diventava quasi superfluo vista la tranquillità che arieggiava nel Paese delle Risaie. Ma il problema era proprio quello: Oto non era mai stata così tranquilla. Era evidente agli occhi di tutti, pure per i civili. Qualcosa non stava funzionando, qualcosa non stava tornando nel meccanismo del Villaggio. Mancano gli arrivi e le partenze dei Ninja, mancavano gli scambi inferociti alle Mura o le risse per un nonnulla. Si stava forse prospettando quello Status quo che tanto temevo e che avevo discusso con l’Amministratore in persona?

    Ma i miei pensieri furono presto interrotti. Un portalettere si presentò direttamente davanti a me, recando un messaggio direttamente dall’Amministrazione. Con un gesto invitai l’uomo a scomparire dalla mia vista e scartai velocemente la busta. Una sorta di ordine, di invito a presentarsi presso l’Ufficio dell’Amministratore. Non era un richiamo personale, almeno stando al contenuto. Mi chiesi il perché: di nuovo una missione? Un incarico simile al recupero dei Sigilli? Difficile dirlo. In particolare quando avevamo a che vedere con una persona di nome Febh Yakushi.

    Dunque lasciai le consegne e gli incarichi alle mura e mi diressi velocemente verso la destinazione, che raggiunsi in poco tempo. Salendo le varie scale mi fermai davanti all’ingresso, trovando la porta aperta. E senza aspettare il permesso mi accinsi all’entrata. Diversamente da quanto mi sarei aspettato non si palesò davanti a me la figura imponente dello Yakushi (certo ammesso di non considerare la sorta di riproduzione 1:1 del Jonin) bensì diverse persone, decisamente sconosciute.

    Ma ci volle poco per capire che non erano civili qualunque. Il modo in cui erano vestiti, in particolare quello al centro, e le guardie che lo attorniavano erano l’indizio inequivocabile che si trattava dei mandati del Daimyo in persona. Notai la presenza anche di altre due persone, due Ninja. Harumi ed Hebiko. Cercai di trattenere il sorriso. Due persone completamente diverse. Inoltre il tentativo di proporre del the da parte della Vipera fu assolutamente ironico. Conoscendo il suo carattere mi chiesi per quale motivo si era spinta in un gesto così cordiale. Ovviamente lo rifiutai, per quanto ne potevo sapere poteva essere ripieno di lassativi o chissà quali altri intrugli. La giornata ora non prometteva nulla di buono, me lo sentivo.

    Comunque dopo qualche attimo di indecisione mi avvicinai verso quello che sembrava a tutti gli effetti il capo della combriccola e mi presentai, inchinando leggermente le spalle: - Piacere di incontrarvi. Sono Kato Yotsuki, Chunin e Guardiano di Oto. Al Gate non sono stato avvisato del Vostro arrivo. Con chi ho l’onore di parlare? -





     
    .
  4. 'cain
        Like  
     
    .

    User deleted


    Di ricerche, di malintesi

    Rondò alla Turca ~ I

    Le cicale accompagnavano la sua marcia con il loro corale inno all'estate, e ne fu inebriato.

    Era ipnotico, soave, col suo scandirsi ritmato che quasi sembrava voler assecondare ogni suo singolo passo per le vie tranquille del Villaggio, vivo nel suo susseguirsi di lamentele, sospiri e affanni degli abitanti. Un'improvvisa, violenta parentesi di afoso caldo stagionale aveva colpito la zona senza preavviso, e per i residenti non pareva essere motivo di giubilo. Ogni mansione, anche la più banale, era accompagnata da un ansimare quasi disperato in cerca di ossigeno, e ogni pausa era il momento ideale per cercare refrigerio all'ombra di un albero, o di un pertugio.

    Hikaru però non sembrava soffrirne. Anzi, si inoltrava per le vie del Suono con una discreta agiatezza, noncurante della temperatura e dello spessore quasi tangibile dell'aria. L'unica sua preoccupazione era quella di non soffrire la sete, che da ragazzino era spesso stata sua compagna per merito dell'estro creativo particolarmente nauseabondo della donna con cui, eufemisticamente, viveva. Armato di due piccole bottiglie d'acqua da mezzo litro, proseguiva rilassato il suo cammino, in direzione ostinata verso gli Uffici dell'Amministrazione.

    Passati tre anni dalla sua adozione da parte di Oto, si sentiva ormai in dovere di ripagarlo per tutto ciò che era stato fatto per lui. Si sentiva pronto, dopo una serie di addestramenti, ad entrare a far parte dell'Accademia, in maniera da poter accrescere ulteriormente le sue abilità di Shinobi e metterle così al servizio del Villaggio. Aveva sentito che era necessario dover superare una sorta di addestramento iniziale, e a tal proposito voleva istruzioni su come potesse avviare la macchina amministrativa che l'avrebbe infine assegnato ad un istruttore.

    ~


    Aveva sottovalutato la temperatura che il sole al suo zenith portava con sé, e l'acqua di cui aveva fatto scorta era terminata nel giro di quella manciata di minuti che gli erano serviti per arrivare da casa sua all'ingresso del Palazzo degli Uffici. Non ci badò troppo, avendo ormai oltrepassato la soglia, ed iniziatosi ad incamminare per i corridoi interni fu colpito dal viavai quasi esasperato con cui vari commessi e impiegati carichi di impegni e scartoffie vivacizzavano il posto. E poi, una fitta.

    Lo colpì all'improvviso, al basso ventre e sopra l'area inguinale, stridente come unghie sul muro, e invadente come la mareggiata durante un alluvione. No, non poteva pensare a diluvi e inondazioni, il ragazzo sofferente, ché avrebbe solo peggiorato la situazione. L'acqua, a cui aveva avidamente dato fondo poco tempo prima, aveva bruscamente deciso che la sua nuova sede non era di suo gradimento, e aveva lo straripante desiderio di uscire dalla via di fuga per ricongiungersi alla sua stirpe.

    Iniziò così a vagare per i corridoi cercando di mantenere un contegno ed un'aria dignitosa, avendo come unico sfogo alla stretta dolorosa lo stringere dei denti e dei glutei, nel tentativo di arginare l'emergenza. La mancanza di indicazioni per i servizi lo costrinsero a dover cercare di fermare qualche commesso per chiedere indicazioni, ma ogni volta che tentava l'approccio veniva respinto di malo modo, con poche parole e molta fretta.

    Era la prima volta che si trovava negli Uffici, che per lui erano straordinariamente grandi ed intricati, e non aveva la più pallida idea di dove poter continuare la ricerca della toilette in quel dedalo di corridoi dalle mille porte. Ma com'è noto, la disperazione aguzza l'ingegno, e si ritrovò a pensare ad un episodio accaduto poche settimane prima: si trovava al mercato del villaggio, ad acquistare le provviste settimanali, che era pressoché l'unica situazione che lo vedeva per le strade del Villaggio se si escludevano gli allenamenti. Origliando senza volerlo una conversazione tra due suoi - immaginava - coetanei, gli rimase impressa una frase di uno dei due che suscitò l'ilarità dell'altro.

    E dov'era il bagno? Ovviamente in fondo a destra, come sempre!


    Non aveva che da tentare, nella speranza di confermare che il sempre a cui il ragazzo al mercato si riferiva si applicasse anche alla situazione in cui si trovava in quel momento. Con l'ingenuità di un bambino che si sta da poco affacciando alla vita in società, e con la fiducia del giovane adulto che tenta di prevalere sugli ostacoli della vita e della natura, imboccò con sicurezza il corridoio centrale, lungo una manciata di metri, al termine del quale - sulla destra - vide un portone socchiuso. Vi si avvicinò, cauto ma rapido, e lo aprì sommessamente.

    La sua tentata furtività fu tradita da un sonoro cigolìo, che attirò su di lui gli sguardi sorpresi e perplessi dei presenti. Li osservò rapidamente: un uomo fiero e dall'aria infastidita, con un vestiario che manifestava la sua appartenenza ad un ceto altolocato, in compagnie di due vistose guardie del corpo, e degli Shinobi di Oto i cui volti gli risultavano più o meno familiari, ma di cui non sapeva i nomi. E, cosa insolita e a dir poco peculiare, un manichino seduto dietro la scrivania, con uno scarabocchio a forma di occhiali quadrati sul volto, e la scritta "Febh Yakushi, lo stupendo amministratore di Oto". Hikaru increspò le sopracciglia con palese perplessità, soprattutto considerato il fatto che l'uomo all'apparenza importante - nonostante l'espressione di sufficienza generale stampata in volto - fosse conscio della presenza di un manichino seduto al posto d'onore e non ne fosse turbato.

    Palesandosi in tutta la sua vergogna, Hikaru chinò leggermente il capo in segno di rispetto, e con tono tenue - ed ulteriormente affievolito dal biasimo che si sentiva addosso - chiese l'informazione che nessuno gli aveva voluto dare. A denti e glutei stretti.

    Chiedo scusa per l'intrusione, non era mia intenzione disturbarvi.
    Stavo cercando il bagno e mi sono perso, potreste gentilmente indicarmi la direzione?





    Eh, è andata così. :pwn:


    Edited by 'cain - 25/6/2018, 13:58
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    279
    Reputation
    +19

    Status
    Offline

    Under New Management


    Post I

    Rilesse la missiva, per essere sicura di aver compreso bene. "Bella presenza"? Seriamente? A quanto pare anche in amministrazione l'avevano notata, ma non come ninja, tanto che in questo caso le era stato chiesto di presenziare come assistente durante una riunione di carattere non meglio precisato.
    RVL0czh

    Mh. Meglio vestirsi professionalmente, ho il presentimento che sarà un'occasione molto formale. E difatti la scena era come Kamine se l'era aspettata. Dignitari di alto rango, che intuì essere inviati direttamente dal Daimyo, si ritrovarono nell'ufficio dell'Amministratore, accolti da Hebiko, la segretaria e Harumi.

    La kunoichi si aspettava di trovare anche Febh Yakushi, l'amministratore, ma al suo posto vi era una...riproduzione di cartone uno a uno? Si voltò verso Hebiko con sguardo inquisitorio per cercare almeno un cenno di risposta, ma trovò solo un palese e stoico tentativo di evitare l'argomento. Si trattenne dal voltare gli occhi al cielo per l'ennesima stramberia avvenuta nelle alte sfere del villaggio. Se le fosse stato possibile si sarebbe avvicinata ad Harumi invece, chiedendole sottovoce lumi. Hai idea di che stia succedendo qui? Che significa quel cartonato?

    L'arrivo di Kato le fece voltare lo sguardo verso di lui, forse sapeva qualcosa, o almeno così sperava. Ma il suo presentarsi agli "ospiti" non lasciò tradire niente del genere. Sfoderò semplicemente un sorriso di circostanza, in attesa che qualcuno parlasse, facendo così chiarezza. E qualcuno parlò, ma non fù nè uno dei dignitari nè uno dei ninja, ma un ragazzo appena entrato dalla porta. In cerca del bagno. La cosa iniziava a farsi ridicola. Kamine lo fulminò con lo sguardo per un attimo, prima di riportare l'attenzione sulla stanza.

    Iniziava a non poterne più, finchè l'uomo che sembrava comandare quel drappello con la puzza sotto il naso, si decise a parlare. Anche lui sembrava non intenzionato a prolungare la questione. Drizzò le orecchie con attenzione.

