- Hohenheim - VS Hoshikuzu

[Suna] | [Scontro]

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  1. Hoshikuzu
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    -Parlato-
    ..Pensieri..
    -Terze Persone-


    -Torneo Sand Scorpion-
    - Hohenheim -
    Post di Presentazione



    Non aveva chiuso occhio quella notte, disteso sul tetto di casa se ne stava serenamente a guardare le stelle mentre la brezza della sera dolcemente lo cullava. Sembrava ci fossero più stelle del solito quella notte, in cielo neanche l’ombra di una nuvola, sicuramente la giornata che si stava facendo avanti sarebbe stata una delle più belle dell’anno. Sospirava Hoshi mentre tra le mani stringeva la missiva con la quale si sarebbe dato il via al torneo di villaggio, per la selezione della nuova squadra di sand scorpion. Solo poche ore dividevano da uno scontro che molto probabilmente lo avrebbe impegnato come non mai, che lo avrebbe visto combattere contro chissà quale temibile avversario, che lo avrebbe messo a giudizio di tutte le persone che più gli stavano a cuore. Il vento soffiava facendolo rabbrividire qualche volta, una sensazione che solo poche volte all’anno si riusciva a provare li nei pressi del deserto. Il sole ormai cominciava ad albeggiare, il momento di recarsi al luogo dell’incontro ormai era giunto, solo un ultimo pensiero profondo prima di lasciare quel luogo tanto caro a lui, un ultima frase di speranza.

    -Cavolo che palle!.. ma chi diavolo me l’ha fatto fare di cacciarmi in questa situazione?!..-

    Uno sbuffo e un salto lo portarono come un gatto nella sua stanza, li l’equipaggiamento ninja tirato a lustro dava il meglio di se incitando chiunque alla battaglia. Anche il boomerang quella mattina sembrava fremere dalla voglia di poter volare. Preso il tutto Hoshi si avviò verso il luogo dell’incontro, i dintorni della grande piramide avrebbero fatto da contorno alla sua battaglia, un luogo piuttosto romantico se così si può definire dove far volare schizzi di sangue. Se questi fossero stati i suoi o del suo avversario ancora non era certo, ma di sicuro in quella giornata avrebbe dato il meglio di se per dimostrare al villaggio e soprattutto al padre di che pasta era fatto.


    [...]


    Come al solito il rosso era in ritardo, condizione a cui in molti ormai erano abituati, la grande piramide dava sfoggia di tutta la sua maestosità e già in lontananza si poteva notare come essa sovrastasse su tutto il paesaggio circostante. Era strano per Hoshi, ma era la prima volta che si avvicinava così tanto a quella così strana struttura. Non era mai stato appassionato di storia, fin da piccolo preferiva passare il tempo in giro per il villaggio che dentro casa a studiare inutili e vecchi libri. Il luogo dell’incontro ormai era vicino, un rudere in lontananza segnava il posto esatto dove fermarsi, un ultimo maestoso salto portò Hoshi al centro dell’arena in una frenata alquanto spettacolare che alzò non poca polvere dal terreno. Non appena la polvere si sarebbe diradata chiunque stesse guardando la scena avrebbe visto un aitante ragazzino dai capelli rossi mostrare l’espressione di chi crede di avere le potenzialità per conquistare il mondo. Un mantello color notte avrebbe nascosto il suo corpo lasciando scoperti solo i piedi, mentre l’enorme boomerang ormai fidato compagno di mille battaglie si sarebbe mostrato al pubblico ben legato attorno al ragazzino. Ancora non aveva notato la persona che stava alla sua sinistra, troppo impegnato ad assumere la posa di un eroe d’altri tempi. Fu una voce conosciuta a richiamare la sua attenzione, una voce amica che orami da tempo immemore non aveva più sentito.

    -HAHAHAHAHAHA...no...tu?! E io che pensavo di incontrarti solo in finale! Bene...così non avremo bisogno di presentazioni...-

    -WAAAAAA!!!.. Hohe.. ma che diavolo ci fai qui?!.. no.. non dirmi che sei tu il mio avversario?!..-

    L’espressione sbigottita di Hoshi avrebbe lasciato a pancia all’aria anche il più serio tra gli shinobi anziani. Il ninja che aveva di fronte altri non era che Hohenheim, shinobi che aveva conosciuto tempo addietro durante un fantastico scontro che purtroppo lo aveva visto come perdente. In quell’occasione entrambi i ninja avevano combattuto al massimo dando prova di grandi capacità e senso di lealtà, qualità che sicuramente ogni ninja avrebbe elogiato. Un po’ indispettito quindi Hoshi si guardò attorno cercando qualche punto di riferimento per poter esprimere le sue opinioni verso gli organizzatori del torneo. Se qualcuno doveva valutarli sicuramente dovevano esserci delle apparecchiature che filmassero i due, preso un bel respiro Hoshi si voltò verso quella che sembrava essere una minuscola videocamera, oggetto che difficilmente sarebbe riuscito a vedere se non fosse stato dotato di una vista superiore al normale. Avvicinatosi quasi a coprire l’intera visuale quindi esordì.

    -Hei Jin!.. Jin mi senti?!..si si mi stò rivolgendo al KazeKage!.. accidenti con tutti gli shinobi del villaggio proprio con lui dovevi farmi combattere?!.. senza offesa eh Hohe.. eh eh eh.. ho già lottato con lui una volta.. è ingiusto..-

    Il volto indispettito del ragazzino cambiò espressione dopo che l’avversario esordì con le sue motivazioni a partecipare al torneo. Lo sguardo di Hoshi si faceva mano a mano sempre più deciso, ogni parola del compaesano alimentava nel cuore del rosso la fiamma della passione per il combattimento, nuove abilità, un nuovo potere acquisito. La curiosità e l’eccitazione che ora avvolgevano il Chikuma potevano quasi essere viste come un alone che tutto distorceva attorno a lui. Hohe non era l’unico ad aver migliorato le proprie capacità, anche Hoshi aveva molto da mostrare all’amico, inoltre quella poteva essere un ottima occasione per prendersi una rivincita. Pochi istanti di silenzio dopo la conclusione del discorso del compaesano, nella mente di Hoshi i ricordi del loro prima incontro si affollavano mostrando al ragazzino tutte le sue mancanze durante quello scontro. Errori che non poteva commettere anche in questa occasione. Ormai era deciso, carico come una molla avrebbe combattuto dando fondo a tutte le sue abilità di ninja, ora il suo volto sembrava quello di un bambino felice di aver ricevuto il regalo che aveva chiesto per il compleanno, con tono fermo rispose all’amico mentre si posizionava a ricevere il suo assalto, gambe flesse pronte a scattare e mani nascoste sotto al mantello, ora la sua concentrazione emetteva scintille tutto attorno. A non più di dieci metri il suo avversario si preparava a sferrare il primo attacco, adrenalina pura inondava tutto il suo corpo.

    image


    -Avanti Hohenheim!.. mostriamo a questi vecchi che sanno fare i giovani shinobi di Suna..-


     
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9 replies since 2/7/2008, 20:35   445 views
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