"Febh Yakushi" contro "Hayabusa Kakita"

Whatever
Presentazione

Blinding Flash
Secondo Post Attivo

Lo scontro si aprì con l'avversario che metteva mano alle sue sacche porta-armi, e poi manteneva nascosta l'arma che aveva raccolto. Tra le pieghe del mantello non si capiva bene cosa avesse..ma che qualcosa fosse stato raccolto era ovvio. Ma non ci fu il tempo per stare a pensarci, poichè l'altro mise subito mano alla Katana che gli cingeva il fianco, estraendola di scatto. Forse la luce riflessa, forse un jutsu..ma fatto sta che un baluginìo colpì in pienò gli occhi di Febh, abbagliandolo per un istante.

Si sforzò di riaprire subito gli occhi, ma fastidiose macchie luminose ostruivano parzialmente la visuale. Ad ogni modo vide il braccio avversario muoversi..sapeva da prima che aveva impugnato qualcosa...fare due più due non era complesso. Impastando appena un pò di chakra [Bassissimo] in ciascuna gamba, fece un piccolo balzo laterale, schivando così le armi che gli erano state lanciate contro.

Aveva appena finito di riassestarsi che l'avversario, forte di una incredibile rapidità, praticamente bruciava la distanza tra loro, comparendo davanti a Febh con la Katana pronta a colpire. Non fu che un attimo, troppo breve per poter parare, o schivare l'assalto. Febh cercò per quanto possibile di allontanarsi, ma era in una posizione scomoda, visto il salto appena terminato, e potè fare ben poco. L'unica difesa effettiva fu il chakra, che andando a rafforzare il muscolo [1/2 Basso], offriva un modesto aumento alla già notevole resistenza dello Yakushi.

Il colpo era di per sè rapido, ma piuttosto debole. La lama non affondò moltissimo, ma era comunque abbastanza per strappare un gemito al Genin, mentre l'acciaio mordeva il quadricipite [Ferita Medio-Leggera]. Forse troppo sicuro della sua stessa rapidità, l'altro non si mise immediatamente in guardia, nè fece alcun gesto per allontanarsi.

Si trattava di istanti, certo entro breve avrebbe ricomposto la sua difesa, ma l'occasione era troppo ghiotta. Non allontanarsi subito dopo un confronto fisico è spesso pericoloso, specie contro uno shinobi che conosce qualche Taijutsu di notevole entità. Approfittando di quei pochi istanti di apertura, a denti stretti per il dolore, Febh mosse fulmineo la mano destra armata, lanciando i Kunai in direzione del viso del suo avversario.

Più che "lanciando", però sarebbe più corretto dire "gettando". La scarsissima distanza e il minimo movimento eseguito impedivano ccerto un lancio nel senso stretto del termine..i kunai non volarono nemmeno in modo da poter ferire alcunchè. In pratica era come se lo Yakushi avesse gettato due blocchetti di metallo contro il Kakita, cosa che al massimo avrebbe potuto provocargli un piccolo livido e un pò di dolore al naso, nulla di più.

Ma la cosa più importante era certo il fattore sorpresa, sommato alla distrazione. Grazie a questa mossa avrebbe attirato l'attenzione altrui su quelle armi (dopotutto se qualcosa viene rapidamente contro il volto in genere è si pensa a difendere quello, non curandosi del resto), ma praticamente in contemporanea, l'altro braccio di Febh sarebbe scattato in avanti. Non visto, o comunque visto troppo tardi, sperava.

Si trattava di un colpo deciso e potente, sferrato col palmo. Palmo carico di chakra che vibrava in silenzio, accumulando energia. All'impatto l'energia si sarebbe rilasciata, appesantendo notevolmente la potenza del colpo (fino al doppio dei danni di un normale pugno che colpisse in quello stesso punto) e scagliando lontano il bersaglio. Sempre che lo colpisse, ovvio.

Il Palmo di suono, perchè questo era il nome della tecnica, si mosse rapido contro la bocca dello stomaco avversaria. L'altro era rimasto troppo vicino, e aveva esitato, anche se per poco, nel comporre la guardia, se a questo si aggiungevano i kunai lanciati contro il viso e la probabilissima distrazione derivante, oltre alla velocità superiore del taijutsu stesso rispetto a un normale attacco, allora le probabilità di successo erano estremamente elevate.

Che l'altro schivasse arretrando entrambi gli attacchi era difficile, o quantomeno poco probabile, poichè lo scarto tra kunai in movimento e pugno era minimo..così come la distanza tra i contendenti. E con la guardia non completamente serrata, anche se si fosse reso conto in tempo del pugno in arrivo, era poco probabile che potesse pararlo efficacemente (senza contare che il Palmo di Suono avrebbe causato danni e trasmesso la spinta anche se avesse colpito il braccio, o una gamba, o qualunque parte del corpo)
Se colpito, Ryu sarebbe stato gettato all'indietro di qualche metro, e probabilmente avrebbe avuto come minimo il fiato spezzato, visto il bersaglio, e questo significava istanti preziosi!

L'attacco era anche una valutazione dei riflessi avversari. Solo con riflessi almeno comparabili alla sua straordinaria velocità, l'avversario avrebbe potuto fronteggiare l'assalto e restare incolume...o perlomeno questo era ciò che pensava lo Yakushi. In ogni caso se la combinazione d'attacchi avesse avuto buon fine, Febh non sarebbe rimasto con le mani in mano, recuperando un nuovo kunai dalla sacca un istante dopo l'impatto, per poi scagliarlo contro il Kakita dopo un piccolo avanzamento, ovunque fosse purchè in vista, anche se fosse stato ancora a mezz'aria per la spinta.