    Kamine Ashimi
    Chakra: 75/75
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità: 525
    Resistenza: 475
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Shuriken × 5
    • Fukibari × 1
    • Wakizashi × 1
    • Mantello × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    Note
    --
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    Autogestione


    Post 2 ~ Disappunto


    L'alto funzionario sembrava emanare un'aria di nobiltà e autorità tale da intimorire chiunque gli si parasse davanti senza neppure bisogno di aprir bocca. Le guardie all'ingresso del palazzo dell'amministrazione si erano riverentemente discostate, lasciandolo passare con il suo seguito. Gli ashigaru alle sue spalle si erano fatti largo ad ampie falcate, lasciando sbattere il fodero delle spade corte ai fianchi contro l'armatura in un clangore sordo. I loro sguardi truci avevano fatto ulteriormente ritrarre i militari di corvée, per nulla abituati a tanta serietà. Troppo a lungo il lassismo aveva solcato le vie di Oto, e quello era solo l'ultima delle conseguenze.

    Raggiunta la stanza dell'amministratore, uno dei soldati aveva preceduto il dignitario, aprendogli la porta senza prendersi la briga di bussare. Erano attesi, d'altro canto, e il gruppo dava l'impressione di comportarsi come se fosse il proprietario del luogo. L'uomo dall'alto copricapo cerimoniale lasciò vagare per alcuni istanti lo sguardo sull'ambiente ripulito, soffermandosi infine sulla donna in piedi di fianco alla scrivania. Aveva ignorato completamente il cartonato, per quanto fosse impossibile che non l'avesse visto. Voi dovete essere la segretaria dell'amministratore del Suono, Hebiko-san. Una constatazione, più che una domanda. La voce era decisa tanto quanto il suo modo di porsi, ma al contempo incredibilmente pacata. All'offerta del tè da parte della donna sarebbe seguito un pesante silenzio, durante il quale gli occhi del nobile si sarebbero alternativamente mossi con estrema lentezza tra il bicchiere fumante e chi glielo stava porgendo. Infine, il funzionario avrebbe aperto il proprio ventaglio cerimoniale usando probabilmente per la prima volta per lo scopo per cui era stato designato l'oggetto in principio, ossia fare aria. Nonostante fino a quel momento avesse sopportato senza batter ciglio la calura afosa del Villaggio, la vista della bevanda bollente doveva avergli in qualche modo ricordato la fastidiosa canicola estiva. Del tè...caldo. La ringrazio del gesto, ma declino l'offerta. Per quanto cortesi, le parole dell'uomo furono talmente gelide da riportare immediatamente la temperatura della stanza, almeno a livello mentale, entro dei parametri accettabile, tanto da fargli richiudere il ventaglio da lì a poco con un movimento fluido, che non emise il minimo rumore.

    Il dignitario avrebbe atteso, altero e paziente, che i convocati facessero il loro ingresso, reagendo a ciascuna apparizione in modo differente, per lo più attraverso il linguaggio non verbale, con piccoli movimenti ed espressioni appena percettibili del viso. La prima a giungere fu Harumi, accompagnata dalla piccola dai capelli rosa. Entrambe si presentarono con un inchino profondo, scusandosi a nome del capoclan dei Mikawa per l'assenza ed affermando, come erano state istruite da Fyodor, di essere lì in sua vece. Le labbra dell'uomo si strinsero nell'udirlo; pur non dimostrando sorpresa, la notizia non era di certo gradita. Mosse appena il ventaglio chiuso davanti a sé, in quello che poteva essere scambiato come un gesto di saluto o di congedo, ma quasi come se stesse misurando l'altezza delle due, la maggiore delle quale non raggiungeva neppure le sue spalle con la testa.

    Davanti all'altra jinchuriki, decisamente più matura nell'aspetto, l'aristocratico si mantenne impassibile, ma volendo essere generosi nell'interpretare il modo in cui sollevò impercettibilmente le sopracciglia parve apprezzare l'abbigliamento e la professionalità della kunoichi, se non l'aspetto fisico, ma su quello si entrava nel campo della pura speculazione. La capacità di autocontrollo dell'uomo di fronte a Kamine, per un esponente del suo sesso, sfiorava il sovrumano, e nessuna occhiata si sarebbe posata sulle forme accentuate della fanciulla, lasciando che si allontanasse per una volta in vita sua senza occhi puntati sulle sue grazie. La seconda portatrice, dopo essere stata affiancata dalla collega più esperta ed averla rispettosamente, ma amichevolmente salutata, avrebbe fissato a sua volta il Febh bidimensionale con un sorrisetto di circostanza. Io, ecco... Non ne ho idea, mi dispiace! Il carattere remissivo della ragazzina riemergeva di tanto in tanto, e Harumi non era riuscita a trattenersi dallo scusarsi, nonostante non avesse colpa di quella strana situazione. A ben guardare, in effetti, le sue scuse erano a causa di una presunta inutilità, visto che non era stata in grado di rispondere alla domanda che le era stata posta. Sebbene stesse lentamente migliorando, la giovane aveva ancora molta strada da fare per liberarsi di quel suo complesso di inferiorità misto a colpa, oltre che della sua connaturata timidezza.

    Il successivo a fare il suo ingresso nella sala fu Kato. Con cipiglio serio, si annunciò al dignitario. Il tono secco della domanda sulla sua identità cancellò in un istante la prima impressione benevola che l'uomo aveva avuto del chunin, e la risposta che ne seguì fu altrettanto stentorea. Dovrai pazientare per scoprirlo, Yotsuki. Ho intenzione di presentarmi una volta soltanto, una volta riuniti tutti i convitati. E null'altro avrebbe aggiunto. Qualsivoglia reazione avversa da parte dell'otese avrebbe provocato la reazione delle guardie del corpo, che si si sarebbero protese in avanti, incombendo spaventose. Una volta allontanatosi, Kato avrebbe scorto una manina che lo salutava da dietro il fianco di Harumi. Aguzzando la vista, avrebbe scorto una Yakhiru sorridente intenta a salutarlo e a fargli al contempo cenno di avvicinarsi. Kato-kun, Kato-kun, di qua! La piccola sottoposta di Diogene non si sarebbe fatta problemi ad urlare il nome dello shinobi, forse pensando che tutto le fosse concesso data la sua età almeno apparente, e non avrebbe smesso fino a quando il giovane non si fosse affiancato a loro.

    L'arrivo di Hikaru fu interamente frutto del caso. Essendo completamente inaspettato, sorprese il funzionario. Peccato che l'uomo detestasse le cose che non poteva controllare, come era facilmente immaginabile dal suo fare impeccabile. Perciò, dopo aver agitato nervosamente il ventaglio dietro la schiena, finì per puntarlo debolmente verso la scrivania, indicando Hebiko. Segretaria, mostra la via a... Come ha detto di chiamarsi? Dopo aver udito il nome, ammesso che non mentisse, l'uomo avrebbe socchiuso alcuni istanti le palpebre, quasi scorresse a mente un lungo elenco.Sei uno studente, un aspirante ninja del Suono. Bene, non eri nella lista, ma dopo aver espletato i tuoi...bisogni, torna qui. Pur non esternandone il motivo, lo sguardo tagliente del nobile non ammetteva replica, e l'apprendista avrebbe capito distintamente che non ripresentarsi a quel concesso non sarebbe stata una buona idea.

    Atteso un tempo congruo affinché potesse essere certo che i ritardatari tra quanti avevano ricevuto la missiva non sarebbero giunti, il dignitario si schiarì la voce. Un colpo secco, che fu tuttavia sufficiente per attirare l'attenzione su di sé mentre si portava al centro della sala, davanti agli astanti raccolti a semicerchio. Dopo aver lasciato correre lo sguardo lungo tutti i presenti, da un estremo all'altro, avrebbe riposto il ventaglio nel borsellino di seta che portava legato al polso con una sottile striscia di tessuto. Il mio nome è Yakihori Sengetsu. Sono qui come araldo del daimyo del Paese del Riso. In questa sede, io sono la sua voce, le sue orecchie e i suoi occhi. Qui, davanti a voi, io parlo in sua vece. Lasciatemi dire che noi siamo molto amareggiati dall'attuale situazione in cui versa il Villaggio del Suono. Più il discorso proseguiva, più l'intonazione si abbassava, rendendo le ultime parole terribili ad udirsi, quasi fossero pronunciate dall'oracolo di una divinità. Con una sensibilità felina, Harumi percepì un brivido lungo la schiena, realizzando di avere la pelle d'oca. Oto è stata lasciata senza una guida troppo a lungo, ed ora è allo sbando. Dopo una brevissima pausa, il dignitario aveva ripreso a parlare all'improvviso, alzando improvvisamente il tono di voce, facendo sobbalzare la giovane jinchuriki. L'amministratore, Febh Yakushi, si è presa l'ennesima vacanza, o come lui ama chiamarle, legittime ferie. Lo sguardo, non più gelido, bensì infuocato, avrebbe trafitto Hebiko, probabilmente individuata come complice, o forse rea di mancata sorveglianza, leggere nella mente di quell'uomo era un'impresa. Diogene Mikawa non è al momento reperibile, e i suoi stessi sottoposti non sanno dove possa essersi cacciato in un momento del genere. Magari un altro dei suoi progetti megalomani. Ad assere arroventati dagli occhi del funzionario furono questa volta Harumi e la compagna dai capelli rosa, giunte in rappresentanza della Villa. Il jonin Shinken Takatsui è impegnato in qualche missione speciale, autorizzata da se stesso. Gli strali avrebbero colpito questa volta il guardiano delle mura, che con lo shinobi aveva un rapporto più o meno stretto. Il Villaggio è in rovina, il Paese minacciato, e noi siamo qui, con gente che entra ed esce liberamente dalla stanza dell'amministratore, uno dei luoghi nevralgici della città, cercando il bagno. Neppure Hikaru si salvò dalla stoccata ardente. L'unica, a quanto pareva, su cui non aveva nulla da ridire al momento l'uomo era Kamine, per qualche motivo ignoto ai comuni mortali. Prima di proseguire, desidero capire se stiamo parlando della stessa cosa. Voglio sentire dalla vostra viva voce che impressione avete di Oto in questo momento, cosa non va e come risolvereste la situazione. Parlate senza timore, se non della vostra coscienza. Rispondete, ora. Svettando imperioso, forte del suo metro e ottantacinque reso ancora più imponente dal copricapo verticale, l'araldo sovrastava i presenti tanto fisicamente quanto psicologicamente. La sua non era una richiesta, ma un ordine, e nessuno poté dubitare che avrebbero fatto bene ad ubbidire prontamente.

     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,899
    Reputation
    +187

    Status
    Online

    A testa alta


    II



    Hebiko avrebbe osservato in silenzio ognuno degli ospiti entrare, in particolar modo Kamine, che se l'avesse fissata sufficientemente a lungo avrebbe potuto percepire una disperata richiesta di aiuto. Tra donne ci si capiva in fretta.
    Il rifiuto del the , antica tradizione soprattutto per gli imbellettati del suo calibro, enfatizzato dalla scusa del caldo, fece storcere il naso alla ragazza, che si limitò ad un cenno di assenso con la testa, portando la bevanda sulla scrivania tenendola per se stessa, lasciando le altre tazze a chiunque ne volesse un sorso. Adorava un buon the, a prescindere dalla stagione, senza considerare l'effetto calmante che (solitamente) aveva su di lei. Non era efficace come lo starsene a casa nel suo divano, e non aveva avuto il tempo di accompagnarlo con dei dolcetti, tristemente.
    Nonostante bel poche cose avrebbero potuto superare l'assurdità del momento, rovinandone ancor di più la solennità, un ragazzo dalla chioma bianca sembrò riuscirci, entrando con aria spaesata nella stanza. La sua presenza venne notata da tutti, ma avrebbe percepito una particolare pesantezza non appena avesse incrociato lo sguardo di Hebiko, intimato ad osservarla anche dal gesto del rappresentante del Damiyo. Scura in volto, con i nervi a fior di pelle e nervosa da almeno un paio d'ore, stava puntando tutta la sua ira verso la probabile vittima che avrebbe potuto farla sfogare, se solo avesse fatto un secondo passo falso. Con un tono di voce che lasciava intuire il volerselo mangiare vivo, enfatizzato dal silenzio imbarazzante creatosi alla sua entrata improvvisa, sentenziò poche ma decise parole:


    unknown
    Esci. Subito. Dall'ufficio dello Yakushi.



