Complotti di famiglia

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    COMPLOTTI DI FAMIGLIA



    Overture 00.00
    ~ Daimo's house



    Forse i ninja non lo avrebbero mai saputo, ma in quel caso la burocrazia del loro villaggio avrebbe leggermente velocizzato i tempi che comunemente servivano per la spedizione delle missive. Del resto tutto viaggia su ritmi più veloci quando di mezzo c’è un uomo potente e un fiume di soldi in ballo. L’accademia certo non si sarebbe fatta scappare una cosa del genere. Per questo ai villaggi di Oto e Konoha fu chiesto, per non dire imposto, di sbrigarsi a scegliere dei ninja per un missione che era stata catalogata come B.
    Le 4 lettere furono spedite con i più veloci falchi dei vari villaggi che non fossero già impiegati in altre missioni cosa che, se notata, avrebbe non poco stupito i partecipanti. Nelle varie buste bianche, cera laccate con cura, c’era un testo dalla calligrafia neutra che recitava:

    CITAZIONE

    A [nome del personaggio]
    L’accademia la informa del suo prossimo incarico. Lei farà parte di un gruppo di 4 shinobi scelti per portare a termine un importante incarico ai confini della terra del Fuoco, più precisamente nel Villaggio del Germoglio. La missione è catalogata come B. A mezzogiorno del giorno corrente, sarà messo a vostra disposizione un mezzo per arrivare entro domani mattina al sopra citato villaggio. Le specifiche della missione sono in allegato.


    Inoltre al ninjna di nome Keita, nella lettera sarebbe comparsa un’ ulteriore riga nella quale gli si attribuiva il ruolo di capogruppo come chunin di maggiore esperienza.
    Che i ninja fossero puntuali o meno, dalle undici a mezzogiorno di quel giorno avrebbero trovato fuori dal loro villaggio un ninja dell’accademia con in mano la briglia di un cavallo. Se gli shinobi fossero arrivati in ritardo, questi se ne sarebbero andati e l’incarico sarebbe passato a qualcun’altro. L’accademia non aveva tempo da perdere dietro i ritardatari.
    I ninja che stavano a guardia dei cavalli avrebbero riconosciuti immediatamente gli shinobi ai quali dovevano consegnare le loro cavalcature, e avrebbero detto:

    “ Buon giorno [nome del personaggio], mi manda l’accademia. Vi invito alla celerità giacchè non abbiamo tempo da perdere. Questo è il vostro mezzo. Presto salite. Conosce la strada e non ha bisogno di ordini particolari. Questo vi condurrà in un luogo di ritrovo dove vi riunirete agli altri shinobi. Da lì proseguirete a piedi fino al villaggio del Germoglio. Buon viaggio”


    Detto questo il personaggio sparì in una nuvola di fumo, palesando la sua natura fittizia. Una volta saliti a cavallo gli shinobi avrebbero soltanto dovuto dare un ceno di avvio alla bestia che quella sarebbe partita ad una velocità impressionante [la velocità della vostra cavalcatura equipara quella di un’energia nera]. I ninja avrebbero dovuto reggersi fortemente, per non cadere.
    Sebbene scomoda, tale mezzo di trasporto si rivelò terribilmente efficace. Sotto i suoi piedi al terra sembrava un fiume di verde, grigio e marrone, mentre per la velocità ogni linea si confondeva in qualcosa di più indefinito. Il cavallo proseguiva per una strada tracciata solo nella sua mente. Erano degli animali eccezionali. Intanto il tempo passava. Il sole passò il suo zenit di svariate ore, finchè le ombre non si allungarono sulla terra e la luce si colorò di un’atmosfera calma e serena. Una vasta pianura si estendeva davanti ali zoccoli dei cavalli, e questi la percorrevano veloci. Miglia e miglia, un viaggio che normalmente avrebbe richiesto giorni fu consumato in poche ore così che tutto ad un certo punto il cavallo di ogni shinobi si fermò.

    [...]



    Il cambio di velocità sarebbe stato colto dagli shinobi in una maniera piuttosto brusca. Arrivarono tutti contemporaneamente. I cavalli restarono fermi al fianco dei loro cavalieri giusto il tempo necessario affinchè questi notassero che ogni bestia guardava in un sol punto. Seguendo la linea del loro sguardo, i ninja avrebbero scorto in lontananza le mura difensive di un villaggio: Il villaggio del Germoglio. Poi i cavalli sarebbero spariti in una nuova nuvola di fumo, trasportati nella dimensione spazio temporale alla quale appartenevano.
    I ninja avrebbero potuto conoscersi, anzi avrebbero dovuto. Questo era palesemente l’intento dell’accademia, la quale avrebbe benissimo potuto lasciarli ai piedi delle mura difensive del villaggio, ma non lo aveva fatto. C’era bisogno che i quattro shinobi divenissero squadra e che Keita imponesse il suo comando. Solo così sarebbero arrivati alla fine di quell’ avventura. Avrebbero avuto tutto il tempo che volevano per parlare e mettersi d’accordo mentre camminavano. Sarebbero servite tre ore di marcia per arrivare alla tanto desiderata meta per essere accolti da:

    “ALT!! Chi va là? Mostrate i vostri volti e la natura della vostra visita...”


