Energie - Conventional Training -Energia Rossa - Chakra II

Sensei: Febh Yakushi

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  1. MiracleManu
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    In fuga. Cadaveri in spalla.



    Era incredibilmente stanco. E naturalmente il sarcasmo da quattro soldi del sensei non lo aiutava di certo a sentirsi meglio.
    Non badò neanche ai suoi commenti, ed era così stanco che non badò neanche alla ferita che aveva riportato. Sicuramente l'unico momento in cui apprezzò l'operato del sensei fu quando gli offrì il tonico e sentì finalmente recuperare le energie. Se non lo avesse assunto al più presto sarebbe svenuto dall'assenza di chakra.
    Subito tornò attento alle parole del sensei che elencò il loro grosso problema. Il tipo di prima sarebbe tornato con qualche amico che per loro avrebbe significato ulteriori problemi.
    Ancora stanco per replicare Hamano eseguì l'ordine del sensei e si caricò il cadavere in spalla, ignorando il puzzo e il viscidume del cadavere e cominciò a correre.
    Il cadavere in confronto allo zaino di prima non era così tanto pesante, anche se il rigor mortis dava qualche problema nel caricarsi comodamente il corpo in spalla.
    Senza pensarci troppo Hamano si incamminò velocemente insieme agli altri due, quando un kunai sfrecciò sopra le loro teste. Hamano reagì meccanicamente, senza ascoltare gli altri. La sua fatica era palpabile, ma perlomeno non si sarebbe lasciato colpire per farsi perforare come un formaggio.
    Diede un'occhiata alle sue spalle per vedere chi li stesse inseguendo, ma rinunciò subito. Era meglio guardare davanti a sè ed evitare gli attacchi facendo affidamento sulla propria agilità.
    Ce l'avrebbe fatta, anche con quel dannato cadavere.
    Non badò agli altri due, se la sarebbero senz'altro cavata, doveva solo concentrarsi su ciò che gli veniva lanciato contro.
    Dando un'occhiata dietro di sé notò tre kunai arrivargli addosso. Calcolò più o meno quando i kunai sarebbero arrivati in prossimità del cadavere. Sentendo che stavano arrivando, e che era un colpo anche abbastanza alto, Hamano si abbassò di scatto, sentendo il peso del cadavere schiacciarlo maggiormente al terreno (1). Senza fermarsi si rialzò con un ghigno sul volto, soddisfatto di avere evitato egregiamente quell'offensiva. Ma sicuramente non sarebbe stata l'unica.
    Guardandosi dietro notò un'altro attacco di kunai, questa volta però gli inseguitori avevano mirato a mezza altezza, rendendo gli impossibile un'altra schivata come quella di prima.
    Conscio di questo, il ragazzo, aumentando la stretta su cadavere, saltò dal suolo, attaccandosi sufficientemente da riuscire ad evitare i kunai, che sibilarono sotto di lui (2).
    Due attacchi su due era riuscito ad evitarli, ma il terreno sotto di lui si fece ulteriormente più arduo da percorrere, e insieme al cadavere la cosa poteva essere parecchio fastidiosa.
    Ma non c'era tempo per farsi troppe paranoie sul terreno, gli assalitori non accennavano a smettere di attaccarlo.
    Nuovamente si guardò le spalle per vedere cosa si erano inventati per attaccarlo, ma subito non notò nulla. Magari si erano già arresi, ma in un momento vide un riflesso del sole su qualcosa di particolarmente piccolo e affilato.


    Oh cavolo!

