Casa di Sasori Uchiha

Quartiere Uchiha

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  1. Shinodari
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    Un giorno d'inverno. 3



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    pensato
    «Parlato di Miyori Uchiha»


    Poggiai le mie cose dove indicatomi dal giovane Uchiha, dopo averle ripiegate ad una ad una.

    «Sai Sasori kun, potrei prenderti sul serio. Se vuoi che mi comporti come se fossi a casa mia, credo proprio che ti darei una mano a fare una sorpresa a tuo padre. Per me non sarebbe un problema, sono diventata brava a riordinare la mia stanza.» Osservai, ripensando ai tempi in cui dovevo discutere con la servitù per permettimi di rendermi utile. Sembravano trascorsi eoni da quando avevo abbandonato la villa sul lago a Suiren.

    Seduti in salotto, in un'atmosfera rilassante, mi concessi del tempo per riflettere su quale fragranza mi sarebbe piaciuta assaporare.


    «The verde, ma se non ce l'hai, va bene qualunque altro tipo di miscela.» Mi affrettai a spiegare. Non volevo esagerare approfittando troppo della sua cortese ospitalità. «Per i dolci, figurati, nessun disturbo.»

    Lo seguii con lo sguardo mentre cercava un vassoio all'interno degli armadi presenti all'interno della stanza.

    «Sasori kun, va bene anche un tovagliolo se non lo trovi Osservai, ma l'Uchiha si era già volatilizzato da un'altra parte, ritornando dopo un po' con l'oggetto che aveva recuperato dalla lavastoviglie, visibilmente imbarazzato.

    «Non preoccuparti, succede pure a me di non trovare qualcosa se me l'ha messa a posto qualcun altro.» Commentai, rivolgendogli un sorriso gentile. «Permettimi di aiutarti a disporli sul vassoio, in cambio della tua perseveranza nel cercarlo.»

    Attesi che fosse lo shinobi ad assaggiare per primo il dolcetto allo zenzero, sia per educazione sia perché ero curiosa di vedere se gli sarebbero piaciuti.

    Sebbene non disse nulla, non mostrando espressioni disgustate mentre lo mangiava, ipotizzai che perlomeno non avesse trovato il loro gusto orribile.
    Ma avevo altro a cui pensare.
    L'innocente domanda di Sasori mi aveva dato da riflettere.

    Come mi trovavo a Konoha?


    «Bene, credo...» risposi titubante. «Sono passati mesi dal mio arrivo al villaggio e i primi tempi sono stati un po' complicati. Mi sono dovuta abituare al vostro stile di vita molto diverso dal mio e piano piano ho cominciato a conoscervi, ho stretto preziose amicizie. Ora le cose vanno meglio, ma ci sono momenti in cui ho nostalgia del mio paese natale.» Ammisi con estrema sincerità.

    Forse un giorno avrei imparato a chiamare Konoha, la mia casa, a sentirmi un tutto con i suoi abitanti, ma per il momento era ancora presto.

    Accarezzai il felino, mentre gli porgevo un biscotto preso dal vassoio.

    Nel frattempo Sasori si era allontanato un istante.


    « Quanto zucchero vuoi ? » Mi chiese gentilmente dall'altra stanza, che supposi fosse la cucina.

    «Non prendo zucchero. Preferisco il sapore al naturale del the, grazie.» Risposi in tono cortese.
     
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6 replies since 22/6/2007, 07:50   241 views
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