    La voce dal tono perentorio proveniva da una figura situata alla sommità delle mura. Di essa si vedeva soltanto la lunga lancia che portava in mano e le sue fattezze più generiche. Per il resto era un’ombra. Se gli shinobi gli avessero detto il vero questa si sarebbe accertato della veridicità delle loro identità , infatti anche a lui erano sati insegnati i lineamenti dei volti di quei 4 e gli avrebbe fatti passare. Altrimenti quelle porte sarebbero state sempre chiuse. Non un moto d’ira o di perentoria minaccia, solo la promessa di un’eterna emarginazione...e loro non avevano tutto questo tempo.

    [...]



    Aperti i portoni del villaggio gli shinobi sarebbero stati raggiunti da un ninja anonimo, che non presentava nessuna caratteristica particolare: occhi e capelli marroni, un’uniforme leggermente sgualcita e un’espressione poco intelligente. Questi gli avrebbe condotti alla residenza del Daimo, dove i ninja dovevano tenere i loro affari. Durante il tragitto i ninja avrebbero potuto costatare del buono status nel quale il villaggio vessava.Tutto sembrava tranquillo, pacato, ordinato. La vita si svolgeva tranquilla e la popolazione sembrava godere di un sincero benessere economico, oltre che di una stabilità politica. Dopotutto il reggente Daimo, sebbene vecchio e forse un po pauroso e paranoico, come certamente avrebbero potuto pensare gli shinobi, aveva fatto davvero un ottimo lavoro sulle sue terre. Casa sua sembrava essere il simbolo di tutto questo.

    [...]



    La struttura nasceva quasi improvvisamente sul lato destro della strada principale. Tra case di modesto tenore si dislungava questo muro in mattoni rossi alto fino a due metri, al centro del quale sorgeva un cancello in ferro battuto. Come era evidente, tale protezioni erano più a scopo delimitativo, che di effettiva funzione difensiva. Oltre il muretto, se i ninja avessero guardato in alto avrebbero scorto le cime di numerosi alberi che probabilmente costituivano un giardino interno.
    La guardia che li stava scortando, tirò fuori una chiave per aprire il cancello e li fece entrare, chiudendo l’entrata alle sue spalle .Il viale alberato proseguiva per oltre cento metri monotono e sereno. Il selciato, che disegnava la linea da seguire, formava più avanti una rotonda al centro della quale stava una fontana in marmo bianco. Quello era probabilmente il punto di snodo delle carrozze. Infatti dalla rotonda si dipartivano tre strade. La prima volgeva a sinistra e portava ad un casolare che, sebbene sembrasse ben tenuto, non poteva che essere il maneggio dei cavalli e la stiva delle carrozze. La via a destra invece portava ad una casetta dal semplice, anch’essa in mattoni rossi ed intonacata bianco, con il tetto a due falde. Se avessero chiesto alla scorta, questa avrebbe soddisfatto la loro curiosità dicendogli che si trattava della residenza servile. Infine la strada che volgeva dritta. Questa continuava per svariati metri e sfociava in una piccola piazzetta nella quale sorgeva l’abitazione del Daimo. La pavimentazione era probabilmente di marmo grigio, consumato dalle ruote delle innumerevoli carrozze che passavano lì giorno per giorno. Dalla piazza due scalinate si incurvavano per arrivare ad un piano rialzato dove una loggetta ospitava la porta principale. Dal basso era chiaramente visibile il secondo piano dell’edificio, che da fuori sembrava un succedersi di arcate intonacate di un rosa salmone molto tenue che sembrava un tutt’uno con i mattoni rossi della struttura.
    Alla base di una delle due scalinate c’era un gruppetto di persone. Sebbene fossero tre le persone in questione, era come se ce ne fosse solo una. Infatti l’uomo che capeggiava il gruppetto era così alta, e dal volto così altero, che la sua figura occultava quella dei restanti. Un volto pallido e allungato, dal naso importante, contornato da lunghi capelli corvini .Indossava un abito lungo e del colore dell’ebano. Una volta che gli shinobi fossero arrivati al suo cospetto, l’alta figura, ignorando ampliamente la loro scorta, la quale se ne andò senza dire nulla, disse squadrandoli dall’alto verso il basso:

    " Benvenuti in questo luogo, shinobi. Il mio nome è Muriko Dario, e sono il primo consigliere del Daimo...se mi volete seguire...”


