Posts written by -Grey

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    Evasione




    Grazie all’elemento sorpresa, Sugimoto era riuscito a colpire il suo avversario, con molta precisione. Purtroppo per lui però, nel momento in cui il colpo andó a segno, egli sentí la presenza di qualcosa di mettalicco sotto la maglia del suo avversario. Una cotta di metallo stava proteggendo dunque il ninja ed il colpo di Sugimoto non provocó molti danni. Egli non riuscì neanche a portare avanti la sua strategia dato che il suo avversario non perde tempo e lo colpì ripetutamente, ferendolo molto e riuscendo infine a legarlo nuovamente.

    Dopo essere stato legato, Sugimoto imprecó contro i due ninja, chiamandoli con nomi molto offensivi e cercando di indurli così a fare un’errore o almeno a lasciare un’apertura per il ninja, che ormai dopo aver visto la forza dei suoi avversari, stava iniziando a pensare che non sarebbe mai riuscito a scappare.

    La paura inizió a impossessarsi del suo corpo ed inizió a treamare ed a sudare copiosamente, maledicendo il momento in cui era stato catturato . I due ninja avrebbero osservato facilmente la
    Sua reazione, dato che Sugimoto non stava cercando di nasconderla. Ma cosa avrebbero fatto? E sopratutto, come si sarebbero organizzati per riuscire a trasportare finalmente il prigioniero?


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    Seconda Missione


    Sospetti



    Nonostante fino a quel momento il processo fosse filato liscio, una brutta sensazione pervadeva Nanami, che non riusciva a darsi pace. Mentre lei si preoccupava, Benjiro invece si rilassava, pensando di essersi meritato una missione facile dopo il fallimento della sua ultima missione. Non avrebbe comunque lasciato che una cosa del genere accaddesse nuovamente, dato che ne andava sia del suo onore di ninja, sia del suo orgoglio personale. Dopo l’ultima missione il suo obiettivo era uno ed uno solo, quello di diventare più forte, molto più forte di quanto fosse in quel momento. Così, quando poi Nanami andó a confessargli i suoi dubbi sulla apparente semplicità della missione, Benjiro ascoltó con attenzione, anche ritenendo che Nanami stesse esagerando con i sospetti.

    Nonostante ciò, decise che comunque sarebbe stato prudente assecondarla, sia per accontentarla, sia per essere completamente sicuro che la missione venisse portata a termine. Così si mise ancora di più ad osservare gli scaricatori ed il carico con attenzione. Quando il processo venne completato e venne il momento di caricare il carico sulla nave, Benjiro e Nanami notarono immediatamente un dettaglio allarmante. Uno degli scaricatori adibiti per il lavoro era scomparso, senza lasciare alcuna traccia. Nanami, sotto l’influsso dei suoi precedenti sospetti, decise che sarebbe stato più prudente fermare il carico finché non si fosse fatta luce sulla scomparsa dello scaricatore. Poteva essere incappato in un terrorista che si preparava ad attaccare il prezioso carico, poteva essersi semplicemente addormentato o andato ad ubriacare oppure poteva essere egli stesso il terrorista.

    Consci di tutte queste possibilità i due ninja iniziarono a osservare la nave e le acque circostanti. Infatti Benjiro aveva osservato che sarebbe stato più intelligente, da parte del terrorista o terroristi, attaccare il carico quando si sarebbe trovato in viaggio e non sotto la custodia di due ninja Accademici. Così osservarono la nave in lungo e in largo, cercando anche nelle acque circostanti, per vedere se ci fosse qualche segno di qualcuno che si fosse imbarcato clandestinamente. Successivamente, avrebbero cercato anche all’interno della nave, per essere sicuri di non avere mancato niente. Tutto questo processo sarebbe stato fatto in silenzio, per evitare di allertare il potenziale nemico.

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    Evasione




    Nonostante non avesse fatto niente di sospetto e fosse sicuro che fino a quel momento i due non sospettassero minimamente il fatto che egli fosse slegato, egli capì che si sarebbe dovuto muovere in quel momento o avrebbe perso l’occasione. Il nuovo arrivato sembrava un tipo molto sveglio, ma magari con l’aiuto dell’effetto sorpresa, sarebbe riuscito a scappare. Così decise di attaccare per primo, cercando di colpire il ninja appena arrivato che si stava avvicinando a lui. Decise comunque di provare dei colpi molto semplici, in modo tale da poter comprendere la forza dei suoi avversari. Così, prima ancora che Musinai potesse accorgersi che le corse del prigiornerio erano lente, Sugimoto cercó di colpirlo con un pugno alla bocca dello stomaco, che cercó di dare mentre si stava mettendo in piedi, unendo la possibilità di colpire l’avversario, con la necessità di alzarsi per scappare [Slot Azione 1: Pugno]. Se il suo attacco a sorpresa fosse andato a segno, egli avrebbe usato quel momento per tentare di scappare e nascondersi dietro i detriti presenti nel percorso verso l’uscita per poi elaborare una strategia. In alternativa, avrebbe cercato di sbattere il piede per terra, per attivare una tecnica molto potente. Una colonna d’acqua sarebbe spuntata sotto i piedi di Munisai che avrebbe dovuto fare il suo meglio per evitarla [Slot Tecnica Avanzata: Geyser Respingente]. Dopo questo attacco egli avrebbe provato comunque la fuga verso i detriti, cercando almeno di avere spazio e tempo per pensare ad una strategia di fuga


