Il pezzo mancante

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    Incontri




    ~Accademia: ore 10:30.



    U na normalissima mattina di Gennaio. Come era consueto ormai da milioni di anni, il sole sorse, e decretò l’inizio di un nuovo giorno. Peccato che nessuno avrebbe potuto assistere a questo abituale evento, una coltre di nubi stava coprendo ormai dalla notte passata il cielo, posando su Konoha una superficie d’ombra che avrebbe raggiunto ogni più piccolo angolo del villaggio. Fortuna che in Accademia hanno la luce elettrica, altrimenti ogni stanza sarebbe rimasta nella penombra più assoluta. In una di quelle camere, si sarebbero riuniti i 4 shinobi che avrebbero dovuto scortare quello scontroso medico di nome Arami all’ultima asta della sua fortunata carriera filatelica, che l’aveva decretato il più qualificato conoscitore di opere d’arte. Ai 4 giovani arrivò una lettera a casa il giorno prima, in cui si specificava di presentarsi in Accademia e aspettare nuovi ordini proprio tra quelle quattro mura, in una specie di sala d’attesa abbastanza spaziosa al primo piano. Non appena i 4 sarebbero arrivati, avrebbero potuto usufruire di comodi divani di pelle, di riviste varie da leggere e di qualche tazza di cioccolata calda disposta su un pianale accanto alla porta. Tutto questo era solo per ingannare l’attesa per un eventuale ritardo di qualcuno. Quando tutti erano presenti in stanza, non attesero molto l’arrivo di qualcuno che gli avrebbe spiegato qualcosa di più di quello che già sapevano. Arrivò un dipendente dell’Accademia, un uomo alto ma decisamente poco robusto. Si schiarì la voce mentre, con la mano destra, frugava con poca accortezza la giacca del giubbotto. Prima di parlare, tirò fuori dalla stessa un fazzoletto di stoffa che gli sarebbe servito per soffiarsi rumorosamente il naso.



    -Scusate, ma sono raffreddato. Allora, tornando alle cose serie, voi saprete di certo il motivo per cui state qua. Dirigetevi subito fuori Konoha, nella sua villa. E’ facile da individuare, proseguendo la strada principale dopo l’ultima casa del villaggio, ve la troverete alla vostra destra dopo 1 kilometro, circondata da un immenso giardino. Intanto la direzione mi ha avvertito che il capogruppo sarà un certo Auron Lee. Buona fortuna!



    Attese una qualsivoglia reazione da parte degli sfortunati ragazzi che avrebbero dovuto accompagnare il medico all’asta. Prima di uscire dalla stanza, poggiando la mano sinistra sullo stipite disse:



    -Non tanto per la missione, che dovrebbe essere semplice, quanto per lui, è un vero rompipalle.



    ~Casa di Arami: ore 12:00



    Una villa gigantesca circondata da un giardino di almeno 5000 metri quadri. Un prato coltivato all’inglese, rotto solo dalla presenza di un sentiero asfaltato ai cui lati erano stati disposti degli alberi di pesco, ancora spogli visti la stagione. Il giardino era delimitato da un muro di cinta alto 2 metri, formato da ringhiere dalla forma regolare e di color “canna di fucile”. Non c’erano telecamere, né tanto meno una sorveglianza. Non c’erano mai stati tentativi d’intrusione in quella casa, e tanto meno nessuno aveva mai cercato di penetrare a scopo illecito. Il signor Arami, quindi, non sentì mai il bisogno di un controllo all’esterno della tenuta. L’ingresso alla residenza era un ampio portone, alto almeno 5 metri. Una porta spessa almeno 50 cm, di legno massello con intarsi in oro. Chiunque l’avrebbe varcata, si sarebbe ritrovato davanti un immenso atrio, di almeno 150 mq. Poco arredato, presentava solo una grande libreria sul lato sinistro, e un divano sul lato destro. Ai quattro angoli delle piante ornamentali, evidentemente sintetiche. Alcuni quadri rappresentanti paesaggi decoravano il muro d’intonaco bianco. Proprio su quel divano, il signor Arami avrebbe atteso le sue giovani guardie del corpo. In quel frangente, era intento a conversare con la cameriera, la signorina Saya. Una ragazza d’ottima famiglia, bella come non mai, bionda alta e snella. Una donna che farebbe ingelosire chiunque. Una donna bella ma altrettanto educata e a modo.



