Kyoshiro Jaku Kaguya" contro "Hohenheim Kakita

Ossa" contro "Argilla

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  1. Kyoshiro Kaguya
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    Quarto Post Attivo ~
    Bloodless End

    [Innata Disattivata]

    Shinobi, o meglio, Ninja.
    Una parola che indica generalmente una spia. L’etimologia del termine deriva la lettura dei due kanji utilizzati per scrivere Shinobi-no-mono e Oniwaban, parole utilizzate per descrivere una persona capace di praticare l’arte del Ninjutsu. Di fatti i kanji della parola Ninja hanno letteralmente il significato "colui che si muove in segreto" mentre il termine Ninjutsu, appunto, l'arte dell'invisibilità. Una disciplina che comprende tecniche di spionaggio, recupero e memorizzazione informazioni; di mimetizzazione, di fuga; uso delle armi e degli esplosivi e conoscenze su chimica, veleni, droghe ed erbe medicinali.

    La fama ingiustificata che li voleva efferati assassini è sfatata dal fatto che i Ninja avevano un testo di riferimento chiamato Mansen Syukai ed osservavano un proprio codice d'onore, il Ninpo. Secondo questo codice, essi dovevano assoluta fedeltà al loro signore e ai superiori di grado; erano obbligati a mantenere segreta l’identità; dovevano essere sempre leali con i compagni e non dovevano uccidere altri Ninja appartenenti al loro gruppo o alleati. In caso di violazione, il colpevole veniva giudicato da un consiglio che nella maggior parte dei casi decideva la morte del soldato e lo sterminio della sua famiglia.


    Ecco, cos'ero.
    Ecco, cosa dovevamo essere.
    Eppure di tutto ciò non v'era stato nulla.
    Negli istanti che avevano seguito il mio attacco avevo appena avuto la forza per fare un ultimo passo e improvvisamente una finale esplosione aveva lacerato la carne e sferzato con violenza sul mio corpo già insanamente stanco. Lacerando spirito e corpo, mente e resistenza. Non c'era più nulla d'integro di me, solo gli occhi, tremendi, mentre mi accasciavo al suolo, fissarono un ultima volta il mio avversario.
    Non avevo potuto vedere la sua offensiva incredibile, né se tutto ciò fosse una conseguenza di minuti prima o tutto fosse accaduto proprio in quegli istanti di simil-distrazione dovuta e non necessaria per portare al termine l'attacco migliore che avevo.
    Ma, d'altronde, anch'esso era stato ben eliminato dalla scena senza eccessive ripercussioni sull'avversario.
    Avrei sorriso, se avessi avuto la forza.
    Ma non ne avevo.
    Un velo nero coprii le mie palpebre mentre sentivo il cuore placarsi come d'improvviso, spento come d'un tratto e mandato a dormire nell'oblio del tempo. Senza speranza di ritorno, forse, oppure pronto a rialzarsi, se solo avessi voluto.
    Il dolore sopportato aveva superato la soglia umana e io, da bravo, avevo ceduto al fuoco che mi stava lacerando il respiro e trasformando il cuore in un bramoso verme assetato di sangue.
    Non dissi nulla.
    Mi piegai sul lato da cui sentii provenire l'esplosione e cercai di trasmettere a quel ragazzo con un ideale ultima occhiata che non era finita. Non lo era, e non lo sarebbe mai stata.
    La resa per me era una condizione imprescindibile ma non necessaria.
    Avrei, probabilmente, preferito la morte al vedermi sconfitto in quel modo, in un combattimento che neanche mai avevo immaginato e dove ogni mia speranza aveva dovuto arrampicarsi sugli specchi per solo sopravvivere qualche attimo di più.

    Come una barca in mezzo al mare in tempesta che, al rilucente splendore dei fari, trova la sua salvezza, così io la trovai nel sonno - nello svenimento.
    Non avevo dichiarato di arrendermi ma avevo solo seguito il corso fluente degli eventi lasciandomi trasportare da esso ma smettendo di domarlo giacché l'incredibile forza data dalle tecniche altrui era stata capace di soppiantarmi.
    Avevo sprecato tutte le energie alla ricerca di un senjutsu silenzioso e capace di opporsi a qualsiasi guerriero con abilità pari alle mie ma quel vento, quelle distruttive esplosioni, erano chiaro segno della mia inferiorità, degne bastarde meretrici che avevano schiacciato il mio microcosmo come fosse una mosca fastidiosa.
    Dannatamente fastidiosa.
    Ma che aveva fatto l'errore di sperare nel confronto alla pari con un uomo e ne era rimasta sconfitta miseramente, morta sotto la pressione di due singole dita e un po' di forza.

    Fine.
    Nient'altro vidi, pensai e cercai.
    Il buio invase la vista e la mia sorte si confiscò nelle mani altrui contro la mia stessa volontà.
    Una persistenza mai sbaragliata prima d'ora ma che aveva fatto i conti con un nuovo tipo di ninja, capace di farla saltare letteralmente in aria come polvere.
    Fine.

    CITAZIONE
    »Fuori del Gioco:

    «Chakra:
    45/180.
    »Danni Fisici (11,5/12):
    Ferita leggera al petto, ferita leggera all'avambraccio, due ferite media/medio-alta da ustione dietro la schiena, due leggere e mezzo al polpaccio destro.
    «Danni Mentali:
    Svenuto per il dolore.
    »Equipaggiamento:
    Hone No Yagi x1 (da sfoderare),
    Kunai x6, Kit Creazione Trappole Base x1,
    Filo di Nylon x10m, Accendino x1, Veleno Base x5, Antidoto Base x5,
    Tonico di Recupero Medio x1, Tonico da Guerra Minore x1,
    Corpetto Rinforzato - Guanti con Lamina x1,
    Gambali Rinforzati - Gomitiere Rinforzate x1.

     
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10 replies since 8/9/2008, 12:52   341 views
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