    Si voltò e con lui le due ombre al suo seguito. Il consigliere percorse lento tutta la scala di destra per poi entrare nell’arcata maggiore della porta principale. Un corridoio a volta a botte proseguiva fino ad un quadriportico interno, vasto e spazioso, ogni lato pieno di arcate. In un percorso che aveva probabilmente ripetuto milioni di volte la figura si dirigeva scura:

    “ Vi sto conducendo dal Daimo. E’ un uomo anziano e dalla salute cagionevole, per cui vi invito al rispetto e alla compostezza dei modi. Immagino voi già sappiate il motivo per cui è stata richiesta la vostra presenza per cui non vi tedierò oltre con questo discorso, ampiamente invece ne dovrete parlare col Daimo. Usate bene le parole con lui, alla sua età l’essere contraddetti equivale ad un atto di messa in discussione della sua autorità...”


    I corridoi mostravano a tratti le bellezze che custodivano mentre il consigliere rapidamente li percorreva. Infine si fermò quasi di botto e, bussato, aprì l’enorme portone che sembrava essere comparso dal nulla. La stanza in cui entrarono era piena della luce solare. Grandi vetrate sul lato sinistro della stanza facevano si che la luce entrasse copiosa ad illuminare tutto. Un tappeto rosso portava al trono dove stava seduto il Daimo che, come un re medievale, si glorificava del suo potere. Ai lati della stanza due file di shinobi sorvegliavano la sua importante persona. Il consigliere condusse il gruppo di ninja fino ai pied del trono, fatto un inchino invitò chi lo seguiva a fare altrettanto. Nel suo viso sarebbe comparsa un’espressione allarmata qualora che uno di loro non l’avesse fatto, mentre contemporaneamente almeno cinque ninja sarebbero partiti a tagliare la gola dell’irrispettoso ospite...
    Una volta alzato lo sguardo gli shinobi avrebbero visto l’anziana figura del Daimo. Era senza dubbio vecchio e di lui erano visibile solo gli occhi, giacchè una folta barba ne copriva gran parte del viso, mentre la testa era decorata da un copricapo importate, probabilmente ricamato d’oro, sul quale erano state appuntate le effigie della famiglia: tre spade una rossa , una verde e una azzurra che si incrociavano.
    La voce bassa e pacata del Daimo, stanca quanto imperante, avrebbe detto:

    “ E’ un piacere avervi nella mia dimora. Il mio nome lo conoscete e non perderò tempo nel ripetervelo. Vi pago profumatamente perché voi indaghiate per me. Sono vecchio, ma certamente non ho intenzione di morire così presto...ciò nonostante il mio popolo, ingrato che non è altro, vuole un reggente giovane e forte...così sono stato costretto a dover nominare un successore che dovrò annunciare pubblicamente fra 4 giorni. Sia chiaro. Non darò mai il potere ai miei figli, giacchè sono degli stupidi avidi...questo loro lo sanno e si sono fatti prendere dal panico. Penso quindi che mi vogliano uccidere; anzi ne sono certo per via delle lettere che mi sono state recapitate. Sanno bene che, infatti, se non designerò pubblicamente qualcuno, automaticamente il trono sarà loro. Questo non deve accadere perché se morirò inizieranno una guerra fratricida per ottenere il controllo assoluto di tutto il territorio e la mia terra ne pagherà le conseguenze. Quindi voi dovete far si che io fra 4 giorni sia ancora vivo. In particolar modo vi invito a porre la vostra attenzione su domani. E’ usanza nel mio paese che, tre giorni prima del passaggio di carica si faccia una festa in onore del vecchio Daimo. Ci saranno qualcosa come 500 invitati, tutti appartenenti alle più alte famiglie di questa e delle altre terre. Ovviamente ci saranno anche i miei figli. Sebbene sia sciocco da parte loro attentare alla mia vita in quel giorno, l’occasione migliore che gli capiterà...come voi stessi vedete...”


    E fece cenno alle altre trenta guardie che si trovavano nella stanza:

    “...la mia persona è per la maggior parte del tempo resa sicura. Ciò nonostante domani io non potrò disporre di tutti questi uomini. Molti dovranno sorvegliare la casa e i testi in essa custoditi e altre cose che non vi riguardano. Adesso se seguirete il mio consigliere, egli vi mostrerà dove si terrà la festa e la disposizione dei posti. Inoltre avrete a disposizione vestiti e armeria basta che chiediate. Infine le vostre stanze sono già state preparate e ve le mostreranno in seguito...”


    Il Daimo si fermò squadrandoli con quegli occhi di fuoco che gli avevano permesso di governare un paese per oltre 30 anni.

