Palazzo Yakushi

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    È colpa tua. Ratty

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    Palazzo Yakushi

    Distruzione, Sangue, Guarigione, Khorne.
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    L'impressionante potenza distruttiva del pugno si trovò a fronteggiare un bozzolo di sangue che il Kokage scagliò con urgente premura a difesa della sua lama personale, ottenendo il totale annientamento del bozzolo e una botta non indifferente sulla spada che, pur provata, rimase comunque integra. Dunque hai difeso la spada, e con notevoli energie. Avrebbe commentato l'Oni, sollevando lo sguardo sull'avversario. Quindi SEI Diogenes Mikawa. Un impostore o qualcuno che controlli direttamente il suo corpo non sarebbe stato così attaccato a Mumei. Solo Gene lo sarebbe. Il crepitare Hakai era più vivo e feroce che mai, ma gli occhi neri e tempestati di chakra restavano impassibili come lo sarebbe un violento uragano davanti a miseri umani che pregano la calamità naturale di risparmiare il loro villaggio. L'ira era strumento, non le era concesso di controllare alcunché. Ma la Fine è comunque Inevitabile, non puoi opporti. Restano due opzioni...o sei impazzito completamente...o qualcosa ha influenzato il tuo comportamento. O qualcuno. Le tue azioni non sono intelligenti...e molto si può dire del Mikawa, ma non che sia stupido. Tu invece lo sei. Solo uno stupido stuzzica il nido di vespe senza sapere che rischia di venire punto.

    Sembri terribilmente di fretta nel farmi perdere il controllo e diventare una bestia che distrugge ogni cosa...eppure...non hai ancora capito che "questo me" è Febh che perde il controllo. Aggiunse, senza lasciare la presa. E il fatto che non capisci che una mente fredda e pronta a tutto sia molto peggio di un mostro distruttore...mi fa capire che c'è ben poco del Mikawa in te. Deve essere un controllo esterno notevole. Ragionò, accigliandosi. Non penso sia Khorne. Non hai avuto sproloqui sulla divinità o la grandezza, non vuoi vedermi in ginocchio, vuoi che io dia di matto. Ebbene, avrai ciò che chiedi, ma non come lo vorresti. In tutta risposta il Mikawa si sporse in avanti allungando enormemente la mano nemmeno fosse in realtà liquido...in modo non dissimile da come era avvenuto durante il loro scontro "mentale" anni prima.

    Febh normalmente avrebbe potuto tenere la spada mentre questa tirava per opporsi, sfruttando il momento e concentrandosi sui riflessi per lasciarla e scivolare, forte del controllo del chakra, sotto il braccio e portarsi in una posizione vantaggiosa per un contrattacco. Oppure avrebbe potuto lasciare la spada e focalizzarsi sulla difesa e su quel getto di sangue che fiottava contro il suo volto, schivando poi agilmente la presa. Oppure avrebbe usato il Rovesciamento Terrestre per deviare la mano in avvicinamento, lasciando la spada. Ma Oni aveva deciso che quella spada andava distrutta. E che il Mikawa andava sconfitto. Quindi tenne la spada, e lasciò che l'arto oblungo si chiudesse sul suo braccio, focalizzandosi unicamente sulla sua innata e inviolabile resistenza e sul mantenere Mumei saldamente in mano [Tecnica 1 e Difesa 1]. Un danno infimo, che venne immediatamente guarito (conoscendo le capacità del Mikawa di inserire sangue nelle ferite, anche se la pelle era integra) per evitare rischi [Tecnica 2].

    Al contempo ci fu un fiotto di sangue che dalla spada stessa emerse, a brevissima distanza, diretto al volto dello Yakushi che tuttavia riuscì con un minimo sforzo a reindirizzare in modo che colpisse il centro del petto, questo grazie a un sapiente uso del chakra repulsivo che poteva facilmente alterare il bersaglio di attacchi che miravano a zone sensibili, e nemmeno la forza fisica di Gene bastò per opporsi a una simile spinta difensiva, per quanto il sangue finì per insozzare gli abiti di Febh, forse impacciandone appena i movimenti. [Difesa 2].

    In quel momento, legati come erano dalla violenta stretta, Febh percepì chiaramente il Mikawa che serrava i muscoli, o qualunque cosa avesse al loro posto, per cercare di sfracellare l'arto che reggeva e obbligarlo a mollare la spada...una cosa che ovviamente non avrebbe accettato, limitandosi a scuotere appena il capo mentre la sua immensa resistenza unita a un uso del chakra repulsivo che pochi potevano vantare, gli permise di ignorare del tutto quella pressa fatale e anzi riuscì a liberarsi completamente con un guizzo, senza alcun danno [Difesa 3]. No, Mikawa, non è così che potrai sconfiggermi. E la spada la tengo...dovrai dimostrarti degno di riaverla.

    In quel momento il bestione si lanciò in uno sproloquio che ovviamente avrebbe avuto poco seguito. Hai attaccato per primo e davanti a testimoni, Mikawa. Chiunque abbia alterato il tuo cervello ti ha reso più stupido. Non esiste provocazione che possa rendermi più furioso di quanto non lo sia ora. Solo che non hai ancora compreso che la vera ira è quella che annienta ogni possibilità di movimento intorno a sé. Sentenziò, prima di fare un breve inchino, senza mai togliere gli occhi di dosso dal Kokage o abbassare la guardia. E io accetto gli ordini del mio Kage, ossia mostrargli chi sia realmente Kaji Hakai. Mi chiedo se almeno così otterrò di parlare con il vero Diogenes Mikawa.