Ma il breve movimento fu troppo per la gamba ferita, che avrebbe ceduto, con un gemito da parte del genin, il quale digrignando i denti avrebbe conferito al Kunai una traiettoria poco efficace...l'arma sarebbe volata oltre il kakita, compiendo una storta parabola che non avrebbe nemmeno sfiorato il Kiriano, a meno che questi non lo avesse voluto. Il dardo gli sarebbe passato sopra la spalla destra, troppo alto di una ventina di centimetri..tutto per quella dannata gamba! Il volto di Febh esprimeva certo la sua più totale irritazione.

Ma dentro di sè sorrideva ed esultava. E soprattutto contava. La cartabomba che era legata al Kunai, infatti, era stata attivata poco prima di venire lanciata, e il filo di nylon, pressochè invisibile, consentiva un trucco utile e spesso dagli effetti estremamente spiacevoli per l'avversario.

Uno.... L'arma lasciava la presa e raggiungeva il kakita, senza però minacciarlo in alcun modo
Due.... l'arma lo superava, atterrando quasi a terra senza alcun danno
TRE!!!! Febh dava un forte strattone al nylon, risollevando la bomba pochi istanti prima dell'esplosione, cercando di riavvicinarla il più possibile al Kakita..possibilmente al suo lato destro, dato che era quello con cui sembrava usasse la spada. L'esplosione sarebbe stata notevole, specie se inaspettata (come sperava) e avrebbe potuto menomare pesantemente l'avversario (nulla che un buon ninja medico non potesse risistemare, comunque)

O questo almeno era il piano. Se anche il kiriano si fosse spostato, o avesse allontanato l'arma durante o dopo il volo, Febh avrebbe cercato di riavvicinare comunque il più possibile la bomba al bersaglio, arrivando anche a impastare chakra nel gesto [1/2 Basso], la breve distanza gli consentiva un controllo notevole di quella "lenza" (mai quanto un marionettista, ma comunque poteva strattonare con una certa perizia). Ma dopotutto, perchè il Kakita si sarebbe dovuto spostare o avrebbe dovuto interagire con quel kunai? La scena era plausibile..il danno alla gamba aveva compromesso il lancio, che era fallito..perchè si sarebbe dovuto preoccupare di quel kunai fuori bersaglio? Sarebbe stato illogico.. o comunque un qualcosa che indicava un sesto senso fuori dal comune!

Comunque andasse, la sua offensiva era terminata...la gamba ferita sanguinava, ma non conveniva curarla ora..a meno che non si fosse aggravata...quindi per adesso era meglio non sprecare il poco chakra che aveva per guarirla...non era ancora una emergenza. Afferrò il wakizashi, impugnandolo saldamente con la destra e componendo la sua guardia [Di tre quarti (lato destro avanzato) con le braccia parallele fra loro e al suolo. Il braccio destro, armato, più basso, disposto davanti alla bocca dello stomaco, con la lama rivolta in basso e in avanti, impugnata con presa rovesciata. Il braccio sinistro più alto, a difesa del collo e del mento. Le braccia un pò distanti dal corpo, ma comunque parallele al piano frontale del busto.]

SE tuttavia, la prima combinazione avesse fallito, allora questo implicava che non solo la velocità dell'altro era notevole, ma anzi, anche i suoi riflessi superavano i suoi, e di parecchio! Era un avversario di tutto rispetto, oltre che decisamente potente. La ritirata e uno studio della situazione erano la soluzione migliore per l'immediato.

Quindi, mentre l'attivazione della sua tecnica speciale andava a creare una situazione psicologica che attenuava il dolore, Febh, estratto il Wakizashi, arretrava quanto più rapidamente possibile, mentre il chakra già andava a attenuare l'entità della ferita [Basso per passare da Medio-Leggera a Leggera]. Coi calzoni e la macchia di sangue, era difficile che l'altro si rendesse conto della guarigione, e pensare che Febh fosse ancora ferito gravemente era comunque un vantaggio. Ovviamente mentre indietreggiava, Febh era vigile e attento ad eventuali attacchi avversari. Sarebbe arretrato di una dozzina di metri, se non fosse stato interrotto per un qualche motivo, armato, pronto, guarito, e ora in guardia contro un altro attacco di quell'essere rapidissimo.

Openings, Ice.
Secondo Post Attivo

Più sveglio del previsto...o dorse eccessivamente paranoico...o magari preveggente. Il Kakita non era cascato nel piccolo bluff della caduta deviando l'arma..e sebbene Febh avesse tentato di riavvicinarla, non riuscì a coinvolgere il Kakita nello sforzo, a dispetto del raggio dell'eplosivo. Intanto la gamba doleva. Doleva abbastanza da poter essere una distrazione...così, mentre l'avversario si passava l'arma da una mano all'altra, Febh risvegliava la sua abilità di clan..questione di una frazione di secondo, così che il chakra stimolasse il condizionamento mentale, che a sua volta diminuiva il dolore, già abbastanza basso di suo per la grande resistenza fisica dello Yakushi.

Ma ecco che il Kakita scattava di nuovo, estremamente rapido, tanto che seguirne i movimenti, anche ora che le macchie di luce erano scomparse, era estremamente complesso. Febh vide il baluginìo di quella lama arrivargli contro da destra, e già il suo braccio destro cominciava a inclinarsi per intercettare l'acciaio con l'acciaio. Ma il colpo non venne mai, anzi, un nuvo brevissimo lampo metallico indicò che anche l'altra mano di ryu era armata, e ora scattava verso il basso, contro la gamba sinistra, arretrata.

