"Takagi" contro "Hohenheim Kakita"

"Oto" contro "Kiri"

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. - Hohenheim -
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,182
    Reputation
    +177

    Status
    Offline

    QUARTO POST ATTIVO: End of game?



    Tratto dal diario di,
    Hohenheim Kakita



    Riassunto e difesa



    La strategia da me adottata per compiere l’attacco aveva dato i suoi frutti. La copia riuscii, anche se per poco, a bloccare le braccia la mio rivale il quale si trovò inerme di fronte alla mia wakizashi. Ma i miei sensi erano ancora annebbiati, cosa che non calcolai inizialmente.
    Alla mia esclamazione il ninja di Oto non si scompose, ma reagì con foga.
    La mente lucida ma il corpo non reagiva bene agli imputi che gli dava. Molto astutamente, approfittando di questa mia debolezza, con un repentino scatto il mikawa saltò all’indietro. In realtà la sua azione non fu così rapida. Aveva la copia che lo intralciava attaccata alle spalle e , anche se esercitava una forza non eccessiva, comunque recava una certa resistenza. Aveva ancora i pesi addosso e questo rendeva le sua azioni molto a rilento. Nonostante tutto, forse per uno scatto di disperazione forse per quale grazia divina, riuscì ad evitare la mia lama. Eppure l’avevo visto prepararsi allo scatto, la sua posizione era inevitabilmente adibita a tale scopo. I miei riflessi non furono abbastanza rapidi e la lama, che era attaccata collo di takagi, non riuscì a trafiggerlo, prendendo solamente di striscio la guancia destra.

    Mi sconcertai delle mie condizioni...ma che tecnica infernale aveva usato su di me quel ninja? Non si poteva sbagliare da una distanza così ravvicinata eppure io, il quale mi ero sempre vantato della mia velocità, mancai il l’obbiettivo. Ma non c’era tempo da perdere...la mia condizione stava appena migliorando ma non avrei resistito ad un attacco portato in mischia.

    La mia copia fu travolta dall’azione del mio avversario e inevitabilmente si disfece, non potendo sopportare un urto così eccessivo. Ritornata in forma d’acqua bagnò completamente il mio avversario che vi passò attraverso e rimase per il resto a terra.

    Ora ero senza difese. Io e il mio avversario soli in mischia. Speravo infatti di poter mantenere almeno per un altro po la copia così da potermene servire in fase difensiva. Ero ben conscio, infatti, del fatto che le mie condizioni non mi potevano garantire l’incolumità.

    Takagi partì rapido. Impugnata quella che nella mia recente miopia mi appariva come una spada di media lunghezza, egli si avventò contro di me. Io intanto avevo la wakizashi sfoderata e la impugnai a due mani tenendola frontalmente a me con la punta verso l’alto. Il colpo sferrato era di facile intuizione. Un largo fendente a mezz’altezza da destra verso sinistra. Le movenze del corpo di Takagi lo preannunciarono vistosamente. Siccome non ero in grado, o almeno non me la sentivo, di tentare una schivata, strinsi la presa sulla wakizashi e, abbassata leggermente ad altezza sterno, aspettai semplicemente che il corpo si infrangesse sulle mie difese. Non dotato di una forza così eccessiva, l’impatto fu si forte ma largamente sopportabile.

    Ma l’otese probabilmente aveva studiato questa mia possibile reazione e si ere preparato di conseguenza. Quasi non me ne accorsi che un kunai stava viaggiando velocemente verso il mio basso ventre. Realizzai che era troppo veloce e che schivarlo o pararlo sarebbe stato al di fuori della mia portata. Inevitabilmente quel colpo sarebbe andato a segno. Ma in questa consapevolezza un nuovo fuoco si accese in me.

    “ Cadrai con me allora!!!!!”



    Attacco



    Il kunai stava già perforando le mie carni che io con la wakizashi, stringendo i denti per il forte dolore, mirai in un punto non ben definito all’altezza del suo diaframma. L’affondo sarebbe stato portato, seguendo la teoria del subisci e mena, quasi contemporaneamente all’attacco avversario, con entrambe le mani. Io riportai una ferita leggera e due lievi dall’offensiva avversaria ma il mio colpo essendo l’arma che usavo molto più letale avrebbe, qualora avesse colpito, inferto danni molto superiori.