    “ Avete qualcosa da chiedermi..?”


    [...]



    Risolto l’incontro col Daimo i ninja sarebbero stati scortati dal consigliere:

    “ Vi siete comportati bene e questo fa onore all’accademia...adesso, passando alla festa di domani, il luogo in cui essa si terrà già lo avete visto...”


    Il Consigliere percorse svariati corridoi fino a tornare al quadriportico poco distante l’entrata principale. Una seconda occhiata avrebbe permesso ai ninja di capirne meglio le forme. Il quadriportico era un quadrato con lato cinquanta metri. Ad un ordine di archi inferiori ne corrispondeva uno superiore indicante il secondo piano dell’edificio. Lungo il perimetro si aprivano uno svariato numero di porte.

    “ Da come potete vedere il vostro compito non sarà semplice. La struttura è grande e con numerose porte. Garantire un perimetro sicuro è impossibile. Da come ci suggeriscono alcuni nostri strateghi, controlleremo molto il piano superiore, per evitare killer dal secondo piano ma anche per controllare meglio la folla. Ci saranno numerosi invitati e non possiamo mettere troppe guardie per non infastidirli. Qualcuna sarà anche in borghese, anche in questo caso non troppi, visto che le famiglie che verranno si conoscono tutte e incontrare un estraneo, o una persona non importate sarebbe subito evidente...”


    Si diresse verso il lato nord del quadriportico, che non aveva porte dietro gli archi.

    “ Qui verrà posto il tavolo del Daimo. Per una questione di sicurezza abbiamo scelto questo lato, in quanto così non dovrete preoccuparvi di attacchi dal retro. Per tutto il resto saranno disseminati qualcosa come 100 tavoli tondi dove si siederanno i commensali. Alla vostra destra sarà posizionata un’orchestra di 14 elementi. Queste più o meno sono le informazioni che vi possiamo dare. A seconda del piano che avete in mente possiamo camuffarvi e mettervi un po dappertutto. Analizzate la situazione e fatemi sapere, in questo sono a vostra completa disposizione...”


    Detto questo il consigliere sarebbe rimasto insieme a loro per discutere del piano...
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Complotti di famiglia - Post Primo



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    A Itai Nara.
    L’accademia la informa del suo prossimo incarico. Lei farà parte di un gruppo di 4 shinobi scelti per portare a termine un importante incarico ai confini della terra del Fuoco, più precisamente nel Villaggio del Germoglio. La missione è catalogata come B. A mezzogiorno del giorno corrente, sarà messo a vostra disposizione un mezzo per arrivare entro domani mattina al sopra citato villaggio. Le specifiche della missione sono in allegato.





    Era assai evidente che quando l' accademia era ben pagata la burocrazia diventava estremamente più semplice, fluida e soprattutto efficace. Avevo notizie di poveri uomini che avevano aspettato anche una settimana per veder affidata la loro missione a qualche Ninja.
    Quella missione doveva essere evidentemente una di quelle. Importante e ben pagata. C' era da chiedersi perché l' avessero affidata a me. Che mi stessi faceno un nome in accademia, per quanto infimo questo potesse essere?

    O forse perché era decisamente disoccupato in quel momento.

    Dopotutto quella missione era quello che ci voleva per spezzare la noia dell' ultimo periodo che non aveva visto quasi nulla di interessante. E poi un pò aria casalinga, dalle parti del paese del fuoco, ci voleva. Quell' umidità a quel freddo mi avevano decisamente stancato.

    Rilessi un' ultima volta la lettera, quindi la piegai e la misi dentro la sacca porta oggetti. meglio portarsela dietro, poteva servire a qualcosa. Preparai velocemente la borsa porta oggetti, mi assicurai di averci messo dentro tutto quello che mi serviva. Non ci volle molto, dovetti giusto finire di incollare la cartabomba all' interno di una sigaretta, per il resto ero pronto alla partenza.

    Alle undici ed un quarto, minuto più o minuto meno presi tutto ciò che mi serviva ed uscii di casa dirigendomi con il mio solito passo cadenzato ed una sigaretta pendente dalle labbra verso l' uscita di Kiri. Una decina di minuti dopo ero davanti alle mura, mi avvicinai al gabbiotto con le guardie e presi la lettera aprendola e mostrandogliela. le guardie erano due, le conoscevo abbastanza bene. Una era più grossa e possente, l' altra più magra, con un viso magro e due occhietti acquosi che sembravano esprimere una costante paura.



