Stadio

[Ambientazione]

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  1. Suna Elders
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    Uno stadio semicircolare con un immenso maxi-schermo in split screen, per mostrare agli spettatori sul posto gli avvenimenti del torneo di selezione dei Sand Scorpions. In posizione centrale e sopraelevata rispetto al resto delle comode gradinate vi è una tribuna al coperto e condizionata, inibita al pubblico e riservata agli amministratori, ai loro ospiti e alle delegazioni dagli altri villaggi. Gli spalti sono completamente all’ombra, grazie a un ingegnoso sistema di tendaggi. Gli eventi si tengono alla mattina presto, così da godere della frescura della notte appena trascorsa e della piacevole brezza mattutina, che spira nel deserto prima che il sole si alzi completamente in cielo.
     
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  2. Ayato
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    Un pipistrello vampiro di grosse dimensioni giunge nei pressi degli spalti semi deserti.

    [...]

    Individuata la reggente di Suna, si avvicina e le sussurra.

    "In Accademia è di nuovo tempo che tu faccia la Sensei, non farti pregare"

    Poi si apposta comodamente su un sedile e si gode gli scontri.
     
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  3. Hanzo Hattori
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... ~ = Titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Spray anti-mosche ~


    * Tatsumaru aveva pensato ad arredare la loggia per gli amministratori e gli ospiti di rilievo del villaggio. Non aveva potuto spingersi molto in là con i lussi e le comodità, visto che il villaggio non navigava proprio nell’oro, ma era riuscito comunque a installare un frigorifero e riempirlo con diversi tipi di bevande analcoliche. Aveva pensato anche a qualcosa di alcolico per gli ospiti più anziani, ma oltre a questo non v’era molto altro per poter accogliere adeguatamente amministratori o daimyo.
    Gli scontri erano da poco iniziati e l’amministratrice Otori sedeva sulla sua poltrona, con gli occhi fissi ai maxi-schermi. Il piccolo Tatsu era stato sveglio per buona parte della notte a fare e disfare piani e strategie, per riuscire finalmente a iniziare quel lavoro tanto sospirato di partner della ragazza, nelle sue esibizioni V.M.18. Era da quando lo avevano assunto in amministrazione che ci sperava, ma ogni volta, per una ragione o per l’altra, l’inizio del “lavoro” vero e proprio finiva sempre per slittare. Ma vabbè, che dire: il buffo genin era un ottimista e sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il suo momento.
    Si trovava affianco dell’ingresso a rovistare in un armadietto, quando una ventata gli scompigliò la coda di cavallo... si voltò incuriosito.
    Non credeva ai suoi occhi: un enorme pipistrello nero era entrato nello stanzone, trasformandosi poi in umano. Adesso era lì, che stava sussurrando qualcosa a Shaina. *



    § Waaa!
    Ma che cavolo è quel cistone? §


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    * Un brivido gelido gli percorse la spina dorsale. Di primo acchito pensò a una henge, ma lui lo stormir d’ali lo aveva sentito reale. Forse doveva essere una qualche clan jutsu o forse era un pipistrello mascherato da uomo... no forse quello no, visto che gli animali non padroneggiavano i ninjutsu. Però alcuni animali ninja erano stati abituati... ahhh, al diavolo!
    Raccolse dall’armadietto una bomboletta spray contro le mosche e zanzare e uno schiacciamosche. *



    § No... questo mi sa che gli fa poco...! §


    * Si voltò per osservarlo meglio: era un ragazzone dai capelli rossicci... sembrava un orso, in effetti. Ritornò con lo sguardo nell’armadietto, ma sfortunatamente non aveva pensato a portarsi spranghe et similia. Chiuso lo stipite si accorse che nell’angolo della stanza era stata riposta una scopa di saggina e in effetti era meglio di nulla: la raccolse e, facendo l'indifferente, si avvicinò a quello strano signore, anche se non era ancora sicuro che non fosse un’evocazione animale. Gli si affiancò con timore come ci si sarebbe accostati a un toro e, dopo aver tentennato per qualche secondo, portò lo spray davanti a sè e iniziò a spruzzare alla volta del petto dell’omone. Era una scena assurda e non esisteva demente più grande del giovane e buffo genin, ma tant’è: stava provando a far sloggiare quello che pensava essere un pipistrellone con dello spray per insetti. Dopo qualche secondo, vedendo che probabilmente la manovra non avrebbe funzionato, si mise ad osservare la bomboletta e se ne spruzzò un po’ sotto al naso. *



    ” COFF COFF!
    BLEAH! ”


    * Iniziò a tossire e divenne rosso in volto come un peperone, assumendo una ridicola espressione schifata. Si sarebbe poi avvicinato a Shaina e le avrebbe sussurrato, senza mai togliere lo sguardo dall’inquietante figura seduta poco più in là. *



    ” Emh... come facciamo con quel coso... animale... signore! ”


    * Tatsu era un deficiente di proporzioni colossali, ma non lo faceva apposta. Era decisamente intimorito dal mastodontico signore e sperava che non si fosse urtato per via dello spray anti-mosche, ma d’altronde lui lo aveva preso per un pipistrello sotto henge di uomo. La cosa assurda, a dire il vero, era che pensasse che lo spray per gli insetti e uno scopino di saggina potessero andare bene per scacciare un ipotetico animale di quelle dimensioni. *

     
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  4. Ayato
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    Ayato, vedendo Shaina distratta, riprende le sue normali fattezze davanti ad un incredulo Genin di piccole dimensioni ma grande intraprendenza.

    [...]

    Costui, armato solo di uno scopino di saggina ed una strana bomboletta spray, si accosta al vampiro con la chiara intenzione di affrontarlo.

    Ayato però comprende chiaramente il grado della minaccia. Una volta colpito dallo spray lo aspira con entusiasmo, per poi mettersi a tossire insieme al piccolo ninja.

    "Mmm... volevi forse avvelenare un ospite della tua amministratrice, giovane ninja della sabbia? Oppure hai qualcosa contro i pipistrelli giganti? Sai, siamo rimasti in pochi, noi di questa specie"

    La voce di Ayato era calma e gentile, in ampio contrasto con la sua figura imponente. Con la mano destra diede una pacca sulla spalla di Tatsu, tanto per rompere il ghiaccio.
     
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  5. Hanzo Hattori
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... ~ = Titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ La lista ~


    * L’insolito omone si voltò incuriosito a fissare il pertugio da cui usciva lo spray e inspirò a pieni polmoni. Tatsu non fece a tempo a vederlo bene in viso, perchè venne inglobato da una nuvoletta di nebulizzato, prima di iniziare a tossire assieme al piccolo genin. *



    CITAZIONE
    "Mmm... volevi forse avvelenare un ospite della tua amministratrice, giovane ninja della sabbia? Oppure hai qualcosa contro i pipistrelli giganti? Sai, siamo rimasti in pochi, noi di questa specie"

    § Mh?
    Ah, parla pure... §


    * Il ragazzino si asciugò le lacrime si voltò verso il signore...
    Attimi di panico. *



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    § Waaa! Come è brutto...!
    Miii, che paura!... §


    * Il signore aveva un vocione calmo e amichevole, ma il suo faccione era tutto fuorchè rassicurante. Una lunga cicatrice gli solcava la parte destra del viso, incrociando un occhio bianco perla... mentre l’altro era rosso acceso. Era un volto apparentemente bonario, ma che trasmetteva anche grande esperienza e rispetto. Il piccolo Tatsu invece, da fifone qual’era, aveva immediatamente cominciato a cercare spiegazioni nella sua mente un po’ così. Era scomparso in un batter d’occhio dietro lo scranno di Shaina, accosciandosi, e si era messo buffamente a riflettere. *



    § Pipistrelli giganti???
    Mmmhhh...
    Lo sapevo che era un’evocazione!
    Aspè aspè... a me sembra più un pirata rosso...
    ... Sì... un pirata rosso con due lenti a contatto...
    Ma certo, DEVE essere così...
    ...
    Però adesso che è anche ospite di Shaina... mh...
    ADESSO PURE I PIPISTRELLI GIGANTI SI FA, QUELLA NINFOMANE SCHIFOSA???
    Ma questa non è una ragazza... questa è un’animale di perversione !!! §


    ” Oh oh oh... ”


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    * Iniziò a ridacchiare sotto voce mentre si rialzava, con un’aria da maniaco stampata in volto. Si accorse quasi per caso che il pipistrellone stava ancora lì ad osservarlo e ritornò serio tutto di colpo: meglio non farlo spazientire. *



    ” EHM EHM! ”


    * Si schiarì la voce, tornando normale. Il mastodontico signore, nel frattempo, gli diede un’amichevole pacca sulla schiena, facendolo però sobbalzare in avanti di un metro abbondante. *



    ” WAAA! ”


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    * Fu il suo urlo di guerra, mentre veniva catapultato contro le vetrate infrangibili del loggiato. *



    SBOOOING !!!