    Il mio avversario alla fine della sua fase offensiva ingerì un tonico, che io per il mio stato confusionale non riuscii bene a definire. Ciò nonostante non mi importava, la battaglia era finita...il mio avversario probabilmente non sen’era nemmeno accorto. Un sorriso, leggermente inclinato dal dolore che veniva dall’inguine, si stampò sulle mie labbra mentre lasciavo cadere la wakizashi. Anche quella infatti era ormai inutile. Il mio avversario mi avrebbe quindi visto camminare nella sua direzione, fermarmi e incominciare a comporre sigilli.

    CITAZIONE
    Prigione Acquatica (Suirou no Jutsu - Water Prison Skill)
    Villaggio: Kiri (Orig. Cascata)
    Posizioni Magiche: ???
    Descrizione: Questa tecnica permette di imprigionare un nemico che sia a contatto con una discreta quantità di acqua (almeno un'equivalente di 10 litri entro un metro dal bersaglio). Il ninja crea una sfera d'acqua imprigiona l'avversario immobilizzandolo (all'interno quindi non è possibile respirare, inoltre muovere braccia e gamba sarà impossibile per un pari energia, difficile per un energia superiore e mediamente complesso per un energia 2 volte superiore). Finchè l'utilizzatore mantiene il contatto con la sfera con almeno una mano è molto difficile che l'avversario riesca a fuggire; altrimenti il jutsu sarà annullato in pochi istanti. La tecnica dura fino all'esaurimento del chakra dell'utilizzatore o al rilascio della stessa. Per essere mantenuta ha bisogno di un consumo Bassissimo per ogni turno escluso il primo.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Medio)

    Non avrebbe avuto importanza qualsiasi movimento o azione che avrebbe potuto compiere. Tutto ad un tratto avrebbe sentito una massa d’acqua che lo stava per avvolgere e presumevo si sarebbe stupito del fatto che quell’acqua non veniva dal lago lì vicino, bensì dai sui stessi vestiti e dall’acqua che lo circondava anche a terra.
    Probabilmente, Takagi aveva pensato al clone d’acqua solo come ad un mero diversivo d’attacco, In realtà era molto di più...una pedina essenziale nel mio piano strategico.
    Secondo i miei calcoli l’acqua generata dal clone era pari a 10 litri, una quantità più che sufficiente per generare una gabbia d’acqua. Comunque anche se, per qualche assurdo motivo, l’acqua non sarebbe bastata, a meno di un metro da me c’era il lago da cui ne avrei potuta attingere in grandissime quantità. Questo anche se il mio avversario avesse tentato una fuga.

    Inutile dire che la gabbia, qualora avesse avuto successo, sarebbe stata mantenuta per il rimanente tempo dell’incontro (due round).
    Dopodichè avrei liberato il mio avversario sia se fosse svenuto per mancanza di ossigeno sia se fosse rimasto lucido. Gli avrei detto:

    “ E' stato un bel combattimento ma adesso il tempo per noi è finito. Alla prossima, giovane dei Mikawa !”



    ...memorie di un genin,
    Hohenheim Kakita



    SPOILER (click to view)
    Caratteristiche psicofisiche:

    Forza: 137.5
    Velocità: 162.5
    Resistenza: 137.5
    Agilità: 162.5
    Chakra: 15/100 (due bassissimi per il mantenimento della tecnica)

    Danni: ferita leggera tra braccio sx e petto, ferita leggera + due lievi all'inguine

    Stato mentale: stanco ma fiducioso

    Note equip:
    3/7 kunai - 1 kunai provvisto di filo e bombacarta
    1/5 shuriken
    1/2 shuriken gigante
    Wakizashi a terra

    Slot azione: difesa
    1 Slot difesa: parata con wakizashi
    2 Slot difesa. subisci e mena

    Slot azione: attacco

    1 Slot attacco: subisci e mena
    Slot tecnica: prigione acquatica
     
    .
11 replies since 17/10/2007, 21:52   265 views
  Share  
.