Energie - Conventional Training -Energia Rossa - Chakra II

Sensei: Febh Yakushi

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    Bene.
    Aveva iniziato male, la faccia del sensei lo confermava ma forse per lui sarebbe andato veramente meglio, prediligeva gli allenamenti duri a quelli per mammolette.
    Ghignò velatamente.
    Ascoltò finchè non le venne dato il primo ordine.


    non Ra"coso"
    Ra...izen.
    Racoso suona male.

    Afferrò una delle tirelle dello zaino che rimase prepotentemente piantato a terra, il sensei vide ed aggiunse l’ultima piccola specificazione: lo zaino era da sessanta chili.

    Bene in questo zaino probabilmente non ce l’ombra di una briciola di roba commestibile paiono tutti pesi.

    Non aveva intenzione di aprirla, per cui la mise sulle spalle per poi sistemarla mentre il suo sensei preparava un secondo zainetto per l’inaspettato compagno.
    Appena il sensei scattò Raizen parlò al suo compagno.


    Ciao, comunque.

    Sorrise, nella maniera più strana mai vista, o meglio il sorriso era normale, ma si poteva notare la falsità e la scarsa voglia con cui veniva esternato. Appena voltato iniziò a correre dietro al sensei, impastò una piccola quantità di chakra [1 bassissimo] per darsi una spinta in più alla partenza e farsi seguire dallo zaino alquanto pesante.
    Aveva una falcata parecchio lunga, ma il sensei era inequivocabilmente più veloce, contando che quello era un addestramento atto a far aumentare le sue caratteristiche di base avrebbe dovuto raggiungerlo senza impastare chakra, avrebbe fatto come suo solito, ne aveva visto di ninja dello stesso calibro del suo sensei, almeno per quelle poche affrettate valutazioni che potè fare osservandolo quei pochi secondi: Febh ancora non correva al suo massimo, quindi per ora avrebbe mantenuto un profilo basso atto a stare dietro al sensei più che raggiungerlo in quanto questo avrebbe significato avere una velocità maggiore anche se per un breve periodo, e per ora era meglio non chiedersi troppo.
    Irrigidì i muscoli quel tanto che bastava per spezzare il moto circolare delle gambe e avanzare a falcate più larghe del normale, utilizzando le gambe come efficientissime leve, abbassò poi il baricentro del suo corpo per avere più equilibrio e schivare i vari alberi che si frapponevano di quando in quando fra lui e il sensei, inoltre così dava più “trazione” alle gambe, anche se con il peso che aveva sulle spalle non gli serviva quasi per nulla, quel ridicolo “zainetto” inoltre gli sottraeva un po’ di equilibrio, tirò ulteriormente le tirelle in modo da farlo aderire bene alla schiena e continuò a correre.
    Le sue caviglie però iniziarono a sentire presto quei settanta chili, infatti ogni volta che poggiava il tallone pareva che affondassero un poco e dolevano, anche se non spaventosamente.
    Proseguì con quello stile di corsa senza badare alla fatica che si faceva sentire sui polpacci e sui quadricipiti, giunti nel punto in un punto in cui la foresta si diradava Febh aumentò il ritmo.


    Merda!