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    Seconda Missione


    Arrivo del carico



    Come avevano sospettato, la loro piccola investigazione non ebbe alcun risultato ed anche il giro di ispezione del complesso non li aiutò a capire se ci fossero delle minacce presenti. Intanto il momento dell'arrivo del carico era finalmente arrivato. Insieme a loro, stavano aspettando il carico cinque scaricatori, che non mostravano nessun segno particolare e nessun segno di agitazione. Benjiro, ingenuo come persona, non si preoccupò minimamente di loro e li ignorò aspettando il carico, mentre Nanami si avvicinò a loro, guardandoli attentamente per cercare di capire se fossero tutti veramente chi dicevano di essere. Successivamente si avvicinò a Benjiro e dopo avergli dato una gomitata per farlo concentrare, gli chiese se non fosse meglio controllare attentamente gli scaricatori.

    Benjiro ci pensò qualche secondo e poi, convinto dal sospetto della sua compagna, decise di avvicinarsi ai cinque uomini e di guardarli attentamente, mentre il carico stava ormai attraccando. I due seguirono attentamente tutte le operazioni di scarico e di trasporto delle trenta casse in magazzino. Durante tutto il processo, gli occhi dei due ninja non si staccarono dagli scaricatori e si assicurarono che nessun attaccasse niente alle casse e non facesse niente niente in generale. Il procedimento non durò molto tempo ed i due fecero particolarmente attenzione alle sei casse di tonno che costituivano il carico più importante. Tutte le casse vennero scaricate senza che succedesse niente di particolare ed inoltre vennero diversificate in base al tipo ed alla qualità del prodotto che contenevano.

    Appena gli scaricatori avrebbero finito il lavoro, i due ninja avrebbe cercato di scortarli al di fuori del magazzino, anche in un modo un po' brusco, per assicurarsi che non rimanessero più del dovuto vicino al carico. Infatti era quello il momento più pericoloso dell'intera operazione. Nanami e Benjiro dunque avrebbe preso i cinque scaricatori e gli avrebbero accompagnati al di fuori del magazzino, per poi chiudere la porta dietro di loro, assicurandosi che nessuno fosse rimasto dentro e che la porta fosse chiusa a chiave. Poi sarebbero rimasti davanti al magazzino, in attesa che gli scaricatori se ne andassero.

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    Evasione




    Nel territorio appartenente a Konoha chiamato Mittsu no Umi, un ninja del villaggio del Suono, Ikku, era riuscito finalmente a catturare un pericoloso criminale, appartenente all'organizzazione terroristica Hayate. Il terrorista rispondeva al nome di Sugimoto e Ikku era stato incaricato di riportarlo ad Oto per poter procedere con l'interrogatorio. Nonostante dovesse essere una missione molto facile, il villaggio aveva ritenuto necessario mandare un secondo ninja per assicurarsi che il carico arrivasse a destinazione.

    Il nome del giovane ninja assegnato a questo incarico era Munisai, uno studente otese che avrebbe ricevuto una lettere a casa sua con le indicazioni necessarie per raggiungere Ikku e i dettagli del suo incarico. Raggiunto lo shinobi, l'avrebbe trovato nascosto in un edificio molto normale, di un solo piano, che originariamente doveva aver svolto la funzione di magazzino. Per accedere a questo magazzino Munisai avrebbe dovuto farsi strada attraverso i detriti che pullulavano quella che doveva essere stata l'area di carico/scarico e poi finalmente avrebbe visto Ikku ed il prigioniero, saldamente legato ad una colonna. Una volta fattosi riconoscere, avrebbe dovuto decidere insieme ad Ikku come organizzare il trasporto del terrorista, tenendo in considerazione anche la possibilità dell'arrivo di rinforzi da parte di Hayate.

    Intanto Sugimoto avrebbe osservato la scena senza fare apparentemente nessun movimento. In realtà, grazie ad un kaiken che era sfuggito al controllo di Ikku, stava lentamente tagliando le corde, e avrebbe continuato fino ad essere completamente libero. Poi avrebbe aspettato che i due ninja decidessero cosa fare, per capire come agire.



    Non so se è la tua prima missione, ma il png accademico lo controlli tu, normalmente, nelle missioni genesis. Divertiti!