    Qualcun altro avrebbe dovuto dargli le indicazioni necessarie, la Vipera era troppo concentrata nel trattenersi dallo spargere le sue interiora a giro per la stanza. L'assenza di Febh era già un imprevisto troppo grande perchè potesse occuparsi anche di studentelli dispersi.
    Finalmente, non appena tutti furono al loro posto, l'organizzatore di quella riunione improvvisata si decise nel presentarsi, dicendo a tutti il motivo della sua presenza. Hebiko iniziò a domandarsi se quell'uomo fosse a conoscenza della morte del Damiyo e la nascondesse così come stava facendo Febh. Probabilmente dirlo a tutti proprio quando i tre pilastri di Oto erano assenti sarebbe stata una pessima idea.
    Più o meno ognuno degli invitati sembrava essere responsabile dell'assenza dei tre Jonin. Quando l'uomo provocò la Vipera per l'assenza dello Yakushi, trovò come risposta uno sguardo affilato tanto quanto il suo, senza un briciolo di sottomissione. Non potè trattenersi dal rispondere.

    Confido nel fatto che sia assente per motivi che vanno ben oltre il volersi prendere una semplice vacanza. Febh Yakushi potrà essere poco incline al lavoro, ma non al punto da lasciare Oto alla deriva.

    Procedendo nell'elencare gli altri assenti, concluse il suo discorso con una semplice domanda, per ognuno di loro. La rossa si massaggiò le tempie, indecisa sul come rispondere. Si lasciò andare ad un sospiro, cercando di non agitarsi ulteriormente, ma lasciandosi andare ad un tono decisamente meno solenne del precedente, esponendo schietta i suoi pensieri.

    Oto fa schifo. Da diverso tempo. Lo sappiamo tutti. Nessuno ha voluto dire niente fino a che non ci sono stati soffiati i sigilli da sotto al naso. Febh stesso, conscio del livello di attenzione che pone nella sicurezza di cose preziose come questa, si era reso conto della gravità della cosa. Quei ratti sono entrati in Amministrazione, e sono riusciti a soffiarglieli da sotto al naso. Recuperandoli, abbiamo scoperto che chi aveva organizzato il furto proveniva da fuori Oto, e non sembra aver legami con Kumo. Per non parlare de...

    Si bloccò. Febh ancora non aveva parlato di Shiro, e dell'attacco che Konoha aveva subito, ne del fatto che Raizen li avesse avvertiti che il prossimo obettivo poteva essere Oto. Non voleva scatenare il panico più del dovuto.

    Insomma, per farla breve, ad Oto manca protezione, prima di tutto. Noi shinobi dovremmo sentirci al sicuro almeno dentro le mura del nostro stesso villaggio, eppure non è così. Ed io, purtroppo, ho le mani legate. Ho ricevuto da Shinken stesso dei progetti per il rafforzamento delle mura, diverso tempo fa. Febh non si è ancora mosso a riguardo, ed io come segretaria non posso far approvare i lavori necessari. Ora come ora, il rafforzare le mura ed i controlli relativi ad esse mi sembra la priorità. Il resto... Beh, quello è quasi secondario. I più deboli per le strade sicuramente non se la vedono bene, ma qui ad Oto sembra stia molto a cuore la regola del "pesce grosso mangia pesce piccolo". Mi piacerebbe oppormi, ma ironicamente, per poterlo fare dovrei essere un pesce grosso io stessa. Ed al momento non me lo posso permettere.

    Si poteva tranquillamente notare come la ragazza non fosse per nulla intimorita dall'uomo. Il rispetto per le autorità era quasi nullo da parte sua, non si sarebbe sentita colpevole di nulla di fronte a dei ricconi viziati che avevano deciso di farsi vivi quando la situazione era ormai critica, probabilmente solo per garantire che loro fossero sufficientemente protetti anche in un momento delicato come quello. C'era da dire che sapeva poco della situazione reale di quelle persone, ma era sicura che nessuno di quei nobili fosse cresciuto nella miseria come aveva fatto lei, e di conseguenza che non avrebbero mai potuto capire quanto fosse effettivamente marcio il villaggio.

     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,186
    Reputation
    +114

    Status
    Anonymous

    Amministrazione


    II



    Il mio arrivo precedette la comparsa di altri Ninja di Oto. In primo luogo con un cenno della testa salutai la piccola del Mikawa. Per mia disattenzione non mi ero accorto della sua presenza, segno indelebile che il Padrone della Villa non sarebbe di certo giunto a quella pseduo-riunione.

    Giunse a sua volta Kamine. Mi limitai anche verso di lei ad un cenno con la mano. Il ricordo dei Ninjmura e del suo fallimento personale in quella missione era ancora vivido nella mia mente, in cuor mio sperai che dall'ora la piccola Ninja fosse migliorata notevolmente.

    Infine giunse un ultimo ospite, un nuovo acquisto di Oto che non avevo conosciuto ancora personalmente, che intervenne in una maniera a dir poco unica, sorprendendomi in senso ovviamente negativo. La prima volta infatti che mi presentai all’ufficio dello Yakushi fu un momento di massimo rispetto e riverenza e quel ragazzo aveva appena chiesto al dignitario del Daimyo, ad un Chunin, alla Vipera e ad altri Ninja dove si trovava il bagno. La risposta di Hebiko ovviamente non tardò ad arrivare. E fu secca, netta e precisa. Lo invitò calorosamente ad andarsene in fretta, ma ciò non sarebbe successo. Lo avrei impedito direttamente. Aveva offeso tutti i presenti e di certo non se la sarebbe cavata così facilmente: - No, non andrai da nessuna parte. Resterai qui. In religioso silenzio. - e se non avesse ascoltato (pur costretto magari dalla vescica), ignorando i miei ordini mi sarei ripetuto per l’ultima volta prima di agire: - F-e-r-m-o. – In caso contrario, battendo un piede a terra, avrei riservato un Ninjustu decisamente particolare, diretto esclusivamente contro di lui: Nota AssordanteNota Assordante + Amplificatore di Suoni

    Nota Assordante
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un rumore costante che assordi tutti gli avversari presenti entro 3 metri. Causa Intralcio Medio e riduce di mezza leggera la vitalità ogni round. Se utilizzato un amplificatore di Suoni, il raggio d'azione è 15 metri anziché 3 metri. La Velocità della propagazione del suono è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. È necessario produrre rumori per attivare tale tecnica. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Mediobasso / Mantenimento: ½ Basso ogni vittima)
    [Da genin in su]
    (della durata di pochi istanti, non sufficienti ad arrecare danno ma bastevoli per mandare un messaggio molto chiaro). Di sicuro mi sarei garantito la sua immobilità.

    E così quando fummo tutti presenti il servo del Daimyo prese a parlare. Mi trattenni dall’esternare un sorriso. Era logico che avrebbe fatto quei discorsi. E non era di certo un caso la sua sopraggiunta in preciso momento. Oto si trovava in stallo e se un Villaggio Ninja non produceva non poteva nemmeno fornire i propri tributi al Feudo, e di conseguenza il Daimyo non poteva di certo ingrossarsi le tasche dei nostri proventi. Tutto il resto delle sue parole erano di circostanza, discorsi di pura formalità.

    Quindi non rimasi per nulla sorpreso, quello che invece mi preoccupò non poco fu la dichiarazione ufficiale di assenza delle tre figure principali del Villaggio, dei nostri superiori Febh, Diogene e Shinken-sama. Questo di fatto portava ad una conclusione inequivocabile: in loro assenza ero io il Ninja più alto in grado dopo di loro. E se la gerarchia militare aveva ancora un senso di conseguenza responsabile, per quanto momentaneo, del Villaggio. Mandai giù a fatica la saliva. Scrollando la testa cercai di non pensarci per il momento concentrandomi sul resto. Hebiko prese a parlare e si rivelò caustica e irruenta come al suo solito, sprezzante per l’ordine e l’autorità (laddove ovviamente la mia risposta avrebbe dovuto essere più importante e precedente della sua).

    Comunque la ascoltai, in silenzio. Fui colto positivamente dalle sue parole, almeno all’inizio. Non potevo di certo darle torto, aveva semplicemente ragione. Migliorare le Mura era sicuramente una priorità fondamentale del Villaggio. Così come aumentare il grado di protezione. Le vicende del Mostro in Amministrazione erano evidenti e ancora fresche. Ma alla fine dei conti si era limitata a dei banali ragionamenti da Genin. Eppure il suo lavoro da segretaria avrebbe dovuto svezzarla in qualche modo. Però naturalmente pensava alla propria sicurezza, al giustificarsi come pesce piccolo terminando il tutto in dimenticabili borbottii. Si era completamente scordata dell'importanza delle missioni, dell'esportare professionalità e lavori registrate con il marchio di Oto. Chiudersi o semplicemente non approfondire questo argomento era esattamente quello che i nostri nemici speravano: la nostra auto-distruzione.

    Dunque al termine delle sue parole proferii, con tono deciso, prendendo decisamente in mano la situazione: - Onorabile dignitario, quello che Oto ha bisogno in questo momento è quello di cui Oto si è sempre vantata. La sua ricchezza. Ci servono investimenti, se vogliamo migliorare le difese e creare profitto. Ci servono missioni, se vogliamo creare contatti. Ci servono uomini se vogliamo espanderci. Sono tre realtà che mancano al momento al Suono e il raggiungimento anche di uno solo di questi obiettivi ci consentirebbe di ottenere dei risultati, che sicuramente sarebbero apprezzati dal Daimyo e dal cerchio nobiliare del Paese del Riso. –

    Quello che infatti tutti i miei colleghi Ninja stavano dimenticando era una cosa fondamentale tanto quanto scontata: noi Ninja, Villaggio del Suono, non eravamo un’entità indipendente ma eravamo sottoposti, almeno finanziariamente, del Daimyo. E di conseguenza a lui dovevamo sempre delle spiegazioni e dei tributi. E questo non poteva essere di certo dimenticato. Ma per muoversi Hebiko aveva ragione. Nessuno di noi, in quella stanza aveva il permesso per farlo: - Tuttavia Onorabile Sengetsu siamo con le mani in mano. Le riserve monetarie del Suono a quanto sembra sono bloccate e il nostro ristagno si fa ogni giorno sempre più pesante e puzzolente. Dobbiamo avere i permessi, almeno in maniera momentanea, per muovere i soldi, le persone e i mezzi. Almeno finché i tre Ninja principali del Villaggio non torneranno operativi. Non ho altro da dire. – e con quello in effetti terminai i miei discorsi.




     
    .
  9. 'cain
        Like  
     
    .

    User deleted


    L'Agnello e i Leoni

    Impromptu ~ II

    Si sentì fulminato da tutte le direzioni. Pregò, ma la terra non lo inghiottì.

