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- Hohenheim -.
SECONDO POST ATTIVO: Nel vivo del duello
Tratto dal diario di Hohenheim Kakita...
Giorno 16-9 del 2007Riassunto e difesa
“ perfetto...”
La mia strategia di attacco aveva funzionato alla grande...il mio avversario adesso portava su di se i segni del mio secondo Uchiaha shuriken ed ero riuscito a non farlo allontanare dall’acqua, anzi ce lo avevo addirittura buttato dentro. In realtà ,all’inizio quasi temevo di doverli usare entrambi, gli uchiha shuriken, pezzi così preziosi del mio ristretto equipaggiamento...ma dopotutto ne ero contento. Un sonoro splash si diffuse nell’aria quando il mio avversario cadde in acqua, ma subito dopo un suono molto simile a quello mi avvertì che stava riuscendo.
“ ha fatto presto il bestione...”
Tiratosi su si apprestò in una posizione che fosse consona al suo prossimo attacco. Io, che non mi potevo definire un maestro del taijutsu, già dalla postura mi resi conto dell’attacco che stava per compiere e , notando che la mia salda posizione di difesa era adatta a contrastare un attacco di quel tipo aspettai che arrivasse l’inevitabile. Il foglioso caricò il pugno destro e lo diresse verso il mio volto. Il pugno non era particolarmente veloce, tanto che mi fu abbastanza facile regolarmi di conseguenza. Siccome avevo il braccio sinistro portato avanti giusto di fronte il mio volto, in maniera da dare corpo allo spazio tra me ed il mio avversario, lo spostai un po’ verso il centro e subito dopo, quando il braccio avversario lo superò per cercare il mio viso , dall’interno lo spinsi verso l’estero facendo pressione sulla parte interna de suo avambraccio, in maniera tale da deviare il colpo alla mia sinistra...CITAZIONEOT/ Siccome devio il colpo e non lo schivo, non rientrando nelle tue ipotetiche , considero questo come l’unico attacco che mi porti in questo turno/OTAttacco
Il mio avversario adesso si trovava inevitabilmente sbilanciato in avanti sia per il colpo inferto ma soprattutto per la mia bassa statura che lo costringeva a muoversi in tal senso. Era un’occasione che non mi potevo lasciare scappare...
Veloce cercai di stringere la presa sul suo braccio attaccante, cosa che aveva una bassissima percentuale di non riuscita dato che il mio braccio sinistro già era a contatto con il suo. Semplicemente ruotai il polso sinistro e cercai di afferrare il suo con vigore. Se ciò fosse riuscito, il mio avversario si sarebbe trovato in una posizione scomodissima: il suo corpo era proteso in avanti con il braccio e il busto diretti verso il basso…una situazione ideale per la mia mossa. A quel punto avrei tirato il braccio bloccato a me facendogli continuare la sua corsa verso terra, contemporaneamente, spingendo con la mia gamba destra, avrei fatto perno sul piede sinistro, per ruotare il bacino così da trovarmi di spalle al mio avversario e con il braccio destro pronto ad inserirsi all’attaccatura della sua spalla sinistra. Il tutto sarebbe accaduto in una frazione di secondo, l’azione sarebbe risultata fluida sin dal principio dando vita ad una presa.
Se la proiezione fosse riuscita, il mio avversario si sarebbe ritrovato con la schiena a terra e a circa mezzo metro da me, in avanti. Due erano i modi in cui sarebbe potuto atterrare: di testa o di schiena. Avevo indirizzato la presa verso il primo dei casi, chiudendomi di più sulla testa e velocizzando la tecnica in modo da non dargli fiato (bassissimo di chakra nelle spalle [vel 175]). In entrambi i casi il danno sarebbe risultato ingente o almeno così sarebbe dovuto essere.
Se invece non fossi riuscito ad afferrargli il braccio, cosa veramente improbabile, avrei impastato un bassissimo nella gamba destra per sferrargli un calcio nel basso addome. Sarebbe stato un calcio dritto ma col piede parallelo al terreno. Questo più che risultare dannoso, data comunque la nostra vicinanza, mi sarebbe servito, sia in caso di parata sia che subisse il colpo, per darmi la spinta necessaria per allontanarmi da mio avversario.
Sia che la presa riesce che non, sia che il mio avversario non subisca il mio calcio avrei usato:CITAZIONETecnica del Velo di Nebbia - Kirigakure no Jutsu
Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
Posizioni Magiche: Scimmia ( Molto Veloce )
Descrizione: Questa tecnica crea una fitta nebbia che ricopre un area estremamente vasta (circa 100 metri quadrati) sfruttando l'umidità presente nell'aria, perciò non può essere utilizzata in luoghi troppo secchi. La vista normale diventa perciò inutile, sia per chi utilizza la tecnica che per i suoi compagni ed avversari. Si rivela invece perfetta per l'assassinio silenzioso solitamente accompagnato dall'abilità "Combattere alla Cieca". La tecnica dura fino all'esaurimento del chakra dell'utilizzatore o al rilascio della stessa. Per essere mantenuta ha bisogno di un consumo Bassissimo per ogni turno escluso il primo.
Tecniche di vento con un consumo pari o superiore a medio che agiscono in tutta l'area influenzata dalla nebbia la possono dissolvere completamente.
Tipo: Ninjutsu
Livello: 5
Consumo di Chakra: Basso
E mediante un movimento gratuito avrei modificato la mia posizione spostandomi alla mia destra di 1.5 metri, nella solita posizione di guardia.Memorie di uno studente,
Hohenheim KakitaSPOILER (click to view)Caratteristiche psicofisiche:
Forza: 137.5
Velocità: 162.5
Resistenza: 137.5
Agilità: 162.5
Chakra:
1 caso 72.5/100
2 caso 75.5/100
Danni: Illeso
Stato mentale: Concentrato, ma eccitato dalla battaglia
Note equip:
2 Uchiha suriken lanciati
Azioni:
1 slot difesa: deviazione con braccio sinistro
Primo caso:
1 slot azione: presa braccio destro avversario
2 slot azione: proiezione
Slot tecnica: Tecnica del velo di nebbia
Mov gratuito: spostamento di 1.5 metri a destra
Secondo caso:
1 slot azione: presa braccio destro avversario
2 slot azione: calcio destro( addome)
Slot tecnica: Tecnica del velo di nebbia
Mov gratuito: spostamento di 1.5 metri a destra.
