Il Deserto di Anauroch

[Ambientazione]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Sensoo no Tsukura
        Like  
     
    .

    User deleted


    Anauroch



    DesertHorizon

    L'Anauroch. Luogo inospitale e pericoloso, il terribile deserto che si trova fuori dalle porte di Suna è un luogo a cui solo chi è nato e cresciuto nel paese del Vento puo' sperare di sopravvivere.

    Di giorno la temperatura sfiora i 50°, di notte i -15°. Nessun albero, nessun rifugio, solo sabbia e roccia costantemente spazzati da forti venti. Le poche oasi che si presentano ai viaggiatori sono infestate da animali feroci e selvaggi, mentre i possenti Scorpioni del Deserto si annidano dappertutto, pronti a ghermire i passanti ignari, nascosti al riparo delle immense rocce che spuntano qua e là dal terreno, antichi e muti testimoni dei secoli trascorsi.

    Alcune rovine di antichi villaggi possono essere scorte tra le dune, retaggio di civiltà ormai scomparse, erose dal vento e dalla sabbia. Qui la natura implacabile attende i coraggiosi, o piuttosto i pazzi, che osano inoltrarsi in questi luoghi dimenticati dal mondo.



    Edited by -Max - 4/9/2016, 19:15
     
    .
  2. Yami Kaguya
        Like  
     
    .

    User deleted


    [Continua da QUI]

    CITAZIONE
    ” Ehm... scusate...
    ...
    Non è giusto che Yami si debba sobbarcare pure le mie spese mediche...
    Daisya-sensei, manda pure tutto all’amministrazione di Suna, poi la mani... ehm, volevo dire...
    Poi l’amministrazione provvederà a scalare la parcella dal mio stipendio...!
    Te ne sarei grato, altrimenti non riuscirò più a sdebitarmi con... ”

    ...Mi dispiace, ma non voglio più avere nulla a che fare con Suna in modo diretto, Tatsumaru. Le voci dicono che sia salito al potere un nuovo Kazekage, e che l'amministratrice sia una ragazza con idee sensate, nonchè uno schianto. Ma non cambio idea. Che arrivino da Suna o Oto non fa differenza, non mandarmi messaggeri sunesi umani in ogni caso, per favore.

    Sorrisi ironicamente a quelle parole, riflettendo sul volontario esilio di Daisya dal suo vilaggio. Da traditore lo capivo in parte, ma lui non era certo della mia stessa idea come affetto per il villaggio. Ma il discorso venne comunque interrotto dall'arrivo dei predoni.

    Non ho amici di quel genere!

    replicai alla domanda di Tatsu, slegando le corde, prima che tutto fosse pronto per partire, al che salì sul mezzo, mentre correvamo. Solo che ovviamente l'inseguimento si stava protraendo e i tizi si stavano avvicinando lentamente. Perdipiù quello scemo di Daisya non aveva nemmeno detto tutto di quelle strane cose a Tatsu. Che sembrava essersi ripreso rispetto a prima.
    CITAZIONE
    ” Yami è possibile che quando viaggio con te, va a finire sempre che ci prendono a frecciate???
    Cos’è... usi un profumo particolare oppure quei pezzenti hanno da recriminare con te per le loro donne, eh?
    Maledetto cascamorto! “

    ..Ma era fissato, con quella storia.

    Tralasciando il fatto che non sono queste gran bellezze, per la centesima volta, non vedo chi potrebbe voler venire a letto con me in mezzo a un deserto!

    Replicai urlando, mentre Daisya continuava con le sue lamentele.
    CITAZIONE
    ” Da-sensei, se ci troviamo in questo casino è perchè il campione qui, il “serpente” come lo chiami tu, lo ha usato prima... detto ciò, sarebbe meglio evitare! “

    Un colpo di palmo diretto alla parte posteriore del suo collo, fu la mia risposta all'intervento del sunese. Certo bene che l'avesse presa a suo modo, ma mi pareva di avergli detto che le battute sui serpenti le odiavo.

    Visto che sono venuto sin qui no che non l'ho usato. E ti avevo detto niente battute serpenti, mi pare!

    Alla fine comunque, Daisya cedette, lanciando un sacchetto con quella strana cosa che usava per le sue creazioni. Lo passai a Tatsu, che mi ringraziò dicendo "fratellone". Lo fissai stranito un attimo, prima di sorridere e fare vita al primo spiedo. Fratelli...già, magari averne. All'appellativo dopo però, mi misi a ridere di gusto.

    Ah ah! Raiden? Esagerato. Beh, coraggio Vulcano, fammi vedere che armi tiri fuori.

    Dissi, scagliando un secondo spiedo che disarcionò un cavaliere.
    CITAZIONE
    ” Ehi, lasciane qualcuno anche per me!
    Eh eh eh! “

    Sei tu che sei lento, su su!

    Lo incitai a quel modo, ma sentivo che non potevo lanciarne molti altri, quei cosi prendevano parecchio chakra. Il problema comunque lo risolse Tatsu, mostrano le proprie creazioni.
    CITAZIONE

    ” Ti va di provarne un paio, fratellone? “

    Li fissai, e sembravano come quelli veri. Però, doveva essere stato diligente come allievo, o avere un talento naturale.

    Ok, passa.

    Mi diede due kunai, e istruzioni per dove lanciarli. Ne presi quindi uno per mano, aguzzando l'occhio per mirare bene.

    Sissignore.

    Scagliai quindi i kunai, lanciandoli in mezzo ai quattro cavalieri che mi aveva assegnato. Quando furono circa a metà del percorso, attesi un istante poi diedi il comando a Tatsu. L'esplosione fu pesantre, e disarcionò tutti i cavalieri. Era tuttavia facile vedere, per occhi allenati, che le bruciature erano piccole. Certo per uno alle prime armi era un potere interessante. Fissai Tatsu con un sorriso, mentre ci allontanavamo.

    Yes! Presi a calci.

    [...]



    Dopo un'ora circa, Daisya tornò alla roccia, facendoci scendere.

    Grazie per il passaggio, e per il resto.

    Non ho certo messo via la tenda solo per darvi un passaggio, non serve ringraziare. Da qui dovreste farce a tornare indietro, scusate ma devo trovare un nuovo posto prima che faccia buio.

    Ma ti pare, vai pure. QUando Tatsu è pronto credo possiamo andare, mi sa che ti sta trafficando nel camion.

    Gli ho detto di tenersi la bisaccia e prendere l'argilla che vuole, non so se ci sono ancora quelli che possono dargliela a Suna. Ad ogni modo, scusa per prima, me lo sono lasciato scappare.

    Sospirai, ma lo sguardo non cambiò.

    Fa nulla. Solo non potevo, mi dispiace che ti sei dovuto spostare.

    Basta scusa o grazie, o divento rosso. Ci vediamo, Kabane.

    Ciao Dai.

    Quando Tatsu fosse stato pronto, l'argilloso sarebbe ripartito, verso altri luoghi dove sistemarsi. Ora il problema era per noi.

    Beh...immagino che qui ci si diano i saluti. Ti riaccompagnerò sino a Suna, poi da tornerò a casa. Hai avuto problemi per uscire dal villaggio?

    Attesi quindi risposta, prima di metterci in cammino in quel deserto.
     
