Occidente!

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    Occidente!

    1. ESTERNO. CAMPO DI GRANO. GIORNO
    [Una distesa giallo-arancio con un pizzico di marrone. E' un immenso campo di grano. Il cielo è sgombro da nuvole. Il sole è alto nel cielo. Fa caldo]

    VITTIMA
    (piangendo ed urlando)
    Fermi! FERMI! Non ho fatto NIENTE! ... VI PREGO... Non uccidetemi...NO, VI PREGO!!! NOOO! NOOOOOAAAAAAAAAA!!!

    BAM! BAM! Due colpi riecheggiano nell'aria. Schizzi di sangue a terra. Il corpo cade immacolando la scena. Passi che se ne vanno. Il fruscio delle spighe di granturco.

    2. INTERNO. OTO - UFFICIO AMMINISTRATIVO. GIORNO

    L'IMPIEGATO è in piedi di fronte al tavolo amministrativo. Dall'altra parte del tavolo, seduta, SHINODARI JAKU KAZEKUMO.

    IMPIEGATO
    Amministratrice Shinodari, questa arriva direttamente da Rasham

    L'impiegato porge una lettera bianca con apposto un simbolo di ceralacca. Il simbolo è un rombo diviso in quattro parti uguali, ogni parte un puntino. Shinodari prende la lettera e la apre.

    CITAZIONE
    Nobili e valorosi Shinobi del Villaggio di Oto,

    probabilmente avrete sentito parlare del nostro Paese situato molto ad ovest rispetto al vostro: Monsour. Ma forse è più improbabile la Vostra conoscenza - senza metterla in dubbio affatto - della capitale dello stesso Paese: Rasham.
    Chi Vi scrive è la più alta carica dello stato, il Presidente Andersen, Governatore di Rasham nonchè Presidente dell'intero Paese.
    Voci su ninja dalle grandi doti combattive sono giunte sino a noi. E loderemo sempre quel giorno perchè grazie ad esso abbiamo potuto contattare Voi.
    Siamo disposti a pagare molti soldi o a contraccambiare favori. In cambio vi chiediamo un immediato intervento.
    La nostra capitale, sin'ora prospera e felice, è minacciata da una cosca di criminali che pian piano si sta attrezzando per invadere e conquistare l'intera capitale. Non siamo in grado di contrastare questa pericolosissima minaccia. Hanno armi molto più evolute delle nostre e ciò spaventa ancor di più la nostra popolazione.

    Chiediamo pertanto un intervento, un disperato ed ultimo intervento prima che sia troppo tardi. La strada è perigliosa ma sono sicuro che per voi ninja sarà facile percorrerla.
    Abbiamo calcolato una settimana di viaggio ininterrotto. Presupponiamo riusciate a giungere sino a Rasham in una settimana e mezza, questo stando ai nostri analisti.
    Noi, abbiamo ancora dieci giorni da quando presupponiamo arrivi questa comunicazione, scaduti i quali Rasham potrebbe non essere in grado di resistere.
    Non c'è tempo o l'ultimatum scadrà. Agite presto per il bene di Rasham.
    Confidiamo in Voi.

    Presidente di Monsour e Governatore di Rasham
    J. Andersen


     
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    INTERNO. OTO - UFFICIO AMMINISTRATIVO. GIORNO


    L’impiegato era ancora in piedi al suo posto, davanti la mia scrivania, in attesa.
    Uffa non sopportavo tutta questa deferenza, ma purtroppo Sato si era preso una pausa non appena avevo fatto ritorno ad Oto da una lunga assenza.
    Mi domandavo se c’entrasse Yami, ma no... dopo l’ultimo diverbio, non avevano avuto modo di stare troppo a stretto contatto sul lavoro.

    Sollevai lo sguardo dalla missiva, fissando l’uomo con aria rassegnata.
    Visto che l’impiegato era lì, l’avrei sfruttato come messaggero.
    Vergai velocemente una lettera, che firmai imprimendo il simbolo del mio doppio clan di appartenenza.
    Poi l’arrotolai, sigillandone i lembi con la ceralacca.


    Contenuto della missiva.

    CITAZIONE
    “Febh,
    indovina un po’?
    Mi servi ancora una volta come guardia del corpo.
    Sarà un viaggio interessante,
    ma i particolari te li darò non appena mi avrai raggiunta nel mio ufficio.
    Ti aspetto il prima possibile.
    Ogni istante è prezioso.

    Shinny”

    -Consegna questa pergamena a Febh Yakushi. Ha la massima priorità. Ah, avvisa un altro impiegato di cercare tutti gli incartamenti che riguardano Monsour. Mi servono urgentemente.-

    Ordinai, sogghignando nel vederlo scattare e defilarsi il più rapidamente possibile, sempre mantenendo quell’aria troppo deferente per i miei gusti.

    Ora che finalmente ero da sola, potevo rileggermi con più calma la missiva, mentre sorseggiavo una tazza di the verde.


    Conoscevo Monsour, ma non così approfonditamente come forse avrei dovuto.
    Il presidente aveva sentito parlare delle nostre doti “combattive”.
    Mi chiesi perché contattare proprio noi e non chiedere all’Accademia di mandare una squadra intervillaggio più nutrita di quella che potevo offrire io al momento.
    L’unica ipotesi che mi veniva in mente al momento era che fossimo il villaggio ninja più vicino dal punto di vista geografico.
    Dei soldi non mi interessava nulla; pur essendo il nostro un piccolo villaggio, il denaro non ci mancava di certo. Ma avere un alleato ad Occidente sarebbe stata una buona mossa diplomatica.
    Purtroppo non potevo inviare in loro soccorso che me stessa e Febh.
    Saremmo dovuti bastare.
    Non avevamo una buona base di partenza, data la scarsità di informazioni che il presidente ci aveva fornito, per cui il passo uno sarebbe stato quello di studiare la situazione socio-politica e geografica della regione.
    Il passo due lo avremmo deciso assieme io e la mia guardia del corpo.