Ua finta. Una finta ben congeniata, ma mal sfruttata, fortunatamente per Febh. Il kakita era pù alto di lui di una decina di centimetri, e aveva mirato alla gamba sinistra, più arretrata, dello yakushi. Risultato: Aveva dovuto necessariamente chinarsi in avanti, anche se di poco (o il braccio non sarebbe mai arrivato a distanza tale da colpire). Ma il vero problema non era quello. Il kakita aveva attaccato con un fendente da destra (mia destra, per colpire il fianco destro) e contemporaneamente si era sporto per affondare con la mano destra...in pratica aveva lasciato completamente scoperto il petto, il collo e il volto, senza alcuna difesa!

Non ci fu però il bisogno di tutti questi ragionamenti per Febh. Era troppo tardi per intercettare il colpo, e la finta aveva distolto il braccio destro dalla sua guardia. Quindi si limitò a contrattaccare. Mentre l'acciaio si scavava una via tra i muscoli e la pelle, la mano sinistra dello Yakushi, chiusa a pugno, si gettava in avanti, verso il viso in avvicinamento del Kakita, potenziata dal chakra [Basso] nel suo movimento. Le nocche erano dirette proprio verso il suo naso, o comunque il centro del volto. intanto altro chakra veniva impastato nella gamba ferita [Bassissimo] così da migliorare la resistenza e limitare i danni.

Ancora una vlta il colpo non era particolarmente forte, tanto che la lama affondò decisamente poco [Ferita Leggera], e la mente dello yakushi non recepì quasi il dolore, subito tamponato dal condizionamento. Lo stesso non poteva dirsi per l'avversario. Un pugno sferrato da distanza decisamente breve, oltre che molto rapido, mentre lui aveva una mano impegnata nell'affondo e l'altra distante, visto che si era allargata per sferrare il falso fendente. Evitare il colpo era enormemente difficile, anche con riflessi superiori alla norma, e lo stesso valeva per il muovere il braccio a difesa, dato che di mezzo stava il braccio destro, armato, di Febh.

Se avesse colpito, poi, avrebbe avuto un effetto particolarmente pesante. Oltre al danno dovuto all'impatto delle nocche sul naso, infatti, la grande violenza del colpo avrebbe con ogni probabilità avuto ripercussioni a livello cervicale, vista la spinta improvvisa e violenta sul capo...il classico "colpo di frusta" insomma, con danni al collo come conseguenza. Certo, si poteva limitare questo danno collaterale impastando il chakra nei muscoli del collo, ma lo stesso non valeva per il volto: infatti nè il naso nè le strutture mediane del volto hanno muscoli abbastanza importanti da poter essere irrobustiti per dare resistenza, là è quasi tutto cartilagine, o osso, immediatamente coperti da pelle..impastare per resistenza era impossibile, e c'erano buone possibilità di spaccare il naso, o far saltare qualche dente al kiriano.

Ma l'avversario non aveva terminato. Se infatti avesse proseguito nella sua azione, dopo aver subito il danno, Febh avrebbe visto con chiarezza il Nebbioso mentre questi riportava indietro la mano destra, andando come a raccogliere qualcosa tra le tasche. Era una quesione di istanti, ma si udì con chiarezza che l'altro aveva aperto una borsa. mosse appena la mano, poi caricò sulle gambe pronto a scattar via. Febh, che aveva appena ricomposto la sua guardia, lo vide scomparire mentre una sferetta azzurra stava cadendo a terra..la aveva quasi raggiunta.

Conosceva bene quell'arma! Kamuro la aveva utilizzata, tempo addietro...e non poteva permettere che toccasse terra! Il chakra affluì alla gamba sinistra [1/2 Basso], mentre altro chakra si sviluppava sulla pianta...chakra impastato con proprietà adesive. La gamba si mosse in avanti, tesa, in un passo piuttosto ampio, facendo perno sulla gamba ferita, con i denti stretti per l'attimo di dolore...sperava solo non si fosse complicata ulteriormente. Se il condizionamento non avesse negato il dolore alla gamba mossa, certo un simile gesto avrebbe strappato un grido allo Yakushi, viso lo sforzo imposto a un arto appena ferito. Comunque fu sufficientemente rapido da fermarla in extremis!

Allungò di colpo la gamba, tesa, afferrando con il chakra adesivo la bomba di ghiaccio. Non c'era stato contatto...nè esplosione. Febh tirò un sospiro di sollievo, in una posa dall'equilibrio decisamente scarso...sul viso si leggeva chiaramente quanto fosse sollevato...ma subito la sua attenzione ritornò su Ryu, che si era allontanato con un piccolo balzo. Si era distratto un attimo...un errore imperdonabile...ma l'alterativa era diventare un puntaspilli degno del tavolo di uno psicopatico.

Ti diverte tanto riempirmi di buchi? Avrebbe detto, riportando indietro la gamba, e posando il piede col solo tallone, per evitare che la bomba, ancora trattenuta, toccasse qualcosa. Poi mi dovrai spiegare chi diavolo sei e cosa ti ho fatto, eh? Aggiunse, mentre all'improvviso sferrava un calcio all'aria, interrompendo l'afflusso di chakra adesivo in modo da scagliare la bomba contro il suo avversario. Non mirava a un punto in particolare..sarebbe stato impossibile, ma grosso modo cercava il tronco, vista la corta distanza, e il fatto che la bomba sarebbe esplosa a contatto, era presumibile che l'altro scartasse lateralmente o all'indietro...parando infatti la bomba gli sarebbe esplosa addosso, riversandogli addosso il liquido congelante.

