L'Arena

[Ambientazione]

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  1. Godsan
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    Shinnyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy...

    Un urlò che interruppe la tranquillità dell'arena. La tranquillità dei presenti. Degli amministratori dei villaggi con i loro seguiti. Non persone a caso. Persone rinomate erano quelle che dovettero, o dovevano, scansarsi gioco forza quando un fulmine umano si piombò addosso alla massima velocità consentitagli.
    Quel pazzo umano, shinobi forse - dato il coprifronte della Nebbia - non era altro che Godsan.

    Aveva corso a perdifiato per le strade di Oto. Aveva paura di venir fermato. Un kiriano ad Oto non era del tutto normale sebbene nel periodo del torneo.
    Tuttavia ebbe la fortuna di passare incolume tutte le vie fino a giungere a quello che si presentava come un imponente edificio dalla forma circolare.
    Esso aveva tutte le caratteristiche per sembrare un'arena.
    Non ci volle molto per trovare l'entrata, chiedere alle guardie dove si trovasse la sala delle delegazioni e salire.
    Aveva lasciato detto il suo nome e i guardiani non s'erano scomposti più del dovuto.
    Evidentemente sapevano chi poteva passare e chi no.

    Godsan piombò addosso a Shinodari.

    Che piacere rivederti! esclamò con un sorriso sulle labbra e gli occhi luccicanti.

    La stava abbracciando, per quanto potesse aiutare la scomoda posizione e la minuta figura di lei.
    Un lampo di shock.

    Oh cavolo! Il regalo...

    Il genin si accorse di come i due corpi stessero schiacciando quel già malfatto regalo.
    Si distaccò da lei, anche per non rischiare di compromettere la delegazione kiriana. Per quanto riguardava il dono, invece, pensò bene di aspettare, di ritagliarsi un attimo di tempo per rimetterlo in sesto e poi consegnarlo. Aveva tutto il giorno davanti a sè.

    Si ricompose Godsan salutando con un inchino formale le già conosciute kunoichi di Suna e poi volgendosi anche verso quelle che parevano le due guardie di Shinodari.
    Una piuttosto normale, vestiva elegantemente ed era certo di non averla mai vista.
    L'altra invece incuriosì il genin da quel vestiario, quella carnagione così perlacea e dalla sua atonia.

    Piacere, Godsan di Kiri. Guardia dell'Amministratore Shiltar Kaguya. disse loro. Perdonate l'irruenza ma la sensei Shinodari mancava ai miei occhi da diverso tempo e beh...son felice di rivederla. Tutto qui. Non guardatemi male... piagnucolò sull'ultimo il genin.

    Se tutto fosse andato liscio si sarebbe schierato sempre alla destra di Shiltar. A meno che Etsuko non gli avesse chiesto l'incontrario.
    Poi nell'evolversi della giornata, avrebbe tentato di trovare un posto isolato e tranquillo dove tirar fuori il pacco regalo, sistemarlo e rimetterlo al suo posto.
    Più tardi l'avrebbe consegnato a chi di dovere. Si ricordava le parole dette quel giorno a Castlevania. Ed era anche uno degli unici modi per ringraziare colei che gli aveva dato la sua disponibilità durante le lezioni e gli addestramenti.

     
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95 replies since 16/10/2007, 16:27   2817 views
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