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  1. .

    Tranelli


    VI


    [Hohenheim]
    [Mantengo 1 solo dei due costrutti d‘argilla]
    Il volto di Hohenheim era serio mentre ascoltava i presentimenti dell‘anziana ninja di Oto. Il Kage bambino era ben conscio della responsabilità di quelle scelte. Del resto, poche erano le sue decisioni che non avessero ricadute pesanti su molte vite. Ancora di più in battaglia. Però non lo avrebbe fatto notare alla donna. Una vita alla volta, Ochiyo, una vita alla volta…

    Risolta quella questione, il gruppo iniziò con i preparativi. Hohenheim aveva appena finito di ricevere le cure al suo braccio e Hisae si era anche prodigata a tracciare dei sigilli di guarigione sul suo corpo. Hai già fatto molto Hisae e ti ringrazio..ce la caveremo anche senza tonici. Per poi rispondere con un mezzo sorriso ad entrambe le kunoichi: Se riusciremo a scamparla oggi con le nostre vite, vi accoglierò a Suna come si confà a dei Daimyo! Tornando serio, si sarebbe quindi rivolto a Kokei. Mantieni ti pronto Kokei. Tu sarai i nostri unici occhi al di fuori della Pagoda. Sarai il supporto che i nostri nemici non si aspettano che abbiamo quando usciremo, ed anche dovrai trovare un modo di avvertirci se qualche pericolo dovesse arrivare dall‘esterno. Tuttavia non sarebbe sfuggito al sunese che il portatore dello sharingan era rimasto piuttosto scosso dall‘ultimo scontro. Atteniamoci al piano e tutto andrà per il meglio. Mettiamo in campo le strategie con i cloni che abbiamo elaborato per non cadere vittima delle illusioni dei nostri nemici. Intesi? Per quanto riguarda il manipolatore del legno, grazie per averlo menzionato…solo il cielo sa‘ quanto ci servono alleati…ma se le cose si metteranno male, non posso garantire l‘incolumità di chi rimarrà nella struttura… Disse accarezzando il Kiseki ormai fuso sul suo petto [SA].

    […]
    Mmmm Il volto del jonin bambino si era oscurato mentre con i suoi sensi sondava la pagoda ed i suoi dintorni. Dannazione…non riesco a percepire cosa si trovi nella pagoda..un‘infinità di piccole quantità di chakra creano come un velo che disturba la mia percezione…credo siano ancora quei dannati insetti… Avrebbe quindi imbracciato il D-Visor e, trovato il punto di osservazione migliore, avrebbe scandagliato l‘esterno della Pagoda. Dalla distanza, avrebbe quindi osservato che il lato est dove erano state parcheggiate le carrozze sembrava ragionevolmente sgombro. C‘era anche un cadavere all‘ingresso…che sembrava vagamente vestito come una delle guardie di scorta alla dignitaria di cui aveva visto la carrozza. Proviamo ad approcciare il lato est della pagoda. Forse riusciremo a farci un‘idea migliore di dove sono i nostri obiettivi una volta entrati..Entrare alla cieca non era il massimo, ma Hohenheim aveva ancora una carta da giocare a tal riguardo, se fosse riuscito ad avvicinarsi ulteriormente.

    Ochiyo e Hisae sapevano davvero il fatto loro circa come infiltrarsi. Le due donne erano letteralmente sparite sotto gli occhi del Kazekage grazie ad un tecnica di mimetizzazione portentosa. Lui invece le seguiva sotto terra, completamente fuso con la materia inorganica che componeva il sottosuolo, vigile. Purtroppo, il suo piano di passare le difese nemiche inosservato crollò sotto i suoi piedi, quando, incidentalmente, dovette attivare una trappola! Ingenuamente, aveva pensato che, fuso con il terreno, non sarebbe stato percepibile a quel tipo di contromisura. Invece dovette ricredersi quanto percepì intorno a sè il terreno muoversi con centinaia di piccole vibrazioni che si rivoltarono contro di lui.

    L‘unico suo vantaggio in quella situazione era che, da esperto utilizzatore di Doton, si trovava esattamente nel suo ambiente. Con reazione quasi sovrannaturale, Il Kazekage convertì la terra nelle sue immedite vicinanze in argilla, creando quindi uno scudo che intrappolò gli esserini troppo vicini e impedì a quelli più lontani di avvicinarsi ulteriormente. Lo scudo era però chiuso e compatto solo nella parte più vicina la corpo del jonin. Protraensodi verso l‘esterno, si apriva come una schiuma porosa, permettendo a molti insetti di accumularsi al suo interno. Tzc… Con un singolo gesto, quindi, tutti i pori di quel particolare costrutto si sarebbero chiusi, facendo contrarre gli strati più esterni della struttura e schiacciando tutti gli insetti se si erano accumulati lungo e all‘interno dei suoi alveoli. [SAI]

    Dall‘interno dello scudo, Hohenheim usò i suoi sensi per percepire se alcuni insetti erano sopravvissuti, ma questi si erano avventati con tanta foga su di lui, che diffilmente avrebbero scampato il tranello. La sua preoccupazione maggiore, tuttavia, era chiaramente di essere stato scoperto. Nuovamente, avrebbe esteso i suoi sensi affilati, sensoriali e NonPercezione 12 - considera questa abilità usata in continuo da ora in avanti per scoprire se qualcuno fosse sulle sue tracce.

    Ad ogni modo, sgretolato il suo costrutto, Hohenheim avrebbe continuato verso la sua meta, arrivando fino alle fondamenta della pagoda. A quel punto, avrebbe appoggiato una mano alla struttura, lasciando le vibrazioni che provenivano da essa entrassero dentro di lui. [Tecnica] La tecnica della Ragnatela Terrestre era sicuramente pensata per le grandi distanze. Tuttavia, concentrandosi su ciò che era vicino, Hohenheim sperava per lo meno di capire se al di là del muro ci fossero delle persone o meno. Il jonin avrebbe facilmente intercettato dei passi o forse qualche suono. Gli interessavano in particolare modo le stanze che si affacciavano su quel lato, per capire dove fosse più sicuro entrare. Avrebbe scandagliato con la tecnica tutta la struttura, per capire dove c‘era il maggior numero di persone e qualsiasi altro elemento lo potesse aiutare nell‘infiltrazione.

    Una volta capito ciò sarebbe penetrato nella struttura con il trucco della conversione dell‘argilla e la copertura illusoria, facendo chiaramente attenzione a non essere scoperto durante l‘emersione che - in extremis - sarebbe potuta anche avvenire sotto la struttura, tramutando il pavimento della stessa in argilla. In quel caso poi, avrebbe sfruttato una finestra per permettere ai suoi compagni di entrare.

    Se tutto fosse andato per il meglio e la stanza fosse stata vuota. Hohenheim avrebbe istruito le kunoichi di appiattirsi contro le parete sul lato della porta della stanza. Con un gesto della mano, avrebbe fatto capire loro di percepire cosa c‘era intorno a loro, per iniziare ad avere qualche indizio su dove potessero trovarsi i ragazzi ed i dignitari. Lui avrebbe fatto lo stesso tramite i suoi sensi, visto che la percezione del chakra non sembrava funzionare neanche all‘interno della struttura.

    Chakra: 99/125
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • D-Visor × 1
    • Maschera × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Contenitore di Elemento × 20
    • Fumogeno × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dōkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 1
    • Argilla Sonica × 1
    • Argilla Paladina × 1

    Note

    4 Sigilli della Psiche (Pot. 40)
    Fuso con il Kiseki
    Tonici di recupero consumati nella precedente parte nella missione.

    Consumi:
    Mantenimento lombrico (3 Bassi)- Incremento Rif (Basso) - creazione scudo ( 3 Bassi) - Ragnatela Terrestre (2 Bassi)


    [Il Flagello]


    Ah io apprezzo tantissimo l‘etica sul lavoro! Carestia battè le mani una sola volta in approvazione, con un finto sorriso sul volto che comunque non arrivava ai suoi occhi penetranti ed assassini. E poi avere fede nelle persone è la mia vocazione…ma temo che i miei associati possano essere davvero brutali…sono anime perdute che si affidano a me per come guida, capisci? Se dovessero sentirsi in pericolo…o esposte..non so come potrebbero reagire. Lo dico per il tuo bene e per quello del tuo commercio… Maya non doveva scordare che quello che aveva davanti era una delle Calamità. Alle sue spalle aveva un‘associazione di chissà quante persone: perlopiù pazzi, se le voci erano vere, che non avrebbero perso tempo a far saltare edifici, negozi e piazze pur di stanarla. Inoltre, se il sigillo di ospitalità che aveva tracciato poteva in qualche modo tenerla al sicuro in quel frangente ( era davvero così?), non avrebbe potuto farlo per sempre. Cosa sarebbe stato della sua vita se avesse speso tutte le sue risorse, tempo ed energia a scappare da un tipo così? Ma ho capito Sorella che sei in buona fede e sono sicuro che sai riconoscere un affare. Così dicendo, Carestia si sarebbe alzato e si sarebbe avvicinato alla donna. Carestia era un uomo imponente e la sovrastava di tutta una testa, se non di più. Sarebbe arrivato abbastanza vicino da permettere a Maya di vedere le pupille dei suoi occhi, ed il fatto che i tatuaggi che riempivano il suo corpo non erano lì soltanto per bellezza! Carestia era un maestro dei fuuinjutsu,

    La calamità avrebbe steso il braccio destro in avanti, con il palmo della mano rivolto in avanti, Un piccolo sigillo per rimuovere i ricordi una volta che tutto questo sarà finito non dovrebbe essere troppo difficile per te da arrangiare, sbaglio? Dimmi il tuo prezzo.. Dalla mano che aveva steso sarebbe emerso un lingotto d‘oro massiccio. Può bastare? No? Un secondo lingotto si sarebbe fatto strada dalla sua mano, spingendo il precendente a cadere al suolo con un pesante tonfo sul terreno. A quello si sarebbero aggiunti ulteriori 3 lingotti che avrebbero raggiunto gli altri a terra, ognuno colpendo i precedenti con un colpo secco, come rintocchi di una campana nel giorno di un funerale. Ad ogni lingotto, gli occhi di Carestia si facevano più penetranti. Prendili Sorella e viviamo in pace.Disse in tono tagliente, come una sentenza di morte. In che brutto guaio si era cacciata? Atrocità stava sghignazzando alla scena. Nonostante l’odio che provava per Carestia, trovava divertente la situazione impossibile in cui si trovava ora la ragazza, Se non accettava l‘oro di Carestia si sarebbe trovata il peso della sua organizzazione contro per tutta la vita. Al contempo, e questo era il dettaglio che la trafficante di sigilli non poteva sapere, Carestia non si distaccava mai dai suoi averi. MAI.

    Risolta quella questione di secondaria importanza, il gruppo avrebbe varcato il passaggio dimensionale. Una volta all’interno, i quattro membri di Kurotenpi si ritrovarono nel mondo irreale che si era venuto a creare dall‘unione dell‘arma e della Divinità Spezzata. In quale inferno ci siamo cacciati? Arata avrebbe dato voce al pensiero di tutti, storcendo la bocca in disgusto alla vista degli organi e delle escrescenze che si generavano in ogni dove. Aha un incubo…bzzz…un fottuto incubo..ahahah la voce di Atrocità era ridotta ad un filo e piuttosto nervosa. Anche il tremolio che si accompagnava alla sua figura era diventato più scomposto e frammentato. E qui dovrebbe dimorare una divinità? Che cosa ridicola. Flagello, tu che sai sempre tutto, cos‘è questa Divinità Spezzata? Certamente non una vera divinità, lasciava intendere il suo tono. Solo Strage era rimasto composto, il suo volto una maschera che sembrava immune agli orrori di quel luogo. La calamità stava ascoltando il mormorare confuso della spada dal manico d‘argento che portava sulla schiena. Tutto qui dentro sembra avere un‘esistenza imperitura. La spada, infatti, aveva la capacità di percepire esseri immortali, ma quel luogo era complemento permeato da quella caratteristica, abbastanza da disorientare L‘Ammazza Dei. Anche la sua capacità di percepire il Grande Telaio sembrava non funzionare in quel luogo (se Jeral fosse stato attendo, avrebbe notato che i suoi occhi non sarebbe mai diventati cremisi). Tamafune, che cosa vedi? La ragazza dai capelli corvini sarebbe rimasta per un attimo in silenzio, mentre con i suoi occhi di Akuma scandagliava quel mondo irreale.

    Sarebbe comunque stato uno strano tremito in quel luogo che avrebbe indicato al gruppo dove dirigersi e così, Strage in testa, avrebbero seguito l‘effimera indicazione. Strage avanzava senza paura nè esitazione, e si sarebbe fermato solo quando gli uomini di Enuo avrebbero bloccato loro la strada. Dopo aver sentito la proposta di Enuo, fu Carestia il primo a sbottare: Ma che coincidenza trovare dei nemici del Flagello in un posto così ameno e facilmente raggiungibile. Ci vuoi far credere che non sapevi nulla in questa piccola sorpresa, Flagello? Forse Terremoto aveva ragione nel dire che ti serviva il nostro aiuto, più di quanto tu servissi a noi..Strage, dobbiamo per forza combattere questi gentiluomini? Avrebbe detto come una persona che poteva davvero valutare l‘offerta dei seguaci di Enuo, ma il bonzo fu costretto a sospirare, rassegnato, vedendo che il leader di quella combriccola aveva già assunto una posizione di combattimento. Tutti i muscoli di Strage erano tesi, pronti all‘assalto e, anche se non aveva ancora impugnato le sue lame, era come se lo avesse fatto. Che uomini…bzzz…senza palle bzzz! Sarebbe sbottato infine Atrocità, facendosi avanti tra di loro, esasperata per il fatto di non averli già sterminati tutti. Il mantello di lei si aprì improvvisamente, facendo comparire quella che sembrava un‘enorme cilindro metallico, forato nella parte che puntava verso il gruppo di shinobi avversari. Scoppiando in una risata folle, il cilindro avrebbe preso a ruotare, sparando proiettili metallici allungati, simili a spiedi, alla velocità della luce contro il gruppo!

    Poi, però, qualcosa andò storto nel piano della ragazza. Un urlo si levò a dieci metri dal gruppo del Flagello, facendo comparire Atrocità con le mani stretto intorno alla testa, a contorcersi a terra. La figura con il lancia-spiedi gigante si dissolse nell‘etere, mostrando la sua natura fittizia, facendo cessare la risata della ragazza. Arata fu il primo ad accorrere al fianco della sua signora che doveva essere in preda ad un dolore atroce in quel momento. Le sue pupille non reagiscono! E‘ ancora nel sogno psichico! Disse allarmato, ma pronto a difenderla. Oh che ragazza problematica!




  2. .

    Un incontro inaspettato


    I



    C’era stato un problema, uno di quelli inaspettati e colossali. Nonostante la fatica fatta per raggiugnere la Prigione e recuperare il Sigillo delle Cento Anime Visto che i riferimenti a Boruto non piacciono, cambiamo il nome di Karma con Sigillo delle Cento Anime, Shunsui non era ancora riuscito ad usare quel jutsu per trasmigrare la sua conoscenza e coscienza verso un’altra corpo. La cosa era alquanto frustrante e, nonostante il jonin avesse provato quasi di tutto, i suoi tentativi erano risultati in un nulla di fatto. Fu così che pensò di cercare supporto.

    In effetti, non era l’unico sulle tracce di quel potere. Il Maestro, Umoi e Kasumi che avevano partecipato alla missione di recupero, anche avevano ottenuto quel potere. Se tanto gli dava tanto dovevano anche loro essere incappati nello stesso problema, con la differenza che il vecchio, il Maestro, era un ninja dalle infinite conoscenze. Se c’era qualcuno che poteva portare qualche chiarimento, senza dubbia era lui.

    Piccolo problema, il jonin non sapeva dove fosse e in effetti, aveva già dato a Kato l’ordine di elimiarli tutti e tre. Avrebbe dovuto far rientrare quell’ordine, sperando che l’otese non fosse stato così zelante da aver già eseguito il suo comando…altrimenti il recuperare le informazioni he gli servivano sarebbe stato un bel po’ più complicato.

    […]


    Aveva mandato a chiamare Kato con il metodo che avevano concordato e si erano dati appuntamento nei boschi di Ame, a notte fonda, come si confà a dei cospiratori. Nelle sue vesti di Hagomoro, si era portato sul luogo dell’incontro con anticipo, distribuendo le sue marionette camuffato in un ampio raggio intorno lui per poter controllare il territorio e chi si avvicinava.

    Fu quindi con curiosità ed allerta che Shunsui vide una ragazza avvicinarsi al luogo dell’incontro. Accentratosi che la nuova arrivata stesse aspettando proprio lui, Shunsui decise di mandare avanti Gekido trasformato con le sue fattezze, mentre lui stesso si sarebbe nascosto entro nove metri, nascosto dietro un gruppo di alberi. La ragazza parlava svelta e sapeva cosa doveva dire. Eppure c’erano molti modi in cui la ragazza poteva aver avuto quelle informazioni. Per esempio, poteva aver trovato e torturato Kato - nel qual caso significava che la ragazza, forse anche insieme a qualche affiliato, era un nemico non da sottovalutare - riuscendo con droghe o tecniche ad estorcere quelle informazioni. Se così era, c’era da chiedersi il perchè volessero arrivare a lui e c’erano solo due possibili motivi: uno era il Sigillo delle Cento Anime, l’altra era la sua affiliazione ad Hayate che, nemmeno a farlo apposta, era stata appunto tirata in ballo.

    Dì poche parole..forse…di poca fiducia dipende…non mi piace lavorare con persone che non conosco, ma mi ritengo essere una persona flessibile.. mentre così diceva, Shunsui (Gekido) avrebbe fatto un innocente gesto della mano, che in realtà era un saluto in codice dell’ordine. Se quella ragazza era dell’organizzazione, lo avrebbe riconosciuto. [Saluto] Riconoscimento
    Speciale: L'utilizzatore può riconoscere altri membri dell'Organizzazione, studiando la loro reazione ad un saluto in codice. Eseguire il saluto per farsi riconoscere ha un bonus in furtività di +9.[Da chunin in su]
    Kato era in effetti stato molto in contatto con l’organizzazione, ma abbastanza per conoscere tutti i saluti segreti?

    Parli molto di Kato e di quello che ha fatto e di chi conosce…tu invece chi sei? Un’altra sorella di Hayate? E sotto quelle Virtù servi? Rispondi onestamente. Una domanda ed un ordine innocente, ma che sarebbe stato condita con il potere di piegare le menti. Perchè mentre Gekido parlava innocentemente, con le mani ben in vista, Shunsui compoenva i complessi sigilli per realizzare una tecnica di coercizione mentale. [T. Della Parola Ipnotica][Azione Rapida]

    Se Kato fosse riuscito a superare questi due piccoli test e Shunsui fosse stato soddisfatto delle risposte, sarebbe uscito infine dalla sua posizione nascosta. Io e Kato abbiamo un accordo molto chiaro e non comprende una terza parte. Lavorare con me richiede accettare la mia leadership Yuri. Anche se adesso sei coinvolta per colpa di Kato, da ora in avanti partecipi per tua libera scelta. E questo è quello che ti offro: potere e conoscenza in cambio della tua forza e della tua lealtà. Molto semplice. Purtroppo la lealtà non è qualcosa che si può costruire in un giorno, quindi farò lo sforzo di fidarmi di te sulla base della tua parola. Accetti? Il tono del marionettista era tranquillo ma nascondeva una tacita minaccia di morte. Non c’era dubbio infatti che tradire la fiducia di Hagomoro significava morte.

    […]

    Un tè potrà bastare Avrebbe detto secco alla proposta di Ortensia. C’èra una sola cosa che interessava al jonin ed era l ‘immortalità che gli avrebbe concesso di apprendere tutti i segreti del chakra…nulla che quella donna o quel posto potesse dargli. Gli uomini e le donne in quel luogo, con i loro desideri effimeri, erano fiammelle senza significato all’interno di un gioco che nemmeno sapevano di star giocando. Inutili.

    Accomodatosi nella sala del Tè, Shunsui accettò quello che gli venne offerto. Il suo naso fino si sarebbe accorto di qualsiasi sostanza fosse stata messa nella bevanda, per cui Yuri avrebbe fatto bene a non tirargli un tiro mancino. [Abilità]

    Sono sulle tracce di tre ninja…disse facendo comparire nelle mani tre carte ninja con le informazioni sul Maestro, Umoi e Kasumi. Sono sulle tracce dei segreti di una tecnica che insieme abbiamo recuperato. Kato te ne ha già parlato?

    Il problema è che questa tecnica si sta rivelando più difficile del previsto da utilizzare. Il vecchio del gruppo è però un ninja di grandi conoscenze, e potrebbe essere riuscito dove io ho fallito. Devi trovarli per me e dobbiamo scoprire cosa sanno…questo sempre che Kato non li abbia già uccisi, così come gli avevo chiesto di fare…s’intende.

    Dici che ti muovi bene ad Ame…
    Disse poi con tono interessato, guardandosi intorno In effetti sembra che tu abbia un’attività di successo in questo posto…questo è un bene. Le mie fonti dicono che quei tre potrebbero trovarsi proprio in città… ma io non ho idea di dove.

    Dimmi Yuri, dove potrebbero nascondersi tre cadaveri tornati alla vita, alla ricerca di un modo per non divenire nuovamente cenere? Io ho una lista di posti possibili, ma vorrei sapere che ne pensi. Dopo di che, possiamo iniziare a dividerci i posti in cui investigare.


