-ALTRO-Classe 1 - Parte Pratica

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  1. Isidor Inuzuka
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    Situazioni di emergenza sono quasi il pane quotidiano di ogni ninja. Appaiono quando meno te lo aspetti e sei costretto ad affrontarle e a vincerle, mettendo a rischio la tua stessa vita. Una sensazione opprimente lo colse gia quando vide un uomo in affanno che correva verso di lui, agitando un braccio convulsamente, quasi a volerlo chiamare a se. Avevano appena finito gli ultimi argomenti teorici, il che avrebbero comportato alla fine del corso. Tranquillizzò l'uomo, che nel frattempo consegnò ad Isidor un foglio di carta stropicciato. Lesse velocemente il contenuto, mentre chiamò a raccolta il resto del gruppo compresi i sensei. Non sembrava avere un'aria preoccupata, ma il movimento convulso degli occhi nel leggere la missiva tradiva ogni pensiero. Solo dopo aver finito, illustrò la situazione agli altri presenti.

    - Un gruppo di banditi ha appena saccheggiato una locanda nelle vicinanze. l'Amministrazione ha richiesto la mia presenza per risolvere la questione, tentando di raccogliere un gruppo di almeno 4 persone, per facilitarmi l'impresa. -

    Sorrise, mentre dava un ultimo sguardo alla lettera, prima di buttarla a terra. Sapeva esattamente ciò che doveva fare. Mancava solo un' ultima cosa prima della fine effettiva di quel corso Genin, ovvero la parte pratica che neanche si era preso la briga di progettare assieme agli altri sensei. ed era quella l'occasione giusta per effettuarla. Quale modo migliore di una missione per testare le vere capacità dei possibili neo-Genin? Fece mente locale per programmare in modo più dettagliato il da farsi, mentre camminava avanti e indietro, lanciando di tanto in tanto occhiate a Shuko.
    Poi, ordinò agli aiuto-sensei di andare ad informare l'amministrazione che la Missione sarebbe stata portata a termine entro il giorno seguente.

    - Abbiamo poco tempo quinti state bene a sentire. l'Amministrazione mi ha incaricato una missione che devo portare a termine. Ho deciso dunque che voi sarete i miei compagni di squadra ed io il vostro Capogruppo. Partiamo immediatamente. Dovremo attraversare il bosco e raggiungere un paese qui vicino. Una volta arrivati fuori dalle Mura decideremo la modalità di esecuzione della Missione. Se avete qualche domanda inerente, fatela ora... -

    Lasciò in sospeso di proposito qualche informazione importante, cercando di testare le abilità deduttive degli shinobi. Una volta sanati possibili dubbi, si serebbe diretto verso il limitare della boscaglia, ordinando subiti dopo la partenza, direzione: Mura.






    CITAZIONE
    Inizia la parte pratica del corso. Descrivete con precisione il viaggio e l'arrivo davanti le mura della città. Il tempo per postare è di 5 giorni, dopo i quali si passera con il post successivo. E' gradita una descrizione dettagliata dei pensieri e delle azioni dei vostri pg. Buona fortuna..

     
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  2. H a t e
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    SPOILER (click to view)
    scusate, ma la parte teorica si continua?


    Il vero esame


    CITAZIONE
    Narrato
    -Parlato-
    §Pensato§
    -Parlato Altrui-

    Le lezioni stavano ormai per volgere al termine, le conoscenze base che Ryuma avrebbe dovuto apprendere dall'Accdemia erano ormai tutte regstrate nella sua ottima memoria, aveva assistito a spiegazioni impartite da ottimi sensei che non avevano avuto problemi nel rispiegare qualche passo che agli allievi fosse sfuggito, ma soprattutto si trovava molto bene nella sua classe: non era molto numerosa, contava 5 membri incluso lui, aveva già apprezzato la simpatia di Sashi Akimichi in un'altra occasione, mentre non era riuscito a conoscere bene l'unica ragazza del corso ed un altro shinobi della foglia, ma aveva avuto la fortuna di incontrare un konohano che con gioia lo aveva accolto, il suo nome era Areiz Yondaime Kudo...

    [...]



    Gl insegnanti stavano per dare le ultime nozioni fondamentali prima di salutarli e reincontrarli nella sessione pratica dell'accademia, quando un uomo con gran affanno e dimenando le braccia per farsi notare corse verso di loro.
    Quando Ryuma si voltò vide un uomo comune, di età indefinita, capelli neri, occhi castani, carnagione chiara, portava indosso classici vestiti che non davano troppo nell'attenzione, un tipo come un altro, un tipo che in mezzo alla folla sarebbe passato inosservato, ma in quel momento tutta l'attenzione dei presenti era canalizzata su di lui.
    Con il fiatone consegnò un foglio, stropicciato dalla foga, al sensei Isidor Inuzuka questi con calme parole, che il ragazzo non riuscì bene ad udire, tranquillizzò il messaggero, mentre con gli occhi scorreve le nere righe della lettera.
    L'Inuzuka chiamò a raccolta la classe intorno a lui con un gesto del braccio, lo Hyuga spostò rumorosamente la sedia sull'erbetta del giardino, rischiò quasi di farla cadere per la velocità con cui si era alzato, la prese al volo mentre già si avviava rovinosamente a terra, per poi posarla senza troppa attenzione vicino al banco e posizionandosi il più vicino possibile al capo-classe, allungò il collo per poter leggere la missiva, notò solo qualche frase scritta in una calligrafia stretta e frettolosa, dati i numerosi segni di correzione, poi il sensei parlò illustando la situazione:

    -Un gruppo di banditi ha appena saccheggiato una locanda nelle vicinanze. l'Amministrazione ha richiesto la mia presenza per risolvere la questione, tentando di raccogliere un gruppo di almeno 4 persone, per facilitarmi l'impresa.-



    Ryuma rimase con la bocca semi aperta, il respiro tenuto al minimo, gli occhi fissi sui neri scarponi decorati con borchie e pezzi di metallo che spinti dal vento tintinnavano, ipnotizzato dai loro movimenti per qualche minuto non pensò a nulla, poi ritornò alla realtà quando sentì parlare ancora una volta il sensei:


    -Abbiamo poco tempo quinti state bene a sentire. l'Amministrazione mi ha incaricato una missione che devo portare a termine. Ho deciso dunque che voi sarete i miei compagni di squadra ed io il vostro Capogruppo. Partiamo immediatamente. Dovremo attraversare il bosco e raggiungere un paese qui vicino. Una volta arrivati fuori dalle Mura decideremo la modalità di esecuzione della Missione. Se avete qualche domanda inerente, fatela ora...-



    Lo shinobi sollevò lo sguardo al cielo, guardando di sfuggita le nuvole che rapide si andavano ad addensare in lontananza, dopodichè abbassò lo sguardo per tornare all'altezza del volto del sensei, la concentrazione era tutta rivolta a quel pericoloso incarico affidatogli, non era pronto, le domande che affollavano la sua testa erano innumerevoli, ma la maggior parte di esse erano dettate solo dalla cieca paura...


    §E' impossibile! Non ce la posso fare!
    Tu che sei sempre alla ricerca della morte ora la temi?!
    Hai ragione, ma non credevo che potesse essere così vicina.
    Non puoi mai saperlo...§



    Alzò davanti al naso la mano destra, pallida e tremante, riassumeva in sè tutto quello che il ragazzo stava provando, ma ormai non poteva tornare indietro, anzi, in verità lo avrebbe potuto fare, ma ciò avrebbe comportato l'eliminazione dal corso e non avrebbe atteso l'apertura del prossimo...
    Si avvicinò con lenti passi al banco, saggiando il terreno ad ogni movimento, raccolse il suo zaino, che conteneva la maggior parte dell'armamentario che rimaneva fuori dalle sacche porta oggetti, collocate intorno alla vita e sulla coscia destra, lo tirò su con poche energie e se lo issò sulle spalle.
    Con la bocca storta ,in un'espressione che riuniva indecisione e dubbio, chiese rivolto al sensei:


    -Io avrei una domanda.
    Qual'è il livello dei nostri nemici?-



    [...]



    Dopo che il sensei ebbe risolto ogni dubbio posto dagli studenti, si misero in marcia senza attendere oltre: la squadra era capitanata dall'Inuzuka e dal suo possente lupo che con grande agilità sorvolavano i tetti di konoha, gli altri li seguivano mantenendo il passo appositamente rallentato per non farsi perdere di vista...
    Ryuma chiudeva il gruppo, in coda camminava sopra i caratteristici tetti rossi della foglia, mucchi di persone li guardavano passare al di sopra delle loro teste con il naso all'insù, incuriositi dalla foga con cui i ninja si muovevano, i più curiosi continuavano a seguirli con lo sguardo per metri e metri, quelli che invece preferivano mantenere un pò più di dignità davano solo un fugace sguardo per tornare nei propri pensieri...
    Passando sopra la città molti erano i pensieri che affollavano la mente di Ryuma: inizialmente la paura era forte, le giunture erano più rigide del solito, sentiva un formicolio percorrergli tutto il corpo partendo dalla pianta dei piedi, era confuso da come una normale lezione teorica era andata a regredire fino a terminare con una missione.
    Dopo poco però la testa era divenuta sempre più leggera, i passi più rapidi e leggeri, la corsa più veloce, al posto del fastidioso formicolio ora sentiva una calda sensazione lungo tutta la schiena, spesso si trovava a guardare attentamente ogni membro della squadra, passando sempre per il sensei e il suo fido compagno, mano a mano che si avvicinavano sentiva una carica positiva provenire dai suoi compagni, erano un team e avrebbero lavorato come tale, se anche uno si sarebbe tirato indietro ne avrebbero pagato le conseguenze tutti, e lo Hyuga non era il tipo da fare queste cose...

