-ALTRO-Classe 1 - Sezione I

Sensei: Isidor Inuzuka, Keita Kitase, Shin Raven, Hante Uchiha.

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  1. Hante
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    Old Memories



    Prologue.



    Quattro mesi. Un lasso di tempo che all'apparenza può sembrare interminabile, ma che sostanzialmente vola via col vento del passato, per favorire quello del presente. Per Hante, quei quattro mesi attraversarono la sua vita in una rapidità inverosimile, lasciando in lui un'impronta di maturità, prima che potesse divenire a tutti gli effetti un ninja. Non poté che trattenere un sorriso nel leggere una formale missiva dell'Accademia che richiedeva la sua presenza come aiuto-sensei di un Corso Genin, evidentemente i precedenti in quel ruolo avevano fatto sì che i suoi superiori tenessero conto delle maturate capacità di Hante, che avrebbe accettato senza replica quel ruolo e si saerbbe recato ancora una volta in quel luogo in cui dimoravano vecchi ricordi e nostalgie d'un tempo che pareva remoto. Non poté che riconoscere l'avidità di particolari espressi in quella missiva, che di fatti non celavano riferimenti alcuni a persone, cose e luoghi che sarebbero state alla base di un buon inizio di Corso, quantomeno. Sperava, in cuor suo, di aver a che fare con un circolo di apprendisti dotati, in modo tale da dover istruire una mente ed un corpo già predisposti, o almeno contribuire nell'istruzione, per potere, in futuro, constatare i frutti della maturazione in un suo allievo. Fuori dalla finestra della sua stanza, era percepibile l'entusiasmo dei ragazzi nel prepararsi alla prima tappa verso la realizzazione del loro sogno e Hante si riconobbe alla perfezione in quei bambini, quando anch'egli ricevette la fantomatica missiva di invito alla partecipazione dei Corsi, con uno spirito gioviale ed una volontà attiva, guidata dall'allegria di circostanza. Sarebbe stato divertente assistere a quello scenario, un'altra volta, seppure in vesti del tutto differenti.

    [...]



    Lenti e goffi passi guidarono l'Uchiha all'entrata dell'edificio accademico, intento a beccare, col suo sguardo, una bacheca che gli avrebbe chiarito tutti i dubbi con il quale si era svegliato quel giorno. Guardandosi intorno poté solamente riscontrare allegria su ogni volto presente, l'inizio dei corsi era sempre stato grossomodo un evento speciale per tutti, com'era giusto che fosse, d'altronde i piani alti del villaggio si apprestavano a testare e sviluppare le qualità dei loro apprendisti. Non riconobbe alcun volto amico, ma non se ne fece cruccio, scrutando minuziosamente la sezione della bacheca riguardante la disposizione dei corsi, poté liberare un esclamazione di soddisfazione: presto o tardi avrebbe rivisto due importantissime persone di ciò che definiva inappropriatamente passato.

    - Keita ed Isidor ! Non posso crederci, li ritroverò proprio dove li ho lasciati !



    Nemmeno si curò del fatto che stava occultando la bacheca ad altri occhi, tale era lo stupore. La funzione del corso si sarebbe svolta proprio all'esterno degli edifici dell'Accademia e, conoscendo Isidor, non c'era da meravigliarsi, in fondo era sua consuetudine andare fuori dagli schemi. La strada, o più correttamente il sentiero che conduceva alla radura adibita alla classe di Isidor era ormai una visione lapalissiana nei suoi ricordi, tale era la consuetudine con la quale ogni giorno l'Uchiha si recava in quel luogo. I suoi passi si alternavano in una frenetica sequenza, Hante era conscio del fatto che di lì a poco avrebbe rivisto il ragazzo che abitudinalmente chiamava sensei, e che avrebbe continuato a fare, imperterrito e noncurante delle circostanze completamente variate. Non riconobbe, tra la lista esposta in bacheca, alcun nome familiare tra quelli degli studenti, sebbene poté constatare la presenza di un Akimichi, un esponente di uno tra i clan più prestigiosi di Konoha, noto più che altro per l'esiguo numero dei suoi membri. Strinse la collana di diamante che recava al collo, custodita gelosamente sin da quando Isidor la donò a tutti gli studenti della vecchia classe 1, e inesorabilmente riaffiorarono i ricordi, chissà se l'Inuzuka era cambiato in quei quattro mesi.


    [...]



    Una quercia secolare faceva la sua maesosta comparsa al centro della radura, rivelando un teatrino di persone ed animali. Passando distrattamente lo sguardo su ogni figura, lasciò che un sorriso prendesse forma sulle sue labbra, quei rari sorrisi carichi d'emozione a cui si lasciava andare in ben poche occasioni nella sua vita.

    « Isidor-Sensei, noto che sei molto cambiato dall'ultima volta che ti ho visto e posso tranquillamente dire lo stesso per Shuko. »



    Pronunciò cordialmente quelle parole, era molto felice di aver incontrato la persona che rappresentò il suo primo tutore in ambiti accademici, una persona di cui conservava ottimi ricordi.

    « Keita Kitase ! Anche tu sei cambiato moltissimo, mi fà molto piacere rivederti. »



    Era attualmente impossibilitato a pronunciare parole di qualsiasi altra entità, i convenevoli non erano di certo una sua specialità. Keita, giovane ninja di talento, infermiere di Konoha e noto shinobi nella comunità della Foglia, impossibile non conoscerlo, averlo come collega sarebbe stata una gran bella esperienza.
    Terminate le presentazioni, si rivolse agli allievi, con un tono leggermente più cupo rispetto a quello con il quale si rivolse a Keita ed Isidor, d'altronde ostentare un minimo di serietà e superiorità era divertente.

    « Salve, ragazzi. Il mio nome è Hante Uchiha, Genin della Foglia e vostro aiuto-sensei per il corso che vi accingete ad intraprendere. Vi avviso che se avete l'intenzione di abbandonare il corso, ciò si ritorcerà contro di voi ed il vostro futuro in Accademia, sia chiaro. »



    Era sicuro di non dover aggiungere altro, d'altronde era una persona di poche parole.

    « Ah, ciao anche a te, Raven. »




    CITAZIONE
    Narrato
    « Parlato »
    - Pensato

     
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50 replies since 26/9/2007, 21:04   962 views
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