    Così dicendo, Shunsui avrebbe tirato fuori una quarta carta ninja con una serie di luoghi scritti su:

    CITAZIONE
    - Ospedale
    - Amministrazione
    - Zona dei Cuori
    - Zona dei Fiori

  3. .

    La furia dell’Anauroch


    III



    [Ryugi]

    Mmmm…siamo tantissimi! Il clan dei Soshi è (era) il più numeroso del’Anauroch e ogni nostro guerriero vale 10..anzi 100 mercenari del deserto! Sì proprio così! Chiaramente il ragazzo non sapeva il numero esatto dei componenti del clan. Ad osservare il numero delle tende e delle persone che vedeva in giro, la kunoichi avrebbe stimato circa un 200 persone al più. L’argomento successivo fu però quello che fece infervorare Hyai: Non conosci la presa avvelenata? Ma com’è possibile!! Te lo spiego io. Si gioca in due, ognuno si scopre un braccio e ci si mette nella posizione di quei ragazzi che hai visto. Quindi devi cercare di spingere la mano avversaria contro il tavolo. E’ super difficile, perchè l’altra persona cerca di fare lo stesso, capisci? E mentre cerchi di batterlo con la forza usi il tuo veleno per renderlo più debole e allo stesso tempo neutralizzi il veleno dell’avversario. Devi concentrarti al massimo per distillare il veleno più potente a cui riesci a pensare e BAM! Hai vinto. Mi piacerebbe giocare con te, ma purtroppo solo i Soshi possono, lo sanno tutti! Per quanto riguarda le altre tradizioni, avrebbe detto: La mia festa preferita è il Giorno del Dono, che capita vicino al mio compleanno. Tutto il villaggio fa un grande banchetto sulla piazza centrale, tutti si ingozzano con le mani e bevono fino a svenire! Poi tutti ballano e le donne che non sono sposate portano gli uomini nelle loro tende e …bhè non so esattamente che fanno, a me ancora nessuno mi ha chiesto di venire nella sua tenda… Se gli avesse chiesto del Dono avrebbe detto: Ma quindi non sai proprio nulla! Ogni membro della tribù lascia una goccia di veleno sul cibo e nel vino che si beve, così che tutti possano riceverlo e diventare più forti! Così siamo immuni da tutti i veleni…ovviamente! Le avrebbe sicuramente potuto raccontare altro, ma ormai erano arrivati alla tenda del capo clan, ed altri affari l’ attendevano.

    Molto bene.Disse Saso-Kotei prendendo il messaggio che Ryugi gli aveva portato. Rotto il sigillo del Kage, lesse rapidamente il contenuto, spostando rapidamente gli occhi scuri che si potevano vedere sopra il velo sul volto. Portò quindi il messaggio alla consorte che lo lesse a sua volta. Quando ebbe finito, con espressione interessata guardò Ryugi e, contemporaneamente, emise qualcosa dalla mano che bruciò il foglio di carta fino a ridurlo in cenere. Hohenheim non smette di sorprenderci, mandare te a consegnare un messaggio di tale importanza sicuramente è stato una mossa furba....o avventata. Tuttavia sembra che tu sia riuscita nel tuo compito, messaggero. Si sarebbe quindi avvicinato ad un tavolo basso, dove avrebbe preso tre bicchieri. Due li avrebbe riempiti con vino e l’ultimo con acqua. Offrì quindi il liquido alcolico a Ryugi. Bevi Ryugi del clan Nekki. Disse in un tono che non ammetteva repliche. Se Ryugi non voleva infrangere ancora qualche norma di buon costume, avrebbe fatto bene ad accettare. Il vino aveva un sapore pungente e leggero. Le venne anche offerto un puff dove sedersi, e quindi tutti si sarebbero accomodati. Riconosco tuttavia che il Kazekage sia stato intelligente a mandare te, che appartieni al clan Nekki. Abbiamo combattuto fianco a fianco nel deserto molte volte negli ultimi anni, ed io riconosco il vostro valore come combattenti ed esploratori. Qual è la tua casa? Disse in maniera criptica. La tua linea di discendenza materna, Ryugi. Speigò la donna, vedendo che la ragazza era in difficoltà E’ così che noi individuiamo le linee di Sangue. Non fanno così anche i membri del clan Shinkiro? In effetti i manipolatori del Miraggio avevano una struttura fortemente matriarcale. Si mise quindi a ridere leggermente. Credo che ti stiamo mettendo un po’ in difficoltà. Mettiti comoda, Ryugi, perchè non andrai molto lontano, la tempesta ci ha raggiunti! Un attimo dopo il vento iniziò ad ululare intorno alla tenda. I sottili muri di quella casa iniziarono a dondolare, come una vela battuta dal maestrale. Eppure, per quanto si muoveva, la struttura resisteva. Anzi, tutto sommato dall’interno non sembrava che si stesse scatenando il cataclisma che era stato preannunciato. Mmm…andrò a controllare che tutti siano dentro le tende.. Il capo clan si alzò da terra e fece per muovere verso l’uscita, quando un rumore di bicchiere infranto si avvertì vicino la donna. Lyn?

    La ragazza, che fino ad un attimo prima era in ottima forma, aveva ora il volto distorto dal dolore. Una leggera patina di sudore le bagnava la pelle ed a terra, dove il bicchiere si era rotto, si allargava una chiazza bagnata che non era l’acqua del suo bicchiere: le si erano rotte le acque:Oh non proprio ora..Ggggg…portami mama Kyushu…ora! L’uomo fece un cenno di assenso e quindi guardò Ryugi Rimani con lei, non le far perdere i sensi per nessun motivo…e non la toccare! Uscì quindi come una furia lasciando la ragazza con la donna in agonia. Lyn-Menei si era alzata e, camminando senza meta, si era quindi appoggiata con una mano ad una delle aste che teneva su la tenda. Poi, senza preavviso, fu colta prima uno scossone e quindi da quello che sembrava un mancamento che l’avrebbe fatta stramazzare a terra se Ryugi non fosse intervenuta. Cosa fare?

    [Shinichi]


    Il tuo aerabiun è barbarico… Disse il Capo di Caccia, sentendo il Kurogane parlare il suo dialetto. Tuttavia, la sua voce aveva una leggerissima nota di sorpresa. Non si aspettava che un Kurogane si potesse abbassare al livello dei nomadi del deserto. Un punto a favore di Shinichi, ma non abbastanza da scalfire la scorza dura dell’uomo.

    Tu non sei mio fratello. Condividiamo le stesse mura che ci proteggono. Non dire assurdità come vantare una linea di sangue in comune. Tu sei al più un vicino di casa, ed uno fastidioso per giunta. Ora levati dalle palle. Degnò nemmeno di uno sguardo Myako, fissando il suo sguardo invece in quelli di Shinichi. C’era un’ostilità profonda e radicata in quell’uomo. Impossibile capire se gli desse fastidio che fosse un Kurogane o un estraneo al clan dei Soshi.

    Tuttavia, se davvero Shinichi avesse evocato lo scorpione, l’uomo avrebbe palesemente fatto un passo indietro, come se avesse visto un fantasma oppure la fine del mondo. Ritrovando il controllo, avrebbe detto Hai stretto un contratto con gli scorpioni sacri…tu….come hai fatto per ricevere un onore del genere? Anche se non poteva vederlo in viso, l’uomo sembrava turbato, come se stesse combattendo una battaglia interiore. Poi si rilassò, come se avesse preso una decisioneSe i Saggi Scorprioni del Deserto ti hanno accettato vuol dire che l’ospitalità del clan Soshi ti è garantita. Entra, fa quello che vuoi. Se vuoi aiutare il lavoro non manca. Ma stammi alla larga.

    Honmono-Sasu sarebbe quindi tornato a dare indicazioni a destra e a manca se Shinichi non si fosse fatto avanti con altre richieste. L’uomo in prima persona si sarebbe messo a fissare i paletti per le tende, a mettere in sicurezza materiali e così via. I due Kurogane avrebbero potuto mettersi a disposizione come meglio credevano, oppure potevano andare a cercare il capoclan.

    In particolare modo, se avessero scelto la prima opzione, il tempo sarebbe per loro volato. Spinti dalla necessità, molti del clan Soshi non avrebbero fatto troppe domande nel ricevere l’aiuto dei due sunesi. Tempo che però non avevano. La tempesta di sabbia piombò su di loro come un flusso d’acqua che riempire gli argini di un fiume. Ma si trattava di aria calda e sabbia, che accecava la vista, riempiva i polmoni e ti buttava a terra. [Note]

    Non è normale che la tempesta sia così forte all’interno del villaggio! Avrebbe quasi urlato Myako al consorte. Poi, in un momento in cui la visibiltà migliorò per pochi istanti, la vide. Una grossa struttura di tela e ferro ampia oltre venti metri di larghezza…e completamente chiusaEcco la vela, ma perchè è chiusa? La donna guardò Shinichi. Cosa dovevano fare? La struttura si trovava ad oltre venti metri di altezza dal suolo e bisognava sfidare una parete di roccia completamente verticale per arrivarci. Oltre la visibilità quasi a zero, salire in quota avrebbe aumentato la forza del vento. Una caduta alla cieca da quell’altezza poteva uccidere…non sarebbe stato la prima volta.

    Se avessero deciso di sfidare la sorte e fossero riusciti a raggiugnere la Vela, avrebbero visto che il meccanismo di apertura manuale sembrava ancora funzionare. Il tessuto che componeva la vela non sembrava avere lacerazioni maggiori, ma l’ intelaiatura metallica, quindi la struttura portante di acciaio della Vela, aveva delle pieghe innaturali. Un Kurogane non avrebbe avuto troppi problemi a sistemarli, ma Shinichi?


    [Shu, Yasuke, Tamashii e Denji]


    Quando i due ninja accettarono la proposta di Yohao, il ragazzo saltò in piedi, tutto eccitato. Anche i due camaleonti si misero a saltellare intorno a lui, empatici. Allora siamo in affari! Non ti preoccupare per il mandate, ho tutto sotto controllo! Ehm…non è che abbiamo fatto troppe domande…del resto chi li ha mai visti 30000 Ryo…Lyshar ci fai fare la figura dei pezzenti! Buoni vuoi due! Da oggi cambiamo tutto, diventeremo ricchi e la faremo vedere a Ashihei! Guardò quindi intensamente i due ninja, mantenendo però il dito puntato sul “pomello”.

    Ci sarebbe voluto un attimo  ai due ragazzi per individuare esattamente cosa Yohao stesse indicando. In generale puntava verso il Tempio di Suna, una cosa assurda di per sè, perchè volere interferire con gli affari di quel luogo era una follia, nonchè illegale. Eppure il ragazzo puntava proprio in quella direzione.

    La facciata del tempio era stata scolpita direttamente sul costone di pietra che era la cinta muraria di Sunagakure. La facciata emergeva come un altorilievo dalla roccia. Per lo più emergevano le forme di colonne, travi e qualche scultura. In un punto ad un quindicina di metri da terra, c’era appunto una statua che reggeva una sfera nella mano, non più grande di una palla da baseball. Che fosse quello il pomello?

    Esatto! Dobbiamo solo prendere quella palla in mano alla scultura e darcela a gambe levate. E la cosa migliore è che oggi è il giorno perfetto! Tutti sono impegnati nei preparativi per la tempesta. Hanno lasciato solo un marionettista all’ingresso. Andiamo, scaliamo la parete del tempio, e prendiamo la sfera. Chiaramente i dettagli li lascio a voi, non posso fare mica tutto io!

    Il marionettista a cui faceva riferimento era proprio Shu Akasuna, il quale si stava cimentando nel tedioso compito di tenere a bada i curiosi e gli impauriti per l’annuncio di quella mattina e per la tempesta, nonchè quelli che cercavano riparo. Un compito che non sarebbe durato tuttavia poi molto. Quando la prime avvisaglie della tempesta si fossero manifestate, se ne sarebbero praticamente andati via tutti. Bhè tutti tranne forse Denji…

    I marionettisti avevano approntato un piccolo gabbiotto giusto all’esterno del Tempio, dentro cui Shu avrebbe potuto controllare la situazione ed ripararsi dal peggio. La visibilità sarebbe stata comunque molto bassa, ma del resto chi doveva venire a rompere le scatole quel giorno? Certo, se Denji fosse rimasto la situazione sarebbe stata un po’ affollata nel gabbiotto ed i due ninja avrebbero dovuto capire cosa fare. Denji poteva essere d’aiuto nel tenere d’occhio la situazione (la sua natura meccanica lo rendeva insensibile alla sabbia), oppure poteva essere una distrazione per il suo compito. Poi c’era quell’altra questione. Era già abbastanza strano che un Ashura e un marionettista fossero in stretti rapporti…se fosse successo qualcosa di spiacevole e i piani alti avessero saputo della presenza di Denji, sarebbbero stati guai amari per Shu.

    La piazza che si apriva davanti al tempio era oltre 50 metri di diametro e praticamente senza nessuna copertura. Non c’erano palazzi ai lati del tempio, quindi era facile individuare qualsiasi persona si dirigesse verso il tempio. [Note]La visibilità è sempre ridotta a 3 metri da quando inizia la tempesta. La percezione in generale è ridotta di 3. Visto che il tempio è ben schermato, salire in quota non produce effetti di spinta. Qui posteranno prima Yasuke e Tamashii con un piano di attacco a cui risponderà Shu. Denji può operare per l’una o per l’altra parte e quindi posterò con squadra ladri o con Shu. Yasuke e Tamashii possono dare comandi ai due camaleonti e Yohao, come se fossero una squadra di gregari energia verde.

    [Masayoshi]


    Io? Ho principalmente lavorato nell’obitorio e mi sono dedicato a nuove marionette. In effetti, ho una nuova marionetta appena ultimata. Una marionetta a cui ho pensato dopo la nostra missione all’Abete. Di cura e supporto, casomai te la mostrerò dopo. Shunsui diede via quel pezzo di informazione, tralasciando invece le vere attività che lo stavano tenendo impegnato in quel periodo, come la ricerca dell’immortalità e delle conoscenze di tutti i ninjutsu mai creati. Purtroppo doveva tenere per sè quella parte: era roba troppo controversa e che comunque portava alla sua recente affiliazione con gli Hayate. Altro argomento che era meglio tenere per sè.

    Mentre lavorava al Punto di Visione, il marionettista si lasciò raccontare degli allenamenti del chunin e della sua nuova affiliazione con i suricate del Deserto: Un vero Eremita del Deserto insomma, un appellativo proprio azzeccato. Disse in tono leggero, ma si fece più serio quando il jinchuurichi gli parlò del Sigillo del Vuoto. Durante la missione all’Abete, c’era stato un momento in cui avrebbe potuto prendere per sè uno di quei sigilli eppure aveva dovuto rinunciare per mantenere la sua copertura e vincere la fiducia di Hayate. In quell’occasione aveva quindi preferito avere accesso accesso alle conoscenze sull’immortalità che quel gruppo di nukenin possedeva al posto del potere del Vuoto. Tuttavia, gli era rimasto un certo appetito dell’argomento e, se Masayoshi gliene voleva parlare, certamente non lo avrebbe fermato: Bhe come sai sono molto forte con i Sigilli. Se ti serve una mano fammi sapere…e con questo ho finito! Avrebbe quindi detto, inserendo il nuovo Punto di visione all’interno della sua sede. Il jonin si alzò, guardando verso il cielo: Rientriamo, non penso manchi ora molto all’arrivo della tempesta. Così vediamo anche se il meccanismo funziona

    Se Masayoshi l’avesse voluto seguire, Shunsui avrebbe fatto strada quindi verso il tempio. Arrivati ad un centinaio di metri dall’ingresso, la tempesta sarebbe scoppiata, avvolgendoli nel rumore e nella sabbia. Shunsui si avvolse con uno strato di chakra che poteva schermarlo
    Corpo Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore può resistere all'ambiente circostante: non subirà l'effetto di ambienti troppo caldi o freddi, forte vento, accecamento da sabbia e polvere e sarà idrorepellente. (Mantenimento: Basso)
    [Da jonin in su]
    completamente dalla tempesta, ma che comunque non avrebbe potuto mantenere attivo per tutta la sua durata. Masayoshi avrebbe dovuto resistere per il tempo necessario ad entrare nel tempio ma, dato le sue recenti esperienze, sicuramente era avvezzo ad una tale esperienza. Inoltre, passando davanti l’ingresso del tempio, avrebbero anche fatto un cenno di saluto a Shu Akasuna che aveva l‘ingrato compito di sorvegliare l’ingresso. MAsayoshi si sarebbe potuto fermare se avesse voluto. Sembrava comunque che il marionettista avesse compagnia.

    Chiudere le porte del Tempio dietro di loro, fu come far sparire la tempesta. Di tutto il frastuono e confusione che si abbatteva all’esterno, praticamente nulla filtrava all’interno delle grandi sale del tempio, sempre fresche e sempre ammantate di un alluce tenue. Shunsui avrebbe guidato Masayoshi tra enormi colonne di pietra che salivano per oltre trenta metri verso la sommità della volta del Tempio, fino a raggiungere una delle stanze operative dove lavoravano alcuni marionettisti. In questa, in particolare, non c’era mai stato. La stanza era dominata una una decina di schermi che sormontavano un lungo tavolo a cui sedeva una ragazza sui 21 anni. Ammantata di nero, aveva il volto coperto da segni di pittura viola, come facevano molti membri che praticavano le Kuro Higi. Abbiamo sistemato il Punto 89, Ikue. Ci controlli che sia tutto in ordine? Ikue si è da poco unita ai guardiani. Questo è MasayoshiDisse tralasciando che fosse la forza portante del Rokubi - più che altro non c’era bisogno di aggiungerloSubito..e piacere di conoscerti, Masayoshi! Nonostante la voce un po’ imbarazzata, la ragazza si mostrò molto capace nel portare il feed di immagini del Punto 89 davanti gli occhi dei due ninja: il punto funzionava bene e, come tutti gli altri, mostrava principalmente che la tempesta stava infuriando su tutta Suna. Bene, dove si trova ora il nostro Kazekage? La ragazza mosse rapidamente dei comandi e, pochi secondi dopo, un nuovo feed di immagini mostrò Hohenheim indaffarato con gli ultimi preparativi insieme ad altri ninja. Una pellicola di chakra avvolgeva il jonin bambino - probabilmente lui poteva mantenere quello stato molto più a lungo di tuti loro.

    Soddisfatto, Shunsui si rivolse infine al chunin: La tempesta durerà ancora qualche ora. Il mio consiglio è riposati nel tempio e sistemati. Se vuoi mi puoi venire a cercare per un po’ di allenamento o per la storia del sigillo o se ti interessa vedere qualche marionetta. Oppure puoi sfidare la tempesta! Con un sorriso furbetto, avrebbe quindi lasciato Masayoshi in compagnia di Ikue. The? Chiese lei infine, per spezzare il silenzio!

    [Genjo]

    Genjo aveva fatto un piccolo errore di calcolo lasciando casa a quell’ora. Sperava di arrivare al tempio prima che la tempesta arrivasse, ma si trovava ancora nella piazza del mercato quando invece il vento si alzò e la tempesta quasi azzerò la visibiltà. Lo studente era all’altezza della grande fontana asciutta che troneggiava la piazza a quel punto. Intorno a lui tutte le persone si erano più o meno tutte messe a riparo. Perciò fu una sorpresa per il ragazzo sentire una voce arrivare da qualche parte alla sua sinistra: AIuto! Aiuto!

    Se Genjo avesse voluto intervenire, avrebbe dovuto seguire la voce dell’uomo perchè certamente non riusciva a vedere un gran che. Dopo poco, tuttavia, sarebbe arrivato alla fonte del problema. Un bancarella dotata di ante chiudevoli era stata chiusa alla buona e, quando il vento si era levato, doveva aver fatto aprire le ante e quindi ribaltare il carretto su un uomo, che ora giaceva a terra, schiacciato dal torso in giù. L’uomo vestiva da mendicante, con un velo che gli copriva quasi totalmente la faccia. Con il braccio sinistro teneva il suo shamisen lontano dal corpo, come se nella caduta avesse fatto di tutto per salvarlo dall’impatto. Con il destro, invece, stava cercando di liberarsi dal peso del carretto, ma il braccio doveva avere qualcosa di meccanismo, perchè si muoveva a scatti e non riusciva a completare nessun movimento. Oh che i Kami siano lodati! Presto, aiutami ragazzo sono bloccato!

    Se Genjo gli avesse dato una mano, l’uomo sarebbe sgattaiolato da sotto il carretto, rimettendosi in piedi per stringere a sè lo shamisen con entrambe le braccia. A quel punto, strinse anche Genjo in un abbraccio e gli fece cenno di seguirlo fina ad un gruppo di tre case dove una Vela strategicamente piazzata teneva la tempesta a bada. Che i kami ti arridano ragazzo! Che la fortuna sia sempre dalla tua parte! Che tu non debba mai soffrira la fame o il freddo! Io, Daisuke, ti ringrazio dal profondo del mio cuore! Ti sono debitore per aver salvato me ed il mio amato shamisen. Daisuke il Disgraziato, noto e completamente inoffensivo senzatetto della zona, mostrò lo strumento al ragazzo. Genjo non avrebbe saputo dire quale dei due fosse messo peggio. Non so come avrei fatto senza di te, credo che sarei persino potuto MORIRE! Che i kami ti benedicano! L’uomo avrebbe potuto continuare ad elogiare Genjo per un’altra mezz’ora se il ragazzo non lo avesse interrotto in qualche maniera. Scusami ragazzo, mi commuovo a vedere un tale atto di generosità. Per me che vivo senza fissa dimora significa tutto! Il tono di voce dell’ uomo si fece quasi rotto dal pianto e dietro il velo si udì un sinistro click. Oh non temere, il mio corpo fa suoni buffi, non è più come una volta. Fai bene però a stare sempre in guardia. La città è pericolosa in questi giorni…molto pericolosa! Ma non parliamo di questo in un momento così gioviale!