    Era lì, immobile e col capo chino, e nonostante ciò non aveva difficoltà a percepire le occhiate cariche d'ira quasi palpabile che stavano ripiombando su di lui. Il suo girovagare disorientato, e il suo dare ascolto a stereotipi che - a posteriori - avrebbe capito essere il più delle volte privi di fondamento, fece sì che il sofferente Hikaru capitombolasse goffamente nella stanza che, tra tutte quelle degli Uffici, più avrebbe dovuto evitare.

    Era capitato, a quanto pareva, nell'ufficio personale del principale amministratore di Oto - evidentemente assente, a giudicare dalla stramba riproduzione che sedeva dietro la scrivania - nel momento in cui si stava svolgendo un qualche tipo di riunione, dall'ordine del giorno a lui sconosciuto. Alla sua imbarazzante richiesta, tutti i presenti rimasero ammutoliti, e - dall'alto dei loro ranghi - statuari nell'indirizzare strali di riprovazione. Tutti, tranne colui che pareva l'individuo di maggiore rilievo, un uomo dal vestiario e dalla fierezza tali che palesavano senza margine d'errore la sua appartenenza alla nobiltà. Dopo pochi attimi di silenzio assordante, durante i quali era probabilmente impegnato a sopprimere un sentimento inesprimibile dagli appartenenti al suo ceto, con un ventaglio richiuso su sé stesso indicò la giovane donna dai capelli rossi, che era stata molto meno brava di lui a nascondere le sue emozioni e stava fissando Hikaru allo stesso modo con cui un serpente fissa una preda.

    Segretaria, mostra la via a... Come ha detto di chiamarsi?


    Strabuzzò gli occhi, rendendosi conto che, al cospetto di figure la cui magnitudine poneva la sua esistenza sullo stesso livello di quella di una formica, non solo aveva interrotto un incontro ufficiale per chiedere dove poter soddisfare le sue necessità fisiologiche, ma aveva anche dimenticato le più basilari forme di educazione e cortesia, mancando di presentarsi.

    Le chiedo scusa, Eccellenza - in mancanza di titolo più appropriato -
    e chiedo perdono a tutti voi. Il mio nome è Hikaru...


    All'uomo col ventaglio bastarono pochi attimi per riconoscere dal nome del giovane il suo stato di studente del villaggio. E, con sua sorpresa, sollievo e un pizzico di timore, lo invitò a risolvere le sue incombenze primarie per poi fare ritorno. Non sapeva, il ragazzo, cosa lo aspettasse, né il motivo per cui era richiesta la sua presenza in mezzo a gente di tale spessore. Riportò il suo sguardo su colei che aveva capito essere la segretaria dell'ufficio, speranzoso di poter ricevere indicazioni su come trovare il luogo tanto bramato. E rimase pietrificato. Lo guardò con disprezzo, parve che dalle pupille stessero fuoriuscendo aghi avvelenati, e con un tono di voce granitico, scandendo ogni sillaba come un martello su un'incudine, pronunciò poche, inflessibili parole.

    Esci. Subito. Dall'ufficio dello Yakushi.


    Fulminato dalla rabbia e colpito dal livore, per poco non arrivò ad un tale livello di sgomento da rilassare involontariamente i muscoli che ancora riuscivano a tenergli asciutte le gambe. Deglutì, serrando i denti a labbra chiuse, sforzandosi di preservare un'espressione dignitosa in quei momenti di travaglio. Con l'intenzione di congedarsi, eseguì un lieve inchino con la testa, e proprio mentre era in procinto di voltarsi per uscire, fu frenato da quello che aveva tutta l'aria di essere un ordine a cui non avrebbe potuto disobbedire.

    No, non andrai da nessuna parte. Resterai qui. In religioso silenzio.


    A parlare era stato un uomo - giovane, più o meno suo coetaneo - dal crine scuro quanto il tono di voce. Rimase immobile per qualche istante, invaso dalla preoccupazione, mentre sulle sue tempie comparivano fugaci piccole gocce di sudore freddo che gli tracciarono un solco umido sulle guance. Il ninja non aveva mostrato ira nella sua voce, ma assoluta freddezza e gelida autorità, una perentorietà che non dava possibilità di replica. Sapeva, Hikaru, che disobbedire a quell'ordine avrebbe portato conseguenze decisamente poco piacevoli e - nonostante la situazione in cui si trovasse non fosse da meno - decise che la scelta più saggia era quella di rassegnarsi ad altri interminabili minuti di intimissima sofferenza. Riprese un contegno, per quanto possibile, assumendo una postura eretta e rispettosa. Un occhio attento avrebbe senza dubbio intravisto delle piccole smorfie sul suo volto, leggere contrazioni di guance, labbra e sopracciglia che svelavano più o meno apertamente lo sforzo interiore del giovane. Un respiro profondo e - prendendola come una prova di forza e resistenza, doti che ad un aspirante shinobi non devono mancare - restò immobile e in attesa. Di nuovo, a denti e glutei stretti.

    ~


    L'ambasciatore si presentò, e criticò la situazione amministrativa del Suono - all'apparenza allo sbando - che vedeva assenti per motivi imprecisati i suoi più importanti esponenti. Non mancò, Sengetsu-sama, di trafiggere Hikaru con uno sguardo di severo rimprovero, mentre elencava i punti salienti delle mancanze del Villaggio.

    Terminato il discorso, chiese ai presenti di fornire le loro impressioni su cosa non andasse, e i loro progetti su come rimettere in ordine Oto. Restò assolutamente sbalordito nel pensare che un inviato del daimyo volesse ascoltare il suo parere, lui, che viveva lì da neanche tre anni. Rimase in silenzio, mentre la segretaria dai capelli rossi iniziava a dare la sua risposta: un breve discorso di nobili intenti sulla difesa del Villaggio, sul voler rafforzare le mura e sul rendere più sicura la vita degli abitanti; seguì lo shinobi che gli aveva ordinato di restare, con un'analisi sulla ristagnante economia del Suono, e del suo desiderio di farla ripartire a pieno regime. Entrambi monologhi estremamente interessanti, per quanto la mente di Hikaru in quel momento stesse vagando alla ricerca di conforto.

    Stava per raggiungere il limite, quello vero. Nella maniera più discreta possibile, aveva iniziato dei piccoli movimenti col bacino, atti ad un miglior contenimento, e il sudore aveva iniziato a scendere più copioso, raffreddandogli anche la nuca. In preda alla disperazione, pensò che avrebbe avuto la possibilità di congedarsi dopo aver dato la sua risposta al nobile messo, e decise quindi di intromettersi nel discorso rapidamente ed irrispettosamente, conscio del fatto che, essendo lui l'elemento più basso in gerarchia presente, avrebbe dovuto intervenire per ultimo.

    Preparandosi mentalmente a ricevere una nuova, rincarata dose di sguardi iracondi, e cercando al meglio delle sue capacità di normalizzare il suo tono di voce e di controllare la sua vescica, parlò rapidamente.

     Eccellenza, dal canto mio non posso dirle molto. Come ha giustamente detto, sono solo un aspirante shinobi non ancora investito nella gestione del Villaggio. Posso dirle che mi trovo d'accordo col ragionamento sulla sicurezza, che non credo sia mai un investimento sbagliato. Un ambiente più sicuro porta a migliori condizioni di vita, un miglior umore della popolazione e di conseguenza un miglioramento della produttività, nonché del senso di fiducia nei confronti dell'Amministrazione. Non sono in grado di esprimermi sulla questione economica, né sono in grado di commentare la gestione militare o altre questioni amministrative. - e, rifacendosi all'ultima parte del discorso del ninja dai capelli corvini, - In realtà l'unica cosa che mi sento di aggiungere è che Oto non ha niente da invidiare agli altri Villaggi ninja, è casa nostra, mi ha adottato quando non avevo nessuno e sicuramente ogni singolo abitante gli è debitore, non trovo giusto che a causa delle assenze dei ninja principali, che saranno sicuramente impegnati in qualche operazione a favore del Villaggio, la gestione dei fondi debba essere bloccata quando invece si potrebbero sfruttare per il bene di Oto e dei suoi abitanti. 


    Tacque, e pregò nuovamente. Questa volta per il permesso di congedarsi.





     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,050
    Reputation
    +214
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    Ritrovarsi sul Simbolo di Somujo situato al secondo piano della Villa Mikawa, dove c'era un gran letto, una scrivania e un posto dedicato al lavoro (stampare le cartabomba in continuazione) non era stato per niente difficile. Il Villaggio di Oto, - che doveva a Minoru la bellezza di 5.000 Ryo, - era privo di grosse difese spazio-temporali e per questo il Bianconiglio poteva entrare e uscire dal villaggio come più gli aggradava di fare. Il Grande-Grosso Mikawa cattivo, per quanto fosse il datore di lavoro di Minoru, non poteva impedirgli di materializzarsi ad Ame o nei boschi del Paese del Fuoco; d'altro canto Minoru si faceva sempre trovare al suo posto di lavoro aspettando che lo pagassero, dato che i soldi gli erano necessari per aprire una negozio di felicità pieno di bombe. Nel tempo, però, aveva smesso di considerarsi come un estraneo al villaggio, - come un sunese, per giunta, - per pensare che a furia di trovarsi in quel villaggio, seppur da impiegato a tempo indeterminato, era divenuto una parte dello stesso. Non era proprio il posto che egli aspirava a chiamare "casa", ma era anche un qualcosina in più di un semplice posto di lavoro: Oto era Oto e con il suo caos tanto bastava da poter venire considerato alla pari di una "seconda" casa per colui che la prima l'aveva già persa molto tempo addietro. Nonostante egli si considerasse come un "quasi" ninja di Oto, gli altri non sembravano considerarlo come tale: era un semplice mercenario, un lavoratore che prima o poi si sarebbe allontanato per dedicarsi unicamente solo al lavoro per Kurotenpi. Per questo si sorprese alquanto nel vedere una lettera missiva posizionata sul tavolo: a chi era destinata? A lui? E da chi era stata lasciata? Dal Mikawa? E cosa voleva? E dove andava? E bla-bla-bla?
    «Carta? Perché nessuno mi lascia un cuore pulsante... eh... me...» – in un attimo si mise delle scarpe con tacco 12, si aggiustò la farfalla sul collo e lesse quella strana lettera che invitava a recarsi nel palazzo dell'amministrazione per discutere di chissà cosa. - «A me? No... non a me...» – Prese la lettera, la annunsò, la assaporò con la lingua. Niente. Poi indossò la coda e le orecchie: alla fine dei conti era pronto per andare.