    §Se abbandonassi quale sarebbe la differenza tra me e un topo?!
    Non ho un cuor di leone e questo è appurato, ma non voglio scappare, troppe volte l'ho fatto e altrettante ho sbagliato nel mollare così facilmente!
    La vita dello shinobi è fatta anche di pericoli, sarei uno stupido se non li cominciassi a prendere in considerazione sin dall'inizio.§



    [...]



    Il foglioso non sapeva da quanto erano in viaggio, aveva completamente perso la cognizione del tempo e dello spazio, distratto dai suoi pensieri e da quello che lo circondava, pretesto usato per evitare qualche ripensamento che lo avrebbe fatto tornare sui suoi passi.
    Giunti in prossimità delle enormi mura che fungevano da invincibile baluardo di Konoha la squadra si fermò, lì avrebbero dovuto ricevere nuovi ordini dal sensei e dare il via alla missione vera e propria.
    Ryuma alzò la testa per poter guardare fino a dove arrivava la sommità delle difese, poste a distanze studiate, per garantire apppoggio a quelle che si sarebbero potute trovare in difficoltà, erano collocate delle torrette alte almeno 3 metri, alcune guardie percorrevano la distanze delle mura passando da una postazione all'altra, alcuni si fermavano più tempo di altri quando notavano strani avvistamenti...
    Le altre sentinelle poste a controllare i traffici della merce portate da numerosi carri, passavano più tempo a sbadigliare e smuovere qualche vecchio telo per controllare con un disattento sguardo il contenuto protetto da qualche geloso commerciante che sbraitava verso le guardie perdendo tempo a discutere contro nessuno.
    Altre ancora, poste in una posizione intermedia, si aggiravano lungo il muro affacciandosi sulle feritoie che davano sul bosco per controllare la situazione.
    Sembrava proprio una giornata come un'altra...
     
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    TALENT AIN'T ENOUGH

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    First Mission! The New Adventure!




    Eh la calma...La cosa che ogni Shinobi desidera sempre, anche più di un qualche volta. La pace, in quel momento donata dal lento e sommesso frusciio delle foglie della grande quercia era particolarmente rilassante, quasi un tocca sana per la mente degli Studenti, almeno Jin provava la stessa tale sensazione nel sentirsi travolgere da quella serica brezza estiva, dal calore più o meno mite...quasi assopito.


    [...]




    Tuttavia, quella sensazione cosi impetuosamente rilassante che sopprimeva quasi la sua curiosità e ne alimentava la debolezza, stava per essere sconvolta inesorabilmente...
    Dopo aver seguito attentamente ogni singola sillaba pronunciata dai Sensei e averne assorbito le nozioni fondamentali che essi volevano lasciare in regalo a gli studenti, Jin, febbrilmente desiderava un lungo riposo, una stanchezza forse dovuta al super immagazzinamento delle discipline, o molto più probabilmente, o anzi certamente, al duro, stancante, estenuante allenamento svolto il giorno prima che aveva trovato un minimo indispensabile di riposo...
    Tuttavia, il desiderio citato, non potè trovare acconsentimento, visto la tempestiva entrata in scena di un uomo, che in un impeto di velocità e disperazione abbastanza scorgibile in volto, si avvicinava al Sensei.
    Chiara fù la reazione di quest ultimo che, dopo aver preso visione di un foglietto consegnatoli dallo stesso uomo sconosciuto


    CITAZIONE
    - Un gruppo di banditi ha appena saccheggiato una locanda nelle vicinanze. l'Amministrazione ha richiesto la mia presenza per risolvere la questione, tentando di raccogliere un gruppo di almeno 4 persone, per facilitarmi l'impresa. -

    § Ah bene cosa c'è di meglio ora di una stancante missione?! Oh, ma questa è una missione!!! Finalmente sarò partecipe! l'ho sempre sognato...Tuttavia, la paura in me è comprensibile dato l'evento...§

    Un mix di emozioni sconvolse l'animo di Jin, che nella paura, nella tensione, nell'eccitazione, si apprestava ad armarsi, in quello che credeva più necessario...ovvero una grande dose di coraggio e di autostima...
    Finalmente, era per lui il grande momento, dimostrare a tutti che forse quel ragazzino che spendeva i suoi pomeriggi in duri ed estenuanti allenamenti valeva qualcosa...ma sapeva benissimo che il primo a cui doveva dimostrarlo era sè stesso, e ciò lo eccitava all'idea di farlo...tuttavia l'insicurezza smorzava quella fresca e forte eccitazione...

    § Non posso fallire!...§

    Continuava a ripetersi, tenendo stretto in mano quel quadernetto che fù subito arrotolato e quindi riposto nella tasca.
    Forse in quel momento non era necessaria la teoria dapprima evoluta dai sensei, ma tuttavia l'intelligenza e soprattutto il coraggio dello Studente, o meglio, che stava diventando "Shinobi"...L'essere ninja, un essenza nuova, che Jin tentava subitamente di gustare appieno, che comprendeva tuttavia quello sbalzo improvviso di sensazioni e di umori...

    CITAZIONE
    - Abbiamo poco tempo quinti state bene a sentire. l'Amministrazione mi ha incaricato una missione che devo portare a termine. Ho deciso dunque che voi sarete i miei compagni di squadra ed io il vostro Capogruppo. Partiamo immediatamente. Dovremo attraversare il bosco e raggiungere un paese qui vicino. Una volta arrivati fuori dalle Mura decideremo la modalità di esecuzione della Missione. Se avete qualche domanda inerente, fatela ora... -

    - Ehm...Io...-
    Sospirò poi riprese
    - Pensate che ce la faremo?...-
    Chiese sincero. La prima cosa da sapere per Jin era semplicemente, "Il sensei credeva in loro?" la domanda più inerente per lui era questa, e forse dopo quella risposta magari la sua paura sarebbe stata notevolmente ammaestrata o forse sarebbe sparita...
    Ormai nulla era più certo per Jin...Doveva solo impegnarsi e mostrare il suo valore, ora più che mai in discussione...

    E finalmente si partì, tra mille dubbi, e poche o quasi nessuna convinzione...Jin visibilmente preoccupato per il possibile esito per la missione, con incedere incerto tentava di rimanere dietro a gli altri mentre la sua mente era tempestata da mille quesiti...tentando di scorgere nella maniera più netta quel poco ormai che rimaneva della sua eccitazione, ovviamente smorzata dalla più tenebrosa paura...
    Il Sensei Inuzuka, marciava davanti a tutti, il suo passo impetuoso e fiero, rendeva Jin quasi sollevato all'idea di averlo come capogruppo, certamente ciò non sconfisse il timore tuttavia lo allietò notevolmente...

    § Ce la faremo! Ce la faremo! Ce la faremo! §

    Quasi come un grido di guerra, il suo animo pareva ripeterlo, come un fiume in piena che sconvolgeva i campi, cosi Jin sentiva ardere il proprio essere, rinvigorito dalla prestante figura del sensei, e dalla presenza di Keita a cui strizzo l'occhio in segno di intesa...
    Poi come quasi a voler influenzare i compagni con la sua stessa convinzione, esclamò

    - Ragazzi, mostriamo che siamo i migliori! Nessuno può sconfiggerci!...-

    Sorrise apertamente, mentre, cercò di mascherare quel briciolo di paura rimasto...
    Nel moto di queste emozioni e convinzioni, Jin continuava il suo incedere verso il luogo prestabilito per la "pausa", cercando di scorgere le Mura, zompettando di albero in albero, superando il bosco e tutte le meraviglie che esso offriva, che erano veramente uno spettacolo per gli occhi...
    Le Mura, maestose ed imponenti, fecero la loro presentazione in scena subito dopo aver passato l'estesissimo bosco. Esse, sconvolsero gli occhi dello stesso ragazzo, che quasi sorpreso notò con quanta premura furono organizzati i turni di difesa. Shinobi presenti sia vicino alle porte di entrata che in torrette adiacienti al grande portone... - Difesa invalicabile! - Esclamò mentre si accingeva a fermarsi, e quindi apprestarsi a l'interloquire con gli altri compagni di missione e con il sensei...


     
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  4. Yondaime_4th Hokage
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    'Pensato'


    § Chapter I
    †A New Mission



    C
    onoscete la sensazione che si prova bevendo un bicchiere d’acqua fresca in piena estate, sotto un sole cocente e in un ambiente umido? Quando si prova quel senso di benessere che rende soddisfatti? Ebbene fu quella la sensazione che avvolse il giovane Areiz alla notizia di una nuova missione.

    Il kagefusha apparso all’improvviso, con volto palesemente assorto e leggermente preoccupato, aveva indotto il giovane a credere che qualche problema fosse sorto e che fosse richiesto l’aiuto del sensei. Conosceva bene la fama di cui l’Inuzuka godeva a Konoha, tra l’altro procuratagli dalle sue lodevoli capacità. Non si sarebbe stupito se quello sarebbe diventato l’inizio di una nuova missione…

    La lettera stropicciata che il sensei aveva tra le mani e reggeva con un certo vigore, di sicuro portava cattive notizie, dato che l’Inuzuka si volse verso di loro con queste parole:

    “Un gruppo di banditi ha appena saccheggiato una locanda nelle vicinanze. l'Amministrazione ha richiesto la mia presenza per risolvere la questione, tentando di raccogliere un gruppo di almeno 4 persone, per facilitarmi l'impresa.”

    Sorrise prima di buttare la lettera a terra, e questo colse il giovane studente, che ritenne il maestro felice di poter portare con sé i suoi allievi. Era la prova finale da dover sostenere, quella vera, dove il caso e le proprie capacità decidono quello che accade della propria esistenza. Pronti o meno, la vita continua sempre.
    Dalla sua espressione, si poteva pensare che il giovane biondo avesse paura o rimuginasse su ciò che il maestro aveva appena detto, ma non era così. In realtà i suoi pensieri erano rivolti indietro nel tempo, quando la sua chioma era ancora bionda come adesso, ma il suo volto leggermente più giovane di qualche mese. La faccia sorridente incorniciata dai capelli castani del maestro Musashi gli riaffiorò alla mente.