    .
  3. Hanzo Hattori
        Like  
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... ~ = Titolo
    *...* = Narrazione in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Anauroch ~


    CITAZIONE
    ...Mi dispiace, ma non voglio più avere nulla a che fare con Suna in modo diretto, Tatsumaru. Le voci dicono che sia salito al potere un nuovo Kazekage, e che l'amministratrice sia una ragazza con idee sensate, nonchè uno schianto. Ma non cambio idea. Che arrivino da Suna o Oto non fa differenza, non mandarmi messaggeri sunesi umani in ogni caso, per favore.

    * Tatsu apprese quelle informazioni con pacatezza interiore, riproponendosi che avrebbe provato a domandare a Yami. Non era sua intenzione interessarsi alle cause che avevano indotto Daisya a lasciare il villaggio, visto che sicuramente doveva aver avuto le sue buone motivazioni, ma di certo, qualora avesse voluto, gli avrebbe dato senz’altro tutto il suo appoggio per chiarire l’ipotetica questione. Questo era il Tatsumaru interiore... quello esteriore, invece, assunse un’aria da gran maniaco, con dei lucciconi che gli spuntarono ai lati degli occhi: il solo pensare a quella ragazza così perversamente eccitante lo fece infiammare tutto. Ora che era guarito doveva tornare quanto prima al villaggio, per riprendere il discorso con lei da dove lo aveva interrotto, ovvero giusto prima del ciak del suo film come partner esclusivo. Il buffo ragazzino in un attimo fu al fianco del sensei e lo prese sotto braccio, per assumere in tutto e per tutto l’aria di una coppia di vecchi sporcaccioni. *



    image


    ” Accidenti se lo è!
    E’ la ragazza più eccitante che abbia mai visto: è mora, ha una carnagione ambrata e due grandi occhi color verde smeraldo...
    Ohhh, se sapessi come è bona...! ”


    * Con la mano libera, la sinistra, imitava le forme snelle e scattanti dell’amministratrice, mentre dalle sue bocche ai palmi, maniache pure loro, iniziarono a colare sue sottili rivoli di bava. Quelle stesse bocche reclamavano argilla da plasmare e lui stesso avrebbe voluto, seduta stante, provare a realizzare un modello di Shaina nuda e a grandezza naturale. *



    ” Pare che sia una tigre scatenata e una volta abbia mandato all’ospedale tre ragazzi dopo averci fatto di fila l’amore...
    Probabilmente li deve aver prosciugati di tutte le loro forze...!
    Tre di fila... ti rendi conto, Daisya-sensè? ”


    * Era completamente perso in quei pensieri super-censored e a breve gli sarebbe iniziato a sanguinare anche il naso, ma un gruppo di ospiti indesiderati interruppe quel loro passeggiare senza meta per il deserto di fronte a un ammutolito Yami. Quest’ultimo dichiarò che non li conosceva, come era ovvio che fosse. *



    [ . . . ]


    * Ora si trovavano tutti sul veloce convoglio dell’artista ventitreenne, mentre i tuareg inseguivano come degli indemoniati. *



    CITAZIONE
    Tralasciando il fatto che non sono queste gran bellezze, per la centesima volta, non vedo chi potrebbe voler venire a letto con me in mezzo a un deserto!

    * Tatsu lo osservò scherzosamente irato. *



    image


    Ah allora le hai viste, eh? Maledetto disgraziato!
    Chi ci verrebbe?
    Tutte!
    Fai quello sguardo da cucciolo indifeso e cadono tutte ai tuoi piedi, a prescindere da quei buffi capelli che ti ritrovi!
    GRRR!
    Dannato farfallone !!!


    * Non fece a tempo di informare Daisya dell’accaduto, che Yami lo colpì con un rumoroso schiaffo alla base del collo, facendolo sporgere vistosamente in avanti. *



    § Ahia!
    Eh eh eh!
    Sempre il solito manesco...! §


    CITAZIONE
    Visto che sono venuto sin qui no che non l'ho usato. E ti avevo detto niente battute serpenti, mi pare!

    * Tatsu si massaggiò il collo vistosamente, con un buffo e finto senso di irritazione stampato in volto: in realtà si stava divertendo un mondo, a scherzare con il caro amico. *



    Non ho mai sentito una scusa peggiore!
    ... E poi anche io ti avevo detto di tingerti di nero, ma non mi pare che tu mi abbia dato retta...!
    O sbaglio???


    image


    * Con quell’aria corrucciata era davvero simpatico. *



    [ . . . ]


    * Quando Daisya passò il sacchetto, Yami aveva già iniziato a bersagliare quei poveri disgraziati che avevano avuto la sfortuna di mettersi sul suo, sul loro cammino. *



    CITAZIONE
    Ah ah! Raiden? Esagerato. Beh, coraggio Vulcano, fammi vedere che armi tiri fuori.

    ” Guarda cosa ti combina il socio...! ”


    * Rispose. Iniziarono poi a cooperare come un efficientissimo team, anche se in realtà parevano più due amici che se la stessero spassando a qualche banchetto del Luna Park. Il camioncino fece perdere le sue tracce nell’immensità del deserto, mentre Tatsu rispondeva al sorriso dell’amico con un altro pieno di soddisfazione, sollevando il pollice della mano destra in segno di congratulazioni. *



    image


    " Gne eheh... yeah! "


    [ . . . ]


    * Il gruppo di “vacanzieri” si fermò poco dopo la roccia scolpita. I tre ragazzi scesero e mentre Daisya si intratteneva qualche momento con Yami, Tatsu operò un rapido cambio al suo armamentario, constatando che il sensei era decisamente fornito. Si riunì poi con i due amici... *



    ” Da-sensei ti ho lasciato un po’ della mia roba e me ne sono preso un po’ della tua, ma ho idea che come valore ci hai guadagnato tu...!
    In particolare ti regalo la mia coppia di wakizashi, con due caratteristici draghi blu sagomati sul manico... ”


    * Sorrise a Yami con un cenno d’intesa, visto che sapeva esattamente cosa quell’emblema significasse. Poi continuò... *



    ” ... Così magari quando ti capiterà di sguainarle penserai a me...!
    Che dire: detesto quando arrivano questi momenti, ma non ci si può fare nulla...!
    Grazie di tutto quello che hai fatto per me e per tutto quello che mi hai insegnato!...
    Ti devo la vita e forse anche qualcosa in più...!
    ...
    Per qualsiasi cosa, sappi che mi potrai sempre contattare, in ogni momento... e ho idea che non avrai problemi a trovarmi!... ”


    * Sorrise furbescamente e allungò la mano per stringerla vigorosamente al sensei. *



    [ . . . ]


    * Quando il ventitreenne fu partito, i due ragazzi rimasero in silenzio ad osservarlo allontanarsi, fino a quando la sagoma della sua incredibile autovettura scomparve nell’immensità del semidisco solare, che si inabissava tra le dune del rosso tramonto del Paese del Vento. *



    CITAZIONE
    Beh...immagino che qui ci si diano i saluti. Ti riaccompagnerò sino a Suna, poi da tornerò a casa. Hai avuto problemi per uscire dal villaggio?