    « Itai-san, buongiorno. »

    « Ciao Itai. »

    « Salve ragazzi. Mi mandano fuori in missione. »



    La guardia magra prese il foglio e lo lesse velocemente, controllò su alcun scartoffie ed annuì, ridandomi indietro il foglio. Come al solito era tutto apposto, l' accademia no sgarrava mai, soprattutto quando si trattava di soldi. Uscii dal cancello salutando le due guardie e facendo un' altra boccata alla mia sigaretta. Quando fui fuori di li mi ritrovai davanti ad una singolare scenetta che mi lasciò abbastanza stranito. Un messo accademico (lo si riconosceva dai modi pomposi) e soprattutto un cavallo.



    “ Buon giorno Itai, mi manda l’accademia. Vi invito alla celerità giacchè non abbiamo tempo da perdere. Questo è il vostro mezzo. Presto salite. Conosce la strada e non ha bisogno di ordini particolari. Questo vi condurrà in un luogo di ritrovo dove vi riunirete agli altri shinobi. Da lì proseguirete a piedi fino al villaggio del Germoglio. Buon viaggio”

    « Si va di fretta, vero? »



    Mormorai avvicinandomi al cavallo. Goffamente lo cavalcai e mi morsi il labbro scoprendo, un pò tardi e nel peggiore dei modi, perché sopratutto le donne amavano l' ippica.
    Decisamente non era una cosa adatta alla fisionomia maschile.
    Il messo si limitò a rispondermi con una scrollata di spalle ed io sorrisi gettando a terra il mozzicone della sigaretta. Due secondi dopo questo partì ad una velocità pazzesca, così elevata che dovetti mantenermi saldamente alla sella. Però c' era da ammetterlo: andava veramente veloce. Avevo una vaga idea di dove si trovasse il Villaggio del Germoglio, era molto lontano, ci sarebbero voluti giorni per raggiungerlo.

    Ed invece dopo qualche ora, tra sofferenze dovute a scomode posture, imprecazioni varie arrivammo in un punto. Il cavallo si fermò e non sembrava aver intenzione di ripartire. un istante dopo di me arrivarono altre tre cavalli identici ai miei: era evidente che si trattava dei miei compagni di missione.

    Scesi dal cavallo sentendo subito i ringraziamenti dei miei muscoli indolenziti. Guardai gli altri compagni di squadra, cercando di notare se qualcuno che conoscevo fosse tra di loro. E si, quella persona c' era.
    Un uomo contro il quale avevo combattuto durante una missione dove avevo mostrato il potere di Kaku.

    Ciò non era cosa buona, quell' uomo doveva starsi zitto.


    « Simpatica l' accademia vero? Prima ci mette contro, ora insieme. »



    Dissi cercando di minimizzare il fatto che ci eravamo scontrati in maniera abbastanza violenta. Dopotutto eravamo stati costretti a farlo. Non volevo essergli simpatico ovviamente, ma eravamo decisamente obbligati ad andare d' accordo.

    Poi mi rivolsi agli altri: non conoscevo nessuno dei restanti due.

    « In qualsiasi caso, sono Itai Nara, piacere. »



    Dissi con una scrollata di spalle, cercando di risultare il più cordiale possibile. I due di Konoha sicuramente guardando il mio aspetto nono avrebbero creduto che fossi un Nara, dopotutto non avevo nulla di caratteristico di quel Clan. Già, proprio nulla.

    Iniziammo a camminare quindi, senza riuscire a trattenere quella tensione che mi cresceva quando mi era vicino gente di Konoha, non sapevo mai cosa aspettarmi, se odio, indifferenza o altro.
    Non conoscevo ancora nessuno così bene da poterlo dire, purtroppo.

    Tre ore di cammino ed arrivammo al Villaggio. Come al solito chi stava all' ingresso riservava sempre una calorosa accoglienza ai forestieri. Fu meraviglioso vedersi le lance puntate contro il petto ed una voce così allegra che ti urlava una richiesta di prove che gli dicessero chi eravamo.
    Glie le fornimmo senza troppi preamboli, dopotutto era l' unica cosa che potevamo fare, ed entrammo. Un Ninja ci raggiunse rapidamente e con quella che sembrava tutt' altro che calma ci guidò verso un palazzo. Mi guardavo attorno, cercavo di capire un pò il problema, ma evidentemente era qualcosa di più subdolo, nascosto e segreto.

    Sembrava andare tutto così bene da quelle parti, dopotutto.

    Dopo breve tempo ci ritrovammo a percorrere la strada che portava al palazzo del Daimyo, entrammo nel palazzo dove venimmo accolti in breve tempo da un vero e proprio gigante. Io sembravo basso a suo cospetto eppure potevo vantarmi del mio metro ed ottanta con la maggior parte degli Shinobi. Questi parlò, dandoci subito delucidazioni sulla sua identità e raccomandazioni su come comportarci con il Daimyo.