    Se però Genjo gli avesse chiesto perchè era così spaventato, Daisuke avrebbe continuato. Non ne sai nulla? Molti di noi senza fissa dimora sono scappati, abbiamo dovuto abbandonare i nostri soliti ritrovi. Una tragedia ragazzo mio, una tragedia! Disse in tono drammatico e stralunato. Demoni, ragazzo mio! Ci sono dei Demoni nel villaggio! Era fuori come una campana!

  4. .

    La gilda degli artisti


    II



    Yugi si stava divertendo, e questo era un bene. Hohenheim non era stato attirato dal ragazzo solo per il suo talento artistico, ma anche per l’aura tetra che ogni tanto si dipanava dalla sua figura. Nulla di concreto, come il chakra, ma solo una sensazione. Eppure, se il ragazzo riusciva ancora a provare gioia, allora non era troppo tardi per lui.

    Un artista porta sempre con se gli strumenti della sua arte, ricordalo! Disse vedendo che il ragazzo era sprovvisto di carta e matita. Con un rapido gesto, Hohneheim avrebbe quindi evocato un rotolo di richiamo, che avrebbe passato al ragazzo. La penna l’aveva sempre con sè - del resto, nel suo lavoro doveva firmare sempre un sacco di cose!

    Osservò il ragazzo cimentarsi nel disegno. Così come aveva fatto all’orfanotrofio, il suo stile era decisamente basato sul realismo e, a parte qualche difetto tecnico, era molto buono. E questo chi è? Avrebbe chiesto, indicando il gatto che era stato raffigurato. In realtà, non dovette aspettare molto, che probabilmente lo stesso gatto sarebbe comparso tra le sue gambe e si sarebbe diretto verso il disegnatore.

    Oh..ma gaurda….e lui com’è salito fin qua su? Non solo l’animale era stato piuttosto rapido, ma decisamente agile a scalare la parete di roccia. Così, quasi istintivamente, il jonin percepì il chakra del bambino e dell’animale. Vide senza problemi una forza tenue emanarsi da Yugi, compatibile con il livello di forza di un ragazzo della sua età alle prese con i fondamenti del ninjutsu. Ma…diavolo…il gatto aveva praticamente la stessa forza!!! Era un gatto ninja? Mi spiace.. Disse rivolgendosi direttamente all’animale, questa volta Non avevo idea che fossi un gatto ninja. Piacere di conoscerti, io sono Hohenheim. Aveva già imparato a parlare? Quasi sicuramente era abbastanza intelligente da capirlo.

    Sei pieno di sorprese Yugi. Non solo hai il tocco artistico, ma sembra che tu sia il favorito di un animale senziente, il che vuol dire molte cose…come saprai, è usanza che il Kazekage prenda sotto la sua ala uno degli orfani. Molti vengono adottati in questo modo, ma io non posso fare una cosa del genere…Tuttavia, se vuoi, puoi diventare mio discepolo. Ti insegnerò quello che so sul ninjutsu, e anche sull’arte se è questo che desideri. Cosa ne pensi? Forse era stato un po’ impacciato ma, del resto, questa era la prima volta che prendeva un orfano come allievo. Se il giovane avesse risposto di sì, avrebbe detto:Molto bene, allora direi di spostarci alla Gilda dove avremo tutti gli strumenti per iniziare con qualcosa di semplice. Chiaramente, Kuro, sei più che benvenuto!

    […]

    A bordo della tigre, il gruppo avrebbe impiegato cinque minuti a raggiungiungere un alto edificio di argilla e sabbia, nello stile sunese, che era recintato muro perimetrale. Il muro definiva un giardino di pietra e ghiaia, con poche piante grasse a dare un tocco di verde. All’interno, si apriva un’enorme sala, dove diverse persone stavano eseguendo pitture, sculture e disegni. Tutti avrebbero fatto un inchino al Kazekage passandogli vicino. Anch’io ho imparato l’arte di manipolare l’argilla qui. E’ uno dei dopo/studi allestiti da membri della Gilda di cui faccio parte. Come sai, noi manipolatori di argilla non abbiamo un clan…questo è quello che assomiglia di più ad una cosa del genere. Da questa parte. Avrebbe fatto quindi accomodare il ragazzo in una stanza piuttosto ampia, dieci metri per dieci. A terra c’erano assi di legno lucidate e un ampio tavolo contornato da sedie basse. Hohenheim avrebbe lasciato la stanza, dando il tempo a Yugi di acclimatarsi. Una volta tornato, aveva con sè un sacchetto ed aveva portato un vaso.

    Mise l’oggetto su una piattaforma al centro del tavolo, e quindi vuotò il contenuto del sacco, un po’ davanti a sè ed un po’ davanti a Yugi. Subito si avvertì quello che era l’odore di terra.La scultura, come tutta l’arte in generale, è un atto pratico. Ho capito che non ti si mai cimentato con la scultura, quindi questo sarà un ottimo modo per iniziare. Lo faremo insieme… Disse sedendosi affianco a lui ed iniziando a prendere una parte dell’argilla che aveva davanti. Cerchiamo di replicare il vaso? Nulla di troppo difficile, ma occhio. Questa argilla non è come il pongo che si usa a scuola. Solo un ninja può manipolarla. Così dicendo, si sarebbe chiuso nel silenzio del lavoro, invitando il ragazzo a fare lo stesso. Tuttavia, ben presto Yugi si sarebbe accorto che non era così facile: semplicemente l’argilla non stava in piedi! O meglio dire, la sua argilla non riusciva a prendere una forma. Il Kazekage se la stava cavando più che bene. Cosa faceva di diverso?
  5. .

    Tempesta in arrivo


    II


    [Shinichi]

    Mayako era una donna d’oro…letteralmente. Eppure era stato grazie alle sue capacità diplomatiche, piuttosto che per le sue capacità innate, che aveva permesso a Shinichi di ottenere un riconoscimento formale che pochi potevano vantare all’interno del clan. Anche se l’influenza che quell’attestato aveva era forse nulla rispetto l’influenza che il chunin aveva avuto quando era Consigliere, senza dubbio rappresentava un ottimo punto per riprendere la scalata.

    Era forse proprio perchè stavano pensando alla vittoria appena conquistata che i due coniugi, uscendo dall’ufficio di Shin, avrebbero prestato poca attenzione all’uomo che, dopo di loro, sarebbe entrato nell’ufficio del numero due del clan. Lunghi abiti neri avvolgevano il suo corpo snello, arrampicandosi fino alla sua faccia, in una maschera che ne copriva la metà inferiore del viso. Una zazzera grigia spuntava sotto un cappuccio tirato sopra la testa, che non permetteva di cogliere molti dettagli. Un’ombra, in effetti, al quale la coppia avrebbe dato solo poco più di un’occhiata.

    Una volta usciti dall’edificio, la coppia avrebbe deciso che non bisognava perdere tempo su una questione del genere. Tutti i clan avrebbero fatto la loro mossa e se volevano stringere qualche accordo commerciale con i Soshi prima degli altri, avrebbero fatto bene a muoversi rapidamente.

    Era metà pomeriggio, quando la loro risoluzione fu presa. Un forte vento spirava all’interno del villaggio, portando polvere e sabbia in giro con una tale insistenza che la maggior parte delle persone si era coperto con veli la testa, il naso e la bocca. Grandi nuvole si erano innalzate nel cielo e, chiunque avesse avuto un minimo di feeling con il deserto, avrebbe riconosciuto i segni di una Tempesta di Sabbia in arrivo.

    Faremmo meglio a sbrigarci, di questo passo la tempesta arriverà prima di cena. Non vorrei farmi la strada del ritorno fino a casa nel bel mezzo della tempesta..spero che questa volta abbiano dispacciato più ninja dell’ultima volta… Disse Mayako avvolgendosi a sua volta un velo intorno alla testa prima di dirigersi verso Sud-Est imboccando una delle principali strade che, a raggiera, portavano al palazzo del Daimio e del Kazekage. Passando per il centro del villaggio, notarono che una certa concitazione era presente tra le persone che si trovavano per strada. I passanti si stavano affrettando a tornare alle loro case, ed anche i commercianti stavano chiudendo baracca, rinunciando ai profitti della parte finale della giornata, pur di non trovarsi tutta la mercanzia rovinata dallo sferzare della Sabbia.

    Infatti, lasciando le strade principali ed il centro del villaggio, avrebbero trovato sempre meno persone in giro, fin quando non arrivarono al quartiere ghetto dei Soshi. In effetti, il quartiere non aveva nessun elemento territoriale o costruttivo che lo dividesse dal resto del villaggio. Tuttavia, le case si erano abbassate e diradate per lasciar spazio ad un numero sempre maggiore di tende. Non stupide tende da campeggio, ma grosse strutture, tirati da cavi in acciaio che potevano arrivare anche a 10 metri di altezza. I Soshi avevano origini nelle popolazioni nomadi del deserto e, sebbene avessero lasciato quella vita per la stabilità di un villaggio, non si erano lasciati alle spalle le loro abitazioni.

    Approcciando il quartiere, videro che anche lì l’attività era quasi frenetica. Molte persone stavano mettendo in sicurezza le tende e raccogliendo dalle stradge tutto quello che poteva volar via. I ninja non avrebbero avuto problemi a riconoscere gli uomini, vestiti nella tipica tunica cangiante che li avvolgeva, e nel copricapo che ne nascondeva il volto. Anche le donne erano coperte, ma non più di quando non lo sarebbe stata una donna non-Soshi.

    Prima che si potessero addentrare nel villaggio, sarebbero però stati intercercettati. Non siamo interessati. La voce dell’uomo era un tuono che riusciva a sentirsi persino sopra il turbinio del vento. Voltandosi, Shinichi e consorte si sarebbero trovati davanti probabilmente il soshi più imponente che avessero mai visto. Era alto almeno 2 metri e 10 e la tunica inanellata con fitte scaglie color bronzo lo facevano apparire largo quanto un armadio. Ma non era solo un’impressione: nonostante il vestito, sotto il tessuto erano evidenti delle braccia spesse quanto tronchi d’albero.Pensavo di essere stato chiaro con quegli altri. Non siete i benvenuti. Abbiamo abbastanza lavoro da fare con la tempesta per dar retta a due Kurogane kurhak Aveva detto l’ultima parola nel dialetto della tribù…con ogni probabilità era un insulto. Che cosa li aveva traditi, tuttavia? Il modo di vestire o come parlavano tra di loro, probabilmente, o forse si aspettavano la loro visita?

    [Ryugi]

    Che quel giorno sarebbe stato intenso, Ryugi già lo sapeva. Oltre alle questioni politiche, l’arrivo di un’enorme tempesta di Sabbia significava un lavoro extra di non poco conto. Come membro delle squadre speciali era suo compito coordinare i lavori per mettere in sicurezza il villaggio. A metà mattianata, avevano già tirato su tre quarti delle Vele, le grandi barriere infrangivento che erano posizionate strategicamente nel villaggio per direzionare e disperdere la corrente che, dalla fessura che era l’entrata del villaggio, si convogliava verso le abitazioni. I lavori sarebbero terminati nel primo pomeriggio.

    In aggiunta, avrebbe supervisionato il dislocamento di una ventina di ninja, per tenere a bada l’ingresso della sabbia, e non solo del vento, nel villaggio. Se il villaggio avesse avuto ninja del calibro del Kazekage, Gaara, forse non sarebbero servite così tante risorse. Eppure, impedire alla sabbia di entrare nel villaggio, per le 5 o 6 ore che sarebbe durata la tempesta, forse sarebbe stato impossibile persino per una leggenda del suo calibro.

    Ad ogni modo, il suo servizio sarebbe stato interrotto: Buongiorno Ryugi Il nandaime Kazekage si sarebbe palesato davanti la ragazza. Non indossava i paramenti formali, bensì quelli di un qualsiasi jonin della Sabbia. Speravo di trovarti qui. Come procedono i lavori? Avrebbe ascoltato il suo rapporto, quindi avrebbe continuato: Bene, procederò io qui con quello che deve essere ancora fatto. Ho bisogno che tu porti questo rotolo a Sasu-kotei Soshi. E’ un messaggio molto importante, nonchè solo per i suoi occhi. Ci siamo intesi? La pergamena non aveva nulla di particolare, se non il simbolo del villaggio della Sabbia nel sigillo che la chiudeva. Cosa ne pensi del mio annuncio di stamattina? La domanda a bruciapelo avrebbe forse colto la ragazza in contro tempo. Era la prima volta che il Kazekage le faceva una domanda politica così diretta, ed il suo tono era neutro e schietto.

    Se la ragazza fosse riuscita a divincolarsi dalla domanda del momento, avrebbe potuto dirigersi direttamente verso il quartiere ghetto. Ora che ci pensava; quanti uomini coprivano quel quadrante? Forse non abbastanza, considerando che c’erano più tende che case in quella zona. Ad ogni modo, il tempo avrebbe retto ancora per quando fosse arrivata all’accampamento.

    Un uomo completamente coperto da un’ampia tunica, grosso come una casa, stava bloccando il passaggio ad un uomo di mezz’età e due ragazzi che gli facevano da scorta. Tutti e tre portavano delle lame pregiate alla cintura, abbellite dal simbolo dei Chikuma. Ad ogni modo, l’uomo non semvbrava prestarle troppo attenzione e quindi la ragazza avrebbe potuto tentare la sua fortuna e cercare di aggirarlo. Tuittavia, se ci avesse provato, sarebbe stata intercettata da un altro Soshi, completamente ammantato, che era più o meno della sua statura: Wow squadre speciali!! Una voce di ragazzo uscì dal complicato turbante che gli copriva il volto. E sei anche più piccola di me!! Disse con un’ esaltazione che lasciava intendere tutto il contrario. Cosa ci fai da queste parti? Io sono di guardia, sai? Non devo far passare nessuno, sai? Mio padre dice che oggi le persone che arrivano hanno cattive intenzioni. Tu che intenzioni hai?? Mostrandogli il sigillo del villaggio, il ragazzo avrebbe esclamato: Il sigillo del Kazekage!! Ma che fico! Sei una importante, allora! Sai anch’io sono abbastanza importante, sono il figlio del … HAYAI-SASU porta quella ragazza da Saso -kotei, ORA! Il ruggito dell’uomo montagna avrebbe fatto saltare in aria anche Ryugi! S..Sì signore!

    Il ragazzo avrebbe fatto cenni frenetici di seguirlo, ma non l’avrebbe mai toccata. Ryugi sarebbe stata condotta tra le immense tende a cupola dei Soshi. Strutture completamente bianche, intessute con fili di color senape, macchiato di rosso, molto simile al colore della sabbia di primo mattino. Su molti era disegnato lo stemma del clan: uno scorpione d’oro in un cerchio sottile del medesimo colore. Come forse si era studiata, avrebbe notato i maschi del clan completamente coperti, mentre le donne mostravano il volto e qualcuna anche le braccia - del resto il vento non si era ancora ingrossato abbastanza da essere fastidioso o pericoloso. Anche i bambini piccoli, se maschi, portavano veli che li coprivano interamente. L’unica eccezione che vide, fu sbirciando all’interno di una delle mastodontiche costruzioni di tessuto e cavi, in quella che poteva essere un sorta di precamera, dove due ragazzi si erano scoperti entrambi il braccio destro e stavano facendo un gioco di forza. E’ molto scortese guardare nelle tende se non si è invitati. Non ti hanno insegnato le buone maniere? Comunque non era nemmeno un grande spettacolo. Io sono molto più forte di loro nella Presa Avvelenata! Lo sanno tutti nel clan! Difficile però credergli. Del resto, Ryugi avrebbe notato che il ragazzo zoppicava in maniera abbastanza vistosa e non sembrava essere un gran lottatore.

    Sarebbero quindi arrivati a quella che, senza dubbio, era la tenda più grande nell’accampamento, se si escludeva una grande struttura centrale allo stesso, che sembrava essere l’equivalente di una piazza di villaggio.Eccoci, sana e salva. Da qui puoi andare da sola, sei stata invitata, quindi non sarai scortese se entri. Io..potrei rimanere nei paraggi, se ti servisse una mano o mi volessi raccontare cosa ti ha detto Saso-Kotei. Mi raccomando digli che ti ho portato io qui, eh! E anche che sono il più forte nella Presa Avvelenata, capito! OK, ciao! Si sarebbe tolto quindi rapidamente di mezzo, con la sua andatura claudicante.

    Prima che potesse aprire il tessuto che chiudeva l’ingresso alla tenda, questa si sarebbe aperta da sola. Ne sarebbe uscita una donna dalla pelle color marrone chiaro, che si vedeva dal viso, le braccia e scollatura. I suoi capelli neri erano avvolti in una treccia complessa che le arrivava fino al sedere, ed aveva occhi verdi penetrati. Poteva avere 28 anni e portava in grembo un bambino di almeno otto mesi. Che curioso messaggero…entra ragazza, si sta per sollevare il vento. Il suo tono era basso e penetrante: se fosse stato un uomo, Ryugi se ne sarebbe innamorata instantaneamente. La donna l’avrebbe condotta nella tenda. Era un luogo accogliente: i tappeti creavano uno strato continuo soffice sotto i suoi piedi (si andava con delle pantofole per gli ospiti) e diversi fuochi creavano un’atmosfera soffusa, permeate dal profumo di oli e profumi che Ryugi non avrebbe riconosciuto. C’erano diversi mobili di buona fattura ed era pieno di sedute, incluso un letto nella parte più lontana della stanza. Saso, è arrivato un messaggero per te. La donna quindi si eclissò, andandosi a sdraiare su un piccolo divanetto non troppo distante. La persona a cui si era rivolta non era difficile da individuare. Saso-kotei era poco meno imponente dell’uomo all’ingresso del ghetto, ma non meno formidabile. La sua tunica inanellata era di scaglie cangianti, che andavano dall’oro al nero. Il Kazekage chiaramente pone molta fiducia nei suoi giovani ninja. Non me lo sarei aspettato da una persona di villaggio. Accomodati, messaggero, il mio halak è un luogo sicuro per tutti coloro che vi sono ammessi. Qual è il tuo nome e quale messaggio mi porti?

    [Yasuke e Tamashii]

    Era una coincidenza che i due ninja si sarebbero trovati nei pressi della piazza principale di Suna quando il vento sarebbe stato abbastanza forte da creare qualche problema camminando. Probabilmente erano entrambi diretti verso il quartiere ghetto, uno per cercare opportunità di profitto, l’altro per capire come ottemperare alla sua missione. Di fatto, si ritrovarono entrambi in mezzo al caos generale, mentre tutti gli avventori del mercato di Suna iniziarono a sgombrare in fretta e furia. Ma l’agitazione provocò solo ulteriore caos e questo si vide subito. Alcune ceste di datteri e frutta si erano rovesciate a terra per colpa di una mano frettolosa ed alcuni parasole di due o tre bancarella si erano strappate perchè chiuse con eccessivo ritardo. Tutti erano indaffarati a togliersi dalla strada, inclusi i poveracci che avevano solo la strada come casa. Solo Daisuke il Disgraziato continuava a suonare il suo shamisen, monco di una corda, con quel braccio strano che si muoveva a scatti.

    Fu quindi nel fuggi fuggi generale che, improvvisamente, Yasuke sentì un tocco leggero dietro la schiena, doveva aveva la sacca porta armi. Se avesse controllato, avrebbe immediatamente notato che sia il fumogeno che le carte bomba gli erano stati sottratti!! Scandagliando la folla, non avrebbe avuto problemi ad individuare una macchia marrone, della taglia di un bambino, che schizzava rapidamente tra la folla e già lo aveva distanziato di parecchi metri. Il criminale era veloce, ed il suo vantaggio era nella statura, che gli permetteva di muoversi senza quasi essere ostacolato dalla folla. [Inseguimento]

    Tamashii era troppo lontano per accorgersi del furto. Eppure, quando il ladro passò vicino a lui, la corrente di vento che aveva generato lo fece voltare ed accorgersi di Yasuke. Avrebbe capito cosa era successo? Avrebbe colto i segni nel vento? Se così fosse stato avrebbe dovuto anche lui affrontare l’inseguimento, anche se la sua statura ridotta avrebbe annullato il vantaggio della sua preda. [Inseguimento]

    Se i due ninja fossero stati abili a seguire le sue tracce, avrebbero visto il ragazzino salire sopra una serie di ceste di cibo capovolte, fino a raggiungere il tettuccio di una bancarella, con abilità e agilità sorprendente. Da lì, si sarebbe lanciato verso il tetto basso e piatto di una casa, per continuare la sua corsa tra i tetti di Suna. Percorsi altri 100 metri, sarebbe entrato dentro la finestra di un edificio dismesso.