    Un esclamazione o un aggettivo?
    Dalla faccia indispettita pareva un aggettivo, ma non lo esternò, si limitò a reclinare lievemente il capo e a sfilare le mani dalle tirelle (infatti fino a poco prima le teneva incastrate tra la tirella e la spalla per darsi maggior reazione durante le schivate) per darsi un ulteriore spinta in avanti facendole andare a tempo con le gambe. I muscoli delle gambe si rilassarono lievemente, pronti a quello che era il vero sforzo, infatti mentre prima gli bastava giocare solo sulla loro elasticità ora avrebbero dovuto faticare, i piedi cambiarono approccio col terreno: i tacchi non toccarono più la terra, solo le punte sforavano la terra quel tanto che bastava per piantarsi e dare lo slancio a Raizen che acquistava velocità.
    Tuttavia lo zaino gli dava evidenti problemi, ballonzolava da una parte all’altra e non le permetteva di acquistare la velocità che le serviva per raggiungere Febh, l’unica cosa che gli rimaneva fare era chiedere di più a se stesso, la strada di fronte a lui era sgombera.
    La terra sotto ai suoi passi veniva battuta sempre più violentemente mentre i muscoli lentamente facevano sentire le loro voci affogate in quel liquido tanto scomodo per uno shinobi, all’esterno il suo sudore cominciava ad inumidire il coprifronte e la sua bocca a chiedere più ossigeno, i suoi occhi però chiedevano più fatica, che il più severo maestro per Raizen non fosse Raizen stesso?
    Il ritmo a cui si muovevano le sue gambe era sempre più incalzante, il dolore veniva sempre più messo da parte, mentre Raizen si concentrava solamente sulla schiena del sensei che stava pochi passi davanti a lui, schiena che ad un tratto rallentò e si voltò mostrandole il volto fresco del sensei che le porse delle domande.
    Correva ora a ritmo sostenuto e riusciva ad ascoltarlo.


    Bene, posso rispondere anche sbagliando senza farmi alcun problema.

    Ascoltò le domande annuendo col capo.

    Non fargliele lanciare...anf...cioè cioè...anf...direi che il metodo migliore e tenermi ad una distanza tale....anf....da impedire il lancio di un arma di quelle dimensioni favorendo anche le mie attitudini nel corpo a corpo.
    Quanto alle tecniche base...dipende dalle priorità...anf...senza dubbio la sostituzione...anf...in svariati casi potrei salvare la pellaccia con quella tecnica....la henge se dovessi servirmi di un agguato...la bushin se dovessi confondere il nemico.

    Chiuse la bocca ormai secca, per la corsa e per il parlare.
    Il sensei aumentò nuovamente la velocità, ma non eccessivamente, non era quindi complesso starle dietro, se non per il fatto che prese a saltare da un tronco all’altro, non si preoccupò Raizen.


    Sensei schiappa.

    Impastò una minima quantità di chakra nei piedi [bassissimo] e grazie al chakra adesivo si lanciò appresso a Febh che saltava agevolmente di ramo in ramo.
    Ormai i muscoli erano quasi abituati al peso che gravava sulle spalle, tuttavia doveva darsi un maggior slancio per passare da un ramo all’altro per essere sicuro di non finire di sotto, i quadricipiti ormai erano rigonfi e ad ogni nuovo salto vibravano impazienti di irrigidirsi in un dolorosissimo crampo, decise a quel punto di aiutarsi anche con le braccia in modo da non fare tutto con le gambe, erano infatti infiniti i rami che comparivano in quella folta foresta, e da un ramo al prossimo in cui doveva poggiarsi ve ne stava almeno uno su cui si sarebbe potuto “appoggiare” per giungere al prossimo con minor fatica.
    Lo zaino lo impacciava lievemente ma riuscì ad aiutarsi ugualmente con le braccia e ad afferrare prontamente i rami che si mostravano utili allo scopo, il ritmo diminuì lievemente ma almeno le gambe si prendevano un meritato riposo.
    Quando ormai Raizen iniziava a divertirsi a passare di ramo in ramo come una scimmia Febh si fermò di colpo alzando la mano e venne prontamente assecondato da Raizen che sopraggiunse dopo qualche istante.


    Quindi, già finito?

    Chiese sinceramente mentre sfilava dalle spalle il pesante “zainetto” per poggiarlo sul tronco e massaggiarsi le spalle





    SPOILER (click to view)
    Shuriken [AaD]x8
    Kunai [AaD]x8
    Filo di Nylon Rinforzato (10 metri) [Vario]
    Kusari Fundo [AdCC]x1
    Uchiha Shuriken [AaD]x4
    speroni [PpCC] x2
    Muschio di Recupero Minore [Tonico]

    Chakra:
    135/140

    ferite://





    CITAZIONE
    perdono per lo spaventevole ritardo ç_ç

     
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35 replies since 25/11/2008, 23:42   838 views
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