    Come un'illuminazione capì che si trattava di uno stormo di spiedi, ma data la velocità delle armi e il ritardo con cui Hamano se ne accorse, ebbe solo tempo di schivarne un paio, mentre uno si conficcò nel cadavere e due andarono a piantarsi sulle natiche del ragazzo (3).
    Hamano si lasciò scappare un piccolo urlo, più per la sensazione della zona colpita che per il dolore vero e proprio. L'unico vero problema degli spiedi è che davano un fastidio bestiale nel punto colpito.
    Nel momento in cui venne colpito Hamano rallentò leggermente la propria andatura, giusto il momento per strappare via gli spiedi, per poi cercare di recuperare la solita velocità.
    Voleva non badarci, ma era parecchio difficile non sentire l'affaticamento crescente misto ad un senso di nausea per colpa del cadavere.
    Guardò dritto a sè, pensando solo a fuggire da quel posto il più velocemente possibile, anche se "velocemente" non era proprio ciò che stava facendo. Dannato cadavere.
    Il proprio udito lo avvertì di un nuovo attacco, e girando la testa vide nuovamente tre kunai pronti a ferirlo. Questa volta però non volle farsi trovare impreparato e nuovamente saltò, aggrappandosi con una mano su un ramo. Il cadavere era una zavorra pesante, infatti il ragazzo dovette fare ricorso a tutta la sua forza di volontà per non cedere e cadere violentemente a terra (4).
    Le armi sfrecciarono sotto di lui a gran velocità, e Hamano tirò un sospiro di sollievo, e con uno slancio atletico saltò dal ramo. Si diede uno forte slancio, ed era ancora in aria quando vide lanciarsi addosso un shuriken gigante. In aria non poteva evitarlo, ma ebbe un'idea, il cadavere poteva rilevarsi un ottimo scudo. Voltandosi velocemente Hamano afferrò il corpo tra le mani e lo frappose fra sé e l'arma che andò a conficcarsi nella carne del cadavere ormai martoriato (5).
    La caduta non fu delle migliori, ma almeno era riuscito ad evitare un colpo che se lo avesse preso difficilmente si sarebbe rialzato. Estrasse l'arma dal cadavere e riprese a correre, mentre il terreno era diventato terribilmente fangoso e camminarci sopra rallentava non poco il ragazzo. Per cercare di recuperare Hamano sfruttò un Mezzo Basso di chakra per aumentare la propria velocità e continuare nella sua fuga. Non ci volle molto tempo che venne di nuovo assalito, oramai si era abituato a quello stato di perenne assedio e il ronzio delle armi in avvicinamento era un suono nitido per lui. Nuovamente arrivarono tre kunai, ma ad una velocità ben maggiore.
    Hamano puntò i piedi per terra e giro di 90° a destra, tutto il più velocemente possibile, mentre nuovamente i kunai lo superarono (6).
    Gli alberi attorno a lui momentaneamente non gli davano ancora fastidio, ma già da un po' Hamano vide come la vegetazione si facesse man mano più fitta per rallentarlo ulteriormente. Correndo in mezzo agli alberi Hamano attese l'arrivo dell'ennesimo attacco, che non tardò ad arrivare. Nuovamente gli shuriken arrivarono a creargli qualche problema, ma Hamano non ea intenzionato a farsi colpire. Purtroppo però lo aspettò un'amara sorpresa. La vegetazione attorno a lui si trasformò, mentre cespugli, rami e liane cominciarono ad ostacolarlo di proposito.
    Era un bel problema. Vedendo che le armi stavano arrivando Hamano saltò tenendo il cadavere con un mano, mentre con l'altra afferrava una liana, che spinta dalla forza del salto dondolò velocemente. Ormai i kunai erano a poca distanza, perciò Hamano, nel punto più alto raggiunto dalla liana si staccò, volando parecchio in alto, mentre i kunai nuovamente lo mancavano (7).
    Hamano riuscì ad atterrare su un ramo robusto, ma non ebbe tempo di riflettere che altri tre kunai viaggiavano a gran velocità per raggiungerlo. Il ragazzo si lasciò cadere insieme al cadavere evitando l'ultimo attacco, per poi cadere perfettamente in piedi (8).
