Sand Scorpions - Seconda Prova: Search and Destroy

[Suna] | [QdV]

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  1. MiracleManu
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    Senz'acqua. Canyon pericoloso.



    Grossi problemi si presentarono al gruppo. Al termine dell'analisi di Hoshi i quattro sarebbero dovuti ripartire subito all'inseguimento dei furfanti, dopo essersi riforniti d'acqua. E qui stava il problema.
    Il cadavere aveva imputridito l'acqua, e berla sarebbe significato buttarsi giù per lo stomaco veleni e malattie di ogni sorta. Erano costretti a risparmiare l'acqua più del dovuto, ma sotto il sole cocente del deserto era difficile non pensare alla gola arsa e alla sensazione di benessere che si prova a bagnarla con acqua fresca. Hamano guardò con immenso rammarico il laghetto, trovando meschino come i fuggitivi cercavano di rallentarli. Ma in fondo ogni mezzo è valido per battere il nemico. Questo per tutti ma almeno non per Hamano.


    Sarà meglio ripartire.

    Controllata la propria riserva d'acqua il ragazzo si mise in marcià insieme al resto del gruppo.


    [...]



    La traversata della giornata era stata devastante. Seduto attorno al fuoco dove si erano fermati per la notte, Hamano tentò di riprendere un po' le forze. I venti bollenti del deserto gli avevano fatto lacrimare gli occhi per quasi tutto il viaggio, e la costante compagnia degli avvoltoi lo aveva gettato in uno stato di ansia e preoccupazione. Attreversare il deserto è già difficile quando è tutto calmo, figurarsi se devi inseguire dei fuggitivi, sferzato da continue tempeste e con l'angosciosa compagnia di vari mangia-carogne.
    Ciliegina su quella torta fatta di sabbia era l'assenza d'acqua. Hamano aveva finito la sua scorta circa a metà viaggio, e si era ritrovato a guardare dentro la borraccia ogni dieci minuti nella vana speranza che un qualche prodigioso miracolo gliela avesse riempita nuovamente dell'agognato liquido.
    L'unico lato positivo dell'intera faccenda è stato nel momento in cui Hohenheim gli consegnò un ombrello fatto di argilla per ripararsi dal sole. L'aveva guardato con estremo interesse, per cercare di capire come fosse riuscito a modellare in tal modo quel materiale. Aveva le mani di un artista. La cosa gli era piaciuta tanto che aveva deciso di tenersi l'obrello, e infatti ora era appoggiato accanto a lui. La cosa ancora più strana era che non si scioglieva alla vicinanza col fuoco.
    Anche i suoi compagni erano visibilmente stanchi a causa del viaggio. Deidara era particolarmente nervosa. Gli avvoltoi non accennavano a smettere di perseguitarli anche ora che si erano fermati, e alla ragazza la cosa non sembrava piacerle.
    Se qualche animalista l'avesse vista l'avrebbe etichettata immediatamente come nemica degli animali.

    Finchè continua a sbraitare così ci tiene lontani gli avvoltoi. Molto meglio di uno spaventapasseri.

    Con un sorriso la vide nuovamente inveire contro quegli uccellacci. Hamano era stanco e non aveva gran voglia di parlare, perciò tirò fuori dallo zaino un voluminoso libro che si era portato da casa e si mise a leggerlo tranquillamente in silenzio.

    [...]



    L'indomani portò delle novità. Il gruppetto si imbattè. in un canyon che dava l'aria di essere l'unico passaggio possibile per continuare a proseguire verso nord. Sembrava un luogo perfetto per un'imboscata, anzi, era ovvio che ci sarebbe stata un'imboscata o almeno una qualche trappola per bloccare a tutti loro il passaggio. Era un bel problema.
    Ma l'odore che trasportò il vento fu abbastanza strano da impensierire Hamano. Un odore pungente e fastidioso. Hamano, confuso, cercò conferma nei propri compagni, e a quanto pareva anche Deidara si era allertata per via di quell'odore inconsueto.


    Lo sento bene, e non mi piace.

    La reazione di Hohenheim confermò le sue preoccupazioni. Qualcuno, o qualcosa li stava aspettando. Il ragazzo comicniò a scrutare in lontananza col suo speciale visore per poi rilevarla agli altri.

    "Tu non vuoi che questo contenitore resti qui". SEmbra una provocazione"

    Hamano riflettà ad alta voce, cercando di capire il significato di quelle parole. Lasciare quel contenitore avrebbe voluto significare attivare la trappola? Era una bomba ad orologeria?
    Mentre Hamano rimuginava Hohenheim si organizzò con Hoshikuzu per cercare di non far saltare la trappola. Hamano si sentiva decisamente inutile in quel frangente, i due si davano da fare mentre lui e Deidara dovevano fare da spettatori. Non sapeva per la ragazza, ma ad Hamano la cosa dava fastidio.
    Hamano potè solo attendere, e vedere l'esito dell'unione della manipolazione del vento di Hoshi e la maestria nell'uso dell'argilla di Hohe.



     
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19 replies since 26/11/2008, 21:35   858 views
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