Contemporaneamente la mano sinistra andava a raccogliere uno spiedo dalla sacca posteriore, lanciandolo mentre il piede, ora libero, posava nuovamente a terra. Il suo bersaglio non era il kakita, ma la bomba di gelo stessa. La sua esplosione a contatto avrebbe potuto fare in modo che venisse colpito almeno in parte dal liquido congelante della stessa, con magari qualche danno, o perlomeno un freddo abbastanza intenso da rallentare la parte colpita. Ma poco importava.

Comunque andasse, infatti, non appena il metallo avesse abbandonato la mano, Febh avrebbe intrecciato le dita in tre rapidi Seal, lasciando che il Wakizashi penzolasse accanto al braccio, sorretto dal nylon che lo assicurava al fodero e che era rimasto in mano al genin, scorrendo tra anulare e mignolo.

Tigre, Serpente, Drago.

Lo Yakushi avrebbe spalancato la bocca subito dopo, gettando un possente grido contro il nebbioso.
MUCHUUHAAAAAAAA!!!!!!
Era probabile che avesse appena finito di schivare l'esplosione, o comunque avesse appena reagito ad essa, oppure no, ma cambiava poco. Un'onda d'urto decisamente ampia si stava scagliando contro di lui, e da quella distanza, specie se aveva appena finito di muoversi, schivarla completamente sarebbe stato oltremodo complesso.

Con uno così veloce, devo giocare sull'indebolimento...nulla di più.

Si sarebbe quindi messo in guardia, andasse come andasse, dopo aver recuperato il Wakizashi...aveva usato una quantità enorme di chakra...doveva assolutamente ricorrere a un tonico, o non avrebbe retto granchè...iniziò ad arretrare lentamente, sempre in guardia..di qualche metro

Run, Sounds, Nails
Terzo Post Attivo

Più rapido persino del suono, l'avversario aveva evitato completamente l'intera serie di attacchi, come se la pesante botta alla testa non lo avesse minimamente frastornato..evidentemente possedeva una resistenza superiore alla media. Certo era che, per quanto fosse estremamente rapido e avesse sicuramente una grande competenza nello scontro ravvicinato..restava questo..restava un combattente da corpo a corpo.

Basterà stargli alla larga e scattare via non appena mi si avvicina...e aspettare un'apertura.

Ora erano decisamente distanti, anche con tutta la velocità di cui disponeva, quel kakita doveva coprire comunque la distanza, e questo dava il tempo per prepararsi a una vera e propria fuga..aveva un modo per raggiungere la velocità dell'altro, ed era anche relativamente poco dispendioso in termini di chakra, però era grossolano, e certo poco preciso..di fronte a una combinazione di attacchi elaborata avrebbe avuto poca possibilità di manovra..ma era l'unico modo di contrastare quella velocità assurda.

Non ebbe bisogno di attendere. L'avversario scattò, rapidissimo, verso di lui...era il rumore dei suoi movimenti a contare, più che il vedere quella figura che avanzava rapida. Già una patina di chakra si era generata sotto la pianta dei piedi.. A brevissima distanza la lama magicamente sparì, e una frazione di secondo più tardi era dall'altro lato, ma triplicata. Se fosse stato ancora vittima di quello strano bagliore luminoso non avrebbe avuto scampo, ma stavolta era pronto, e nell'istante in cui non vide più la lama, caricò sui muscoli delle gambe, sebbene doloranti, impastando chakra [Basso diviso tra le gambe], mentre il chakra adesivo veniva modulato per la repulsione, proprio come durante lo scontro con Giants Kaguya, un kiriano addirittura più veloce del kakita.

Mentre balzava all'indietro, sospinto tanto dalla potenza muscolare quanto dalla repulsione, ebbe modo di vedere le tre lame avversarie che scattavano in avanti. Sentì un clangore metallico nel fugace istante in cui scorgeva la punta di quella lama urtare contro la wakizashi. Un affondo che aveva raggiunto solo col debole della lama, in virtù dell'arretramento di Febh, reso comunque innocuo dal fatto che la troppa rapidità avversaria rendeva inutile adattare la guardia, ma anzi incitava a mantenerla stabile, dato che così com'era difendeva i punti più importanti.

Per qualche misterioso motivo, l'avversario aveva cercato un bersaglio proprio nel punto in cui lo Yakushi teneva la mano destra, armata.
[vedasi la guardia, qualche post fa..la destra sta davanti alla bocca dello stomaco, quindi subito sotto lo sterno, al centro del corpo, con la Wakizashi impugnata e rivolta verso il basso, quindi il forte della lama sta grosso modo nel punto in cui mira Ryu]

Febh atterrò, fortunatamente l'avversario aveva tentato un unico attacco, e poi era arretrato..ora tra i due stavano cinque metri o poco più. Il chakra era tornato adesivo e veniva mantenuto, meglio tenerlo pronto per altre evenienze simili. L'altro aveva messo mano alla sacca porta armi, e goffamente cercava di legare qualcosa a un kunai...quasi sicuramente una cartabomba..ma di certo non era un esperto di nodi e affini, visto che era lento e impacciato nel compiere quel gesto.. Lo yakushi approfittò della breve pausa per ingerire un tonico di recupero, mentre rimetteva la Wakizashi a posto con l'altra mano e il chakra risistemava la ferita alla gamba destra, che con lo sforzo aveva buttato fuori altro sangue [Basso per Leggera]. Era tempo di attuare una breve ritirata strategica!