    Mentre aspettavo l’arrivo di Febh e degli incartamenti da me richiesti, preparai lo zaino con tutto l’occorrente.
    In ufficio tenevo parte del mio equipaggiamento per le evenienze.
    Uhm, forse avrei dovuto avvisare anche Yami del nostro improvviso viaggio.
    Lo annotai mentalmente tra le cose da fare.

     
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    Shinodari non dovette attendere più di un quarto d'ora prima che la porta si aprisse e lo shinobi facesse il suo ingresso, armato di tutto punto come se stesse per partire da lì a cinque minuti.

    Febh Yakushi a rapporto, Signora! fu la sua prima frase, mentre scattava in una parodia di saluto militare. Nessuna irregolarità nella ricezione del messaggio e nell'arrivo fin qui, Signora! Proseguì sull'andazzo militareggiante, ma qualcosa nel viso sudato quadrava ben poco con le sue parole. Specie quando alcuni mugolìì di dolore arrivarono da attraverso la porta. Sono...sono certo che è stato solo uno spiffero...piuttosto...passiamo dalla finestra per partire, si? Suggerì debolmente...

    La vicenda aveva del tragico in realtà, ma per il benessere psichico dell'amministratrice lo Yakushi aveva deciso di tacere...o per essere più precisi voleva evitare di venir schiavizzato pure dall'ufficio amministrativo per fare lavori di ristrutturazione..o per meglio dire ricostruzione.

    A voler raccontare tutto, mentre uno degli impiegati frugava in cerca di informazioni, l'altro usciva dagli uffici solo per trovare lo Yakushi dopo appena cinque minuti. Il potente chunin di oto era stato per l'ennesima volta obbligato dal clan a svolgere un lavoro che di ninja aveva ben poco: riverniciare l'alto muro di cinta di uno dei palazzi di proprietà della vecchia Ogen, così da cancellare gli scarabocchi lasciati da "vandali ignoti" (e qui sorgeva anche un problema di coscienza, ma era un'altra storia)

    Con tanto di carrucola e corde, Febh aveva usato un vecchio tavolo circolare in legno come asta su cui posare i barattoli di vernice, così da non dover salire e scendere di continuo sul muro, e stava ascoltando della musica con le cuffie.
    Chi conosce la particolare capacità di attirare sfighe del ninja potrà ben immaginare cosa accadde dopo.

    L'impiegato che urlava per farsi sentire, Febh che non lo aveva notato per niente, l'impiegato che gli lanciava un sassolino, Febh che si spaventava di colpo crollando addosso al tavolo, le corde che cedevano e il tavolo che crollava addosso all'impiegato, la riscoperta della ruota, nella forma particolare di un ammasso indistinto di tavolo rotondo, due esseri umano e svariati barattoli di vernice, la strada in discesa fino all'ufficio amministrativo, la scarsa resistenza della porta....

    Per dirla in breve la sala d'aspetto era ben poco presentabile. E Febh a sua volta aveva diverse macchie di vernice sugli abiti, che tuttavia stava beatamente ignorando, quasi fossero nella norma. Domande al riguardo avrebbero avuto un "Quali macchie?" come risposta, un pò troppo acuto per essere credibile, ma il sorriso associato implorava di non indagare olte...

    Dove si parte stavolta? Fu la sua ultima domanda
     
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    Lo so, da quando io e Yami non stavamo più assieme il mio spirito masochista si era rafforzato.
    Perché aver chiamato Febh per questa missione poteva definirsi in due modi: masochismo e follia pura.
    Non dovetti aspettare molto il suo arrivo.
    Si presentò a rapporto nel giro di un quarto d’ora pronto alla partenza.
    In altre circostanze avrei lodato l’efficienza dello shinobi, ma quello che avevo davanti a me con una parvenza militaresca e il volto sudato era Febh.
    Ormai avevo perso il conto degli “imprevisti” in cui incappava lo Yakushi.
    Questa volta da oltre la porta avvertii un gemito sommesso che Febh archiviò come lo spiffero del vento.
    Una spiegazione convincente se me l’avesse data un altro shinobi.
    Anche perché il successivo commento dello Yakushi circa il prendere la finestra per uscire dall’edificio, aumentò la mia convinzione che ne avesse combinata una delle sue.
    Ed ora che mi veniva in mente, era una mia impressione o poco prima dell’arrivo di Febh mi era sembrato di sentire uno strano trambusto provenire da fuori il mio ufficio?


    Avevo davanti due scelte: indagare a discapito della mia sanità mentale oppure srotolare la mappa che poco prima mi era stata recapitata da uno degli impiegati.

    Optai per la prima.
    In effetti l’abitare ad Oto era sinonimo di una certa schizofrenia congenita o acquisita con la permanenza.

    Mi alzai dalla poltroncina, poggiando entrambe le mani sulla scrivania.
    Mi sporsi con il busto verso la mia guardia del corpo, fissandolo con aria inquisitiva.


    -Febh, mi dici tu cosa è successo o devo aprire quella porta e scoprirlo da sola? Non abbiamo molto tempo, considerando i tempi stringenti della missione, ma vorrei sincerarmi di avere ancora un edificio amministrativo e degli impiegati. E sinceramente è meglio che metta io un riparo ai tuoi disastri piuttosto che Yami, non trovi?-

    Commentai con una velata minaccia nel tono della voce.

    -E senza offesa, ma quelle macchie di vernice non si intonano con i tuoi abiti.-

    Aggiunsi, ignorando l’espressione supplichevole di Febh di non andare oltre.


    Qualche spiegazione e mal di testa dopo...


    Avevo disteso la mappa della zona sulla scrivania, relegando le scartoffie in un angolo della stanza, mostrando allo shinobi i possibili percorsi che potevamo fare per raggiungere Monsour.
    La missiva del presidente Andersen era ora tra le mani di Febh, per metterlo al corrente dei dati in nostro possesso.