    ‘Ne è passato di tempo dall’ultima volta…la mia prima missione!Chi se la può dimenticare?Quel diluvio di emozioni e paura che mi avvolse quando entrammo affrontammo quei loschi ricercati…non sarà poi tanto diverso da allora!Mi mancava il gusto dell’avventura!’

    Gli occhi vacui, perché fissi nella mente, tornarono alla realtà rinvigoriti dai bei ricordi del passato corso sulle basi del combattimento, in cui aveva conosciuto i suoi primi compagni ed in cui aveva imparato i primi fondamenti dell’arte ninjia. I terribili momenti passati nel nascondiglio dentro l’albero,il duello contro gli uomini in nero, la sfida contro il capo-bandito erano tutti attimi salienti di quel mistero che aveva svelato tempo addietro. Avevano portato a termine una missione di livello C con grande maestria. Ora era il momento di fare lo stesso…

    Non ho mai ceduto di fronte al pericolo ed ho sempre seguito la retta via cercando di fare la cosa giusta nei momenti difficili!Così sarà anche questa volta…e poi avremo con noi il sensei.’

    Intanto Isidor-sama riprese il suo discorso, mandando un aiuto- sensei ad accettare la missione all’Amministrazione dell’Accademia, che gestiva le situazioni riguardanti le missioni da affidare ai neo-genin sotto la guida di un Jonin.

    “Abbiamo poco tempo quinti state bene a sentire. l'Amministrazione mi ha incaricato una missione che devo portare a termine. Ho deciso dunque che voi sarete i miei compagni di squadra ed io il vostro Capogruppo. Partiamo immediatamente. Dovremo attraversare il bosco e raggiungere un paese qui vicino. Una volta arrivati fuori dalle Mura decideremo la modalità di esecuzione della Missione. Se avete qualche domanda inerente, fatela ora...”

    “Domande?Che domande potrei mai fare? Non ho informazioni sulla missione,anche se ho già qualche idea, ma mi basta sapere che sarà lei a guidarla. Mi fido del suo giudizio e seguirò i suoi ordini…non penso ci sia altro da aggiungere”

    Chiuse il suo discorso con un sorriso, per poi osservare tutto il suo equipaggiamento e controllare che fosse tutto in ordine. Prese un kunai e ne osservò la lama affilata e lucida. Si dedicava sempre alla cura delle sue armi la sera. Era un’abitudine a cui non rinunciava.

    ‘Una buona arma è raro che tradisca, ma un arma ben tenuta non tradisce mai.’

    Un dogma che non discuteva, ma applicava costantemente perché testato dalle numerose esperienze dei duelli. Il suo destino era un po’ legato a quella lama, l’arma base di uno shinobi:

    ‘Non so perché, ma di sicuro mi salverà la vita in questa missione…’

    […]



    Una volta pronti si avviarono vero le mura, saltando di tetto in tetto, il possente Shuko in testa. Ognuno sembrava assorto nei pensieri, probabilmente immaginando ciò che poteva accadere in questa missione, sperando di farcela dando il massimo di se stessi.
    Rimase leggermente indietro, osservando l’ultimo della fila, Ryuma, andare solitario, perso totalmente nei pensieri, ma che dall’espressione sembravano poco opportuni. Rallentò il passo, portandosi alla sua velocità e , sempre tenendo fisso lo sguardo verso il sensei, per non perderlo d’occhio, cominciò a chiacchierare:

    “ Non pensare troppo a ciò che accadrà”

    …disse con semplicità…

    “ piuttosto cerca di pensare che puoi affrontare tutto senza problemi. Qualunque cosa si presenti di fronte”

    …prese una pausa…

    “ È inutile rimuginare sulle difficoltà o sul fatto se siamo idonei o pronti per un passo del genere. Queste sono cose che si sapranno solo nel mezzo dell’azione, o alla fine di essa.”

    Si voltò verso di lui, sorridendo…

    “Preoccuparsi non serve a niente, distrae solo la concentrazione, credimi…non è la prima volta che affronto una missione…basta solo pensare di dover dare il massimo”

    Rimase in silenzio lasciando al ragazzo il tempo di riflettere su ciò che aveva detto. I consigli erano preziosi e bisognava sempre farne un buon uso, anche se con i tempi che corrono, è raro trovare qualcuno disposto a darli. Ma in fondo, bisognerebbe dare più fiducia alle persone.
    E lo Hyuga, non sapeva perché, gliene ispirava parecchia…
    Intanto con la coda dell’occhio dava uno sguardo alla città sottostante, in cui la vita continuava come in un mondo parallelo. Raramente una persona si sofferma a pensare che, mentre sta facendo una cosa, contemporaneamente ce ne sono altre migliaia che fanno ognuna una cosa diversa?

    Molti tuttavia li osservavano, domandandosi perché un così folto gruppo marciasse verso le mura. La gente del villaggio era molto curiosa, soprattutto perché il paese era uno dei più grandi e potenti.
    Intanto le grandi mura diventavano sempre più vicine, tanto che si riuscivano a vedere gli uomini appostati sopra i bastioni, che delimitavano gli angoli. Le grandi porte cominciarono a sorgere tra le varie casupole, che si ergevano nella zona residenziale della città.
    Accelerarono un po’ sul tragitto finale per giungere infine alle mura. Li avrebbero atteso le istruzioni…
     
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    LA PRIMA MISSIONE




    le lezioni erano quasi giunte al termine , erano trascorse lentamente e pacificamente i sensei sapevano il fatto loro ed inoltre non essendo troppo pieni di se stessi la lezione era stata tranquilla, come una normale chiacchierata ; Raizen in questo modo aveva avuto la possibilità di apprendere tutto ciò che veniva detto, probabilmente se la lezione si fosse svolta normalmente sarebbe stato sopraffatto dalla noia e si sarebbe estraniato da essa a tal punto da non sentire ciò che i sensei avevano da dire e non assorbendo niente di ciò che gli avrebbero trasmesso.
    Era un'altro giorno di lezione che come tutti gl'altri trascorreva serenamente, nella classe allestita all'esterno si intrufolò un ragazzo con una lettera per il sensei

    un porta lettere mandato dall'amministrazione chissà cosa vorrà mai dal sensei



    CITAZIONE
    Un gruppo di banditi ha appena saccheggiato una locanda nelle vicinanze. l'Amministrazione ha richiesto la mia presenza per risolvere la questione, tentando di raccogliere un gruppo di almeno 4 persone, per facilitarmi l'impresa

    lesse le poche righe discorrendo distrattamente la lettera appena gettata dal sensei .
    E mica vorrà scegliere noi????????
    Al pensiero si aggiunse la faccia stupita di Raizen anche se molto probabilmente a vuoto
    Banditi? e che sarà mai! anche se siamo semplici studenti siamo pur sempre ninja non sarà per niente difficile... almeno credo
    mentre pensava tra se e se borbottava qualcosa di incomprensibile con la mano sul mento.



    CITAZIONE
    Abbiamo poco tempo quinti state bene a sentire.

    Si vuole scegliere noi...



    CITAZIONE
    l'Amministrazione mi ha incaricato una missione che devo portare a termine. Ho deciso dunque che voi sarete i miei compagni di squadra ed io il vostro Capogruppo. Partiamo immediatamente. Dovremo attraversare il bosco e raggiungere un paese qui vicino. Una volta arrivati fuori dalle Mura decideremo la modalità di esecuzione della Missione. Se avete qualche domanda inerente, fatela ora...

    non so se sia scontato o meno... ma i banditi sono dei ninja o semplici ladruncoli di strada??
    Attese la sua risposta ancora immerso nei suoi pensieri apparentemente distante dal mondo che lo circondava.

    [...]

    Una volta terminati i preparativi si misero in viaggio verso le mura di Konoha saltavano da un tetto all'altro da un pò quando Raizen venne destato dai suoi pensieri dalle parole di un suo compagno



    CITAZIONE
    Non pensare troppo a ciò che accadrà
    piuttosto cerca di pensare che puoi affrontare tutto senza problemi. Qualunque cosa si presenti di fronte
    È inutile rimuginare sulle difficoltà o sul fatto se siamo idonei o pronti per un passo del genere. Queste sono cose che si sapranno solo nel mezzo dell’azione, o alla fine di essa.
    Preoccuparsi non serve a niente, distrae solo la concentrazione, credimi…non è la prima volta che affronto una missione…basta solo pensare di dover dare il massimo

    Hai ragione.... ma non del tutto Aeriz
    si intrufolò nel discorso come se fosse stato direttamente appellato ma era del parere che qualcosa doveva andar corretta
    potrebbe anche non pensare e ciò che avverrà ... non pensare in una situazione del genere ed agire d'istinto non sarebbe poi una gran cosa
    fece un lieve sorriso e continuò a saltare da una tegola all'altra spesso intersecando qualche stretta viuzza in cui si trovavano a passare,qualche attento passante riusciva ad individuarli e a curiosare seguendoli con lo sguardo fino a quando non scomparivano dalla sua vista, evidentemente quel gruppo di ninja che saltava tanto agilmente da un tetto all'altro doveva essere alquanto spettacolare; dopo qualche tetto si inoltrarono nella foresta tra gli immensi alberi secolari di Konoha, in pratica dalla loro partenza non toccarono terra sino all'arrivo. Non ci misero più di tanto ad arrivare ai piedi delle mura si rivolse a Miu col suo solito tono amichevole
    bene questo e il momento per essere lievemente tesi.... ora lo sono .... ora non più.... troppo menefreghista ahah
    scosse lievemente la testa con fare comico e attese che il sensei parlasse, probabilmente prima dell'inizio ufficioso delle missione avrebbe detto qualcosa


     
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    Paura per la prima missione



    Avevano appena concluso la parte più “facile” del corso, ora stava tutto alla memoria dei ragazzi immagazzinare le nozioni spiegate dai sensei. La ragazza era tranquillamente seduta sotto l’enorme quercia in cui si erano svolte le loro lezioni e stava rileggendosi gli appunti presi durante le spiegazioni dei sensei. Ogni tanto dalla sua bocca usciva un “uhm... “di apprendimento mentre la ragazza si soffermava su delle parti che avrebbe dovuto rileggere con più attenzione per capirle. Mentre continuava la sua attività, un uomo corse verso il piccolo gruppo che si stava rilassando in giardino, e consegnò alquanto turbato una lettera al suo sensei. Questi tranquillizzò l’uomo con delle parole che la ragazza non riuscì a sentire, subito dopo il maestro chiamò a raccolta il gruppo e iniziò a leggere la missiva con uno sguardo imperscrutabile, sembrava soddisfatto.