Le dita si intrecciarono in un unico, rapido sigillo mentre Febh si voltava per correre. teneva comunque la testa voltata in modo da osservare l'avversarioal meglio delle sue possibilità. Nell'istante in cui si voltava una copia appariva davanti a lui. Identica in ogni aspetto, e capace di emettere suoni assolutamente realistici. Aveva un Kunai per mano e li scagliò all'unisono contro il kakita. Entrambe non miravano proprio a lui, ma anzi erano troppo laterali, non lo avrebbero sfiorato se non li avesse intercettati apposta.

Ma l'idea era proprio quella..quel kakita si era dimostrato sospettoso al punto da capire la trappola del kunai-cartabomba..che non rifacesse la stessa cosa adesso sarebbe stato decisamente poco plausibile, visto che la paranoia in uno scontro può solo aumentare, mai diminuire. E concentrandosi su quei kunai, avrebbe avuto qualcosa in più a cui pensare, e quindi minori capacità di individuare il vero Febh.

Si, poichè non era solo una la copia ad essere stata creata (e per inciso dopo il lancio si era voltata raggiungendo gli altri Febh in corsa), ma ce ne era un'altra, creata dal genin immediatamente dietro a sè durante la corsa (e creata in corsa, ovviamente), che aveva imitato appieno tutti i suoi movimenti.

Con il clone sonico che compiva il lancio frapposto tra l'originale e l'avversario, e il lancio stesso, con probabile distrazione, era difficile, salvo una vista molto superiore e doti di concentrazione notevoli, capire quale dei due Febh in fila indiana fosse l'originale, oltretutto la copia sonica appare senza la classica nuvola di fumo.

Durante la corsa, dopo appena pochi metri i Febh si sarebbero divisi (anche il terzo, una volta raggiunti), cominciando a correre intrecciandosi più volte (sempre rimanendo leggermente voltati per osservare il kakita con la coda dell'occhio.Tutti e tre avrebbero messo mano alla sacca porta-armi durante la corsa, estraendo un kunai. Tuttavia l'originale, sfruttando la sua notevole abilità manuale, avrebbe anche afferrato una manciata di Makibishi, assicurandosi di tenerli occultati il più possibile (e con la corsa, gli intrecci e la distanza, con ogni probabilità sarebbe servita una vista notevole per accorgersene). Approfittando poi degli intrecci (ossia momenti nei quali la sua figura era coperta da uno dei cloni che gli passava dietro), avrebbe cercato di lanciarli cadere senza dare nell'occhio, sfruttando appieno l'agilità delle dita, così da disseminare una certa area di pericolosi chiodi, quindi si fermò, alla massima distanza raggiungibile, e i tre Febh, Kunai alla mano, si sarebbero voltati, palesemente stanchi e con l'aria di soffrire per lo sforzo alle gambe.

Ansimavano, ma si misero in guardia (col kunai al posto del wakizashi). Durante la corsa Febh non andava certo alla massima velocità (o avrebbe superato i cloni) e i suoni, gli incroci e la perfetta imitazione delle copie gli davano un buon margine di successo. Ovviamente i cloni gettavano l'ombra..ansimavano realisticamente..sembravano feriti.. Se il kakita avesse agito come sempre, sin dall'inizio dello scontro, e avesse percorso i 15 metri circa che li separavano per poi attaccare, avrebbe dovuto attraversare il campo in cui l'erba celava i makibishi.

E se anche si fosse accorto della trappola, in qualche modo, comunque quei chiodi restavano, ed erano sempre un elemento utile per future strategia..sempre che fosse riuscito a sopravvivere fino ad allora.

Durante la ritirata, poco prima che cominciassero gli incroci, il Kakita mise mano alla sua sacca e lanciò. Era tardi per bloccare il colpo, ma Febh sfruttò il chakra adesivo, coordinato col movimento, per darsi un breve slancio laterale, schivando così l'arma che gli graffiò appena la spalla [Ferita Lieve] e poi rientrare nell'avanzata con il clone rimasto. Si, poichè il clone aveva già iniziato ad allargarsi per gli intrecci e non era stato raggiunto.

In ogni caso la trappola era piazzata, e il Kiriano, a quanto sembrava, ci era cascato in pieno, correndo verso di lui spada alla mano. Pestò i Makibishi, o almeno così sembrava dato che rallentò di botto, ma non battè ciglio, continuando come se nulla fosse.
Quel ninja aveva certo delle capacità superiori alla media..nonostante le ripetute botte al capo non era sembrato per nulla stordito, e anche ora il dolore improvviso dei makibishi non lo aveva fermato...doveva avere una resistenza che rivaleggiava con i Kaguya o gli stessi Yakushi, per sopportare tanto stoicamente il dolore e lo stordimento, non c'era altra spiegazione...di sicuro l'adrenalina non bastava a compensare.

Rallentò a sufficienza la sua corsa da dare a Febh il tempo di una controffensiva...sembrava del tutto intenzionato a usare quella bizzarra spada multipla. Tanto piacere..non troverà il suo bersaglio! Il clone venne mobilitato per frapporsi fra Febh e l'avversario proprio mentre questi era a portata per colpire, e inevitabilmente svanì, ma era un elemento di distrazione, mentre lo yakushi impastava chakra nelle gambe [Bassissimo per Gamba] e modulava il chakra adesivo sulla repulsione, per darsi uno slancio all'indietro e verso destra, mentre le lame del Kakita avanzavano in un pericoloso affondo, fortunatamente innoquo.