    Nel momento in cui rivolle partire si accorse che quel balzo gli aveva parecchio indolenzito le gambe, e avere ancora il cadavere con sé lo fece innervosire ulteriormente.
    Un po' lentamente ma Hamano ripartì mentre vari cespugli e radici cercavano in tutti i modi di farlo inciampare, mentre liane e chiome di alberi lo costringevano ad abbassarsi e saltare. Arrivò l'ennesimo attacco, sempre con il solito trio di kunai che oramai il ragazzo conosceva, ma sfrecciavano ad una velocità estrema. Il ragazzo tenne il cadavere con una mano mentre con l'altra si armò di un kunai e velocemente tagliò una liana che lo stava infastidendo parecchio. Subito dopo la afferrò e continuò a correre con la liana in mano, per poi poggiare violentemente i piedi sulla corteccia di un albero e darsi così una spinta che gli permise di sfuggire alle armi che si conficcarono sul legno (9).
    Appeso alla liana Hamano vide questa volta che una selva di spiedi stava per raggiungerlo. Saltò rapidamente dalla liana per sfuggire al colpo, ma in volo un ramo apparve davanti a lui e lo andò a colpire in volto facendolo cadere. Per via del colpo perse la presa sul cadavere mente i spiedi lo stavano raggiungendo, perciò sfruttò il chakra adesivo sui piedi appoggiandoli sul cadavere, e con una capriola si portò il cadavere a scudo delle armi (10).
    Scendendo a terra Hamano fece una capriola per attutire la caduta, sciogliendo con il cadavere il contatto col chakra adesivo. Velocemente se lo issò nuovamente in spalla, mentre la natura attorno a se era più cattiva che mai.
    Un forte sibilo raggiunse lo orecchie del ragazzo, un nuovo shuriken gigante stava arrivando all'attacco. Nella foga della corsa Hamano non si accorse della radice di un albero che infidamente si era allungata per far cadere Hamano, infatti il ragazzo ci inciampò su. Lo shuriken stava arrivando e lo avrebbe tranciato di netto se lo avesse preso, perciò mentre cadeva Hamano porse le mani in avanti poggiandole sul terreno, lasciando così la presa sul cadavere e spingendo più che pote con tutta la sua forza si diede una spinta in verticale con la sola forza delle braccia, effettuando un alto balzo degno di un atleta. Hamano vide la lama tagliente sfrecciargli a poca distanza dalle mani ed ebbe un tremito quando atterrò con una elegante capriola (11).
    Recuperò ancora il dannato cadavere che gli stava complicando la vita, per poi percorrere nuovamente quella foresta maledetta.
    Improvvisamente un ramo volle colpirlo all'altezza delle ginocchia, ma Hamano saltò in alto per evitare quella e altre minacce terrene, ma fu un bell'errore. In quella posizione era facilmente bersaglio di attacchi aerei, infatti un'altro attacco con i tre kunai non tardò a fare la sua comparsa.
    Da quella posizione era davvero difficile schivare un colpo simile, ma ad Hamano venne un'idea. Lasciò cadere il cadavere, e appena fu sotto i suoi piedi si diede una spinta per saltare ulteriormente in alto, mentre il cadavere veniva nuovamente colpito (12). Quando scese a terra Hamano evitò di togliere i kunai dato che si erano tutti conficcati nella testa del poveraccio, mostrando una piccola sostanza grigiastra su cui Hamano non volle indagare oltre, e continuò la propria corsa vedendo che la foresta aveva smesso di attaccarlo come anche i suoi inseguitori.
    Arrivò in una radura dove i suoi due compagni lo stavano aspettando, e senza tante cerimonie buttò il cadavere per terra.


    Mi sa che gli stia uscendo il cervello fuori dal corpo, e sinceramente mi fa ribaltare lo stomaco.

    Osservò Raizen chiedere al sensei di un possibile nuovo attacco, mentre rimaneva in silenzio a fissare la natura intorno a sé, in ricerca di un segnale dei nemici,




    SPOILER (click to view)
    Scusate il mio ritardo imperdonabile :sob:
     
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35 replies since 25/11/2008, 23:42   838 views
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