    CITAZIONE
    - Un gruppo di banditi ha appena saccheggiato una locanda nelle vicinanze. l'Amministrazione ha richiesto la mia presenza per risolvere la questione, tentando di raccogliere un gruppo di almeno 4 persone, per facilitarmi l'impresa. -

    Il ragazzo sorrise, la ragazza rimase tranquilla.”Infondo non siamo ancora pronti per una missione vera e propria... “pensò cercando di tranquillizzarsi. “Naaa... Sicuramente chiederà la collaborazione degli aiuto sensei e a noi ci toccherà spazzare o fare altri esercizi per fare un po’ di pratica. “si disse queste parole nella mente, ma non si tranquillizzò affatto, guardando lo sguardo di Isidor la ragazza provava una strana inquietudine, il sensei aveva in mente qualcosa. Infatti il ragazzo ordinò agli aiuto sensei di andare ad avvisare che la missione sarebbe stata compiuta quel giorno stesso. Ora Miu era preoccupata. Si guardò intorno e vide le facce degli altri allievi, si girò verso Raizen,sembrava sorpreso quanto lei,ma non era preoccupato come lei, Airez invece le sembrava calmo e risoluto,come al solito dal tronde,ma sapeva o almeno intuiva che dentro di lui si stavano affollando decine di pensieri,Jin era entusiasta,ma anche un po' preoccupato, lo Hyuga che era accanto a lei aveva una faccia attenta, aspettava come lei la pronuncia delle parole tanto attese, quelle parole che le avrebbero cambiato la vita, in bene o in male. Arrivarono poco dopo:
    CITAZIONE
    - Abbiamo poco tempo quindi state bene a sentire. l'Amministrazione mi ha incaricato una missione che devo portare a termine. Ho deciso dunque che voi sarete i miei compagni di squadra ed io il vostro Capogruppo. Partiamo immediatamente. Dovremo attraversare il bosco e raggiungere un paese qui vicino. Una volta arrivati fuori dalle Mura decideremo la modalità di esecuzione della Missione. Se avete qualche domanda inerente, fatela ora... -

    Panico. La ragazza trasalì, una missione. Una missione a loro, dei semplici studenti. “Non ce la faccio... Non posso farcela, ho paura... “erano questi i suoi pensieri più profondi mentre stritolava le sue mani in una morsa nervosa. Si guardò intorno, gli altri non sembravano comprende appieno il suo stato d’animo, Raizen sembrava eccitato, la ragazza lo guardò cercando comprensione, non avvenne, sembrava troppo assorto nei suoi pensieri per poter accorgersi della ragazza che sembrava sull’orlo di una crisi isterica. Però, anche solo guardarlo anche solo guardare i volti determinati di tutti gli altri suoi compagni di squadra, le diede una forte carica. Non era sola. Loro erano tutti li, Raizen era li, il suo sensei era li, non avrebbero permesso che le succedesse niente, così come lei non avrebbe permesso che a loro fosse successo nulla. Doveva lottare per la realizzazione del suo sogno, e anche del loro, infondo, se lei avesse sbagliato, anche la loro missione sarebbe stata compromessa. “Devo farcela. Assolutamente. Anche se ho una paura inimmaginabile, devo superarla!Devo farcela a tutti i costi, e non solo per me... La mia paura potrebbe mettere in pericolo tutti loro, quindi, devo impegnarmi per riuscire a superarla. “fece un grande respiro e si porto la mano al petto disse dopo aver ascoltato le altre domande e le relative risposte. –Io non ho problemi. Per me possiamo anche andare!-disse entusiasta.
    I ragazzi erano partiti, ognuno con dei pensieri per la testa, Miu non aveva pensieri, era svuotata da tutto e da tutti, l’unica cosa che pensava era che doveva cercare di non cadere da un tetto, qualche curioso di tanto intanto li osservava, Miu era imbarazzata, odiava mettersi in mostra, continuava a saltare da un tetto all’altro, le piaceva molto, sentiva il vento fresco che le arrivava deciso in volto, e intanto i suoi vestiti svolazzavano tra le foglie che il vento portava con se.Aveva portato le armi essensanziali,i suoi adorati spiedi e qualche shuriken e kunai,e aveva sempre con se una grande dose di paura....Che però,man mano stava svanendo.Si avvicinò a Airez,Raizen e Jin.
    CITAZIONE
    Non pensare troppo a ciò che accadrà
    piuttosto cerca di pensare che puoi affrontare tutto senza problemi. Qualunque cosa si presenti di fronte
    È inutile rimuginare sulle difficoltà o sul fatto se siamo idonei o pronti per un passo del genere. Queste sono cose che si sapranno solo nel mezzo dell’azione, o alla fine di essa.
    Preoccuparsi non serve a niente, distrae solo la concentrazione, credimi…non è la prima volta che affronto una missione…basta solo pensare di dover dare il massimo

    La ragazza si intrufolò nel discorso.
    -Secondo me, qualunque sia il livello dei nostri nemici, se restiamo uniti abbiamo buone probabilità di vincere... Questo, almeno è quello che credo io... Poi, sta a voi....Di certo, pensare già di non avere speranza porta sull’orlo del fallimento. Quindi, bisogna perlomeno pensare positivo no?-concluse la sua affermazione sorridendo, non voleva far vedere che aveva paura, ma era facile intuirlo... D’altronde, chi non aveva paura? Poco dopo erano davanti alle enormi mura di Konoha,Miu ebbe un tuffo al cuore erano immense,non le aveva mai viste prima,ma ora che le vedeva era rimasta senza fiato.-Sono stupende!-
    CITAZIONE
    bene questo e il momento per essere lievemente tesi.... ora lo sono .... ora non più.... troppo menefreghista ahah

    Raizen le disse qualcosa,ma la ragazza non capì molto bene quello che intendeva.Gli rispose annuendo.Era troppo tesa....Troppo nervosa....


    SPOILER (click to view)
    Parlato
    Pensato
    Narrato
     
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  7. Isidor Inuzuka
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    - Follia -

    A quanto pare il test aveva dato buoni risultati. Alcuni degli shinobi posero domande inerenti alla missione, cosa logica. Reperire più informazioni possibili era la cosa fondamentale per un ninja, soprattutto per un Genin. Quella missione sarebbe stato un salto di qualità non indifferente ed aspettarsi di più era più che lecito. Rispose solerte alle domande postegli.

    CITAZIONE
    -Io avrei una domanda.
    Qual'è il livello dei nostri nemici?-
    - Ehm...Io...Pensate che ce la faremo?...-
    non so se sia scontato o meno... ma i banditi sono dei ninja o semplici ladruncoli di strada??

    - I banditi non sono veri e propri ninja. Non riescono a maneggiare il chakra e quindi le loro capacità sono molto ridotte. Usano tuttavia uno stile rozzo durante il combattimento, brandendo di solito armi dall'insolita fattura. I banditi sono dunque non semplici ladruncoli di strada, ma combattenti dalla medio-bassa qualità. -

    Poi si voltò, sorridendo a Jin, un atto per rassicurare il ragazzo e per tranquillizzare anche gli altri.

    - Ma è chiaro che ce la faremo! -

    Sorrise di nuovo, cercando di scongiurare il momento di estrema tensione che stava gravando su di loro. Ora che i dubbi erano stato sanati erano pronti per partire. La luna alta in cielo e l'addensamento di nubi in lontananza prevedeva brutto tempo durante la notte. La partenza era imminente e tutto era pronto per l'inizio della missione. Non dispose gli studenti in formazione, poichè sapeva che pericoli durante la strada sarebbero stati rari. Con un movimento repentino del braccio estrasse un kunai, invitando gli altri a fare lo stesso. Shuko scattò in avati, seguito dal resto del gruppo.

    [...]

    Giunti dinanzi le Mura, si fermarono per qualche attimo a riposare. Isidor si appoggiò all'alta costruzione di legno, guardandosi intorno per accertarsi che nessuno fosse nelle vicinanze. La riservatezza era la chiave di un ninja. Durante le Missioni, il silenzio doveva regnare sovrano, nessuno poteva notare la sua presenza. Approfittò del momento di pausa per illustrare il piano di azione agli altri. Li invitò a disporsi in cerchio attorno a lui, mentre Shuko girava intondo, pattugliando i dintorni.