    Con un rapido guizzo della mano, sorresse Mumei non con il palmo ma con il chakra adesivo, che la ricoprì interamente e sostenne sopra l'avambraccio...un simile accorgimento era forse una spesa di chakra apparentemente eccessiva, ma esisteva una regola fondamentale nel mondo: nessuno può manipolare qualcosa in cui scorre chakra altrui [Abilità]. Non senza il consenso o grandi allenamenti...e in quel momento Mumei non era sotto la manipolazione del Mikawa, che non aveva pensato di concentrarsi su di essa ma solo sulla stretta, senza recuperare l'arma. E ora con il chakra di Febh ad avvolgerla, ogni velleità di Gene di controllarla a distanza sarebbe sfumata...per il tempo di tre sigilli compiuti con la massima rapidità. Nemmeno una frazione di secondo dopo e la leggendaria arma si deformò, tramutandosi in un serpente rosso e apparentemente grondante sangue, totalmente al servizio dello Yakushi, che aveva messo a frutto ciò che aveva appreso nel palazzo di Orochimaru ora distrutto [Tecnica 3]. E con la stessa tecnica andò anche a trasformare, risvegliandola, la spada che portava sempre attorno al braccio (anche perchè altrimenti essa cercava sempre di strisciare verso Hebiko), di fatto emettendo un grosso cobra d'acciaio che dalla sua manica si scatenò verso il Mikawa, mentre la Mumei-Serpente scivolava a terra [Equipaggiamento].

    Mumei-Serpente avrebbe attaccato per prima, scivolando verso le gambe del Mikawa per cercare di morderne il polpaccio sinistro [Azione 1]e poi avvolgercisi intorno in un tentativo di presa, per quanto risibile vista la differenza di forza [Azione 2], ma durante quest'azione Veleno D'acciaio sarebbe schizzata dal braccio teso di Febh in un salto fatale che mirava ad azzannare il volto del Kokage [Azione 3] mentre lo Yakushi stesso preparava una differente tecnica, senza nemmeno mostrare posizioni magiche, che avrebbe fatto improvvisamente emergere dal corpo di Veleno d'Acciaio, comunque andasse la sua offensiva, ben otto lunghi serpenti neri e velenosi che avrebbero cercato all'unisono di mordere il Mikawa un pò ovunque, chiaramente cercando zone non riparate dai vestiti dove possibile [Tecnica EXTRA], e sparirono rapidi come erano apparsi, lasciando al serpente il tempo per cercare di avvolgersi intorno all'altra gamba del Mikawa, e sebbene la forza non fosse moltissima, avrebbe sicuramente dato più problemi del Mumei-Serpente [Azione 4].

    Soffrirai, Mikawa, e immensamente, ma mai quanto chi ti ha ridotto in queste condizioni. Andremo a dargli la caccia assieme, dopo il funerale di Ogen. Avrebbe detto lo Yakushi, che di fatto non si era mosso, lasciando il campo libero ai suoi serpenti, ma pronto a qualunque reazione.

    In realtà poco distante né Raizen né Hebiko avrebbero potuto notarlo, ma il corpo di Ogen ancora caldo aveva ripreso a guarire, sebbene internamente e guidato da un sigillo che rappresentava il più alto e complesso segreto delle arti Yakushi, disponibile solo a chi ne padroneggiava ogni dettaglio, anche se ancora non tramandato a Febh. [Tecnica]

    Febh Yakushi (Kaji?)

    Statistiche Primarie
    • Forza: 700
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 775
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 775
    Chakra
    79/125
    Vitalità
    20/21.5
    Slot Azione