    * Rimbalzò contro il vetro. Senza protestare si voltò verso l’ospite, mentre con la sinistra si massaggiava il naso e con la destra la schiena. *



    § Ammazza che mano pesante che ha, questo pennellone lungo lungo...! §


    ” Eh eh eh eh! ”


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    * Rideva con una stupida aria da imbecille, mentre ritornava abbastanza vicino al signore. Non aveva sentito dolore per la pacca, ma la forza cinetica era stata tale da spingerlo contro il vetro... anche se, probabilmente, ci aveva messo molto del suo. *



    ” Ospite, eh?
    Sì sì... ho capito benissimo...! ”


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    * Guardò Shaina annuendo con il capo e con un’espressione di sarcastico sdegno dipinta in volto, mentre contemporaneamente faceva ruotare lentamente la mano sinistra aperta verso l’amministratrice, come a voler dire: “a chi la volete contare, voi due?”. Quella ragazza era una lenza come poche ma tutto sommato non erano affari del ragazzino, anche se avrebbe voluto fortemente entrare anche lui nella sua "voliera": lo desiderava più di ogni altra cosa al mondo. *



    ” Comunque... ”


    * Trasse dal porta oggetti dietro la schiena un buffissimo block notes arancione e iniziò a sfogliarlo rumorosamente, inumidendosi l’indice e il pollice della sinistra: in ogni sua più piccola movenza aveva un che di comico. *



    ” Allora allora allora...!
    Come ospiti registrati ho segnato:
    Alexander Hima e Shika Nara per Konoha...
    Shiltar Kaguya per Kiri...
    Shinodari Jaku e Yami Kabane per Oto... ma tu non sei nè Shinny e nè Yami-niichan...!
    ...
    Ah sì!
    ... E poi c’è questo...
    Ayato
    Jaku
    De Jarre...
    AYATOJAKUDEJARRE !
    Sembra uno scioglilingua!...
    Eh eh eh!
    Ecco... questo dovrebbe essere il reggente dell’Accademia...
    ...
    Jaku, eh? Deve essere imparentato con Shin... ”


    * Aveva iniziato a pensare ad alta voce, purtroppo per lui... poi però ritornò presente. *



    ” Comunque!
    Non voglio sentire la solita e vecchia scusa del cugino di trentesimo grado!...
    Ospite o no, se non sei presente in questa lista rientri nella categoria degli imbucati... e allora... ”


    * Si piegò simpaticamente e raccolse la ramazza che gli era caduta durante il volo. La prese e iniziò a farla ondeggiare su e giù lentamente, all’indirizzo delle testa del signore, come a voler ponderare bene la cosa. In realtà era molto dubbioso e in effetti non la avrebbe mai usata, ma voleva comunque mettere le cose in chiaro. *



    § Se vabbè...
    Questa gli va bene sì e no da usarla la mattina, come cotton fioc per le orecchie... §


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    * Constatò, con una buffissima aria stampata su quel volto da monello. *

     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    *Shaina era seduta sul suo scranno, sul palco che Tatsu era riuscito a mettere su per le autorità, nel caso qualcuno degli invitati avesse trovato interessante vedere qualche Sunese darsele di santa ragione. Il tutto non era grandioso come al torneo di Oto, ma era il meglio che avevano potuto fare con i pochi fondi che il villaggio aveva al momento.*

    *Un frullare di ali giunse al suo udito affinato, seguito da alcune parole, un sussurro appena udibile che le giunse alle orecchie da una voce familiare.*

    CITAZIONE
    "In Accademia è di nuovo tempo che tu faccia la Sensei, non farti pregare"

    *Per un attimo pensò di esserselo sognato, poi notò il grosso pipistrello che volava fino a uno dei sedili, riprendendo le sue fattezze naturali.*

    §Ayato-Sama?§

    *L'attimo di incredulità che colse Shaina, lontana dall'aspettarsi di vedere proprio lui apparire in quel modo all'arena, fece sì che una piccola catastrofe si mettesse in moto. Il suo assistente-tuttofare, infatti, aveva deciso che Ayato doveva essere qualche strano animale e lo aveva avvicinato con una bomboletta di spray anti mosche. Sospirò, cercando troppo tardi di fermarlo. Per sua fortuna, il vampiro la prese decisamente bene, limitandosi a un commento e a una pacca sulla spalla.*

    CITAZIONE
    ” Emh... come facciamo con quel coso... animale... signore! ”

    *Shaina si avvicinò scuotendo la testa, pronta ad andare a scusarsi con l'ospite e a dirne quattro al suo bizzarro assistente.*

    Tatsu, aspetta un attimo, lui è...

    *ma l'altro era già partito per la tangente, sfogliava un blocco con la lista degli invitati, e pensava ad alta voce senza ascoltarla minimamente.*

    CITAZIONE

    ” Allora allora allora...!
    Come ospiti registrati ho segnato:
    Alexander Hima e Shika Nara per Konoha...
    Shiltar Kaguya per Kiri...
    Shinodari Jaku e Yami Kabane per Oto... ma tu non sei nè Shinny e nè Yami-niichan...!
    ...
    Ah sì!
    ... E poi c’è questo...
    Ayato
    Jaku
    De Jarre...
    AYATOJAKUDEJARRE !
    Sembra uno scioglilingua!...
    Eh eh eh!
    Ecco... questo dovrebbe essere il reggente dell’Accademia...
    ...
    Jaku, eh? Deve essere imparentato con Shin... ”


    ” Comunque!
    Non voglio sentire la solita e vecchia scusa del cugino di trentesimo grado!...
    Ospite o no, se non sei presente in questa lista rientri nella categoria degli imbucati... e allora... ”


    *Una mano coperta da un guanto con un bracciale di metallo stretto attorno al polso passò accanto a Tatsu, afferrando da sopra la sua spalla il bastone della scopa che il ragazzo stava agitando e tenendola ferma. Se si fosse voltato, i suoi occhi avrebbero incrociato, una ventina di centimetri più in basso e leggermente alla sua sinistra, quelli di Shaina, con un'espressione inequivocabile. La differenza di altezza era stata compensata agendo nel momento in cui la scopa era arrivata al massimo dell'oscillazione. La ragazza lo guardò fisso per un attimo, poi disse un paio di parole e lasciò andare il bastone.*

    Adesso basta.

    *Aveva un tono calmo, non sembrava affatto arrabbiata, anzi sorrise lievemente facendo un passo in avanti verso Ayato e rivolgendogli un leggero inchino.*

    Ayato-Sama, è un piacere rivedervi. Vogliate scusare il mio assistente, credo che non sia abituato alle vostre entrate in scena. Lasciate che vi presenti...il suo nome è Tatsumaru Azuma, e questo che hai davanti, Tatsu, è Ayato Jaku de Jarre, Reggente dell'Accademia e Sesto Hokage del villaggio di Konoha.

    *Il suo sguardo si spostò su Tatsumaru, con un leggero sorriso divertito sulle labbra, il suo tipico sorriso che non modificava l'espressione degli occhi.*
     
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  7. Tornadoes Master
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    L'Ingresso del padrone di Casa


    Arrivò un vortice di vento che probabilmente sarebbe bastato a scompigliare i capelli del genin di Suna e dell'Amministratrice del villaggio e dopo quella folata d'aria, apparve una cassa... di birra.
    Una seconda ondata di vento, prima ancora che qualcuno avesse il tempo di dire qualcosa, ed un piede apparve sulla cassa, assieme ad un corpo ad esso connesso, naturalmente, il corpo di qualcuno ben noto ai ninja di Suna: Gin "Tatsumaki" Chikuma, il Kazekage.

    - Questa potrebbe servire...-
    , il primo commento nel sollevare, con un solo gesto della mano, la cassa di birra, grazie a delle forze ascensionali.

    Il Kazekage si guardò intorno, portò la destra sul petto e si pettinò i capelli con un movimento della mano sinistra, - Mia dolcissima amministratrice Otori, come si va? Tutto bene, spero. Non ho potuto presenziare alla sfilata in spiaggia, ma spero sia andata bene -, furono le prime parole che rivolse a Shaina, facendo poi un ampio sorriso e gesticolando con le dita, mentre una delle bottiglie nella cassa, letteralmente volava verso la sua mano.

