Kyoshiro Jaku Kaguya" contro "Hohenheim Kakita

Ossa" contro "Argilla

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  1. Kyoshiro Kaguya
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    Post di Presentazione ~
    Dall'abisso del Passato



    Quanto, quanto tempo era passato dall'ultima volta? Chi era stato il mio ultimo avversario? Ricordavo, e benissimo. Passavo gli occhi ogni tanto sulle ferite del mio corpo e, sospirando, nella mente ripassavano le memorie di tutti quei guerrieri che, valorosi o no, avevano intaccato il contenitore del mio spirito per sempre. Come una maledizione, come una legge vincolante, quei tagli erano lì a ricordarmi della mia sciocca paura di morire. Strinsi i denti, alzandomi dal letto di casa mia e portai gli occhi fuori della finestra. Sulle labbra si dipinse un leggero sorriso. Il disco solare saliva alto nel cielo e i suoi splendidi raggi intaccavano l'oscurità fino a raderla completamente. Sentivo il cuore battere, attimo dopo attimo, e al contempo riecheggiava sonoro nell'aria lo spegnersi del respiro dei miei fratelli demoni che, da sotto la terra, alimentavano quelle stesse ombre sempre più minute, sempre più impercettibili. Ma le ombre c'erano, sempre. E il loro pensiero suscitava in me spesso la volgare voglia di ritornare sul campo di battaglia e attanagliare nuovi corpi tramite esse. Il volto d’Akimoto passò per un attimo davanti i miei occhi. Abbassai il capo, ridendo fra me e me. Quell’Hyuga era stato l'unico ninja capace di evadere dalla mia potenza innata. Chissà se era stato un caso, o semplice bravura. Tutto quello che m’importava era se quest'oggi un nuovo sfidante sarebbe stato veramente alla mia altezza e avrebbe ricolmato il vuoto lasciato dai grandi scontri del passato o, altresì, mi avrebbe solo fatto sprecare tempo. Mi diressi verso la cucina, cercando qualcosa che non trovai.

    °Dove diavolo l'ho messa

    Mi guardai per qualche attimo intorno, poi, come stufo, aprii due ante in cui pareva si trovasse il mio tesoro. Abbassai gli occhi, osservando come l'Hone no Yagi scintillava al riflesso dei pochi raggi solari sulla sua superficie. In esso vi erano le mie memorie, la mia vita, il mio percorso. Lo afferrai e lo riposi sul tavolo. Indossai per quel combattimento la mia divisa migliore, la più elegante e, al contempo, la più comoda. Era completamente nera, larga, e aveva come cintura una fascia bianca molto resistente. Annodai quest'ultima e disposi ogni cosa come mi era solito fare. Amavo indossare quel vestito, lo stemma che avevo sul braccio mi ricordava sempre come dovessi agire e comportarmi di fronte a qualsiasi pericolo. Una sorta d’aiuto, o, per altri, riconoscimento. Chi più faceva uso dello Jeet Kune Do? Dalla scomparsa di mio fratello Kyo quell'arte non la coltivava più nessuno ed io, unico esponente rimasto, ne dovevo preservare la saggezza con grand’attenzione.

    Lasciai presto la dimora, pronto con tutto indosso. I miei passi si alternarono veloci nella foschia permanente del mio villaggio e, per un'ennesima volta, gli dicevo addio. Com’era duro salutare quelle lande ghiacciate.. quegli spazi immensi senza niente e nessuno. Li amavo, li amavo come se in essi fosse racchiuso il mio cuore e, forse, era così. Il viaggio non sarebbe durato troppo e ben presto io ed il mio avversario avremmo potuto scontrarci. Nella mia mente non c'erano nient'altro che pensieri riguardanti quello che avrei dovuto fare e ciò che, al contempo, avrei dovuto immaginarmi da lui. Non ne sapevo niente, solo che possedeva il mio stesso grado.
    Ma la cosa non mi preoccupava particolarmente.

    [...]

    Giunsi sul luogo dello scontro in poche ore di viaggio. Gli occhi passarono veloci in rassegna di qualsiasi cosa fosse presente nella zona e, con amaro disprezzo, mi resi conto che d’acqua non ve n'era una goccia. Sorrisi, debolmente, quasi come non me ne importasse nulla. D'altronde avevo ben altro dietro di me e soprattutto con me. Avanzai fino a che non mi fossi trovato con alle spalle tre grandi alberi, e, davanti a me, uno spiazzo circolare d’erba e terra. V'erano sassi a volontà e ombre proiettate quasi ovunque [img]. Contro una persona qualunque quello era un segno del mio vantaggio segreto, ma, forse, quel giorno avremmo combattuto alla pari.

    Costanza e determinazione, unite al mio spirito, avrebbero determinato il vincitore e di certo non ero lì per arrendermi all'istante. Chiusi le palpebre. Rimasi in ascolto. Nulla si muoveva e nulla pareva chiedere nulla. Semplice silenzio. E basta.

    image


    CITAZIONE
    »Fuori del Gioco:

    «Chakra:
    180/180.
    »Danni Fisici (0/12):
    Nessuno Momentaneamente.
    «Danni Mentali:
    Nessuno Momentaneamente.
    »Equipaggiamento:
    Hone No Yagi x1, Kunai x10, Kit Creazione Trappole Base x1,
    Filo di Nylon x10m, Accendino x1, Veleno Base x5, Antidoto Base x5,
    Cartabomba Lvl 2 x1, Tonico di Recupero Medio x1, Tonico da Guerra Minore x1,
    Corpetto Rinforzato - Guanti con Lamina x1,
    Gambali Rinforzati - Gomitiere Rinforzate x1.

     
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10 replies since 8/9/2008, 12:52   341 views
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