    1. Attacco Mumei-Serpente

    2. Presa Mumei-Serpente

    3. Attacco Veleno d'Acciaio

    4. Presa Veleno d'Acciaio

    Slot Difesa

    1. Incassare la Presa

    2. Chakra Deviante

    3. Liberarsi dalla Presa

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. Biofeedback

    2. Metallo in Serpe (tecnica rapida)

    3. Serpenti Velenose (Tratto combinazione)

    4. Guarire

    Note


    Ferita Lieve al torace
    Intralcio medio 1/2
     
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    I Piatti della Bilancia

    XVIII








    Raramente aveva sentito eresie più grandi di quelle che Diogene Mikawa stava pronunciando in quella stanza, per qualcuno come Febh che ancora lo guardava affascinato dalla sua solerzia e possanza poteva essere un momento di follia, di sragionamento, ma non per Raizen, non per quello che una volta chiamava allievo. Più di una volta l’ormai Hokage aveva sentito e avuto conferme dei folli piani del Mikawa e ciò che accadeva in quella stanza era perfettamente in linea con il suo stile visionario.
    Febh fino ad ora aveva impostato tutto sulla difensiva, qualsiasi tecnica in grado di prelevare i ricordi avrebbe potuto provarlo ed anche nei suoi attacchi era palese la volontà di rendere inoffensivo il suo avversario più che ucciderlo come Diogene aveva fatto con Ogen.
    Non esisteva Kage che potesse legittimamente uccidere un capoclan alla luce del sole e mantenere il suo ruolo, o peggio, tacciare di tradimento un membro del clan perché cercava rivalsa su di un omicidio illegittimo: era pieno abuso di potere, quale che fosse il ritorno niente poteva equilibrare il piatto in cui veniva messa la vita di una figura di spicco simile.
    Per quanto i villaggi fossero la forza militare di una nazione e facessero riferimento all’unica testa del Kage infatti era incontestabile che erano a loro volta un alleanza tra organizzazioni ben delineate e con i propri segreti, i clan infatti non spartivano le loro conoscenze ma nel contesto del villaggio si tendevano la mano l’un l’altro, un kage che usurpa un simile ruolo non poteva che dare uno scossone incredibile all’assetto interno del villaggio gettando le basi per una guerra civile e considerando il ruolo degli Yakushi su un aspetto economico persino a livello nazionale. Quantomeno questo pensava Raizen nella sua ottica da Konohaniano, era probabile che gli otesi fossero più pragmatici, ma una morte era pur sempre una morte.
    Ragioni per le quali sorrise quando in maniera tronfia e altisonante cercava di esprimere il suo potere gerarchico su Febh, rendendosi ridicolo: il potere, in particolar modo nel mondo dei ninja, non era qualcosa che si deteneva, ma qualcosa che si riceveva per una serie intricata di ragioni ed in quel momento lo Yakushi non stava dando quel potere a Gene ed il fatto che lui tentasse di esercitarlo era grottesco.

    La situazione presto si agiterà ulteriormente, ma non credo potrai evitare di assistere a questo scontro.

    Così come non l’avrebbe fatto lui, mantenendo piena attenzione sulla scena, grazie alla quale vide spuntare Fyodor ad un certo punto, ben strano che fosse riuscito ad arrivare fino a lì essendo esterno al clan come la sua faccia dimostrava.

    Bene, sembra che la situazione non voglia migliorare

    A quel punto la distanza tra lui e Diogene era fin troppo elevata per far pensare ad un qualche tipo di interruzione, ma avrebbe comunque impiegato una certa fretta nel comporre i sigilli necessari a far comparire tre cloni: uno esattamente davanti al naso di Fyodor uno ad una manciata di metri da Febh e uno nel corridoio dietro al cannibale. [ST1]

    Non penso occorrerà, ma se è di difesa che si parla non penso possa esserci un calo di efficienza…

    Il clone si piantò dietro allo Yakushi mutando sensibilmente gli equilibri di quello scontro, chiamare lo svantaggio numerico sarebbe stato errato, visto che non avrebbe compiuto manovre offensive, ma avrebbe dovuto valutare che bucare le difese di due jonin sarebbe stata una sfida complessa per la sua riserva di chakra.

    Un clone sta andando ad allertare il resto del clan e a far blindare i confini prima di altri ingressi indesiderati, vuoi che la cosa si diffonda o devo fermarlo?

    Non era esattamente a casa propria, quindi era bene non prendere l'iniziativa nella gestione di quel pandemonio, poteva risparmiare tempo, ma non era suo compito stabilire la linea da prendere.
    Intanto quello davanti a Fyodor, che non conosceva, gli avrebbe messo una mano sul petto.

    Tu non hai decisamente l’aria di uno che dovrebbe essere qui, per cui non farai un altro passo se ti è cara la vita.

    Quella piccola ma significativa mossa poteva cambiare qualcosa e acquietare le acque o le avrebbe agitate ulteriormente?
    Intanto nella sua mente si faceva spazio un dubbio: sapeva che Ogen ricopriva un ruolo, in una delle gerarchie importanti del mondo, possibile che Tenchou non si fosse neanche affacciato a quel luogo?
    Forzare l'evocazione di quel drago non era qualcosa di fattibile come era successo per i neri, ma sapeva anche che il drago dello zenit aveva occhi ovunque, in quella situazione poteva riuscire a raggiungerlo con la giusta concentrazione?
    Sapeva cosa voleva dire essere un drago, non aveva troppa dimestichezza col chakra naturale e malgrado quello della volpe gli somigliasse non aveva mai provato ad incanalarlo, ma poteva cercare di muoversi su un piano differente, il piano della mente, cercando la possibilità di una connessione per chiedere cosa sarebbe stato a quel punto senza Ogen.
    Totalmente immobile, fuori da quella stanza, fuori da quel corpo, per un battito di ciglia negli strati più alti della stratosfera, per un attimo Hebiko avrebbe potuto percepire un innaturale immobilità nel corpo di Raizen.

    Tenchou?





    Edited by F e n i x - 3/8/2023, 00:21
     
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    " Stolto da parte tua pensare che Mumei abbia bisogno del mio chakra per essere temibile. "


    NLi5czeFM


    Febh non conosceva nulla della leggendaria arma Kenkichi, non sapeva che al suo interno vi era l'anima di tutti i Garth del passato e il sangue di ogni persona che aveva trafitto. Mumei non era affatto il bene più prezioso del Mikawa bensì un suo obbiettivo, un'altra vita da troncare per acquisire più forza; così come la Shameada, leggendaria spada della Nebbia di Sangue, era sempre alla ricerca di più fonti di chakra, così l'Incompleta (così era nota tra i Kenkichi della Rosa d'Acciaio) lo era di linfa vitale.
    C'era solo una condizione estrema che invertiva le parti di quel meccanismo secolare, una remota possibilità che solo una volta si era verificata nella storia del Sangue.