    - Secondo le informazioni dell'Amministrazione, il gruppo di Banditi stà viaggiando verso i confini accademici. Dobbiamo impedire che superino il confine, altrimenti non potremo più recuperarli. Dato che è notte, agiremo di sorpresa durante il loro riposo. Se non avete nulla in contrario, partiremo immediatamente dato che abbiamo molto strada da fare -

    Invità gli altri a seguirlo. Circumnavigò parte delle Mura, per ritrovarsi davanti ad un sentiero. Si addentrò nella foresta, senza perdere di vista il viale di terra battuta dove di tanto in tanto passava un mercante o una piccola carovana. Improvvisamente delle ombre indistinte affiancarono il piccolo gruppo. Le figure si muovevano con agilità all'interno della foresta. Si spostavano di albero in albero, celando abilmente la loro presenza. Ecco che, d'un tratto, davanti a loro si palesavano 5 sciacalli. I canidi ringhiavano minacciosamente e rivoli di bava scendevano dalla bocca contratta in una smorfia demoniaca e non avevano certo intensioni pacifiche. Dovevano tuttavia fare in fretta. I banditi avrebbero potuto in qualsiasi momento superare il confine. Non c'era un attimo da perdere.


    CITAZIONE
    Gli Sciacalli sono pari ad un Energia Gialla

     
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  8. H a t e
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    Attacco nel buio



    CITAZIONE
    Narrato
    -Parlato-
    §Pensato§
    -Parlato Altrui-


    -I banditi non sono veri e propri ninja. Non riescono a maneggiare il chakra e quindi le loro capacità sono molto ridotte. Usano tuttavia uno stile rozzo durante il combattimento, brandendo di solito armi dall'insolita fattura. I banditi sono dunque non semplici ladruncoli di strada, ma combattenti dalla medio-bassa qualità.-



    Quella fu l'unica risposta alle domande poste dagli allievi, di certo per Ryuma non erano grandi notizie, anche se non erano eccellenti guerrieri potevano sempre contare su una forza fisica sicuramente maggiore di quella del ragazzo, poteva contare solo sulle sue tecniche e la sua velocità maggiore rispetto ai nemici che avrebbe incontrato.
    Per spezzare quell'atmosfera incredibilmente tesa il sensei cercò di sorridere il più possibile, per lui abbattere quei banditi non sarebbe stato affatto un problema, ma era preoccupato per la diversa sorte che sarebbe potuta toccare ai suoi allievi, sarebbe stato il loro battesimo al mondo ninja.
    Su invito dell'Inuzuka i presenti impugnarono i loro kunai, la mano del ragazzo dalla pelle pallida tremava, vibrando sotto il leggero peso dell'arma che teneva in mano...

    [...]



    La squadra era disposta davanti le alte mura in attesa di ordini, il buio si faceva sempre più spazio, mangiava la luce che fino ad un momento prima regnava, velocemente la notte era calata e l'oscurità celava le nascoste presenza dei ninja.
    Il capo-squadra invitò i presenti a disporsi a cerchio attorno a lui, incaricando il suo fedele compagno di pattugliare le zone a loro circostanti, Ryuma si mise in ginocchio attendendo le disposizioni:


    -Secondo le informazioni dell'Amministrazione, il gruppo di Banditi stà viaggiando verso i confini accademici. Dobbiamo impedire che superino il confine, altrimenti non potremo più recuperarli. Dato che è notte, agiremo di sorpresa durante il loro riposo. Se non avete nulla in contrario, partiremo immediatamente dato che abbiamo molto strada da fare-



    Lo shinobi si alzò all'improvviso, i capelli danzarono come sotto una musica inudibile dopo quello scatto, ormai in piedi accennò un sì muovendo appena la testa per far capire di essere pronto.
    Appena il sensei li invitò a seguirlo tutti si mossero, Ryuma chiudeva il gruppo camminando a passi lenti ed ampi, lo sguardo vagava tutto intorno fremendo ad ogni movimento di una foglia o di un qualsiasi animale randagio che si muoveva per quei sobborghi in cerca di spazzatura di cui cibarsi...

    [...]



    Dopo aver oltrepassato le mura si diressero verso un brullo sentiero in terra, nonostante fossero ancora a pochi passi dall'emancipata città sembrava già di essere nel bel mezzo della natura.
    Si addentrarono ancora di più nella foresta che fitta ed intricata si stagliava davanti loro, seguendo alla bene e meglio il viale che diveniva sempre più tortuoso e nascosto dalle ombre degli alberi che a stento facevano filtrare la riflessa luce della luna.
    Un lieve fruscio di foglie fece quasi sobbalzare il giovane shinobi, ombre nascoste si muovevano attorno al gruppo, occhi gialli e perfidi parevano scrutarli fin dentro l'anima, bestie selvatiche erano pronte ad attaccare la squadra approfittando del momento a loro più favorevole.


    §I problemi cominciano già da qui...§



    Il tempo di pensare quelle poche parole e 5 bestie feroci balzarono fuori dalla foresta che li circondava, si misero davanti loro, le mascelle serrate in un ringhio monotono, mostrando i denti aguzzi, il pelo irto sulla schiena, rivoli di bava scendevano dalle loro fauci spalancate, erano pronti ad attaccare, forse per fame, forse per la difesa del loro territorio...
    Ryuma strinse forte l'impugnatura del kunai nel palmo della mano, le nocche sbiancarono per il vigore con cui teneva stretta l'arma, sentì un brivido attraversargli la schiena, era molto simile a quello che aveva privato inizialmente per le strade di konoha, ma stavolta invece di renderlo debole e rigido le sue giunture divennero più sciolte, i muscoli erano caldi, il sangue scorreva ribollendo lungo tutte le vene, dalla punta dei piedi ai polpastrelli delle dita delle mani, si sentì incredibilmente vivo, non aveva mia provato quella sensazione!
    Paura? Non ne sentiva più, con sguardo vacuo si leccò le labbra, ora era pronto...
    Senza mai perdere lo sguardo dal nemico che gli si parava dinanzi, lo shinobi cominciò a frugare nella sua sacca porta kunai che teneva fissa sulla coscia destra, ora era armato a tutte e due le mani con la stesso tipo di arma.
    L'avversario distava da lui 5 metri, con lo sguardo percorse tutto il breve tragitto che li divideva fino ad incontrare gli occhi dell'animale, ormai ridotti a strette fessure che brillavano nel buio.
    Sorrise un'ultima volta prima di tornare serio e imitando per gioco il verso dell'animale anche lui ringhiò di tutta risposta, poi passò all'attacco: lanciò il kunai della mano sinistra in un tiro a parabola, l'arma volò in aria roteando rapida verso lo sciacallo, il ragazzo attese che l'arma giungesse a destinazione per osservare in quale direzione l'animale cercasse di evitare la lama che dall'alto scendeva pericolsamente verso di lui, appena si fosse spostato lo shinobi avrebbe lanciato l'altro kunai che teneva nella mano destra, con il braccio precedentemente intriso di 1 bassissimo (forza= 138,5 --- 150).
    Se il canide si fosse ritratto semplicemente indietro il colpo sarebbe partito lungo linea, se si fosse mosso nelle altre due direzioni il lancio sarebbe stato una diagonale rapida e precisa che mirava al petto del nemico.

    CITAZIONE
    Status
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Psicologico: Pronto
    Chakra: 39/40

    Slot
    Slot Azione 1: Lancio primo kunai
    Slot Azione 2: Lancio secondo kunai
    Slot Tecnica: ///



    CITAZIONE

    Correzioni



    Il post è sicuramente di ottima fattura. Buona fantasia e soprattutto buona descrizione delle azioni del pg. Attento però agli errori grammaticali. Ho riscontrato comunque alcune pecche:
    - Il Senjutsu dell'attacco non è dei migliori. Potevi abbinare le tue tecniche a qualche arma per non lasciare scampo l'avversario. Ricorda sempre che il Senjutsu è una delle abilità fondamentali di un ninja.
    - Il kunai entro 5 metri non può effettuare una parabola in nessun caso può roteare. A meno che tu non abbia voluto intendere qualcos'altro, questo attacco è da considerarsi errato.
    Voto: 6,5



    Edited by Isidor Inuzuka - 26/11/2007, 15:57
     
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  9. Yondaime_4th Hokage
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Narrato
    "Parlato"
    'Pensato'
    Citato


    +Chapter I
    †Through the Dark




    I ragazzi sembravano essere molto uniti, come se un filo di energia li legasse allo stesso destino. Erano compatti in quello che rappresentava il loro Battesimo di Fuoco. Era quello il momento in cui la delicatezza e la complessità delle parole e delle nozioni, lascia il posto alla semplicità e durezza della vita pratica. Quello era il mondo degli shinobi.
    Le parole del maestro furono prive di informazioni veramente importanti…

    I banditi non sono veri e propri ninja. Non riescono a maneggiare il chakra e quindi le loro capacità sono molto ridotte. Usano tuttavia uno stile rozzo durante il combattimento, brandendo di solito armi dall'insolita fattura. I banditi sono dunque non semplici ladruncoli di strada, ma combattenti dalla medio-bassa qualità.

    …solo piccole speranze per i ragazzi. Sperava di poter raccogliere qualche altra cosa, ma la fretta dell’Inuzuka era evidente.

    ‘Speravo di ottenere qualche informazione in più…anche se queste sono sufficienti.’

    Rimase pensieroso, mentre osservava il sensei correre verso le mura…

    ‘Sono convinto che la loro tecnica sia molto debole, se non assente, ma credo che in forza fisica possano anche superarci. In fondo siamo solo studenti e non sappiamo ancora potenziare al meglio il nostro fisico con il chakra. Resta il fatto che ho anche i pesi alle caviglie. Non li tolgo mai…’

    …rifletté un attimo sui vantaggi e gli svantaggi derivanti da questi ultimi…

    ‘Sarò meno veloce, ma una volta tolti non avrò problemi.’

    Sicuro di questo seguì il maestro fino alle mura.

    […]



    Tutti in cerchio intorno al giovane maestro. Ora altri dettagli, qualche direttiva, il silenzio.