    All’interno, i due ninja si sarebbero trovati nella completa oscurità. I suoni erano quasi completamente cancellati dal sibilo del vento che batteva la struttura e si insinuava nelle sue fessure. Improvvisamente, un luce concentrata sarebbe esplosa nell’oscurità, gettandoli in un cono luminoso. Una voce molto giovane avrebbe scimmiottato quella di un adulto dicendo con enfasi: Voi due! Avete superato la PROVA!!!!! Un secondo riflettore si sarebbe acceso nella stanza, questa volta puntando sul bambino che aveva parlato. Poteva avere poco più di 10 anni ed era secco come un chiodo. Aveva dei vestiti che erano poco più che stracci, avvolti in maniera disordinata intorno al corpo, mentre la sua testa era un turbinio rosso di caos. Nessun ninja per bene sarebbe riuscito a seguirmi fin qui dentro! Quindi voi siete i candidati perfetti per diventare miei compari ed aiutarmi nel colpo del secolo. TU..come ti… La luce che puntava su di lui si sarebbe interrotta improvvisamente, togliendolo dalla scena. Lyshin, ma che cavolo fai! Mi stai rovinando la scena!! Scusa boss, mi si è seccato l’occhio!! Strizzando le pupille, i due ninja avrebbero notato che l’essere che aveva risposto al ragazzo era una specie di geko o camaleonte. A te si secca sempre l’occhio, ti avevo detto di mangiare più verdure…come sei de deboluccio ehehe La prima luce parò, rivelando di essere a sua volta un animale.Lyshar, non ti ci mettere anche tu! Dannazione! Avete rovinato tutto. Tieni, riprenditi la tua spazzatura. Avrebbe detto il ragazzo, gettando verso Yasuke quello che gli aveva rubato.

    Il ragazzo si sarebbe quindi seduto ad una finestra del casolare, con i piedi che pendevano fuori, offeso perchè il suo grande piano era andato in fumi.Scusa Yohao, ci dispiace…Sì, ci dispiace… I due animaletti, non più grandi di un palmo ognuno, si sarebbero avvicinato al ragazzino, ma solo il secondo avrebbe intimato ai due shinobi: Embhe non fate nulla? Non vedete che avete rattristato Yohao. Su forza, ditegli che farete parte della sua squadra! Su forza!Non ascoltatela…diventa super protettiva a volte…mi spiace se vi ho fatto correre..pensavo di aver trovato le persone giuste. E’ che…quel tipo mi ha detto che mi avrebbe dato 30.000 Ryo se gli avessi rubato quella cosa…ma io non ce la faccio da solo.. 30000 Ryo? Ma poteva mai essere vero? (i camaleonti avrebbero detto che era vero)

    Se i due si fossero mostrati interessati, per lo meno per capire chi potesse mai aver offerto una somma del genere a quel ragazzino di strada, il viso di lui si sarebbe un po’ sollevato: Volete sapere eh? Io ve lo dico solo se accettate di aiutarmi, sennò ciao ciao. Se i due ninja fossero stati convincenti abbastanza allora il ragazzino si sarebbe tirato su, sorriso a trentadue denti, e puntando il dito indice fuori dalla finestra avrebbe detto: DOBBIAMO RUBARE QUEL POMELLO!

    [Masayoshi]

    5 secondi. Era questo il tempo medio che, mediamente, i marionettisti incaricati della difesa del Rokubi impiegavano a mettere in sicurezza la forza portante, una volta che questa rientrava al villaggio. Nulla di eclatante chiaramente. Forse un ninja appostato su un tetto, o un gruppo di animali che, stranamente, si trovavano sempre nei suoi pressi. Per lo meno, così era stato quando Masayoshi era un genin. Ora che aveva conquistato il grado intermedio di chunin, il collare dei Guardiani si era allentato parecchio. Del resto, le sue capacità come ninja erano aumentate parecchio negli ultimi tempi, e non così tanti potevano ora stare al suo passo.

    Infatti, rientrando al villaggio questa volta, si sarebbe accorto che nessu Guardiano si era presentato ad accoglierlo. Evidentemente, la notizia della nomina di nuovi Guardiani doveva aver scioccato quelli vecchi. In realtà, il chunin sapeva che per lui non sarebbe cambiato nulla. I Soshi sarebbero stati spediti a far da guardiani ai Santuari dei Cercoteri nel deserto, ruolo praticamente inutile al momento, mentre i marionettisti avrebbero continuato a controllare il Tempio Sacro.

    Forse più tardi avrebbe dovuto fare un salto al tempio - almeno per un piccolo check-in, se voleva rispettare delle procedure meramente formali - ma la sua destinazione era sicuramente il palazzo del Kazekage. Se voleva essere l’arma e lo scudo di Suna in quel momento, quello era il luogo dove essere.

    Sfortunatamente per lui, la tempesta stava provocando agitazione nel villaggio e venne interrotto più volte nella sua avanzata per dare una mano qui e lì, aiutando la popolazione a mettersi al riparo. Come se non bastasse, avrebbe sentito una voce familiare alle sue spalle. Ma guarda un po’, Masayoshi, sei tornato a casa. Bene bene, al Tempio saranno felice di saperlo…in particolare modo il tuo nuovo Guardiano. Che cosa ti ha tenuto lontano da Suna? Shunsui era comparso dal nulla. Vestito sempre di nero, aveva anche lui intorno alla testa un turbante per evitare di essere accecato dalla sabbia. Il jonin era stato per qualche tempo il Guardiano del Rokubi, e comunque aveva affrontato una serie di missioni con Masayoshi, non ultima quella all’isola dell’Abete.

    Molte cose erano successe da allora, ed al marionettista ancora bruciava di non aver potuto mettere le mani su uno dei curiosi Sigilli del Vuoto. Non che adesso non avesse grattacapi più grandi per la testa. Aveva attraversato dimensioni intere per ottenere quel piccolo sigillo a forma di rombo nel palmo della sua mano. Un sigillo che, per qualche motivo, si rifiutava di funzionare. Immagino che tu abbia sentito dei cambiamenti in corso. Guardiani Soshi…potrebbe essere interessante. Che ne pensi? Come tutti i marionettisti del Tempio, Shunsui non avrebbe mai parlato direttamente o indirettamente di quello che stava succedendo all’interno di quelle mura. Immagino tu voglia andare a conferire con il Kazekage…però non penso che lo troverai a palazzo. So che sta coordinando le attività di messa in sicurezza da qualche parte in città. Siamo sotto di personale…ora che ci penso…ti va di venire con me? Devo riparare un Punto di Visione difettato. Anche questo era piccolo vantaggio che il jinchuuriki aveva acquisito spendendo così tanto tempo con i marionettisti: sapeva un paio di cose che le persone normali del villaggio - quelle che non avevano un demone nella pancia - non sapevano sulle arti dei marionettisti. Per esempio, sapeva Shunsui era un esecutore di Tecniche Bianche, mentre qui Punti di Visione erano Tecniche Nere, tipiche dell’arte della famiglia Musashi. Se quindi era stato mandato Shunsui, davvero erano sotto di personale.

    Se avesse acconsentito, il duo si sarebbe diretto a nord-ovest del villaggio, verso la cinta muraria interna, nel raffinato quartiere del clan Shinkiro. Un quartiere molto piccolo, invero, ma piuttosto benestante. Diverse squadre stavano proprio rientrando dopo aver messo in sicurezza la zona.

    Il jonin marionettista avrebbe quindi impiegato un paio di salti per raggiungere la sommità di una casa, approcciando una grondaia che scendeva dritta fino a terra.Eccoci, queste Kuro Higi sono difficili da scorgere anche se uno sa dove guardare, vedi? Il marionettista avrebbe indicato un punto della grondaia che non sembrava avere nulla di particolare. A Masayoshi sarebbe servito una vista di falco per scorgere le leggere imperfezioni che tradivano la presenza di qualcos’altro rispetto al metallo della grondaia. [Note] Anche se non avesse notato nulla, Shunsui avrebbe compiuto un elegante gesto della mano - probabilmente collegando i fili invisibili che solo i marionettisti sapevano controllare con tale maestrai - per liberare una marionetta dalle dimensioni contenute, che si era come fusa con la struttura.

    In realtà, la marionetta non aveva nulla di particolare: la sua parte principale era una struttura sferica, come un grande occhio.Abbiamo riparato questo Punto diverse volte negli ultimi giorni, ma si continua a rompere…forse abbiamo preso una partita difettosa di pezzi.. Si mise quindi al lavoro per effettuare la riparazione Era da un po’ che non ci incontravamo..direi dalla missione all’Abete…che cosa hai fatto da allora?


    Edited by - Hohenheim - - 15/10/2021, 19:17
  6. .

    Problemi di integrazione


    I



    CITAZIONE
    “LA RIBALTA DEI SOSHI”

    In pochi se lo sarebbero mai aspettato, compresi probabilmente i consiglieri più stretti del Kazekage. Eppure, la notizia che si è sparsa alla velocità della luce questa mattina è stata confermata dalle cariche amministrative più autorevoli all’interno del Palazzo di Sabbia: I Soshi saranno i nuovi Guardiani delle Reliquie. Un titolo che, sebbene non abbia alcun potere di fatto, è sinonimo di grande importanza nel villaggio. I Soshi andranno quindi ad affiancare il clan della famiglia Musashi, i Marionettisti che da decenni vegliano sul tempio sacro di Suna, nella difesa delle armi più importanti del villaggio, i demoni codati. Ma cosa vuol dire esattamente?

    Difficile dirlo, dato le informazioni sensibili di cui si sta parlando. Le prime indiscrezioni parlano di una possibile cerca del Monocoda, o della difesa di uno dei tempi nascosti in cui vengono conservate le reliquie dei Demoni. Quale? Solo le alte sfere del villaggio - ed il clan dei Soshi a questo punto - possono rispondere a questo quesito.

    La mossa del Kazekage, per quanto audace, si inquadra perfettamente nel piano di inclusione che aveva preannunciato all’inizio del suo mandato. I Soshi rappresentano il 6% della popolazione ninja Sunese, ma rimangono per lo più nel quartiere-getto del clan nella zona ovest del Villaggio. Gli esperti vedono la mossa del Kazekage come un tentativo di dare visibilità al clan, per favorire l’integrazione con gli altri clan combattenti del villaggio.

    Mentre alcuni evidenziano che il titolo di Guardiani delle Reliquie sia un titolo vuoto, alcuni analisti hanno evidenziato che la nomina sia un trampolino di lancio per portare alcuni membri del clan dei Soshi nel Consiglio - dove si fa la vera politica del villaggio.

    Ci si chiede quindi, come reagiranno gli altri clan. I marionettisti ora devono condividere un titolo che li rendeva unici. A poco servono le rassicurazioni del Kazekage che il clan delle costruttori di bambole continueranno a considerare il tempio di Suna casa loro. Cosa dire invece del clan dei Kurogane, il più forte del villaggio. Accetteranno di dividere la poltrona con i Soshi? E gli Shinkiro condivideranno il loro primato nell’amministrazione pubblica?

    Il trafiletto era comparso occupando un paio di colonne del giornale di quella mattina nella parte sinistra della prima pagina. Un evento eccezionale, non tanto per il contenuto, quanto per il soggetto di quell’articolo. Erano infatti anni che non si parlava dei Soshi con una tale importanza all’interno delle faccende del villaggio. Perchè? Perchè normalmente nessuno si curava di quel clan schivo di feroci combattenti.

    Il loro numero ridotto e le loro usanze così singolari, li avevano sempre relegati in una condizione di emarginati sociali. Molto era dovuto a come si vestivano ed al loro modo di combattere, che si basava sull’utilizzo del veleno. I Soshi, infatti, non mostravano quasi mai un lembo di pelle ad una persona al di fuori del clan. Dalla testa ai piedi erano normalmente avvolti da un tessuto inanellato, formato da piccolissime scaglie che rimandavano infiniti riflessi dorati sotto la luce dell’implacabile sole del deserto.

    Pochi avevano capito che era una gentilezza nei confronti di chi non era del clan: prevenire il contatto era un modo per prevenire il contagio del loro veleno. Tuttavia, questo aveva causato infinite dicerie sul clan. Voci che li dipingevano come mostri, dotati di chele e code, come gli scorpioni che erano il simbolo del loro clan. Guerrieri infidi, che usavano un’arma bastarda, per quanto efficace e comunemente accettata tra l’arsenale ninja, per portare a casa la testa dei loro nemici. Questo non aveva fatto altro che allontanare il clan dalla vita pubblica.

    Il Kazekage aveva però deciso di cambiare questo status quo. L’azione dei Soshi aveva già aiutato il villaggio in moltissimi modi, ma ora era necessario che si cimentassero in un ruolo ad alta visibilità, così che il loro operato fosse ben visibile ed acquisisse peso agli occhi dell’opinione pubblica. Sapeva che non sarebbe stato facile: il cambiamento non lo è mai.

    Non si sarebbe mai potuto aspettare, tuttavia, la serie di eventi nefasti che sarebbero succeduti ad una tale dichiarazione.

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    Quest di Villaggio aperta a tutti i Sunesi. Mi raccomando, andate a leggervi in ambientazione i topic relativi a Suna, ai marionettisti e agli Shinkiro!!
    Se ninja di altri villaggio, che hanno una buona motivazione per essere a Suna, vogliono partecipare mi scrivano in privato e valuterò caso per caso - comunque max chunin blu-viola. Chiaramente anche i nukenin sono ben accetti.


  7. .

    Calamity party


    IV


    Le parole sferzanti dette dal Flagello a Terremoto non dovettero piacere più di tanto a chi si nascondeva nella sua ombra. Il ruggito di un animale molto grande si propagò tra i presenti, prima che la Calamità lo interrompesse con un movimento netto della mano. Il verso, con ogni probabilità, non poteva provenire dalla figura minuta che si vedeva al fianco della donna, e che si stava ora allontanando, sparendo dal campo della tecnica di comunicazione. Dopo un sospiro carico di tristezza e rassegnazione, la donna avrebbe continuato: Ognuno si racconta la storia che si vuole sentir dire Flagello. A nessuno a questo tavolo interessa del tuo capriccio, nè di dimostrare la propria forza a te. Accetta comunque il punto di vista di una mortale, che ben conosce i propri limiti: l’ onnipotenza è solo un’illusione. C’è sempre qualcuno più forte, più veloce, più capace o più potente. Se non ti è ancora capitato, questo parla bene delle tue capacità, ma non farti illusioni…la vita trova sempre un modo per deluderti Flagello, e con la tua vita immortale, hai infinite chances di essere contraddetto. Ora che lo notava, il Flagello avrebbe realizzato che la voce di Omitsu era carica di tristezza, ma anche rabbia, che gli erano sfuggiti ad un primo passaggio. Che profondità d’animo Omitsu, quello che mi hai detto mi ha toccato molto. Sai che sei sempre nelle miei preghiere. Avrebbe aggiunto Carestia con tono leggero, causando uno sbuffo di scherno da Atrocità.

    Il Flagello proseguì spiegando a cosa gli servisse l’arma e la visione del mondo che voleva costruire, dominato dalla legge del più forte. Mentre raccontava, il nukenin avrebbe notato che le Calamità si sarebbero guardate tra di loro, tacendo un mistero che era solo a loro noto. Solo Atrocità sarebbe scoppiata a ridere. Una risata folle ed amara:

    AHHAhahahAHAHahahAHHAH…non ti facevo essere..bzzz… un fottuto idealista. Ancora non hai capito…bzzz… con chi hai a che fare! NOI SIAMO CALAMITA’!!! NOI…bzzz… DISTRUGGIAMO

    TUTTO!



    Mentre così diceva, il terreno ai loro piedi esplose sotto la pressione di lava e fiamme che mersero dal sottosuolo. Gli archi ed i pilastri dei ruderi sarebbero crollati come se soggetti ad un poderoso terremoto. L’aria sarebbe stata scossa da un tornado che si era appena creato. La furia degli elementi imperversò sulla collinetta per 10 secondi. Poi quel cataclisma sparì, così come si era manifestato, facendo tornare la collina alla pace in cui si trovava prima.

    Non c’è un dopo, Flagello. Nessun mondo perfetto, nessuna tirannia o oppressione, o legge del più forte. Ci sarà solo il nulla..ci sarà solo Eclissi. Ma forse una prospettiva del genere è inaccettabile per uno come te, un immortale, non è vero Flagello? Non credo avresti mai la forza per decidere di morire…o mi sbaglio?

    La domanda rimase lì pendente prima che il discorso esplodesse nella furia di Carestia che, per qualche motivo, aveva reputato inaccettabile di essere sostituito con il nuovo venuto. Il suo volto era di pietra e un’aura negativa si era accumulata intorno a lui, accentuata ancor di più dal fatto che la sua tecnica era stata annichilita dalla Corruzione del chakra Eretico. Tuttavia, il monaco aveva un tono decisamente serio quando, sfidato dal Flagello, disse:

    Devi solo provarci, falso idolo.

    In seguito alle parole di Strage, tuttavia, la situazione andò a scemare e Ichizo, sebbene ancora furente, tornò alla sua seduta, poggiando i gomiti sui braccioli, e portando le mani davanti al volto, congiunte solo sui polpastrelli. Quando però il Flagello chiese di incontrare Eclissi, il monaco sarebbe esploso una seconda volta, se Strage non avesse risposto prontamente.

    Sapevamo che lo avresti chiesto, ed il tuo incontro è già stato deciso, ben prima che tu giungessi in questo luogo. Ma non sarai tu a scegliere il quando ed il dove è irrilevante. La incontrerai il 19 novembre, dalle 8:58 alle 9:16. Non un minuto in più, non un minuto in meno.

    Se avesse protestato a riguardo, sarebbe intervenuto Carestia che aveva appena ritrovato una clama apparente: Non ti lamentare di cose che non capisci. Tu non hai idea che onore sia avere un incontro con Lei. E Terremoto avrebbe aggiunto: E’ così e basta. Non ci sono alternative. O accetti, o te ne torni a casa.

    Se avessero trovato un intendimento, si sarebbe andato avanti con il piano perverso di Strage. Mentre Incendio si scaldava alla vista dell’Eresia, Carestia si sarebbe ritirato in uno stato meditativo e Terremoto avrebbe lasciato la seduta. Dopo aver dato del pervertito ad Incendio, Atrocità si sarebbe avvicinata al suo secondo per parlargli. Atrocità, la Vipera Nera e Rie osservavano quello che si stava compiendo senza una parola.

    Quando tutto fu compiuto, Arata fu l’unico a muoversi per prelevare il corpo e disporlo in una bara, che presto si sarebbe smaterializzata. E’ compiuto, allora. Appena la Strega sarà arrivata, procederemo alla partenza Tuttavia, il Flagello volle che anche Atrocità si unisse alla partita, lasciando per un attimo Strage interdetto. Atrocità ha dei poteri incredibili, ma se non è sotto controllo potrebbe disinteressarsi dello scontro, così come potrebbe aiutare l’arma a distruggerci…senza le sue pillole…Lascia stare…bzzz…le pillole. Ecco, vedi? Disse mostrando un flacone viola, dal quale prese una pillola del medesimo colore per poi ingurgitarla rapidamente. L’ultima del…bzzz…flacone. Giusto in tempo. Quella svampita…bzzz…può anche farsi fottere a …bzzz…Konoha per quello che ci…bzzz…serve… Strage apparve per un attimo indeciso, ma alla fine fece un cenno di assenso. Oltre a Jeral quindi, sarebbe partita anche Atrocità insieme a Carestia, Strage e Arata. Chissà cosa quella scelta avrebbe portato? C’era però da domandarsi, perchè Strage era così titubante?

    All’arrivo della Strega, solo i quattro Kurotenpi che dovevano partire si sarebbero trattenuti. Tutti gli altri, quelli che non se ne erano già andati, si sarebbero accomiatati per tempo.

    Quando Orihara fosse arrivata, le Calamità non persero tempo a presentarsi. Carestia invece disse: Chi viene in pace, riceverà pace in cambio. Devi scusarci per la modica accoglienza, ma sono certo che troverai dei veri gentiluomini presso la Pagoda. Chiaramente ci aspettiamo che tu tenga il più stretto riserbo su questo luogo e su quello che hai visto e sentito. Sarebbe molto spiacevole se dovessimo venire a sapere che qualcosa è trapelato dalla tua bocca o dalla tua mente. Vedo tuttavia che sei una maestra di Sigilli. Sono quindi sicuro che potremmo trovare un fuuinjutsu adatto per tenerti la bocca sigillata. Per il tuo bene, chiaramente. Ora, io non vorrei violare i vincoli dell’ospitalità. Quindi, hai una qualche proposta soddisfacente? Strage, molto pià praticamente, avrebbe invece cheisto Per quanto tempo rimarrà aperto il portale? Dove conduce? Cosa possiamo attenderci dall’altra parte? Purtroppo, infatti, la sua preveggenza non si applicava a situazioni come quella.
    E chi ci dice che non ci lascerai intrappolati dall’altra parte Aggiunse Arata vagamente preoccupato, parlando per la prima volta dall’inizio di quell’incontro.


  8. .

    Il team accademico


    III



    4..6…8… Contò rapidamente le guardie che presidiavano i lati della pagoda. Erano allerta, attenti e nervosi. Evidentemente l’arrivo del Pallido Shinigami doveva averli messi sull’attenti. C’era decisamente qualcosa di grosso in ballo. Sfruttando ancora la lunga vista del D-Visor, il jonin avrebbe investigato l’area intorno alla pagoda alla ricerca di barriere di chakra anti-infiltrazione. Tecniche del genere erano piuttosto comuni intorno ad avamposti fortificati e villaggi ninja. Serviva un ninja altamente specializzato per fare una cosa del genere e la presenza di una tale barriera sarebbe stato un bel problema da risolvere. Ad ogni modo, i suoi sensi non potevano arrivare così lontano, quindi avrebbe aspettato di avvicinarsi per poter eseguire un’analisi più approfondita.