    Così dunque la katana venne corrotta dal chakra dello Yakushi il quale saggiamente non provò nemmeno a manovrarla in quanto tale ma a tramutarla in un serpente, secondo la tradizione e le conoscenze dei ninja di Oto. Quel dannato babbeo quattr'occhi ci sapeva fare, questo Aloysius lo sapeva, ma mai avrebbe creduto che la sua impareggiabile forza potesse essere battuta una qualsivoglia manipolazione del chakra. Uno dei tanti errori di valutazione del vecchio guerriero, che per filosofia si avvicinava più al metodo di combattimento dei Samuari che a quello dei ninja: sin dai tempi dell'accademia aveva odiato quell' affidamento incondizionato all'energia proveniente dal tentien e in grado di smuovere le montagne. Per lui, che aveva imparato persino ad usare la linfa vitale stessa piuttosto che attingere costantemente ad un'unica risorsa interiore, quello era solo un mezzo per produrre le sue tecniche, per spingere il suo corpo oltre i limiti; non si era mai addentrato in una conoscenza approfondita delle sfaccettature, dei colori e delle potenzialità dell'unico vero dono che l'Eremita delle Sei Vie aveva lasciato al popolo ninja.

    Ma dal suo fallimento non scaturì rabbia o paura...quella delicata partita a scacchi aveva già un vincitore designato.

    Bastò infatti una semplice difesa a vanificare l'intera manovra offensiva messa in piedi dall'Oni che finalmente si era deciso ad attaccare il suo Kage. Come il corpo di un'idra a molte teste, la minuta figura del Consigliere venne coperta da un groviglio di serpenti di varia natura e dalle fauci avvelenate pronte ad azzannare mortalmente il Mikawa. Un attacco elaborato, micidiale nella sua concatenazione, ma in fin dei conti debole dal punto di vista della mera potenza. Non appena Mumei venne trasformata, il Jonin era infatti certo che la mente bambinesca di Febh lo avrebbe spinto ad usarla come arma contro il suo padrone; aveva visto quel compagno otese in decine di missioni e conosceva fin troppo bene sia il suo carattere immaturo che la sua pericolosità nel combattimento in mischia. Dunque non ci pensò due volte: una sfera di sangue si espanse dal corpo del Jonin inglobandolo completamente e proteggendolo da quella selva di zanne capace di stendere un elefante per quanto veleno vi fosse al loro interno [1 TB Circolo Mikawa 8 Unità, Tecnica Rapida, Pot 50 + 10 Impronta Oscurità = 60].
    In quel bozzolo traslucido Diogene rise nel vedere i musi schiacciati e le forti testate che ognuna di quelle creature, così vicine ad Eiatsu ma per suo gusto obbrobriose, diede alla barriera di Sangue pur di provare a ferirlo.


    NLi5czpIY


    " TSLK...adesso ci divertiamo. "


    Febh aveva perso le staffe e, sebbene si vantasse di essere estremamente lucido e razionale, era evidente che l'apparente perdita della sua sensei doveva averli annebbiato il giudizio: aveva attaccato il suo Kage, da quel momento in poi aveva segnato il suo destino all'interno del Villaggio. Qualora fosse voluto rimanere, non aveva altra scelta che ucciderlo...così come era stato per il Nidaime anni addietro.

    Disattivò quindi la difesa ma commettendo un leggero errore nel valutare la tempistica dell'ultimo serpente ancora in circolazione. Il dolore alla gamba, automaticamente redistribuito in tutto il corpo, ben presto si rivelò una falla nella sua difesa; anticipando la disattivazione della tecnica permise all'ultimo colpo di entrare, procurandogli una ferita sanguinante tutt'altro che trascurabile[Res 750+ 75 Basso= Nera +5, Ferita Grave diffusa, Continua continua ->1 PF] .
    Un dolore profondo ma incapace di piegare il corpo e la mente del Mikawa: la bolla difensiva esplose nella stanza, ricoprendo tutto o quasi del sangue che la componeva, e la figura del Mikawa fu nuovamente visibile ai presenti.


    " Sei solo un ragazzino testardo pericoloso ed immaturo. Non sei più utile alla causa di Oto."


    Ovviamente il sangue rilasciato ad altissima pressione nell'ambiente non era stato fatto a caso. Apparte gli schizzi finiti in ogni dove e che avrebbero potuto accecare i tre presenti nella stanza [1 SA (movimento speculare) manipolazione 3 unità di sangue fangoso, Pot 0, causa Intralcio Medio], tre pozze di sangue erano state piazzate nella sala da tè perfettamente studiata e visualizzata nella mente del Colosso: la prima praticamente sopra il cadavere di Ogen, la seconda lì vicino al tavolino, mentre la terza ben oltre il ciglio della porta della stanza ad una ventina di metri di distanza dalle altre due. Lo switch tra il cumulo di sangue e la capoclan sarebbe stato immediato, individuabile solo se, nonostante il tentativo di accecamento, si stesse già osservando attentamente o proteggendo il corpo della vecchia [2 SA (movimento speculare posizionamento pozze) manipolazione 9 unità, 1 TA Pozza di Sangue, 2 TB Trappola Camuffata]. Potendo vedere a rallentatore, sarebbe accaduto che la prima pozza a contatto con la vecchia indifesa l'avrebbe fagocitata, facendola sparire al suo interno in un velo di sangue sul terreno e contemporaneamente quella vicina avrebbe preso le sembianze di Ogen stessa.