    -Dalle stime degli analisti del presidente dovremmo raggiungere il paese in una settimana e mezza circa, con quasi tre giorni di tempo per evitare la caduta della capitale. Questo se viaggiassimo ininterrottamente utilizzando i comuni mezzi di viaggio e se la data si riferisce a quando avrei dovuto presumibilmente ricevere la missiva. In teoria non credo che questa valutazione temporale abbia tenuto conto dei nostri “amici”. Questa volta si va via drago o via lucertola? Per me è indifferente.-

    Considerai.

    Attesi una risposta da parte di Febh, per poi proseguire.


    -D’altra parte c’è un fattore da tenere in conto, non passeremo inosservati in nessuno dei due casi. Quindi pensavo che visto che la velocità è importante potremmo attuare un compromesso: raggiungere i confini tramite una delle nostre creature e poi proseguire con i normali mezzi di trasporto. E se ci camuffassimo non sarebbe neanche un’idea sbagliata. Sono convinta che l’organizzazione criminale sappia del nostro imminente arrivo. Che ne pensi? Suggerimenti?-

    Chiesi al mio collega.

    Certo affidarsi all’estro creativo dello Yakushi sarebbe stato un azzardo in circostanze normali, in virtù dei cataclismi che riusciva a combinare, ma in questo caso l’imprevedibilità poteva essere un buon asso nella manica.
    Beh, fu quello che mi augurai ardentemente.

     
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    No..non..aprire la porta! Sbottò sfoggiando un sorriso a trentadue denti mentre faceva da scudo all'uscio. Davvero..non è nulla di grave..niente che Yami non possa gestire...su serio...semplicemente proprio mentre arrivavo per puro caso un carretto si è schiantato contro la porta ed è entrato nell'ufficio mandando tutto all'aria...e sporcando un pò tutto di vernice...ma niente di serio..davvero. Inutile sottolineare i piccoli abbellimento dati alla vicenda.

    [...]

    Letta la missiva, lo Yakushi aveva ora due pensieri fortemente radicati in testa.
    Punto primo: SAREBBE ANDATO A OCCIDENTE! Una terra ricca di misteri! Si diceva che la tecnologia lì fosse molto più sviluppata, o forse diversamente sviluppata, e inoltre non c'erano praticamente ninja! E chissà come erano i negozi, le strade, le donne...eccetera.

    L'altro pensiero era un pò più debole e pensava alla missione..anche se l'espressione estatica del ragazzo ben lasciava intendere che stesse pensando prevalentemente alla vacanza.

    Si sforzò di concentrarsi su quello che diceva Shinodari..alla domanda disse Beh..a questo punto direi drago..l'aria è uguale dappertutto mentre il terreno cambia..non conoscendolo potrebbe essere meglio evitare che la mia lucertola si trovi in zone impraticabili...anche se ci sono ben pochi terreni in cui ha difficoltà a muoversi....piuttosto sarà vero che a occidente i mezzi a motore sono diffusi anche per i privati?? Niente da fare, la mente aveva le sue divagazioni in ogni caso...purtroppo.

    Scosse la testa..non doveva lasciarsi andare. Beh, da quel che si dice a occidente i tratti sono molto diversi dai nostri...e io non so usare la Henge quindi non potrei nasconderli..però potremmo sempre spacciarci per dei ricchi mercanti...se realmente c'è il rischio che sappiano di noi allora presteranno attenzione a tutti gli orientali, no? E il modo migliore per nascondere una cosa è metterla davanti a tutti.

    Se ci cammuffiamo da persone di un certo livello sarà meno difficile che credano che siamo ninja..ossia mercenari prezzolati dal loro punto di vista, no? La verità è che voleva vestirsi bene e non sgusciare tra i vicoli luridi come al solito...ma c'era un fondo di senso in quel che diceva. Arrivando facendosi notare da tutti avrebbero certamente attirato l'attenzione, ma proprio per tutta quella attenzione a quello che i due shinobi avrebbero ostentato era probabile che nessuno notasse cosa c'era sotto.

    Di certo pretendere di mimetizzarsi nei bassifondi di una città sconosciuta e straniera li avrebbe esposti molto di più a chi era "del mestiere"

    In ogni caso era pronto per il viaggio.
     
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    Non so spiegarmi perché mi fermai.
    Forse per l’espressione che Febh aveva assunto, mentre faceva da scudo alla porta.
    Forse perché finsi di credere alla mia guardia del corpo.
    La conclusione fu una sola, decisi di lasciare qualunque fosse accaduta fuori dalla porta del mio ufficio a Yami.


    -Febh un giorno mi dirai come ci riesci? Dovrei davvero essere arrabbiata con te e con tutti i disastri che combini, ma non ci riesco...-

    Sospirai, alzando gli occhi al cielo

    -...d’accordo certe volte vorrei strozzarti, perché poi siamo noi dell’amministrazione a dover rimediare...-


    Ammisi, tornando a dirigere lo sguardo su di lui

    -...però... hai un dono Febh Yakushi...-

    Sulle mie labbra affiorò un sorriso

    -...mi fai ridere e ti assicuro che ne ho proprio bisogno in questo periodo... per cui... peggio per Yami, se ne occuperà lui...-

    Sogghignai.

    Una piccola vendetta nei confronti del mio collega amministratore potevo concedermela.

    Ma non dissi a Febh che riusciva a tirarmi su anche nei momenti bui, come quelli che ormai da mesi stavo vivendo giorno dopo giorno.

    La mia guardia del corpo pasticciona.



    [...]


    Era da un po’ che avevo la netta sensazione che Febh mi stesse ascoltando a metà.
    Ossia una parte di lui aveva i pensieri rivolti altrove.
    Uhm, non che fu difficile capire dove.
    Mentre parlavamo dei possibili mezzi di trasporto non convenzionali, se ne uscì con


    CITAZIONE
    piuttosto sarà vero che a occidente i mezzi a motore sono diffusi anche per i privati??

    -Cosa? Ma non stavamo parlando di draghi e lucertole?-

    Feci, sventolando la mano davanti la sua faccia per attirarne l'attenzione.