    ” Non è fantastico?
    Il tramonto infuocato di Suna...!
    Non lo cambierei con niente al mondo!... ”


    * Il suo sguardo si perse all’orizzonte, come se non avesse sentito le parole dell’amico... poi però si voltò verso di lui. *



    ” Ti ringrazio!
    Mi fa molto piacere tornare a Suna con te... dai, così ti fermi almeno un giorno di riposo da me e poi riparti per Oto quando sei fresco... ”


    * Sperava avesse accettato. Una volta a casa sua, poi, avrebbe trovato lui i modi per tenerlo lì almeno due/tre settimane ed era sicuro che sarebbero stati alquanto persuasivi. *



    ” Uscire dal Villaggio?
    No, perchè mai!
    Ora che sono vice-amministratore ho una certa libertà di movimento...
    Approposito... te l’avevo detto, vero? ”


    * Domandò dubbioso e in effetti non se lo ricordava più. *



    ” Per il tragitto, direi di viaggiare la notte riposare di giorno, visto che attraversare con il sole il deserto è da suicidi...!
    Che ne dici? Fidati!
    ...
    Daisya mi ha detto di prendere anche dei viveri e in un paio di giorni dovremmo arrivare al villaggio... ”


    * Così dicendo, estrasse dallo zaino un paio di panini a testa e due bottigliette di cola; nel caso in cui Yami avesse gradito, gli avrebbe fatto scegliere quelli che preferiva e si sarebbero messi in marcia, per circa dodici ore di camminata. *



    [ . . . ]


    * Camminavano senza fretta nella notte stellata e gelida dell’Anauroch, chiaccherando amabilmente del più e del meno. Verso l’una di notte si fermarono per una sosta ristoratrice e Tatsu preparò delle salcicce in padella con pisellini in scatola, conditi con un buono, caldo e aromatico the al gelsomino. Il deserto era davvero silente, sopratutto la notte: pareva che quei luoghi selvaggi fossero abitati unicamente dal vento. Le loro ombre venivano proiettate e ingigantite sulla superficie di una parete rocciosa, sotto la quale si erano momentaneamente accampati per il bivacco. *



    ” Mette i brividi stare qui la notte, vero?
    Meno male che ci sei tu... ”


    * I ragazzi si rimisero in marcia, tirando senza intoppi fino verso alle sette di mattina, quando trovarono una grotta abbastanza accogliente. Il genin propose di fermarsi lì per “la notte” e vi entrarono senza troppi complimenti. Era fresca e umida e Tatsu si mise subito a preparare la “cena”: riso con pesce essiccato, appositamente fatto ammorbidire in acqua e successivamente impanato in tempura e fritto. Tra le tante cose che non sapeva fare, nel cucinare, invece, se la cavava alla grande. Senza che Yami se ne accorgesse, plasmò in un attimo un sottobicchiere e un sotto piatto con dei sostegni che li tenevano rialzati e che sembravano tante gambine. *



    ” Ecco qua! ”


    * Disse, appoggiando la ciotola di Yami riempita fino all’inverosimile e il suo bicchiere con acqua e sciroppo di menta. Li teneva vicino a lui e Yami forse lo avrebbe guardato interrogativamente, ma il bello, l’amico, lo avrebbe osservato quando Tatsu avrebbe schioccato le dita della mano destra e i suoi speciali vassoi avrebbero preso vita, portando velocemente le pietanze all’otese... Tatsumaru gli avrebbe sorriso. *



    ” Allora cosa mi racconti da Oto?
    Shin come sta?... Siete sempre felici insieme? ”


    * Cenarono e parlarono dei rispettivi villaggi. Poi venne il momento di coricarsi, visto che per il ragazzino di Suna era stata una bella giornata, intensa e sopratutto faticosa. Si mise Vicino a Yami, ma in posizione perpendicolare alla sua, di modo che non lo avrebbe potuto travolgere nemmeno se lo avesse voluto. *



    ” Lo so, lo so...
    Tu vorresti dormire sul soffitto...! Guarda facciamo così: mi metto perpendicolare e non se ne parla più!
    ... E inutile che ti spari a duecento metri da me: tanto se ti devo raggiungere ti becco comunque...!
    Mettiamoci a “T” e buonanotte!... ”


    * Effettivamente, con quell’accorgimento il chunin non avrebbe avuto cattive sorprese, come quella di trasformarsi in un orsacchiotto nel bel mezzo della notte. Parevano entrambi molto stanchi e Tatsu lo era di sicuro... eppure non riusciva a chiudere occhio. *



    ” Buonanotte bro! ”


    [ . . . ]


    ” Yami?
    Dormi?
    ...
    Grazie per essere venuto... e per avermi affidato nelle mani dell’artista pazzo...!
    ...
    Buonanotte!
    ...
    ...
    Yami?
    Se non puoi non mi rispondere... per quale motivo Dai-chan si è esiliato dal Villaggio?
    ...
    Se volesse, io lo potrei aiutare...!
    Sai, non mi riuscirei mai a immaginare lontano dal mio villaggio natio... e tu?
    Buonanotte...
    ...
    Yami?
    Grazie! ”


    [ . . . ]


    * La “notte” passò tranquilla e senza intoppi. I due si risvegliarono Verso le diciassette dello stesso giorno e fecero una bella colazione/pranzo: questa volta toccò a Yami proporre il menu, mentre Tatsu si limitò a dargli una mano nel prepararlo. Ripartirono al tramonto e si incamminarono all’interno di un canyon molto lungo e tortuoso: era una via alternativa scoperta dal chunin pochi giorni prima e avrebbe fatto risparmiar loro un giorno abbondante di viaggio. Parlavano un po’ di tutto e di più: di ragazze, di jutsu, di armi. Tatsumaru iniziò a raccontare all’amico qualche barzelletta sporchissima, promettendogli che prima o poi gli avrebbe narrato qualcuna delle sue avventure con le ragazze, che finivano sempre e irrimediabilmente in modo tragico... per lui. Verso metà nottata si sedettero su alcune rocce per uno spuntino veloce e poi ripartirono, confidando che si sarebbero abboffati per bene non appena arrivati a casa di Tatsu: benchè fosse abbastanza magrolino, il genin aveva un discreto appetito... probabilmente, bruciava tutto nelle fughe! Così come per il viaggio di andata di Tatsumaru, anche questa volta si riposarono all’interno di una profonda e fresca gola del canyon, non appena fece giorno. L’Anauroch era un ambiente talmente inospitale, che persino i predatori e gli animali pericolosi preferivano tenersene alla larga. All’interno della gola ebbero la fortuna di trovare una piccola vasca d’acqua, formatasi da un pozzo artesiano che passava proprio lì sotto. Tatsu non ci pensò nemmeno e, dopo essersi spogliato rimanendo solo in boxers, vi si tuffò dentro... era gelida, ma piacevole. Non aveva idea di cosa avrebbe fatto Yami, ma se non si fosse gettato anche lui, lo avrebbe schizzato così tanto che, alla fine, invece di un bagno si sarebbe comunque fatto una doccia: tanto valeva quindi buttarsi e via. *



    ” Senti non fare la signorina!...
    Nemmeno a me piace l’acqua e tanto meno quella fredda, ma visto che siamo in un deserto e oltretutto sudati come dei pony, ci dobbiamo fare sto bagno!
    Ah, per la cronaca: non possiamo arrivare alle porte di Suna che puzziamo come due caproni... hai capito?
    Quindi niente storie! ”


