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- Hohenheim -.
TERZO POST DI COMBATTIMENTO
Il bambino stava appostato tra le fronte, mentre i suoi doppi illusori e non stavano immobili.Come al solito aveva cercato di portarsi in vantaggio, mantenendo le distanza contro una avversario che normalmente avrebbe usato il più sfrenato e micidiale dei taijustu per atterrarlo. Fortunatamente questo ancora non era successo.
Il bambino aspettava.Era sicuro che presto il Kakita sarebbe sbucato dall’acqua ...i combattenti da corpo a corpo spesso non hanno la pazienza sufficiente per aspettare.
Per questo non fu una sorpresa quando il velo di nebbia che circondava il laghetto venne dissolto. Poco dopo ne usci il suo rivale.“ Può essere una copia...”
Hohenheim aveva posseduto infatti una tecnica di Kiri attraverso la quale era possibile evocare dei cloni formati d’ acqua. Ciò nonostante, quando vide che quello si strappava la benda e toglieva i pesi, questa ipotesi incominciò a cadere, per varie motivazioni.
Di contro, come aveva supposto, il Kakita aveva ritrovato tutta la sua velocità, dato che potè acquisire vedendolo muoversi rapidamente.
Il sopracciglio del ragazzo di inclinò un po quando vide evocare i cloni di pece, altra tecnica che conosceva sufficientemente bene.
Era un’arte illusoria potente, ma in quel contesto Hohenheim non capiva come volesse utilizzarla .Del resto nemmeno gli importava, il corpo vero del Kakita era ben distinguibile tra quella massa di creature illusorie nere come , appunto, la pece.
Vide come queste attaccavano le sue copie illusorie, facendole esplodere una ad una, tranne ovviamente il clone d’argilla che , essendo solido, era un ostacolo insormontabile per quegli specchietti per le allodole.
Il ragazzo si concentrò. Qualunque cosa volesse fare l’avversario, ora che aveva trovato il reale, o almeno quello che lui credeva fosse il reale, sicuramente sarebbe passato all’attacco. Infatti il rivale improvvisamente sbucò tra i suoi cloni e , con un kunai, infilzò il clone[ ferita leggera e mezza]. Ma ovviamente Hohenheim non perse tempo. Subito compose il classico sigillo indispensabile per far esplodere le sue creazioni e sussurrò: Katsu[subisci e mena].
Ciò nonostante fu mosso da compassione. Innescare tutta l’argilla avrebbe generato un’esplosione tale da uccidere il suo rivale, ma queste non erano le sue intenzioni,né tanto meno erano i patti ad inizio scontro. Fu per questo che innescò solo una parte dell’argilla che formava il clone, così che l’esplosione non fosse superiore di potenza a 20.Infatti era quasi certo del fatto che il suo rivale non avrebbe fatto in tempo ad evitare il suo contrattacco.
Se lo avesse preso in pieno l’esplosione lo avrebbe, probabilmente, fatto svenire.In quel caso Hohenheim si sarebbe accertato del suo stato di salute ed avrebbe avvertito chi di competenza affinchè venissero ad aiutarlo.
Se l’esplosione non lo avesse colto e Zubera fosse stato ancora in grado di combattere, si sarebbe portato sopra l’albero che gli era affianco ed avrebbe manipolato ancora l’argilla per ricavarne quattro kunai[8 unità argilla C1, basso].
Qualora si fosse avvicinato a lui, avrebbe cercato di scagliarglieli addosso e successivamente li avrebbe fatti esplodere arrivati a poca distanza dal kiriano, cercando ovviamente di non ucciderlo.SPOILER (click to view)Caratteristiche psicofisiche:
Forza: 200
Velocità: 325
Resistenza: 275
Vista: 450
Olfatto: 450
Chakra: 135.5/288
Danni: Illeso
Stato mentale: Concentrato, sicuro
Note equip:
Argilla C2 consumata:30/110
Argilla C1 consumata:33/150
Azioni Difesa:
Slot 1: Subisci
Azioni Attacco
Slot 1:Mena[esposione]
Slot 2: movimento sull’albero[ipotesi]
Slot 3: lancio 4 kunai al petto di zubera[ipotesi]
Slot tec.Base: creazione kunai
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