    -Comunque tornando ai draghi, penso che Ryuchi possa trasportarci entrambi. Devo solo convincerlo.-

    Considerai pensando a quanto fosse esoso in termini di energia vitale quel rettile troppo cresciuto.

    Il successivo ragionamento di Febh non faceva una piega.
    Sospirai.


    -Già, poi se una degli orientali ha pure gli occhi viola e i capelli blu, temo sia ancora più riconoscibile.-

    Commentai ironica.

    -A questo punto appoggio la tua idea. Devo solo riflettere su cosa abbiamo a disposizione nei nostri magazzini per poterci camuffare da facoltosi mercanti.-


    Passeggiai avanti e indietro per un po’ con aria riflessiva, poi schioccai le dita.

    -Ma certo! Ho trovato!-

    Fissai la mia guardai del corpo con la tipica espressione del gatto che vede un indifeso topolino, dissi


    -Seguimi.-

    Mi mossi verso la porta, ma a metà del movimento feci dietrofront avvicinandomi alla finestra.
    Aprii le imposte, scavalcai il davanzale e usando il chakra adesivo camminai sul muro per dirigermi nel settore che mi serviva, passando da fuori.
    Ok, Febh mi doveva un favore, pensai mentalmente.



    Qualche tempo dopo...


    Trovare ciò di cui avevo bisogno, impiegò un po’ più del periodo che avevo stimato.
    Mi feci aiutare dal mio collega ad estrarre un pesante baule che aveva ancora i sigilli e la bolla di carico del paese di provenienza.
    Il contenuto di quella cassa era uno scambio di favori tra me e il maestro Taigo.
    Beh, dopo la missione nel feudo di Hanamura, avevo mantenuto i contatti con il sensei e poi come non ricordare il meraviglioso regalo che ci aveva inviato grazie a Yami nel giorno del nostro compleanno.
    Touchè!
    Sentii il sangue defluire violentemente dal volto.
    Ebbi un giramento, ma riuscii ad evitare di perdere l’equilibrio.


    -Non pensi che faccia troppo caldo qui dentro?-

    Commentai fingendo di avere avuto un colpo di calore.

    Forse alcuni ricordi era meglio evitare di farli riaffiorare alla mente.


    -Allora qui dentro ci sono una certa quantità di tubi hibana.-

    Cominciai a spiegare, eludendo di proposito qualunque osservazione di Febh circa il mio stato di salute.


    -Gli hibana detti anche “fuori di fuoco” sono dei particolari fuochi d’artificio che hanno una composizione complessa da ottenere. Solo i più esperti sanno come realizzarli.-

    Porsi allo Yakushi uno dei tubi.

    -Come puoi vedere sono decorati con un particolare tipo di codice che descrivere il particolare effetto che avverrà dopo la detonazione.-

    Spiegai.

    -Posso farmi assegnare un rotolo di richiamo e ci conserviamo i tubi di Hibana durante il viaggio con Ryuchi. Per gli abiti, abbiamo un intero magazzino da cui scegliere.-

    Commentai, per poi aggiungere.

    -Ci faremo dare dei documenti falsi. Vediamo, in che relazione potrebbero stare i nostri due mercanti?-

    Fissai per alcuni istanti Febh.

    Fratelli?


    §...§

    Cugini?

    §...§

    Una coppia?

    §...§

    Naaa, niente relazioni finte, meglio.

    Semplici conoscenti?


    §...§


    -Soci in affari, che ne dici? Per quanto riguarda dare una prova degli Hibana me ne occuperò io. Evitiamo di far saltare in aria la capitale se non è strettamente necessario.-


    Esordii con aria candida.

    Attesi una risposta da parte di Febh.
    Se fosse stato d’accordo con la mia stravagante idea, saremmo potuti partire entro breve.

     
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    Suppongo di doverlo leggere come un complimento...anche se il mio ego e il mio orgoglio di professionista si sono sfracellati un centinaio di piani più in basso... Mormorò alzando gli occhi. Comunque concordo nel lasciare che Yami si occupi del leggerissimo incidente...ma ripeto che non è nulla di serio. Si corresse subito con un sorrise. Falso ed isterico come pochi, ma pur sempre un sorriso

    [...]

    La lasciò riflettere con calma. Soprattutto perchè lui pensava ai fighissimi abiti occidentali come gli smoking, che seppur importati nelle loro regioni molto tempo prima restavano un punto fermo. E poi l'aria diversa. Le case completamente diverse. Le città con tutt'altra conformazione....La pubblicità....I Film occidentali....I Cinema occidentali...La cucina occidentale...

    Insomma aveva altro a cui pensare al momento, con aria sognante.

    Poi lei disse di aver trovato la soluzione. La seguì a ruota, ringraziando la divinità che aveva in qualche modo alterato la mente dell'amministratrice facendole scordare la porta.

    [...]

    Nella nuova stanza lei sembrava un pò strana..ebbe quasi un mancamento ma si riprese prima ancora che lo Yakushi potesse intervenire. Tutto bene? Chiese, mentre lei mormorava qualcosa sul caldo. Prima che lui potesse indagare oltre lei indicò una cassa.

    Fuochi d'artificio eh? Beh, spiegherebbe il viaggio sin dall'oriente... per un attimo si chiese come si facesse ad accendere del tubo..quasi inconsciamente iniziò a guardarlo da varie angolazioni, e il suo intento giocoso-presumibilmentepericolosoalpuntod'esseremortale era più che palese.

    Poi lei fece una domanda che lui onestamente non sentì, troppo preso fal gioco Eh? Poi lei si rispose da sola e lui le diede ragione senza starci troppo a pensare Ah, si, si, certo, Soci e...in che senso "vediamo di non far saltare la capitale per aria"??? Chiese con aria risentita, agitando il tubo Hibana fino ad avvicinarlo pericolosamente a una delle lampade a incandescenza che pendevano dal soffitto.