    * Se si fosse buttato anche lui visto che ormai, probabilmente, era bagnato fradicio, Tatsu avrebbe cercato di affogarlo spingendolo giù per le spalle, ma mollandolo poi subito dopo. Chissà quale terribile rappresaglia gli sarebbe toccata, ma tutto sommato la aspettava con trepidante terrore, visto che si divertiva un sacco a subire da Yami. Finito il bagno, i ragazzi cenarono con una bollente zuppa di wanton e del manzo in gelatina, in scatola. Parlottando di buffi discorsi e ricordi sulle loro avventure passate, venne l’ora di coricarsi. Stessa disposizione a “T” che aveva avuto così tanto successo la “notte” prima e via. Parlando del più e del meno, i ragazzi avevano inevitabilmente toccato l’argomento “Shiroko” e Tatsumaru si era un po’ rabbuiato. Sapeva che il momento in cui lei avrebbe scoperto quelle boccacce si stava avvicinando sempre più: se lo sentiva... era matematico! Nella pesante ombra della gola, rimbombarono le sue parole... *



    ” Yami...
    ...
    Ti posso chiedere una cosa un po’ personale?...
    Ti è mai capitato di vergognarti per una cosa che ti rendeva diverso da tutti gli altri?... ”


    * Sperava che l’amico non cogliesse in quella domanda la sua preoccupazione legata a cosa Shiroko avrebbe potuto pensare di quelle mani. Ci sperava, ma se Yami aveva notato come era cambiato il suo umore appena si era arrivati a parlare della Principessa, probabilmente la speranza non era sufficiente. L'amico infondo era un chunin e pure il più preparato che conosceva: di certo, le sue capacità analitiche erano particolarmente sviluppate. Se l'otese avesse colto nel segno il senso di quella domanda, con infinita vergogna gli avrebbe confessato che si sentiva un mostro e che lui, Yami, non poteva capire come ci si sentiva. *



    ” Yami... lo so che non ti piacerà quello che sto per domandarti...
    ...
    Quando Daisya ha accennato a un serpente... bhè, immagino che non intendesse lo stesso che intendevo io...
    ... ”


    * Non sapeva come domandarglielo... non sapeva COSA domandargli...
    Per lui, la cosa più importante in quel momento era rispettare la sensibilità dell’amico. Per questo preferì non andare oltre... preferì lasciare tutto alle sue scelte: se lo avesse ritenuto degno di fiducia, gli avrebbe raccontato, altrimenti gli avrebbe raccontato più avanti... almeno così sperava. Attese un risposta e dopo un po’ chiuse gli occhi, sprofondando in un sonno pesante, ma ricco di pensieri. *



    [ . . . ]


    * Si risvegliarono e fecero una veloce colazione, a base di quello che trovarono negli zaini. Condivisero il cibo e ripartirono carichi e ansiosi di raggiungere casa, che avvertivano vicinissima a loro. Ripresero il cammino verso le diciannove, lasciandosi alle spalle il canyon e mettendosi sulla rotta che li avrebbe portati verso la grande e massiccia conformazione rocciosa che celava al suo interno il Villaggio segreto della Sabbia. Questo ultimo scampolo di viaggio fu brevissimo e durò solo sei ore, nelle quali però i ragazzi si fermarono un paio di volte per riprendere fiato e dissetarsi. Ma erano così grandi l’attesa e il desiderio di arrivare a destinazione, che quelle sei ore volarono come se si fossero tramutate in sessanta minuti soltanto. Era notte fonda e spirava una gelida e frizzante brezza da ovest, quando i due compagni giunsero dinnanzi alle altissime mura di Suna: presto l’altolà della guardia preposta a controllare l’accesso e il transito, avrebbe dato loro il suo asettico benvenuto... comunque, erano giunti fino a casa sani e salvi. *



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Danni: ///
    Armi usate: ///
    Equipaggiato: Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni]
    Forza base: 162.5
    Velocità base: 225
    Resistenza base: 175
    Chakra usato: ///
    Chakra recuperato: Tutto (Recupero: 29 punti/ora)
    Chakra rimasto: 231/231 - Energia Verde
    Abilità convenzionali usate: ///

    CITAZIONE
    Riepilogo inventario:
    Porta shuriken/kunai/oggetti e armi - schiena/gamba/schiena
    2/2 Katar [PpCC]
    6/6 Kunai [AaD]
    1/1 Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni]
    Borsa per Argilla (150 unità di C1) [Vario]
    Filo di Nylon Rinforzato (10 metri) [Vario]
    Accendino [Vario]
    Respiratore [Vario]
    Suna Glasses [Vario]
    Mantello [Vario]
     
    .
  4. Yami Kaguya
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    ” Pare che sia una tigre scatenata e una volta abbia mandato all’ospedale tre ragazzi dopo averci fatto di fila l’amore...
    Probabilmente li deve aver prosciugati di tutte le loro forze...!
    Tre di fila... ti rendi conto, Daisya-sensè? ”

    Ammetto che quelle frasi spiazzarono me, quasi quanto incuriosirono Daisya. Fissavo il sunese, e quelle strane bocche che sembravano imitare il padrone in una spece di estasi creativa. Sebbene dal tema, sembrasse più adatta a una danza di accoppiamento. Il tutto però fu interrotto dall'arrivo degli ospiti, e dalla fuga successiva. I dubbi certo rimasero, sull'origine di quella descrizione da dominatrice sessuale. Quando di Shaina, ricordavo una ragazza che con gli uomini a tratti nemmeno ci parlava se non era necessario.
    CITAZIONE
    Ah allora le hai viste, eh? Maledetto disgraziato! Chi ci verrebbe? Tutte! Fai quello sguardo da cucciolo indifeso e cadono tutte ai tuoi piedi, a prescindere da quei buffi capelli che ti ritrovi! GRRR! Dannato farfallone !!! ”

    Di certo lo sguardo che ricevette il sunese, così come il colpo successivo, era tutto tranne che da cucciolo indifeso.

    Allora chiariamo che io non vado a letto con loro! E che i miei capelli mi piacciono come sono!

    Replicai, mentre si massaggiava la testa. I briganti comunque non ebbero molte possibillità, e presto ci fermammo per i saluti. Rimasi sorpreso, quando Tatsu disse che aveva lasciato a Daisya le due spade. Ma chi lo sa, cosa aveva visto in quei giorni con l'argilloso.

    ..Non sono tipo da spade, Tatsumaru. Ma accetto il regalo, grazie. Mi devi unicamente due mani, se ti dessero problemi torna qua in giro. Terrò presente che ci sei. Ciao ragazzi.

    Strinse quindi la mano al ragazzo, per poi ripartire. E in effetti era ora di muoversi anche per noi. Sebbene qualcuno parve essersi incantato con il tramonto di Suna. Lo fissai un attimo, agitandogli la mano davanti al volto, e voltarmi. Più che tramonti, era il suo opposto, quello che vedevo sempre con Shin.

    Preferisco le albe.

    Dissi, prima che il sunese continuasse con proposte, e notizie. Lo fissai stupito e con un mezzo sorriso mentre camminavo, replicando.

    No, che non me l'avevi detto. Complimenti per la promozione. Vediamo quanto ci mettiamo ad arrivare sino a Suna, ma ok, penso che un giorno posso anche fermarmi. Mi sta bene il tuo piano di viaggio, bel colpo per i viveri.

