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Livello 1 - L'obitorio
Al livello uno, in mezzo a quel mare di covi malfamati di nukenin, un vecchio poliambulatorio. dalla struttura in parte crollata, dove rimangono solo l'ala principale e l'ingresso, la cui sola vista del luogo trasmette un senso di abbandono decadenza.
Un nukenin medico si è dato da fare per riadattare alcune delle stanze interne, trasformando la struttura in un enorme obitorio.
Il medico, scacciato da più villaggi per le sue ricerche al limite della follia, desidera studiare il chakra e le arti ninja, e per quetso motivo è sempre pronto a pagare chiunque gli fornisca il cadavere di uno shinobi, addirittura con un sovrapprezzo se il cadavere in vita era portatore di una qualche tecnica speciale, ma in generale mantiene i suoi pagamenti sulla base della fama del ninja, o dell'eventuale taglia che esisteva sulla sua testa.
L'ingresso è costituito da una porta girevole che un tempo era stata automatica, ma ormai è solo un pezzo di plexiglas su un perno e, sebbene vada spinta a mano, facendo gemere gli arrugginiti meccanismi, rappresenta l'unica via di ingresso, poichè tutte le altre porte e le finestre sono state murate.
Della squallida e sporca sala d'ingresso l'unico elemento di nota è l'odore. Un pungente odore di varecchina che si insinua per le narici e sembra non volerle più lasciare. un odore fuori posto, viste le grandi chiazze di umidità sui muri, e quelle di sangue rappreso sul pavimento. Ad un bancone, in genere, una donna vestita da infermiera accoglie i visitatori, tuttavia essa ha poca più espressività di una bambola, comprende ben poche frasi e risponde con una quantità ancora minore. La poverina era infatti infermiera nel poliambulatorio, ma quando crollò e il nukenin medico prese il controllo, divenne completamente pazza.
La donna è del tutto innocua, e conduce i visitatori dal gestore, che in genere si trova in una delle cinque sale autoptiche, che gettano sul corridoio che si diparte dall'ingresso verso nord (unico corridoio rimasto nella struttura, peraltro), dove compie atti innominabili sui cadaveri per strappare i loro segreti.
Nelle sale autoptiche l'odore che più è pressante è certo quello della morte e del sangue, e raramente esse presentano anche solo una parvenza di pulizia. Le altre stanze contengono enormi celle frigorifere o degli scaffali dove i cadaveri sono raccolti in maniera ordinata.
Edited by F e n i x - 16/10/2016, 23:37. -
» Firsterd «.
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Il corpo privo di vita del ninja di Konoha strusciava contro il terreno, malgrado fosse buona norma fare il meno rumore possibile in quei lochi. Così gli aveva riferito Shinken, anzi per facilitarvi la situazione vi rivelerà tutto ciò che gli scrisse e disse....
E' un luogo pieno di insidie, in territori nascosti fra monti e selve. Trovarlo non è affatto facile, considerando i ninja che dimorano lì. Nukenin della peggiora specie, non molti sono a conoscenza di questo "villaggio" segreto, in cui vigono ancora le guerre fra bande. Si, tutto il territorio è stato spartito fra varie bande, che ne occupano un pezzo più o meno grande, in proporzione alla loro spregevole fama. Bisogna camminare con cautela, prestando la massima attenzione poiché vi è sempre il pericolo di un agguato. Ci sono vari edifici malmessi ma che svolgono ancora la loro funzione. Un'arena dove c'è un circolo di scommesse clandestine, radure spaesate e un obitorio custodito da uno scienziato bandito dai territori accademici. Paga molto bene coloro che gli portano corpi esanimi di ninja, il prezzo aumenta notevolmente se i ninja possedevano una qualsivoglia tecnica speciale. Non so se questa informazione potrà servire ad un assassino come te, ma ho reputato giusto dirtelo.
Se mai verrai in questi territori, presta attenzione se non vorrai ritrovarti con la gola recisa senza neppure accorgertene. Avrai di nuovo mie notizie, non provare a contattarmi prima di allora. Ah, per quanto concerne quella missione....
Il resto della lettera era stato strappato. Era giunto presso l'obitorio, aveva scoperto la sua esatta locazione dopo un lento camminare. Pioveva a dirotto quel dì, le goccioline si infrangevano sull'impermeabile nero del Genin per poi scivolare delicatamente lungo il mantello fino a cadere sul terreno. Il Cadavere era sporco di terra e sangue, ma lentamente stava tornando come nuovo per effetto dell'acqua purificatrice. Entrò senza bussare né chiedere il permesso, era lì unicamente per affari. Non aveva intenzione di tradire la Nebbia per recarsi in un luogo così...spoglio. Lui dava il corpo esanime del Nara e lo scienziato gli dava la giusta ricompensa. C'era una signora ad attenderlo che con un cenno del capo lo costrinse a seguirla. Lo stava portando finalmente dal "medico". Entrò in una delle cinque sale autoptiche e vide una figura ammantata da un camice bianco.
« Ho un corpo per lei. »
Si limitò a sussurrare, aspettando un'eventuale risposta dal pazzo.
OT: Febh mi ha detto di postare direttamente qui. Sarà proprio lui, infatti, ad occuparsi del PNG che in teoria mi dovrebbe dare la ricompensa del cadavere di Timo. ù_ù. -
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Uhn? Fu quel che mugugnò la figura in camice, voltandosi. Era in penombra, ma gli occhi di Yashimata poteva osservarlo senza grossi problemi. Un uomo grasso, con un naso spropositato e arrossato, chiaro segno dell'amore per il vino del suo proprietario.