    Gin poi si volse verso il genin lì vicino, arrivandogli vicino e dandogli una pacca sulla spalla, - Tatsu-kun, mio giovane e promettente virgulto sunese, che si dice di bello? Vuoi una birra? -, chiese con un sorriso complice, pronto eventualmente a dargliene una.

    Dopo quel piccolo scambio di saluti, però, il sorriso sarebbe scomparso dal volto del Chikuma Kazekage, tornato serio, infatti, si sarebbe avvicinato all'Hokage già seduto sugli spalti.
    -Da quel che ho sentito poco fa, lei è il nobile Hokage, nonché il Reggente dell'Accademia, se non erro.
    Io sono Gin Chikuma, Settimo Kazekage del villaggio della Sabbia... da circa un annetto, o poco più, liberato da un sigillo che mi imprigionava, per volontà degli anziani del villaggio: ironicamente, chiedendo un vento di rinnovamento, hanno richiamato un antico abitante del villaggio. -
    , commentò, andando a sedersi nel posto che gli spettava.

    - Birra? - Avrebbe proposto ad Ayato, sollevandone un'altra con una semplice corrente ascensionale, rivolgendogli un sorriso cordiale.
     
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  8. Hanzo Hattori
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... ~ = Titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Gin ~


    * Mentre il buffo genin faceva oscillare comicamente la scopa tra la testa del signore e la verticale, con un perfetto tempismo Shaina afferrò il bastone, osservando poi il suo piccolo aiutante dritto negli occhi. *



    CITAZIONE
    Adesso basta.

    § Com’è carina...! §


    * Pensò, cercando di trattenere il fiume dei suoi pensieri da maniaco e salvando nel contempo Shaina stessa dall’immancabile spruzzo di sangue dal naso, che sicuramente non avrebbe tardato di far capolino nella scena. *



    CITAZIONE
    Ayato-Sama, è un piacere rivedervi. Vogliate scusare il mio assistente, credo che non sia abituato alle vostre entrate in scena. Lasciate che vi presenti...il suo nome è Tatsumaru Azuma, e questo che hai davanti, Tatsu, è Ayato Jaku de Jarre, Reggente dell'Accademia e Sesto Hokage del villaggio di Konoha.

    § Oddio!
    Il pennellone lungo lungo...!
    ...
    Perchè non me l’hai detto prima, maledetta!... §


    * Ridacchiava sotto i baffi, la dannata. In effetti era una scena assurda, come quelle che capitavano sempre al genin del clan Azuma. Come poteva immaginarsi, Shaina, di tutta l’ottusità del suo vice?!
    La guardò a sua volta, con una crescente espressione di panico che gli si dipinse su quel simpatico volto da demente. *



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    ” Waaaaaa! ”


    * Osservare quel terribile faccione che sorrideva in maniera bonaria lo rendeva ancora più spaventoso, agli occhi del piccolo shinobi di Suna. Si portò dietro le spalle dell’amministratrice per sentirsi al sicuro, ma si accorse che riusciva a vedere ancora quel ritratto da filibustiere: eccerto, era più alto di Shaina di un po’ di centimetri... come sarebbe potuto essere altrimenti?
    Si rese conto della cosa con leggero ritardo e abbassò la testa per compensare quel piccolo inconveniente. Non riuscì a protrarre oltre quella patetica scenetta e, disperato, si inginocchiò comicamente affianco a dove stava la signorina Otori, sollevando e piegando il busto più volte. *



    ” Mi perdoni signor Hokage!
    Non volevo dire che il suo nome sembra un gioco di parole...!
    Non mi faccia licenziare, la prego!... ”


    * Mentre Tatsu faceva come un arabo in preghiera verso la Mecca, un’inconfondibile corrente d’aria gli scompigliò i capelli, andando a investire tutta l’area della tribuna. *



    § Gin? §


    * Una cassa apparve nel loggiato, appoggiata dolcemente a terra da un turbinio d’aria. Da un secondo tornado in miniatura fuoriuscì un piede, che si andò a posare sulla cassa che rivelò contenere birre su birre: la bevanda preferita del Kazekage Gin "Tatsumaki" Chikuma. *



    ” Gin! ”


    * Esclamò Tatsumaru, sollevandosi in piedi di scatto e correndogli incontro.
    Gin? Ma come osava rivolgersi in quel modo al suo Kazekage? Shaina, probabilmente, non avrebbe lasciato correre tanta sfacciataggine. *



    CITAZIONE
    - Questa potrebbe servire...-

    * Disse, mentre sollevava senza alcuno sforzo la cassa dal suolo, per mostrarla meglio agli astanti. *



    CITAZIONE
    - Mia dolcissima amministratrice Otori, come si va? Tutto bene, spero. Non ho potuto presenziare alla sfilata in spiaggia, ma spero sia andata bene -

    ” Ohohoh! Altrochè!!! ”


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    * Considerò a bassa voce, mentre sul suo volto si dipingeva una trasognata espressione da pervertito: i suoi pensieri corsero alla vacanza, ma soprattutto alle immagini del contest. Se Shaina avesse scoperto che buona parte di quelle prove era stato lui a farle inserire, facendo pressioni sullo staff organizzatore, probabilmente lo avrebbe strangolato. *



    CITAZIONE
    - Tatsu-kun, mio giovane e promettente virgulto sunese, che si dice di bello? Vuoi una birra? -

    * Gli si avvicinò, dandogli una pacca sulla spalla. *



    ” Grazie, Gin nii-san... ma sono astemio...! ”


    * Gin nii-san? La sua condizione si stava mettendo di male in peggio.
    Il piccolo genin strattonò leggermente la manica del Kage e si mise la mano davanti alla bocca, per fargli intendere di chinarsi con l’orecchio ad altezza bocca, visto che doveva parlargli senza che gli altri sentissero. Quando ciò fosse accaduto, Tatsu iniziò a sussurrargli qualcosa, tanto che i suoi occhi assunsero la tipica espressione della triglia. *



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    ” Gin ho fatto un filmatino della sfilata e te ne ho preparato una copia...
    Se ti va, stasera passo da te e te lo porto...!
    Per la birra... cos’è? Doppio malto?
    Spacciala per analcolica e passala a Shaina, così magari si ubriaca e poi la convinciamo a mettersi in libertà...
    Uhuhuhuh! ”


    * Parole sussurrate all’orecchio con una mano davanti alla bocca, che difficilmente avrebbe potuto sentire anche uno che avesse avuto l’udito perfetto. Tatsumaru ridacchiava con aria da pervertito, mentre con il gomito del braccio libero punzecchiava lievemente il fianco di Gin: parevano due vecchi amici sporcaccioni, se non fosse che uno era il Kage del villaggio e l’altro un piccolo genin, dall’aria neppure troppo credibile... era il colmo! *



    [ . . . ]


    * Chikuma-sama riacquistò una certa qual parvenza di serietà, mentre si avvicinò all’Hokage e gli si rivolse cordialmente, presentandosi e parlando dei suoi trascorsi. L’Azuma annuì buffamente, mentre ritornava al fianco dell’amministratrice. *



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    ” I soliti vecchi rimbambiti, che non capiscono mai un accidente...!
    ...
    Meno male che noi siamo giovani... eh?! ”


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    * Concluse con tono da deficiente, mentre allungava il braccio per tentare di cingere la vita di Shaina. Qualora ci fosse riuscito, sarebbe poi sceso lentamente, guadagnando centimetri su centimetri, posizioni su posizioni come in una partita di rugby. Ovviamente, sempre che non avesse ricevuto minacce, ammonimenti o peggio.
    Aveva in viso un’espressione estasiata, che avrebbe immediatamente mutato in indifferente, qualora Shaina gli avesse piantato gli occhi in faccia, magari fulminandolo con lo sguardo. *



    [ . . . ]


    * Intanto Gin, che si era seduto vicino al suo corrispettivo di Konoha, gli offrì gentilmente un birra. Qualora Jaku-sama non avesse gradito, Tatsumaru si sarebbe avvicinato con fare ossequioso, strofinandosi le mani e sorridendo con l’aria di un furbo oste. *



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    ” Singor Hokage gradisce altro?
    Abbiamo dell’ottimo succo di pomodoro...! ”


    * Probabilmente era un’altra gaffe, anche se non voluta. Mentre attendeva la risposta, Tatsu ripensò al suo primo incontro con Gin: semplicemente, dopo Yami era la persona più ganza che conosceva. *