    Fissai le bibite e i due panini di Tatsu, ma rimandai a dopo la scelta. Per ora non avevo fame, ed era la sete a preoccuparmi di più.
    Ad ogni modo, la luna doveva aver raggiunto l'una circa, quando ci fermammo. Tatsu si dimostrò un cuoco coi fiocchi, preparando salsiccie e piselli. Una volta mangiato poi, in mano del thè al gelsomino fissavo quei luoghi, mentre il fuoco ne rischiarava una parte.
    CITAZIONE
    ” Mette i brividi stare qui la notte, vero? Meno male che ci sei tu... ”

    Lo fissai, prima di tornare sulla vastità del deserto, e replicare.

    ...Le tenebre sono gli alleati naturali degli assassini e dei ninja. Ci nascondono e rendono più facili molte cose. Certo mi rendo conto che a inizio carriera possa non essere così, e che prevalga il loro lato negativo.

    Fissai poi le sue mani, sorridendo.

    E poi, credo tu abbia imparato a illuminare il buio in modo teatrale. Non penso avrai problemi come la paura del buio.

    Proseguimmo poi su quella stessa strada, fino a un'ora dopo l'alba. Cercammo quindi un posto per il giorno, e una grotta sembrò fare al caso nostro. Tatsu si occupò ancora del pranzo, pesce essiccato, mostrando nel contempo un giochetto con la sua nuova abilità, creando dei vassoi mobili che mi raggiunsero con il pranzo. Sorrisi, prima di fissarlo.

    Bel trucchetto.
    CITAZIONE
    ” Allora cosa mi racconti da Oto?
    Shin come sta?... Siete sempre felici insieme? ”

    Oto prosegue la sua vita tranquillamente, per ora. Shin sta bene, sempre impegnata in addestramenti. Le poche volte che la vedo cerco di sfruttarle. Io mi ritengo felice, spero sia lo stesso anche per lei.

    Dopo alcune altre chiacchiere su Suna e Oto, venne il tempo della prima "notte". Al che tatsu, quasi leggendomi nel pensiero, si mise a parlare di come avrei voluto dormire sul soffitto e simili. Sogghignai, prima di mettermi disteso.

    Vediamo se mi circondo di chiodi come mi raggiungi, genio. Notte tatsu.

    La risposta però fu del tutto simbolica.
    CITAZIONE
    ” Yami?
    Dormi?...Grazie per essere venuto... e per avermi affidato nelle mani dell’artista pazzo...!...Buonanotte!

    Aprii un occhio, bofonchiando qualcosa al suo indirizzo, ancora ad occhi chiusi.

    Ha fatto tutto lui...di nulla. Notte.
    CITAZIONE
    Yami?
    Se non puoi non mi rispondere... per quale motivo Dai-chan si è esiliato dal Villaggio?...Se volesse, io lo potrei aiutare...!
    Sai, non mi riuscirei mai a immaginare lontano dal mio villaggio natio... e tu? Buonanotte...

    Stavolta si aprirono entrambi gli occhi, fissando il soffitto della grotta.

    ...Immagino avrai visto, che Daisya come te possiede quelle mani. Sul camion, se avesse voluto non avrebbe avuto problemi a creare qualcosa che facesse a pezzi quei tizi. Ma si è proibito di usare di nuovo quelle bocche al loro massimo potenziale. Avrai visto come possono creare, e come possono distruggere. Daisya ha sbagliato nel distruggere. Ti posso dire solo questo. Per il resto dovrai chiederglielo tu, sono affari suoi.

    Rimasi in silenzio, pensando ai diversi motivi per cui sia io che lui, avevamo abbandonato il villaggio natale.

    ...Sono un gatto randagio come indole. Ciò che mi fa vivere a Oto, non è il villaggio stesso. Ma mi sta bene così.

    Detto ciò, chiusi gli occhi, ma sembrava non avere ancora finito.
    CITAZIONE
    Yami? Grazie!

    Mpf...piantala di ringraziare e dormi, non ti trascino mezzo addormentato per il deserto.

    Dissi, sorridendo prima di richiudere gli occhi.
    Il risveglio giunse parecchie ore dopo, così come l'ora di cena, considerata l'ora di pranzo. Era il mio turno, così mi limitai a del riso con carne tagliata a tocchetti e un pò di sakè in mezzo. Poco importava cosa avrebbe detto Tatsu, ma mi sarei rifiutato di cuocere la mia, mangiandola così com'era.

    Sono uno dei pochi che capisce la bontà della semplice carne cruda.

    Commentai, mangiando. Ripartimmo verso il tramonto, diretti verso un canyon che avevo usato all'andata quando non avevo potuto permettermi di viaggiare così tanto di notte. I discorsi iniziarono a dirigersi verso argomenti maschili, sino a che Tatsu, forse per l'aria di casa sebbene mancasse ancora molto, iniziò ad aprirmi al suo repertorio di barzellette a proposito di donne in generale, passando poi alle sue avventure. Mi sforzai di non sorridere a sentire i suoi casini e quelli di coloro che alla fine erano vittime quasi quanto lui, ma era assurdo pensare a quante ne faceva ogni giorno.

    E con questi precedenti ti hanno scelto come vice-amministratore? Mi chiedo perchè loro hanno puntato te, e tu hai accettato, senza offesa.

    Dissi, fissandolo curioso, mentre arrivavamo in vista di una grotta per quel giorno. Fortunatamente c'era anche una sorgente, in cui reintegrare le scorte d'acqua. Certo, Tatsumaru preferì usufruirne in altro modo fin da subito. Lo fissai un attimo, prima di voltarmi e mettere giù armi e tutto. Prima che mi arrivasse addosso uno spruzzo d'acqua. Seguito da un secondo e un terzo, sino al quinto. Mi voltai quando ormai ero già bagnato, e con la pelle d'oca per il gelo di quell'acqua.
    CITAZIONE
    Senti non fare la signorina!...
    Nemmeno a me piace l’acqua e tanto meno quella fredda, ma visto che siamo in un deserto e oltretutto sudati come dei pony, ci dobbiamo fare sto bagno!
    Ah, per la cronaca: non possiamo arrivare alle porte di Suna che puzziamo come due caproni... hai capito? Quindi niente storie! ”

    Senza parlare, mi spogliai di pantaloni e maglia, buttandomi a mia volta in acqua. Feci appena in tempo a risalire però, che sentii Tatsu venirmi sopra, spingendomi di nuovo di sotto, prima di scappare togliendosi. Risalii, i capelli davanti agli occhi, ma non mi servivano quelli per battermi.

    Combattere alla Cieca
    Un ninja dotato di questa abilità è in grado di orientarsi e combattere sebbene accecato. Tramite una leggera concentrazione di chakra nei punti giusti si migliorano le percezioni, rendendo così possibile individuare avversari e pericoli. Attraverso il tatto si percepiranno vibrazioni e correnti, l'odorato smaschererà nemici nascosti e sostanze pericolose, l'udito ci avvertirà di movimenti o meccanismi in azione mentre il gusto può riconoscere natura ed origine degli elementi che si assaggiano.