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    Seconda Missione


    Protezione del carico



    Benjiro non aveva avuto il tempo di riposarsi dalla missione precedente che subito venne chiamato nuovamente in azione. Questa volta il suo compito sarebbe stato quello di proteggere un carico di tonno che sarebbe arrivato al porto di Mitssu no Umi in tre giorni insieme ad una kunoichi di Konoha, di nome Nanami. I due si conobbero velocemente e si prepararono ancora più velocemente per la missione. Benjiro e la ragazza si avviarono dunque da Konoha, viaggiando verso sud-est ed arrivarono in un giorno e qualche ora. Nanami sarebbe potuta arrivare più velocemente, ma decise di viaggiare allo stesso passo del suo compagno per agevolare la loro conoscenza ed organizzazione. Arrivati al porto, i due si fecero identificare velocemente e poi decisero di andare a dormire per qualche ora, per recuperare pienamente le energie perse durante il viaggio.

    Dopo essersi svegliati, i due ebbero una conversazione su come organizzarsi per prevenire che succedesse qualsiasi cosa al carico. Benjiro era molto motivato, dato che la sua ultima missione era andata, letteralmente, in cenere. Così durante la conversazione i due decisero che per quella mezza giornata sarebbero andati in giro, per le taverne ed i posti maggiormente frequentati dagli operatori del porto, chiedendo in giro del carico. Volevano essere sicuri che nessun tipo di notizia fosse passata in mano a personaggi pericolosi. Si sarebbero mostrati interessati al carico, in modo da non destare sospetti a chiunque magari lo volesse danneggiare. Molto probabilmente non avrebbero ricavato niente di che, ma meglio di stare senza far niente.

    Poi, durante la notte del secondo giorno, avrebbero fatto un controllo preciso del magazzino e del molo in generale, prestando attenzione anche all'acqua che circondava il molo, in caso ci fosse nascosto qualcuno e si sarebbero messi di guardia, uno da una parte ed uno dall'altra, aspettando l'arrivo del carico, che sarebbe dovuto arrivare in poche ore.


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    MISSIONE DI SALVATAGGIO




    Nonostante l’accertata differenza di forza tra Shizu e Kasai, il ragazzo non si fece piegare e continuó il suo attacco, lanciando ancora una volta degli spiedi avvelenati contro Shizu che li schivó senza difficoltà [Slot Difesa 1: Schivata. VEL: 200]. Tuttavia la kuniochi non si fece intimorire da questo attacco e dopo aver attivato una tecnica, si preparò ad attaccare. Purtroppo per lei, il primo colpo andó a vuoto poiché il ragazzo, approfittando di un’opportunità, si era allontanato ed il secondo non fece i anni che lei aveva sperato. A questo punto Kasai, con una tecnica, fece comparire una nuvola di fumo. Shizu, d’istinto, si allontanò dalla nuvola , che poteva essere velenosa e decise di aspettare che la nuvola scomparisse per continuare l’inseguimento. Proprio in quel momento però la nuvola scoppió, facendo crollare parte del soffitto e mettendo dunque un muro di detriti fra Kasai e Shizu. La donna, dopo aver imprecato, avrebbe deciso di aspettare di riprendere le forze per poi iniziare l’opera di liberazione. Nel mentre Kasai veniva raggiunto da Mitsuo, che trovato un posto sicuro nel quale appoggiare Ikku per qualche tempo, aveva deciso di raggiungere il compagno, nonostante fosse ferito. Alla vista dell’eccellente lavoro del compagno, gli diede una pacca sulla spalla e senza parlare i due si avviarono verso l’uscita. Dopo essere usciti ed aver recuperato Ikku, insieme, andarono verso Oto per riportare Ikku a casa e fare rapporto sulla missione appena conclusa.

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    MISSIONE DI SALVATAGGIO




    Nonostante Mitsuo fosse stato scorbutico con il ragazzo durante tutta la missione, questo non significava che non fosse stato attento alle sue azioni e ad i suoi ragionamenti. Fu per questo che decise di dare a lui la decisione di come procedere, anche poiché avendo perso molto sangue no riusciva a ragionare in modo lucido. Così quando Kasai gli disse di andare via con Ikku, egli non fiatò e prese le fiale che il compagno gli porgeva. Essendosi caricato il compagno sulle spalle, sorrise al ragazzo e si avviò lungo il corridoio. A questo punto sia Kasai che Mitsuo erano sul corridoio che portava direttamente all'uscita, lungo ila quale erano disseminate molte trappole. Mentre Kasai si stava preparando all'arrivo di Shizu, Mitsuo raggiunse l'uscita ed iniziò a cercare un posto dove porre Ikku e andare ad aiutare il ragazzo.

