Casa di Sasori Uchiha

Quartiere Uchiha

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  1. Sasori Uchiha
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    Sasori rimase sorpreso di quanto aveva sentito. Sorrise poi disse tranquillamente:


    Sei sicura? C'è un bel pò da fare qui per dare una sistemata....


    Il lavoro grosso che c'era da fare, non era tanto al piano terra, che praticamente era apposto, quanto il piano di sopra.In particolare la sua stanza era veramente disordinatissima, per non parlare del bagno.
    La camera del padre e di sua madre, invece era immacolata, visto che a casa c'era davvero poco. Era uno shinobi molto impegnato e soltanto quando poteva faceva una visita al giovane.
    Prima di inziare però una tazza di the sarebbe stata l'ideale. La ragazza preferì prendere il the verde, che era sempre presente in casa, essendo una miscela tradizionale, quindi il ragazzo disse:


    Allora vada per il the verde. Lo prendo anch'io, mi ricorda la mia infanzia.


    Quindi andò direttamente in cucina a mettere in infusione la miscela. Per una decina di minuti buona. Poi tornò subito dalla ragazza. Il gattone avrebbe seguito Sasori in tutti i suoi spostamenti, sperando di rimediare qualcosa da mangiare, ma per il momento non ebbe fortuna.



    Sorrise un pò imbarazzato, poi si lasciò aiutare dalla ragazza, che era nettamente più brava in quel genere di cose. In fondo Sasori se la cavava tra le mura domestiche, non era di certo all'altezza di sua madre. Purtroppo Non c'era stato il tempo sufficiente per apprendere la maestria materna. Era passato un anno, ma ancora non si era dato pace, ma in quel momento preferì non pensarci troppo. Voleva passare dei bei momenti.

    Quei biscotti erano davvero squisiti. Era curioso di sapere, prima di esprimere il suo parere su quei meravigliosi biscotti, se la ragazza si fosse ambientata nel villaggio. Non doveva essere semplice lasciare la propria casa, per trasferirsi da un'altra parte. Mentre rifletteva, prese un altro biscotto e lo assaporò con la dovuta calma. Aveva lo sguardo un pò malinconico e perso nel vuoto, poi quando la ragazza prese la parola, si concentrò su quanto disse:


    «Bene, credo...Sono passati mesi dal mio arrivo al villaggio e i primi tempi sono stati un po' complicati. Mi sono dovuta abituare al vostro stile di vita molto diverso dal mio e piano piano ho cominciato a conoscervi, ho stretto preziose amicizie. Ora le cose vanno meglio, ma ci sono momenti in cui ho nostalgia del mio paese natale.»


    I pensieri di Sasori erano stati appena confermati, quindi disse:


    Lo immagino. Per questo, per qualsiasi cosa, passa pure quando vuoi, anche per una semplice tazza di the....


    Aveva interrotto per un attimo il discorso pensando se fosse già arrivato il momento di togliere la miscela dall'infusione, ma per sicurezza avrebbe finito prima il discorso e poi sarebbe andato a controllare la situazione. Quindi riprese:


    Questi biscotti sono davvero gustosi ! Li hai fatti tu ?


    Nel frattempo il gattone, consumò velocemente il meraviglioso biscotto offerto da Miyori, miagolò non appena lo terminò, sperandone in un secondo, ma Sasori disse rivolto al felino:


    Direi che ne hai mangiati a sufficienza, non credi gattone?


    Il gatto miagolò verso Sasori, come per dire di farsi gli affari suoi, però per evitare ulteriori e faticose discussioni, il felino preferì acciambellarsi ai piedi della ragazza, facendo prima le fusa come ringraziamento per il pasto.
    Sasori scosse la testa, era un gatto davvero particolare. Ma gli teneva compagnia ed era particolamente affezionato a lui. Poi si rivolse a Miyori:


    Vado a togliere la miscela dall'infusione, dovrebbe essere pronto oramai.



    Tornò con il the versato nell'apposito servizio che utilizzava quando c'erano gli ospiti. Lo usava sempre sua madre quando avevano ospiti. Sarebbe stata particolarmente contenta di vedere suo figlio con una graziosa ragazza. Gli occhi del ragazzo si fecero leggermente umidi, poi con un battito di ciglia un pò più vigoroso degli altri, nascosero quelle leggere lacrime, che erano comparse negli occhi del ragazzo, al ricordo della madre.
    Non mostrò però alcun cambiamento di comportamento ed espressione poi disse:


    Prima di risistemare allora voglio mostrarti un pò la casa....


