Sand Scorpions - Seconda Prova: Search and Destroy

[Suna] | [QdV]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Deidara
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    3,146
    Reputation
    +64

    Status
    Offline

    ~Presentazione

    Per tutto il tempo era rimasta in disparte dal resto del gruppetto, incredula, del tutto spaesata da quella situazione improvvisa. La chiamata non era stata una sorpresa sgradita, anzi, piena di aspettative aveva indossato i suoi abiti preferiti ed aveva steso il trucco in modo da apparire più adulta di quanto non fosse, tanto che non fosse per l'altezza ed il fisico acerbo si sarebbe detta una giovane donna nel fiore dell'età. Si era aspettata di trovare davanti a se la sensei e di scoprire di dover far gruppo con lei per una missione di grado superiore che richiedeva capacità ed esperienza; si era perfino detta pronta a sopportare senza troppe rimostranze la presenza di qualche scocciatore pur di ottenere quel riconoscimento, quel premio...
    Invece si era ritrovata in una specie di caverna da fiaba da quattro soldi, davanti ad un laghetto che sembrava un buco riempito d'acqua per insegnare a pescare a dei lattanti, tirata a forza in mezzo ad una squadra di sbarbi. Abbassando lo sguardo e fremendo, mentre poco più in là il Rosso dichiarava di voler stare in seconda fila in modo da guardarle il culo, meditava su quanto quella situazione fosse un'autentica presa in giro.

    Come ulteriore smacco, quei mocciosi avevano addirittura l'arroganza di definire se stessi non solo "genin", ma addirittura "chunin", quasi provassero un perverso piacere ad alimentare il suo crescente desiderio omicida, arrivando a decidere formazioni e schieramenti autonomamente e senza consultarla. Deidara realizzava già a fatica di dover far squadra con loro nell'ambito di una missione che, a naso, doveva gravitare fra il livello C ed il B, chiederle di accettare di essere una sottoposta di bambinetti di uno-due anni più giovani di lei era troppo per il suo personale orgoglio femminile.
    Si avvicinò di due passi guadagnando le spalle del Rosso, proprio mentre questi stringeva allegramente la mano al Coso, mollando lui un pesante schiaffo alla base del collo volto a schiacciarlo a terra, giusto per instaurare in seno al gruppo le gerarchie corrette: lei per prima, tutti gli altri sotto.

    « Cos'è che vorresti fare?? Maledetto maniaco d'un Nano. »
    Inarcò un sopracciglio mentre una vena di rabbia a stento trattenuta pulsava vistosamente sulla sua fronte scoperta. Si ricompose e sibilò una minaccia a denti stretti.
    « Ti ho detto di non chiamarmi con quei nomignoli, o vuoi che ti ripeta la lezioncina?? »
    Si erse in tutta la sua moderata altezza, ostentando superbia nel porsi a braccia conserte e nel rivolgersi ai suoi presunti compagni di squadra, anche a quelli che a regola risultavano di grado superiore.
    « Il mio nome è Deidara Yagi, cercate di memorizzarlo perché non apprezzo che si utilizzino nomignoli assurdi o stupide storpiature per rivolgersi a me. »

    Tutt'altro che alta, Deidara si collocava fra i più bassi del gruppo perfino se paragonata a "Nanoshi", che per la cronaca la superava di qualche centimetro. Vestiva di nero, creando un contrasto apprezzabile con i suoi capelli biondo grano, portava una corta gonna nera di fattura semplice, integrata con dei pantaloncini aderenti anch'essi neri, su cui spiccava una piccola catena tenuta sul lato, che tintinnava nei movimenti più bruschi come durante lo schiaffo ai danni di Hoshizuku di poc'anzi e che in realtà era legata ad una sacca porta-oggetti di dimensioni ridottissime, quasi invisibile fra le pieghe degli abiti. Su di essa aveva posto una camiciola aderente e priva di maniche con un cravattino beige, che lasciava intravedere un centimetro di vita nel piccolo spazio che la separava dalla gonna. Ai polsi braccialetti neri piuttosto graziosi simili a piccole catenelle, ed ai piedi stivaletti alti, anch'essi beige che riprendevano il colore del cravattino, portati su calze alte fin quasi alle ginocchia stavolta nere. Parallele alla base della schiena, le due wakizashi cerimoniali riposte nei loro foderi pregiati.
    Niente di troppo aggressivo -non per gli standard delle altre danzatrici almeno- ma un modo di vestire che ben rifletteva l'atteggiamento della giovane Yagi.

    « Per farla breve, a me non interessa minimamente come intendete muovervi. »
    Ne uscì con tono quasi indignato, come se ritenesse i suoi "compagni di squadra" colpevoli di qualcosa.
    « ... Ma non accetto imposizioni. Il come, il quando, ma sopratutto il dove mi muoverò è affar mio, come sono affar mio le mie qualità e le mie jutsu. Quando incontreremo quei tizi pensate soltanto a non intralciarmi. Per il resto... »

    Si strinse nelle spalle, con un mezzo sorriso.

    « Beh, farò da sola. Però di una cosa sono certa: TU... »
    E indicò Hoshi con lo sguardo inferocito ed il dito accusatore puntato sul suo viso.
    « ... procedi davanti a me. Chiaro?? »

     
    .
19 replies since 26/11/2008, 21:35   858 views
  Share  
.