Energie - Conventional Training -Energia Rossa - Chakra II

Sensei: Febh Yakushi

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  1. MiracleManu
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    Tiro alla fune con cadaveri. Liane ostinate.



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    CITAZIONE
    Acqua, dici? Beh, lì c'è tutta l'acqua che potresti volere...sempre che ti vada di berla..


    Hamano guardò nella direzione indicatagli dal sensei per osservare uno spettacolo raccapricciante.
    Poco lontano da loro si ergevano tre grossi gomitoli di liane, dove all'interno si trovavano dei ninja, con solo la testa che sporgeva da quella specie di uovo vegetale. Il problema era però che le teste erano immerse in una bacinella d'acqua.
    Chissà quali pazzi psicopatici hanno ideato una simile tortura. Oltre tutto quelle liane non avevano niente di naturale; doveva per forza di cose trattarsi di un qualche jutsu strano, che Hamano sperò di non doversi mai trovare ad affrontare.
    Hamano seguì il sensei intento ad avvicinarsi ai tre poveracci, costatando che provenivano da Konoha. Poveretti, quale morte orribile, senza neanche una degna sepoltura. Il ragazzo provò una sincera compassione per quei tre poveri shinobi. Dovevano assolutamente liberarli.
    Immediatamente Hamano caricò nel proprio sguardo una discreta quantità di chakra per risvegliare la propria innata. Il suo sguardo si illuminò di una luce divina che presto si spense, ma lasciò gli occhi carichi di energia.
    Voleva annullare quelle liane, ma appena attivato l’Occhio dell'Annullamento poté vedere come quelle liane erano altamente impregnate di chakra. Troppo chakra. Con delusione e frustrazione per non poter aiutare i tre malcapitati Hamano sciolse la tecnica per poi girarsi verso gli altri due.


    Ho provato ad annullare la tecnica che li avvolge, ma non c'è niente da fare per questi tre poveretti.

    Il sensei provò a tagliare le liane, ma quelle appena tranciate, ricrescevano a tutta velocità, senza possibilità di bloccarle. Che tecnica diabolica.
    Senza demordere il sensei provò con altri metodi. Tentò a tirare fuori il cadavere usando la nuda forza, e anche se lentamente, si vedeva comunque il corpo liberarsi sempre di più.
    Animato dalla nuova speranza di poter aiutare quelle anime disgraziate, Hamano non ci pensò due volte prima di gettarsi davanti ad uno dei shinobi, però in quel momento si bloccò.
    Gli era già capitato di vedere dei cadaveri, ma ora qui si trattava di toccare un corpo imputridito dal tempo e da quella foresta.
    Anche se un po’ riluttante Hamano mosse veloce le mani ad afferrare la testa del ninja, per poi cominciare a tirare.
    Subito avvertì la forte resistenza che le liane opponevano, come se non volessero lasciare la propria preda. Il terreno non offriva un buon appoggio per tirare fuori il corpo, ma Hamano continuò a tirare con tutte le proprie forze.
    Quando, faticosamente, riuscì a tirare fuori il corpo fino all'altezza delle spalle, le liane si strinsero di più al loro macabro contenuto, aumentando così la resistenza che opponevano.
    Sinceramente Hamano non ne poteva più. Ci stava mettendo troppo tempo, e cominciava a stancarsi di dover continuare a tirare, perciò senza pensarci troppo Hamano incanalò nelle proprie braccia un Basso di chakra per poi strattonare con vigore il cadavere.
    Tecnicamente Hamano sarebbe riuscito a estrarre il corpo senza grossi problemi, ma quelle dannate liane erano terribilmente ostinate ed erano preparate anche per emergenze del genere. Nel momento del primo strattone Hamano sentì le liane indurirsi ulteriormente, rendendo impossibile tirare fuori l'uomo. Il ragazzo stava sudando parecchio, e appunto con le mani bagnate di sudore perse la presa sul cadavere che venne risucchiato dal globo di liane, mentre Hamano, che non si aspettava di farsi scivolare così il cadavere, cadde a terra malamente.
    Subito si rialzò con una evidente espressione infuriata.


    MA PORCA MISERIA, CHE RAZZA DI JUTSU DEL CAVOLO! MA DIMMI TE COSA CERTA GENTE VA AD INVENTARSI.