    [Flashback]* Sera inoltrata. Aveva bussato senza ricevere risposta, anche se la porta si era spalancata sotto i colpi delle sue nocche. Timoroso era entrato, con in mano il poster e i foglietti di iscrizione al Summer Beach contest, che erano arrivati proprio in giornata. Si fece strada attraverso tetri e oscuri corridoi, per giungere in quello che aveva tutta l’aria essere un salotto. Era completamente buio, se non per un televisore che illuminava stroboscopicamente di luce chiara un divano, su cui era sbracato un ragazzo intento a giocare a un videogioco. Al lato del divano, un secchiello colmo di ghiaccio, con alcune bottiglie letteralmente sommerse dai cubetti. *



    § Deve essere il figlio del Kazekage... §


    ” Ehm ehm!
    Cercavo il Kazekage-sama...
    Mi scuso per l’ora... mi sapresti dir... ”


    CITAZIONE
    - L’hai trovato!
    Se sei dell’amministrazione, sono occupato!... Passa un’altra volta... -

    § E’ lui??? §


    * Si fece forza, anche se il tono del Kage era stato perentorio e seccato. *



    ” In effetti sì!...
    Sono nuovo... mi chiamo Tatsumaru Azuma, ma gli amici mi chiamano Tatsu...!
    Avrei una questione da sottoporle... ”


    CITAZIONE
    - Forse non mi sono spiegato...
    Ti ho detto che sono occupato, non lo vedi? -

    § Certo, come no...! §


    ” Lo vedo e me ne scuso...
    Era però una questione di una certa importanza... riguarda una sfilata in costume da bagno... ”


    * Come si sarebbe potuta dire importante, una questione simile???!!! *



    CITAZIONE
    - Mh?
    Hai detto sfilata in bikini? -

    * Il Kazekage sembrò come animarsi, mettendosi a sedere di scatto sul divano, ma rimanendo comunque di spalle. *



    ” Sì!
    Ho qui il poster pubblicitario e i moduli di iscrizione, mi servirebbe una sua autorizzazione per... ”


    CITAZIONE
    - Vediamo! -

    * Una folata di vento fece volare i fogli dalle mani del piccolo genin, ma successe qualcosa di molto particolare: invece di sparpagliarsi a terra, volarono tutti dietro alla spalliera del divano. *



    ” Signore, ci deve essere una finestra aperta... sono desolato... ”


    CITAZIONE
    - Mh...
    Non ci pensare...
    Come hai detto che ti chiami? -

    ” Tatsumaru Azuma, ma gli amici mi chiamano...”


    CITAZIONE
    - Tatsu!
    Avvicinati, Tatsu... -

    ” Sissignore...! ”


    * Fece qualche passo titubante verso la poltrona. Notò che il Kazekage aveva una capigliatura del colore di quella del suo amico Yami, con un sottile codino intrecciato. Sullo schermo del televisore in split screen, stava girando un videogioco di snow-board: sembrava una partita in doppio e in effetti il Kage reggeva un joypad. Lo sguardo del piccolo genin si mosse e cadde sul secondo joypad, i cui pulsanti si muovevano ritmicamente: era sospeso a mezz’aria... *



    § Eheh...!
    Se la gioca con un fantasma...
    ...
    U-UN... FA-FA-FA... UN FANTASMAAA??? §


    ” WAAAAAAAA !!! ”


    image


    * Strabuzzò gli occhi e si voltò per darsela a gambe, ma non riuscì a percorrere nemmeno due metri, che una strana forza lo sollevò di peso e lo portò in volo sul divano, al lato del Kazekage. Tatsu era sbiancato in volto e ansimava leggermente, perchè per lo spavento gli era venuto a mancare il fiato. *



    ” Si... signore....
    c... c’è u-un... ccc... cc’è uun ffa... un fafantasma cchee... ”


    * Fece cenno con la mano tremolante, mentre con gli occhi sbarrati osservava in volto il padrone di casa. Questi sembrava calmissimo, mise in pausa e si voltò come incurante verso il suo piccolo interlocutore, che tremava come una foglia; nello stesso momento, il secondo joypad si appoggiò delicatamente al pavimento. *



    CITAZIONE
    - Naaa!
    Non c’è nessun fantasma, qui da me...!
    ...
    Mi stavi dicendo di quella sfilata... fa un po’ vedere... -

    * I fogli volarono davanti al signor Kazekage e li iniziò a leggere che erano a mezz'aria, mentre con una mano si portava una bottiglietta di birra alla bocca e con l’altra si grattava la testa. Tatsumaru comprese che non erano spiriti, ma era il Kazekage stesso a riuscire a muovere le cose... col pensiero?
    Naaa! Ripensò a quando era volato fin lì e si ricordò che si era sentito come sollevato da un cuscino d’aria. *



    § Non sarà mica che... §


    CITAZIONE
    - Intanto che leggo, tu spiegami pure di cosa avevi bisogno, su! -

    ” Ah, sì!
    Ecco vede... la conosce l’amministratrice Otori? ”


    CITAZIONE
    - Shaina-chan, certo!
    Chi non la conosce?! -

    ” Ecco...
    Ho provato a chiederle se voleva partecipare, ma non si crede abbastanza carina, quando invece...
    Ohohoh... ihih! E’ uno schianto...! ”


    image


    * Iniziò a ridacchiare, diventando tutto rosso in volto. Il Kazekage scostò i fogli e lo osservò con uno sguardo neutro, per poi tornare a immergersi nella lettura. *



    ”Cof cof!
    Ecco...
    Dicevo...
    La signorina Shaina dice che questi concorsi non sono fatti per gli shinobi e quindi non vuole partecipare...
    ...
    Ma per me ha tutte le carte in regola per vincerlo e potrebbe rappresentare degnamente il villagg... ”


    CITAZIONE
    - Capisco! -

    * Disse il Kazekage, troncando al ragazzino la frase a metà. *



    CITAZIONE
    - La signorina Otori si sbaglia di grosso... -

    * I fogli volarono su un tavolino e una penna, giunta in volo da chissà dove, iniziò a scribacchiarvi sopra qualcosa. Tatsu rimase a bocca aperta, ma quando si voltò verso il Kazekage, rimase ancor più stupito: aveva in volto la sua stessa identica espressione da allupato, anche se più adulta. *



    CITAZIONE
    - Ti firmo io i permessi... e l’amministratrice Otori non si potrà opporre!...
    ...
    Ah, dimenticavo... il mio nome è Gin "Tatsumaki" Chikuma e visto che di Tatsu ci sei già tu, chiamami pure Maki o Gin... come preferisci!... -

    ” Certo, signore... ”


    CITAZIONE
    - Ma che signore e signore!
    Dammi del tu, Tatsumaru...
    ...
    Vuoi una birra? -

    * Disse, facendo volare verso il suo ospite una bottiglietta della bionda bevanda, che il giovane afferrò prontamente. *



    ” Grazie Gin!
    Veramente sarei astemio, ma penso di poter fare uno strappo alla regola...
    Mi ci vuole, un goccetto!... ”


    * Vedere tutto quel movimento a distanza e dopo lo spavento preso, in effetti, un goccio avrebbe fatto bene anche a lui. *



    CITAZIONE
    - Ti va una partita?
    Mentre discutiamo sui particolari del concorso... -

    ” Eh?
    Ah sì, volentieri!... ”


    * Aveva accettato il secondo joypad, che gli era atterrato davanti sempre con le stesse modalità. Stettero fino a tarda notte a discutere del contest e dalla particolare passione di Tatsumaru, che scoprì con piacere essere la stessa dell’altro Tatsu, il Kazekage. Non che ne avesse qualche dubbio, visto che secondo lui ogni maschio adulto aveva quella passione, ma in effetti non si rendeva conto che i suoi metodi e comportamenti non erano proprio quelli che si sarebbero potuti definire “ortodossi”. Alla fine della serata, parevano due amiconi che si conoscessero da una vita: Gin gli aveva promesso di mostrargli la sua collezione di riviste, mentre Tatsu si era impegnato a portarlo ad ammirare la sua collezione di lingerie trafugata. Si intendevano perfettamente e, osservandoli bene, effettivamente i loro sguardi avevano la medesima espressione da ebeti. *



    [ . . . ]

    [Flashback]


    [ . . . ]
     
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    Falce dei Kaguya


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    Shiltar aveva ringraziato la guardia alle Mura di Suna e, assieme ai due compagni di viaggio, aveva ripreso a camminare verso la piramide che, dopo un pò, vide all'orizzonte.