    -Ma è sicuro che arrivano, è quasi mezzogiorno.



    L’inserviente, con un filo di voce, rispose che a momenti sarebbero sopraggiunti da quanto aveva assicurato l’Accademia. Nervosamente, il medico ondeggiava la gamba destra, poggiata sopra la sinistra. Le braccia conserte ed un’espressione imbronciata delineavano una persona scocciata dall’attesa, pronta a tirar fuori l’ira accumulata con qualche gesto fin troppo evidente. All’improvviso, il campanello suonò. Esattamente a mezzogiorno. I 4 genin entrarono nell’atrio. Senza nemmeno rendersi conto delle loro sembianze – poco gli importava in quel momento -, si alzò in piedi di scatto e si avvicinò a loro per squadrarli meglio.



    -Vi sembra questa l’ora di arrivare? Io pensavo che veniste prima così potevamo partire per mezzogiorno. L’asta si terrà in una casa privata vicino Konoha, alle 15:00. Dobbiamo sbrigarci.



    Si avvicinò a Saya, lasciando alla sua scorta una reazione o una battuta sul primo rimprovero della giornata. Si fece consegnare dalla donna una piccola busta da lettere bianca. Tornò verso i ninja e la consegnò al capogruppo. L’avrebbe dovuta leggere.



    CITAZIONE

    -Non sperare di tornare vivo a casa questa sera. Prima del tramonto uccideremo te e tutti quelli che tenteranno di opporsi. Ruberemo il vaso di Kamaru.


    Non c’era scritto altro. Quelle poche parole, scritte forse con apparente mano femminile, non lasciavano presagire nulla di buono, ma come è solito per lui, il signor Arami non gli dette peso più di tanto. Nella sua vita ne ha viste di peggiori, e certamente non sarebbe stata un’inutile lettera minatoria ad innervosirlo.



    -Mi hanno minacciato, visto? Mi è arrivata proprio stamattina. Saranno solo brigantelli, niente che non potete sconfiggere agilmente qualora ci dessero fastidio. Qualche anno fa, i fratelli Mosu intentarono un attacco mentre concludevo positivamente un’altra asta. Fortunatamente il servizio d’ordine funzionò alla perfezione e riuscì a mandarli via con qualche osso rotto. Forse sono ancora loro. Almeno lo spero per voi, sono dei buoni a nulla. In ogni caso, voi dovete proteggermi. Non vi preoccupate, sono un medico. Per qualsiasi ferita poi vi rattoppo io, sempre che non moriate prima ovvio!
    Adesso non perdiamo tempo e cerchiamo di fare il prima possibile. Se mi volete chiedere qualcosa, ne parleremo per strada.



    Dette una pacca d’incoraggiamento ad Auron ed iniziò a camminare con passo lento verso la porta. Incominciarono a camminare per il vialetto in direzione della strada. Il tempo stava rapidamente peggiorando, le nuvole si stavano addensando rapidamente e a breve sarebbe cominciato a piovere. Per precauzione prima di uscire il signor Arami prese dall’appendi-abiti accanto alla porta un ombrello. Non sopportava minimamente la pioggia, la considerava inutile e fastidiosa.
    Con un cenno ampio della mano, nel frattempo, Saya salutò il gruppetto di ragazzi diretto a Konoha.



    -Arrivederci, signor Arami, buona fortuna..



    Sorrise e chiuse delicatamente la porta rimasta aperta.