    Secondo le informazioni dell'Amministrazione, il gruppo di Banditi stà viaggiando verso i confini accademici. Dobbiamo impedire che superino il confine, altrimenti non potremo più recuperarli. Dato che è notte, agiremo di sorpresa durante il loro riposo. Se non avete nulla in contrario, partiremo immediatamente dato che abbiamo molto strada da fare

    Senza indugiare, partirono, circumnavigando le mura e sparendo uno dietro l’altro nella foresta…i passi rapidi, le foglie mosse, i rami scricchiolanti al loro passaggio. Solo l’Inuzuka aveva un passo leggero, felpato, proprio come il suo fido compagno Shuko, quasi inudibile. La squadra procedeva in formazione, in modo da poter prevenire vari attacchi anche alle spalle. Doveva essere rapidi comunque. Era una missione di inseguimento, attraverso le enormi foreste che costeggiavano il villaggio. Era territorio alleato. Nulla sarebbe potuto capitare lì, a meno che non avessero incontrato difficoltà di altro genere. Tutti conoscevano le bestie che abitavano la foreste, a partire dalle sanguisughe ai lupi, che giravano in branco.

    Per un po’ procedettero spediti, con la fretta nei loro passi, e le ali ai piedi. Il piano consisteva nel coglierli , mentre erano più vulnerabili, ma questo significava solo correre, correre, correre.
    Circospezione, silenziosità, rapidità. Le tre parole che rappresentavano un dogma.

    I capelli biondi vibrarono leggermente per il vento, ed uno scintillio giallo tra il nero del sottobosco attrasse la sua attenzione. Bestie feroci li inseguivano e precedevano, sperando di poter reclutare un lauto pasto, senza dover nemmeno lavorare molto.
    All’improvviso cinque sciacalli uscirono veloci davanti a loro, bloccandogli la strada. Meno di 2 metri e mezzo di distanza.
    Rivoli di bava scorrevano dalle bocche fameliche, mentre gli occhi gialli, iniettati di sangue li rendevano pericolosi. Erano affamati ed il loro odore li aveva attratti. Era il momento di lottare. Senza indugiare, prendendo un kunai nella sinistra dalla tasca sulla gamba, portò la mano destra dietro la schiena , nella tasca porta armi, ad afferrare uno shuriken, la piccola stelletta di ferro a quattro punte , che lo avrebbe aiutato in quell’attacco.
    Continuò a correre portandosi incontro allo sciacallo che aveva davanti a sé. Questi attese.
    Continuò nella sua corsa e arrivato ad un metro, lanciò lo shuriken con movimento parabolico da sinistra verso destra all’altezza del petto dell’animale, posto tra le due zampe anteriori, sapendo che l’animale gli si sarebbe portato incontro in un balzo per graffiarlo con gli artigli anteriori. Tuttavia se l’animale avesse scartato , avrebbe usato, come un pugnale, il kunai, tenendolo con l’indice destro dentro l’anello e la lama all’infuori, cioè verso il basso, in modo da poter squartare il fianco, passando di lato…




    CITAZIONE
    Chakra: 150
    Chakra usato: 0
    Chakra Rimanente: 150/150
    Stato Fisico : Illeso
    Stato Mentale: Concentrato, Pensieroso
    Slot Azione: Lancio Shuriken
    Slot Azione: Fendente Kunai
    Slot Tecnica: //
    Malus: Pesi I turno
    Bonus: //
    Armi: Kunai[x3]
    Shuriken [x3]
    Tekken [x2]
    Respiratore [x1]

    CITAZIONE

    Correzioni



    Ho riscontrato davvero notevoli miglioramenti nei tuoi post dall'inizio del corso e ne sono contento. La lettura del post scorre piacevole come anche la grafica, che è un altro requisito importante.
    - Come detto sopra: Il Senjutsu dell'attacco è scarso e l'utilizzazione errata delle armi ne evidenzia anche la scarsa qualità. Cerca di abbinare tecniche del tuo villaggio o generiche con attacchi di Taijutsu od armi, per poter mettere davvero alle strette l'avversario.
    - L'attacco ha alcuni errori. Per esempio lo shuriken lanciato da un metro è sbagliatissimo, poichè è troppo poca la distanza che lo separa dall'avversario. In questo modo non prenderà mai una velocità di rotazione ed una forza tali da potersi considerare temibile.
    L'attacco con il kunai va bene e la descrizione è da migliorare.
    Voto: 6-



    Edited by Isidor Inuzuka - 26/11/2007, 16:02
     
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  10. Isidor Inuzuka
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    - Attacco a sorpresa -

    Airez e Ryuma partirono all'attacco senza troppi preamboli. Il primo si avventò contro uno degli sciacalli lanciando uno shuriken da una distanza ridotta. L'arma da lancio cozzò sulla dura pelliccia del canide che non riscontrò alcun danno. Successivamente però, un kunai lo colse alla sprovvista e il fianco fu lacerato, provocando un taglio profondo e grondante di sangue.
    Ryuma effettuò un lancio di kunai molto bizzarro che fu facilmente evitato dallo sciacallo, il quale ringhiò verso il ragazzo. Tuttavia non si diede per vinto e al secondo lancio non sbagliò. L'avversario cadde al suolo, colpito alla zampa dalla contundente arma.
    Il branco si dileguò nel nulla, spaventato dalle doti dei due. Isidor si congratulò con entrambi sorridendo e facendo segno di proseguire. Continuarono la loro marcia che sembrava quasi non terminare mai. Percorsero ancora qualche kilometro, correndo tra gli alberi che impedivano alla luna di trasmettere i propri raggi.
    Improvvisamente, notarono una luce in lontananza. Diminuirono il passo, avvicinandosi al luogo dove proveniva il bagliore rosseggiante. Giunti ai confini di quella che si rivelò una radura, notarono che era un accampamento, probabilmente quello dei banditi. Aguzzando di più la vista, difatti, si poteva notare il bottino, poto a pochi metri da uno dei giacigli. Questi ultimi erano cinque e su ognuno riposava un uomo. Fortunatamente la guardia si era appena assopita.
    Si voltò verso gli altri, comunicando il piano d'azione, parlando a bassa voce.

    - E' il momento giusto per attaccare, tendendogli un agguato. E' giunto il momento di testare la vostra freddezza. Essendo ninja, non possiamo mostrare pietà davanti coloro che consideriamo nemici, dobbiamo avere mano ferma, cuore freddo e colpire senza rimorso alcuno.
    Sarebbe preferibile non ucciderli, dato che l'interrogatorio è d'obbligo, ma in caso di estremo pericolo, vi dò l'autorizzazione di agire diversamente. -


    Fatto questo, si preparò all'azione, il kunai ancora ben saldo in mano. Cercò il piccolo filo di Nylon rinforzato. L'avrebbe usato per legare e rendere inoffensivi uno dei briganti.
    Alzò una mano e, dopo pochi attimi, la abbasso, segno che dovevano agire...



    CITAZIONE
    OT Usate un buon Senjutsu per effettuare questo attacco a sorpresa. Potete uccidere o tenere prigionieri i banditi, stà a voi deciderlo.
    P.s= Leggete attentamente le correzioni sotto i vostri post, che ho editato personalmente.
    P.P.s= Sono deluso dal fatto che alcuni di voi non abbiano postato. Mi aspetto che lo facciate almeno questa volta.
    Buona fortuna ^^

     
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    ATTACCO A SORPRESA




    Raizen, essendo uno degli ultimi del gruppo, non fece quasi in tempo ad arrivare che i suoi due compagni che lo precedevano si dettero da fare con le armi, riuscì ad intravedere qualche grosso sciacallo. Ci pensarono quei suoi compagni, dopo averne attaccato due gl'altri scapparono via impauriti

    toh e io che stavo a preoccuparmi per la pericolosità della cosa

    quasi cullata dall'avvenimento la mente di Raizen si acquietò non pensando più alla difficoltà della missione, la prese semplicemente come una sfida, dopotutto c'era anche il suo sensei.
    Continuarono a camminare ancora per qualche chilometro rallentando il passo alla vista di un bagliore creato da un fuoco.



    CITAZIONE
    E' il momento giusto per attaccare, tendendogli un agguato. E' giunto il momento di testare la vostra freddezza. Essendo ninja, non possiamo mostrare pietà davanti coloro che consideriamo nemici, dobbiamo avere mano ferma, cuore freddo e colpire senza rimorso alcuno.
    Sarebbe preferibile non ucciderli, dato che l'interrogatorio è d'obbligo, ma in caso di estremo pericolo, vi dò l'autorizzazione di agire diversamente.

    erano i banditi... al cenno della mano Raizen rimase ancora un poco immobile pensando al da farsi, poco dopo giunse l'idea e si mise al lavoro:
    prese un uchiha shuriken ne guardò la larghezza del foro centrale e prese una pietra poco più grande, dopo estrasse dalla sua sacca il filo di nylon rinforzato, più facile da individuare del normale filo di nylon ma ora non era tanto importante.
    fece passare il nylon dentro l'uchiha shuriken e dopo bloccò il filo usando legandolo alla pietra raccolta poco prima, non potendo usare il kusari fundo per via della sua rumorosità avrebbe usato quel marchingegno appena creato.
    sopra di lui stava un grosso ramo di una delle piante secolari di konoha fece compiere un paio di giri al suo personale rampichino e lo lanciò nel ramo, dopo aver eseguito un giro sul ramo l'uchiha shuriken si piantò saldamente nel tronco e grazie alla sua punta ricurva rimase ben saldo, dopo aver tirato lievemente il cappio per vedere quanto era ben fissato Raizen lo sfruttò per compiere gl'ultimi tre metri che lo separavano da uno dei banditi in modo da non compiere nessun rumore provocato dalle sue scarpe mentre camminava.
    si aggrappò saldamente con le mani e si fece trasportare dal dondolio; poco prima di tornare indietro mollò il filo di nylon e girandosi mentre stava in aria (in modo di stare faccia a faccia col bandito a fine rotazione) atterrò sulle caviglie del bandito che dormiva a pancia in su, si rovesciò sul colpo del malcapitato e pocoprima di toccarlo col suo stesso corpo impastò 1/4 di basso di chakra nel braccio destro, e, afferrando il braccio destro del bandito e tenendolo saldamente per il polso lo tirò in alto poggiando poi il suo avambraccio nel collo del bandito senza attenuare la presa che aveva sul polso; dopodichè serrando il pugno e lasciando solamente due dita distese avrebbe impastato un'altro quarto di basso nel braccio e le avrebbe conficcate violentemente nell'ascella andando a colpire pesantemente il nervo che sta in quella zona e paralizzando così (per via del troppo dolore gli si friggono tutti i recettori che passano le informazioni al cervello) tutta la parte destra del bandito.
    se per assurdo il colpo non avesse effetto Raizen sarebbe rimasto sopra il bandito soffocandolo col braccio destro che le aveva precedentemente appoggiato sul collo, altrimenti si sarebbe spostato lasciando il bandito disteso e aspettando ordini dal suo sensei per poi girarsi e fare una strizzata d'occhio a Miu