La repulsione, il gesto e la copia come elemento di distrazione avevano fatto il loro dovere, e Febh aveva guadagnato due metri circa. Inaspettatamente il kakita arretrò di qualche metro Ma è scemo?! Ci sono di i Makibishi lì! Peggio per lui... se voleva stare in una zona in cui ogni schivata era estremamente pericolosa per i piedi, era tanto di guadagnato per Febh. L'altro aveva i piedi feriti..di certo non poteva schivare agilmente come aveva sempre fatto..forse contava di parare soltanto...che ci provasse pure!

E poi dovrebbe iniziare ad accusare qualche colpo..che diamine..gli ho suonato la testa come un gong...forse fa la faccia da duro ma comincia a cedere...spero...io ho fin troppo poco chakra...

Erano a cinque o sei metri di distanza adesso..più che sufficienti per attaccare in maniera quantomeno passabile, e allungare le distanze. Era il momento di giocare di prestigio!
Aveva un Kunai nella mano destra, quindi portò la sinistra alla sacca porta armi, estraendo un secondo Kunai e lanciandolo in aria, come un giocoliere. Al contempo faceva lo stesso con l'arma nella destra. Non li lanciò in altissimo, anzi, era non superarono il volto come quota. Mentre discendevano, Febh mosse rapidamente le braccia, come per incrociarle. Ma quello che contava erano le mani.

La sinistra prese il kunai al volo e immediatamente lo lanciò verso la destra, troppo rapido perchè fosse possibile vedere il movimento per una persona dalla vista normale..figuriamoci il Kakita col naso rotto e grondante sangue. La destra lo afferrò e mentre il braccio compiva il suo gesto, lanciò entrambe le armi verso l'avversario, mirando al volto. Al contempo la sinistra eseguiva un movimento di caricamento e lancio assolutamente speculare, ma lanciò ben tre spiedi, che lo Yakushi aveva occultato mentre estraeva il secondo Kunai usando le sue doti di prestigiatore.

Gli spiedi miravano invece alla gamba destra del Kiriano, accelerati nel volo dal chakra impastato nel lancio [Bassissimo]

Tutto in una frazione di secondo, alla fin fine, e tutto in virtù delle doti di prestidigitazione pressocchè sovrumane dello Yakushi. Una persona dalla vista normale avrebbe notato solo i Kunai lanciati a mezz'aria, poi le braccia che li afferravano e lanciavano, incrociandosi sul petto. Ma in realtà la destra lanciava due Kunai, e la sinistra tre spiedi. Ci sarebbe voluta molta attenzione e una vista superiore per cogliere interamente l'azione, ma Febh contava sul fatto che l'altro fosse abbastanza ferito e avesse una vista normale.

Gli spiedi erano più rapidi dei Kunai (sebbene il movimento del brccio fosse stato ugualmente rapido) e avrebbero colpito prima (se avessero colpito) inoltre erano piccoli e poco evidenti. Lo Yakushi puntava sul fatto che l'attenzione fosse tutta sui grossi Kunai, e sul fatto che sembrassero lanciati dalle due braccia, invece che da una sola, mentre gli spiedi sarebbero passati inosservati, colpendo prima che il kakita cominciasse il suo movimento difensivo contro i Kunai.

Insomma, era una scommessa, che però aveva buone possibilità contro un avversario ferito. Febh avrebbe quindi estratto il Wakizashi con la destra e un Kunai con la sinistra (due invece, ma uno occultato), arretrando di qualche metro, attento e in guardia, pronto a ogni possibile reazione.

La guardia di Febh era chiusa come sempre mentre l'avversario, pur essendo nella zona coi makibishi, aveva avuto la fortuna di non calpestarne nemmeno uno con il suo rapido spostamento...strano che avesse ancora tutta quella velocità coi piedi rovinati, forse aveva usato una quantità notevole di chakra..e era anche riuscito a farsi appena graffiare dai due spiedi, senza che restassero conficcati. Però non aveva dato a vedere di averli visti. Pura sfortuna.

In ogni caso era pronto a un assalto, come al solito. La sinistra, alta e con la mano armata all'altezza del mento e del collo, mentre la destra più bassa, con la wakizashi in presa rovesciata, che difendeva la bocca dello stomaco con la lama in basso e leggermente in avanti. La gamba destra era lievemente avanzata, e gli occhi erano fissi sul Kakita.

Quello non si fece attendere, scattando goffamente verso di lui. Era estremamente più lento del solito, evidentemente i piedi gli dolevano ma aveva una paresi facciale...o forse il sangue che colava dal naso nascondeva la sua espressione, in ogni caso in breve tempo fu vicino allo Yakushi. La spada cambiò magicamente posto, di certo era bravo anche lui con le dita. Un fendente...con la differenza che stavolta Febh lo vide e subito mosse la mancina col Kunai ad intercettare il metallo. Essendo la mano alta, parare con quella era la difesa più veloce, anche se esponeva parzialmente la spalla sinistra che in ogni caso era leggermente arretrata vista la posizione, e quindi riduceva i rischi. Il colpo non giunse mai, ma anzi il fendente si bloccò di scatto...certo che era bravo con quella Katana.

Istintivamente, colta l'essenza della finta, Febh fece per arretrarsi, stringendo con più forza le armi, dato che non sapeva cosa aspettarsi. Ci fu un rapidissimo movimento ed un urto.