    Altri 20 minuti nella sabbia, al caldo, una situazione per nulla piacevole, che aumentò anche il caldo, oltre che il malumore, tant'é che, il Kaguya arrivò all'ingresso della piramide con il mantello sul braccio e non più sulle spalle.
    La Falce d'Osso, dalla lama coperta per non rovinarla con la sabbia, era ora ben visibile sulla schiena del Kaguya, così come il coprifronte della Nebbia al collo.
    Rispetto al corrispettivo di Oto, quella volta sarebbe stato meno presentabile, dato che i vestiti del viaggio sarebbero stati quelli con cui sarebbe arrivato nel luogo dell'incontro fra i rappresentanti dei vari villaggi, ma non era poi un grosso problema, formalità a parte.

    Arrivato alla piramide, se avesse trovato qualcuno a dare indicazioni, o quanto altro, si sarebbe nuovamente presentato, per poi chiedere dove potessero bere un pò d'acqua, prima di dirigersi alla sala dove, supponeva, già fossero gli altri amministratori.
    In ogni caso, quella sala sarebbe stata la sua meta finale.

    [...]

    Arrivato nello stadio, il Kaguya non avrebbe potuto una nota di sorpresa nel volto, vedendo chi lì si trovava: c'era Shaina Otori, amministratrice di Suna che aveva incontrato al Torneo di Oto, ma mancavano le due guardie del corpo di allora, al loro posto, un ragazzo sconosciuto e, seduti su due poltrone, un altro sconosciuto che beveva una birra ed un volto ben più noto, quello dell'Hokage: Ayato Jaku.

    "Mi scuso per il ritardo.", sarebbero state le sue prime parole, rivolgendo un inchino ai presenti, "Purtroppo da Kiri a Suna, il viaggio non è esattamente breve e semplice.
    In ogni caso, per chi non mi conoscesse, sono Shiltar Kaguya, uno dei due amministratori della Nebbia."
    , continuò, "Piacere di rivedervi Shaina Otori, ed anche voi, Ayato-sama.", concluse, rivolgendosi agli unici due volti noti lì in mezzo.

    Poi, facendosi leggermente da parte, lasciò che Kisugy e Tetsuo potessero presentarsi.
     
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  10. Ayato
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    Quel ninja della sabbia era ben strano, ma nulla di così insopportabile. I vecchi reggenti dell'Accademia trovavano irritante qualsiasi comportamento non marziale, ma per Ayato era diverso: lui apprezzava molto la diversità.

    CITAZIONE
    ” Comunque!
    Non voglio sentire la solita e vecchia scusa del cugino di trentesimo grado!...
    Ospite o no, se non sei presente in questa lista rientri nella categoria degli imbucati... e allora... ”

    "Sono presente in quella lista, credimi giovane shinobi. Nessuno può entrare a Suna ed eludere i suoi guardiani impunemente"

    [...]

    Poi interviene Shaina, il principale motivo per cui Ayato si è recato in quel luogo.

    CITAZIONE
    Ayato-Sama, è un piacere rivedervi. Vogliate scusare il mio assistente, credo che non sia abituato alle vostre entrate in scena. Lasciate che vi presenti...il suo nome è Tatsumaru Azuma, e questo che hai davanti, Tatsu, è Ayato Jaku de Jarre, Reggente dell'Accademia e Sesto Hokage del villaggio di Konoha.

    "Ciao Shaina, è un piacere vederti in forma. Nessun problema per Tatsu-Kun, siamo già diventati un pò amici, in questo breve tempo"

    Il vampiro sorride a Tatsu snudando dei canini formidabili che teoricamente non dovrebbero nemmeno entrargli in bocca, per poi richiudere le fauci come se niente fosse.

    "Dunque, ero venuto principalmente ad avvertirti che il tuo posto come Sensei è confermato, e che conto su di te per la formazione dei nostri migliori ninja del futuro. Spero accetterai questo mio invito come se non fosse un ordine"

    [...]

    Anche il nuovo Kazekage si aggiunge al gruppo sugli spalti.

    CITAZIONE
    -Da quel che ho sentito poco fa, lei è il nobile Hokage, nonché il Reggente dell'Accademia, se non erro.
    Io sono Gin Chikuma, Settimo Kazekage del villaggio della Sabbia... da circa un annetto, o poco più, liberato da un sigillo che mi imprigionava, per volontà degli anziani del villaggio: ironicamente, chiedendo un vento di rinnovamento, hanno richiamato un antico abitante del villaggio. -

    "In persona, Gin-Sama. Come forse avrà sentito, rendendo merito al vento di Suna, il mio nome è Ayato Jaku De Jarre. E' per me un grande piacere ed onore conoscerla: sono davvero poche le creature nate prima di me, da queste parti. Che la sua esperienza e le sue abilità supportino l'Accademia sino a vertici prima inarrivabili"

    Ayato manifesta con sincerità la sua politica di collaborazione al leader della Sabbia. Tra ninja di alto livello bugie ed omissioni servono solo ad alimentare sfiducia e rancori, non hanno quasi mai un ritorno costruttivo. Questo l'Hokage lo sa bene.

    CITAZIONE
    - Birra? -

    "Accetto, anche se avrei preferito una coppa di vino rosso"

    Ammette il leader dell'Accademia, trangugiando meta della birra con una sola sorsata, nello stesso momento in cui almeno uno dei presenti compie la stessa azione.

    [...]

    CITAZIONE
    ” Mi perdoni signor Hokage!
    Non volevo dire che il suo nome sembra un gioco di parole...!
    Non mi faccia licenziare, la prego!... ”

    "Non lavori esattamente per me, Tatsu-Kun. Preoccupati di compiacere la tua amministratrice piuttosto che me e il mio nome che sembra uno sciogli-lingua"

    CITAZIONE
    ” Singor Hokage gradisce altro?
    Abbiamo dell’ottimo succo di pomodoro...! ”

    "Se non è vino, che sia sangue" sussurra l'Hokage all'ultima proposta del Sunese.

    [...]

    CITAZIONE
    "Piacere di rivedervi Shaina Otori, ed anche voi, Ayato-sama."

    "Anche per me, caro Shiltar. Anche se ti osservo spesso con la sfera di cristallo quando sei in missione, quindi per me è davvero poco che non ci vediamo"

    Ammette l'Hokage, che si considera in un certo qual modo uno dei maestri di Shiltar, insieme all'amica Karin.
     
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  11. Kisugy Hajime
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    Sugli Spalti


    Allontanatoci dalle mura del villaggio, e salutata la gentile guardia, partimmo seguendo il costone per un'altra scarpinata nel deserto.
    Gli sguardi dei miei due compagni di viaggio interpretavano perfettamente la situazione di caldo e afa che attanagliava tutta quella distesa gialla, e io per primo non dovevo avere una gran cera, mentre con lo sguardo cercavo in lontananza la punta di quella piramide che era la nostra destinazione.
    Continuai silenziosamente a seguire la marcia di Shiltar, finchè all'orizzonte non apparve finalmente la grande costruzione. Con ritrovate energie aumentammo tutti il passo, fino a giungere ai piedi della struttura, dove fummo subito accolti e diretti a destinazione.

    [...]


    Giunto sugli spalti, ebbi modo di osservare tutti i presenti, mentre Shiltar si scusava a nome di tutti per il ritardo. A parte due volti sconosciuti, riconobbi un'amministratrice di Suna che avevo già avuto modo di incontrare al torneo di Oto, e poi c'era un'altro individuo, che avevo già visto da qualche parte e con cui avevo già avuto a che fare. Sapendo che la memoria non era decisamente una delle mie migliori qualità, attesi che il Kaguya si dirigesse verso di esso;

    CITAZIONE
    Piacere di rivedervi Shaina Otori, ed anche voi, Ayato-sama.

    image


    Ayato-sama?..! Mi tornò in mente come in una sorta di flashback un'addestramento che avevo compiuto, e che aveva visto come sensei lo stesso Ayato, signore di Castelvania e, da quanto avevo saputo, nuovo kage di Konoha.
    Con un gesto spostai il cappello educatamente, in segno di saluto, dopotutto ninja del genere non si incontravano tutti i giorni.. "Piacere, Ayato-sama. Probabilmente non si ricorderà di me, ma non importa, il mio nome è Kisugy, amministratore della nebbia così come il buon Shiltar".
    Spostandomi poi verso l'amministratrice Sunense, avrei effettuato un cortese baciamano, rivolgendole un sorriso: "Lieto di rivedervi, signorina Shaina".