    La carrozza degli Iginori, ad ogni modo, colse la sua attenzione. Attingendo al suo controllo sul tempo, tentò di investigare la donna tramite la Visione Storica. Non gli riusciva sempre e le informazioni che otteneva potevano essere difficili da interpretare. Tuttavia, quella volta ebbe fortuna. Collegando la scritta sulla carrozza a quello che il pallido Shinigami gli aveva riferito, non ci mise molto a capire che cosa stava vedendo. Si trattava di una riunione dei latifondisti dell’ Artiglio, quando il nobile Iginori si era indignato perchè sua figlia non era stata scelta come sposa del Daymio. Stava osservando il passato.

    L’identità della donna, Shiruko, venne palesata nella seconda parte della visione, dove comparve un individuo vestito all’’occidentale a minacciare la donna. Dal terrore nel viso di lei, Hohenheim bene intese che l’uomo doveva essere molto pericoloso. Videi infine Shiraku piangere in un letto con la foto della figlia in mano. Difficile dire se la visione avesse aperto una finestra verso il passato, subito dopo il rapimento della bambina, che a questo punto intendeva essere la figlia, oppure verso il futuro, e quindi gli mostrava la misera fine che la bambina avrebbe fatto. Hohenheim decise di non credere a questa versione perchè avrebbe significato il fallimento della sua missione di salvataggio. Ma il futuro non è scritto nella pietra..

    La visione era stata istruttiva, ma non lo lasciava privo di dubbi. In particolare modo, come erano i nobili Iginori e la nobile Shiruko relazionati? Perchè la donna si trovava nella carrozza degli Ignori? Il Pallido Shinigami aveva detto che i Kurotempi voleva mettere i latifondisti contro il Daymio, così da destituirlo - probabilmente. Volevano quindi forzare la mano dei latifondisti iniziando col rapire i loro figli? Ancora troppe domande…

    Hohenheim si toccò la testa, po’ confuso per colpa della visione. Nonostante la praticasse da un po’, ancora non si era abituato alla Visione Storica, così come non si era abituato al prezzo da pagare. Alzando lo sguardo, infatti, si accorse delle Ombre che si erano avvicinate a lui. Erano tre, dalle forme impercettibili sotto il mantello di tenebra che avevano. Sfuggenti come i sogni, si accalcavano ai bordi del suo campo visivo. Ora che il suo controllo sul tempo era migliorato, riusciva ad esercitare un maggior richiamo anche su quelle manifestazioni del suo potere maledetto. Ogni volta che usava il suo potere, le ombre aumentavano, e si avvicinavano. Non osava immaginare cosa sarebbe successo quando finalmente lo avrebbero trovato.

    Fu proprio per colpa di queste ombre che forse la sua reazione alla presenza del demone fu più allertata del necessario. Lo spiritello tuttavia male interpretò la sua reattività. Non è chiaramente mia intenzione limitare la tua libertà. Molto tempo fa ho deciso che non mi sarei legato ad alcuna evocazione, perchè il mio modo di combattere male si combina con quello di molti alleati. Sono sicuro, tuttavia, che le tue capacità ben servono la tua Maestra in questa missione. Dimmi, se mai dovessi cambiare idea, che cosa sei in grado di fare, e cosa possono fare i tuoi simili?Dopo di che, il demonietto lo accompagnò nel folto della foresta, verso il luogo dove si trovavano gli accademici. Durante tutto il viaggio, l’essere non la smise di fare battute sconce. Il che all’inizio lasciarono il jonin interdetto - del resto, erano nel bel mezzo di una missione estremamente delicata - ma alla fine non potè che strappargli un sorriso. Mpf… ok, questa faceva ridere! Mi ricordi molto il mio miglior amico, sai? Sareste andati d’amore e d’accordo….ehehe

    Intanto raggiunsero l’accampamento degli accademici. Davvero notevole… Commentò il jonin entrando dentro la barreriera di dissimulazione che era stata creata per non far vedere e sentire il gruppo di jonin e Chunin. Ad aspettarlo c’erano 3 ninja: la capogruppo Ochiyo, Hasami Soshi - gravemente ferito - e Kokei Uchiha di vedetta poco lontano. Ochiyo fece gli onori di casa, raccontando quello che erano loro successo e quale fosse la loro missione. Hohenheim si sedette vicino a lei ed al chunin ferito ad ascoltarla. Così venne a sapere della missione di salvataggio di cui erano incaricati e dell’ imboscata che avevano subito ad opera dei Kurotempi. Sembrava che i nukenin si fossero alleati con la squadra di Ame che era l’obiettivo della loro missione. Un altro Bambino rapito quindi? Ed i nukenin di Ame in combutta con i Kurotempi…non promette nulla di buono… Altre informazioni andavano allineandosi con quello che già sapeva ma, prima di dire la sua, lasciò finire l’anziana kunoichi. Anche grazie all’ausilio della carte ninja di Kokei, Hohenheim cominciò a prendere familiarità con i nemici che popolavano la pagoda. Tra tutti, Shinteji e Akaishi erano sicuramente i più problematici. Vi prego di raccontarmi tutti i dettagli del vostro scontro. Già si sarebbero ritrovati a combattere in inferiorità numerica, almeno non voleva avere sorprese su cosa si sarebbero trovati davanti. Se il gruppo gli avesse raccontato dello scontro, innanzi tutto il suo sguardo si sarebbe posato sul Soshi, che ancora riposava. Grazie Ochiyo per avermi raccontato quello che è successo. Il valore dei Soshi è spesso sottovalutato persino all’interno delle mura del mio villaggio. Ben pochi sanno che il clan dei Soshi è tra i più valorosi ed instancabili di tutta Suna. Dimmi, si riuscirà a riprendere? Con me ho un tonico di ripristino che potrebbe chiudere le sue ferite. Purtroppo, non ho altro…anche la mia missione è stata lunga. Disse stringendo impercettilmente il braccio rotto al suo corpo.

    Arrivò quindi il tempo per lui di parlare.Direi che le nostre missioni si allineano perfettamente. Sono partito da Suna con una compagna di squadra di nome Kasumi. Eravamo sulla pista di una Calamità. Una traccia piuttosto vaga, ma che ci ha portato nel paese dell’Artiglio. Abbiamo raggiunto un luogo dove l’attività dei nukenin era palese e, mentre la mia compagna si è dedicata ad abbattere alcuni di loro, io mi sono gettato all’inseguimento di una carrozza in allontanamento dal campo di scontro.

    Il cocchiere è un membro di alto livello di Kurotempi, Shilei Khitai, altresì noto come il Pallido Shinigami. Estremamente forte, maestro dell’arte dell’Edo Tensei e di una qualche abilità oculare che non avevo mai visto. Minaccia A sottocategoria 1. Nella carrozza portava una bambina addormentata, che poi ho scoperto essere la figlia di una nobile latifondista dell’Artiglio di nome Shiruko. Alla fine dello scontro, il nukenin è riuscito a portare via la ragazza con l’ausilio di un altro ninja, capace di manipolare gli insetti.

    Sono però riuscito a capire quale fosse la loro meta, per cui ho preferito ricongiungermi con Kasumi prima di procedere. Purtroppo, lo scontro sul suo lato si era complicato per via della presenza di una nukenin folle e spietata. Una volta sconfitta, si è suicidata attivando un qualche jutsu di sangue dalla potenza molto elevata. Kasumi…Kasumi si è sacrificata per salvarmi…
    Si interruppe a questo punto, prendendosi un momento.

    Poi riprese con nuovo vigore. Sono arrivato qui seguendo le tracce della ragazzina rapita dallo Shinigami e questo è quello che ho scoperto. I Kurotempi vogliono destituire il Daymio dell’Artiglio, facendogli perdere il supporto dei suoi feudatari. A quanto pare, stanno rapendo i loro figli per ricattarli…o qualcosa del genere.

    Avrebbe quindi iniziato a tirare fuori le foto che aveva scattato durante la ricognizione. Vedete queste carrozze? Su una c’era il nome degli Iginori, uno delle grandi casate di feudatari…immagino che la seconda appartenga a qualche altro nobile….da queste foto sono riuscito a contare sei nukenin all’iterno dell’edficio, incluso lo Shinigami. Altri quattro si sono portati in questa struttura poco distante dalla pagoda…forse ne riconoscete qualcuno?

    Ad ogni modo, la cosa che mi preoccupa di più al momento è questa…
    Avrebbe indicato la figura che usciva dal retro della pagoda, dirigendosi verso il monte. Non ne posso essere sicuro…ma questo nukenin sembra essere il Flagello Immortale, una minaccia che decisamente non siamo preparati ad affrontare. Inoltre, la sua presenza mi conferma  che qualcuno di alto livello nell’organizzazione di Kurotempi è qui presente…forse il ninja che stavo inseguendo originariamente. Questo significa che si sono qui riuniti un numero di ninja estremamente potenti, e non abbiamo i mezzi e modi per sopraffarli tutti

    Non sto dicendo che dobbiamo abortire la missione, ma cercare di essere quanto più chirurgici possibili. Abbiamo due ragazzini da salvare: entriamo, li prendiamo, possibilmente senza farci scoprire, e ce ne andiamo. Siete d’accordo?
    Avrebbe poi puntato il dito su delle macchie nere presenti sulle foto.
    Per quanto riguarda l’infiltrazione, vedete queste macchie? Sono insetti…e so che c’è qualcuno nel loro gruppo che sa evocarli…immagino sia un sistema di difesa anti intrusione. Inoltre, non sono ancora riuscito ad avvicinarmi abbastanza per capire se ci siano delle barriere di individuazione del chakra. Quindi, ricapitolando: insetti, guardie e chakra? Come avete intenzione di superarle?

    Chiaramente mi infiltrerò anche io con voi. Posso fondermi con il terreno per evitare le guardie e gli insetti, nonchè posso mascherare il mio chakra così che non venga percepito. Come avete detto, ci sono nemici che sono troppo forti lì dentro, e potrebbero sopraffarvi se veniste scoperte…per quanto riguarda l’annientamento dei ninja…ci penserò io subito prima di andarcene.

    Due cose mi interessa definire. Innanzi tutto, dobbiamo trovare un modo per arginare il potere di Akaishi. Da quello che mi avete raccontato, è riuscita a mettere fuori combattimento Kokei con un qualche attacco mentale. Dimmi Kokei, cosa hai provato? Dalla tua esperienza, come possiamo arginare l’attacco se dovesse trovarci? Il fatto che sia riuscita ad attaccare solo te e non tutto il gruppo, mi lascia pensare che il suo potere necessiti di avere un singolo bersaglio ben definito. Forse possiamo usare cloni o illusioni per farle mancare il bersaglio?

    Il secondo punto è che ci serve un piano di estrazione: qualcuno di voi ha abilità di teletrasporto? O un’ evocazione che possa farlo al posto nostro? E comunque, quando usciremo dalla pagoda dobbiamo assumere che ci inseguiranno, quindi dobbiamo piazzare un sistema che copra le nostre tracce: possiamo depistarli con cloni o una falsa traccia che possiamo preparare in anticipo…sono tutt’orecchie.



    Chakra: 149.5/150
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • D-Visor × 1
    • Maschera × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Contenitore di Elemento × 20
    • Fumogeno × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dōkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 1
    • Argilla Sonica × 1
    • Argilla Paladina × 1

    Note

    4 Sigilli della Psiche (Pot. 40)
    Braccio Rotto
    Tonici di recupero consumati nella precedente parte nella missione.















  9. .

    Una scelta sbagliata


    III



    Hohenheim camminava tranquillamente al fianco dell’Hokage, osservando la placida vita scorrere all’interno del villaggio della Foglia, quando Raizen gli parlò di Shunsui e di quello che era successo all’Abete. Shunsui era un ninja relativamente di nuova lega all’interno del villaggio, ma aveva scalato rapidamente i ranghi ottenendo un’ alta posizione all’interno del clan dei marionettisti, il più antico di Suna e secondo in potenza soltanto ai Kurogane. Come guardiani del tempio sacro di Suna, il clan aveva una mentalità molto conservativa, per cui le parole di Raizen non arrivarono come una sorpresa all’orecchio del Kazekage. Già…devi capire Raizen che il villaggio della Sabbia è stato un villaggio molto chiuso e molto duro per decenni, prima che arrivasse Hoshi, ed io dopo di lui, a portare avanti il discorso di apertura iniziato da Gaara, ormai più di 40 anni fa. Ci sono molte persone che ancora ragionano nella maniera pre-accademica. Il cambiamento è lento e combattuto…non ti preoccupare di Shunsui, ci penserò io a parlare con lui. Si prese anche nota mentale di Shin, il ragazzo che si era meritato la tirata di orecchie da Raizen. Il nome gli era familiare, ed infatti il Kazekage era stato marginalmente coinvolto in una missione a cui sia Shin che Shunsui avevano preso parte. Se non ricordava male, i due facevano parte di un team formatosi ai tempi dell’accademia ninja. Aggiunse poi: Ad ogni modo, credo che oggi conoscerai una nuova leva di Suna. Una ragazza di nome Ryugi del clan Nekki. Non è venuta direttamente da Suna perchè era fuori in missione, ma dovrebbe aver ricevuto un corvo con l’indicazione di convergere qui. Avvisò l’Hokage così che i ninja al cancello fossero informanti del suo arrivo.

    La passeggiata proseguì spedita verso l’amministrazione che, nonostante i cantieri in corso, manteneva il suo fascino. L’accoglienza di Youkai diede vita ad un curioso e buffo battibecco con Raizen. Chiaramente il ragazzo aveva un modo di fare un po’ svampito con tutti e, quindi, la sua prima interpretazione del suo comportamento era corretta. Youkai era di una innocenza disarmante. Il solo pensare che potesse interagire con una figura del calibro di Diogenes lo faceva rabbrividire. Poteva solo sperare che il ragazzo non mandasse tutto all’aria. Sperava davvero che Raizen non stesse prendendo un abbaglio.

    Hohenheim lasciò quindi all’Hokage e a Saru di interagire, senza mettersi in mezzo. Il punto di quell’incontro era di prepararsi a quello che sarebbe successo il giorno successivo e, se Saru non avesse saputo tener testa alle domande di Raizen, allora sicuramente sarebbe crollata davanti a Diogenes, Fu così che il timore più grande di Hohenheim fu confermato: secondo Raizen, la ragazza ancora non era pronta a portare il fardello del Jinchuuriki.

    Hohenheim era combattuto, Raizen lo avrebbe potuto leggere chiaramente nel suo volto. Sapeva che l’Hokage aveva ragione, ma davvero sperava che si sbagliasse. Anche se Diogenes aveva solo parlato di portare da lui il futuro portatore dello Yonbi, si sarebbe accontentato di non vedere il rituale di possessione compiersi? Soprattutto, cosa sarebbe successo se non fossero riusciti a liberar il suo sottoposto dalla gabbia spirituale che lo legava allo Yonbi? Tuttavia, non sembrava poterci molto altro da fare…così sia… disse infine Hohenheim a Saru con un peso sul cuore Sono anch’io d’accordo che non sei ancora pronta Saru. Un giorno lo sarai, ma non è ancora arrivato il tuo tempo. Si rivolse a Raizen. Abbiamo un problema…non so se questo basterà a Diogenes. L’unico modo per convincerlo a darci lo Yonbi è riuscire a liberare Omoi. Pensi sia possibile?!Quest’ultima domanda non era rivolta a Raizen, bensì a Youkai che avrebbe dovuto eseguire la procedura. Il tono e lo sguardo di Hohenheime erano in quel momento pensanti come macigni, perchè non erano le attenzioni di uomo quelle, bensì di un intero villaggio che Youkai avrebbe dovuto sostenere.

    La successiva domanda di Raizen non avrebbe certo aiutato.: Il peggio Raizen, mi aspetto il peggio. Da questa situazione, per l’accademia e da me stesso. Non per nulla servi tu come intermediario. La riunione dei Kage non era la prima volta che discutevo l’argomento con Diogenes, e non è mai finita bene. Lui è sempre rimasto sulla sua posizione ed io, malgrado penso di essere una persona aperta, mi sono comportato alla stessa maniera.

    Diogenes vuole la guerra, ed io non lo biasimo per questo. Kumo è un nemico che va buttato al tappeto, e rapidamente. Ma gettare lo Yonbi in mezzo a Kumo non mi sembra una strategia. Mi sembra un tirare i dadi e sperare che la Scimmia faccia il lavoro pesante al posto nostro. Sperare che non si rivolti verso di noi, facendoci quindi ritrovare tra due fuochi in terra straniera. 
    Del resto, non mi sembra che questo piano sia particolarmente piaciuto durante la riunione dei Kage. La voce di Kiri quella volta è stata assente. Mi chiedo come sarebbe andata se Itai fosse stato più presente quella volta. Con Kensei al comando, chissà, forse Diogenes avrebbe avuto i numeri in Consiglio per attaccare Kumo in questo modo…o forse il nuovo Mizukage si sarebbe mostrato più prudente di quanto il suo temperamento non lasci presagire.

    Ma queste sono solo inutili chiacchiere. Mi sembra assurdo che stiamo ancora perdendo tempo con lo la restituzione dello Yonbi, invece di pianificare un assalto mirato a Kumo, così come è stato fatto per la flotta Rossa a Kaido. Purtroppo le cose sono così e non possiamo fare altro che cercare di lavorare per risolverle.

    Credo che andrò a riposare presto questa sera Raizen. Prima questa giornata finirà, prima sapremo di che morte morire domani. Grazie per la cena.


    A meno che non ci fossero state punti particolarmente importanti da discutere, Hohenheim avrebbe lasciato i suoi commensali. Bisognava essere pronti per quello che li avrebbe atteso l’indomani.









  10. .

    La conclusione dello scontro


    VI



    Dannate ombre. Si muovevano come spettri tra i giovani ninja della Nebbia e della Sabbia. Spettatori disinteressati allo scontro in atto, ma osservatori attenti delle azioni del jonin bambino. Hohenheim sapeva cosa erano e sapeva perchè erano lì. Erano emissari di quella cosa di tenebra ed ossa con la quale aveva stretto il Patto. Valutatori attenti delle sue azioni. Giudici della maniera in cui impiegava quel potere che aveva strappato ad un essere la cui natura il sunese non comprendeva. Aveva promesso, pena la sua vita, che non avrebbe usato il suo potere per alterare in maniera irreversibile quella linea temporale. Aveva giurato che avrebbe ridato quel potere quando la guerra con i Cremisi fosse giunta al termine. Per questo erano lì, per controllare che tutto si svolgesse entro i termini di quanto era stato pattuito. Hohenheim sapeva che non si sarebbe mai liberato di loro…mai.

    Con uno sforzo di concentrazione, Hohenheim distolse il suo sguardo dalle tribune per focalizzarsi nuovamente sullo scontro. Non era facile. Le ombre lo attiravano in maniera innatuarali, come poli di energia opposti al potere che lui stava imparando a brandire. Eppure doveva concentrarsi sullo scontro o il Mizukage lo avrebbe letteralmente fatto a brandelli. Era riuscito a mettere fine a quel duello? No, sembrava di no. Dagli spalti avevano avvistato il Mizukage nella coltre di fumo che si era alzata dall’esplosione e, poco dopo, Hohenheim sentì la voce dell’uomo, come il ringhio di un animale ferito, pronto ad azzannarlo nuovamente.

    Ma le ombre? Si erano spostate? Erano aumentate?

    La sua concentrazione vacillò per una seconda volta nel giro di pochi secondi, tanto che fu solo grazie alle sue capacità da sensitivo che si accorse di essere sotto attacco. [Premonizione]RIf. Nera+3 -5 (Kensei) + 4 ( Premonizione) + 8 (QuasiAlto) = 950 [OverCap][SDI - Compressione del Flusso - Difesa Totale] Hohenheim afferrò lo spazio e lo torse con forza, così da rallentare il tempo. Kensei era rapidissimo, eppure si muoveva a rallentatore per il jonin della Sabbia. Solo allora Hohnheim si accorse del braccio mancante e dell’elmo spaccato che mostrava parte del suo viso. La sua esplosione doveva avergli causato parecchi danni. Sebbene sembrasse non gli avesse intaccato le gambe meccaniche, la detonazione era arrivato a colpirgli la testa ed il braccio. Sicuramente, la resistenza innaturale del Mizukage doveva avergli salvato la vita ancora una volta.

    Tutto quello non aveva più importanza ormai. Quello scontro era stato istruttivo, come sempre lo erano incontri di quel livello. Kensei lo aveva spinto a superare i suoi limiti come pochi altri avevano fatto prima e questo aveva risvegliato nuovi demoni nel jonin bambino, che avrebbe dovuto imparare ad affrontare. Quel campo di battaglia, per il suo bene e per quello di tutti i presenti, non era il posto adatto per capire come governare i suoi problemi.

    Hohenheim si ritrovò quindi a 12 metri dal Mizukage. Sicuramente il vertice della Nebbia aveva in serbo per lui una combinazione mortale di colpi. Eppure, voltantandosi verso il Kazekage, una volta che fosse riuscito ad individuarlo, Kensei avrebbe visto Hohenheim che già si fletteva in avanti, come segno di ringraziamento.


    Ti ringrazio infinitamente per questo combattimento Mizukage. Nonostante fosse uno scontro a fini didattici, sono sicuro che gli spettatori presenti abbiano ben inteso il valore, la forza e la determinazione dietro i nostri colpi. Spero che questo sia per loro e per noi stessi una fonte di ispirazione e un incentivo a migliorarsi sempre.

    Sicuramente lo sarà per me. Devo essere sincero, il tuo stile di combattimento instancabile ed incalzante mi ha lasciato pocchissimo spazio di esecuzione. Avrei voluto mostrare di più della potenza della Sabbia ai nostri giovani ninja della Nebbia, ma la verità è che non me lo hai permesso, facendo più che onore al titolo che rivesti.