    Il mio primo pensiero fu abbastanza eloquente e per fortuna che lo tenni saldamente nella mia mente, liddove nessuno poteva andare a spiarlo.

    Ottimo, anche con un vecchietto paranoico abbiamo a che fare...



    Pochi minuti dopo fummo portati al cospetto del Daimyo. Quando arrivammo non mi sorpreso di trovarlo morente in un letto, logorato dal passare gli anni. La storia che ci raccontò, le sue parole, la vicenda e le soluzione che ci aveva proposto non avevano fatto altro che confermare quel mio dubbio che avevo avuto entrando nella stanza: un uomo attaccato fino all' ultimo al suo potere, non stupido, non incauto e probabilmente despota al punto giusto.

    Mi ritrovai quasi subito a ragionare sulle sue parole, cercando una maniera rapida di agire, un piano che -per quanto di improbabile riuscita- fosse quantomeno accettabile. Ma non avevo ancora abbastanza elementi per pensarci, inoltre la paura di sbagliare qualcosa mi bloccava, come al solito. Alzai lo sguardo, puntando i miei occhi in quelli del Daimyo. Non ero insolente, ne presuntuoso.

    Ero solamente serio.

    « Dobbiamo sapere chi sono i vostri figli, per cortesia. Necessitiamo dei loro nomi, necessitiamo di conoscere i loro volti.
    Se potete dirci anche qualche loro abitudine non credo farà male allo svolgimento del nostro compito, dobbiamo sapere come muoverci in caso dovessimo incontrarli.
    Lo sa meglio di me credo, è importante conoscere il proprio nemico.
    Inoltre correi gentilmente sapere, i vostri figli sono gli unici di cui sospettate? O meglio, credete useranno un sicario oppure sospetta saranno loro ad eseguire l' atto? Ovviamente, signore, sono solo supposizioni, non necessito di risposte precise se non ne avete.
    Sono certo che non avrà difficoltà a reperire quanto le ho chiesto, signore. »



    Dissi con voce ferma e sicura, tuttavia rispettosa, senza lasciargli la possibilità almeno apparente di cogliere incertezze. Erano informazioni utili in quel caso, le uniche che pensavo di poter ottenere in quel momento dal vecchio.

    Dopo eventuali risposte la conversazione terminò e seguimmo il consigliere all' interno del palazzo. Si complimentò con noi per l' atteggiamento così educato che avevamo avuto con il vecchietto. Per fortuna, perché il mio primo pensiero era rimasto a fatica tale: mi sono trattenuto davvero molto per non farlo trasformare in parole.
    Camminammo ancora e giungemmo quindi in una stanza che poteva essere descritta con un solo aggettivo: enorme.

    Mentre mi perdevo nelle dimensioni di quel posto la stanza il consigliere iniziò a parlare. Mi affrettai a sporgere le orecchie, ascoltando quindi ogni sua parola, seguendolo in eventuali spostamenti all' interno della stanza. A quanto pare era davvero qualcosa di difficile da fare, infiltrarsi in quel ricevimento. Anche se a dirla tutta mi sembrava strano che cinquecento persone si potessero conoscere tutte quante fra di loro. Ma non era importante, era una delle poche certezze che avevamo metterla in discussione non sarebbe servito assolutamente a niente.

    Ragionai per qualche istante, ripensando alle parole del consigliere. C' era un' Orchestra e c' erano dei tavoli sterminati con dei commensali. Socchiusi gli occhi per un istante e li riaprii.

    Possibile che fosse così facile?

    « Tavoli? Se ci sono dei tavoli immagino ci siano anche dei camerieri, no? Perché se ci sono, mischiarci tra di loro credo sia una buona idea.
    Io scarterei di mimetizzarci nell' orchestra ammenoché voi non sappiate suonare qualcosa bene, restare attenti alla situazione ed intervenire tempestivamente in caso di necessità.
    Che ne dite? »




    Chiesi in generale quindi, attendendo una risposta dalle quattro persone li riunite. Avevo tentato di analizzare la situazione come meglio potevo, con gli elementi in nostro possesso.
    Da camerieri sarebbe stato facile girare indisturbati nella sala e parlando con il vecchio uomo non sarebbe stato difficile nemmeno continuare a servire il tavolo del Daimyo.

    Attesi quindi, sperando che la mia breve intuizione fosse ben accolta o per lo meno, smontata da qualcosa di meglio.



     
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    È colpa tua. Ratty

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    A Febh Yakushi
    L’accademia la informa del suo prossimo incarico. Lei farà parte di un gruppo di 4 shinobi scelti per portare a termine un importante incarico ai confini della terra del Fuoco, più precisamente nel Villaggio del Germoglio. La missione è catalogata come B. A mezzogiorno del giorno corrente, sarà messo a vostra disposizione un mezzo per arrivare entro domani mattina al sopra citato villaggio. Le specifiche della missione sono in allegato.