    Il fatto che a quegli uomini fosse stato negato il ritorno in patria, che quelle liane erano fin troppo resistenti, e per essere caduto a terra, fecero crescere in Hamano una rabbia poco consona al suo solito atteggiamento ottimista e sorridente.
    Non era intenzionato a darla vinta a quelle liane, voleva a tutti i costi liberare quel corpo. Oramai era diventata una questione di principio.
    Si sputò sulle mani per riprendere subito a tirare il cadavere. Cercava di non guardare direttamente il morto, ogni volta che vedeva quel corpo putrescente gli saliva la colazione.
    Facendo presa sul collo Hamano tirò vigorosamente, ansimando per la fatica. Sarebbe stato tutto più semplice con l'uso del chakra, ma quelle liane bastarde avevano una buona difesa contro quella strategia.
    Che se ne andassero a benedire pure quelle liane insieme a tutte le cose che hanno rovinato la giornata di Hamano.
    Estrapolato parte del cadavere le liane si irrigidirono maggiormente. Ma questa volta Hamano non avrebbe mollato il morto. Cambiò la presa, e mise le mani sotto le ascelle del cadavere. Ebbe un sussulto a toccare quella zona del corpo, ma in questo modo riusciva a tirare con molta più stabilità. Anche se più lentamente rispetto a prima, Hamano riuscì pian piano a tirare fuori il cadavere sempre di più, ma arrivati nella zona del bacino le liane aumentarono ancora di più la loro ferrea presa sul corpo, attorcigliandosi fortemente su tutte le gambe.
    Ora Hamano doveva spingersi aldilà della sua già notevole forza fisica. Sudando e mugugnando dalla fatica il ragazzo riusciva a tirare l'uomo fuori da quell'inferno di liane, anche se la lentezza con cui ci riusciva era estenuante. Non osava fermarsi neanche un momento, aveva la paura che le liane, appena avesse smesso di muoversi, si sarebbero riprese velocemente il corpo del cadavere, vanificando così i tentativi del ragazzo.
    Cercando di non perdere l'equilibrio Hamano usò tutte le sue forze per far sfilare il corpo fuori dalle liane mentre il sudore imperlava la fronte dello shinobi. Lentamente anche le gambe cominciarono a sfilare, ma all'altezza del ginocchio la presa delle liane si fece ancora più serrata.


    Non ti arrendi eh? Bhè, nemmeno io.

    Le braccia tremavano per lo sforzo e le gambe rischiavano di cedergli, ma ormai, giunto a questo punto, il ragazzo non l'avrebbe mai data vinta a quella pianta nefasta.
    Ormai mancava poco per liberare l'uomo. Il suo corpo rimaneva penzolante, dove era conteso tra Hamano e la pianta. Il ragazzo puntò i piedi sforzandosi di tirare finalmente fuori il cadavere, ma le forze stavano per abbandonarlo. Avvertiva la grande stanchezza, infatti sembrava che la pianta stesse recuperando terreno, e parte delle gambe erano ritornate ad essere avvinghiate dalle liane, ma Hamano non voleva perdere3 anche questo round, perciò richiamò quelle che erano le sue ultime energie, le sue ultime scorte di forza per poter riuscire a battere quella piante nel tiro alla fune.
    Con un incredibile sforzo Hamano riprese a tirare e del cadavere rimasero solo i piedi intrappolati nella pianta.


    WOOOOOOOOOOOOOOOOOH

    Con un ultimo, disperato sforzo, Hamano riuscì finalmente a liberare l'uomo. Aveva vinto. Questo gli dava un enorme piacere. Cadde a terra a causa dello slancio, si era meritato del riposo. Ma non ebbe neanche questa soddisfazione. Il cadavere gli crollò addosso e Hamano ebbe una paura tremenda. Dopo un piccolo momento di confusione Hamano scagliò lontano il corpo. Era vero che voleva aiutare quei uomini a ricevere una degna sepoltura, ma erano pur sempre dei cadaveri.

    Non so voi ma io sono esausto.

    Attendendo che anche loro terminassero il loro compito, Hamano si distese per riposarsi, con il petto che saliva e scendeva a gran velocità.




     
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35 replies since 25/11/2008, 23:42   838 views
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