    Pochi secondi ancora, e fece il suo ingresso sugli spalti un simpatico signore, che portò una grande cassa di birra. Dalle sue prime parole, rivolte all'Hokage, mi fu subito chiaro che il simpatico signore altri non era che il Kazekage; ad ogni modo, pensai, un buon modo per fare gli onori di casa..
    "Uhhuh.. birra!" sussurrai, staccandomi dal gruppo della nebbia, e dirigendomi allegro verso la cassa da cui i due kage avevano già iniziato a dar fondo alle scorte..
     
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  12. -DARK GOD-
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Legenda:
    -INFORMAZIONI GENERALI DEL POST-
    *Narrato.*
    "Parlato."
    §Pensato.§
    [...]Citazione[...]

    -TORNEO-
    -01-


    *Il caldo aveva stordito il giovane genin, si trascinava lentamente seguendo i due amministratori di Kiri, ormai li seguiva senza quasi pensare ad altro in realtà non riusciva a pensare ad altro, raggiunta la prima area d'ombra un senso di fresco pervase il giovane, sembrava che non sentisse quella sensazione da anni. L'inaspettata sensazione di benessere lo fece risvegliare e cominciò a guardarsi in torno, molti erano già ai loro posti e il torneo sembrava essere cominciato anche se da poco, Shiltar fece le scuse da parte di tutto il gruppo, Tetsuo non riusciva ancora ad articolare le parole.
    Anche Kisugy si presentò e salutò i presenti, poi si diresse verso la cassa di birra, solo in quel momento il giovane capì che si trovava davanti a molte alte cariche dell'Accademia perse ancor più la parola.
    Guardava insistentemente il Kazekage e l' Hokage, gli altri amministratori e tutti i ninja presenti ma non riusciva ancora a parlare, poi si schiarì un poco la voce e cercando di umidificare le proprie labbra con la poca saliva che gli restava disse:*


    "...il mio nome è Tetsuo Kaguya genin e guardiano di Kiri, è un onore per me fare la vostra conoscenza."

    *Era rivolto a tutti a portata della sua voce, anche se naturalmente guardava i due Kage, poi fece un inchino accennato e attese sul da farsi. La sola presenza di tutti quei ninja carismatici era uno stimolo tale per Tetsuo che aveva la mente quasi confusa, avrebbe voluto conoscerli meglio ma sapeva che quello non era il momento, rimase immobile.*

     
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  13. Ayato
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    CITAZIONE
    "Piacere, Ayato-sama. Probabilmente non si ricorderà di me, ma non importa, il mio nome è Kisugy, amministratore della nebbia così come il buon Shiltar"

    "Ben trovato Kisugy, mi ricordo bene di te. Così come sò del tuo ruolo a Kiri. Non hai forse imparato da me qualcosa sull'arte medica? E' dunque un piacere rivederti"

    L'Hokage, visti gli ottimi rapporti con Shiltar, si era sempre tenuto informato sul giovane Shinretsu. Era dunque una buona occasione, quella fornita dal torneo dei Sand Scorpion, come del resto lo erano sempre le riunioni tra tutti i villaggi.

    [...]

    CITAZIONE
    "...il mio nome è Tetsuo Kaguya genin e guardiano di Kiri, è un onore per me fare la vostra conoscenza."

    Andai a stringere la mano del Kaguya.

    "Il mio nome è Ayato Jaku, Rokudaime Hokage, piacere di conoscerti giovane Kaguya. Sono molto amico della tua capoclan, quando torni a casa portale i miei saluti"

    La figura del ninja inavvicinabile non mi si addiceva proprio, e soprattutto alla luce degli insegnamenti ricevuti dai precedenti Hokage, mi sarebbe sembrata proprio fuori luogo.
     
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    I Dango sono definitivamente assenti.

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    *Tatsu si nascose dietro di lei, per quanto glielo consentisse la differenza di altezza, poi cominciò a scusarsi con l'Hokage, non sapendo probabilmente che ci voleva ben altro per farlo arrabbiare.*

    CITAZIONE
    "Ciao Shaina, è un piacere vederti in forma. Nessun problema per Tatsu-Kun, siamo già diventati un pò amici, in questo breve tempo"

    "Dunque, ero venuto principalmente ad avvertirti che il tuo posto come Sensei è confermato, e che conto su di te per la formazione dei nostri migliori ninja del futuro. Spero accetterai questo mio invito come se non fosse un ordine"

    *Shaina ricambiò il sorriso di Ayato, per quanto il suo non fosse così largo e aperto. La ragazza non sapeva sorridere così, se non con due sole persone al mondo, tuttavia, Ayato era una persona in grado di metterla a suo agio nonostante la sua carica.*

    Certo, Ayato-sama. E' fin troppo che manco dall'Accademia, e devo confessarvi che insegnare ai giovani è una delle cose che più amo.

    *L'entrata in scena del Kazekage non la sconvolse minimamente...ormai ci aveva fatto l'abitudine, sebbene la confidenza che Tatsu gli mostrava gli valse un'occhiataccia come richiamo a un po' di decoro davanti ai dignitari stranieri, se Gin non fosse stato d'accordo, ci avrebbe pensato lui a riprenderlo, per quanto la riguardava, non approvava.*

    *Accettò comunque la birra che le veniva offerta, senza nemmeno cercare di capire quello che Tatsu e Gin si stavano dicendo dandosi di gomito...sfortunatamente per loro, Shaina reggeva perfettamente l'alcool.*

    CITAZIONE
    - Mia dolcissima amministratrice Otori, come si va? Tutto bene, spero. Non ho potuto presenziare alla sfilata in spiaggia, ma spero sia andata bene -

    *Gli rivolse un'occhiata di ira malcelata, rispondendogli tra i denti.*

    Benissimo, Gin-sama...e grazie per la birra.

    *disse bevendone un sorso.*

    *Poi Gin rivolse qualche parola ad Ayato, subito rimarcato da Tatsu che era ritornato al suo fianco. Shaina sentì la sua mano cingerle la vita. Spalancò gli occhi, voltandosi di scatto verso di lui, un lampo giallo negli occhi verdi, mentre la mano libera scattava ad afferrarlo per il polso, eventualmente impastando chakra.*

    Preferirei che evitassi certe confidenze, Tatsu.

    *Il tono era calmo, il viso impassibile, eppure sembrava davvero irritata mentre scandiva a bassa voce quelle poche parole. Strano, perché Tatsu non aveva fatto nulla di veramente tremendo...ancora. Ma Shaina non amava essere toccata, non da chiunque, almeno, e per quanto provasse una certa simpatia per il giovane genin, non era certo abbastanza da lasciarlo fare.*

    *Si allontanò quindi da lui per ricevere la delegazione di Kiri, accogliendo con fredda cortesia sia Shiltar che i suoi accompagnatori.*

    Benvenuto, Shiltar-sama. Figuratevi se vi faccio storie per un ritardo di così scarsa entità. Kisugy-san, Tetsuo-san, prego accomodatevi, sarete stanchi per il viaggio. Siamo riusciti a offrirvi un po' di aria condizionata qui sugli spalti, spero vi farà soffrire un po' meno il caldo, non deve essere facile per voi abituarvi a Suna.

    *Si fece leggermente da parte e proseguì.*

    Vedo che conoscete già Ayato-Sama. Permettete che vi presenti allora il nostro Kazekage, Gin "Tatsumaki" Chikuma... §...ma perché dovrò sempre mettere quel suo stupido soprannome quando lo presento...§ ...e il mio assistente Tatsumaru Azuma.

    *disse dopo che Ayato aveva fatto conoscenza con l'unico tra i presenti che sembrava non conoscerlo.*

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    OT mega post per recuperare dopo vacanza...spero di aver centrato la sequenza giusta e non essermi persa niente...scusate il ritardo ^^ /OT
     
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  15. Hanzo Hattori
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    SPOILER (click to view)
    Legenda:
    ~ ... ~ = Titolo
    *...* = Narrato in terza persona
    "..." = Parlato
    §...§ = Pensato
    Corsivo preceduto da [flashback] = flashback


    ~ Ospiti da Kiri ~


    * Tatsu era ancora alle prese con quell’inquietante omone che altri non era che l’Hokage. Non gli bastava collezionare figuracce ovunque: pure con i Kage stranieri, adesso. Comunque vabbè, per lui era solo un’ulteriore tacca nella sua lunghissima lista di casini vari. Per dirla tutta, non aveva un senso della deferenza tale da far distinzione tra l’Hokage e la fioraia: per lui, una figura valeva l’altra... l’unico problema era che aumentavano esponenzialmente. *



    CITAZIONE
    "Sono presente in quella lista, credimi giovane shinobi. Nessuno può entrare a Suna ed eludere i suoi guardiani impunemente"

    § E ci credo!...
    Sono dei cagacazzi incredibili!... §


    ” Bhè quello è vero!...
    Uno in particolare... è uno strooo...