    " Perchè continuo a chiamarti Febh, tu sei Kaji Hakai. "


    Quale altra parola di sfida ma utile per far davvero credere che chi stesse parlando fosse davvero Aloysius e non una illusione lasciata lì solo per distogliere l'attenzione dalle reali azioni del Mikawa[2 TA Emissario di Sangue].
    Del vero corpo di Aloysius, infatti, solo un veggente avrebbe potuto trovarne traccia nel sottosuolo ove, grazie all'attivazione del terzo stadio del sigillo della roccia, si stava già muovendo per allontanarsi dal suo clone illusorio [3-4 SA Arte della Terra, movimento di 6 metri] facendo ben attenzione a non farsi percepire da coloro che erano in superficie.


    " Odio ripetermi ma lo rifarò un'ultima volta: sei bandito da questo villaggio. L'accusa è di insubordinazione. Per il momento non verrà messa una taglia sulla tua testa ma, qualora avessi la brillante idea di trafugare la spada che hai in mano, un artefatto di valore inestimabile per Oto, verrai braccato come il peggiore dei nukenin di Ame. Sei pregato di lasciare a terra Mumei...questa volta, hai fatto il passo più lungo della gamba aggredendo il tuo Kage. Presto tutti i ninja del villaggio saranno qui. "


    In quell'esatto momento sarebbero partite le sirene di Oto, attivando la casistica A1, ovvero la procedura di massima allerta disegnata dallo stesso Aloysius quando era a capo delle guardie di tutti i gate.
    Qualche istante dopo, gli altoparlanti sparsi per il villaggio avrebbero notificato:


    " cr...crcr....ATTACCO IN CORSO A PALAZZO YAKUSHI! Il Consigliere Febh Yakushi è uscito di senno e ATTACCATO il Kokage Aloysius Diogenes MIkawa....crrr..crcr...Si richiede l'intervento di tutte le forze del villaggio. Febh Yakushi è da considerarsi ora...crrrrr....cr..cr...un NEMICOdi Oto. "


    Come diavolo aveva fatto la notizia ad arrivare alle mura in così poco tempo? Non era accaduto ancora nulla di così appariscente all'esterno del palazzo per far scaturire un allarme! E poi nemmeno uno generico: l'informazione dell'ammutinamento del Consigliere era già di dominio pubblico ed etichettata come ufficiale dall'organo di difesa del villaggio senza una rigorosa procedura, senza un contraddittorio e soprattutto senza un rigido accertamento dei fatti! Un fatto non da poco perché, con poche parole gracchianti, l'immagine del Ragazzo delle Lucertole sarebbe stata macchiata indelebilmente agli occhi di ogni abitante del Suono!


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    Fyodor, spettatore privilegiato della fase tre del piano, ghignò tra le ombre, a pochi passi dalla pozza di sangue creata fuori dalla stanza dove stava accadendo il misfatto. Presto anche lui avrebbe dovuto recitare una parte nella macchinazione del Mikawa, un ruolo importante perché capace di scardinare l'unica difesa mediatica a cui lo Yakushi poteva aggrapparsi. Quella di Diogene non era affatto una sbandata auspicata dal suo compagno di una vita, bensì un piano architettato da settimane, una vera e propria trappola per il Consigliere non più gradito nell'amministrazione della nuova Oto, nel nuovo impero che stava sorgendo in comunione con Kiri.


    " Ti consento di scappare...in virtù della nostra amicizia. "



    Aloysius Diogenes Mikawa

    Statistiche Primarie
    • Forza: 925
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 750
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 775
    • Precisione: 700
    Chakra
    780/1250 + 115/160 (extra sigillo)
    Vitalità
    20/26 + 10/12 extra
    Slot Azione

    1. Manipolazione 3 unità (accecamento)

    2. Manipolazione 9 unità (piazzamento pozze)

    3. Affondare nella terra

    4. Movimento sotterraneo

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    4. ///

    Slot Tecnica

    1. (TB) Circolo Mikawa

    2. (TA) Emissario di Sangue

    3. (TA) Pozza di Sangue

    4. (TB) Trappola Camuffata

    Note

    - 60 circolo mikawa
    - 60 emissario di sangue
    - 100 pozza di sangue + trappola camuffata
    - 60 manipolazione 12 slot
    - 10 impasto

    Rispolveriamo anche questa giocata che ha impatti interessanti sul villaggio ;)
    Ps. Sto supponendo che essendoci una figura illusoria di Diogene che intrattiene Febh, non sia possibile effettuare AdO sulle azioni non offensive e i movimenti del reale.
    EDIT: modificata tempistica attivazione emissario