Sia la finta che la parata che l'improvviso attacco erano giunti in brevissimi istanti, forse per quello Ryu non aveva notato che il punto cui mirava era quello difeso dalla Wakizashi...eppure era la seconda volta che faceva quell'errore, mirando alla bocca dello stomaco nonostante fosse difesa e la guardia fosse chiusa...non aveva nemmeno provato ad aprirla visto che un attacco alto avrebbe comunque e in ogni caso mobilitato la mano alta. Forse aveva avuto un addestramento particolare per mirare a quel punto...o forse era un caso.

L'urto fu comunque violento. Metallo su metallo. Non ci furono danni, ma per la rapidità (non tanto per la violenza) dell'impatto, al genin sfuggì l'arma. Ryu subito indietreggiava mentre Febh, grazie al filo di nylon e all'elevata capacità manuale riprendeva l'impugnatura senza problemi

Ma perchè ha mirato là? Bastava cercare il fianco o la gamba destra e praticamente non avrei avuto modo di parare....forse temeva un colpo in contemporanea....però è comunque strano.. senza contare che è un colpo pericoloso...avrebbe potuto ammazzare una persona normale. Possibile che sappia della mia tecnica speciale?

E anche se lo avesse saputo? Contava poco ora che aveva messo distanza tra loro. Adesso il Kakita non era più nella zona dei Makibishi, ma aveva messo mano alla sacca porta armi. Cosa avrebbe dovuto fare ora?

Aveva poco chakra, ed era ferito, anche se meno dell'avversario. Attaccare era improponibile in queste condizioni, e non aveva abbastanza chakra per eseguire una qualunque tecnica e restare in piedi dopo. Inoltre il condizionamento mentale lo riparava dal dolore, ma comunque non poteva reggere ancora molto con le gambe in quello stato, ce la faceva slo in virtù della sua naturale resistenza. L'unica era guadagnare tempo, ancora, in attesa che l'altro facesse un passo falso. Doveva proprio rivedere parecchie delle sue strategie, visto che aveva ben poche possibilità contro un nemico tanto rapido.

Di certo le sue capacità di movimento dovevano essersi ridotte. Forse un trucco semplice ma sempre efficace sarebbe servito. Iniziò ad arretrare, mentre rinfoderava la wakizashi e ficcava una mano nella tasca porta-armi. Quindi estrasse e lanciò, diretto grosso modo alle caviglie dell'avversario (quello destro per la precisione). Un tiro estremamente facile da evitare

Era un lancio perfettamente eseguito, quindi difficilmente la paranoia del nebbioso gli avrebbe fatto attaccare l'arma in volo (ma anche se l'avesse fatto sarebbe cambiato poco), era più probabile che cercasse la schivata, come daltronde era logico pensare, visto che il primo istinto quando qualcosa cerca di colpire i piedi in genere è di arretrare o comunque allontanarsi..

In ogni caso, appena poche frazioni di secondo dopo quel lancio, Febh gettò rapido uno dei due Kunai che reggeva nella sinistra. Quel Kunai avrebbe mirato alla spalla sinistra del nemico. Il primo colpo gli avrebbe quasi sicuramente fatto abbassare lo sguardo verso destra, quindi era logico mirare al punto diametralmente opposto. Non che fosse un tiro complesso da evitare, ma spostandosi a sinistra il kakita avrebbe esposto il torace e il collo come bersaglio (salvo una velocità elevata di spostamento...che non aveva vista la ferita ai piedi). Il lieve ritardo tra un colpo e l'altro avrebbe permesso, forse, di cogliere il nebbioso nel mezzo del suo movimento di difesa, obbligandolo alla parata o a accentuare la schivata (se effettivamente si fosse mosso sulla sinistra).

Ma poco importava, era solo uno specchietto per le allodole. Un terzo lancio seguì a breve, grazie al terzo Kunai che Febh aveva tenuto abilmente celato. Cercò di celare lo stesso lancio, compiendo col braccio un ampio gesto come se stesse andando a afferrare il wakizashi con la sinistra, ma a conti fatti scagliò la sua arma. Il bersaglio era grosso modo il torace del Kakita, e comunque avrebbe lanciato immediatamente dopo una sua qualsiasi reazione difensiva dai precedenti lanci (anche subire il colpo).

Ovvio che se l'altro avesse schivato gli attacchi precedenti, questo nuovo attacco avrebbe mirato alla sua nuova posizione, inoltre i tempi erano calcolati in modo che, presumibilmente, l'arma avrebbe coperto la breve distanza che li separava giungendo a bersaglio non appena il Kakita avesse terminato il suo movimento, e quindi, specie per via della ferita ai piedi, avrebbe avuto minori chanches di una nuova schivata. Ma anche se avesse parato cambiava poco...dopotutto stava prendendo tempo.

In ogni caso, indietreggiando per quanto possibile, avrebbe sogghignato, intrecciando diversi sigilli: Tigre, Serpente, Drago, Serpente. Poi avrebbe detto: Pessima scelta reagire così a quel Kunai...sai? Con un sorriso sornione avrebbe fatto un cenno in direzione dell'arma, ma tenendo gli occhi fissi sull'altro. Se, e solo se avesse visto che il nebbioso distoglieva lo sguardo da lui, anche solo per una frazione di secondo, ne avrebbe approfittato per generare una rapidissima Oto Bunshin proprio di fronte a sè, nella stessa posizione in cui si trovava lui. Poi con due voci avrebbe detto: Opss... Mentre, arretrando ancora di un passo o due, ed estraendo due kunai (sia lui che il bunshin) si sarebbero affiancati (copia a destra, la mia destra). Vista la momentanea distrazione, sarebbe stato difficile valutare se la copia era stata creata davanti o dietro all'originale, e quindi era difficile risalire a chi fosse il vero Febh..