    Intanto, all'interno Kasai si era preparato e stava aspettando Shizu, che durante la corsa aveva applicato del veleno sui suoi coltelli da lancio [Azione Gratuita Lenta]. Arrivata davanti al finto Mitsuo, la kuniochi prese i capelli del ragazzo e con coltello cercò di tagliargli la gola [Slot Azione 1: Taglio]. In quel momento Kasai eseguì la tecnica della sostituzione con uno dei diversi detriti che erano lì presenti a causa del grande grado di degradazione del posto e dunque Shizu colpì il detrito, scatenando una selva di scintille. Queste scintille accecarono per un secondo la kunoichi che venne colpita dal colpo di Kasai in pieno [2 Leggere]. Purtroppo però, il secondo colpo venne schivato abbastanza facilmente [Slot Difesa 1: Schivata]. Shizu in quel momento passò all'attacco componendo i sigilli del Cavallo, del Gallo e del Drago e andando a formare una frusta d'acqua [Slot Tecnica Avanzata: Frusta Acquatica. Consumo: 1 Basso]. Fortunatamente per lei, poteva utilizzare una tecnica elementale senza avere l'elemento a portata di mano [Abilità: Tecnica Svincolata] e poteva diminuire il chakra necessario all'attivazione di una tecnica [Abilità: Tecnica Economica]. Fatto ciò, tentò di colpire Kasai con la propria frusta due volte. La prima volta cercò di colpirgli la testa, facendo andare la sua frusta dal basso verso l'alto [Slot Azione 2: Frustata. FOR: 300; VEL 200] e una seconda volta da destra verso sinistra cercando di colpire il suo stomaco [Slot Azione 3: Frustata. FOR: 300; VEL 200]. Come si sarebbe difeso Kasai? Sarebbe riuscito a scappare? Misto tornerà ad aiutare il suo compagno?

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    MISSIONE DI SALVATAGGIO




    Kasai non se lo fece ripetere due volte e partì all'attacco. Mitsuo per il momento rimase nascosto, aspettando il momento migliore per andare a soccorrere Ikku. Nonostante avesse il vantaggio della sorpresa, Kasai non riuscì a colpire Shizu, che si spostò con velocità verso la propria sinistra, evitando completamente gli spiedi lanciati dal ninja otese [Slot Difesa 1: Schivata. RIF: 200]. Purtroppo Kasai non aveva calcolato che gli spiedi, se non avessero colpito Shizu, avrebbero colpito Ikku, che era direttamente dietro di lei e che, venendo colpito da quegli strumenti, gemette. Fortunatamente il veleno utilizzato da Kasai non era del tipo mortale, altrimenti l'incuranza del ninja avrebbe compromesso la missione in modo quasi irreparabile. Mitsuo a quella vista fece quasi per gridare qualcosa a Kasai, ma si trattenne, per evitare di essere scoperto. Intanto l'otese, senza scoraggiarsi si scagliò nuovamente all'attacco, questa volta però con una tecnica. La kunoichi, senza troppo sforzo, schivò anche questo secondo attacco, allontanandosi ancora di più da Ikku e proseguendo la sua corsa sulla sinistra [Slot Difesa 2: Schivata. RIF: 200].

    A quel punto Shizu era ormai lontana una decina di metri da Ikku e Mitsuo ne approfittò per uscire dalla porta e correre verso Ikku. Fortunatamente per lui le chiavi delle catene che lo tenevano sollevate erano poggiate su di un tavolino lì vicino, insieme a diversi strumenti di tortura. Mitsuo velocemente prese Ikku e lo pose sulla spalla, ma in quel momento venne colpito da una raffica di spiedi che vennero scagliati da Shizu attraverso una tecnica che trasformava i suoi capelli in spiedi [Slot Tecnica Avanzata: Mille Aculei. Consumo: Medio]. Mitsuo venne colpito da quattro spiedi che si conficcarono, rispettivamente uno nella sua spalla destra, uno nel suo fianco ed uno in ogni gamba. Il ninja urlò di dolore[8 Leggere di Danno] ma rimase in piedi e controllo che Ikku non fosse stato preso. Fortunatamente il ragazzo non aveva riportato ferite e seppur svenuto, respirava ancora. Mitsuo urlò allora a Kasai Kasai, prendi Ikku e scappa, io vi raggiungerò fra qualche secondo.. Il volto di Mitsuo non ammetteva recriminazioni. Proprio in quel momento però Shizu si sovrappose fra la porta e i tre ninja, bloccando ogni via d'uscita. Ma Mitsuo, attivata una tecnica, fece si che un suono ammaliante per Shizu provenisse da un punto alla sua destra. La kunoichi lo seguì e si fermò lì giusto per il tempo necessario affinché i due varcassero la soglia[Slot Tecnica Avanzata: Tecnica del Suono Ammaliante. Consumo: MedioBasso]. Mitsuo infatti aveva detto ciò proprio per fare in modo che l'avversario si ponesse davanti alla porta e si ponesse dunque nel raggio del suo genjustu. Purtroppo per lui, la tecnica non durò molto e Shizu si lanciò all'inseguimento dei due.

    Al che Mitsuo disse a Kasai Ci sono due opzioni. O troviamo un modo per fermarla o uno di noi due deve fermarsi e combatterla. Io sto perdendo troppo sangue e faccio fatica a correre, figurati a pensare, dovrai dirmi tu come fare. Se deciderai che io debba fermarmi a combatterla, non ti preoccupare non ti riterrò un bastardo. La missione viene prima di tutto.. Cosa farà Kasai? Come fermerà Shizu? Deciderà di sacrificare Mitsuo?