    Edited by DioGeNe - 24/2/2024, 12:59
     
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    Hai dimenticato dove siamo?
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    I molteplici attacchi serpentini vennero bloccati dallo scudo di sangue evocato dal Mikawa, sotto lo sguardo fermo dell'Oni che tuttavia non sembrava affatto turbato o irritato da quell'ostacolo ai suoi piani offensivi, come se si aspettasse qualcosa del genere...come se volesse che il Mikawa usasse quella capacità. Lo stava forse mettendo alla prova? Chiunque ti abbia fatto impazzire non ha corrotto le tue capacità, vedo. Commentò con gli occhi neri e carichi di potere, consapevole di chi aveva davanti e di ciò che andava fatto. Se avesse voluto uccidere il Kokage l'attacco sarebbe stato ben diverso, ma questo non significava affatto che fosse intenzionato a sottovalutare il suo bersaglio. La snake sword riuscì con l'ultima offensiva a penetrare il Circolo Mikawa proprio mentre l'avversario lo dissolveva...quindi Gene si sarebbe trovato con un serpente d'acciaio tagliente avvolto intorno alla gamba in una presa significativa mentre il sangue veniva gettato in tutte le direzioni.

    Ovviamente Febh non era uno stupido e conosceva molto bene il Mikawa, e nel suo stato di massima concentrazione sicuramente non si sarebbe fatto sfuggire la pericolosità del Sangue del suo avversario, che al pari delle ombre Nara era da tenere costantemente sotto la massima attenzione. O forse è un Kage che si fa controllare da chiunque passi nei paraggi a essere immaturo? Replicò, in parallelo con un pesante pestone a terra, oltremodo rapido, che sollevò l'intero pavimento tra lui e Gene bloccando di fatto l'ondata di sangue senza che potesse raggiungere alcuno dei bersagli designati [Tecnica 1]. Pensi realmente che ti permetterei di spargere sangue dove ti pare? Hai forse dimenticato chi sono, Mikawa? O hai dimenticato chi sei? Credi che io, fra tutti, potrei mai sottovalutarti in uno scontro? Con una semplice tecnica aveva di fatto vanificato l'intera strategia del suo avversario, ma se il Mikawa avesse comunque voluto creare le sue pozze di sangue nello spazio angusto in cui era stato relegato, comunque si sarebbe trovato davanti a una difficoltà assoluta: nel momento esatto in cui avesse iniziato a comporre i cinque sigilli della Trappola Camuffata il serpente che aveva legato alla gamba avrebbe esercitato la sua stretta fatale, bloccando ogni sua azione e interrompendolo in maniera definitiva [AdO- Azione 1]. Lo trattengo io. Avrebbe detto oltre il muro la voce metallica di Hagane, l'arma che era stata forgiata da Orochimaru.

    Oltre il muro appena sollevato lo Yakushi non poteva vedere Gene e viceversa, ma i due serpenti erano ancora vicino al Mikawa, più che pronti ad agire in sua vece: Oni aveva preventivato che il Kokage avrebbe usato qualche tecnica per inondare la scena di sangue, anche se pensava più allo Tsunami che non a una mera manipolazione del Circolo Mikawa...in ogni caso il Rovesciamento Terrestre era nella sua mano sin dall'inizio, per evenienze simili. Puoi chiamarmi Febh. Puoi chiamarmi Kaji Hakai. Ma quello che non capisci è che dovresti chiamarmi amico. Perché l'alternativa è qualcosa che nessuno sano di mente vorrebbe. Commentò mentre sirene e altoparlanti si sollevavano raccontando una qualche sciocchezza priva di fondamento...eppure quelle parole così forti arrivarono a incrinare e in parte spezzare la fredda e logica furia dell'Oni, inizialmente facendo danzare un suo labbro fino ad arrivare a quella che sembrava una risata sguaiata. Ah...ahaha...ahahah...AHAAHAHAHAHAHAHAHHAHH!!!!

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!



    Rideva di gusto Oni, che dopotutto era pur sempre Febh, rideva come se avesse appena sentito la più divertente barzelletta del secolo. Rideva perché adesso aveva la certezza assoluta che il Mikawa fosse caduto vittima di un qualche plagio mentale. AHAHAHAHAH!!! Per un breve istante ci ho quasi creduto, sai? Che forse potevo avere commesso un errore di valutazione e che tu fossi sincero nelle tue azioni e senza alcun controllo. Ma questo? Alzò le braccia indicando il cielo dove la sirena suonava, anche se Gene oltre il muro ovviamente non poteva vederlo, visto il Rovesciamento Terrestre tra loro. Gene, tu mi conosci o dovresti conoscermi, invece sembra che tu abbia cancellato tutto ciò che sai di me. COSA VUOI CHE ME NE FREGHI DELL'OPINIONE PUBBLICA? Non dovrebbe importare nemmeno a TE! AHAHAHAHAHAH!! Pezzo di cretino, siamo a OTO!