    In ogni caso si sarebbe detto daccordo. Propose solo di noleggiare un carro poi per caricare i fuochi d'artificio una volta finito il tratto in volo, così da non destare sospetti tirandoli fuori da un rotolo di carta.

    Se non ci fossero stati altri ostacoli, avrebbe scelto qualche vestito per prepararsi alla partenza.
     
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    Suppongo di doverlo leggere come un complimento...anche se il mio ego e il mio orgoglio di professionista si sono sfracellati un centinaio di piani più in basso...

    Sorrisi, anche quando lo Yakushi rimarcò che Yami si sarebbe potuto occupare di quel “piccolissimo” incidente.
    Naturalmente ero certa che l’accezione “piccolissimo” fosse di gran lunga fuorviante delle vere dimensioni del disastro fuori dalla sua porta, ma lasciai correre come avevo deciso.


    -Si, supponi bene o nessuno ti hai mai rivolto dei complimenti, Febh?-

    Risposi tornando seria.


    Nei magazzini...


    Febh si era accorto del mio malore, ma il contenuto della cassa, accese in lui un pericoloso interesse, facendogli dimenticare della banale scusa che gli avevo dato per troncare sul nascere il discorso.

    CITAZIONE
    Fuochi d'artificio eh? Beh, spiegherebbe il viaggio sin dall'oriente...

    -Esatto.-

    Annuii, mentre fissavo con aria preoccupata il tubo di Hibana nelle mani del mio collega.

    image
    Era così intento ad osservare l’oggetto che probabilmente sentì metà delle mie riflessioni.

    CITAZIONE
    Ah, si, si, certo, Soci e...in che senso "vediamo di non far saltare la capitale per aria"???

    Commentò con espressione risentita, mentre il tubo si era avvicinato troppo incautamente ad una lampadina.

    Sfilai dalle sue mani il pericoloso ordigno di distruzione, riponendolo all’interno del baule, non prima di essere certa che fosse intatto.
    Un disastro al giorno poteva bastare all’Amministrazione.


    -Tubo contenente esplosivo vicino ad una sorgente di calore fa BUMMMMMM!!!!-

    Esclamai scoccandogli un’occhiata penetrante.

    -Se questi tubi ci serviranno come diversivo per causare delle calamità ti avviserò, ma per il momento sono la nostra copertura per arrivare fino a Rasham.-

    Osservai, per poi sorridere.

    -Oh Febh, sei una forza della natura, e non te ne rendi conto. Oh si?-

    Sottolineai sempre senza distogliere lo sguardo da lui.

    L’affitto di un carro una volta esserci separati da Ryuchi mi trovava d’accordo.


    -Il rotolo serve solo per il viaggio via drago. Vorrei evitare accidentali esplosioni di Hibana mentre siamo in volo.-

    Commentai, dirigendomi verso i bauli dove erano contenuti gli abiti che avrebbero fatto al caso nostro.

    Ci volle un po’ prima che trovassi l’abito adatto.
    Feci finta di non notare le vesti sparse alla rinfusa dietro di me.
    Mi diressi a passo rapido all’interno di uno spogliatoio per indossare il completo.


    -Allora? Trovato qualcosa?-

    Chiesi a Febh, uscendo poco dopo e sedendomi su una cassa.
     
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    - In viaggio per Monsour -

    2. INTERNO. OTO - UFFICIO AMMINISTRATIVO. GIORNO

    L'IMPIEGATO riceve un ordina da SHINODARI JAKU KAZEKUMO.

    IMPIEGATO
    Sarà fatto!

    L'impiegato esce dalla stanza.

    MINUTI PIU' TARDI.

    FEBH YAKUSHI e Shinodari sono l'uno opposto all'altro appoggiati ad un tavolo. Sopra il tavolo alcune carte riguardanti lo stato di Monsour.
    E' presente una mappa geografica poco dettagliata della zona.

    CITAZIONE
    MONSOUR
    Dalla Biblioteca di Oto

    Monsour è il nome dell'attuale Regno Repubblicano a Nord-Ovest-Ovest rispetto ai Quattro Villaggi Ninja più potenti. In antico, ma pare anche ad oggi, veniva usato il nome di Monseur. Il cambio di nome pare sia dovuto al semplice cambio di accento della loro lingua ancora, per certi versi, simile alla nostra.
    I primi abitanti di Monsour furono probabilmente coloro che derivarono dalla stirpe detta Occidentale.
    Pressochè pianeggiante, Monsour presenta a tratti degli altopiani sopra i 1000 metri.
    Il clima è mesotermico con estati secche ed inverni miti.
    L'economia dello stato si basa sul settore terziario, in forte aumento negli ultimi anni.
    Tecnologicamente avanzata rispetto a molti altri stati Monsour occupa una posizione di rilievo facendo da cuscino tra i vari stati confinanti dichiarandosi sempre neutrale di fronte alle dichiarazioni di guerra dei popoli vicini.
    Capitale di Monsour è Rasham, città di antiche origini e tradizioni. Ad oggi conta più di 3.500.000 abitanti, chiamati Rashamiti.
    Un secolo fa Rasham subì un violento attacco di stato che fu sgominato. Ciò però causò la morte di migliaia di civili e forze dell'ordine.
    Attuale presidente è Marie Andersen, prima donna a ricoprire una così alta carica di potere.

    I dati sono aggiornati ad almeno una trentina di anni prima. La mappa è scolorita e rovinata in diversi punti. A Sud-Est di Rasham è segnata una cittadina di nome Milito. Non ci sono altre indicazioni.
     
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    Complimenti dici? Lo sguardo perso nel vuoto dello Yakushi era abbastanza esplicativo

    [...]

    Lei lo riprese per il movimento un filino irresponsabile dell'esplosivo. Probabilmente non arrivava a capire che per Febh il concetto di "pericoloso" era su un piano completamente diverso da quello della gente comune.
    image
    Questo sia per la sua natura di Yakushi che per una certa elasticità mentale che sfiorava "appena" la sbadataggine. Perlomeno nella vita di tutti i giorni. In mezzo all'azione, alla missione, alla lotta. A quel punto la mente del ragazzo si focalizzava sull'obbiettivo, invece che lasciarsi andare in un allegro divagamento..ed erano quelli i momenti in cui era pericoloso. In cui era veramente un ninja.