    "Hmm? Dev'essere questa la porta... Guarda quanto è vecchia!.. Quasi come quel Gate che il Mikawa mi ha chiesto di far esplodere... Forse vorrebbe che faccia esplodere anche la porta? Oppure la porta e il muro?.. In tutto sarebbero 1.000 ryo per esplosione... Con lo sconto 1.000 ryo e basta... No, facciamo solo la porta senza sconto..." - In un attimo, ritrovandosi dinnanzi alla porta d'ingresso nell'amministrazione Minoru piazzò un 2 cartabomba e un Simbolo Esplosivo al centro della porta [Potenza 100 + Potenza: 90 – Azione Rapida]. Quindi si sarebbe allontanato di quanto bastasse perché la porta esplodesse senza causargli alcun danno. Alla fine sarebbe semplicemente entrato nell'amministrazione attraverso i detriti e i resti di quella porta. - «Buongiorno,» – avrebbe esordito grattandosi il mento. - «Ho visto quella porta e ho pensato che fosse troppo vecchia, così l'ho demolita... hehe... sempre che non vi dispiaccia... hehe»



    In ogni caso Minoru sarebbe apparso agli altri per quel che era già da alcuni mesi: un Bianconiglio con la coda paffutissima, i tacchi 12, i tanga e un orsacchiotto di peluche nella mano destra. Fatto il giro della stanza, avrebbe notato l'occhialuto sulla sedia, dietro alla scrivania e si sarebbe letteralmente "steso in modo sexy" sul tavolo davanti a quel tizio con gli occhiali tanto per stare più comodo. A quel punto il pene gli avrebbe "leggermente" scivolato fuori dal tanga... prima che Minoru lo avrebbe guardato con fare sospetto per poi sistemarlo indietro, come stava prima. Ovviamente avrebbe guardato anche il portavoce del daimyo e le guardie ma non si sarebbe curato di loro, a meno che non avessero deciso di attaccarlo o fargli qualcosa. Prima si sarebbe girato verso il tizio sulla poltrona. – «E tu chi sei? Beh... io sono Minoru!.. Lieto di conoscerti! Di che parliamo oggi?.. hehe... comunque se tu sei quello stupendo, io sono quello divino...hehe...» – Poi si sarebbe girato verso gli altri presenti nella sala. - «Hey, ma quanto siete saporiti da 1 a 10? Scommetto 12... hehe... ma comunque vabbeh... avete del sangue? E un materasso? E' scomodo stare sdraiati qua. Haha... il sole... il mare... la spiaggia... la carne... haha. E tu? » - Si girò di nuovo verso l'occhialuto? - «Chi è che sei? Mai visto qua. Mai visto. Sicuro di essere di Oto? No, perché il Mikawa non sembra di avermi parlato di un quattrocchi nel villaggio. Però vabbeh. Qualcuno mi porti un Chisuko. Ho fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. ame Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame. Fame.» – Alla fine si sarebbe rivolto verso l'unica ragazza con i capelli rossi lì presente. - «Hey tu là. Ho fame.»





    Vitalità: 14 leggere
    Chakra: 69 Bassi
    Equip.: CartaBomba II x8/10

    Sigilli Rimasti:

    Status:

    Attese:



    Slot Azione:
    I - ///
    II - ///
    III - ///

    Slot Difesa:
    I ///
    II ///
    III ///

    Slot Tecnica:
    I- ///
    II- ///



    Slot Gratuito:


    Edited by leopolis - 30/6/2018, 14:08
     
    .
  11.     -1   Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    Autogestione


    Post 3 ~ Consigliere


    Le labbra dell'araldo si piegarono impercettibilmente in un sorriso amaro mentre osservava il rimpallo tra la segretaria e lo Yotsuki della faccenda bagno. In un altro contesto la scenetta sarebbe anche potuta apparire comica, ma in quel frangente la sua unica reazione degna di nota fu trattenere un sospiro. Aveva letto i dossier su tutti i convenuti, e purtroppo le osservazioni che vi erano riportate ritraevano in modo impietoso la realtà. In ogni caso avrebbe infine optato per ignorare ulteriormente l'interruzione, contando sul fatto che un giovane desideroso di intraprendere una via perigliosa come quella del ninja riuscisse a trattenere i propri stimoli, almeno per il tempo necessario a concludere quella pagliacciata.

    L'atteggiamento assunto dalla Vipera del Suono dopo essere stata punta sul vivo servì giusto per conferma. Una lunga serie di aggettivi potevano essere legati alla ragazza dai capelli rossi, la maggior parte dei quali poco lusinghieri. Al nobile non fece né caldo né freddo l'atteggiamento di sfida assunto dalla kunoichi: l'unica cosa su cui si sarebbe concentrato sarebbero state le sue parole, giudicandola su quella e null'altro. Al termine della sua esposizione, l'uomo non avrebbe emesso un suono, e il suo unico movimento sarebbe stato un cenno del capo per mostrare che aveva inteso quanto aveva da dirgli. A seguire sarebbe stato il turno di Kato. Lo shinobi si sarebbe espresso con termini chiari e voce decisa, senza tirarsi indietro. Anche nel suo caso, il dignitario sarebbe stato a sentire, socchiudendo gli occhi e assaporando ogni parola uscita dalla sua bocca. Quando a parlare fu lo studente, il quale per inciso mostrava ormai segni di cedimento, per la prima volta il nobile incurvò le labbra, non in segno di disgusto come in precedenza, ma in un accenno, subito represso, di sorriso. La fedeltà dimostrata da l'ultimo nella scala gerarchica, dall'ultimo arrivato, dall'ultimo degli ultimi, sarebbe dovuta essere da esempio a tutti gli altri lì radunati.

    A quel punto mancavano solo Kamine ed Harumi. La seconda in particolare, tesa per il fatto di dover esporre il proprio punto di vista, cercò conforto nella piccola Yakhiru, solo per accorgersi che era sparita. La pestifera bambina dai capelli rosa aveva probabilmente approfittato di un attimo di distrazione per dileguarsi, probabilmente annoiata dall'andamento della conversazione, inseguendo l'impulso di un momento. Sospirando, ritrovandosi senza vie di fuga, la giovane portatrice del due code si sarebbe chinata rispettosamente prima di dare il suo umile contributo. Ecco... Non posso dire di parlare a nome di Diogene-sama, o degli altri ninja raccolti alla Villa, ma se si accontenta della mia opinione... Per me il Villaggio è...fiacco. La ragazzina aveva esitato, cercando una parola più adatta per alcuni secondi senza infine trovarla. Per scusarsi, avrebbe subito portato le mani in avanti. Cioè, come dire...è stato lasciato andare alla deriva, ecco! Cercando al contempo di calmarsi e di raccogliere il coraggio, avrebbe tentato di sostenere la propria constatazione adducendo delle argomentazioni. Chi ha parlato prima di me ha detto bene: noi tutti dobbiamo qualcosa ad Oto. Non avrebbe rivangato il suo passato traumatico prima che giungesse al Villaggio, ma avrebbe sorriso timidamente ad Hikaru. La sua difesa è essenziale, così come dovrebbe esserla la spinta verso l'esterno. Se mancasse una delle due, è solo questione di tempo prima di essere schiacciati. Man mano che parlava, la kunoichi acquistava sicurezza, ed il suo tono si faceva più serio e professionale. Penso che sia il caso di ristabilire una gerarchia chiara, assicurare il rispetto della legge tanto dentro quanto fuori, per tranquillizzare i cittadini, riordinare i ranghi dei ninja e trattare con gli altri Villaggi da pari a pari. Avrebbe avuto molte altre cose da aggiungere, ma nel momento in cui si accorse del silenzio profondo che regnava intorno a lei, la sua antica vergogna riemerse prepotente, bloccandola di colpo. A fatica, sarebbe riuscita a terminare il discorso, balbettando incerta. E-e...e questo è quanto!

    Il volto del funzionario sarebbe rimasto immoto, simile ad una maschera di cera, per un lungo, interminabile minuto. Infine, preso un respiro profondo, avrebbe unito le mani. Vi ringrazio per aver condiviso con noi il vostro pensiero. Avete tutti ragione, in un certo senso, ma credo che ad essere andato più vicino di tutti al nocciolo della questione sia stato Yotsuki-san. Non a caso la sua esperienza e il suo rango sono i più elevati, tra voi. Un brevissimo silenzio, poi esalando, quasi si togliesse un peso dallo stomaco, l'araldo avrebbe emesso la sua sentenza. Quello che manca al Villaggio di Oto è una guida. Un capo che sia in grado di prendere delle decisioni. Sebbene si tratti di una procedura poco ortodossa, il daimyo e i suoi consiglieri hanno deciso di nominare un consigliere pro tempore, in attesa del ritorno dei jonin. Spetterebbe a loro riunirsi in assemblea per assegnare tale carica, ma voi stessi avete capito che indugiare ulteriormente potrebbe essere fatale al Villaggio. E se cadete voi, cade l'intero Paese del Riso. L'Accademia rischierebbe di sfaldarsi ed infine la pace dell'intero Continente sarebbe a rischio. A quel punto, giunse la conclusione, rapida ed inaspettata. Noi abbiamo dunque decretato di nominare Yotsuki Kato consigliere del Villaggio del Suono, fino a data da destinarsi. Possa egli, come guardiano, continuare a custodire Oto e ciò che rappresenta. Il finale, sibillino, sarebbe rimasto aperto a infinte quanto personali interpretazioni. Ovviamente diamo facoltà al consigliere di nominare uno o più assistenti, di assegnare gli incarichi tra i ninja di Oto come meglio ritiene opportuno, e naturalmente di gestire i fondi messi a disposizione dal Paese del Riso, e quelli guadagnati con il vostro lavoro. Un mandato pieno, insomma, per quanto a scadenza. Così abbiamo parlato!

    qujXWUW


    Un istante dopo, la porta della sala esplose in mille pezzi.

    Kaworu, ovviamente puoi recuperare il giro in un secondo momento, il funzionario ascolterà anche la tua risposta e ne terrà conto, anche in vista di futuri sviluppi. Detto questo, liberiamo il campo dai PNG e divertiamoci, con il nostro nuovo Consigliere pro tempore!

     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Il Fiore Lupo

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,186
    Reputation
    +114

    Status
    Anonymous

    Amministrazione


    III



    Fortunatamente lo studente accolse il mio invito a restare fermo e immobile in quella posizione e questo mi rincuorò notevolmente. Per sua fortuna avevo già pronta una punizione esemplare. Comunque superata l’inesperenza del giovane Ninja i discorsi proseguirono senza troppe difficoltà, fino ad un momento specifico, che mise in secondo piano tutte le notizie sconvolgenti che avevo ricevuto. Un preciso istante in cui tutto sarebbe cambiato.

    Mi trovavo circa a poco più di tre metri dalla porta di ingresso [Nota]Leo, visto che stiamo agendo e combattendo da Chunin certe descrizioni arrivati al nostro punto sono doverose e necessarie. Altrimenti si parla di imprecisioni ed errori che non possono essere ignorati. Giacché non fai alcun riferimento preciso e dettagliato alla tua posizione o quella degli altri Ninja io decido ora che mi trovo a poco più di tre metri dalla porta di ingresso., il più vicino di tutti rispetto all’entrata. I miei sensi non percepirono nulla finché una terribile esplosione non coinvolse tutta la stanza, risuonando non solo nel piano dell’Amministrazione ma probabilmente anche al di fuori. Per la conflagrazione le finestre dell’ufficio di Febh Yakushi implosero e la mia unica reazione fu quella di rivestirmi di Chakra Elettrico [S. Difesa I]Puramente scenico, ma funzionale alla descrizione e carattere del mio pg. , più spinto dall’istinto che dalla logica, per difendermi così dalle varie schegge, che impazzite schizzarono in tutta la stanza.

