Il pezzo mancante

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  1. Køn
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    CITAZIONE
    Narrato in terza persona
    °Pensato°
    «Parlato»

    La cosa si fa seria
    Post Attivo [2/?]



    Eravamo nuovamente fuori dalla dimora del signor Arami, e soprattutto, eravamo nuovamente in viaggio verso Konoha, il nostro obiettivo era quello di raggiungere il luogo del'asta. Il signor Arami durante il tragitto tornò a parlarci dei fratelli Mosu, rispose al mio quesito dicendoci che erano stati degli shinobi, ma a quanto ne sapeva lui non si allenava da parecchio, purtroppo il nostro cliente non andò a fondo riguardo all'argomento, lavandosi le mani dei fratelli Mosu dicendo che noi li avremmo battuti senza problemi. Hoshikuzu con un sorriso lo tranquillizzò dicendogli che sarebbe andato tutto bene. Il tempo non era dei migliori e non ci aiutava a sopportare il caratteraccio del signor Pen Arami. La pioggia e il vento cominciarono a infastidirci maggiormente, ma fortunatamente si cominciava a vedere la sagoma della villa dove si sarebbe svolta l'asta.



    °Eccoci arrivati... Adesso entriamo e ci mettiamo al calduccio, non vedo l'ora di potermi riscaldare *_* °



    Il mio desiderio di riscaldarmi all'interno di quella villa fu infranto dalle guardie presenti fuori quella enorme abitazione, che per quel giorno era adibita a sala per un'asta, infatti era vietato l'ingresso a chiunque prima dell'inizio dell'asta, il signor Arami si innervosì nuovamente, ma fortunatamente stavolta si tranquillizzò all'istante e ci propose di andare a mangiare del ramen, avrebbe offerto lui come la cioccolata calda che avevamo trovato in accademia, si domandò se avessimo ricevuto la cioccolata, il signor Arami non ricevette alcuna risposta, ma, invece, ebbe un complimento da Hoshikuzu che lo considerò come "l'uomo più straordinario al mondo", in seguito avrei risposto io alla domanda del signor Arami.



    « Si signor Arami, ci è arrivara la cioccolata calda stamattina in accademia, non si preoccupi. »



    E così ci dirigemmo verso l'Ichiraku Ramen di Teuchi, tantissime volte nei miei primi periodi a Konoha mi ero ritrovato a cenare o pranzare in quel luogo, fortunatamente con il passare del tempo avevo cominciato ad imparare l'arte del cucinare e mi cibavo a casa mia, ma non mi sarebbe dispiaciuto un bel piatto di ramen, soprattutto perchè non sarebbe stato lui a pagare la pietanza, a quel pensiero gli scappò un piccolo sorriso che gli fece dimenticare il temporale che stava colpendo tutta Konoha e dintorni. Finalmente arrivammò fuori il chiosco del ramen, rapidamente ci saremmo infilati in quel luogo di ristorazione, sia per evitare di prenderci altra pioggia, ma anche per la fame che cominciava a farsi sentire, più volte il mio stomaco brontolò durante il percorso, ma fortunatamente ora eravamo arrivati. Una volta dentro avrei ordinato un piatto di ramen semplice, ma, proprio come Hoshikuzu, avrei ordinato la porzione più grande possibile. Proprio Hoshikuzu avviò la conversazione facendo una considerazione sul fatto che era l'unico membro del team a non far parte del villaggio della Foglia, sorrisi a quella considerazione, ma, guardando Hoshikuzu con più attenzione fui sicuro che era quel ragazzo che aveva preso parte al corso per combattere con i pesi del sensei Asuka Hima.



    « Scusa Hoshikuzu, ma per caso tu hai partecipato ad un corso per combattere con i pesi del sensei Asuka Jaku Hima??? Perchè mi sembra di averti visto proprio a quel corso, eri tu? »



    In seguito avrei continuato a mangiare e prendere parte alla conversazione. Una volta uscito dall'ichiraku ramen avrei avvicinato i miei compagni di missione, c'era qualcosa di importato che avrei dovuto dire ai agli altri membri del gruppo, prima di parlare avrei creato un piccolo filo di chakra dalle mie mani, invisibile, ma sentivo il suo calore tra le mie dita, lo portai alla mia bocca, in seguito avrei porso l'altra estremità del filo di chakra a Kiyon e avrei spiegato in cosa consisteva, kiyon toccando le mie dita sarebbe riuscito ad inviduarlo grazie al calore emanato da quel chakra.



    CITAZIONE
    Comunicare a Distanza Base
    Attraverso questa abilità, lo shinobi impara a trasmettere la voce attraverso il chakra. Viene stabilita un'interazione tra due ninja attraverso un filo fatto interamente di chakra che parte dalla bocca di entrambi gli shinobi e gli permette di comunicare. A causa della sua incosistenza è impossibile tagliarlo senza il chakra, inoltre risulta invisibile all'occhio nudo. Per utilizzare questa tecnica entrambi i ninja devono possedere l'abilità in questione, altrimenti (a costo doppio) può parlare soltanto chi possiede l'abilità in questione, senza però aver possibilità di ottenere risposta.
    Notare bene che per trasmettere la voce, bisogna emettere suoni, quindi non è possibile comunicare in assoluto silenzio.
    (Consumo di Chakra: Bassissimo per ogni 25 metri / Massimo 250m)
    [Da Genin in Su]

    « Kiyon, tieni questo filo di chakra e portalo alla tua bocca, serve per rimanere in costante contatto anche nel caso dovessimo dividerci, purtroppo tu non potrai dirmi nulla, ma in compenso potrai sapere tutto ciò che starà succedendo a me. »



    [...]