    Tuttavia, se quello che ho potuto portare a questo scontro è stato sufficiente a sollevare l’interesse delle giovani menti qui presente verso lo stile di combattimento che insegniamo a Suna, sappi che sono più che benvenuti ad allenarsi presso di noi….sempre che un po’ di caldo non dispiaccia.


    Finalmente libero dal l’influsso tracotante di Odio che emanava il Mizukage, Hohenheim riuscì persino a concludere il suo discorso con una piccola battuta. Intorno a lui, continuava ad imperversare il chakra verde del Kiseki che era incastonato nel suo petto, la cui energia benefica continuava ad agire sul suo organismo, curando rapidamente le sue ferite.

    Direi che è tempo di ritirarsi, Mizukage. Il combattimento mi ha provato alquanto. Disse infine in maniera educata. Eppure i suoi occhi continuavano a vagare sulla tribuna, attenti alle ombre che solo lui poteva percepire. Sarebbe potuto partire anche subito, ma avrebbe anche accettato di pernottare a Kiri almeno una notte, per recuperare le forze, se Kensei lo avesse proposto. Infatti, viaggiare in quelle condizioni non era la scelta più saggia e comunque i due leader avevano molto da discutere. Se non altro, Kensei avrebbe voluto sapere come il Kage fosse riuscito a spappolargli gli organi interni senza che lui se ne accorgesse. Anche Hohenheim avrebbe apprezzato un confronto sulla conduzione di quello scontro. Come aveva detto prima, c’era sempre un margine di miglioramento. 

    Ma le ombre? Che fine avevano fatto le ombre? Si erano avvicinate?



    Grazie per lo scontro!!
    Chakra: 52/150
    Vitalità: 10/20
    En. Vitale: 10/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: Difesa Totale
    2: //
    3: //
    4: //
    Slot Azione
    1: //
    2: //
    3: //
    4: //
    Slot Tecnica
    1: //
    2: //
    3: //

    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 0
    • Maschera × 1
    • Fumogeno × 1
    • D-Visor × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 0
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Contenitore di Elemento × 0
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dÅÂÂÂkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 1
    • Argilla Sonica × 0
    • Argilla Paladina × 0

    Note

    Fuso con il Kiseki
    Chakra Kiseki: 12/16
    Cotta di Maglia Completa distrutta



  11. .

    Il patto dei Kurotempi


    II



    Carestia scosse la testa, sconsolato davanti alla risposta del Flagello. Forse deluso per non essere riuscito a strappare all’’immortale una reazione più decisa? Forse è così Flagello… o forse ti ritroverai a pensare, fra qualche millennio, che le mie parole non erano poi così sbagliate. Tuttavia, non è mio desiderio importi alcun punto di vista. Del resto, per allora chiaramente io sarò già cibo per vermi. Quindi, che tu abbia o meno raggiunto la comprensione di cui parlo, mi lascia completamente indifferente. Il tono di Carestia lasciava trasparire distacco e nessuna traccia di animosità. Tuttavia, i suoi occhi brillavano sempre di una strana luce: un misto di desiderio e furore che era difficile non notare.

    Lasciata la parola a Jeral, le Calamità presenti ed i loro secondi ascoltarono con attenzione la proproposta dell’Immortale. L’aria era carica di tensione perchè tutti i presenti sapevano che una parola sbagliata o un’espressione fuori posto potevano far partire uno scontro mortale. L’unica cosa che continuava a muoversi e mutare in continuazione era la figura instabile di Atrocità, i cui occhi non lasciavano mai quelli del Flagello.

    Mentre Jeral dispiegava il proprio piano, potè notare l’interesse crescere nelle tre Calamità che erano lì presenti. In particolare modo Carestia si sporse leggermente in avanti sulla sua seduta, portando le mani a toccarsi con le punte dei polpastrelli, mentre un semi sorriso si allargava sul suo volto. Strage invece rimase impassibile, ma i suoi occhi scintillarono di rosso ed il suo sguardo si perse nel vuoto. Jeral lo aveva già visto fare una cosa del genere, quindi capì che non si stava disinteressando della faccenda, tutt’altro.

    Fu però Terremoto a prendere la parola subito dopo che Jeral ebbe finito di formulare la sua proposta. Le mani, un po’ rugose per l’età, iniziarono a muoversi rapidamente nella lingua dei muti, con una destrezza ed una ferocia tale che sembrava stesse componendo dei sigilli per una tecnica. Fu la Vipera Nera, che di lingue ne parlava oltre dieci, a tradurre in parole il messaggio di Terremoto: Attento Flagello. Strafottenza, boria, arroganza….molte volte ci si è rivolto a noi in questi termini e molti son morti, molti sono stati premiati, molti persino incentivati. Perciò non ti è possibile nascondere il tuo desiderio ai miei occhi in questa maniera. Mettiamo in chiaro perchè sei qui. Tu sei qui perchè, dall’alto della tua infinita e superiore esistenza, hai bisogno di questo gruppo di mortali per darti man forte contro un nemico che sai di non poter battere. Sai perchè lo so? Perchè nessuno condivide il potere se se lo può prendere da solo, con le proprie mani. Quindi riformuliamo la tua proposta, per come l’ho sentita io: tu ci aprirai la strada verso il Kappa, lo soggiogheremo e quindi ne condivideremo il potere secondo i termini che noi Calamità ed Eclissi stabiliranno congiuntamente a te.

    Ma certo Omitsu, sono sicuro che il nostro ospite sappia ben stimare cosa possiamo fare per lui. La verità è che arrivi come una benedizione per noi, Flagello Immortale. In effetti, noi e la nostra Signora siamo interessati a mettere le mani su una delle armi di Iwa. Armi che stanno diventando sempre più rare da trovare per colpa dell’Accademia e degli Hayate che le stanno sistematicamente distruggendo seguendo un’ideologia barbarica. Se posso chiedere, come sai del Kappa? Soprattutto, che cosa intendi fare con esso una volta che lo soggiogheremo?

    Ancora una volta, il silenzio sarebbe calato sulla radura in attesa della risposta del Flagello. Se questa fosse arrivata tardi o non fosse arrivata affatto, tuttavia, Jeral avrebbe visto il mondo intorno a lui sparire, soppiantato da pura oscurità. Tre volti, grandi quanto una persona, sarebbero emersi dalle tenebre. Tutti e tre erano il volto di Atrocità, distorto dalla furia e con gli occhi rossi che piangevano sangue, mentre gli urlava contro: RISPONDI ALLA DOMANDA!![Tecnica] Illusione Suprema
    Talento: L‘utilizzatore, se non percepito dalla vittima, può aumentare la potenza di un genjutsu di 20, una volta ogni due round.
    [Da jonin in su]
    Parola di Terrore
    Talento: L‘utilizzatore può attivare la tecnica Parole del Vanitoso anche quando tenta di intimidire il suo bersaglio, una volta ogni due round.
    [Da genin in su]

    Potenza 40 + 20 ( illusione Suprema) +10 ( Gen. Inarrestabili) + 20 ( guru) +25 ( Maestro illusore) = 115


    Basta così. Sarebbe intervenuto poco dopo Strage, dopo aver dato il tempo all’immortalità di rispondere. Il Mikawa sembrava essersi riscosso dal suo sogno ad occhi aperti e si rivolse direttamente all’immortale. Kurotempi accetta di allearsi con te per soggiogare il Kappa , Flagello Immortale, a due condizioni. La prima, è che non userai l’arma di Iwa per arrecare danno a Kurotempi. Se vorrai farci fuori dovrai cavartela con le tue forze. Kurotempi ha un utilizzo molto preciso per tale arma e, quando ti sarà rivelato, sarai tu stesso a darcela di tua spontanea volontà. Seconda condizione: dovrai mettere incinta la donna che ti indicheremo… Che cosa!?!?! Questa condizione deve essere soddisfatta immediatamente e, come la prima, non è negoziabile. Questo è quello che ti chiediamo, questa è la volontà di Eclissi. Dicendo l’ultima frase, il Mikawa si sarebbe voltato verso Carestia, che si era per la prima volta scomposto e sembrava star per perdere la calma. Dovevo essere io, Strage… IO!!! Il sangue dell’Immortale non lo renderà più forte!Sì…lo farà…IO ME NE SBATTO DELLE TUE VISIONI, KENKO! ERA STATO PROMESSO A ME!! Catestia sembrava aver proprio perso il controllo a quel punto e, con occhi carichi di odio, avrebbe teso una mano verso Jeral, come per stritolarlo. [Tecnica] Prigione Effimera

    Prigione Effimera
    Talento: L'utilizzatore può scegliere di non creare una prigione fisica intorno alle vittime, lasciando i restanti effetti della tecnica invariati. L’utilizzatore può effettuare due prese per round, spendendo uno slot azione extra ed infliggendo il danno da presa. Non è possibile utilizzare altre abilità Talento in combinazione.[Da genin in su]

    Alta Concentrazione
    Abile: L'utilizzatore, quando utilizzata la tecnica della Prigione di Roccia, definisce tecniche complesse come tecniche che richiedono una componente elementare o che necessitano più di 5 sigilli.[Da genin in su]

    Lettura dei flussi di chakra
    Abile: L'utilizzatore è in grado di leggere i flussi di chakra assorbiti dalle persone nella Prigione. La Percezione aumenta di 3 e non è possibile avere occultamento totale.[Da chunin in su]

    <!-- --> Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]

    For. 825 + 3 ( stile di combattimento) = 900 ( prima presa). 825 + 2 ( assalto perfetto) = 875. seconda presa
    Assorbe 1/4 basso ogni tacca di differenza tra la sua forza e resistenza.
    4 tacche di malus alla velocità di Jeral


    Il tuo patto con Eclissi non è cambiato, Ichizo. Portale l’arma e lei ti darà quello che vuoi…ora smettila. Tuonò Strage, percependo che l’altra Calamità stava facendo qualcosa a Jeral. Probabilmente nulla da impensierire l’Immortale, ma poco…costruttivo. Ichizo continuò ancora per qualche secondo, poi rilascò la tecnica, tornando a sedersi in maniera composta. Sembrava aver ripreso il controllo.Bene… Strage mise fine a quel teatrino e si voltò verso Jeral Qual è la tua risposta?

    Se Jeral avesse acconsentito, Strage si sarebbe voltato verso Arata e Atrocità. Con tacito accordo, Il ragazzo dai capelli rosso-arancio sarebbe scomparso all’interno di una delle sue bare, per poi riemergere con un capsula di contenimento, movimentata su rotelle, grande abbastanza da contenere un essere umano. Il contenuto della capsula era completamente oscurato da un denso liquido nero.

    Arata avrebbe portato la capsula al centro della radura. Usando un trucco silime a quello di Strage, avrebbe fatto emergere un basamento di pietra, ornato da scarni basso rilievi ormai distrutti, così da formare un piccolo altare. Dopo di che, avrebbe aperto la capsula, ed immerso le braccia nel liquido nero, affondando fino ai gomiti. Con un minimo sforzo, avrebbe fatto emergere il corpo nudo di una donna di non più di 22 anni. I suoi capelli erano completamente neri e lunghi fino ai glutei. La carnagione era bianco perla su una muscolatura esile. Non doveva avere nessuna capacità combattiva. Quanto alla domanda che il nukenin si poteva star chiedendo, era difficile capire se fosse viva, morta o chissà cos’altro.

    Arata la stese sull’altare e compose una manciata di sigilli. Quando il suo chakra penetrò nel corpo di lei, la donna si innarcò violentemente, spalancando gli occhi di un nero pece. I suoi capelli corvino iniziarono a fluttuare in ogni direzione, mentre dal bassamento emersero delle ombre che avvolsero il corpo di lei e l’altare, come lingue di fuoco oscuro. Arata tornò al suo posto, ora che il suo compito era finito. Nessuno disse più nulla, ma era chiaro cosa volevano che il Flagello facesse.


    […]

    Se e quando Jeral avesse portato a termine cosa aveva chiesto Strage, si sarebbe accorto che l’atto non gli aveva sottratto forze fisiche, ma anche spirituali. [Note] Al termine, le fiamme si sarebbero ritratte e così la ragazza avrebbe chiuso nuovamente gli occhi. Sarebbe stato Arata poi a farla scomparire, così come era arrivata.

    Molto bene, Flagello. Come da accordi, Io e Carestia ci uniremo alla tua caccia. Arata verrà con noi, come ninja medico di supporto. No…bzzz… verrò io invece..Strage….oppure chiama Eruzione….bzzz… Eruzione non è un’opzione percorribile al momento e tu, oltre a non essere un ninja medico, sei troppo instabile. Da quanto tempo hai terminato le scorte che ti ha portato Mai? Se non sei sotto controllo non puoi venire, o metteresti a repentaglio tutta l’operazione. Le apparenze di Atrocità sembrarono tremare violentemente, ma si trattenne per un soffio, non volendo provare il punto di Stage. Quindi si alzò dal suo trono e, senza guardare nessuno, scomparì all’interno della bara da cui era emersa con Arata. Il suo sottoposto invece rimase, così come era stato ordinato da Strage.

    Ebbene, ora che la Folle se ne è andata, vogliamo andare a nostra volta? O preferisci riposare un attimo, Flagello, dopo le tue…fatiche?







  12. .

    Una missione disperata


    I



    Nonostante la risoluzione di Hohenheim, bisognava dirlo, quella missione non aveva alcuna possibilità di finire bene. Il Kazekage lo sapeva bene. Glielo diceva il suo istinto. Glielo diceva la sua riserva di chakra già molto erosa a causa dei numerosi scontri. Glielo diceva il suo fisico esausto ed il suo braccio rotto. Lo aveva steccato alla buona, così che non gli facesse troppo male durante la corsa, ma non poteva fare miracoli. Come se non bastasse, si stava letteralmente buttando a capofitto verso un numero non definito di nemici; avversari che non avevano nulla da invidiare al vertice della Sabbia. Primo fra tutti, il Pallido Shinigami e poi la Calamità. C’era poi il suo stato mentale da considerare. Aveva appena perso Kasumi sotto i suoi occhi. La donna si era sacrificata per salvarlo ed aveva trovato una fine precoce. Ora il jonin si sentiva letteralmente svuotato, ma era riuscito a trasformare la rabbia ed il rimosso in una nervosa concentrazione che lo spingeva ad andare avanti.

    Un ninja meno esperto si sarebbe fatto dominare da quei sentimenti, ma Hohenheim sapeva che agire sotto l’influsso dell’odio lo avrebbe portato a fallire miseramente. Bisognava essere realisti e le cose stavano così: non poteva semplicemente buttarsi nel covo dei Kurotempi e distruggere tutto a) perchè non aveva la potenza di fuoco per farlo, b) perchè c’era di mezzo una ragazzina innocente da salvare - non poteva avere anche il suo sangue sulle mani. Inoltre, sapeva che il suo skil set non era nemmeno appropriato ad una missione di infiltrazione. Lui era un ninja più da search and kill, piuttosto che da infiltrazione ed assassinio silenzioso. Quindi, ragionevolmente, quello che poteva fare era cercare di acquisire quante più informazioni possibili sul piano dei Kurotempi, cercare di mettere loro i bastoni tra le ruote e tentare di recuperare la ragazza in un momento di distrazione prima di squagliarsela. Del resto, con quel braccio rotto aveva difficoltà persino a fare dei maledetti sigilli!

    Quindi, nonostante le fitte lancinanti al braccio, e la situazione disperata, il Kage bambino si era spinto quanto più vicino possibile alla pagoda. Nel farlo, aveva chiaramente cancellato il suo chakra, giusto per evitare di essere identificato da qualche sensitivo in agguato. Per il resto, si era limitato ad usare la boscaglia per coprire la sua presenza, cercando di muoversi il più rapidamente possibile. A circa due chilometri dalla sua meta si era fermato, conquistando la cima di un albero. Con il braccio buono, portò il D-Visor al viso per esplorando la zona. Era infatti troppo lontano per poter usare la percezione del chakra sulla struttura e capire chi ci fosse dentro.Mi devo avvicinare di più… Disse tra sè e sè. Stava per mettere a posto l’apparecchio, quando il suono di una carrozza in avvicinamento lo mise in allarme. Appiattendosi contro il tronco dell’albero, Hohenheim si sporse quel tanto che bastava per osservare chi stava arrivando.Cosa ci fa una carrozza della Cascata da queste parti? Disse fra sè e sè in un sussurro. Quindi centrò il D-visor verso l’interno della carrozza per scoprire chi si trovasse al suo interno. Vide una donna grassoccia, che parlava forse con qualcuno. Leggendo il labiale, sembrava che la donna fosse in missione per salvare qualcuno, forse una bambina. Che si trattasse del suo bersaglio? Probabilmente. Del resto, quali erano le probabilità?

    Hohenheim concentrò la sua attenzione sulla donna, cercando di utilizzare un altro tipo di abilità, recentemente acquisita. Sapeva che usare quel potere era pericoloso, ma richiamare le visioni poteva essergli utile…quando funzionavano. [Visione Storica] Visione Storica (base)
    Speciale: L'utilizzatore può avere una visione relativa alla missione in corso, formata da immagini e suoni, che mostri eventi relativi al passato, al presente o al futuro. La frequenza e contenuto della visione sono a discrezione del QM. Non può essere usata in combattimento.(Richiede Flusso della Storia I)
    [Da genin in su]


    Decise tuttavia di non aggregarsi alla carovana. Una frase, strappata fuori contesto, era troppo poco per unirsi a quegli sconosciuti. Che ne sapeva delle loro reali intenzioni? Chi gli diceva che lo avrebbero accettato nel loro convoglio e che non lo avrebbero tradito alla prima difficoltà una volta raggiunta la pagoda? Aveva una sola chance di effettuare quel l’infiltrazione con successo e non poteva mettere la sua vita e la missione nelle mani di una civile chiaramente non nel giusto stato mentale. Era importante però sapere che esisteva quel fattore da considerare. Forse gli sarebbe servito più a vanti.

    Così, mentre la carrozza sfilava, Hohenheim avrebbe creato unPettirosso di argilla molto piccolo, grande abbastanza per poter reggere il il D-Visor. Concentrandosi, poteva comandare quell’ esserino in un raggio di 12 chilometri, permettendogli quindi di arrivare ad alta quota e, tramite il D-visor, fargli scattare delle foto di tutta l’area. Così facendo avrebbe per lo meno capito quali difese esterne erano state dispiegate. Inoltre voleva sapere chi le persone della carrozza avrebbero incrociato e dove sarebbero state portate. Con un po’ di fortuna, qualcuna delle foto avrebbero anche potuto inquadrare nuovi arrivi.

    Hohenheim aveva appena mandato la sua creazione in ricognizione, che venne sorpreso da quello che sembrava essere un vero e proprio demone! Il jonin scattò in guardia, allontanandosi su un ramo vicino, mentre il braccio buono si tuffò nella sacca porta argilla. Il demone, tuttavia, lo salutò chiamandolo con il suo nome. A quanto pareva c’era una squadra accademica nelle vicinanze. Mai quelle parole furono accolte con più gioia dal Kage. Rinforzi! Nemmeno nelle sue fantasie più sfrenate si sarebbe aspettato di ricevere rinforzi in quel posto così lontano da terre accademiche! L’idea che fosse un inganno lo sfiorò solo leggermente. Tuttavia, se fosse stato sotto attacco, la sua premonizione lo avrebbe avvertito. Cosa che non era successo.

    Come ti chiami? Chiese il Kazekage, che aveva rispetto per quel piccolo essere tanto quanto se si fosse trattato di una persona. E’ davvero una coincidenza fortuita. Portami dal tuo evocatore e, se puoi, inizia con il raccontarmi cosa ci fate così lontani da casa. Forse c’era ancora speranza.


    […]




    Sei arrivato in anticipo, Flagello…molto bene. La voce pacata ma dura di Strage arrivò dalla cima delle scale. L’uomo comparve sulla radura, con la sua criniera bianca ed il fisico scolpito. Come la prima volta che lo aveva incontrato, Kenko indossava un kimono molto leggero, che gli lasciava scoperto tutto il petto. Le due zambato che lo accompagnavano ovunque erano questa volta legate dietro l’ampia schiena dell’uomo, immobili e pericolose. Gli occhi iniettati di sangue del leader strategico dei Kurotempi si fissarono sulla figura del Flagello. Onorerò il nostro patto convocando le altre Calamità, ma quello che otterrai da questo incontro dipenderà solo da te. Sei pronto? L’uomo era andato dritto al sodo, senza nessun fronzolo. Se lo avesse lasciato fare, il Mikawa avrebbe toccato una colonna poco distante, facendo flueire un po’ del suo chakra nella stessa. Dal centro della radura, nove troni sarebbero emersi dal terreno, oppure staccandosi dai ruderi che li tenevano imprigionati. Nove sedute in pietra tutte uguali, dagli schienali alti ed i braccioli squadrati, disposte a semi cerchio. Strage avrebbe preso posto in quello centrale. Mentre così faceva, le due zambato si staccarono dalla sua schiena, conficcandosi nel terreno ai lati della sua seduta. Si sedette come un re, appoggiando gli avambracci sui braccioli e tenendo la schiena dritta a 5 centimetri dallo schienale. In silenzio, attese che i suoi pari lo raggiungesse e, intanto, non tolse mai gli occhi di dosso dal Flagello.