    E’ UN-NOSTRO impiegato... no?! ”


    * Si voltò verso Shaina annuendo, come per cercare la sua approvazione... in realtà, ne stava combinando un’altra delle sue. Fu comicissimo come cambiò il tono della voce da una frase alla successiva, quando gli stava per scappare dalla bocca... vabbè, si è capito! Shaina intervenne e rispose ai dubbi del suo “zelante” assistente, che si precipitò prima dietro la schiena della sua principale e poi direttamente sul pavimento, per scusarsi della sua uscita infelice. In realtà non è che gli interessasse molto se fosse stato punito, ma non voleva mettere nei casini la sua splendida amministratrice. *



    CITAZIONE
    "Ciao Shaina, è un piacere vederti in forma. Nessun problema per Tatsu-Kun, siamo già diventati un pò amici, in questo breve tempo"

    * Ribadì il signor Ayato, sorridendo verso il piccolo genin e mostrando quattro canini degni quasi di una tigre coi denti a sciabola. Il ragazzino, ancora in ginocchio, produsse un suono acuto con la gola, aspirando l’aria: era un po’ il suono che tutti, chi più chi meno, fanno quando provano un misto di spavento e stupore. Come un felino gattonò di lato, dietro alle gambe della signorina Otori, ma tra di esse notò che poteva vedere ancora quel sorrisone diabolicamente bonario e allora chiuse gli occhi... in effetti, da quell’istante non lo vide più! *



    § Ma questo che vuole da me, uffa!
    Amici???
    Mo’ non è che pure lui è come mr. Quattrocchi...
    Waaa, ma perchè non suscito gli stessi interessi nelle ragazze?... §


    CITAZIONE
    "Non lavori esattamente per me, Tatsu-Kun. Preoccupati di compiacere la tua amministratrice piuttosto che me e il mio nome che sembra uno sciogli-lingua"

    * L’orecchio del ragazzino vibrò, come captando segnali radio tanto attesi, da un’altra galassia. In un attimo smise di lagnarsi di tutte le sue sfortune e spalancò gli occhi. *



    § COMPIACERE??? §


    * Impastò due bassi di chakra -uno per ogni gamba- e scattò in piedi, volendosi portare più presto che poteva dinnanzi alla sua bellissima amministratrice. [Velocità 300] In quel momento, si era completamente dimenticato dello spavento provato per quei dentacci acuminati. Iniziò a ciondolarsi davanti alla ragazza, muovendosi in su e in giù come per farsi notare a tutti i costi anche se, visto che le stava proprio dinnanzi, non è che ce ne fosse strettamente bisogno. In viso, un sorrisone come una Pasqua. *



    ” Shaina-sama, come posso compiacerti???
    Avrei una voglia matta di INIZIARE a compiacerti anche io...
    ... Anche per farmi perdonare di quell’incidente di prima...! ”


    image

    * Tutto d’un tratto era diventato super-deferente e quasi la pregava in ginocchio. Ovviamente lui, avuta la benedizione del matusa, si era tuffato a pesce per convincere la signorina a iniziare quel loro lavoro... “cinematografico”, diciamo. Se gli altri avessero potuto immaginare cosa gli frullava in quella testolina impazzita... ma in realtà sembrava davvero una che chiedesse, con gaudio, il modo per potersi rendere il più utile possibile. Forse solo Gin lo avrebbe sotto sotto capito (se ci fosse stato), ma a uno che fosse all’oscuro della cantonata che stava prendendo, sarebbe parso davvero un ragazzino che mettesse il proprio lavoro davanti a tutto, su un piedistallo. *



    [ . . . ]


    * La sua principale e l’Hokage continuavano a discutere dei loro affari in comune, Tanto che Tatsu iniziò a pensare che Jaku-sama fosse il regista di tutte le... ehm... le performances della splendida amministratrice. Era strano, però: lui che era un intenditore non lo aveva mai sentito un regista simile e di certo non era un nome difficile da dimenticarsi... ma sopratutto, un che lavorava con artiste del calibro della signorina Otori, di certo sarebbe diventato, seduta stante, il suo idolo tra i registi hard. Se lo immaginò con una pipa in bocca, gli occhialoni neri e un cappello in stoffa a quadratini, mentre con autorità e quel sorriso terribile dirigeva i chak e la macchina da presa... *



    § Mmmh... §


    CITAZIONE
    "Dunque, ero venuto principalmente ad avvertirti che il tuo posto come Sensei è confermato, e che conto su di te per la formazione dei nostri migliori ninja del futuro. Spero accetterai questo mio invito come se non fosse un ordine"

    § Ninja eh?
    Parlano pure in codice, senza citare mai gli attori dei loro film... §


    CITAZIONE
    Certo, Ayato-sama. E' fin troppo che manco dall'Accademia, e devo confessarvi che insegnare ai giovani è una delle cose che più amo.

    § Accademia...
    E’ così che chiamano il set, quei due lestofanti...!
    ...
    INSEGNARE... GIOVANI... AMOOO??? §


    * In un altro frangente, Tatsumaru Azuma si sarebbe visibilmente commosso. Primo, per lo spirito di abnegazione di Shaina verso la sua professione e secondo, perchè anche lui amava alla follia il suo lavoro... o meglio: amava lei!
    Senza perdere un secondo (se avesse potuto impastare chakra nelle corde vocali, lo avrebbe fatto!), si intromise nella discussione, rivolgendosi alla sua amministratrice. *



    ” Shaina anche io sono giovane... e pieno di salute...
    Vedi?
    ...
    Hop hop hop...
    ... ”


    * Si sbattè a terra e iniziò a fare una serie velocissima di una decina di flessioni. Va detto che non era mai stato fortissimo fisicamente, ma visto che pesava poco, riuscì a completare gli esercizi in un battibaleno e ritornare in piedi, dinnanzi alla signorina Otori. *



    ” Ti andrebbe di insegnare anche a me?
    Qualsiasi cosa...
    Basta che andiamo all’Accademia e mi metto a tua disposizione come allievo...
    Che ne dici... sì?... sì?!


    § Mi sembra giusto: sono un attore debuttante e mi deva ancora avviare alla professione...
    Mi deve insegnare!... §


    * Aveva ricominciato a pregarla ed era seriamente smanioso di riceve degli insegnamenti, questo si vedeva ad occhio nudo... quello che non si vedeva, come sempre, era il tipo di addestramenti a cui lui tanto anelava. *



    [ . . . ]


    * Arrivò poi Gin... ehm, cioè... il Kazekage-sama, in una delle sue solite entrate ad effetto che potevano rivaleggiare solo con quelle del suo amico Yami. Tatsumaru gli si rivolse come se fosse stato il suo fratellone e ricevette da Shaina una di quelle occhiatacce che gli facevano raggelare il sangue. Il genin le si allontanò di scatto con il busto, oscillando lateralmente per un breve tratto, colpito in pieno da quegli occhi tanto affilati. *



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    ” Che c’è? ”


    * Le sussurrò buffamente, visto che -era sincero- per lui non aveva fatto nulla di male. Si precipitò dal suo amicone e venne offerta una birra alla pollastr... eheh... alla signorina Otori, che accettò senza protestare, facendo illuminare di gioia gli occhi del piccolo genin. In realtà le sue aspettative sarebbero rimaste deluse, ma questo, quel povero sempliciotto, non lo poteva sapere. I due Kage iniziarono a parlare del più e del meno, cosa che fece infervorare Tatsumaru che, in un impeto di cameratismo, allungò quelle sue manacce più del dovuto. Shaina, come era prevedibile, si voltò di scatto e gli afferrò il polso, stringedolo con vigore... ma ci stava. Il giovane aiutante notò come una luminescenza giallognola in quello sguardo fulminante, ma lui fece l’indifferente, come se la reazione dell’amministratrice fosse stata eccessiva... e poi, gli faceva male al polso. *



    ” Ahh! ”


    * Un lamento soffocato spalancando la bocca, mentre si massaggiava il polso arrossato, ma non realmente dolorante. *



    CITAZIONE
    Preferirei che evitassi certe confidenze, Tatsu.