    Vuoi cacciarmi PER LEGGE? Vuoi farmi fuggire come amico pensando che la mia reputazione abbia un peso? SEI DIVENTATO STUPIDO? Siamo a Oto, qui le cose pubbliche non hanno la minima importanza! Che vengano le forze del villaggio e si pieghino davanti a me! Spalancò le braccia, il suo discorso reso ancora più esagerato dall'influenza del chakra Hakai. Noi stessi non abbiamo denunciato Orochimaru quando abbiamo scoperto l'inganno del Nidaime Kokage...noi siamo andati da lui e lo abbiamo ammazzato di nascosto! Non servono a nulla le denunce pubbliche quando quello che conta è ottenere ciò che si vuole! In quel momento l'ilarità scemò, lasciando un viso serio e carico di crepitanti energie. Ma vedi...le forze di villaggio al tuo servizio non mi possono considerare un nemico. E non possono attaccarmi né cacciarmi. Perché in questo momento io agisco come SANNIN dell'Accademia. Avrebbe detto, facendo un passo avanti. In questo preciso istante avanzo la mia candidatura davanti ai Kage. Hohenheim mi conosce e so già che avrei il suo voto. Kensei è un mio discepolo oltre che stretto amico, quindi non si opporrebbe mai. Era intrigante come anche in forma di Oni il suo giudizio sugli altri fosse leggermente alterato. E l'Hokage qui può votare liberamente, ma anche se ottuso non lo è al punto da rifiutarmi il voto. La Consigliera invece può avallare la mia candidatura e quindi...resta solo il voto del Kokage. E noi siamo a Oto.

    TU voterai per la mia candidatura, in un duello ufficiale. Se vinci, me ne vado. Se vinco, tu mi confermerai Sannin col tuo voto.
    Con le sue azioni, come chi causava una profezia cercando di sventarla, il Mikawa aveva appena messo in modo qualcosa che avrebbe sancito l'esistenza di qualcosa che era l'ostacolo più grande e insormontabile al suo piano di un Impero! O hai forse paura di metterti in gioco? Oto e i tuoi soldati non seguiranno qualcuno che fugge davanti a un duello, non pensi? E in ogni caso...intendo ancora spezzare il giogo che hanno su di te. Un Sannin ha l'ordine di garantire l'esistenza dell'Accademia e proteggerla...e liberare un Kage da un controllo esterno è parte dei suoi compiti. FYODOR, SEI TESTIMONE. Se fuggirai la tua vita verrà annientata, il clone del Kage farà da garante. Prima che i soldati arrivassero c'era parecchio tempo, e lo Yakushi non aveva nemmeno provato a difendersi dalle accuse o dire che era stato il Mikawa a cominciare: non gli importava minimamente! Gene era un abile stratega e pianificatore, ma chiunque lo avesse plagiato gli aveva in qualche modo portato via qualcosa di essenziale per la riuscita del suo piano: la reale conoscenza, istintiva e non solo razionale, di Febh Yakushi.

    Nel mentre che parlava ovviamente Febh non era stato con le mani in mani per impedire al Kokage di scappare o agire in controtempo: aveva intrecciato le mani in una manciata di sigilli che avrebbero fatto comparire un costrutto simile a una catena draconica intorno al Mikawa, cercando di bloccarne ulteriormente i movimenti [Tecnica 2, 3 ed EXTRA, Azione 2]. Ma non era l'unico artificio dello Yakushi, infatti avrebbe ordinato a Mumei, ancora un serpente sotto il suo controllo, di aggredire a sua volta il Mikawa avvolgendosi assieme ad Hagane in modo da restare in contatto e serrare ulteriormente la presa sulle due gambe...il motivo era ovvio per Febh ma il Mikawa forse non avrebbe intuito cosa aveva in mente di fare [Azione 3]. Stretto nella presa di Hagane, ed eventualmente nelle spire rotanti della Catena di Seiryu, Gene non avrebbe avuto modo di muoversi nemmeno con spostamenti accelerati e sarebbe stato là, alla mercé dello Yakushi oltre la barriera, che assunse un tonico per ripristinare le energie, valutando quale sarebbe stato il momento migliore per iniziare a fare sul serio e usare anche le capacità della Fine Inevitabile [Azione 4]. E se mai il Mikawa avesse osato alzare la voce dichiarando che quello scontro non era equo, lo Yakushi avrebbe replicato con la massima serietà. Siamo a Oto. Smettila di umiliare te stesso. Hai forse dimenticato l'amor proprio?

    Poco distante il Kage aveva creato dei cloni ma lo Yakushi lo lasciò fare, aveva campo libero dal suo punto di vista, specie dopo la dichiarazione del voler essere nominato Sannin. Quanto a Tenchou...Raizen non avrebbe avuto risposta perché grazie alle sue arto Ogen era in vita, solo che questo non era percepibile senza enormi capacità mediche...e quindi il Drago dello Zenith non aveva motivo di intervenire.

    Febh Yakushi (Kaji?)

    Statistiche Primarie
    • Forza: 700
    • Velocità: 700
    • Resistenza: 775
    • Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 700
    • Concentrazione: 700
    • Intuito: 700
    • Precisione: 775
    Chakra
    59/125
    Vitalità
    20/21.5
    Slot Azione

    1. AdO con Hagane

    2. Sacrificato

    3. Presa con Mumei

    4. Tonico

    Slot Difesa





    Slot Tecnica

    1. Rovesciamento Terrestre

    2. Catena di Seiryu

    3. Hajime

    4. Mondo della Rotazione

    Note


    Ferita Lieve al torace
    Intralcio medio 2/2
     
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    Sannin...eh?