    Costo ~ 3 | Sensei ~ Kamuro Yamazaki | Consumo Chakra ~ Bassissimo | Livello ~ Base
    Sfruttando il vantaggio che mi dava il non dover tenere gli occhi aperti, iniziai un rapido contrattacco, formato di colpi con i palmi paralleli alla superficie dell'acqua, così che gli schizzi risultassero sottili e quindi adatti a colpire i punti come occhi e naso. Se il genin si fosse girato, mi sarei avvicinato, sino a colpire con il piede la parte posteriore del ginocchio, così che si piegasse. Lo spinsi poi già con la testa, prima di scappare a mia volta a razzo, e immergermi per arrivare sino a riva non visto. Lì mi alzai uscendo, e fissandolo una volta toltomi i capelli dal volto.

    Ma guarda, non sapevo che anche gli spioni ci tenessero a non puzzare. E dammi il tempo di prepararmi al bagno, almeno.

    Comunque, il bagno ebbe termine presto, e venne l'ora di cena, a base di Wanton e manzo in gelatina. Anche là però, quell'argomento non venne fuori. Fissai il ragazzo, iniziando a trovare la cosa strana. Quando poi andammo a dormire, fra i tanti discorsi decisi di mettere in campo quello che, stranamente, non era ancora uscito.

    Appena a Suna che ne dici di informare la princ? Ormai il pericolo è passato, possiamo raccontarle cosa sai fare ora, no?

    Il silenzio che seguì quelle parole mi fece alzare un sopracciglio. Forse avevo beccato un punto che era stato evitato accuratamente, e apposta.
    CITAZIONE
    ” Yami...Ti posso chiedere una cosa un po’ personale?...
    Ti è mai capitato di vergognarti per una cosa che ti rendeva diverso da tutti gli altri?... ”

    Alzai la guardia istintivamente, ma risposi comunque, ancora fissando il soffitto della caverna.

    ..Non saper rispondere alla domanda di dove provenivo, chi erano i miei genitori...ci sono molte cose che ci rendono diversi, e succede che fra quelle negative, ci siano quelle che proprio non ci piacciono. A volte lo provo ancora.

    Lo fissai, soprattutto i suoi palmi. Sospirai, immaginando dove volesse parare con quella domanda.

    ..Non mi dirai che parli di quelle mani. Daisya era pure sposato, non dirmi che ti vergogni.

    Iniziò a dire che si sentiva un mostro, e che io non potevo capire com'era come sensazione. Lo fissai, sbuffando.

    C'è chi è messo peggio.
    CITAZIONE
    ” Yami... lo so che non ti piacerà quello che sto per domandarti... Quando Daisya ha accennato a un serpente... bhè, immagino che non intendesse lo stesso che intendevo io...”

    Ecco, lo sapevo. ma d'altronde, non c'era molto da sperare che ignorasse quelle parole. Non cambiai posizione, ma nemmeno risposi alla sua domanda.

    Credo che in una situazione simile, solo tu potessi vederla in quel modo. No, certo che non intendeva quello. Il potere, richiede sempre qualcosa in cambio. Tu diciamo che hai sacrificato le mani, ma hai ottenuto quelle capacità.

    Alzai una mano, fissandola.

    ..I veri mostri sono quelli che sanno occultarsi fra gli umani. Cambiano pelle come serpenti. Ognuno ha le sue particolarità. Alcune visibili, altri nascoste. Queste sono le peggiori. Ed è meglio non esserne troppo curiosi.

    Conclusi così, non dicendo altro. No. Mi rifiutavo di dire a qualcuno cos'ero. Shin ci era riuscita solo perchè non volevo perderla. Ma loro non sapevo come potevano reagire. Nè lui, nè Shiroko.

    [...]

    Alcune ore dopo, ervamo pronti per l'ultima tappa di quel piccolo viaggio. Le soste erano solo per bere e riposare, ma iniziavo a sentire la curiosità. L'ultima volta ero venuto a Suna solo per poche ore, non avevo certo visto tutto il villaggio. Era notte, e l'imponente figura delle rocce di Suna apparve all'orizzonte. Entrammo nel corridoio che portava alle mura, sino a che una sentinella ci intimò l'alt.

    ..Vice-amministratore, credo tocchi a lei.

    Dissi, limitandomi poi ad attendere.
     
    .
  5. Hanzo Hattori
        Like  
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... ~ = Titolo
    *...* = Narrazione in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ A Suna ~


    * Arrivati al momento dei saluti, Daisya spiegò al suo discepolo che avrebbe potuto contattarlo per problemi in qualsiasi momento, semplicemente recandosi in quei luoghi dimenticati dagli Dei. Fu così che i due compagni si misero in marcia, non prima però di aver contemplato il tramonto infuocato. *



    CITAZIONE
    Preferisco le albe.

    ” Lo credo bene... per uno abituato a passare la notte fuori con le ragazze a spassarsela, le aurore sono la ciliegina sulla torta...!
    Eheheh! ”


    * Rispose simpaticamente Tatsumaru, strizzandogli un occhio per fare intendere all’amico che questa volta stava proprio scherzando scherzando... quando poi gli raccontò della sua promozione, parve proprio piacevolmente soddisfatto. Si congratulò e il ragazzino lo ringraziò, dicendogli che adesso, oltre che soci, erano anche colleghi. Approvato l’itinerario, partirono senza più voltarsi indietro. La prima sosta arrivò senza che si fossero affaticati eccessivamente, ma comunque si riposarono con grande piacere. *



    CITAZIONE
    ...Le tenebre sono gli alleati naturali degli assassini e dei ninja. Ci nascondono e rendono più facili molte cose. Certo mi rendo conto che a inizio carriera possa non essere così, e che prevalga il loro lato negativo.

    ” No lo so, Yami, non ti preoccupare...
    E’ solo che... ho come l’idea che in questo deserto di ombre, noi siamo gli unici esseri che non riescono a nascondersi come dovrebbero...
    Questo deserto ha occhi e orecchie... lo giuro!... ”


    * Benchè fosse con Yami, i suoi sensi ninja non riuscivano a darsi una calmata, ma erano in continuo subbuglio: probabilmente quello era l’atteggiamento giusto, ma non gli piaceva di stare continuamente teso, come una corda di violino. *



    CITAZIONE
    E poi, credo tu abbia imparato a illuminare il buio in modo teatrale. Non penso avrai problemi come la paura del buio.

    * Tatsu sorrise; gli ci voleva, per alleviare un po’ la tensione. *



    ” Mpf...
    Credo che queste bocche ci torneranno utili, in futuro...
    ...
    Comunque meglio di no, dai... qui ho come l’impressione che siamo già fin troppo in mostra...! ”


    * Fu l’alba e i ragazzi si rifugiarono in un caverna per la notte. Cenarono piacevolmente, discutendo del più e del meno sui villaggi. *



    CITAZIONE
    Oto prosegue la sua vita tranquillamente, per ora. Shin sta bene, sempre impegnata in addestramenti. Le poche volte che la vedo cerco di sfruttarle. Io mi ritengo felice, spero sia lo stesso anche per lei.

    ” Oh, credo proprio che lo sia...!
    Quando l’ho conosciuta, me lo sono detto: questa ragazza è innamorata!
    Io me ne intendo, sai?
    Sono molto felice per voi e devo dire che in un certo senso vi invidio... anche se non me lo so spiegare, visto che penso sempre che le relazioni stabili non facciano per me...
    Ahahah! ”


    * Si coricarono, trovando una soluzione accettabile per non finire appaiati come due wurstel, ma dopo una giornata come quella non fu facile prendere sonno. *



    CITAZIONE
    ...Immagino avrai visto, che Daisya come te possiede quelle mani. Sul camion, se avesse voluto non avrebbe avuto problemi a creare qualcosa che facesse a pezzi quei tizi. Ma si è proibito di usare di nuovo quelle bocche al loro massimo potenziale. Avrai visto come possono creare, e come possono distruggere. Daisya ha sbagliato nel distruggere. Ti posso dire solo questo. Per il resto dovrai chiederglielo tu, sono affari suoi.

