Esequor

Livello D

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  1. Squall Uchiha
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    Riunione al chiosco



    Stava ancora camminando, quel giorno il suo progredire era incredibilmente lento, sembrava quasi che la pesantezza dei pensieri che attraversavano la sua mente gravasse anche sulle sue gambe e lo costringesse ad un'andatura rallentata.
    Nella sua mente si susseguivano le immagini di quella dannatissima sera, ormai molto lontana, nel passato del giovane Uchiha, nel quale provò forse il dolore più grande che un bambino possa provare, la perdita della madre, era riuscito a buttarsi il passato alle spalle, a non pensarci più, ma ora con il racconto di Sasori tutto era inesorabilmente riaffiorato e il carattere di Satori era inevitabilmente incappato in una involuzione, per tutto quello che era riuscito ad ottenere fino ad ora.
    Mentre ritornava al chiosco del ramen qualche goccia lambì il suo viso, Satori alzò lo sguardo verso il cielo fermandosi per qualche istante, minacciava di piovere da un momento all'altro, avrebbe fatto megio a sbrigarsi o sarebbe stato in pessime condizioni una volta arrivato.
    Per sua fortuna non macava molto al chiosco, lo raggiunse un attimo prima che iniziasse a scendere la pioggia.
    Entrato nel locale si guardò rapidamente intorno, cercando di individuare i suoi punti di riferimento in quel luogo che conosceva abbastanza da quando aveva iniziato a frequentarlo dopo gli allenamenti, vide i tavoli messi al solito posto e andò a sedersi nel suo posto abituale accanto al bancone, non amava chiacchierare con l'oste, ma gli piaceva sentire le sue chiacchiere allegre con i clienti che lo tiravano su di morale, la sua allegria era in qualche modo contagiosa.
    Appena si sedette qualcosa lo turbò, era molto sensibile ai cambiamenti e l'atmosfera era strana in quel luogo, l'oste non era allegro come sempre, i suoi movimenti sembravano incerti, quasi come se fosse molto nervoso, come se avesse paura che qualcosa di strano dovesse accadere da un momento all'altro, inoltre poco accanto al suo tavolo c'era una sedia diversa dalle altre che l'Uchiha non aveva mai visto.
    Dettagli che potevano essere irrilevanti per quella che era la loro missione, ma decise di parlarne comunque con i suoi compagni e rimase al suo tavolo in attesa di Sasori.
    Arrivò di lì a poco e chiamò i membri del gruppo che riconobbe con un gesti della mano, Satori non sapeva con chi avrebbe avuto a che fare oltre Sasori, ma vide che anche un altro ragazzo, visibilmente appartenente al suo clan, si alzò e si diresse al tavolo di Sasori, anche lui dunque sarebbe stato il suo compagno.
    Si sedettero al tavolo e Sasori prese la parola iniziando dalle presentazioni, dopo fu il turno dell'altro ninja che disse di chiamarsi Edo.


    Io sono Satori piacere di conoscervi.

    Saranno dunque loro i miei compagni in questa missione? Bene sembrano tipi affidabili.

    Poi Sasori passò subito al òpunto della situazione, anche lui sembrava essersi accorto dei cambiamenti che erano avvenuti in quel posto, e era deciso a fare luce sulla questione chiedendo al vecchio.

    Ottima idea, anch'io mi sono accorto che qualcosa non andava quando sono entrato e chiedere al vecchio sarà un buon punto di partenza, siamo tutti d'accordo?

    Se tutti sarebbero stati d'accordo allora:

    Bene, allora Sasori andrai tu a chiedere?
    Noi intanto potremmo cercare di osservare la sedia senza dare troppo nell'occhio, magari sedendoci al tavolo.


    Satori espose la sua idea aspettando un'affermazione da parte di Sasori e gli altri, avrebbe poi agito con i trestanti emmbri del gurppo per scoprire cosa avesse di strano quella sedia.

    Se c'è qualche obiezione allora:
    Satori sarebbe stato pazientemente ad ascoltare l'obiezione del suo compagno decidendo poi con gli altri la soluzione migliore da adottare.

    In ogni caso:
    Alla fine delle indagini sarebbero usciti dal chiosco, Sasori gli indicò la direzione che dovevano prendere secondo ciò che aveva scritto nel foglio, quindi iniziarono a camminare verso la meta.
    All'improvviso, Edo venne fuori con un nome per il gruppo, Satori lo guardò con un'espressione mista di sorpresa e disgusto.


    Perdonami ma non mi piace molto come nome, inoltre non ne vedo la necessità.
     
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18 replies since 26/9/2007, 15:18   639 views
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