    Ma ovviamente rovistare in un magazzino negli archivi del suo paese non rientra esattamente tra gli eventi che necessitavano della piena efficienza mentale.
    Preso ancora dall'idea della missione-vacanza, lasciò scivolare via, grosso modo, i commenti dell'amministratrice, che nel mentre era andata a cercare il suo travestimento.

    Anche lo Yakushi dopo un poco prese a cercare, e per la legge fisica dell'espansione del tempo durante il cambio d'abiti femminile, lui era già pronto e seduto su una vecchia sedia da parecchi minuti quando lei uscì.


    Wow, niente male. Disse, abbassando gli occhiali scuri che facevano parte del suo abito per meglio osservarla. Io ho scelto qualcosa più all'occidentale, stile "mercante che si atteggia". Che ne pensi?

    Era più uno stile da "turista che si atteggia", ma dettagli..


    [...]

    Propongo di fermarci col drago a una ventina di chilometri da questa Milito. Disse mentre osservava la mappa sul tavolo. Sempre che ci sia ancora..non ci converrà mandare qualcuno a raccogliere informazioni aggiornate in futuro? Poi scosse il capo. Comunque..se mi pare che ci siano diverse zone dove atterrare senza essere notati. Che ne pensi, si parte?
     
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    Complimenti dici?


    Scrollai le spalle.

    Era inutile continuare quando aveva quell'espressione stampata sulla faccia.
    A dire il vero non ricordavo di aver visto Febh con un atteggiamento più... più... come dire?

    Serio!




    Tempo dopo...


    Punto uno: avevo salvato per il momento i magazzini dell'amministrazione, togliendo dalle mani di Febh gli hibana.
    Punto due: avevo trovato un camuffamento adatto, rovistando nel guardaroba a disposizione per le missioni.

    Febh sembrò apprezzare l'abito che avevo scelto, sempre che sotto gli occhiali da sole non stesse pensando ad altro, cosa che sospettavo fortemente.


    Per lui scelse un abito “occidentale”, che però dava tanto la sensazione di una guardia del corpo piuttosto che di un ricco mercante.
    Scrutandolo per bene, alla fine poteva anche passare per un mercante eccentrico.
    Molto eccentrico.
    In fondo si sa che gli orientali sono eccentrici, o no?

    Ora non restava che cercare un punto sulla mappa dove poter atterrare con il drago e iniziare la nostra missione.


    La cartina, purtroppo, non aiutava.
    Era vecchia di trentanni.
    Al che mi domandai che fine avessero fatto il personale preposto ad aggiornare la cartografia.
    Per quello che ne sapevamo, potevamo trovare tutt'altro tra noi e la capitale.

    CITAZIONE
    Propongo di fermarci col drago a una ventina di chilometri da questa Milito.

    Suggerì Febh.

    Annuii.

    Era un punto di partenza buono, sempre che avessimo trovato ancora una Milito.
    Pensieri a cui diede voce il mio collega.


    CITAZIONE
    Sempre che ci sia ancora..non ci converrà mandare qualcuno a raccogliere informazioni aggiornate in futuro?

    Lo fissai con aria serafica.

    -Mettila così, stiamo mandando noi stessi a raccogliere informazioni più attuali.-


    CITAZIONE
    Comunque..se mi pare che ci siano diverse zone dove atterrare senza essere notati. Che ne pensi, si parte?

    Diedi un'ultima occhiata alla mappa memorizzando tutte le informazioni che poteva offrirci, anche se erano dati che andavano presi con molta cautela.

    Non mi piaceva questa mancanza di informazioni, ma non avevamo altre soluzioni al momento.


    -Si, direi che possiamo partire. Il rotolo di richiamo me lo sono fatto assegnare. Gli hibana sono già all'interno. Riguardo i fondi di cui potremmo disporre in missione...-

    feci un sogghigno

    -...saremo dei ricchi, ma molto ricchi mercanti. Non sappiamo a che spese andremo incontro, senza contare che il carro e i cavalli vanno noleggiati sul posto e possibilmente da qualcuno che non faccia troppe domande, per cui ho attinto alle riserve amministrative per missioni a lungo termine.-

    Il bello di essere uno dei due amministratori del villaggio.
    E poi Oto era sul serio un paese ricco, per cui qualche spicciolo in più o in meno non si sarebbe notato troppo.


    -Ah, giusto una cosa Febh.-

    gli puntai il dito sul petto

    -Se dovessero fare troppe domande sul perché ci serva un mezzo di trasporto, ti occupi tu di dare una spiegazione. D'altra parte sei esperto nell'arrampicarti sugli specchi. Siamo intesi?-


    osservai rivolgendogli ancora un'aria angelica.


    Il controllo dell'equipaggiamento e il firmare i permessi per entrambi di uscita da Oto, con una piccola annotazione a Yami su dove ci stessimo dirigendo, non richiese troppo tempo.
    O per essere più esatti, ridussi al minimo i fascicoli da firmare dopo averne fatti sparire la maggior parte nell'inceneritore.
    Nel mentre mi ero tinta i capelli del mio colore naturale, un castano scuro, che sarebbe passato meno inosservato del blu.
    Per gli occhi purtroppo non potevo fare molto, se non tenere lo sguardo abbassato.
    Al massimo sarei potuta passare per una timida fanciulla.
    Mi venne da ridere al pensiero.


    Richiamai Ryuchi una volta che fummo ad una certa distanza da Oto e dopo aver controllato che non ci fossero presenze indiscrete nei dintorni.

    Di comune accordo avevamo indossato i vestiti da mercante, sebbene avessi chiesto al mio collega di nasconderli sotto un ampio mantello con tanto di cappuccio.
    Per sicurezza...