    Eravamo nuovamente fuori dalla dimora dove si sarebbe svolta l'asta, stavolta fortunatamente potevamo entrare, ma prima di farlo il signor Arami disse che io e Auron lo avremmo seguito all'interno della villa, mentre Kiyon e Hoshikuzu sarebbero rimasti all'esterno per assicurarsi che non arrivasse nessun indesiderato, dato che il nostro cliente non sembrò essere convinto delle guardie presenti fuori dalla dimora. Fui doppiamente soddisfatto mentre ci dividevamo dai nostri compagni, primo perchè mi sarei ritrovato al caldo all'interno dela villa, e poi perchè fortunatamente avevo dato il mio filo di chakra a Kiyon, così saremmo rimasti in contatto anche durante l'asta, avrei salutato i miei compagni con un cenno della mano e sarei entrato nella villa con Auron e il signor Arami. Una volta dentro sarei rimasto in silenzio finchè l'asta non sarebbe finita, anche se in quel momento rimpiangevo Kiyon e Hoshikuzu che erano fuori e che potevano parlare liberamente.

    "Aggiudicato", fu questa la parola che mi fece tirare un sospiro di sollievo, dopo parecchi minuti di tensione, durante il quale il signor Arami si era sfidato a colpi di soldoni con gli altri presenti, ma fortunatamente aveva avuto la meglio, il pensiero di come facesse ad avere tutti quei soldi mi attraversò la testa per un secondo, ma non ci fu il tempo di pensarci più di un secondo, perchè la calma che c'era stata fino a quel momento svanì di colpo. Appena il signor Arami tornò al fianco mio e di Auron la folla sbandò improvvisamente e la villa fu riempita di urla piene di dolore e paura, sembrava essere all'improvvisato piombati nell'inferno, una macchia di sangue colpì la porta, un anziano signore spalancò la porta per capire cosa stesse succedendo, ma subito uno dei suoi due occhi fu perforato da uno spiedo, una scena raccapiricante, distolsi lo sguardo, non per quella scena, ma perchè vidi i due giovani ninja che erano a guardia della villa al suolo colpiti al collo e al volto, subito pensai a Hosikuzu e a Kiyon, purtroppo dovetti tornare alla realtà, ordinai ad alcuni uomini al mio fianco di portare dentro i corpi colpiti dagli spiedi, il signor Arami disse che era un medico, se ne sarebbe occupato lui, mi sarei accasciato al suo fianco su quei corpi inermi. Avrei rivolto la mia parola al signor Arami, ma avrei tenuto il tono talmente basso da far sì che solo lui avesse potuto sentire.



    « Signor Arami, sono anche io un medico, perciò mi regga il gioco, e confermi tutto ciò che dirò. »



    Con sguardo serio sarei passato a controllare i corpi delle persone ferite, come molte persone avevano intuito, i tre erano morti, ma non potevo confermare le loro tesi, avrei solo aizzato la folla verso l'uscita e li avrei mandati incontro a morte certa... Alzai lo sguardo verso la folla impazzita, dovevo assolutamente fare qualcosa, il mio sguardo cadde sul microfono del presentatore dell'asta, lo avrei utilizzato per calmare la gente, ma mentre mi sarei diretto verso il microfono avrei contattato Kiyon tramite la mia abilità: "Kiyon, ci sono problemi, le due guardie e un uomo sulla cinquantina sono morti, io adesso dirò che sono caduti in una sorta di catalessi, mi raccomando, confermate anche voi da fuori che non ci sono morti." Una volta raggiunto il palco, seguito dal signor Arami avrei preso la parola con il microfono.



    « Gente, state calmi!! Non ci sono morti, io e l'uomo che mi accompagna siamo dei medici, abbiamo controllato i corpi!!! Sono stati colpiti in punti non vitali, ma che provocano una sorta di stato di catalessi, sono ancora salvi!!! Rimanete al centro della sala e sarete al sicuro!!! »



    Una volta dette quelle parole sarei sceso dal palco, sempre con il signor Arami, avrei continuato a tranquillizzare le persone che mi avrebbero chiesto maggiori spiegazioni, ma dovevo cercare di capire cosa stava succedendo ai miei compagni, il signor Arami li avrebbe chiamati a se e gli avrebbe detto di ritornare all'interno della villa, che sembrava essere l'unico luogo sicuro in quel momento. La situazione stava degenerando...



    image Tabella fine post image

    Stato Mentale:
    ////
    Stato Fisico:
    Illeso
    Caratteristiche Psicofisiche:
    Forza: 150
    Velocità: 150
    Resistenza: 150
    Commenti Off Topic:


    Armi











    Riflessi: 150
    Agilità: 150
    Precisione: 150

    Slot Utilizzati:







    Punti Vita: 120/120

    Punti Chakra: 100/100

    Consumi Chakra:
    2xBassissimo: Per contattare Kiyon con la mia abilità di Parlare a Distanza


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34 replies since 23/1/2008, 18:42   1004 views
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