Aveva lineamenti banali, quasi del tutto assorbiti nel grasso, eppure i sottili occhiali riuscivano a dare un taglio spietato al suo viso, e gli occhi, soprattutto gli occhi, avevano ben poco della tipica figura del pacioccone bonario. Erano occhi che avevano scandagliato la morte a fondo, che erano in grado di richiamarla a sè. Azzurri come il riflesso della luna sull'acciaio, quegli occhi andaro prima al cadavere, poi, con snervante lentezza si sollevarono verso Yashimata. Al ninja sarebbe bastato incrociarli per un attimo per capire che aveva a che fare con una persona fuori dal comune. Geniale, certo. Perverso, privo di ogni morale, ovvio. Ma soprattutto affamato di qualcosa che non si riusciva a decifrare.
Non ti ho mai visto. Constatò con una voce dura e tagliente che si stentava potesse appartenere a quel corpo. Tanto meglio, vuol dire che porti novità, suppongo. Puntò il dito verso un angolo in ombra. Stendi là il corpo. Devo fare un primo esame prima di pagarti. Intanto dammi le informazioni che possiedi su di lui. Una richiesta che faceva sempre, il buon dottore, ma che serviva solo per valutare quanto dovesse pagare. Era sempre bene pagare meno del dovuto se per caso il cliente non conosceva con precisione il valore scientifico del corpo fornito. Al contrario il dottore, tramite le sue fonti, sapeva moltissime cose sul mondo dei ninja..tanto i Nukenin quanto gli Accademici...quanto gli altri...e dunque conosceva bene i prezzi, per così dire.
Era anche per questo motivo che non aveva chiesto nulla a Yashimata sulla sua identità...in un modo o nell'altro sarebbe comunque venuto a conoscerla.. -
» Firsterd «.
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Rimase in attesa che il medico gli rivolgesse la parola, ma solo un mugugno si palesò nell'aria. Non se lo aspettava così, decisamente no. Si aspettava un dottore scheletrico, non dissimile a quelli descritti nei più macabri libri gialli.
Quello che aveva dinanzi, invece, aveva tutta l'aria di un ubriacone privo di qualsivoglia nozione sulla medicina. Eppure se dimorava lì, un motivo ci doveva pur stare. Rimase a guardarlo, con occhi freddi come i ghiacci di Genosha e con un aria altezzosa, cui significava che mai e poi mai avrebbe acconsentito ad un suo ordine.
Buttò il cadavere per terra, quando gli fu detto di riporlo in un angolino buio. Se voleva esaminarlo sarebbe stato lui a riporlo in quell'angolo buio; Yashimata non avrebbe fatto nient'altro con quel cadavere. Non era più un affare che gli riguardava.
« Si chiamava Timosaki Nara e faceva parte dell'omonimo clan. Sapeva utilizzare la tecnica peculiare dei Nara ed era molto più forte di molti altri Genin. Forse avrebbe potuto disputare l'esame Chunin a breve. »
Suppose, mentre rimase in quella posizione ad osservare il grassone sollevare il cadavere di peso e gettarlo sul tavolino.
« Se la ricompensa sarà meno di quella dovuta, il prossimo corpo che giacerà su quel tavolino sarà il vostro. »
Concluse con una pacatezza che poteva incutere soggezione a chiunque.... -
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Il medico ossercò il corpo gettato a terra, quindi prese una fiaschetta dalla tasca, bevendo una breve sorsata prima di sbuffare. Vi fanno tutti con lo stampino, eh? Mormorò, per niente intimidito. E il mio corpo ha già giaciuto su quel tavolino, ragazzino. Continuò, con un sorriso sghembo da ubriaco, che comunque non intaccava la freddezza degli occhi. Raggiunto il corpo si inginocchiò, per poi afferrarlo e lanciarlo con un gesto del tutto naturale contro il tavolino all'altro capo della stanza, dimostrando una forza parecchio fuori dal comune.
Se non fosse stato interrotto sarebbe poi andato al tavolo, e dopo un rapido esame delle mani, del viso e delle ferite, avrebbe sentenziato: Si..è un buon pezzo. Ma da quel che so potrebbe crearti delle noie averlo fatto fuori. Lentamente mosse l'ampia massa verso un mobile poco lontano, aprendo il terzo cassetto Vediamo un pò quel che posso darti... Trasse una piccola busta, gettandola al Kiriano.Ecco qua. E ora lasciami in pace a lavorare.CITAZIONEFirsterd ottiene una O
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» Firsterd «.
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« Se ti ci metterò io su quel tavolino per la seconda volta, mi assicurerò personalmente che non ci sarà una terza. »
Esclamò sarcastico mentre il medico prendeva il corpo e lo gettava sul tavolino. Una forza fuori dal comune, ma non bastava avere un po' di muscoli per impensierire Yashimata. Aspettò che gli desse la busta paga, quando gliela lanciò, la prese e la nascose in una tasca interna del cappuccio.
« Nessuno saprà mai che sono stato io ad uccidere quel Nara. »
Sussurrò, rispondendo, pertanto, alla domanda retorica che gli aveva posto precedentemente.
Così, si girò ed uscì dall'ospedale. Sarebbe andato nuovamente lì in futuro, ma non sapeva se fosse tornato da vincitore o da vinto....