    Mentre stava parlando, si alzò ed andò ad aprire le porte tipiche giapponesi scorrevoli che davano all'esterno. Con un leggero cigolio si aprirono, mostrando gradualmente la vista meravigliosa del giardino giapponese con il laghetto con i pesci rossi dentro poco dopo i due ciliegi in fiore. Era davvero una visuale magnifica, che a Sasori, piaceva molto. Gli comunicava una tranquillità veramente notevole. Quello era davvero il pezzo forte della casa. Infatti la cucina dava sul retro dove c'era il giardino, che era stato un pò sistemato come campo di battaglia per i suoi allenamenti da suo padre. C'erano armi sparse un pò ovunque, zolle divelte, e un povero albero provato da 100 scontri.
    Il resto era concentrato tutto all'interno. Quindi non appena la ragazza avrebbe terminato gli avrebbe fatto fare un pò un tour guidato della casa. Prima chiaramente avrebbe lasciato terminare il the ed i biscotti, l'avrebbe presa con la dovuta calma. In fondo suo padre chissà quando sarebbe tornato. Era appena partito per una missione. Quindi avevano tutto il tempo.
    Non appena aprì le porte completamente, si rimise seduto e a quel punto disse:


    Che te ne sembra ?


    gruppi%20giappone%20cascata%20e%20ciliegi



    Una volta che Miyori avesse finito il the disse:


    Bene, allora se mi vuoi seguire...


    Sarebbero partiti dal piano terra. Gli fece vedere oltre al salone, nel quale avevano degustato the e biscotti, la bellissima palestra, attrezzata con qualsiasi cosa fosse indispensabile per la cura del corpo. Poi fu la volta della cucina, dove c'erano qualche piatto e bicchiere che doveva ancora essere messo in lavastoviglie. Poi visitarono sia la parte del giardino sul retro, devastata dagli allenamenti del ragazzo, poi quello invece curatissimo giapponese.
    Infine andarono al piano superiore. Mentre saliva, il ragazzo era un pò preoccupato per il casino che c'era.
    Infatti non appena arrivati nel corridoio fece prima vedere la camera dei suoi genitori, molto bella. Era arredata di tutto punto con una precisione quasi maniacale, c'era il letto matrimoniale, oltre che varie foto che ritraevano suo padre e sua madre. Ce n'era anche una dove sua madre era ritratta, tra i due ciliegi dietro al laghetto, la quale sorrideva con lui piccolo in braccio. Lì Sasori era contento e sorrideva spensierato.
    Poi lo studio del padre anche quello parecchio ordinato, il ripostiglio dove c'era un pò di tutto, sistemato con rigore in degli armadi con scritto sulle ante cosa contenevano. Fino a qui tutto bene.
    Poi venne il difficile, il bagno. C'erano asciugamani sparsi per terra, il tappetino a lato della vasca da bagno ancora umido, il phon che era ancora attaccato alla presa vicino al lavandino. Gli spazzolini da denti vicino al lavandino, il pavimento in parte bagnato e il mobiletto del bagno leggermente aperto, che conteneva sapone, olii per il corpo oltre agli asciugamani puliti e ben riposti. La vasca era pulita in compenso. L'altro bagno, quello della camera dei suoi genitori aveva solo due asciugamani per terra e il pavimento un pò bagnato, per il resto nient'altro da commentare.
    Fu la volta poi della sua camera, prima di entrare Sasori disse un pò imbarazzato:


    Mi spiace per il disordine...


    Poi entrarono, c'era il letto ancora sfatto, i libri dove studiava l'arte della guerra e del mimetismo ancora aperti e sul letto, quello delle tecniche per terra, ai piedi del letto. I vestiti si trovavano sulla sedia, quelli sporchi, mentre l'armadio era aperto con quelli puliti che di solito usava per le missioni, pronti per metterseli. Sulla scrivania c'era qualche appunto scritto, poi la lista delle cose rimanenti da comprare, che suo padre gli aveva lasciato scritto prima di partire.
    Poi c'erano sempre sulla scrivania un bel pò di foto. Una in particolare che ritraeva lui e Shika Nara una volta che aveva finito il corso genin dove Shika aveva ricoperto il ruolo di sensei. Era passato un sacco di tempo da allora. Quindi una volta finito il "tour" disse:


    Questa è la mia umile dimora. Allora mi sa che dobbiamo darci un pò da fare,non credi ?


     
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6 replies since 22/6/2007, 07:50   241 views
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