    - ..ne avrà proprio bisogno..





    ~Ore 12:00: casa dei fratelli Mosu.



    Nei dintorni di Konoha alberi e vegetazione erano il carattere predominante che era possibile notare. Un luogo quasi incontaminato dove l’uomo ancora non era riuscito a mettere le proprie radici, deturpandolo irrimediabilmente. In mezzo a tanta bellezza, sorgeva una piccola casa di legno. Era la dimora dei fratelli Mosu. Erano insieme ad un loro amico, un certo Fu. Erano 3 membri della foglia, tutti e tre con la loro storia, accomunata dal fatto che erano stati cacciati dall’Accademia per comportamenti poco consoni al ruolo che svolgevano. Nito e Lan Mosu si erano macchiati dell’accusa di delitto durante una missione. A seguito di un litigio con un loro compagno di squadra, non hanno esitato ad attaccarlo in 2 e finirlo a colpi di calci e pugni. Per non essere imprigionati, si dettero alla macchia senza che nessuno riuscì mai a trovarli. Hataki Fu, invece, è un medico esperto. Si narra che a seguito di un parto, non intervenne in tempo per salvare la madre che ebbe delle complicazioni dopo il lieto evento. Non ritenne opportuno tenerla sotto osservazione dopo il cesareo. Una leggerezza costatagli cara. Diffidato da tutti per quel errore, l’Accademia ritenne che non c’erano i requisiti adatti per continuare ad esercitare la professione. Non si sa come i 3 si sono incontrati. In ogni caso, stavano organizzando una trappola al signor Arami, proprio per lo stesso giorno dell’asta. Volevano impadronirsi a tutti i costi del vaso di Kamuro, non tanto per il suo valore storico, quanto per quello monetario. Rivenderlo avrebbe fruttato molti soldi, facendoli vivere di rendita per il resto della loro vita. Avevano progettato tutto nei minimi particolari. Doveva essere un colpo facile, non potevano sbagliare. Niente era stato trascurato. Il commando era composto da 4 persone. Loro 3 avrebbero dovuto compiere il lavoro sporco, mentre la quarta e misteriosa persona avrebbe dovuto fungere da palo. A questa torbida situazione c’è da aggiungere che loro mai potevano organizzare in quel modo un’azione simile. C’era una mente calcolatrice al di sopra di tutti, una mente che era intenzionata ad avere i maggiori profitti dal manufatto, e che, per non sporcarsi le mani, commissionò a loro il lavoro.
    I tre uomini stavano finalmente uscendo di casa, diretti verso la dimora del signor Arami.



    -E’ tutto ok? Siamo sicuri che non avrà ripensamenti?



    -No, tranquillo, abbiamo la sua più totale collaborazione, fidati. Dobbiamo solo entrare in casa e rubare il vaso. Poi se quei ragazzini ci daranno filo da torcere, li uccideremo. Non possiamo deluderLo.



    -Ragazzi, comunque occhi aperti, non possiamo andare così a cuor leggero. Serve concentrazione..



    S’inoltrarono nella foresta in direzione di Konoha. Lasciarono alle spalle la casetta di legno consci del fatto che quella sera ne avrebbero fatto ritorno, con l’oggetto nelle loro mani e soddisfatti.



    CITAZIONE

    Nito Mosu
    3x slot azione
    Forza: 200
    Agilità: 175
    Resistenza: 212.5
    Armato di: Due falci da combattimento legate ai manici da una catena d’acciaio.


    CITAZIONE

    Lan Mosu
    2x slot azione
    Forza: 175
    Agilità: 212.5
    Resistenza: 200
    Armato di: tirapugni con lame nella mano destra, nekote al polso sinistro.


    CITAZIONE

    Fu ??
    3x slot azione
    Forza: 175
    Agilità: 200
    Precisione: 250
    Armato di: spiedi potenziati, piombati in punta.


     
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