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    Sabotaggio dell'Investimento





    Territorio: Mittsu no Umi
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    MISSIONE DI SALVATAGGIO




    Mistuo fu piacevolmente stupito dalla reazione del ragazzo, che dimostrava di non essere un completo automa ed invece proponeva addirittura una sua strategia. Nonostante ciò però era evidente che il suo ragionamento fosse dovuto al non avere a disposizione tutte le informazioni che invece Mitsuo aveva e che egli aveva ritenuto inutili da dare al ragazzo. Ma dato che si era dimostrato coraggioso ed intelligente con quelle parole, Mitsuo decise di metterlo al corrente di tutto. Allora mio caro giovine. Capisco il tuo ragionamento e ti giuro che avremmo fatto come dici tu. Se non fosse che: primo punto, Shizu è li dentro sicuramente da sola, adesso e anzi, se aspettiamo ancora molto probabilmente sarà raggiunta dai suoi rinforzi; secondo punto Shizu si è rifugiata qui con abbastanza tempo da disseminare qualsiasi entrata ci sia di trappole, forse addirittura piazzando più trappole nelle entrate più nascoste; terzo punto, forse tu non capisci bene quanto tempo abbiamo. Te lo rivelo. . A quel punto Mitsuo prese una pausa ed in un tentativo di sembrare molto figo disse, con molta teatralità Non abbiamo mai avuto tempo. Ikku molto probabilmente adesso o è morto o è sul punto di morire. In entrambi i casi, se il nostro nemico non è stupido ed ha le capacità, Ikku è già stato spremuto per quelle poche informazioni che aveva e dunque adesso è inutile..

    Detto questo, senza neanche aspettare una risposta dal suo compagno, Mitsuo si avvicinò al complesso e, dopo aver salito le scale, si addentrò nell'edificio, facendo particolare attenzione a qualsiasi cosa fosse fuori posto. Se Kasai l'avesse seguito, i due si sarebbero trovati in un corridoio buio che ad un certo punto si divideva in due strade. Mentre i due stavano percorrendo quel corridoio, Mitsuo fermò Kasai con un mano e senza parlare, gli indicò una cosa sul terreno. Con un po' di difficoltà Kasai avrebbe notato un filo, un evidente trappola. Mitsuo, sempre in silenzio, l'avrebbe superata senza troppa difficoltà ed avrebbe aspettato per il ragazzo dall'altra parte. Superate un altro paio di trappole di questa tipologia, i due avrebbe dovuto decidere quale strada prendere.

    In quel momento però sentirono entrambi un lamento provenire dalla loro sinistra. Così Mitsuo iniziò a procedere per la strada che portava verso quel lamento che, mentre loro si avvicinavano, si faceva sempre più forte e straziante. Alla fine del corridoio c'era una porta, aperta, che dava su di un immenso magazzino, completamente spoglio, all'interno del quale, non molto lontani dall'entrata, c'erano Ikku e Shizu. Ikku stava penzolando dal soffitto, senza cappuccio in testa, ma con un'espressione di dolore dipinta sul volto, mentre Shizu era intenta a far girare uno dei coltelli da lancio precedentemente affilati in una profonda ferita che Ikku aveva sul fianco.

    La faccia di Mitsuo a quella vista si indurì e a bassa voce disse, quasi in un sibilo Maledetta!. Intanto, le urla di Ikku si facevano più acute e la rabbia di Mitsuo si faceva sempre più profonda. Kauai però l'avrebbe sentito dire Kasai, abbiamo la possibilità di prendere di sorpresa questa bastarda. Te la affido, mentre io recupero Ikku. Appena lo metto al sicuro e mi accerto che non sia in condizioni critiche, ti vengo ad aiutare.. Fermatosi, rivolse poi un lungo sguardo al suo compagno e con fermezza disse Falle il culo..

    Ikku e Shizu si trovano a 7 metri di distanza dalla porta e fortunatamente Shizu è con le spalle verso la porta. Sta a Kasai vedere come sfruttare questa situazione.

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    Prima Missione


    Il Terrore della Forza


    Nonostante quella fosse stata una delle combinazioni offensive più potenti di Bnejiro che egli aveva imparato con molto sudore e fatica, il ninja avversario si alzò senza mostrare molte ferite, anzi, sembrava proprio che l'attacco non gli avesse fatto niente. A quella vista, Bnejiro ebbe un sussulto. Anche se grazie alla tecnica di Yoshiyuki era riuscito a colpire il suo avversario, il suo attacco era stato completamente inutile. E se fosse troppo forte per loro? Quel pensiero attraversò rapidamente la mente del giovane, ma lo lasciò nel terrore della sconfitta e della conseguente morte. Benjiro tremava vistosamente, al primo vero contatto con la realtà di qualcuno più forte di lui. Neanche la presenza di Yoshiyuki era rassicurante, poiché essendo rimasto fino a quel momento in una posizione di supporto non era riuscito a dare veramente prova della sua forza.