    Mai stato in quella zona...tu Slow? Chiese lo Yakushi al grande rettile che lo stava pigramente conducendo fuori dal villaggio. Mai sssentito, sssspiacente. Strano, di solito quando si dice il nome di un posto parti con una raffica di aneddoti inutili Sogghignò, mentre dava dei colpetti con le nocche al fianco dell'animale.

    Febh era stravaccato sulla schiena della cavalcatura, godendosi il sole. Superò le porte del Gate, e nel luogo indicato trovò l'impersonale messo accademico. Due parole, nemmeno il tempo di qualche chiacchiera, poi sparì...burocrati!

    Beh, Slow, grazie del passaggio fin qui, magari avrò bisogno di te in missione, ci si vede! Si congedò dalla lucertola, che scomparve in una sagoma di fumo, mentre lo Yakushi saliva in sella al suo cavallo. Allora, bestione, si parte? Chiese battendo la mano sul collo dell'animale. Quello, più simile a un aviogetto che a un equino, partì a razzo, mentre un'impreparato Yakushi veniva sbalzato via di sella.

    Per fortuna (?) un suo piede era rimasto impigliato in una delle staffe, e dunque lo shinobi veniva trascinato in stile aquilone a bassa quota per tutto il viaggio. Per Febh fu un urlo continuo, fino a sgolarsi, per ogni singolo secondo in cui oscillava trascinato da quella bestia a velocità folle che, avrebbe giurato, stava nitrendo di gusto per la magra figura del suo cavaliere.

    Quando alla fine il cavallo si arrestò di botto, lo Yakushi venne catapultato in avanti, ed improvvisamente libero dal laccio che per tre ore lo aveva ammanettato, si esibì in una perfetta esecuzione del tuffo a oca selvatica abbattuta. Nessuno ebbe il tempo di riprendere una simile prodezza ginnica, e solo una lunga strisciata vagamente umanoide sul terreno fu l'unico lascito...oltre alle macchie di erba sui vestiti dello Shinobi.

    Rialzatosi in piedi più o meno integro, dopo qualche farfugliamento sulle scimmie venusiane che volevano invadere marte riuscì a ritornare al punto della questione, osservando quelli che verosimilmente erano i suoi compagni di squadra. Una volta tanto li conosceva tutti!

    Keita era stato già suo compagno di squadra poco tempo prima, l'altro foglioso aveva partecipato a una missione di basso livello per allestire una festa di paese e l'ultimo era il Kiriano-bestia di quella brutta faccenda del rapimento.

    Keita...a quanto pare siamo destinati a far squadra, eh? Stavolta attento ai ragni però Sogghignò, memore della disavventura durante la scorsa missione. Si limitò a un saluto allo Jyakushin ed invece guardò fisso e a lungo il ninja della nebbia. Prima di rispondere lo Yakushi raccolse un bastoncino da terra e fischiano come per chiamare un cane lo agitò davanti a sè. Presumibilmente non ci sarebbe stata la reazione di scondizolìo e feste che si aspettava, quindi lo gettò via, un pò deluso Allora non funziona sempre... vabbè, stavolta vedi di non dare di matto, l'ultima volta se non ci fossi stato io avresti ammazzato pure la tua cliente!

    Finiti i convenevoli, realizzò lo stato pietoso in cui si trovavano i suoi abiti dopo quel viaggio poco confortevole. Sfortunatamente non aveva nessun cambio..a meno che non fosse rimasto qualcosa della missione con Shinodari nel suo zaino..in effetti più che prepararsi per la missione aveva raccolto le sue cose e ce le aveva gettate dentro senza nemmeno guardare..di solito sistemava durante il viaggio ma non si aspettava un simile EAV (equino-alta-velocità) Sentite, mi date un minuto per cambiarmi? Chiese ai compagni (pro-forma, visto che avrebbe comunque fatto di testa sua) mentre iniziava a smontare lo zaino in cerca di un cambio.

    image
    Tempo cinque minuti ed era pronto, anche se la sua natura di Ninja era evidente solo per il coprifronte alla cintura. Tra abito elegante, occhiali scuri, Gel e pettinatura completamente diversa, sembrava più un mafioso che uno shinobi. Aveva persino un sigaro finto che faceva fumo, giusto per far scena, ma al momento preferì evitare.

    Eccomi in tutto il mio splendore! Disse, una volta a posto, quindi indicando il villaggio del germoglio avrebbe chiesto Allora, che si fa? Andiamo?