    * E lui assunse un’espressione divertita e sorpresa. *



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    ” Sì, scusa...
    E’ che mi sono fatto prendere dall’entusiasmo della nostra gioventù... abbiamo così tanto tempo davanti per fare così tante scop...SCOPERTE...
    ... E grandi cose...!
    Rimandiamo tutto quando saremo all’Accademia, hai ragione!... ”


    § Tanto metto tutto in conto, che credi?
    Quando verrà il momento, perchè verrà prima o poi, ti faccio... ti faccio...
    ...
    Poi ci penso bene e me lo appunto! §


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    * Sorvolando sul pensiero, il discorso che riuscì a tirar fuori in sua discolpa era anche accorato, sincero. Riusciva sempre a non dare mai nell’occhio e, probabilmente, a dare un’immagine di sè come di uno schiavo del dovere e di un ligio assistente, dedito al lavoro. In realtà ligio lo era, ma a Shaina, non alla sua figura di amministratrice e dedito al lavoro -quel lavoro- lo sarebbe voluto diventare quanto prima.
    Tatsumaru era un vice atipico, perchè pareva più che altro l’omino tutto fare dell’amministrazione... tipo quelli che escono dal fustino del detersivo per la lavatrice! Ignorava le mansioni del suo incarico, perchè quando gli erano state fatte firmare le carte dal Quattrocchi, lo aveva fatto senza nemmeno leggere una lettera. Il suo pensiero era totalmente volto alla signorina dell’ufficio accanto, che su quelle carte ci si sarebbe potuto trovare di tutto e lui lo avrebbe firmato. Per dirla in parole povere, quello che a lui interessava era stare appiccicato come un francobollo espresso all’amministratrice il giorno e preferibilmente pure la notte. Francamente, non gli interessava che lavori lo mettessero a fare e avrebbe svolto di buon grado anche la pulizia dei gabinetti, se glielo avesse chiesto lei... Perchè? Semplicemente perchè ogni location era buona, per iniziare finalmente a lavorare con lei... insieme a lei! In quel frangente, ad esempio, stava giocando a fare il cameriere, perchè pensava che ogni mansione fosse un immenso reality-casting, dove la sua disponibilità veniva valutata dalla signorina. Chiese al signor Ayato se gradiva qualcosa, oltre alla birra ghiacciata. *



    CITAZIONE
    "Se non è vino, che sia sangue"

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    * Sbarrò gli occhi... per fortuna c’era Gin, lì con lui. *



    § E ti credo! Con quelle zanne...!
    Chissà a che pensava il dentista, quando lo ha combinato così... §


    ” Vino, vino...
    Lo abbiamo anche rosso! ”


    * Esclamò in corsa, per levarsi il prima possibile da quell’essere inquietante. Dopo alcuni secondi tornò con un vassoietto con sopra un grande calice di vino color sangue di piccione e lo porse all’Hokage. Passò qualche minuto e non ce la fece più a trattenersi, tanto era il tarlo che lo rodeva dentro: strattonò leggermente le maniche dei due Kage per far loro segno di avvicinarsi e, qualora avessero acconsentito, avrebbe tentato di mettere loro le braccia intorno al collo, visto che si erano seduti vicini. In ogni caso, ottenuta la loro attenzione, e in particolar modo quella del signor regista Ayato, iniziò a rendere formale la sua candidatura. Guardò Shaina, che fortunatamente era rimasta un po’ in disparte, e poi cacciò la sua testa tra quelle dei Kage.*



    ” Sentite ragazzi...
    Anche io vorrei partecipare a sto progetto all’Accademia, come la chiamate in gergo...
    Mi interesserebbe seguire un corso sui movimenti e sulla conoscenza delle tecniche con la signorina Shaina...
    Guardate come sono agile... hop... hop... ”


    * Mosse la gamba per mostrar loro... vabbè...
    Ovviamente, per “movimenti” e “tecniche”, lui intendeva cose inqualificabili e che non c’entravano nulla con le abilità che realmente potevano essere insegnate. *



    ” Movimenti e tecniche: sopra, sotto, davanti, dietro... anche di lato!...
    Con la signorina sono disposto a far tutto!...
    Ecco magari le armi no... non mi piaciono quelle cose fetish e sadomaso... e poi non vorrei che mi mandasse all’ospedale come ha fatto con gli altri ragazzi...
    ...
    Che ne dite?
    Signor Jaku, sotto la sua regia me lo può fare la signorina Otori un corso di avviamento alla vostra professione?
    Un provino...!
    Anche io vorrei entrare nel... come dire... del giro dell’Accademia... come allievo della signorina... ”


    * Guardò l’Hokage speranzoso, non immaginandosi minimamente del qui pro quo che stava montando. Poi si voltò verso il suo Kazekage preferito... vabbè, uno ce n’era! *



    ” Gin nii-san, non ti preoccupare!
    Te lo combino io un corso di Kamasutra base e avanzato con Shaina...
    ...
    Fate pure quelli, vero? ”


    * Concluse, rivolto al signor Ayato. Finito che ebbe quel festival dell’assurdo, si scostò dai due e rimase accosciato tra i loro scranni, come un piccolo teppistello da strada.
    Dopo qualche minuto, fecero la loro comparsa all’ingresso tre facce un po’ slavate, che Tatsumaru identificò immediatamente come... *



    § Mozzarelle!
    Chi sono ste tre mozzarelle???
    ...
    Sono pallidi come dei cenci... §


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    * I tre si presentarono come gli amministratori di Kiri e una guardia del corpo. Ayato-san si alzò per andare a salutarli personalmente e anche Shaina fece gli onori di casa. Quando fece il nome di Gin, Tatsu con i due indici puntati verso il Kage lo mise in evidenza come avrebbe fatto un assurdo presentatore televisivo, con in volto un sorriso smagliante... una scena buffissima. Poi l’amministratrice ebbe il buon cuore di presentare anche lui, che si limitò a un sorrisino meno appariscente e un breve salutino con la manina sinistra, come si farebbe a tre bimbi, più che a degli amministratori. Chissà cosa avrebbe pensato Shaina, se avesse notato quei gesti... magari lo avrebbe voluto strozzare per davvero. Non è che lo facesse apposta, ma era sempre distratto da altro, invece di mantenere il contegno che avrebbe dovuto. In quel momento, infatti, ne stava pensando un’altra delle sue... *



    § E qua non va bene per niente...
    Tutti maschi!
    Quella belva assatanata se ne può fare tre di fila... prima eravamo in tre, adesso siamo in sei...
    Vuoi vedere che quello str* che ci rimane fuori sono io???
    Come sempre, sigh!...
    ...
    Devo prendere provvedimenti...
    Devo... devo...
    Sonnifero nelle bevande!
    Adesso li sedo, così non riescono a reggere che un minuto e poi tocca subito a noi altri...
    A Gin, a me... il regista filma e magari se ne avanza uno mi faccio anche il bis...! §


    * Si era un attimo appollaiato con la testa tra le mani, disperato. Poi pian piano aveva ritrovato la speranza e si era detto che tutto non era perduto. Si alzò in piedi di scatto e si avvicinò ai nuovi arrivati, con l’aria più gentile che era in grado di assumere. Ovviamente non avrebbe mai drogato le loro bevande, anche perchè non aveva l’occorrente, però comunque anche solo la prospettiva gli piacque un sacco e fu sufficiente per tirarlo su d’animo. *



    ” Chiamatemi pure Tatsumaru...
    Perdonatemi se non mi ricorderò subito i vostri nomi e se li confonderò, ma non sono abituato a conoscere di colpo tanta gente...!
    Se vi posso essere utile in qualche cosa... se vi posso portare qualcosa da bere o se avete qualche richiesta particolare, sarò felicissimo di soddisfare -nei limiti del possibile- ogni vostro desiderio...! ”


    * Così dicendo, inclinò in avanti il capo, in segno di rispetto. Passava da un’esagerazione all’altra-quasi, ma unicamente perchè aveva quel chiodo fisso del maxi-provino che non lo lasciava mai solo. In effetti, vedendolo così cortese e disponibile, almeno in quel frangente Shaina sarebbe dovuta essere contenta, del suo operato sgangherato. *



    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE (Shaina Otori @ 6/9/2008, 01:37)
    sfortunatamente per loro, Shaina reggeva perfettamente l'alcool.*

    Dannata! :sinve:
    Non credere di passarla liscia così... :qwe:
    X°D
     
    .
40 replies since 2/7/2008, 20:32   880 views
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