    Dunque Benjiro, tormentato da questi pensieri, non vide, in tempo necessario per schivarla, un'onda d'urto che il suo avversario gli aveva scagliato contro. Non potendola schivare, decise di cercare di impastare quanto più chakra possibile per evitare di subire troppi danni [Slot Difesa 1: Parata. Impasto 1 Basso: RES 100+50=150]. Questo attacco, nonostante avesse colpito lievemente Benjiro [1 Leggera] svegliò lo studente che con un guizzo di forza di volontà impose la propria volontà di vivere sul suo terrore, pensando Non posso morire qui ed adesso. Questo pensiero lo aiutò ad alzarsi e, controllate velocemente le ferite, ad affrontare il nemico. Nonostante la paura fosse rimasta, Benjiro rimase fermo sul suo posto, pensando che sarebbe stato uno spreco di energie cercare di scappare da un avversario che sicuramente l'avrebbe raggiunto, così si piantò sui suoi due piedi ed attese il ninja.

    Quello, non facendosi scappare l'occasione si scagliò su Benjiro, completamente ignorando Yoshiyuki. Con una velocità notevole, si avvicinò allo studente e, senza perdere tempo, cercò di colpire il suo pettorale destro con il palmo della mano destra aperto. Benjiro, pur avendo avvertito la pericolosità dell'attacco, decise di subirlo, dato che con quella velocità il colpo sarebbe stato impossibile per egli da schivare. Così decise di resistere all'attacco ed impastò del chakra, nel tentativo di limitare i danni il più possibile [Slot Difesa 2: Parata. Impasto 1 Basso: 100+50=150]. Benjiro inizialmente non sentì dolore ed infatti una faccia stupita si disegnò sul suo viso prima che sentisse un dolore lancinante nel petto che lo costrinse a perdere l'attenzione dal suo avversario [3 Leggere]. Egli senza neanche aspettare di vedere se il suo primo colpo avesse fatto effetto, colpì nuovamente Benjiro che questa volta non riuscì neanche a proteggersi e venne colpito di nuovo al petto, questa volta sul lato sinistro. Il danno fu ingente anche lì e fu dello stesso tipo, infatti Benjiro si ritrovò senza fiato, sulle ginocchia, a causa del dolore lancinante [3 Leggere]. Fortunatamente per lui, Yoshiyuki intervenì prima ancora che il suo avversario potesse dargli il colpo di grazia e lo fermò con una strana tecnica, dando poi delle corde a Benjiro per legarlo. Egli si rialzò faticosamente e con calma ma in modo meticoloso, legò strettamente il proprio avversario, che tanto gli aveva fatti penare. Era in condizioni così pessime che non aveva neanche la voglia di insultarlo.













    Chakra: 3/10
    Vitalità: 1/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Parata
    2: Parata
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Kunai × 1
    • Fasce da Combattimento × 2
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Dadao × 1

    Note
    ///


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    Prima Missione


    Missione già fallita?


    Nonostante l'attenzione di Benjiro e di Yoshiyuki, la presenza di alte spine di grano fece si che i due ninja non si accorsero di una minaccia che si avvicinava velocemente all'improvvisata carovana. Ad un certo punto, da un punto imprecisato del campo di grano, si creò un getto di olio che andò a colpire i carri ed il loro contenuto. I due ninja della foglia non fecero in tempo a reagire che con una vampata gigantesca, l'olio iniziò a bruciare, devastando completamente il carico e, di fatto, mettendo fine alla loro missione.

    Adesso il loro compito era un altro. Catturare chiunque avesse fatto questo atto contro un carro sorvegliato da due ninja di Kohona, per ricordargli che pur tanto gentili e generosi, gli shinobi del Paese del Fuoco non perdonavano chi si intrometteva nei loro affari. Benjiro dunque si mise alla ricerca di qualche indizio che gli indicasse da dove fosse partito il getto d'olio che, trasformato in fuoco, stava mandando in fumo le sue possibilità di completare la sua prima missione in modo impeccabile. Non appena egli iniziò ad addentrarsi nel campo di grano, sentì il suo compagno chiamarlo. Benjiro si mise una mano sulla tempia in modo abbastanza teatrale, ricordandosi solamente in quel momento di non essere da solo e di avere con sé non solo un compagno, ma addirittura un Chunin, ovvero un ninja abbastanza forte.

    Arrivato da Yoshiyuki si accorse di un'altra figura che non riconobbe come uno dei cocchieri dei carri che ormai stavano allegramente bruciando, cospargendo l'aria di un odore nauseabondo. Avvicinandosi, lo studente poté capire più o meno cosa stesse succedendo. Quello davanti a loro era evidentemente il nemico, colui che aveva bruciato il loro carico. Appena Yoshiyuki gli dede l'ordine di attaccare, Benjiro, senza aspettare neanche un secondo e senza neanche formulare una strategia, attivò una tecnica, ovvero l'Alzata della foglia. Concentrando una forte quantità di chakra nei piedi, sarebbe scomparso dalla vista del suo avversario e poi sarebbe ricomparso sotto di lui. Allora avrebbe cercato di colpirlo con un calcio ascensionale che se avesse colpito, avrebbe scagliato il corpo del ninja avversario in aria [Slot Tecnica 1: Alzata della Foglia].