    § ... §


    * Quelle parole gli misero in testa tanti pensieri. Sapeva che quelle bocche potevano creare dei finissimi manufatti esplosivi, ma non conosceva ancora fino a che punto si sarebbero potute spingere come potenziale. Nel buio se le osservò, anche se quando non erano attive, erano normalissime mani. *



    CITAZIONE
    ...Sono un gatto randagio come indole. Ciò che mi fa vivere a Oto, non è il villaggio stesso. Ma mi sta bene così.

    * Venne distolto dai suoi pensieri e sorrise dolcemente. *



    ” Penso di sapere a cosa ti riferisca... o meglio, a chi... ”


    * Si addormentarono, risvegliandosi la mattina dopo. Yami preparò un piatto a base si carne cruda, riso e sake. Non era proprio la specialità preferita dal sunese, ma la mangiò senza protestare: infondo, era stato abituato dal suo clan ad accontentarsi di ogni cosa che fosse commestibile. Partirono per la seconda giornata di viaggio e raggiunsero una gola al riparo dal sole, quando Tatsu iniziò a raccontare alcune delle sue assurde avventure giornaliere. Yami ascoltava, tra l’allibito e il divertito. *



    CITAZIONE
    E con questi precedenti ti hanno scelto come vice-amministratore? Mi chiedo perchè loro hanno puntato te, e tu hai accettato, senza offesa.

    ” Ah, questo è un mistero anche per me!...
    Eh eh eh!
    E’ impossibile che in un villaggio ninja non siano giunte all’amministrazione le voci delle mie scorribande... non saprei...!
    Penso proprio di essere stato scelto per quello, comunque... visto sopratutto che maniaca è l’amministratrice...!
    Ma ci credi? A vederla non lo diresti mai, perchè sembra un pezzo di ghiaccio... e invece...!
    Ohohoh... è una sanguisuga!...
    Come facevo a non accettare, quando o scoperto che si faceva i suoi aiutanti dell’ufficio?
    Waaa.... non mi ci far pensare a quando toccherà a me....
    ...
    Me ne frego se mi manderà all’ospedale!... ”


    * Aveva gli occhi illuminati da una fiamma ardente e inesauribile, che nasceva dal suo profondo ingrifamento nei confronti dell’Amministratrice. Il viaggio continuò fino alla gola con sorgente, dove Tatsu si lanciò senza attendere due secondi. Anche Yami pareva in procinto per farlo, ma il piccolo manigoldo aveva, come al solito, deciso di prendersi una sana dose di legnate. Il chunin si spogliò e si lanciò in acqua, iniziando poi a percuoterla in maniera così chirurgica e precisa, che Tatsu fu costretto a girarsi per non ammattire. Fu allora che Yami lo raggiunse e, dopo avergli fatto piegare il ginocchio, lo spinse in basso come un totano. *



    § Ecco...!
    Lo sapevo che mi fregava...
    Eheheh! §


    * Riemerse sputando l’acqua dalla bocca, come se fosse stato una fontanella. Yami intanto era già sulla riva... *



    CITAZIONE
    Ma guarda, non sapevo che anche gli spioni ci tenessero a non puzzare. E dammi il tempo di prepararmi al bagno, almeno.

    ” Eh, la prossima volta ti mando un telegramma!
    Eh eh!
    Comunque... certo! Lavandosi, si ha più possibilità di passare inosservati tra le kunoichi...!
    Impara Yami... impara!... ”


    * Cenarono tranquillamente, anche se emerse il discorso relativo alla cara Principessa. Era uno di quegli argomenti che Tatsumaru avrebbe evitato fino a quando avesse potuto. Non era tanto l’argomento in sè, quanto proprio il momento in cui avrebbe dovuto affrontare la questione con l’amica. Andarono a coricarsi, ma prima di addormentarsi... *



    CITAZIONE
    Appena a Suna che ne dici di informare la princ? Ormai il pericolo è passato, possiamo raccontarle cosa sai fare ora, no?

    § Credo che non ce ne sarà bisogno... §


    * Perchè pensò questo? In effetti era una cosa senza senso, ma non riusciva a spiegarsi come avesse quella stranissima sensazione. Era un sentimento inconscio, eppure appariva così solido, nella sua effimera e tenue consistenza. Non rispose e il discorso continuò: evidentemente, Yami aveva una grande sensibilità. Il ragazzino gli chiese se si fosse mai vergognato di quello che era... *



    CITAZIONE
    ..Non saper rispondere alla domanda di dove provenivo, chi erano i miei genitori...ci sono molte cose che ci rendono diversi, e succede che fra quelle negative, ci siano quelle che proprio non ci piacciono. A volte lo provo ancora.

    ..Non mi dirai che parli di quelle mani. Daisya era pure sposato, non dirmi che ti vergogni.

    * Come prevedibile, era stato scoperto. Gli dispiaceva che l’amico non avesse mai conosciuto i suoi parenti, ma questa era tutta un’altra cosa. *



    ” Perchè non dovrei parlare di queste mani, eh?
    Adesso sono un mostro, un fenomeno da baraccone!
    E sai la gente come si comporta con i diversi, con quelli che non capisce?
    Li isola, li perseguita... e questo non è affatto giusto!...
    E’ facile per te parlare... mi parli di Daisya, ma cosa ne puoi sapere tu!
    Cosa ne sai cosa si prova ad avere un qualcosa dentro di te che avverti come un corpo estraneo... un mostro che si muove e agita la lingua... cosa ne sai tu! Eh?
    ... ”


    * Si era infervorato di colpo e la sua voce era rimbombata nell’antro. Si sentì immediatamente male per quelle parole e riprese, senza che l’amico avesse la possibilità di replicare. *



    ” Acc...
    Scusami... non dovevo...
    Sono stato uno stupido!...
    Magari tu non saprai queste cose, ma ne devi aver passate delle belle... non avevo il diritto per dirti tutto ciò... ”


    * Era uno stupido, ma in quei giorni ne aveva passate un po’ di tutti i colori. Non doveva essere per nulla semplice abituarsi a due buchi nelle mani così, di punto in bianco. *



    CITAZIONE
    C'è chi è messo peggio

    * Tatsu si arrese all’evidenza. *



    § Già... penso che sia così!... §


    * Il ragazzino domandò poi di quella strana uscita del maestro argillista. *



    CITAZIONE
    Credo che in una situazione simile, solo tu potessi vederla in quel modo. No, certo che non intendeva quello. Il potere, richiede sempre qualcosa in cambio. Tu diciamo che hai sacrificato le mani, ma hai ottenuto quelle capacità.

    ..I veri mostri sono quelli che sanno occultarsi fra gli umani. Cambiano pelle come serpenti. Ognuno ha le sue particolarità. Alcune visibili, altri nascoste. Queste sono le peggiori. Ed è meglio non esserne troppo curiosi.

