Esequor

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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    -Parlato-
    /pensato/
    Titolo


    *Meeting and search*



    Il primo incontro con il gruppo. A caccia di indizi

    Sasori, dopo aver terminato il suo lavoro per formare una squadra, decise di recarsi al chiosco di ramen. Lì avrebbe incontrato i suoi compagni per quell’avventura; si chiedeva, in cuor suo, se fossero le persone giuste, adatte, a svolgere quel ruolo. Aveva dentro di sé una rabbia, per non poter svolgere quello che lui, sentiva come personale, privato. Al contempo, era, invece,contento che, per la prima volta, potesse legare con qualcuno del suo clan. Si era sempre allenato da solo, era andato avanti con le sue forze, grazie anche all’aiuto di suo padre, guida e modello importante nel suo modo di essere ninja.
    Mentre pensava questo, percorreva a passi lenti la strada che, dal quartiere degli Uchiha, portava al ramen. Aveva un’espressione assente, la mente era persa nei suoi pensieri più nascosti. La gente che incontrava durante la camminata erano come invisibili, inesistenti , per quanto era assorto nelle sue riflessioni. Venne richiamato alla realtà, dalle grida del centro del villaggio, così caotico, con il suo ritmo frenetico.
    La sua espressione era cambiata. I suoi occhi ora erano pieni di volontà, determinazione ma anche impazienza. Pensava che i suoi compagni sarebbero stata quella possibilità in più di trovare indizi. Era convinto che chiunque avesse incontrato al ramen, avesse comunque le carte in regola per la “sua” missione. Era immerso in quei pensieri, quando, una folata di vento accarezzò i capelli scuri del giovane, per poi, investire delicamente, come una carezza, i suoi caratteristici lineamenti, per poi, passare, oltre la sua figura.
    L’aveva risvegliato come da una profonda meditazione, riflessione. Si accorse solo ora che il sole aveva lasciato posto all’oscurità causata da delle nuvole, scure , che non promettevano nulla di buono. Decise di affrettarsi, anche se oramai era, pressocchè, arrivato alla sua destinazione.

    Una volta arrivato al chiosco del ramen, luogo di incontro, decise di entrare, per conoscere i suoi compagni di missione. Non appena varcò la soglia, i suoi sensi erano allerta, il suo sguardo era preciso e attento. Non gli sarebbe sfuggito nessun dettaglio o particolare. Era determinato a cogliere il più piccolo messaggio, che gli si sarebbe presentato, di qualsiasi natura fosse.
    Si guardò intorno, il locale aveva sempre l’aspetto caldo ed accogliente di sempre.Era tutto al suo solito posto, però, notò ad un tavolo vuoto un particolare: una sedia con colore differente dalle altre. Si ricordava che ,le sedie erano tutte di un arancione salmone, mentre i tavolini di un rosso fuoco, era arredato con dei colori caldi; ogni tavolino era contornato da quattro sedie. Invece, stranamente,al tavolino osservato, c’era una sedia blu che, ovviamente, spiccava tra quei colori così accesi e vivaci.
    Pensò che non fosse una coincidenza, così decise che, non appena avrebbe incontrato i suoi compagni, gliel’avrebbe fatto notare. Oltre a questo, notò che nel locale il suo anziano gestore non si tratteneva con i suoi clienti. Questo era davvero strano, quando andava dopo gli allenamenti per l’Accademia a consumare il tanto sudato pasto,entrando, c’era un clima allegro e familiare. Ora invece c’era solo il vociare della gente ai tavoli.Il locale sembrava praticamente vuoto senza le grida e le risate che il vecchio, esprimeva, mentre intratteneva la clientela.
    Inoltre la sua espressione, la diceva lunga sul suo stato d’animo: occhi sbarrati nel vuoto, una goccia di sudore che, leggiadra, scendeva sul suo volto che aveva un’espressione tesa, quasi come fosse successo qualcosa di grave in precedenza, magari temendo una ritorsione nei suoi riguardi. Era da un po’ di tempo che non passava al locale,era ignaro di cosa fosse accaduto. Così pensò di andare a parlare col vecchio, per informarsi sulle ultime novità, cercando magari di scoprire qualcosa, su quell’insolita coincidenza della sedia differente.
    Pensò che non appena avesse trovato i suoi compagni, li avrebbe messi al corrente dei suoi pensieri e delle sue intuizioni.
    Mentre pensava questo, osservò gli avventori seduti ai tavoli e notò, ad un tavolino, tre ragazzi che dai lineamenti e dai capelli, oltre che dall’abbigliamento, erano senz’altro appartenenti al suo stesso clan.
    Finalmente li aveva trovati. Si mise seduto con loro e si sarebbe presentato.

    - Vi ringrazio per aver accettato. Sono Sasori piacere di conoscervi-

    Una volta presentatosi, avrebbe aspettato che, anche gli altri ragazzi, facessero altrettanto; in seguito avrebbe preso parola, facendo in modo che, solo il gruppo, sentisse quello che aveva da riferire,far notare.


    - Non so se anche voi ci avete fatto caso quando siete arrivati... Il vecchio che di solito, quando vengo qui, si intrattiene di frequente con i suoi clienti, oggi è strano. Ha un'espressione assente non parla con nessuno...non vi sembra un pò strano?
    Inoltre l'arredamento è stato cambiato, è comparsa ad un tavolo insieme dalle altre. Prima erano tutte uguali. Ora ce ne è una diversa.-


    Mentre li informava indicò, con discrezione, il tavolino “incriminato”. Una volta detto ciò, aspettò qualche commento da parte del gruppo; quindi propose di andare a parlare con l’esperto ristoratore.
    Anche in questo caso, avrebbe aspettato commenti e considerazioni a riguardo.