    CITAZIONE

    Correzioni:



    La descrizione è poco chiara e presenta alcuni errori di ortografia. I segni di punteggiatura e soprattutto le maiuscole vengono omesse compromettendo la giusta lettura del post. La descrizione dei pensieri del pg è da ampliare. Ho tenuto conto della fantasiosa combinazione dei tuoi attacchi, anche se ci sono state molte imprecisioni:
    - Hai utilizzato più slot azione di quanti ne possedevi. Il periodo ipotetico è stato completamente omesso e l'autoconclusività regnava.
    - Il Senjutsu è buono, anche se hai utilizzato troppo slot azioni e hai peccato un pò nel Realismo (E' difficile attaccare un filo ad una pietra, a meno che non si voglia utilizzare una adeguata lavorazione su di essa, che richiede molto tempo).
    Ci sono molti punti da migliorare, ma almeno siamo sulla buona strada.
    Voto: 4+



    Edited by Isidor Inuzuka - 30/11/2007, 18:24
     
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  12. H a t e
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    ~ Chapter 3 of ?
    A che scopo vuoi ancora attaccare? Siedi come uno che ha vinto!


    CITAZIONE
    Narrato
    -Parlato-
    §Pensato§
    -Parlato Altrui-

    Come il vento che lascia leggermente ondeggiare le foglie all'opaca luce della luna, così i kunai raggiunsero il ringhiante sciacallo che furioso sbraitava verso la squadra.
    Il primo attacco, come già pensato da Ryuma, andò a vuoto, il nemico scartò con un balzo a piè pari verso la sua sinistra, appena lo shinobi intuì le sue intenzioni fece partire come un lampo la seconda lama che con un tiro perfetto colpì la zampa della bestia che dolorante cadde a terra.
    La bestia fremeva dolorante, mentre sangue copioso usciva da quella che non poteva sembrare una ferita così profonda, e stessa sorte toccò ad un altro membro del branco, caduto sotto un colpo al fianco portato da Areiz.
    Le altre crature annusarono un momento la gelida aria della notte e con un ultimo ringhio, si allontanarono disordinatamente verso la fitta foresta da dove erano comparse.
    Come l'acqua che scorre sulla nuda pelle, così quella sensazione di invincibilità che aveva attraversato Ryuma in quei pochi decimi di secondo scomparve, tutta la sua naturale pacatezza si impossessò nuovamente di lui, era tornato il solito ragazzino che non riuscirebbe mai neanche a concepire la morte di un altro essere vivente.
    Restò con lo sguardo fisso sull'agonizzante bestia, consapevole che quello scempio era stato fatto da lui...


    §Mi dovevo difendere, mi dovevo difendere...§



    Cercò di autoconvincersi con quelle parole, erano la verità, infatti se non lo avesse attaccato lui sarebbe stato l'altro a passare all'attacco, ma non se lo poteva perdonare ed ad ogni respiro sentiva il doloroso rantolio dello sciacallo che con le fauci semi aperte aspirava ed espirava rumorosamente.
    Si avvicinò a lui, quando l'animale lo vide fremmette di paura, il pelo divenne ispido, ringhiò debolmente, ma Ryuma voleva solo portare fino a quel suo dolore...
    Accostò la fine mano al volto del canide e con il palmo della mano chiuse gli occhi della fiera oramai inerme...
    Chinò il volto fino a toccare il pelo bianco di quello che fino ad un momento prima era stato un nemico, con la bocca vicino alle orecchie tese sussurrò dolci parole:

    -Non devi più soffrire...-



    [...]



    Il gruppo non perse ulteriore tempo e con rapidità si mosse di nuovo addentrandosi sempre più nella fitta foresta, le fronde degli alberi ormai non lasciavano quasi più filtrare i raggi della pallida luna, che nel pieno della sua forma si levava perpendicolarmente sui loro capi; seguivano il sentiero in terra battuta, o per meglio dire quello che restava di esso: erbacce lo coprivano quasi per intero, il buio lo celava, solo a tratti si poteva intravedere impedendo di perdersi nella boscaglia.
    Dopo poco Ryuma perse la cognizione del tempo e dello spazio...
    Da quanto tempo erano in marcia? Non lo poteva spaere, era impossibile vedere le stelle, poichè coperte dei frondosi rami degi alberi secolari.
    Quanti chilometri avevano già percorso? Non molti, almeno quello sembrava al ragazzo, le gambe ancora non gli duolevano e nel buio quello era il suo unico punto di riferimento per orientarsi.
    Passò altro tempo fino a quando un'isolata luce, non molto distante, comparve davanti loro dopo aver virato da dietro una bassa collina.
    Il team si fermò ad analizzare meglio la situazione, lo shinobi strinse forte gli occhi per poter guardare meglio, il fuoco illuminava leggermente intorno quella che doveva essere una radura, vicino ai tizzoni ardenti erano riposti dei sacchi, da uno di essi leggermente aperto era caduto del denaro, dentro altri 5 sacchi a pelo riposavano altrettanti uomini, uno di essi disposto a guardia si era addormentato incurante di quello che gli sarebbe accaduto di lì a poco.

    -E' il momento giusto per attaccare, tendendogli un agguato. E' giunto il momento di testare la vostra freddezza. Essendo ninja, non possiamo mostrare pietà davanti coloro che consideriamo nemici, dobbiamo avere mano ferma, cuore freddo e colpire senza rimorso alcuno.
    Sarebbe preferibile non ucciderli, dato che l'interrogatorio è d'obbligo, ma in caso di estremo pericolo, vi dò l'autorizzazione di agire diversamente.-



    Lo Hyuga annuì a quegli ordini, sarebbe stato costretto di nuovo a fare del male e solo a quel pensiero un brivido familiare lo ripercorse, si passò il palmo della mano sulla fronte imperlata di sudore, sorrise mestamente, conscio di quello che avrebbe fatto.
    Vide solo il sensei alzare una mano per poi abbassarla, quello era il segnale... dovevano entrare in azione...

    [...]



    Il ragazzo era nascosto dietro uno dei pochi alberi che ancora popolavano la radura, a circa 10 metri dai loschi figuri che dormivano beati, convinti che fossero al sicuro dopo le loro malfatte, ma ignorava che lì a pochi passi la nera signora li attendeva con le sue nodose dita tese ad afferrare le loro sporche anime...
    Analizzò un momento il luogo dove avrebbe dovuto entrare in azione: era un largo spiazzo, senza luoghi ove nascondersi o tendere trappole, i 5 erano disposti a pochi passi dal fuoco per riscaldarsi nella fredda notte della foresta, il bottino ancora più vicino ai tizzoni ardenti.
    Ryuma annuì come per rincuorarsi, poi in un attimo si dileguò da dietro la scura corteccia per camminare con leggeri passi, la sua bassa e longilinea figura attraversò il campo dei nemici percorrendo una distanza di circa 11 metri.
    Era a pochi passi da loro, poteva sentire i loro affannosi respiri e certi che rantolavano nel sonno affermando parole senza senso, dettate solo dalla folle ragione di Morfeo...
    Si avvicinò al volto del primo nemico, a carponi estrasse lo stesso kunai che qualche minuto prima aveva ferito a morte lo sciacallo, ancora sporco del sangue che rapidamente si era rappreso, la leggera lama si illuminò alla luce della luna prima di andarsi a posare sotto il mento dell'uomo.
    Ryuma premeva sempre di più e il bandito comincò a provare un certo fastidio, fino a quando non aprì lentamente gli occhi per vedere il ragazzo che da una posizione rialzata gli faceva cenno di tacere con l'indice poggiato sulle labbra, poi gli passò la corda di nylon che aveva portato con sè, scandendogli con un sussurro:

    -Legati prima i piedi e poi le mani.
    Ti consiglio di non fare storie...-


    Quella velata minaccia fu accompagnata da una leggera folata di vento che scompigliò gli argentei capelli del giovane ninja...