    Se la tecnica fosse andata a buon fine, Benjiro non avrebbe perso tempo e avrebbe deciso di usare un'altra tecnica, unendola alla prima. Sarebbe infatti saltato quasi insieme al suo avversario e poi, in aria, avrebbe impastato il chakra nella sua gamba destra e avrebbe cercato di colpire il fianco del nemico con un calcio. Se avesse colpito il suo avversario, allora Benjiro avrebbe utilizzato il suo corpo come perno per il suo prossimo movimento e ruotando su se stesso avrebbe fintato un secondo calcio ruotato con la gamba sinistra questa volta, impastando anche in essa del chakra. Senza curarsi della riuscita della finta egli avrebbe poi cercato di colpire il suo avversario con un pugno diretto allo sterno per cercare di toglierli il fiato e prendere un vantaggio. Inutile dire che anche questo colpo sarebbe stato aiutato dalla forza del chakra. Infine, per cercare di concludere questo incontro più velocemente possibile, Benjiro avrebbe cercato di colpire l'avversario con un ultimo calcio, anche esso potenziato dal chakra, ma questa volta discendente, atto a far schiantare il nemico sul terreno duro [Slot Tecnica 2: Attacco Concatenato del Leone. Una volta finita la serie di colpi, Benjiro sarebbe atterrato accanto a Yoshiyuki e avrebbe atteso al suo fianco di capire le condizioni del suo avversario, rimanendo in allerta per qualsiasi contrattacco.

    Se la tecnica non fosse andata a buon fine, Benjiro non si sarebbe scoraggiato e avrebbe cercato comunque di sfruttare la sorpresa che il suo colpo avrebbe dovuto portare nel suo avversario. Infatti egli avrebbe sfruttato la sua posizione abbassata per cercare di scagliare una spazzata micidiale, con la gamba destra, contro le gambe dell'avversario, per cercare di fargli perdere l'equilibrio. Prima di colpire egli avrebbe cercato di impastare del chakra nella sua gamba destra per cercare di aumentare la velocità del suo colpo ed essere sicuro di colpire il suo avversario [Slot Azione 1: Spazzata. Impasto Chakra: Mezzobasso in VEL: 100+50=150]. Senza preoccuparsi della riuscita della sua spazzata egli avrebbe continuato il suo attacco con un altro attacco. Questo attacco sarebbe stato portato dalla sua mano sinistra che avrebbe cercato di colpire il busto dell'avversario precisamente al centro, per impedirgli una corretta respirazione e cercare di infastidirlo. Questa volta egli cercò di concentrare il chakra per imprimere più forza al suo colpo. Dunque concentrato il chakra avrebbe chiuso il suo pugno sinistro e avrebbe mirato al busto del suo avversario, con tutta la forza di cui era capace [Slot Azione 2: Pugno. Impasto Chakra: Mezzobasso in FOR: 100+50=150]. Concluso il suo attacco Benjiro si sarebbe ritirato accanto al Chunin per osservare le condizioni del suo avversario e proteggersi da qualsiasi contrattacco.







    Chakra: 5o7/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Spazzata
    2: Pugno
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Alzata della Foglia
    2: Attacco Concatenato del Leone
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Kunai × 1
    • Fasce da Combattimento × 2
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Dadao × 1

    Note
    ///


  14. .

    Prima Missione


    Scortare un carico


    Benjiro aveva finalmente ricevuto la missiva che da molto tempo aspettava. Qualche giorno prima infatti gli era stato consegnato l'ordine di presentarsi da un certo Yoshiyuki per attendere alla missione di protezione di uno dei carichi di grano di uno dei più importanti proprietari terrieri della zona. Il viaggio non era stato niente di che, sopratutto per un ragazzo come Benjiro, amante delle camminate.

    Dopo essere passato attraverso uno sconfinato bosco, Benjiro spuntò finalmente nei campi sterminati del proprietario terriero. Alla vista di quella estesa pianura che sembrava andare a fondersi con l'orizzonte, il giovane sospirò. La bellezza colpisce tutti, sopratutto chi, come Benjiro, quando è attento, riesce a percepirne ogni particolare. Così mentre con un sorriso idiota lo studente avanzava nella pianura, la sua attenzione venne attratta da un caseggiato che in mezzo al terreno, spuntava, imponendosi alla vista.

    Molto probabilmente è questo il caseggiato davanti al quale mi dovrei incontrare con Yoshiyuki. Speriamo sia simpatico. pensò Benjiro, avvicinandosi con costanza e con una curiosità crescente. Non conosceva molti ninja e sopratutto, non aveva mai conosciuto un Chunin, quindi la curiosità e l'eccitazione correvano in lui come cavalli selvaggi. Una volta arrivato davanti al casolare, si accorse di una figura particolare seduta al di sopra di una balla di fieno che lo scrutava minuziosamente. Era evidente che egli fosse Yoshiyuki e così Benjiro, quasi con riverenza, disse Buongiorno, Yoshiyuki, il mio nome è Benjiro ed è un piacere conoscerla.