    Il fumo, i detriti e la confusione predominarono su tutto il resto e per qualche attimo l’unico rumore che percepivo fu il ronzio fastidioso nelle mie orecchie. Ma velocemente ripresi controllo di me stesso e volsi lo sguardo, e l’intero corpo, verso l’ingresso notando come si stesse afficiando una persona assolutamente fuori da ogni schema (per via della sua apparenza) e sicuramente autore di quel gesto così folle e oltraggioso. Si stava avvicinando, proseguendo verso l’interno della stanza, quasi passandomi vicino. A portata di pugno. [Nota]Collegandosi al discorso precedente nel tuo post metti nero su bianco che appena esplosa l'entrata entri nel locale e fai letteralmente il giro della stanza. Di conseguenza vista la tua mancanza di ulteriori descrizioni decido che passi ovviamente vicino a Kato. Abbastanza vicino per Kato per attaccare Minoru corpo a corpo senza movimenti aggiuntivi. Se ciò comunque dovrebbe creare qualche discorso di troppo considera allora che Kato si avvicinerà a Minoru usando lo Slot Movimento Gratuito per sganciare il primo pugno

    Già, perché per nulla al mondo… Per il mio onore e per il buon senso avrei permesso che tutto questo sarebbe andato avanti. L’ufficio dell’Amministratore era stato violato! Non lo conoscevo e per quanto ne sapessi lo potevo considerare un nemico a tutti gli effetti. Un avversario che era stato in grado di superare incolume e discretamente i Gate, e giungere fino da noi. Un nemico magari a conoscenza della nostra riunione. Un nemico che magari stava puntando al dignitario.

    No, lo avrei ucciso in quel preciso istante e solo dopo mi sarei posto le domande successive. E così lo avrei colpito, con la massima potenza e violenza che avevo in corpo. Mi stava volutamente ignorando e avrei fatto sentire di conseguenza il peso dei miei pugni! Dunque a distanza corpo a corpo non mi sarebbe rimasto che impugnare, in una frazione di secondo grazie alle mie abilitàPrestigiatore [1]
    Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile.
    [Da genin in su]
    , il mio tirapugni modificatoRongusukai [Potenziamento]
    Rongusukai è un tirapugni con lama potenziato, grazie alle conoscenze apprese da Kato nella metallurgia. Come ogni tirapugni con lama possiede una lama laterale lunga 15cm dall' impugnatura. Può essere scagliato fino a 9 metri come AaD. Viene concesso esclusivamente in unità singola.
    Tipo: Da Mano - Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 30 | Durezza: 4 | Crediti: 85)
    [Da chunin in su]
    sulla sinistra e sganciare subito dopo un diretto sinistro alla base del suo collo. Un diretto semplice: mi sarei limitato a distendere in tutta la lunghezza il braccio e avanzare con l’intero busto così da allungare la portata del mio attacco. Un colpo carico di ogni mia abilità e conoscenza![S. Tecnica Avanzato I & Slot Tecnica]Potenza: 40 ( 30 tirapugni+10 potenza base pugno) + 15 (Esplosione Elettrica) + *3 contro oggetti (Manipolazione della Natura)
    Forza: 750 (+ 1 tacca da Mi! Fa! +2 Tacche da La! Si!)
    Velocità: 800 ( +3 Tacche da Cambio di Nota + 2 da Mi! Fa! +3 da La! Si!)

    OverCap Braccio Sinistro.

    Compentenze usate: Cambio di Nota, Primo Violinista, Taijustu Perfette (su Do! Re!), Azione Rapida

    Note del Dolore: Do! Re!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può allontanare la vittima fino a 9 metri di distanza tramite il chakra compresso. La Forza del colpo sarà incrementata di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare le tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]

    Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può causare Dolore (DnT Medio) nella zona colpita tramite il chakra compresso. La Forza e Velocità del colpo saranno incrementate di 2 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Do! Re" e "Note del Dolore: La! Si! Do!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare più tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Mediobasso)
    [Da genin in su]

    Note del Dolore: La! Si! Do!
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore, colpendo l'avversario, può incrementare le statistiche del proprio colpo: la Forza sarà aumentata di 4 tacche, la Velocità di 3 tacche. Può essere utilizzata a mani nude o con [Potenziamenti]. È possibile combinarla con le tecniche "Note del Dolore: Do! Re" e "Note del Dolore: Mi! Fa! Sol!" sfruttando un singolo slot tecnica avanzato per attivare più tecniche insieme, sullo stesso colpo.
    Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]

    Primo Violinista
    Talento: L’utilizzatore può causare, insieme al danno di Note del Dolore: Do! Re!, Stordimento. Lo Status medio causato durerà per 2 Round. È possibile usarlo una sola volta ogni 2 Round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Cambio di Nota
    Talento: L’utilizzatore può convertire il Bonus in Forza di 3 tacche di Note del Dolore: Do! Re! in Bonus in Velocità di 3 tacche. È possibile usarlo una sola volta ogni 2 Round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da genin in su]

    Taijutsu Perfette [0]
    Speciale: L'utilizzatore può utilizzare 2 abilità "Talento" applicandole alla stessa taijutsu, 1 volta ogni 2 round.
    [Da chunin in su]



    Al termine di quel primo pugno se fosse stato effettivamente scaraventato via dalla potenza del Chakra Compresso non mi sarebbe rimasto che finirlo. Mentre sarebbe stato ancora in volo sarei scomparso, in un istante, per ricomparire poco prima di dove verosimilmente l’effetto della spinta di Do! Re! sarebbe terminata (facile da intuire poiché lo slancio del Chakra compresso era rettilineo) per sganciare così un calcio destro carico di Chakra Elettrico, esattamente al centro del suo volto. Un colpo talmente carico di potenza da superare qualsiasi barriera o difesa[S. Tecnica Avanzato II]
    Forza: 750
    Velocità: 625 (+1 Tacca da Esplosione Elettrica)

    Potenza: 30 (Stivali da Combattimento) + 15 Esplosione Elettrica
    Potenza vs Oggetti: 30 (20 Stivali +10 Attacco Base+15+80 (4 Bassi spesi in Tocco Distruttivo)*3 Manipolazione della Natura= 375

    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]

    Distruzione ad Area (Intermedio)
    Arte: 'utilizzatore può causare danni ad area tramite i colpi corpo a corpo: il colpo si propagherà entro 1,5 metri sulla superficie colpita a partire dal punto d'impatto. La potenza del danno ad area è metà (x0.5) rispetto a quella del colpo diretto, viene considerato come il danno di una [Bomba] per il calcolo dei danni. Nel caso vengano colpiti jutsu difensivi il danno ad area si somma al danno inferto sul punto di impatto diretto.
    (Mantenimento: ½ Basso a colpo)
    [Da chunin in su]


    Girochin Doroppu - Calcio a Ghigliottina
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore esegue un movimento accelerato scomparendo dalla vista e apparendo due metri sopra un avversario entro 9 metri, avvolto dalla Veste Elettrica. Da questa posizione eseguirà un calcio a martello in caduta, con Forza aumentata di 4 tacche. All'impatto emetterà un'onda d'urto elettrica con potenza pari a metà di quella sviluppata dall'attacco in un raggio di 1,5metri per livello dispari di Tecnica Speciale. Non è possibile utilizzare questa tecnica a scopi difensivi. Può potenziare l'attacco con la Veste Elettrica.
    Tipo: Taijutsu - Mischia
    (Consumo: MedioAlto)
    [Richiede Veste Elettrica II]
    [Da genin in su]

    Stivali da combattimento [Potenziamento]
    Speciali calzature che ricoprono l’intero piede fino alle caviglie, simili a dei stivaletti. Sono appesantite con vari strati di ferro, pensate per potenziare i colpi a contusione portati con gli arti inferiori. Non hanno valore difensivo.
    Tipo: Potenziamento - Contusione
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 20 | Durezza: 2 | Crediti: 25)
    [Da chunin in su]


    Tocco Distruttivo (Superiore)
    Arte: L'utilizzatore può danneggiare gli oggetti con gli attacchi corpo a corpo; la potenza del colpo non armato contro oggetti e armi è aumentata di 10 ogni consumo ½ Basso. Non aumenta la potenza contro avversari.
    ( (Consumo: ½ Basso a colpo ogni 10 di potenza)
    [Consumo massimo: 4 Bassi])
    [Da chunin in su]


    Manipolazione della Natura
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare l'efficacia delle proprie armi, protezioni o colpi senz'arma. Può scegliere 1 potenziamento tra i seguenti. - Potenza +20 - Potenza +10, potenza contro armi e oggetti x2 - Potenza contro armi e oggetti x3 Non cambia la potenza delle armi per il calcolo dei danni alle persone.
    Tipo: Ninjutsu - Katon/Raiton/Suiton/Fuuton/Doton
    (Consumo: Basso ogni colpo )
    [ [Richiede Impronta di Chakra] ]
    [Da chunin in su]
    Se ciò non fosse bastato per neutralizzarlo appoggiando a quel punto entrambe le gambe a terra, per riprendere così l’equilibrio, a prescindere dalla sua posizione avrei sganciato un calcio semicircolare sinistro, dall’esterno verso l’interno, all’altezza del suo fegato [S. Azione I]Forza: 675 Velocità: 725 (+4 Mediobasso +1 Esplosione Elettrica)

    Potenza: 30 Stivali, +15 Esplosione Elettrica
    e appoggiando poi la gamba a terra avrei terminato la mia offensiva sganciando un diretto sinistro ad altezza del suo volto! [S. Azione II]Forza: 675 Velocità: 725 (+4 Mediobasso +1 Esplosione Elettrica)

    Potenza: 40 Tirapugni, +15 Esplosione Elettrica


    Se invece per qualche motivo il nemico fosse riuscito ad evitare la spinta avrei per prima cosa creato diverse copie fisiche di me stesso(ovviamente mettendo da parte il mio tirapugni), e facendole comparire a fianco del nuovo studente e del servo del Daimyo [S. Tecnica Avanzato 2]
    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da chunin in su]


    Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore. La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]
    . Poi magari avvicinandomi all’avversario [S. Azione 1] avrei intrapreso un’offensiva nei suoi confronti. avrei sganciato un calcio semicircolare sinistro, dall’esterno verso l’interno, all’altezza del suo fegato [S. Azione 2]Forza: 675 Velocità: 725 (+4 Mediobasso +1 Esplosione Elettrica)

    Potenza: 30 Stivali, +15 Esplosione Elettrica
    e appoggiando poi la gamba a terra avrei terminato la mia offensiva sganciando un diretto sinistro ad altezza del suo volto! [S. Azione 3]Forza: 675 Velocità: 725 (+4 Mediobasso +1 Esplosione Elettrica)

    Potenza: 40 Tirapugni, +15 Esplosione Elettrica
    Terminata l'offensiva avrei gridato ai miei compari Ninja: - Chiunque esso sia, un tale gesto non può essere perdonato! Catturatelo o uccidetelo ma non lasciatelo fuggire!


    Tabella Riassuntiva:

    Chakra Residuo:
    Caso numeri romani: 58/80 Bassi
    Caso numeri arabi:  63,75/80 Bassi


     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,899
    Reputation
    +187

    Status
    Online

    Attentato (?)


    III



    La situazione sembrava essersi calmata. Kato aveva placcato l'intruso[Hikaru], e gli altri, subito dopo la rossa, avevano detto la loro, esponendo i loro pensieri. Il chuunin sembrava concordare con la Vipera, esponendo più o meno le stesse argomentazioni. Anche Harumi parlò, scatenando un sospiro esausto in Hebiko, che scosse silenziosamente la testa.

    Da quando in qua diamo il diritto di parola a dei poppanti...

    Stessa reazione, seppur più sorpresa e infastidita, la ebbe quando il ragazzetto albino prese parola, incredula del fatto che il sottoposto del Damiyo non lo avesse interrotto. Anzi, dalla sua espressione, sembrava persino soddisfatto! La ragazza non poteva credere che persone di quel ceto degnassero di parola un patetico studentello, sporattutto vista la motivazione con cui era arrivato in quella stanza.
    Hebiko mantenne la calma nonostante tutto. Ora che avevano espresso i loro pensieri, il portavoce del Damiyo avrebbe sicuramente esposto quali fossero i problemi secondo il loro parere, e probabilmente, sapendo che Febh aveva già espresso il suo desiderio di renderla consigliera, avrebbero iniziato a valutare la possibilità di fare ordine e magari messo alla prova-

    ...Cosa?

