È colpa tua. Ratty
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CheckPoint Alpha=>Checkpoint Bravo
Mi rattrista sentire parole simili dalla bocca di un giovane, ma spero vivrai abbastanza da scoprire che cosa vuol dire Ninja per te, e non lasciarti condizionare dalle concezioni altrui. Le tue scuse sono accettate, ora torniamo alla missione. Brevi parole quelle di yashiro, che tornò quindi al tema principale.
[...]
Il Team Echo non sembrò particolarmente sorpreso dall'apparizione di Black raven, o perlomeno lo diede a vedere molto meno del Team Delta. Yashiro sorrise alla battuta di Tetsuo, e sembrava trarre una certa soddisfazione dallo stupore di Auron.
[Durante il viaggio]
Asami sedeva in silenzio, con un'espressione marmorea, quasi fosse profondamente concentrato. Le prime parole a spezzare il silenzio furono quelle di Auron, cui Yashiro rispose, a braccia conserte. Non ci saranno limiti di tempo, tuttavia il Team Sigma al campo base si aspetterà una comunicazione ogni ora, per sicurezza. Dopo due comunicazioni di seguito saltate, la missione sarà data per fallita e l'ordine sarà la ritirata. Quanto agli eventuali dispersi, verranno mobilitate le squadre speciali.
Quindi chinò il capo, mentre Raizen si faceva avanti con Asami. L'unica risposta dello Shimasu fu uno sguardo di sbieco, quindi annuì impercettibilmente, ricomponendo la sua statuaria immobilità. Tetsuo, più socievole, si era rivolto a Kenzo, il ninja coi capelli ricci, questi fece un cenno di diniego, rispondendo con una voce un pò roca. No, non lo conosco, mi spiace..ma conosco gli Yakushi, e sono un clan piuttosto chiuso. Come hai conosciuto questo genin? Ma Teppei si mise nel mezzo Lo conosco io, cioè, di vista. E anche tu lo conosci, Kenzo, non ricordi? E' quel poveraccio che fa tutti i lavori pesanti per il clan! La bocca del giovane Akadou si allargò in un ampio sorriso mentre Tenma dava segno di aver rammentato. Ah, giusto, giusto! E' quel tizio che hanno adottato tempo fa per la prima volta dopo tantissimi anni...poveraccio... Scosse il capo, sorridendo bonario Già! Rincarò l'Akadou Pensa che gli hanno fatto ristrutturare da solo l'intero palazzo in pratica..e perdipiù fa una infinità di consegne e commissioni..non lo invidio proprio. E scoppiò a ridere Beh, oddio, per certi versi forse si..se le voci sono vere.... Fissò Tetsuo con provocatoria. Si dice che voi Kaguya abbiate un grande potere nelle vostre ossa. Non so di che si tratti o se tu lo possieda, ma ti assicuro che non è niente in confronto al potere degli Yakushi..ne ho sfidato uno una volta...e posso assicurarti che sono dei veri mostri...dei mostri terrificanti...
[Una volta a destinazione]
La domanda di Raizen fece calare il silenzio. Yashiro lo guardò a lungo, poi sbuffò, con un sorriso sghembo sul viso. Dipende, Shinobi. Per te è un successo tornare al campo base con le teste dei nemici...ma da solo, dopo aver perso sei compagni? Quindi si fece serio, incrociando le braccia. Pensavo di essere stato chiaro. La missione è eliminare gli aggressori e vendicare i caduti. Non avrebbe senso perdere altri uomini, a meno che non accada una disgrazia.
Se le perdite fossero troppo ingenti, ritiratevi.
[...]
Era giunto infine il momento della partenza. Il Team Echo partì in anticipo, dopotutto il briefing lo vedeva come apripista, in questa prima fase, successivamente al checkpoint Alpha si sarebbero invertiti i ruoli. Prima della partenza a ciascuno dei tre Genin vennero consegnate le radio e due tonici a testa. [uno di Recupero [minore] e uno di Ripristino [minore]]. Quindi partirono.
Fino al checkpoint Alpha non ci furono problemi, anche se il Team Echo doveva aver incontrato qualche difficoltà, dato che Teppei aveva un brutto taglio sul braccio e Kenzo se ne stava occupando con un Jutsu medico. Asami fu piuttosto spicciolo nello spiegare la situazione Niente di serio, c'era qualche semplice trappola e lui ci è inciampato sopra...pensiamo fossero per animali, più che per fermarci..erano fin troppo elementare. Proseguite.
Erano quindi arrivati alla seconda fase. Il percorso nel bosco di sei chilometri. Gli alberi erano piuttosto fitti, tanto che risultava più semplice balzare di ramo in ramo piuttosto che andare a piedi. La strada era sgombra, ma dopo aver percorso circa tre chilometri ci fu il primo imprevisto. Alle loro spalle, diverse centinaia di metri più indietro, si udì un forte boato...probabilmente un'esplosione!
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