    * Non rispose a quelle parole. Voleva rispettare la volontà dell’amico a non dire di più, a non chiarire cosa potesse centrare lui in tutto quello. Mostro o non mostro, i loro destini, con quello della Principessa, si erano intrecciati e non c’era nulla che vi si sarebbe potuto mettere di traverso: umano o sovrannaturale che fosse. E poi, per dirla tutta, se Yami accettava lui con quelle orribili bocche, non esisteva una ragione in tutto l’universo per cui Tatsu non avrebbe accettato l’amico. Lui era fatto così: badava solo a quello che la sua visione del mondo gli suggeriva, mentre tutto il resto erano inutili fronzoli.... serpenti o bocche che fossero.
    Passò la notte (che poi era il giorno) e fu tempo di rimettersi in marcia. Poche ore e i due giunsero dinnanzi alle imponenti mura di Suna. *



    CITAZIONE
    ..Vice-amministratore, credo tocchi a lei.

    § Sì!... E speriamo che non facciano tutto il casino dell’ultima volta...! §


    ” Mh!... ”


    * Si fece avanti, con passo deciso. *



    [ . . . ]


    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Danni: ///
    Armi usate: ///
    Equipaggiato: Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni]
    Forza base: 162.5
    Velocità base: 225
    Resistenza base: 175
    Chakra usato: ///
    Chakra recuperato: Tutto (Recupero: 29 punti/ora)
    Chakra rimasto: 231/231 - Energia Verde
    Abilità convenzionali usate: ///

    CITAZIONE
    Riepilogo inventario:
    Porta shuriken/kunai/oggetti e armi - schiena/gamba/schiena
    2/2 Katar [PpCC]
    6/6 Kunai [AaD]
    1/1 Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio Modificati [Protezioni]
    Borsa per Argilla (150 unità di C1) [Vario]
    Filo di Nylon Rinforzato (10 metri) [Vario]
    Accendino [Vario]
    Respiratore [Vario]
    Suna Glasses [Vario]
    Mantello [Vario]


    Edited by Hanzo Hattori - 30/7/2008, 11:05
     
    .
  6. Yami Kaguya
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    ” Lo credo bene... per uno abituato a passare la notte fuori con le ragazze a spassarsela, le aurore sono la ciliegina sulla torta...!
    Eheheh! ”

    Lo fissai, mentre mi faceva un occhiolino come a dire che scherzava. Ma stavolta l'aveva imbroccata.

    L'hai detto.

    Replicai, mentre ci mettevamo in marcia. Sebbene la prima sosta alla fine, giunse dopo poche ore.
    CITAZIONE
    ” No lo so, Yami, non ti preoccupare...E’ solo che... ho come l’idea che in questo deserto di ombre, noi siamo gli unici esseri che non riescono a nascondersi come dovrebbero...Questo deserto ha occhi e orecchie... lo giuro!... ”

    Lo fissai un attimo, prima di unire le mani, e sparire alla vista degli uomini comuni, tramite quella tecnica tanto semplice quanto utile.

    »Tecnica della Trasparenza - Touton no Jutsu
    Tecnica che permette di divenire invisibili di fronte ad un occhio normale, quasi inutile in combattimento poichè anche il più piccolo movimento scioglierebbe la tecnica. Mentre si mantiene questa tecnica non è possibile muoversi, o effettuare ulteriori consumi di chakra, sia per attivare che per mantenere altre tecniche; in caso contrario la tecnica sarà disattivata.
    Villaggio ~ Tutti | Tipo ~ Ninjutsu | Posizioni ~ Topo | Livello ~ 5 | Consumo ~ Basso - Bassissimo | Genere ~ Avanzata

    Chi è che non sa nascondersi?

    Dissi, fissandolo con la coda dell'occhio mentre stavo fermo. Sciolsi la tecnica però subito, era inutile tenerla attiva.
    CITAZIONE
    ” Mpf...Credo che queste bocche ci torneranno utili, in futuro...Comunque meglio di no, dai... qui ho come l’impressione che siamo già fin troppo in mostra...! ”

    Ok, ok. Dai, riprendiamo la marcia.

    Proseguimmo quindi verso la prima grotta del viaggio, per riposare. Dopo la cena i discorsi variarono sino ai villaggi, e in particolare come stavamo io e Shin.
    CITAZIONE
    "[...]Sono molto felice per voi e devo dire che in un certo senso vi invidio... anche se non me lo so spiegare, visto che penso sempre che le relazioni stabili non facciano per me...Ahahah! ”

    Chiunque può cambiare idea. Nemmeno io sono certo uno che adora le relazioni, ma eccomi qua.

    Replicai in modo semplice a quella frase, prima di mettermi a letto. Parlammo ancora un pò di Daisya e del legame con il villaggio, cosa che per me non significava nulla alla fine. Tatsu sembrava aver afferrato in parte il concetto, ma dubitavo l'avesse fatto nella sua interezza. D'altronde tutti sono abili a nascondere il proprio passato.
    Al risveglio successivo comunque, toccò a me preparare da mangiare, e notai una lieve vena di insoddisfazione negli occhi di Tatsu. Mai detto di essere un genio in cucina, d'altronde. Dopo percorremmo il passaggio per accorciare la strada, e per ingannare il tempo Tatsu iniziò a parlare delle sue avventure. Lanciandosi poi in una descrizione su Shaina che andò ancora a cozzare con il ricordo che avevo della sabbiosa.

    ..Come, ospedale?! Vuoi dire che li ha sfiancati a tal punto? Non è che li ha solo picchiati?

    Non che dispiacesse un immagine simile di Shaina, ma conoscendo Tatsumaru, non era così improbabile che avesse preso fischi per fiaschi.

    Beh, se toccherà a te, auguro buona fortuna perchè accada.

    Dissi, sebbene una scena simile mi suonasse ancora strana. La discussione si chiuse con l'arrivo alla grotta per il secondo giorno, e gli spruzzi gelidi di Tatsu, prontamente ricambiati con la stessa moneta, e un affondamento. Poi, parve che Tatsu dovesse darmi una sua perla di saggezza. Imparare?

    Non sono libero come qualcuno, l'abbiamo già detto. Ergo temo non imparerò affatto.

    Dissi, rivestendomi per la cena. Attesi un pò prima di introdurre l'argomento Shiroko, e ottenere la reazione da morto che cammina. Replicai alla domanda di Tatsu, ma dovevo aver toccato un tasto dolente, vista la reazione. Mi urlò contro come fosse un fenomeno da baraccone, un mostro, per poi passare a come non potevo capire come si sentiva. Lo lasciai sfogare, un sorriso ironico sul volto. Poi si scusò, così mi limitai a un commento secco, su tutto ciò. Mi confermava che non sospettava nulla, e a tratti preferivo la pace data dal non sapere, piuttosto che il rischio di vedere lui o Shiroko temere quello che mi portavo dentro.
    Ad ogni modo, gli lasciai delle briciole sulla verità, per tenermi la coscienza a posto. Ci rimettemmo in marcia al risveglio, sino ad arrivare alle mura di Suna, finalmente. Là lasciai la parola a Tatsu, per vederlo nel ruolo di vice-amministratore.
     
    .
  7. Hanzo Hattori
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    [OT] Continua QUI [/OT]

     
    .
6 replies since 7/2/2007, 01:40   612 views
  Share  
.