Entrambi in guardia, la solita, ma con i Kunai nelle mani. Avrebbero atteso, entrambi visibilmente stanchi, con le gambe insanguinate e le mani leggermente tremanti. Poco chakra...troppo poco per continuare a quel ritmo.
Nel caso contrario sarebbe stato da solo, in guardia, ma con la wakizashi e un kunai...identico a prima, ma comunque estremamente stanco, tenuto insieme solo dalla sua fortissima fibra.

Una delle armi aveva colpito, fortunatamente, ma l'avversario doveva indossare una protezione di qualche tipo, poichè non sembrò particolarmente malmesso. Non si strappò nemmeno l'arma di dosso. In compenso rinfoderò la sua Katana...e febh non potè trattenere un sospiro di sollievo, mentre l'altro metteva mano al mantello, e poi lanciava alla sua sinistra.

Ha sbagl...

No..era una tattica che conosceva troppo bene, e per quanto stanco, non si sarebbe lasciato fregare così facilmente. Un unico lancio col kunai che aveva in mano e deviò l'arma pochi istanti dopo che, a seguito di uno strattone e di un ampio movimento di mano avversario iniziava a dirigersi nella sua direzione. L'avversario aveva cercato un complesso movimento a parabola, che per quanto veloce era estremamente prevedibile, e il metallo cozzò sul metallo, sbalzandolo via.

Non contento, il kakita diede un altro strattone, molto più rapido, e l'arma, caduta a terra, si levò nuovamente vontro Febh. Un colpo del genere era estremamente impreciso...dopotutto l'altro non era mica un Marionettista, e con un filo di sei metri o più non poteva certo gestire alla perfezione un'arma del genere. Descriveva ancora una parabola, ma anche colpendo avrebbe inflitto solo danni lievi, dato che le probabilità che, dopo uno strattone con un filo tanto lungo, l'arma mantenesse una posizione adatta a tagliare erano infime. Quindi non voleva tagliare!

Difficilmente si trattava di un kunai con cartabomba... non aveva notato alcun foglio di carta arrotolato...e poi se ne aveva già uno pronto che senso aveva legargliene uno davanti agli occhi? Non lo faceva così furbo da cercare di instillargli paranoie..ma era meglio mettere spazio tra sè e quell'arma. Col chakra adesivo impostato per respingere, scattò lateralmente e all'indietro, così da guadagnare qualche metro, la parabola era rapida, ma non certo quanto uno dei fendenti di spada del kakita, e comunque era un movimento ampio e prevedibile. L'arma passò senza danni, poichè anche la copia aveva avuto tutto il tempo di arretrare tra la prima e la seconda offensiva del Kiriano. Erano passati più di tre secondi...nessuna esplosione...per fortuna.

Il balzo costrinse Febh a un movimento di troppo, e la gamba ferita cedette per un attimo, strappandogli un gemito di dolore Un'alta resistenza aiutava, ma non in eterno. Non cadde, ma non sarebbe riuscito a schivare o muoversi rapidamente...e il nebbioso aveva caricato il braccio e lanciato!

Che la cartabomba esplosiva fosse una di quelle due era innegabile..ma quale? Non c'era il tempo di individuarla, e per fortuna era un lancio abbastanza lento. l'unica era difendersi da entrambe con un colpo solo!
Non c'era nemmeno il tempo di prendere altre armi. Incrociò le braccia e lanciò sia il Kunai che la Wakizashi. la spada corta non era il massimo del bilanciamento, ma questo non le impediva di essere lanciata, e anche se la precisione era scarsa, la massa maggiore soppervia adeguatamente in questa funzione difensiva.

Doppio clangore. Tutte le armi schizzarono via. Un'esplosione riempì la visuale, e Febh si riparò con la mano. Era vicina, ma non abbastanza da ferirlo, ci fu solo una lieve onda d'urto, contro cui la sua innata resistenza era più che efficace. Ora aveva ufficialmente terminato il chakra però.. Sentiva che di lì a poco sarebbe svenuto senz'altro...barcollava appena e respirava pesantemente.

Devo almeno fare un ultimo attacco...ho la copia...posso giocarmela bene..forse.

Sprecare il chakra che aveva usato per la copia sarebbe stato folle, quindi la avrebbe usata al meglio e poi sacrificata. Con elaborata lentezza portò le mani alla sacca Porta armi. La copia, rapida, lanciò la sua coppia di Kunai contro il Kakita, subito imitata dall'originale, che gettò un trio di spiedi contro il volto avversario. Intanto con l'altra mano Febh, che aveva impugnato un Kunai e, occultato, uno spiedo, fece un ampio e rapido gesto, come a voler lanciare, ma solo il sottile senbon avrebbe preso il volo, sempre mirando al viso del Nebbioso, mentre il kunai sarebbe rimasto nel pugno.

La copia intanto scattava in avanti, subito dopo quest'ultimo lancio, correndo al massimo delle sue possibilità contro il Kakita...quindi febh, una volta che il costrutto fosse stato in mezzo a loro, avrebbe gettato l'ultimo Kunai, diretto grosso modo al torso avversario. Kunai che avrebbe attraversato la copia mentre questa si avvicinava all'altro, dando quindi ben poco preavviso sul bersaglio.

Quindi il ginocchio avrebbe ceduto...e Febh, ansimando pesantemente, avrebbe sganciato dalla cinta il Kyogetsu-Shoge. Era troppo stanco per usarlo sul serio...ma meglio che essere disarmato

Allora...mi vuoi dire...anf...chi diavolo sei?....Che ti ho fatto?