    Il drago di sangue era uno dei draghi più esosi in materia di contratto.
    Accettò di portarci entrambi, ma solo dietro pagamento della mia energia vitale.

    Mi concessi una smorfia, ma pagai il tributo sia in sangue che in chakra.

    Assicurai il rotolo dietro la schiena in modo da non perderlo durante il viaggio, poi una volta saliti sul dorso di Ryuchi, diedi l'ok alla partenza.
    Una volta in volo, spiegai al drago quale fosse la nostra destinazione.




    Durante il viaggio...


    -Febh stavo pensando ad una cosa... L'attuale presidente e la presidentessa di trentanni fa hanno lo stesso cognome. Sicuramente sono parenti, molto più probabile di un caso di omonimia. Forse non è molto importante, però ci sarà un motivo del perché abbiano chiamato proprio noi otesi. Come abbiamo ottenuto le informazioni sul loro conto trentanni fa?... Comunque dovremmo ridurre il tempo di viaggio volando a tutta velocità. Pensavo di procedere a marce forzate atterrando solo per non crollare dalla stanchezza e per evitare che Ryuchi ci abbandoni sul più bello. Non so tu, ma io preferirei non sperimentare la caduta da alta quota.-

    Ok, mi ricordai troppo tardi che viaggiavo con uno Yakushi.

    Mi tenni salda al drago sperando in un viaggio noioso, ma terribilmente noioso.



    Monsour

    All'incirca a 20 km da Milito...


    Diressi il drago in un punto in cui il nostro atterraggio passasse inosservato, chiedendo consiglio anche a Febh.
    Sarebbe stato complicato spiegare l'esistenza di una grossa lucertola con le ali.
    Ma meglio se non mi facevo sentire da Ryuchi o ci avrebbe buttato di sotto senza troppe cerimonie.


    Trovammo una radura nel cuore di una foresta.
    Chiesi a Febh di darmi il tempo di recuperare il chakra che avevo speso per curarmi le ferite riportate per il patto di sangue con il drago.


    -Intanto cerchiamo di fare il punto della situazione. Dobbiamo trovare una fattoria o un luogo dove possano noleggiarci o anche venderci un carro con dei cavalli. Tratteremo sul prezzo come farebbero dei mercanti, ma dobbiamo far in modo che il venditore pensi di aver fatto un ottimo affare. Non potresti chiedere ad una delle tue lucertole di andare in avanscoperta e cercare la strada che porta a Milito, vuoi che non ci siano delle abitazioni nei dintorni? D'accordo sempre che esista ancora una Milito. Ma cerchiamo di essere ottimisti. Comunque andando in avanscoperta possono avvisarci se rischiamo di fare sgraditi incontri. Tu hai altre idee in mente?-


    chiesi, mentre mi riposavo.

    Una volta di nuovo in forze, ci saremmo diretti verso un luogo dove comprare carro e cavalli.

    Se le lucertole non avessero trovato nulla o Febh avesse preferito non evocarle, ci saremmo avviati alla ricerca del nostro mezzo di trasporto restando nei 20 km intorno all'ipotetico punto dove sorgeva Milito, facendo attenzione a non dare nell'occhio e mantenendo i nostri sensi all'erta.
     
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    [In volo]

    Quel dragone era imponente e solcava i cieli con tanta grazia che lo Yakushi aveva un sorriso da un orecchio all'altro da quanto si stava divertendo. Ascoltò solo a metà le parole di Shinodari, ma liquidò tutto con un semplice

    Non ne ho idea..boh..in compenso questo drago è fantastico! Aveva gli occhi che brillavano. Ehi! Lo sai fare il giro della morte?? Chiese poi avvicinandosi alla testa della enorme creatura. Tanto anche cadendo non poteva farsi poi così tanto male..

    [Monsour]

    Mentre Shinodari riposava, dopo aver mandato via il drago, lei propose di mandare le lucertole in avanscoperta. Ok, anche se in mezzo a un bosco credo possano far poco..comunque daccordo.. Una goccia di sangue e un sigillo, ed ecco che tre lucertole di minuscole dimensioni, armate di piccoli rotoli prendiappunti cominciavano la loro esplorazione

    Allora, fate un giro della zona..se potete fatemi una mappa..e soprattutto segnate i sentieri, ok?
     
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  13. Godsan
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    Occidente!

    3. ESTERNO. MILITO - CONFINI AD EST. NOTTE
    [Una radura isolata e distante da diversi centri cittadini. Un bosco la circonda. Le ombre sono lunghe. Dall'alto, di notte, si vedono alcune luci fievoli aumentare sempre più in direzione di Rasham]

    All'interno della radura tutto è silenzioso. I grilli hanno smesso di frinire. Non si muovono foglie in assenza di vento. RYUCHI atterra con in groppa SHINODARI e FEBH.
    Shinodari scende e si riposa. Febh evoca TRE LUCERTOLE ed ordina di ispezionare i dintorni.

    Le lucertole prendono tre direzioni diverse con riferimento la cittadina di Milito.

    Dopo 2 ore due lucertole tornano da Febh con una mappa dettagliata dell'area circostante. La terza prosegue fino a Milito per le ore successive.
    Il rapporto delle due lucertole comprende la viabilità del terreno, la presenza di edifici od ostacoli naturali nonchè l'ambiente circostante.

    La prima lucertola ha il rapporto della zona ovest.

    CITAZIONE
    Un bivio a 10 km sulla sinistra.
    Dopo altri 5 km alcuni agglomerati cittadini bizzarri.
    Sentiero circondato da foresta.
    Scarse attività umane di controllo.

    La seconda lucertola ha il rapporto ad est.

    CITAZIONE
    Un bivio a destra a 6-7 km.
    Proseguendo per altrettanti km un centro di strutture abbandonate e diroccate.
    Scarsa o quasi nulla presenza umana.

