È colpa tua. Ratty
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I documenti sono di una certa rilevanza, ma non saprei indicare quale paese o gruppo potrebbe trarre beneficio dai dati che contengono..principalmente perchè io stesso non ne conosco il contenuto. Spiegò il chunin, per poi ribadire Ma non pensate ai documenti, non fanno parte della vostra missione. Quanto all'avamposto, effettivamente la sua posizione è nota alla sola accademia, ma non è un luogo di importanza strategica essenziale, dunque è probabile che notizie della sua presenza siano filtrate in qualche modo.
Quanto alla terza domanda il chunin indicò la collina sulla mappa Sono circa duecento metri sul livello del mare, ma la collina è ricoperta di alberi e vi sarà facile osservare l'avamposto. Poi rispose a Tetsuo. Naturalmente avrete una copia della mappa e una radio con cui comunicare con noi e con l'altro gruppo. A questo proposito. Il vostro Team per la durata della missione sarà identificato come Team Delta, mentre quello di Asami sarà il Team Echo.
Quando Raizen parlò, Asami lo fissò in silenzio, gelido. Mi ricorderò delle tue parole. Fu l'unica cosa che disse, poi chinandosi verso il chunin responsabile e congedandosi. Quanto a Yashiro, fissò duramente il Genin, e quando Asami si fu allontanato disse, a mezza voce. Shinobi, tra quei caduti vi erano persone che conoscevo e apprezzavo. Per me quei nomi sono una motivazione. Vendicare la loro caduta e vendicare l'affronto fatto all'accademia è per me la cosa più importante in questo momento. Non è l'ipocrisia a parlare, ma è un ninja che desidera la morte di chi ha colpito chi gli era vicino.
Ed ancor più vicino a loro era Asami, poichè uno dei caduti era un suo caro amico, che proprio in quel momento lo stava sostituendo in via eccezionale nel turno all'avamposto. Sarebbe potuto esserci lui su quella lista. Ti assicuro che nemmeno nelle sue parole c'è ipocrisia...semmai dolore, Shinobi.
[...]
La riunione si era conclusa, e un'ora dopo i ninja si erano riuniti a Yashiro, a Asami e agli altri ninja che avrebbero fatto parte della missione. Il Team Echo era costituito da Asami Shimasu, da Teppei Akadou (un ragazzino di forse quindici anni, molto somigliante a Yashiro, ma con corti capelli neri e senza baffi) e da Kenzo Tenma (un ragazzo sulla ventina, con capelli ricci e lunghi fino alle spalle e un coprifronte di Oto). Invece il gruppo che si sarebbe occupato del campo base era stato denominato Team Sigma, con a capo Yashiro Akadou, mentre gli altri due shinobi erano già sul posto.
Il Chunin Richiamò un carro enorme, trainato da un cavallo nero grande almeno il doppio di un cavallo normale e, dopo aver offerto all'animale un pezzo di carne cruda (presumibilmente maiale, comunque il cavallo lo sbranò senza fare complimenti) disse. A bordo. Black Raven ci porterà fino a destinazione in tempi estremamente brevi. All'interno del carro c'era ogni tipo di comfort, e sebbene lo spazio fosse un pò ridotto, c'era un bagno striminzito ma pulito e posti a sedere per tutti, anche comodi nonostante fossero seggioline pieghevoli attaccate al muro. Durante il viaggio Asami non avrebbe rivolto la parola a nessuno, mentre gli altri due membri del Team e Yashiro sarebbero stati più che disponibili per fare quattro chiacchiere.
Quattro ore dopo sarebbero arrivati alla casa diroccata che avrebbe agito da campo base. Qui due ninja attendevano fuori dalla porta. Fecero un cenno del capo a Yashiro, una volta che tutti scesero dal carro e che l'animale fosse stato congedato. Il chunin quindi li presentò Questi sono Sota Iga, esperto di comunicazioni Indicò un ragazzo con degli spessi occhiali e rasato a zero E Shigehito Hasumi, medico da campo accennò all'uomo alto e dalla pelle scurissima..che faceva pensare più a qualche sciamano tribale che a un medico.
La missione partirà fra un'ora, riposatevi pure fino ad . Se nel mentre avessero voluto continuare a parlare con gli altri membri non ci sarebbero stati problemi, eccettuati Asumi, che se ne sarebbe stato sulle sue, in piedi sul tetto dell'edificio, e Yashiro, che si sarebbe ritirato nella casa e subito addormentato pesantemente su una panca.
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