    Poco dopo, a distanza di due troni da quello di Strage, emerse una bara dal terreno con un piccolo sbuffo di fumo. La bara si aprì, facendo emergere la figura di un ragazzoujcUkYg alto ed emaciato, dalla folta chioma arancione. Arata Yashagoro, un ninja dalle buone capacità in combattimento, che aveva dato non poco filo da torcere ad Hebiko e Tasaki non tanto tempo prima. Soprattutto, era il braccio destro della più giovane tra le Calamità. Lei emerse con la sua figura minuta dall’oscurità della bara subito dopo il suo secondo. Completamente avvolta da un lungo impermeabile nero, da cui uscivano solo una lunga chioma rossa sangue, Atrocità fece un cenno con la testa verso Strage, prima di conquistare il suo posto. Solo allora si tolse il cappuccio che ne copriva il giovanissimo VisoTKyLegM. Jeral avrebbe notato la bianchissima carnagione ma, soprattutto, la cicatrice che le passava da orecchio ad orecchio lungo tutto il bellissimo collo. La donna aveva chiaramente qualcosa che era fuori dal comune. La sua immagine tremava leggermente, come se una corrente d’aria calda la rendesse sfocata. Poi, senza preavviso, la sua presenza si scomponeva, come l’immagine di un video a seguito di una carica elettrostatica, per poi ricomporsi. Ma la cosa che più lasciava di sasso, erano i suoi profondi occhi viola, nel quale ci si poteva perdere ed impazzire. Se Jeral l’avesse fissata direttamente, avrebbe scoperto quanto spaventosa potesse essere quella ragazza. [Follia traboccante] Flusso Folle
    Speciale: L‘utilizzatore può emettere la sua follia su coloro che la guardano. Per ogni turno in cui si guarda almeno una volta L’utilizzatore, colui che guarda riceve due punti follia (PF). Ogni PF ha una durata di 3 round. Non guardare L’utilizzatore per due round di seguito annulla ogni PF accumulato. Ogni PF può essere impegnato in una sola abilità. È possibile accumulare massimo 5 PA.[Da genin in su]
    E’ per questo stronzo che ci hai fatto…bzzzz…venire Strage? Spero che non questa storia non si ri..bzzz..veli una perdita di tempo…bzz…io ODIO perdere…bzz…tempo. Mentre così diceva, per un attimo la sua figura si ingigatì, gli occhi divennero neri, ed il suo volto si deformò mostrando zanne affilate, mentre le parole della ragazza riecheggiarono in maniera anomala tutto intorno al Flagello, sinistre.

    Non c’è bisogno di scaldarsi così tanto, mia signora Tamafune, abbiamo un ospite illustre.L’uomo che aveva appena parlato era comparso alla destra di Strage. Capelli castani, dalla carnagione scura, Carestia vestiva una turnica monacale bianca che gli arrivava fino alle ginocchia. Il vestiario leggero lasciava vedere una fitta serie di tatuaggi su tutto il corpo, scritti fini, come il testo di una vecchia pergamena, Sulle spalle aveva un rotolo aperto che gli circondava le spalle come si trattasse di una sciarpa tenuta larga. Jeral, Flagello Immortale…l’essere più ricercato di questo continente, nonché la più potente creatura vivente. Che cosa ci fai tra noi comuni mortali?La voce dell’uomo era calda, cortese e quasi gioviale, ma i suoi occhi erano freddi. Anzi, c’era una certa brama in quell’uomo che non apparteneva all’immagine di monaco che si era costruito. Ascoltò con un mezzo orecchio la riposta dell’Immortale, se fosse pervenuta, per poi voltarsi alle sue spalle, dove una RagazzaPm9G15f era comparsa insieme a lui. Rie Hyuga, recentemente era stata protagonista di essere penetrata nel villaggio della Sabbia per prelevare uno dei Kiseki e realizzarne una copia, prima di svanire nel nulla. Jeral non poteva saperlo, ma lei era la miglior allieva di Okiku Hyuga, prima di tradire l’accademia e la sua maestra.Vedi, mia apprendista, l’immortalità è un falso dono. E’ la forma più estrema di attaccamento alla realtà che si possa immaginare. Come tale, è un ostacolo che preclude alla via del Buddha e all’illuminazione. Bisogna rinunciare a questi futili legami e vivere pienamente nel tempo finito che ci è concesso. Altrimenti la vita diverrà solo il capriccio dell’ accumulare fama, potere o ricchezze, nella speranza di non soccombere alla noia. Che cosa ne pensi tu, Flagello? Non è forse per questo che sei qui con noi oggi? L’ennesimo tentativo di far tacere la noia di un’esistenza solitaria?La domanda rivolta al nukenin era chiaramente una provocazione. Tuttavia, il Flagello difficilmente l’avrebbe vista in quel modo. Le parole che Carestia pronunciava avevano un potere che trascendeva quella terra. Perchè, come i credenti ben sapevano, lui parlava la lingua dei 5 Sutra. Lui era un Santo. [Sutra del Cuore] Sutra del Cuore [Equipaggiamento]Tra i cinque testi fondamentali della religione buddista. I sutra descrivono come è stato creato il mondo e quali principi gli uomini devono seguire. I possessori dei Sutra sono considerati dei Santi perchè benedetti dagli dei e dalla sorte.

    Lettura Sacra
    Conoscenza: L’utilizzatore può leggere ed interpretare il Sutra. Può raccontare sermoni ed intonare un mantra che placheranno gli animi e spingeranno le persone ad uniformarsi alla via del Buddha, in particolare modo, a rinunciare ai loro beni materiali. Le persone tenderanno a non combattere ed a fidarsi dell’Utilizzatore.[Da genin in su]

    Sutra del Cuore [Vario]
    Antica pergamena scritta in sanscrito che riporta i precetti fondamentali di come condurre una vita santa, in particolare modo, l’abbandono di ogni bene materiale. Questo Sutra è piuttosto breve, la pergamena è lunga solo un metro e mezzo. Può essere portato, srotolato sulle spalle. Il Sutra non può essere distrutto.Tipo: Supporto -
    Dimensione: Media
    (Potenza: 5 | Durezza: 5)
    [Da genin in su]


    Taglia corto Ichizo…bzz..a nessuno frega un cazzo dei tuoi sermoni. Sei solo un …bzzz..ipocrita. Il monaco alzò le mani, in segno di resa. Quanta rabbia Tamafune, non cambi proprio mai. Dovresti prenderti più cura di te, che sei così giovane. Stai seguendo la tua terapia? E… a proposito..è da un po’ che non vedo Mai…quella ragazza è un toccasana per l’anima. Eruzione non si unirà a noi…di questo parleremo dopo. Strage si intromise tra i due, interrompendo la risposta carica di odio che stava per arrivare da Atrocità, toccata dalle frecciate di Carestia. Strage si voltò quindi verso un punto dietro uno troni più distanti alla sua destra. Manifestati. Disse con ordine marziale. Dalle ombre emerse la figura di una donna dai capelli corvini, vestiti da assassina, completamente in nero. Vipera, desumo che Goemon non sarà dei nostri oggi…forse non ha preso alla leggere le tue minacce di morte, Tamafune….…Pff..un mezz’uomo senza spina…bzz..dorsale Goemon si scusa per la sua assenza. Sarò io le sue orecchie in questa riunione, se me lo concedete. La donna si posizionò al lato del trono di Pestilenza, quando strage le fece un segno di assenso. La Vipera Nera era un’assassina estremamente esperta. Aveva guidato lei il piano di avvelenamento della città di Himotara, non molto tempo addietro. In quell’occasione anche il Flagello era presente, ma i due non si erano incrociati.

    L’ultima ad aggiungersi sarebbe comparsa in un crepitio di fiamme nel suo trono. Omitsu Mibajin, Terremoto, stava usando il sistema di comunicazione del gruppo criminale. Di lei si riusciva solo a vedere un’immagine sfocata dai contorni poco definiti. Solo le mani erano più nitide del resto del corpo, e la donna comunicò con il linguaggio dei segni per portare una qualche forma di saluto. Alle sue spalle, c’era un’altra figura, tanto piccola in statura da non poter essere che un bambino. La sagoma era tanto sfocata da essere completamente irriconoscibile.

    Nessuno arrivò più, dopo Terremoto. Uragano, Siccità ed Eruzione non si erano presentati affatto. Pestilenza aveva mandato un emissario e Incendio era nei pressi, ma impegnato in atre faccende. Tutto sommato, la richiesta del Flagello aveva portato a raccolta un gruppo nutrito tra i vertici di Kurotempi.

    Hai la tua platea, Flagello Immortale.








  13. .

    Eruzione


    XII



    Le lame rotanti di Boku passarono molto vicino ai cloni di Raizen, abbastanza da fargli percepire che del veleno era stato applicato alle armi. Con un movimento rapido, i cloni dell’Hokage riuscito a bloccare le gambe del dottore e lo trattennero abbastanza a lungo da permettere ad uno dei due duplicati del foglioso di piazzare un bel colpo. Il dottore incorciò le braccia sul petto, lasciando che le sue braccia metalliche ne assorbissero la forza. Il danno fu minimo, ma la forza del colpo lo sbalzò esattamente dove Raizen volveva. Il dottore volò contro il bozzolo del cristallo, ma non vi andò ad impattare contro. Infatti, dai piedi e dalle mani del dottore vennero emesse delle brevi fiammate che stabilizzarono la sua posizione, e gli permisero di rallentare e ruotare a mezz’aria. La sua corsa finì permettendogli di atterrare a pochi metri dal bozzolo. Il cavo del petto era stato intanto rapidamente recuperato e riavvolto.

    Wukong era stato preso davvero alla sprovvista dalla mossa di Raizen. Era un guerriero esperto e non gli era mai capitato che qualcuno riuscisse a interrompere il suo attacco in quella maniera. Nonostante il movimento rapido, riuscì comunque a frapporre il braccio con armatura contro il colpo del clone di Raizen. Eppure la potenza dell’attacco era davvero elevata, ed il clone percepì l’osso dell’arto del macaco incrinarsi, o addirittura rompersi, nonostante l’armatura doratura che portava. Ahhh! Il macaco venne scagliato contro la parete con un grido di dolore, al quale fece eco l’urto di disperazione dell Pricipessa. Noooo!! In quel momento, gli occhi della donna bruciarono nuovamente di potere e la terra si spaccò! Una frattura si aprì tra il clone che aveva attaccato Wukong ed il macaco. Il blocco di terra sotto il clone si abbassò di circa 20 centimetri rispetto alla zona dove si trovava la principessa ed un fiotto di lava fuoriuscì dalla spaccatura. Un’onda di lava alta tre metri e larga quanto tutta la caverna si riversò sul clone. [Onda]Potenza 80, Velocità Nera Anche Boku fu coinvolto dall’onda, ma questa si infranse contro il bozzolo del cristallo prima di raggiungerlo. Si solidificò praticamente in maniera istantanea, creando un muro di pietra che inglobò il bozzolo.

    La principessa si apprestò a soccorrere Wukong. Non ce ne era troppo bisogno, in realtà. Il macaco doveva avere dei sigilli di guarigione sul corpo perchè una luce verdastra scaturì intorno al suo braccio.

    Fu allora che Raizen entrò in scena. Tutti i cloni svanirono, riempendo la caverna di una leggera nebbia. L’Hokage emerse dalla foschia come un essere celeste, e la visione fu abbastanza d’effetto da far impressionare la principessa, e far smettere la terra di tremare. La donna rimase sempre a difesa del macaco, ma i suoi occhi erano tutti per Raizen. La principessa sembrava pendere dalle labbra dell’Hokage, come abbindolata dalla sua parlata sicura e piena di potere.

    Mai non ascoltarlo! Il dottore intimò dall’altra parte della caverna. Quell’uomo è Raizen Ikigami, Hokage della Foglia, e nemico della nostra Signora! Non so che ci faccia qui, ma lui non è nostro amico! Ma Mai sembrò non recepire troppo il messaggio dell’uomo. Come Raizen aveva intuito, alla donna non interessava l’uomo e la sua tecnologia. Afferrò la mano dell’Hokage quando lui gliela porse. Mai! Non farti ingannare, cerca solo di dividerci! Guarda che cosa ha causato il suo arrivo! Guarda che ha fatto a Wukong! Lui non è nostro amico!! Eruzione gaurdò Wukong. Il macaco era steso a terra, ma si stava alzando. Il braccio si stava rapidamente riprendendo, ma dalla bocca dell’animale usciva un fiotto di sangue per l’impatto contro il muro. Principessa..

    Eruzione gaurdò quindi Raizen. Hokage...non avresti dovuto fare dal male a chi io AMO! Forse troppo tardi, allora, l’Hokage si sarebbe accorto di aver fatto un errore di valutazione. Se non avesse ferito il macaco, e se non ci fossero state altre persone a consigliarla, allora forse sarebbe davvero riuscito ad abbindolare la donna. Eppure i suoi avevano ferito chiaramente l’essere più importante nella vita della donna e Mai aveva sterminato - non volendo - interi villaggi per molto meno.

    Raizen si rese conto di aver fatto un secondo errore di valutazione. Non avrebbe mai dovuto farsi toccare da un ninja medico del livello di Eruzione. [Tecnica] Estensione Taumaturgica
    Talento: L’utilizzatore può estendere l’assorbimento ad un secondo arto della vittima, senza che questa se ne accorga.

    Guardia Bestiale
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round se combatte con una sua evocazione; questa abilità non può essere annullata se l’evocazione è vigile. L'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
    Se Raizen non si fosse accorto della minaccia in arrivo, avrebbe improvvisamente perso ogni forza dal braccio destro, toccato da Eruzione, e della gamba sul medesimo lato. Una leggerezza di quel tipo lo avrebbe imporvvisamente reso incapace di muoversi e, soprattutto, di comporre qualsiasi sigillo!!

    Gli occhi di Eruzione ripresero a brillare, senza questa volta causare nessuna nuova alterazione visibile, e la bocca della donna si gonfiò, come se si fosse improvvisamente riempita di qualcosa. Un attimo dopo, la principessa emise dalle labbra una quantità indicibile di lava che si sarebbe riversata contro Raizen ed in tutta la caverna. [SAI]18 unità di lava, Potenza 60, Velocità Nera+9. Il getto era ben più poderoso dell’onda di lava che si era aperta prima nel terreno, arrivando fino a quasi 10 metri di diametri.

    Indipendentemente dalla difesa di Raizenz, Wukong sarebbe intervenuto. Il suo pelo era diventato rossiccio ed il suo chakra era in tumulto. Un medico, o forse un sensitivo, avrebbe riconosciuto l’effetto di un tonico che stava potenziando le sue capacità fisiche. Con il braccio parzialmente recuperato, avrebbe sollevato il bastone. In un attimo, questo si sarebbe ingigantito, arrivando ad assumerne un diametro di mezzo metro ed un lunghezza di 6. Con forza e velocità poderosa, il macaco avrebbe portato un portentoso colpo, dall’alto verso il basso, cercando di schiacciare Raizen.[Tecnica]Gong! L’utilizzatore può portare un colpo con arma con velocità e forza aumentata di 3 tacche. La potenza del colpo è aumentata di 40. Se colpita una superficie, la potenza del colpo si espande per 3 metri con potenza dimezzata.
    Taijutsu
    [Bastone della Stirpe dei Kong]Bastone della stirpe reale dei Wukong. Lungo quasi 2 metri e spesso 6 centimetri è estremamente resistente. é decorato in oro con le storie più famose le clan. Potenza 40

    EstensioneArte: l’utilizzatore può aumentare le dimensioni del bastone fino a 3 volte o rimpicciolirle fino a metà della sua dimensione originale.
    [Attacco]Potenza 80. Vel e For. Nera + 3 ( tecnica) + 3 ( Tonico da Guerra superiore)+ 2( Impasto)= Nera+8


    Non per ultimo, Raizen si sarebbe infine accorto che anche il dottore si era unito all’attacco. Una serie di 4 Shuriken giganti For: Nera+3 Erano partiti contro la sua figura, uno per ogni arto. Anche in questo caso, indipendentemente dalla reazione del jonin, un cilindretto coperto di fuuinjutsu sarebbe sbucato dall’ombra di uno delle quattro armi. I sigilli sul cilindro sarebbero avrebbero evocato una serie di pali di bamboo, che si sarebbero diramati solo verso la direzione dell’Hokage, lasciando il macaco e Mai intonsi. Foresta di BambooSerie di pali in bamboo spessi 6 centimetri e lunghi 2 metri che si diramano in tutte le direzioni a partire dal punto di evocazione. Nuovi pali emergono da quelli vecchi fino a coprire un’area di raggio 10 metri. Potenza 30. E’ possibile spargere veleno sui pali: raddoppia la quantità di veleno somministrata Sia gli Shuriken che questi pali erano coperti di un veleno quasi inodore e dagli effetti micidiali. [Veleno: Perdizione della Sabbia] La somministrazione di 1 dose causa accecato per 3 round. La vittima, se somministrate ulteriori 3 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Assordato e Devastata (DnT Medio). Dopo 3 round dalla prima somministrazione, la vittima è Debilitata (DnT Lèggero).

    Le cose per Raizen stavano decisamente andando per il verso sbagliato.

    [...]

    Anche per Hohenheim le cose non andavano per il verso giusto. Si era trattenuto perchè non aveva intenzione di uccidere quel guardiano, per prima cosa, ed inoltre non voleva attrarre troppo su di sè l’attenzione - essendo quella un’azione furtiva. Il guardiano, tuttavia, sapeva il fatto suo: si era accorto del veleno, quindi stava trattenendo il fiato per non inalarlo, e con il bastone era riuscito a respingere i costrutti del Kazekage.

    Annullato il suo attacco, risultò subito chiaro che l’interesse principale del ninja di Iwa era di uscire dalla prigione in cui Hohenheim lo aveva intrappolato. Con una forza sovrumana, l’uomo spaccò lo strato di pietra che inglobava la tenda. Una grande quantità di terrà iniziò a sgorgare da quella spaccatura. Voleva forse seppellirlo sotto terra? Non glielo avrebbe permesso.

    Hohenheim incrociò rapidamente le dita, rinnovando la tecnica dello Stomaco dello Scorpione che aveva eseguito un attimo prima. Se la sua preveggenza lo avesse aiutato, avrebbe potuto prevenire l’entrata della terra, facendo rimarginare la sua stessa tecnica. Ora però era in ritardo e poteva solo difendersi. Mentre il vecchio guscio di pietra di sgretolava, uno nuovo si formò intorno ad Hohenheim ed ai tesori custoditi in quella stanza. Grazie alla manipolazione della forma, una parete di pietra si solidificò davanti al jonin, dividendolo dal suo assalitore e dalla sua tecnica. La terra non riuscì ad entrare chiaramente all’interno e quindi l’uomo non riuscì nemmeno a sottrargli le reliquie che lo interessavano.

    Hohenheim aspettò che gli attacchi dell’uomo si esaurirono contro la difesa di pietra che aveva eretto per poi passare alla mossa successiva. Combattere contro quell’uomo non gli interessava affatto - doveva tornare alla sua missione.

    Con un rapido movimento di entrambe le braccia, Hohenheim rimosse la terra che ancora teneva impastate le sue gambe. [SAI] Afferrò scettro vanga e piccozza [Slot gratuito veloce], e le mise nella sacca porta argilla, mentre estraeva del materiale per la sua prossima realizzazione. Creò una perfetta copia di sè a cavallo di un’aquila d’argilla [Creazione]4 slot clone + 5 slot aquila. Potenza 60, raggio detonazione 9 metri.

    A quel punto rilasciò la tecnica dello scorpione di pietra. Così, mentre le parti della corazza iniziavano a cadere e stracciarsi, l’aquila ed il finto Hohenheim sarebbero sbucati a velocità pazzesca in alto, allontanandosi rapidamente dalla scena. [SAII] Con temporaneamente, Hohenheim avrebbe incrociato le dita per eseguire una delle tecniche di movimento rapido più basilari che conosceva. Non lasciando nulla dietro di sè, si sarebbe allontanato da guardiano per portarsi al sicuro dietro una della tende dell’accampamento. [STBII] La tecnica gli avrebbe permesso di allontanarsi non visto dalla zona, mentre i suoi costrutti simulavano la sua fuga in tutt’altra direzione.

    A 21 metri di distanza dalle guardie, poteva decidere che fare con relativa calma. Se si fossero lanciate all’inseguimento del suo clone, Hohenheim avrebbe semplicemente spinto le sue creazioni più lontano. La sua manipolazione arrivava molto distante e le sue creazioni erano molto rapide. [SAIII] Questo gli avrebbe dato tempo di ricongiungersi al suo sottoposto per investigare sulla nuova stanza rinvenuta. Ad un certo punto le guardie sarebbero tornare, ma forse sarebbe riuscito a risolvere quella faccenda per allora.

    Se invece non fossero cascati nel suo tranello, il jonin avrebbe adottato un’altra strategia. Il guardiano aveva scatenato un vero e proprio terremoto nel tentativo di abbatterlo, e questo aveva fatto andare nel panico le persone dell’accampamento. Ad Hohenheim sarebbe bastato riporre la maschera e confondersi tra le persone urlanti, casomai prendendo una nuovo indumento lasciato da qualche parte, per depistare i guardiani e quindi dirigersi verso la sua meta. [SAIII]

    Chakra: 116/150
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Rimozione Terra
    2: Movimento Costrutti
    3: Movimento costrutti o allontanamento
    4: Sacrificato per semiparalisi
    Slot Tecnica
    1: T. Scorpione di Pietra
    2: Manipolazione della Forma
    2: Sostituzione
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera × 1
    • Fumogeno × 1
    • D-Visor × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Contenitore di Elemento × 11
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dōkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 1
    • Argilla Sonica × 1
    • Argilla Paladina × 1

    Note
    ///




  14. .