    -Progongo di parlare con il vecchio, domandando,cautamente, per estorcergli degli indizi per il suo strano comportamento e su questo singolare, quanto strano, cambio di arredamento. Andremo tutti. Ovviamente non costringo nessuno, chi vuole venire è ben accetto.-

    Inoltre, dopo aver scambiato quattro chiacchiere con l’anziano commensale, avrebbe chiesto a lui la strada per il bosco di Konoha dove quel cartiglio indicava il primo indizio. Quelle parole risuonavano imperiose e sicure nelle sua mente:

    / In ricordo di tua madre, trova la verità.
    Cerca dei compagni e recati in mezzo alla foresta, appena fuori Konoha.
    Accanto ad un albero secolare troverai una risposta./



    Non vedeva l’ora di conoscere qualcosa, di sapere la verità. Era contento dei compagni scelti per questa missione rispondessero alle sue aspettative, almeno così sentiva.


    *Talking to old man*



    Dunque, si erano presentati,si erano conosciuti; ognuno espresse il suo giudizio sul da farsi. Regnava un clima sereno,di tranquillità,sembrava che, i quattro, si conoscessero da una vita. Sasori rimase soddisfatto di aver trovato degli ottimi compagni.
    Rispose a Edo senza mortificarlo, o comunque senza fargli notare, minimamente, l'inutilità della sua proposta, con molto garbo e con una espressione rilassata, ma comunque naturale, si rivolse al giovane:

    -Non credo che sia necessario, non sentirti offeso o comunque inutile. Prima o poi, ognuno metterà in luce le proprie qualità. Ora il lavoro di squadra è un'esigenza primaria.-

    Detto questo,assunse la sua solita espressione di indifferenza. Era soddisfatto di come aveva risposto al compagno; sperava che avesse compreso appieno il significato delle sue parole.

    /Spero che non se la sia presa, non avevo intensione di ferirlo. Ho solo espresso una mia opinione./

    Mentre stava pensando questo, Satori prese parola, aveva notato un grande entusiasmo, una grande energia che gli trasmetteva, stava bene in sua compagnia, non sapeva di preciso cosa lo attirasse di lui, ma sembrava apprezzare la sua proposta, nascondendola, con ingegno, per non nuocere a Edo.
    Rispose con tranquillità e con chiarezza, stando attento a parlare in modo tale che solo i quattro studenti fogliosi avrebbero sentito le sue parole....

    -Secondo me sarebbe meglio andare tutti, in modo tale da avere maggiori probabilità di ottenere informazioni. Si potrebbe fare in modo di attaccar bottone con il brutto tempo, dicendogli magari di apprezzare il locale per la sua cucina; insomma dobbiamo cercare di parlare con lui, dimostrandoci disinteressati, ma comunque discreti. Non dobbiamo essere troppo invadenti.
    Comunque visto che sono cliente affezionato del locale, gli farò presente la novità nell'arredamento. -


    Sapeva che stava andando sulla pista giusta. Inoltre il tempo non avrebbe facilitato la loro escursione nel bosco. Sentiva che non poteva deludere i suoi compagni, suo padre ed infine il clan. Per questo avrebbe dedicato tutto sè stesso in questa missione. Non avrebbe mancato l'obiettivo era determinato, motivato più che mai, di andare fino in fondo.
    Il suo sguardo era pieno di desiderio, rivincita, volontà. Sembrava brillare per la sua determinazione, ora ardente e piena mai come ora.Guardava intensamente l'anziano mensale dietro il bancone in modo indiretto. Decise che era il momento di agire. Anche se, Hiroshi pensava che fosse una perdita di tempo,Sasori si sarebbe comunque alzato con i suoi compagni e sarebbe andato lì dall'esperto ristoratore. Se l'avesse seguito non gliel'avrebbe di certo impedito...

    Una volta arrivato al bancone, con molta naturalezza, avrebbe chiesto con un'espressione indifferente, celando qualsiasi emozione o indizio che avrebbe portato l'anziano a capire che la sua era una domanda mirata, quella che stava per fare:

    -Salve, sono un abituale avventore di questo posto; il cibo è ottimo l'ho degustato molte volte, l'ambiente è molto caldo ed accogliente. Ultimamente non ho potuto avere il piacere di consumare il pasto,di questo mi rammarico, però, oggi, entrando nuovamente nel suo delizioso locale, ho notato un particolare,che mi ha incuriosito, come mai una sedia è diversa dalle altre?
    All'inizio pensavo fosse una coincidenza,poi guardando le altre sedie, ho notato che erano tutte dello stesso colore, mi è sembrato strano. Gliel'ho chiesto per curiosità-


    Dopo aver detto quelle parole avrebbe fatto una pausa e dopo aver sentito la domanda dell'anziano ristoratore avrebbe nuovamente preso parola.

    -Sfortunatamente non sono passato, di frequente, qui visto che avevo di faccende da sbrigare, così sono passato a vedere se era il solito locale tranquillo di sempre oppure è successo qualcosa di particolare in questi giorni? Sa,mi piace essere aggiornato sugli ultimi avvenimenti che accadono, qui, nel villaggio. -

    Aveva terminato, sperava di ricevere un indizio, da parte dell'anziano mensale, ma non si faceva troppe illusioni.
    Almeno sperava che i suoi compagni, avrebbero portato avanti la conversazione con lui, cercando di fargli scappare qualche informazione che non voleva rivelare. Confidava nelle loro singole capacità.
     
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