    CITAZIONE
    Status
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Psicologico: Determinato
    Chakra: 39/40

    Slot
    Slot Azione 1: 11 metri percorsi
    Slot Azione 2: Kunai alla gola
    Slot Tecnica: ///



    CITAZIONE

    Correzioni:



    Il Post è fantasioso e ben strutturato e gli errori di ortografia sono pochi se non nulli. Hai rispettato il Carattere del tuo pg e lo hai mosso in modo corretto.
    Alcuni piccoli appunti:
    - Buon Senjutsu vuol dire anche utilizzare le tecniche a disposizione. Devi riuscire ad "incastrare" l'avversario nella tua strategia, non deve avere possibilità di uscita.
    - Occhio a quando descrivi le tue azioni, poichè potrebbero suonare autoconclusive
    L'attacco va bene e sono state rispettate le Regole di Combattimento. Un buon miglioramento, ma sò che puoi fare di più.
    Voto: 8



    Edited by Isidor Inuzuka - 30/11/2007, 18:20
     
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    I BANDITI

    La ragazza si fermò ad un cenno del sensei.Il ragazzo diede nuove informazioni al gruppo.
    CITAZIONE
    - Secondo le informazioni dell'Amministrazione, il gruppo di Banditi stà viaggiando verso i confini accademici. Dobbiamo impedire che superino il confine, altrimenti non potremo più recuperarli. Dato che è notte, agiremo di sorpresa durante il loro riposo. Se non avete nulla in contrario, partiremo immediatamente dato che abbiamo molto strada da fare -

    Il gruppo era avanzato lungo la foresta al di fuori delle mura di Konoha.Il loro sensei li guidava.La notte si avvicinava.Era ormai buio quando il gruppo fu fermato da un branco di lupi feroci,prima che Miu potesse fare qualcosa,i suoi due compagni,Ryuma e Airez,ne sconfissero due e poi gli altri scapparono.
    I ragazzi furono lodati dal sensei,e Miu si sentì un po' inutile,non aveva fatto niente....Aveva ancora paura.
    -Complimenti ragazzi.Siete stati calmi e decisi.-disse la ragazza complimentandosi con i due ninja.Dopo qualche altro metro il gruppo si fermò,Miu vide un fuoco in lontananza e un gruppo di persone che dormivano beati,con accanto un lauto bottino.
    CITAZIONE
    -E' il momento giusto per attaccare, tendendogli un agguato. E' giunto il momento di testare la vostra freddezza. Essendo ninja, non possiamo mostrare pietà davanti coloro che consideriamo nemici, dobbiamo avere mano ferma, cuore freddo e colpire senza rimorso alcuno.
    Sarebbe preferibile non ucciderli, dato che l'interrogatorio è d'obbligo, ma in caso di estremo pericolo, vi dò l'autorizzazione di agire diversamente.-

    Miu era decisa.Non voleva uccidere nessuno,ma voleva essere decisa a combattere fino in fondo."Strategia....Il sensei vuole una strategia.Ma in questo momento non mi viene in mente alcuna strategia....Uhm.....Strategia..."La ragazza ancora pensava ad un buon piano che Raizen già era partito per mettere KO un ninja, e anche Ryuma.Lei era rimasta ancora ferma.
    -E sia.-si disse questo per darsi un po' di forza.
    Era nascosta dietro un albero,protetta dall'oscurità.Era molto buio e i banditi stavano dormendo nella grossa,così decise di avvicinarsi pian piano cercando di non fare rumore.Una volta vicino al punto che le erasembrato più consono all'azione,si avvicinò agli uomini,gli altri due ragazzi finirono le loro azioni precisi e silenziosi.Lei provò a fare lo stesso,ma putroppo un bandito si era svegliato di soprassalto,allora lei spuntò silenziosa e veloce da dietro l'albero in cui era nascosta e con un movimento preciso e rapido, tirò un colpo con il taglio della mano sinistra dietro il collo dell'uomo e lo fece svenire conoscendo il punto esatto.Raizen le fece l'occhiolino,lei arrossì.Adagiò il bandito piano per terra e si sistemò la veste pronta per qualsiasi eventuale attacco da parte degli altri briganti.La paura di pochi minuti prima era passata,si sentiva forte e pronta,era decisa e determinata.Le piacevano le missioni dopotutto.O almeno,le piacevano le missioni semplici che stava svolgendo adesso.Sapeva che se fosse diventata genin avrebbe affrontato ben altre sfide e ben altri combattenti che sicuramente non si sarebbero lasciati mettere fuorigioco da un semplice colpo dietro la nuca.Ma per adesso era tranquilla.
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    Narrato
    Pensato
    Parlato


    CITAZIONE

    Correzioni



    Il Post è abbastanza scarno. Presenta si la descrizione delle azioni e dei pensieri del pg, ma il tutto poteva essere ampliato molto di più.
    Ci sono alcuni errori di grammatica e qualche punteggiatura messa a casaccio.
    Passiamo ora alla correzione dell'attacco:
    - Non hai inserito l'ipotetica e hai descritto l'azione con autoconclusività. L'attacco andava impostato in diverso modo
    - Il Senjutsu non è dei migliori e non hai utilizzato al meglio gli Slot Azione e Tecnica.
    Impegnati a migliorare in questi ultimi due punti.
    Voto:

    4+

    Edited by Isidor Inuzuka - 30/11/2007, 18:14
     
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    - Vittoria -

    L'attacco dei giovani shinobi era stato efficacie. I banditi chiesero pietà, accasciandosi a terra doloranti. Era assurdo come avessero potuto eguagliare la sorveglianza posta alle mura; un gruppo di cotali incompetenti avrebbe potuto al massimo derubare una bancarella. Isidor uscì dal folto del bosco, kunai in mano. Si avvicinò lentamente a ciascuno degli individui nemici, legandoli saldamente con una buona dose di Filo di Nylon.

    - Bel lavoro ragazzi, sono fiero di voi. Ora torniamocene a casa -

    Consegnò a ciascuno di loro un bandito, affinchè li tenessero sotto controllo, evitando possibili fughe. Nel frattempo lui si mise in spalla la merce rubata, mentre si portava a capo del gruppetto oramai stracolmo. Con l'ennesimo cenno della mano, partirono di nuovo in volta dell'amato Villaggio.

    [...]



    I procedimenti da attuare furono innumerevoli. Innanzitutto consegnarono i banditi alla polizia e successivamente riconsegnarono la merce estorta al committente, ringraziandoli a suon di inchini. Li condusse, forse per l'ultima volta, dinanzi alle Mura di Konoha, mostrando un sorriso che difficilmente si poteva vedere sul suo volto.

    - La Missione è stata portata a termine con successo, ragazzi, siete stati davvero in gamba. Fortunatamente abbiamo combattuto contro un gruppo di incompetenti, che difficilmente avrebbero creato scompiglio. Tuttavia dovete ricordare che nelle Missioni che attuerete ben più grossi pericoli dovrete affrontare. L'unico consiglio che vi dò e di lavorare in gruppo. Da solo un ninja non può battere un esercito. Ma un esercito di ninja può riuscire a vincere contro un altro esercito. Tenete bene a mente questo consiglio, poichè vi servirà per il futuro.
    Buona fortuna a tutti, che il destino non vi si estorca contro. -


    E fu con quel commento che sparì nella notte, e fu con quel commento che aveva dato fine definitivamente al Corso genin, in cui i suoi allievi erano cresciuti, in cui il loro essere ninja si era ampliato, toccando punti fondamentali che nella loro carriera sarebbero stati essenziali.

    CITAZIONE

    Parte Pratica Terminata. Tempo fino al 2 Dicembre 2007 per un post Conclusivo.


     
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    La missione era conclusa,Miu camminava verso le mura insieme agli altri allievi.Guardò quel paesaggio,ricordava quanta paura aveva avuto il giorno della sua missione.Ora quel senso di paura e tensione era sparito,quasi fosse scomparso avevndo consegnato alla giustizia i banditi.Era stato bello aiutare qualcuno.
    Isidor si fermò davanti le mura di Konoha,forse sorrise,ma la ragazza non riusciva a intuirlo molto bene sul suo viso per via del troppo buio.
    "Se è un sorriso,possiede molta sicurezza e calma."pensò guardando il volto del suo sensei che intanto stava parlando:
    CITAZIONE
    - La Missione è stata portata a termine con successo, ragazzi, siete stati davvero in gamba. Fortunatamente abbiamo combattuto contro un gruppo di incompetenti, che difficilmente avrebbero creato scompiglio. Tuttavia dovete ricordare che nelle Missioni che attuerete ben più grossi pericoli dovrete affrontare. L'unico consiglio che vi dò e di lavorare in gruppo. Da solo un ninja non può battere un esercito. Ma un esercito di ninja può riuscire a vincere contro un altro esercito. Tenete bene a mente questo consiglio, poichè vi servirà per il futuro.
    Buona fortuna a tutti, che il destino non vi si estorca contro.
    -

    "Mai sentite parole più vere di queste.Il lavoro di squadra può fare veramente tanto in un combattimento.Spero un giorno di riuscire a lavorare con qualcuno a questo modo."pensò la ragazza.
    -Cercheremo di mettercela tutta Isidor sensei.I da parte mia,la ringrazio di cuore di tutto quello che è riuscito a insegnarci.Sento di essere riuscita a migliorare con i suoi consigli e le sue critiche.Questa esperienza è stata veramente una delle più entusiasmanti della mia vita.Cercherò di impegnarmi quanto più mi è possibile per riuscire a diventare un'ottimo ninja.E chissà,magari quando ci rincontreremo saremo anche noi genin.-disse con un sorriso ma il ragazzo era già scomparso alla vista dei suoi allievi.
    "Dovevo aspettarmelo..."Miu sperava che un giorno avrebbe potuto rincontrare il suo sensei.
    -Arrivederci.-sussurrò quest'ultima parola prima di rivolgersi ai suoi amici:-Allora!Come vi è sembrato il corso?-chiese sorridendo a tutti.
    -Secondo me,come ho già detto prima,è stata un'esperienza veramente costruttiva.Credo che siamo riusciti a migliorarci tutti quanti.-
    ......
    Prima di andare via disse ai ragazzi:-Spero che ci rincontreremo presto.Siete stati fantastici.A presto bye bye!-sorrise facendo un cenno di saluto agli altri allievi,poi prese sottobraccio Raizen riservandogli un sorriso caldo e soddisfatto e andando via assieme a lui.

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    Narrato
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16 replies since 8/11/2007, 23:07   383 views
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