    Il contrattacco del Kazekage


    III


    [1/2 Basso rimozione cap Kiseki]
    [Mantenimento TS] [Annullo Estasi Artistica]


    Il Mizukage era davvero formidabile. Rapido, veloce, preciso, letale e, caratteristica che ancora non aveva mostrato appieno, molto resiliente - come bene aveva imparato dalla riunione dei Kage. Hohenheim sarebbe dovuto essere suo pari, ma il jonin della Sabbia aveva già compreso che gli ci sarebbe voluto ancora molto tempo’ per raggiungere il livello del vertice della Nebbia. Non che volesse tirarsi indietro! Anzi, aveva ancora un bel po’ di spettacolo da mostrare!

    Mentre il sangue continuava a uscire dalla ferita alla spalla [Danni]Ferita Leggera da Sanguinamento, il Kage rialsciò la sua estasi artistica - almeno per il momento. Il Mizukage gli stava troppo addosso per poter portare un attacco su larga scala, doveva quindi attendere un momento più propizio. La sensazione d’odio che provava aumentò, facendogli contrarre la mascella involontariamente. Non solo, si accorse che l’influenza di Kensei - che anche gli stava rallentando i riflessi - aveva iniziato ad intaccare la sua agilità e intuito da battaglia. Che il Mizukage riuscisse a debilitarlo a tal punto davvero non se lo sarebbe mai immaginato, ed avrebbe dovuto fare qualcosa per arginarlo.

    Intanto, lo scontro andava avanti, al ritmo che ci si poteva attendere solo dalla prima linea accademica. Kensei aveva utilizzato quella che sembrava essere una tecnica di movimento rapido per portarsi in corpo a corpo con Hohenheim. Come prima, la sua velocità era eccezionale e, come prima, venne rallentata dall’espanzione del flusso temporale provocata da Hohenheim. [SAI ( da TS)]Riduzione 2 Tacche velocità. Dallo scambio di colpi di prima, il Mizukage aveva giustamente notato che il jonin della Sabbia non poteva competere con lui sul piano fisico, in particolare modo con i malus che le sue abilità gli stava infondendo in corpo. Aveva giustamente notato che l’unico suo equipaggiamento difensivo era rotto e, quindi, le possibilità di parare un suo colpo era diminuite. Era per questo che la sua arma non aveva più la Manipolazione della Natura attiva sulla sua lama? Si aspettava una schivata...ma non c’era motivo di dargli ragione.

    Infatti, mentre il suo fendente cercava prima il corpo e poi la gamba di Hohenheim, da terra - dall’argilla tramutata nello scambio precedente - emersero due cloni di Hohenheim. Identici al suo creatore nell’aspetto, i cloni erano tuttavia molto più grandi del jonin della Sabbia e, soprattutto, erano pesantemente bardati. Il primo avrebbe fronteggiato direttamente Kensei, mentre il secondo si sarebbe chiuso in uno pseudo abbraccio intorno al Kazekage senza toccarlo, come ultima difesa. [STA+STB] Clone Robusto
    Talento: L'utilizzatore può creare cloni con durezza aumentata di 1. Utilizzabile una volta ogni 2 round, non è possibile utilizzare altre abilità "Talento" in associazione.[Da genin in su]

    Clone Multiplo
    Speciale: L'utilizzatore può creare più cloni con un singolo utilizzo della Tecnica 'Clone d'Argilla'. Massimo un clone aggiuntivo per grado ninja.[Da chunin in su]Impronta di Chakra Terra [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Terra. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Doton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Suiton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.[Da chunin in su]

    Ninjutsu Inarrestabile [2]
    Speciale: L'utilizzatore può migliorare la potenza delle proprie ninjutsu: se potenziate con una qualsiasi abilità "Talento", la potenza aumenta di 10. [Da jonin in su]


    Riduco il tempo di attesa di Ninjutsu perfette con Corpo Senza Tempo.

    Chakra clone 1: 20 Bassi
    Chakra clone 2: 10 Bassi

    Clone 2 ha potenza difensiva aumentata di 10 (impronta)+10 (bonus concentrazione)+10 (Nin inarrestabili)=30 sulla prima difesa



    Data la statura decisamente più grande del clone che fronteggiava Kensei e la sua posizione tra i combattenti, il primo colpo del kiriano finì dritto sulla sua gamba, lasciandolo completamente illeso. [Calcoliì]Potenza 65 + For 850 (+15 differenza for vs resistenza (775 (Impasto Basso)) vs Potenza 50 (gambali) - 30 ( Riduzione del danno) =0/80 ( Potenza 20 durezza 4)

    Non considero il chakra distruttivo, perchè non si realizzano le condizioni di attivazione. Pure se ci fosse arriverei a 65/80
    Il clone era una difesa efficace e, rapidamente, il Mizukage si sarebbe reso conto che quella linea di attacco era completamente inefficace. Infatti, il clone non risentiva dei malus imposti dalla sua TS. Anche se il suo secondo colpo fu quindi molto rapido, il clone si frappose, incrociando le braccia ad x sull’addome e verso il basso, lasciando che la lama colpisse la cotta metallica prima che la sua struttura terrosa. [SDI] Il Mizukage era rapido e veloce, ma i suoi attacchi erano frontali e non avrebbero passato il muro di argilla e acciaio che ora gli si parava davanti. Il terzo attacco trovò nuovamente le difese del clone a trovarlo. Con un cambio di guardia ed un minino riposizionamento, il costrutto aveva frapposto le braccia difese dalla cotta inallata alla furia della spada Kenkichi. [SDII]RIf. 700+Basso= 775.
    For 850 (+30 differenza for e resistenza ) +65 - 40 (cotta di maglie) -30 riduzione del danno =25/80


    L’ultimo attacco andò esattamente come i primi: la lama incontrò nuovamente il clone e la sua cotta. Un attacco abbastanza forte da penetrare l’equipaggiamento difensivo del clone, ma non abbastanza da portargli un danno rilevante[SDIII]

    Infine il Mizukage tentò il colpo di mano. Agitò la sua spada in aria, senza apparente motivo. Eppure, dopo che lo ebbe fatto, un poderoso fulmine di energia scaturì dalle sue mani per danneggiare Hohenheim, scavalcando il clone che lo aveva tenuto a bada fino a quel momento. Il Kazekage rimase davvero stupito: non aveva mai visto una manovra del genere e si ritenne fortunato ad aver predisposto delle difese adeguate. Infatti, il secondo clone, era già posizionato in una maniera tale da essere lo scudo perfetto. La potenza del colpo lo investì completamente e una notevole quantità di chakra venne bruciata dal costrutto per aumentare la sua resistenza fino al suo massimo. Infine, la potenza del fulmine lo consumò quasi completamente, abbrustolendo per bene il corpo argilloso di cui era fatto. Tuttavia, al cuore di quell’argilla rimaneva in piedi Hohenheim, intonso. [SDIV]Potenza fulmine 150 +10 (contro terra)=160 vs 30 (Impasto Medio in resistenza) + 30 (riduzione del danno) +30 ( Impronta terra, bonus concentrazione, Nin inarrestabili)= 70/80

    Kensei non doveva distrarsi. Come aveva visto, al Kazekage potevano bastare un paio di cloni di argilla per annullare completamente la sua offensiva.

    Era arrivato il momento di contrattaccare. Mentre con una mano pescava nuovamente nella sacca donatagli dai chirotteri, il suo chakra si infuse nell’argilla del clone immediatamente davanti al jonin. Mentre un falco di argilla si formò sotto i piedi del bambino prodigio, una statua alta 3 metri con le fattezze di un Tengu6 slot dimensionali - 5 argilla sonica, 1 normale. Potenza 60. Raggio di detonazione 9 metri. alato sarebbe comparsa a troneggiare i due combattenti, frapponendosi tra Hohenheim e Kensei.

    A quel punto, mentre il tengu ed il primo clone avrebbero coperto la visuale di Kensei, il falco sarebbe schizzato lontano da quella posizione, portando rapidamente Hohenheim in aria e distanziando il suo opponente. [SAI][Azione Rapida] Non appena il jonin avesse superato i 9 metri di distanza, il Tengu ed il clone sarebbero quindi esplosi, coinvolgendo una buona parte dell’arena e, con ogni probabilità, il Mizukage. Hohenheim sapeva bene che il vertice Kiriano sapeva incassare bene, quindi un colpo del genere difficilmente lo poteva mettere in difficoltà. [SAII]

    Una volta raggiunti i trenta metri di altezza, una distanza decisamente più congeniale per poter portare i suoi veri attacchi, Hohenheim notò tuttavia che la furia nel suo corpo si era placata. A quanto pareva, le abilità del Mizukage avevano dei limiti spaziali - ad occhio e croce 24 metri dalla sua persona. Ecco quindi un secondo modo in cui poteva annullare le abilità debilitanti di Kensei: 1) utilizzare dei cloni di argilla, 2) mantenere le distanze.

    Non più soggetto all’Odio di Kensei, la mente di Hohenheim si schiarì, tornando ad essere lucida ed affilata come sempre. [Note]Malus a Intuito, agilità e Riflessi annullato.Senza perdere tempo, fece detonare le nanobombe che il Mizukage aveva in circolo. Il kiriano si era mosso parecchio all’interno della sua area di attacco, accumulando 5 unità di argilla C4 nel suo corpo. L’esplosione non avrebbe mostrato nessun effetto esterno, eppure gli organi di Kensei sarebbero letteralmente esplosi dall’interno. [STB]Detono 3 unità: Potenza 30+ 110= 140 ( Ferite Profonde) Anche questa era una mossa che Hohenheim non avrebbe usato, se non contro il suo peggior nemico. Se si era permesso di farlo era perchè, quando aveva attivato quella tecnica, era sotto l’influenza dell’odio di Kensei e poi perchè sapeva che il Mizukage non poteva morire nemmeno per una ferita del genere. Certo...non gli avrebbe fatto bene.

    Come ultima azione prima di passare di nuovo la palla a Kensei, Hohenheim tramutò ulteriore argilla dalla terra e dalle rocce dell’arena a terra. [SAII]

    Non sto mica scappando, onorevole Mizukage! Questa è esattamente la distanza che mi è più congeniale!

    Rispose con semplicità, alzando un po’ la voce così che la sua controparte lo potesse udire bene.

    Chakra: 110.5/150
    Vitalità: 16/20
    En. Vitale: 26/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: Difesa con clone
    2: Parata con clone
    3: Parata con clone
    4: Protezione con clone
    Slot Azione
    1: Espandere il tempo ( da TS - difensivo)
    2: Movimento di allontanamento
    3: Detonazione
    4: Trasmutazione argilla
    5: //
    Slot Tecnica
    1: Manipolazione della Forma
    2: Clone d’argilla
    2: Detonazione C4

    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera × 1
    • Fumogeno × 1
    • D-Visor × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Contenitore di Elemento × 5
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dÅÂÂÂkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 5
    • Argilla Sonica × 0
    • Argilla Paladina × 0

    Note

    Fuso con il Kiseki
    2 Sigilli della Psiche (Potenza 20)
    Cotta di Maglia Completa distrutta






    Modifica concordata con Tezzu



    Edited by - Hohenheim - - 7/5/2021, 20:46
  15. .

    Contenere l‘Odio


    II




    [Qualche tempo prima]

    Ok ok...scusate il breve preavviso con il quale ho chiamato questa riunione. Fra poco avverrà uno scontro a scopo didattico tra me e il Mizukage per un evento chiamato la Nuova Nebbia di Sangue. Visto che la partecipazione Sunese è ben vista, volevo prepararvi a quello che vedrete. Usiamo questo momento come un ulteriore momento per imparare. Allora, che cosa ne pensate dello scontro? Come pensate andrà? Davanti al Kazekage si era riunito un modesto numero di ninja, da genin a jonin, che avevano risposto alla sua chiamata. Per rompere il ghiaccio, avrebbe continuato: Su forza, qualche idea? Partiamo dalle basi, terra contro acqua, ninjutsu contro taijutsu. Quale strategia è la migliore da mettere in campo per i due ninja? Forza, non siate timidi.

    Mentre raccogliete le vostre idee, pensate che quello che assisterete sarà uno scontro tra Kage. Vi dovrete aspettare di non poter seguire o capire tutte le mosse che verrano messe in campo. Vi dovrete anche aspettare che entrambi i combattenti sapranno a perfezione i propri punti di forza e di debolezza. Tuttavia, l’essere sicuri di sè e delle proprie capacità può talvolta essere una debolezza di per sè se non si sta attenti.

    Questo il primo messaggio che vi voglio trasmettere: 1) conoscete voi stessi, 2) conoscete il vostro nemico, 3) sconvolgete le certezze del vostro nemico...solo così avrete una chance di vincere.
    [Note]

    [Presente]

    [1/2 Basso - rimozione del CAP imposto dal Kiseki]


    Hohenheim sapeva che quello sarebbe stato un incontro davvero speciale. Sapeva che il Mizukage lo avrebbe messo davanti ad un livello di abilità incredibilmente alto, ma lui era pronto a riceverlo, osservando il flusso di chakra che si muoveva dentro di lui. [Abilità] Vide quindi lo strano saluto con la spada che gli rivolse, ed il terribile movimento che lo portò a ferirsi con la sua stessa arma. ...una tecnica di sacrificio Sotto la maschera, sorrise tristemente. Sapeva che i Kenkichi condividevano una parte o una variazione del gene Mikawa e quella tecnica gli mostrava quanto i due stili si assomigliassero. Una tecnica di sacrificio non andava mai presa alla leggera, perchè, pagando un alto costo, si potevano avere grandi benefici. Sentì la temperatura abbassarsi, ed avvertì la rabbia insinuarsi nella sua mente. Il Mizukage gli stava facendo qualcosa, abbastanza potente da alterare i suoi sentimenti...e lui non poteva lasciarglielo fare. La sua controffensiva doveva quindi essere immediata: come aveva detto ai suoi: distruggi le certezze del tuo nemico!

    Con lo sguardo fisso del Mizukage su di lui, Hohenheim chiuse per un attimo il palmo sinistro e, quando lo aprì, comparì la statuetta di un piccolo tornado di Sabbia. Questo si ingigantì in un secondo, arrivando a diventare ben presto più grande del Kazekage stesso e, ruotando, si sfaldò in minuscole parti, fino a diventare invisibile, spargendosi in tutta la l’arena. Una parte avrebbe inesorabilmente coinvolto Kensei, entrandogli finanche nelle cellule, annullando qualsiasi cosa quella tecnica di sacrificio gli aveva fatto. Il kiriano poteva essere un maestro nell’arte della spada, ma con i ninjutsu Hohenheim non aveva rivali. [TA+ Azione gratuita veloce] Potenza 90 + 10 ( Impronta terra)+10 (Nin. Inarrestabile)+20 (Sigillo Psiche) =130. Raggio 28 m.
    Annullamento Sacrificio di Sangue Completo—> Potenza rimanente 100.

    Tezzu valuta nuovamente i danni da overcap a questo punto.
    . Annullata la tecnica di sacrificio, Kensei sarebbe stato molto più debole di quello che pensava e, allo stesso tempo, si era inflitto una ferita inutilmente. Questo lo avrebbe avvantaggiato non poco in quello che stava per accadere. Inoltre, l’esecuzione di una tecnica del genere era giusto quello che serviva al Kazekage per scaldarsi. Quasi nessuno se ne sarebbe accorto, ma le sue pupille si sarebbero leggermente dilatate mentre cadeva in un’ estasi artistica abbastanza forte da quasi valicare l’odio che la presenza di kensei continuava a provocare. [Estasi Artistica - Stupore]

    Nonostante la tecnica Kenkichi non fosse più in circolo, la velocità del Mizukage era davvero elevata. Tuttavia il suo avversario si sarebbe ben presto accorto che, arrivato entro 6 metri dal Kazekage, la sua foga avrebbe ricevuto una battuta di arresto. [Attivazione Kinjutsu] [Espandere il Flusso]. Nonostante questo, reagire ad un tale assalto avrebbe richiesto tutta l’attenzione che il bambino prodigio poteva mettere in campo. Il primo assalto di Kensei era una perla di per sè. Hohenheim vide il suo braccio muoversi dal basso verso l’alto, in obliquo. Hohenheim si abbassò sulla gamba destra, inclinandosi parallelamente al colpo per scattare sul medesimo lato. Sarebbe anche riuscito a schivarlo completamente se, con una velocità sovrannaturale, il Mizukge non avesse invertito il colpo, portando un doppio fendente ad incrociare. Comunque la velcità di Hohenheim fu sufficiente ad evitare una ferita mortale, ma un segno rosso gli si aprì su braccio all‘altezza della spalla.[SDI] Un fulmine partì a quel punto dalla lama del Mizukage, troppo potente e verosimilmente troppo veloce per essere schivato se il Kazekgae non avesse avuto apposite misure di difesa già in piedi. Infatti, della potente scarica che il Mizukage si poteva attendere, un minimo accenno di elettricità statica avrebbe percorso la sua lama, non più pericolosa della scossa che si riceve una volta strofinata al lana con la mano. [Note]Quetzalcoat —-> potenza rimanente 0 Non così fortunata fu la cotta di maglia che il jonin indossava, che si strappò dove la lama aveva trovato la carne. [Note: Cotta distrutta]

    L’attacco successivo forse voleva prenderlo in fallo, ma era di difficile esecuzione visto il bersaglio piccolo ed il fatto che ora il Kazekage si trovasse tutto alla destra di Kensei. Ritirò il braccio giusto in tempo prima che la lama gli tranciasse il braccio [SDII].

    Con eleganza e maestria, mentre la lama di Kensei gli minacciava il basso ventre, Hohenheim avrebbe ruotato il busto verso destra, lasciando sfilare la pericolosa punta della lama, per poi alzare la gamba del medesimo lato e ruotando il piede sinistro, lasciando che Kensei sfilasse alle sue spalle oltre la sua posizione. [SDIII]

    Non c’era tempo per perdersi in stupide chiacchiere. Kensei era certamente di questa opinione e Hohenheim condivideva la sua visione. Senza nemmeno voltarsi verso il vertice della Nebbia, Hohenheim scattò verso il margine dell’arena davanti a lui fermandosi solo quando non avesse raggiunto i 15 metri dai Kensei. [SAI] Avrebbe potuto compiere lo stesso movimento comprimendo il Tempo, ma questo era un asso che si voleva mantenere. Allontanarsi da Kensei era l’unica opzione per un ninja come Hohenheim. Con ogni probabilità, il Mizukage avrebbe facilmente potuto interromperlo nell’esecuzione di una qualsiasi tecnica a meno che non si fosse allontanato abbastanza, e 15 metri era una buona distanza.

    Ora poteva lavorare. Tuttavia, Kensei si sarebbe sbagliato se si fosse aspettato esplosioni spettacolari. O forse ci avrebbe sperato. Invece, Hohenheim sapeva che il migliore attacco è quello che non si palesa. Eppure non sarebbe stato affatto gentile con il suo avversario. Perchè, se c’era una cosa che quel singolo scambio gli aveva reso chiaro e cristallino, era che Kensei era malvagio......ed io so esattamente come punire i malvagi!Fu in effetti con un’aggressività che non era proprio nel suo stile che Hohenheim tuffò una mano in ognuna delle sacche portargilla che aveva con sè. Quando le tirò fuori non c’era nulla che potesse rivelare a Kesei cosa lo avrebbe colto. [TAII] Argilla Paladina [Vario]
    Argilla imbevuta dell’aura oscura dei Mostri Ombra delle Grotte del Silenzio. Assorbe energia dalle intenzioni malvagie delle persone nelle vicinanze. Se usata una Unità di argilla Paladina in una tecnica, in presenza di una persona entro 6 metri con intenzioni malvagie, la tecnica aumenta di potenza di 20. Se usate 3 Unità, la potenza sarà 40.Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 2)
    [Da jonin in su]
    Raggio 15 metri (10 unità)
    Potenza aggiunta su primo colpo: 20 (Guru) + 10 (Nin. Inarrestabile) + 40 ( Sigillo della Psiche) +40 ( Argilla Paladina)=110.


    Si sarebbe quindi rimesso in posizione di guardia, mentre la terra tutto intorno ai suoi piedi cambiava leggermente colore, tramutandosi in argilla. [SAII]. Subito dopo avrebbe anche ingerito due tonici [SAIII], sapendo perfettamente che quell‘azione avrebbe potuto dare al suo avversario il tempo necessario per una controffensiva....il che era esattamente quello che il Kazekage voleva: più Kensei si muoveva, più le sue nanobombe sarebbero entrate nel suo corpo.


    Chakra: 132/150
    Vitalità: 17/20
    En. Vitale: 27/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: Movimento laterale
    2: Spostamento braccio
    3: Rotazione del busto
    Slot Azione
    1: Espandere il tempo ( da TS - difensivo)
    2: Movimento di allontanamento
    3: Trasmutazione argilla
    4: Inserimento tonici
    5: //
    Slot Tecnica
    1: Bombe acide
    2: Attivazione Kinjutsu
    2: C4

    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Maschera × 1
    • Fumogeno × 1
    • D-Visor × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Contenitore di Elemento × 6
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dÅkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 5
    • Argilla Sonica × 5
    • Argilla Paladina × 0

    Note

    Fuso con il Kiseki
    2 Sigilli della Psiche (Potenza 20)
    Cotta di Maglia Completa distrutta











    Edited by - Hohenheim - - 18/4/2021, 23:50
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