    La terza ed ultima lucertola impiega circa 6 ore per compiere la mappatura. Incamminandosi verso Milito si riducono i tempi d'incontro tra lucertola e i due chunin.
    La mappatura ai confini di Milito non è dettagliata per la vasta area da ricoprire ma svela informazioni più utili.

    CITAZIONE
    13 km bivio.
    Subito a destra sono visibili luci di un paese abitato.
    Entrando in paese l'aria è pesante. Vita cittadina assente.
    Presenza cospicua di gente con strani oggetti in mano che controllano le vie.
    Sentore di pericolo.
    A sinistra proseguendo il bivio dopo quasi 6 km si arriva ad una piccola area industriale.
    Pare disabitata da cittadini.
    Presenza massiccia della stessa gente strana del villaggio ad ovest.
    Prima dell'area un bivio in direzione di una città più grande.

    Molte strade, poche certezze, tanti dubbi.

    image

     
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    Attesero per diverse ore, e nel mentre Febh si stese su un grosso ramo, con le braccia dietro la nuca.

    Ehi..posso giocare con quei fuochi d'artificio? Chiese per l'ennesima volta durante quella pausa..quando infine vide una delle lucertole che rientrava. Non sembrava aver trovato problemi, ma descriveva la zona come un pò bizzarra.

    Cosa intendi per "agglomerati cittadini bizzarri"? Avevano mura con cannoni..o roba simile?

    Poco dopo giunse la seconda lucertola, con un resoconto su una città diroccata e di scarsi esseri umani. beh, almeno nessuno ci avrà visto atterrare...peccato che dobbiamo fare tanta strada...

    Ehi, shinodari..che dici, andiamo verso le città bizzarre? Non penso che alle rovine troveremo un carro...e poi sulla via del ritorno sentiremo che ha da dire la mia terza lucertola..ok?

    Il movimento per la foresta verso il bivio sulla destra non fu un problema..i due ninja potevano muoversi agilmente sugli alberi facendo poco rumore..e difficilmente sarebbero stati scorsi. Una coppia di stranieri a passeggio in un bosco sarebbe stata sospetta a prescindere..tanto valeva prendere la via aerea e proseguire...dopotutto c'erano poche possibilità di venire visti..e male che andasse avrebbero più probabilmente alimentato delle dicerie locali piuttosto che allarmare eventuali guardie.

    Salvo brutti incontri, avrebbero raggiunto abbastanza in fretta il loro obbiettivo (facendo gli ultimi 3-4 chilometri a piedi)..tutto stava a trovare qualcuno disposto a vendere un carro. Nel caso di guardie cittadine o simili, lo yakushi sarebbe stato il primo a prendere la parola

    Salve, siamo viaggiatori..staremmo cercando un mezzo di locomozione..purtroppo avevamo dei cavalli ma ci sono scappati nella foresta...
     
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  15. Godsan
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    Occidente!

    3. ESTERNO. MILITO - CONFINI AD EST. NOTTE
    [Una radura isolata e distante da diversi centri cittadini. Un bosco la circonda. Le ombre sono lunghe. Dall'alto, di notte, si vedono alcune luci fievoli aumentare sempre più in direzione di Rasham]

    FEBH
    Cosa intendi per "agglomerati cittadini bizzarri"? Avevano mura con cannoni..o roba simile?


    La LUCERTOLA scrive altri caratteri sul foglio posto sopra la schiena.
    CITAZIONE
    Abitazioni diverse da Oto.
    Pessimo gusto

    FEBH e SHINODARI ripartono. Saltano veloci di ramo in ramo protetti dalla notte. Scendono a metà percorso, per camminare.
    Ad un chilometro di distanza qualche flebile luce. Intorno non vi è rumore se non del frinire.

    3. ESTERNO. PROVINCIA DI MILITO - CONFINI AD EST. NOTTE

    Giunti all'ingresso del paesino i due otesi possono comprendere la bizzarria degli edifici.
    Alcuni palazzi erano davvero alti, sporchi e per metà decadenti. Ai piedi di essi si aggira QUALCHE BARBONE.
    Altri palazzi sono più modesti ma di natura instabile con facciate tendenti ad abbattersi a terra da un momento all'altro.

    Passeggiano per le vie del paese ma ciò che vedono è solo sporcizia e abbandono di rifiuti ai margini. Chi ancora è sveglio è un mendicante o un malato. Ristagna un odore malsano e l'aria non è delle migliori.
    Nel cuore del paese DUE PERSONE diverse dalle altre. Tengono in mano degli strani oggetti allungati. Difficile capirne la natura.
    Vestono elegante. Giacca e pantalone scuri sopra una camicia bianca.
    I due estranei notano FEBH e SHINODARI. Corrono subito da loro, allarmati ed urlando.

    JOHN
    Ehy! Vo' due! Fermi là. Non movetevi o sparammo!
    (parla con accento vocale)


    Quando entrambi sono dinanzi agli otesi continuano a chiedere.

    JOHN
    Chi siete? Cosa fate? Dov' stat' andà a chist'ora?


    Febh risponde per primo.

    FEBH
    Salve, siamo viaggiatori..staremmo cercando un mezzo di locomozione..purtroppo avevamo dei cavalli ma ci sono scappati nella foresta...


    JOHN
    'azzi vostri! Ca non ci sta cavallo. Da do' venite? Parlate svelti!


    JACK
    Dai John ma non vedi che li stai a spaventà. La figliuola trema tutta.


    Jack si volge completamente verso il suo compagno e gli punta l'arma.

    JOHN
    Non me rompe! Hai capit? Ca' chi da gl'ordini so io, no tu! Vabbin?


    JACK
    Occhei occhei!


    Jack torna a concentrarsi sugli arrivati.

    JOHN
    Allor, stavamo a dì? Do'n'dè che annate tu e la tu figghia? Cavalli non ne teniamo ma poi vedè se da Tony trovi nu buono mezzo a poco prezzo. Tiene a commercio lui, me stai a capì?


    Mentre parla indica con l'arma alla sua sinistra lungo la strada principale.
     
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