    La kunoichi si pietrificò. Le parole del portavoce del Damiyo sembravano surreali. Senza considerare il fatto che parlasse di una decisione del Damiyo stesso, facendo apparire la cosa come premeditata e rendendo quella riunione inutile. Non era poi così difficile credere che Febh ancora non avesse detto a nessuno del suo volerla promuovere ad una posizione migliore rispetto al suo misero ruolo da segretaria, ma era anche vero che si era fatta un nome in Amministrazione e dintorni per essere stata colei che aveva messo in riga lo Yakushi, facendolo tornare al lavoro. Eppure, nonostante il suoi sforzi, ed il fatto che lei e lo Yotsuki avessero espresso lo stesso identico pensiero, era stato nominato lui. Consigliere. Lasciando così le mura senza il più forte tra gli shinobi rimasti.
    Le mani della ragazza iniziarono a tremare. Il suo istinto di rivoltare il riccone che aveva davanti come un calzino venne represso a fatica, mentre teorie di complotti ronzavano nella sua testa. Fu un'esplosione a distrarla, a distrarre tutti. La Vipera si voltò verso la porta, con un accenno di sorriso, poichè solamente una persona avrebbe potuto osare far eplodere le porte dell'ufficio, e sicuramente era la stessa persona che avrebbe salvato la situaz-

    ...Cosa... dovresti essere... ...tu??!

    L'illusione che Febh potesse essere tornato a sorpresa venne distrutta da una sorta di transessuale malvestito che aveva invaso l'amministrazione, prontamente placcato da Kato. La ragazza rimase al suo posto, decisamente incredula, pronta ad agire se quel qualsiasicosafosse si fosse avvicinato ai ricconi imbellettati dietro di lei. Ma nonostante il frastuono che stava e avrebbe potuto portare quello strambo individuo, c'era un'altra questione che stava facendo saltare i nervi della ragazza, e non poteva trattenersi più del dovuto, tantomeno lasciare che un possibile bersaglio restasse sotto tiro dello sconosciuto dagli esplosivi facili. Doveva portarlo in un luogo sicuro, ed eventualmente poi discutere della cosa.

    Lei, con me! Siamo sotto attacco! Voi guardie, aiutate il chuunin!

    Per quello che ne sapeva, quello poteva essere un terrorista. Non appena vide Kato andare prontamente all'assalto, allungò le braccia in modo da poter prendere l'assistente del Damiyo, volatizzandosi fuori dalla finestra per portarlo lontano da quella minaccia improvvisa. Nonostante fosse così piccina, aveva la forza sufficiente per trasportare almeno altri tre come lui, se non di più, e l'equilibrio necessario per non farlo cadere malamente a terra. Una volta fuori, controllò che non ci fosse nessun complice dello stramboide ad aspettarli, tenendo l'uomo di fianco a se, ma libero dalla sua presa. Assicuratasi della calma dopo essersi allontanata a sufficienza dall'edificio, si coprì il viso con le mani per qualche interminabile secondo, per poi voltarsi, visibilmente furiosa, verso Sengetsu, indicando l'Amministrazione:

    Mi spiega cosa diavolo era il suo discorso!? Kato consigliere!? Lei sta scherzando spero!? Non ci posso credere, io...

    Strinse denti e pugni, trattenendosi a stento dallo schiaffeggiarlo. Non poteva negare che parte della sua rabbia era data dal sentirsi insultata personalmente, ma aveva obiezioni ben più importanti di una misera gelosia. Prese fiato, cercando di parlare più lentamente e con un tono di voce più pacato.

    Lo vede cos'è appena successo? Qualcuno è entrato nell'ufficio a sorpresa, nonostante i nostri controlli! E sa questo perchè? Perchè l'unica persona in grado di tener fuori persone del genere era là dentro, con noi, a farsi eleggere Consigliere e pasare al patetico lavoro d'ufficio, piuttosto di restarsene sulle mura ad evitare che terroristi del genere possano mettere piede ad Oto!!

    La ragazza prese fiato, visibilmente scossa, continuando a controllare la finestra nel tentativo di capire cosa stesse succedendo e quando poteva tornare all'interno.

    Ha appena provato sulla sua pelle le conseguenze di questa decisione. Non so se lo Yakushi ha mai parlato con uno di voi, e onestamente speravo che le voci che girano sul mio conto sarebbero comunque arrivate a voi... Ma lavoro ormai da almeno due anni con Febh, e lui stesso ha espresso il desiderio di volermi consigliera. Non vuole nemmeno tener conto del parere del nostro Amministratore scomparso? E togliere l'unica protezione che Oto ha per impedire che ci attacchino di sorpresa, rinchiudendolo in un misero ufficio dove ha messo piede solo una decina di volte? Ognuno di noi ha capacità e potenzialità diverse, e sarebbe meglio mettere quelle in risalto, piuttosto di promuovere a caso chi ha la targhetta più luccicante.

    Qualsiasi tentativo di ribellione da parte del nobile sarebbe stato negato. In quel momento il suo obiettivo era quello di proteggerlo da una presunta minaccia, la sua sicurezza veniva prima dei suoi capricci da nobile. Tuttavia, se fosse arrivato qualche cenno dalla finestra dell'Amministrazione, dicendole del pericolo cessato, sarebbe tornata senza fiatare.




    Edited by Waket - 30/6/2018, 17:49
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    279
    Reputation
    +19

    Status
    Offline

    Under New Management


    Post II

    Harumi non le fu molto d'aiuto nel capire meglio la situazione, ma lo sguardo di Hebiko tradiva che la situazione non era delle più rosee dal suo punto di vista. L'arrivo poi di un novellino che cercava il bagno mise la cornice a quel quadro d'assurdità che era l'ufficio di Febh Yakushi.

    Dopo che sia Hebiko che Kato parlarono, Kamine rimase un momento indecisa prima di prendere la parola. Eccellenza, se posso...sono Kamine Ashimi, kunoichi del Suono. Cercò di mantenere un tono neutro Trovo giusto il quadro dipinto dai miei concittadini e le soluzioni a breve termine proposte, ma... Il suo sguardo si fece il più penetrante possibile. Le (non) reazioni del dignitario quando la ragazza entrò, le fecero immaginare che non avrebbe avuto molto successo cercando di sfruttare il suo aspetto, quindi decise di usare la ragione.Sono appunto soluzioni a breve termine. Per dei problemi creati dalla testardaggine di voler perseguire una politica legata a doppio filo ad un passato politicamente ed economicamente fallimentare. Trovo sia necessario pensare, fin da ora, a gettare le basi non per uno stravolgimento del Villaggio, ma per un forte aggiustamento della rotta politica di Oto. Senza perdere la nostra identità, dobbiamo sfruttare le strategie che solo nuovi punti di vista possono suggerirci. Per il bene del Paese e di Oto. Concluse aggiustandosi gli occhiali (con le lenti finte). Grazie del suo tempo. È tempo di prendere in mano le cose.

    Quando Sengetsu riprese parola, assegnando a Kato il ruolo di consigliere, pro-tempore o meno, Kamine sollevò un sopracciglio in risposta. Non che non considerasse lo Yotsuki un ninja abile, ma da quello che aveva avuto modo di vedere, era apperentemente troppo legato alla mentalità del Suono a cui si era riferita nel suo discorso. Tuttavia non ebbero modo di replicare a quelle parole, poichè la porta dell'ufficio esplose, facendo entrare in scena un...Che? Il pazzo che aveva fatto irruzione era bardato in maniera assurda. Chiunque fosse, però, a parte l'entrata esplosiva, non sembrava avere intenzioni immediatamente bellicose, a desumere dal modo in cui si muoveva. Kato tuttavia non era dello stesso avviso, così come Hebiko. Il primo attaccò l'intruso, mentre la seconda si affrettò ad afferrare l'araldo del Daimyo saltando fuori dalla finestra. Stramaledetti kami.

    Harumi, sta indietro! La kunoichi scattòSlot Azione I
    Velocità 525

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    verso la porta, cercando di aggirare lo scontro tra i due e afferrare il ragazzo che era entrato in cerca del bagno. Se fosse riuscita nel suo intento, lo avrebbe spinto fuori, nel corridoio, senza troppi complimenti. Tu! Scendi in strada e trova la rossa, assicurati che il tizio stia bene e falla tornare qui, è un ordine! Non si sarebbe preoccupata poi troppo del tono, non aveva motivo di usare calma.

    Dopodichè, si sarebbe posta sulla porta, per bloccare l'uscita dell'assalitore e l'eventuale entrata di altri. In guardia, si mise a studiare la situazione.

    Mai che si fermassero a pensare per due secondi, sempre a menare le mani e agire senza pensare.

    Kamine Ashimi
    Chakra: 75/75
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità: 525
    Resistenza: 475
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Movimento
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Shuriken × 5
    • Fukibari × 1
    • Wakizashi × 1
    • Mantello × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Gambali in Cuoio × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    Note
    --
     
    .
  15.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Magistra Vitae

    Group
    Giocatori
    Posts
    828
    Reputation
    +91

    Status
    Offline

    Autogestione


    Post 4 ~ Attentato


    Lo sguardo perforante del funzionario si sarebbe posato su Kamine mentre questa dava la sua risposta. Parole sibilline, il cui significato sarebbe apparso confuso ai più, ma non all'uomo, abituato alle discussioni nelle sale del potere tra nobili e dignitari. In pratica, senza sbilanciarsi od esporsi, stava criticando la politica del Paese del Riso, e non solo quella attuale, ma anche il suo recente passato. Di certo il rappresentante poteva concordare con lei su almeno un punto: i tempi stavano cambiando, ed anche piuttosto rapidamente. Un cambiamento per rimanere al passo era necessario, ma abbandonare il sentiero vecchio per quello nuovo spaventava tutti, soprattutto considerando che a palazzo in molti avevano l'impressione di trovarsi su uno spartiacque. Un passo sbagliato, in una direzione o nell'altra, e sarebbero caduti, inesorabilmente e senza possibilità di salvezza. Per questo, come aveva appena annunciato, la scelta era caduta sul chunin. Aveva scalato la gerarchia propugnando un'idea di Oto vecchio stampo, dimostrando l'energia per riportarla in auge. Inoltre, alle eminenze grigie, era sembrato il classico ninja del Suono: facile da capire, e quindi facile da manipolare e tenere sotto controllo. Se avesse agito contro il loro interesse, erano sicuri di poterlo rimettere in riga alla svelta, ricordandogli da chi prendeva ordini.

    Comunque fosse, la carriera politica di Kato Yotsuki come consigliere pro tempore rischiava di essere ancora più breve dell'ormai proverbiale Mizukage per un'ora. L'araldo del daimyo non aveva finito di parlare che da qualche istante, sganciando sugli ascoltatori increduli la decisione presa da altri, quando la porta d'ingresso era andata in pezzi e aveva fatto il suo ingresso un individuo che definire peculiare era poco. Le braccia della Vipera avrebbero avvolto il dignitario, portandolo al sicuro, ma le due guardie che erano con lui non sarebbero rimaste a guardare. Ignorando il comando della genin, si sarebbero precipitate a loro volta fuori dalla finestra, atterrando senza difficoltà un paio di metri più in basso, trovandosi l'ufficio dell'amministratore al primo piano. Nonostante non fossero ninja, erano pur sempre soldati addestrati, con un unico scopo: proteggere l'incolumità dell'araldo. Non avrebbero badato ad altro, né ascoltato nessun altro ordine che non provenisse da lui, o dal daimyo in persona.