    XIX





    Quello che gli otesi chiamavano proficuo scambio di opinioni andava avanti, ingigantendo le tensioni interne al villaggio del Suono malgrado non ne desse ancora sintomo, tendendo ulteriormente quella corda correndo il rischio che si spezzasse. La regola del più forte non funzionava, non aveva mai funzionato, proprio grazie ad essa ora Oto rischiava di perdere uno o addirittura entrambe le risorse in grado di supportarlo, una perdita che avrebbe indubbiamente indebolito anche l’alleanza che li univa per quanto traballante.
    La prosperità non giungeva dalla forza, ma dalla capacità di trovare accordi, qualcosa che Diogene si era rifiutato di fare, agendo da stolto impulsivo per l’ennesima volta.
    Così, sotto i suoi occhi si consumava uno dei più grandi atti di cupidigia che mai avesse visto. Diogene trasportato dagli istinti diede al sangue modo di fluire, quasi lasciandosi ferire volontariamente mentre parlava sfogando col verbo ciò che il sangue non rovinava nelle sue azioni. Accusava Febh di inutilità, lo spogliava della sua identità di Yakushi e tentava con la sua autorità di bandirlo, cercando di far valere le leggi che lui stesso aveva ripudiato con i suoi gesti.
    Forse in quel comportamento c’era qualche verità: Diogene era consapevole di non poter battere Febh, stava cercando di convincerlo ad essere un nukenin perchè non esistevano banditi nel mondo ninja, solo traditori, e quelli il villaggio lo abbandonavano spontaneamente, ma gli altri erano concime o inquilini a tempo indeterminato delle prigioni.
    Cosa cercava di fare il più Sanguigno tra i Mikawa?
    Di sicuro non seguiva la prassi, e neanche la legge, malgrado tentasse di dimostrare che si impegnava a farlo.
    Pensieri complessi da portare a termine mentre infuriava la battaglia, la difesa esplosiva del Mikawa infatti lo stava per portare a difendersi a sua volta, ma Febh ribaltò il tatami come già altre volte lo aveva visto fare, demolendo la strategia del Gart stringendo la presa sulla sua gamba per poi sputare addosso alle regole che ora proponeva di rispettare. Ma proprio in quelle regole lo Yakushi trovò una sponda da puntellare per giocare secondo la burocrazia e fare un mischione tra usanze, leggi e organizzazione internazionale. C’era qualche falla in quel ragionamento ma non sarebbe stato lui a farla notare.

    Kensei amico e discepolo…
    Stupido allocco borioso.

    Lasciò il discorso in sospeso, senza fare allusioni all’incapacità di Kensei di provare realmente quel sentimento, evitando di dare sfogo alle ghiandole salivari mosse dal disgusto. L’allarme con le sue fesserie sparate ai quattro venti avrebbe riempito quegli istanti prima che riprendesse a parlare.

    Se pensi di avere due voti assicurati il mio puoi metterlo in saccoccia facilmente, avendo la maggioranza senza privare Oto e l’Accademia di un importante risorsa, anzi sarebbe un onore per il villaggio fregiarsi di un Sannin.

    Malgrado la situazione poteva essere una frase allettante per entrambi.

    Basta seguire fedelmente l'etica dei Sannin garantendo che i confini tra le nazioni accademiche restino invariati per non scontentare nessuno e preservarne le attuali leggi al fine di mantenere intatta la pace che dura da quasi cinquant’anni.
    Non avrò problemi a riconfermare il mio appoggio alla tua candidatura che ancora non avevamo definito, e la mia stima, non di meno la riconferma della liceità delle azioni che ti portano a discutere le azioni del tuo Kage.


    Un Sannin in casa era in effetti il peggiore degli scenari per Diogene, ed il migliore per un sostenitore dell’Accademia come lo era Raizen, non sapeva con quale spirito Febh aveva fatto quella scelta ma quel ruolo l’avrebbe posto a difesa di quell’alleanza in un ruolo che non conosceva i confini del villaggio ma solamente la pace di quella alleanza ed era l’alleanza che chiamava a sua difesa ora.
    Ma Diogene se fosse stato sufficientemente attento si sarebbe dovuto far insospettire da una particolare scelta di parole, Raizen aveva parlato di Riconfermare, una menzogna impossibile da scovare con le doti attoriali dell’Hokage e che poteva aprire ad un altro scenario: che il Kokage avesse attaccato proprio nel tentativo di disinnescare una nomina che si metteva di traverso ai suoi loschi affari.

    In questo scenario forse non è conveniente per nessuno rischiare la morte, visto che qualcuno ci ha già rimesso, oltre che Oto stessa.

    Accennò ad Ogen, della quale aveva raccolto il corpo, non le spoglie.

    Ma gli otesi siete voi, se non trovate argomento migliore della violenza essendo ad Oto il duello fonte di verità un Kage esterno a questa disputa e una consigliera dovrebbero essere testimoni sufficienti.
    Anche se temo che l’unico modo di non nutrire speculazioni sia di farlo davanti al popolo.


    Poche volte gli era sembrato di sprecare parole così come in quel momento, ma il solo pronunciarle le aveva trasformate in un arma anche se in quella situazione era complesso dire a favore di chi. Tenchou intanto era rimasto silente davanti al suo appello, la consapevolezza di aver mandato nel giusto luogo le sue parole l’aveva parzialmente rassicurato sulle condizioni di Ogen che continuava a tenere vicino a se insieme ad Hebiko, mentre il clone non aveva cambiato la sua posizione rispetto a Fyodor.

     
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