    In realtà questo è quello che Benjiro avrebbe voluto dire se Yoshiyuki non l'avesse anticipato, presentandosi con molta confidenza ed illustrandogli cosa avrebbero dovuto fare. Benjiro non ebbe neanche il tempo di fermarsi un secondo per riprendere il fiato o per formulare una risposta sensata che subito Yoshiyuki con un urlo fece partire la carovana che i due dovevano proteggere. Così Benjiro decise di accodarsi all'ultimo carro, per adempiere all'ordine datogli dal Chunin. I carri si dirigevano verso la gigantesca foresta dalla quale egli era uscito, ma non verso la direzione che egli aveva preso per arrivare. Così mentre si avvicinavano agli alberi Benjuro decise che questa prima missione sarebbe stata un successo e che avrebbe segnato l'inizio della sua prestigiosa carriera da ninja. Per questo motivo si stropicciò gli occhi ed iniziò a fare molta attenzione per qualsiasi movimento o suono sospetto.

    Così iniziava la sua prima missione, con molte speranze, eccitazione e curiosità.










    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Kunai × 1
    • Fasce da Combattimento × 2
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Dadao × 1

    Note
    ///


  15. .

    MISSIONE DI SALVATAGGIO



    Nonostante quella mattina il sole avesse fatto capolino in mezzo a quel cumulo di nubi che sovrastava sempre le terre del Paese delle Risaie, quel pomeriggio si era messo a piovere. Fortunatamente per i due ninja, dato che la pioggia gli dava la possibilità di avvicinarsi al loro obiettivo più facilmente, cercando di non essere individuati.

    Il primo dei due è un uomo, sulla quarantina, con dei capelli folti e ricci. Il suo nome è Mitsuo ed è un ninja di Oto a cui è stata assegnata la missione di salvare Ikku, un'altro ninja otese, catturato da uno dei componenti dell'organizzazione terroristica conosciuta come Kurotenpi. Assieme a lui Oto ha deciso di mandare un giovane genin di nome Kasai. Il genin è un ragazzo come tanti altri, distinto solamente da un paio di occhi azzurri che avrebbero bisogno solamente di un paio di nuvole per essere un ritratto del cielo.

    I due ninja erano nascosti dietro ad una roccia che posizionata su di una collina, dava ad entrambi un eccellente vista del complesso nel quale, secondo le informazioni raccolte da Mitsuo, si troverebbero Ikku ed il suo aguzzino. Sempre grazie agli informatori di Mistuo, i due hanno appreso che il nome del loro avversario è Shizu. Il complesso non mostrava molte vie d'entrata, infatti sembrava che l'unica entrata a loro visibile fosse quella principale, raggiungibile attraverso una rampa di scale. Molto probabilmente quella non era l'unica entrata presente nell'edificio, ma i due ninja non hanno molto tempo per controllare interamente la grande struttura. Il complesso era infatti imponente, con i suoi tre piani di altezza, e sembrava incombere sui due ninja.

    Mitsuo e Kasai non si sono parlati molto da quando i due si sono incontrati. Mistuo, più vecchio e più esperto, ha infatti assunto un atteggiamento di supponenza e di superiorità nei confronti del suo più giovane compagno che per adesso non ha avuto modo di mostrare la sua forza. Adesso che però i due si stavano avvicinando allo scontro, anche il burbero Mistuo rivolse qualche parola di incoraggiamento al suo compagno, insieme alla spiegazione del piano. Allora giovincello, ci stiamo avvicinando al momento decisivo. Sei pronto? senza poi aspettare risposta dal suo partner, continuò Adesso che siamo vicini al nemico devi fare molta attenzione. Questa kunoichi fa parte di una delle organizzazioni terroristiche più spietate al mondo, quindi vedi di non farti cogliere di sorpresa. Il nostro obiettivo è quello di liberare Ikku, nient'altro ci deve importare. Se sarà possibile proveremo anche a catturare il ninja nemico per informazioni, ma l'obiettivo è quello di liberare il nostro compagno.. Presosi una pausa per far sedimentare le proprie parole, Mitsuo si sistemò i capelli e continuò Adesso entreremo dall'ingresso principale, poiché il nostro nemico non sa niente del nostro arrivo e se saremo bravi, non capirà niente anche quando sarà in fuga o catturata o morta. Cerca di non farti notare. Concluse così il suo discorso, mentre sulla sua faccia si disegnava un raccapricciante sorriso all'idea di poter catturare un nemico e di poterlo torturare.

    Intanto all'interno della struttura, in uno dei tanti giganteschi magazzini, Ikku penzolava, incosciente e con un cappuccio sopra la testa, a qualche centimetro dal terreno. Le sue mani erano state legate ed attaccate da un uncino che teneva, appunto, il ninja sollevato dal terreno. La maglia strappata ed qualche ferita rivelavano che fino a quel momento le torture di Shizu erano state leggere. Intanto la terrorista stava affilando alcuni coltelli da lancio, sicura delle sue capacità e dunque sicura di non essere stata seguita fino a quel luogo. Adesso doveva solamente torturare il ninja per estrargli informazioni e poi mettere fine alla sua vita. Oh, ci divertiremo molto io e te. disse con una sorriso disgustoso stampato in faccia.

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