    Tossendo per la polvere sollevata dall'esplosione, Harumi si rese conto di quanto stava accadendo quando la jinchuriki più grande gridò il suo nome, invitandola a portarsi al riparo. D'accordo, Kamine-nee-san! Aggirando la scrivania, la giovane si sarebbe posizionata esattamente davanti alla finestra da dove poco prima erano usciti Hebiko e i tre uomini [Slot Gratuito][Istantaneo] Movimento

    Azione Rapida
    . Per quanto scossa, non era più una novellina e il suo corpo iniziava a reagire con naturalezza quando era il momento di prendere delle decisioni. Approfittando della confusione, mentre ancora si spostava, compose una serie di posizioni magiche, creando dei cloni intangibili di sé uno per lato, ed uno davanti a lei [Tecnica] Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane (4)
    L'utilizzatore può creare dei cloni di se composti da chakra; saranno identici all'utilizzatore al momento dell'esecuzione. Le copie non possono produrre suoni, lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio, posseggono un'ombra, hanno Velocità pari energia l'utilizzatore. Le copie possono essere create entro 3 metri dall'utilizzatore e possono allontanarsi entro 15 metri dal luogo di creazione. Se colpiti o scontrati contro una superficie solida si dissolvono in una nuvoletta bianca che rimarrà presente per circa un secondo. I cloni possiedono la controparte inoffensiva di qualsiasi arma del ninja che le ha create; non hanno potenzialità offensive e tutti gli attacchi sono considerate finte. Il movimento effettuato va conteggiato come movimento dell’utilizzatore, salvo non compia una traiettoria simile o speculare. Il clone può rimanere attivo massimo 3 round.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ¼ Basso per copia )
    [ [Cloni Massimi: 2 per grado ninja] ]
    [Da studente in su]
    . Così facendo, le due portatrici avrebbero rispettivamente bloccato la porta e la finestra, gli unici ingressi nella stanza. Per il momento aveva considerato un suo intervento diretto contro l'intruso controproducente. Non solo non ne conosceva le capacità, ma rischiava anche di essere d'intralcio per Kato. La giovane deglutì, mentre lei e tutte le sue copie estraevano ed afferravano saldamente un kunai, preparandosi alla lotta.

    Nel frattempo, ignorando lo scontro che si stava consumando sopra le loro teste, una certa genin ed un certo dignitario erano impegnati in una conversazione dai toni decisamente accesi, almeno da parte della fanciulla dai capelli rossi. Dalla parte dell'uomo, infatti, la calma regnava sovrana. Avrebbe ascoltato quanto Hebiko aveva da dire in silenzio, ma non appena quella avesse finito, avrebbe fatto qualcosa di impensabile fino a quel momento: avrebbe sospirato. La sua compostezza era stata infranta da quel gesto tanto leggero quanto inequivocabile.

    La Vipera del Suono, nel suo intimo, sembrava covare un rancore verso il dignitario semplicemente a causa del suo ruolo, ma non sarebbe stato azzardato affermare che si trattava di un giudizio affrettato, ed in quanto tale piuttosto superficiale. La famiglia Yakihori apparteneva alla piccola nobiltà del Paese del Riso, ma le sue fortune erano state a lungo tempo altalenanti. Piccoli proprietari terrieri, dopo una serie di cattivi raccolti si erano indebitati, finendo per perdere tutto. Avevano licenziato la servitù, venduto la villa, ed infine si erano trasferiti nella capitale, dove il capofamiglia aveva trovato lavoro a palazzo come funzionario di basso rango, poco più di un impiegato. Poco abituato a quella vita disagiata, il padre era passato presto a miglior vita, lasciando il peso della famiglia sulle spalle del solo Sengetsu, il quale a soli sedici anni si era rimboccato le maniche, prendendo il posto del genitore. Aveva profuso un impegno costante per imparare quanto più possibile, facendo straordinari e rendendosi utile in ogni modo immaginabile. Alla fine i suoi sforzi erano stati notati ed era entrato nelle grazie di uno dei ministri. Da lì aveva iniziato la sua ascesa, fino a giungere al servizio diretto del daimyo. Ma Sengetsu non era il tipo d'uomo da adagiarsi sugli allori una volta raggiunto il vertice, anzi era vero il contrario. Più in alto si trovava, più importanti reputava essere i compiti che svolgeva. Per quanto fossero gravosi, gli accoglieva come un onore, felice di dimostrare al daimyo che la sua fiducia era ben riposta. Quando i ministri avevano votato la mozione per nominare un consigliere pro tempore, la scelta per l'ambasciata era caduta su di lui, che pure non aveva preso parte alla votazione, perché nessun altro aveva intenzione di scomodarsi per raggiungere il Villaggio, o di impegolarsi con gli shinobi del Suono, notoriamente di maniere brusche. E così eccolo lì, a discutere con uno di loro, colpevole solo di una cieca fiducia nei confronti del capo della nazione.

    Il sospiro era stato breve, ma provenendo da un uomo tanto impassibile sarebbe parso lunghissimo alla Vipera, che nel frattempo era stata circondata dalle guardie del corpo. Le lance basse, sebbene non puntate direttamente su di lei, non promettevano niente di buono. I soldati non avevano preso bene la sua intromissione, che li aveva praticamente privati del loro compito, ed erano pronti a reagire a qualsiasi ulteriore minaccia. Temo che lei abbia frainteso almeno un paio di cose, Hebiko-san. Il tono era calmo, ma non freddo come in precedenza, quasi che l'uomo avesse deposto la maschera di distacco indossata fino a quel momento. Vede, Febh Yakushi-sama non ama per niente avere a che fare con i vertici del Paese del Riso, in particolare con il nostro amato daimyo. Con suo grande dispiacere, anzi, ha la spiacevole abitudine di ignorare i suoi inviti a riunioni e ad altre occasioni più o meno formali. Che l'attuale governante dello stato fosse un personaggio peculiare non era un grande segreto, ma ad essere a conoscenza del rapporto problematico tra i due vertici, quello politico e quello militare, erano in pochi. Quindi non abbiamo sentito una singola parola su di voi dall'amministratore. Anche se ho raccolto informazioni su tutti gli shinobi del Villaggio per conto mio, naturalmente. Il dignitario, fedele al suo spirito di svolgere al meglio il proprio compito, aveva infatti studiato la documentazione disponibile sul personale in forze ad Oto, finendo per memorizzare l'intero elenco dei suoi membri.Ciò che dice è vero, se l'ordinaria amministrazione non è andata a rotoli si deve a lei, e merita un plauso per questo.L'uomo avrebbe unito le mani in un gesto di congratulazioni. Non era una presa in giro, era perfettamente serio. Il secondo abbaglio che ha preso, Hebiko-san, è l'importanza del ruolo di consigliere per Oto. Vede, il suo discorso sarebbe perfettamente sensato, se si parlasse di amministrazione civile... Ma voi siete ninja. E chi crede che debba guidare le armate in guerra, in assenza di un kage? La risposta è il consigliere. Chi crede che debba negoziare con le altre nazioni? Sempre il consigliere. Chi deve prendere decisioni basate su un'attenta valutazione delle forze in gioco? Il consigliere. Quell'incalzare avrebbe lentamente, ma inesorabilmente messo all'angolo la donna. Non ci si aspetta che un consigliere di un Villaggio ninja si sieda dietro ad una scrivania a fare lavoro d'ufficio, per quello c'è...la segretaria. E a quanto sembra lei è piuttosto portato per quel compito. Sarebbe fantastico se potesse essere un sostegno per lo Yotsuki. Il nobile avrebbe fatto una piccola pausa, ma avrebbe ricominciato a parlare prima che la rossa aprisse bocca, a costo di interromperla. D'altro canto, capisco anche la sua opposizione, e ciò che posso prometterle è che ne informerò il daimyo, riportando le sue parole alla sua attenzione. Può darsi che cambierà idea dopo averle udite.

    La discussione, per quanto riguardava il funzionario, poteva anche finire lì. Tuttavia, ad Hebiko non sarebbe certo bastato quel discorso che ignorava almeno un punto della sua argomentazione, ovvero perché la scelta era caduta su Kato. Un velo cupo sarebbe disceso sui suoi occhi, e le sue spalle si sarebbero incurvate un poco sotto il peso della responsabilità che si stava prendendo. Non ho altro da aggiungere a nome del daimyo. Se insiste, però, le darò la mia opinione personale del perché ritengo la decisione dei ministri corretta. Ad un cenno di assenso da parte della ragazza, avrebbe continuato. Ancora una volta, ha ragione quando dice che lo Yotsuki non è la scelta perfetta. Tuttavia, è il meno peggio che al momento avete a disposizione, considerando la mancanza dei tre jonin. Con fare spiccio, avrebbe proseguito. Non mi piace fare comparazioni, anzi lo trovo piuttosto deleterio, ma è il modo più rapido per farle capire, Hebiko-san. Stando alle notizie che ho collezionato... I suoi sottoposti, i funzionari dell'amministrazione, obbediscono perché la temono. Gli uomini dello Yotsuki, alle mura, perché lo rispettano. Lei inoltre ha la sgradevole tendenza a prendere tutto sul personale, reagendo in modo spropositato ignorando completamente la gerarchia, da quello che leggo nei rapporti, e me lo sta dimostrando anche in questo momento. Lo Yotsuki ama risolvere le cose con la violenza, ma sa rimanere al suo posto quando serve. Non dubito che in una negoziazione, alla prima provocazione, lei rischierebbe di reagire facendo scoppiare una guerra. Inoltre c'è la questione del grado. Lo Yotsuki se l'è guadagnato sul campo, sa come affrontare i nemici, come gestire una squadra e dosare le risorse in caso di conflitto: è la definizione stessa di chunin a spiegarlo, e lei stessa ha ammesso che sta facendo un ottimo lavoro come guardiano. Per quanto riguarda lei, Hebiko-san, non mi sento di dire altrettanto. Le missioni a cui ha partecipato ufficialmente sono poche. Non si è ancora messa in mostra sotto gli aspetti propriamente militari del suo mestiere, e questo influenza la sua capacità di farsi ubbidire. La carica di consigliere non trascende la gerarchia: i suoi superiori potrebbero comunque rifiutarsi di darle ascolto. Il che lo reputo abbastanza...problematico. Aveva fatto una lunga tirata, perciò l'uomo si fermò un istante per riprendere fiato. Certo, anche Febh Yakushi-sama ha i suoi difetti... Ma lui almeno ha la potenza per spazzarli via. Uno shinobi tanto potente da tenere testa ad un kage, si dice. Direi che compensa ampiamente le sue mancanze, ed ancora una volta ci riporta alla questione principale: un consigliere, in assenza dei suoi vertici, è la prima difesa di un Villaggio. E lei non ne ha semplicemente la forza. L'ha detto lei stessa poco fa, Hebiko-san: è solo un pesce piccolo. Rispetto al resto del discorso, la sua conclusione sarebbe stata pronunciata con un tono di voce sommesso, quasi fosse sfinito da quella conversazione, o che parlasse più rivolto a se stesso che alla sua interlocutrice. La quale, se fosse rimasta fedele al suo carattere, non l'avrebbe certo presa bene. Ma doveva riflettere bene prima di agire, considerando le due yari pronte ad essere puntate contro di lei al minimo segno di pericolo e il ruolo istituzionale dell'uomo che aveva davanti.



     
    .
761 replies since 30/6/2006, 17:22   15403 views
  Share  
.