    Durante la strada, se Keita avesse messo in chiaro di essere l caposquadra, lo Yakushi gli si sarebbe avvicinato, chiedendo Ok, boss. Per caso sai qualcosa di più di quel che hanno detto a noi? In ogni caso non sto a ripeterti quello che so fare, non sono migliorato poi tanto nel giro di qualche mese Sogghignò. Invece, se gli altri non avessero detto nulla delle loro doti, Febh avrebbe spiegato, a mezza voce: Beh, il kiriano è una specie di berserker straveloce, l'altro non so bene cosa sappia fare..tempo fa gli ho insegnato a camminare sull'acqua e al contrario ma nulla di più E avrebbe fatto spallucce.

    Il villaggio non era particolarmente lontano, e certamente la comparsa di quel gruppo decisamente eterogeneo di ninja avrebbe dato nell'occhio da distanze notevoli. Niente di strano, quindi, che le guardie intimassero loro di fermarsi. Yo! Salutò gli uomini, lasciando che il caposquadra parlasse per primo, poi si sarebbe levato gli occhiali da sole, aggiungendo Mi piacerebbe dire che sono qui per turismo ma credo non sia il caso...


    La città era noiosa. Almeno ad Oto ogni tanto scoppiava qualche laboratorio segreto o scappavano mostri dai laboratori...ma quel villaggio era proprio un mortorio! Certo, Febh si lamentava anche per i guai che capitavano nel suo villaggio natale, dicendo che preferiva la pace e la calma, ma passare da un estremo all'altro sinceramente gli faceva rimpiangere le piccole scariche di adrenalina del Suono. Dopotutto, anche con tutti quei guai, lui non ne avrebbe mai ricavato un danno permanente.

    Almeno la casa era a dir poco principesca. Sembrava l'ambientazione di uno di quei drammoni in costume con amanti, tradimenti e passaggi segreti. Solo che ora se la trovavano davanti. Raggiunsero in breve tempo la pertica e i suoi schiavetti. Primo consigliere del Daimo. Aveva una voce carismatica, sarebbe stata complessa da copiare. Passeggiando per i corridoi lo Yakushi non poteva fare a meno di essere agitato, e un sottile strato di sudore freddo gli ricopriva il volto. Tremava al solo pensiero di dover pulire quel posto e compativa la servitù dal profondo del cuore.

    Intanto il consigliere dettava le regole dell'etichetta. Coperti dagli occhiali scuri, gli occhi di Febh si alzavano al cielo. L'età media degli abitanti del palazzo Yakushi era ottant'anni...se non sapeva lui come si trattava coi vecchi nessun altro lo poteva sapere. E nonostante questo ebbe l'improvvisa e irresistibile tentazione di avvivinarsi al vecchio Daimo e dargli una pacca sulla spalla per puro senso del dispetto. Si trattenne.

    Più per la presenza delle guardie armate che per un improvviso attacco di etica professionale, in fondo poteva anche sopravvivere ai peggiori pestaggi, ma facevano comunque un gran male!

    image
    Si inchinò (ma non levò gli occhiali). La voce stanca del vecchio era abbastanza strana, ma non sarebbe stata troppo complicata da riprodurre..piuttosto si chiese come fosse stata quando il suo proprietario era giovane.

    Un sovrano illuminato...ma anche un padre snaturato..poteva anche dedicarsi un pò ad addestrare i suoi figli per farne delle persone per bene, no? Ora non sarebbe in questa situazione Furono i pensieri caustici dello Yakushi. Quando il vecchio smise di parlare e chiese se c'erano domande, subito dopo le informazioni aggiuntive chieste da Itai, lui aggiunse. Effettivamente avrei una domanda, anche se da quel poco che penso di aver capito di voi suppongo sarà una domanda retorica: E' necessario che voi presenziate alle celebrazioni e vi esponiate al rischio? Non potreste nascondervi da qualche parte fino al giorno del passaggio di carica? In qualche modo sentiva che la risposta era no, ed avutala, o comunque in ogni caso, avrebbe semplicemente aggiunto E...avete considerato la possibilità di un Sosia? Di qualcuno che si spacci per voi e attiri i sicari mentre voi siete al sicuro? Con le sue doti, lo Yakushi poteva replicare la voce del vecchio alla perfezione, e in modo tale che nessuna capacità di individuazione potesse scoprirlo...di questo era certo.

    Quale che fosse la risposta, avrebbe semplicemente concluso con Capisco. Sarebbe possibile leggere le lettere cui accennavate prima?

    [...]

    Si erano congedati e il consigliere del Daimo ora stava fornendo ulteriori dettagli riguardo la questione. Il berserker propose qualcosa che infastidì parecchio lo Yakushi.

    image



    Ehi, Nara! Mettiamo in chiaro una cosa...è tutta la vita che in un modo o nell'altro finisco per fare il cameriere, o lo sguattero o la pezza da piedi! Non ho nessuna intenzione di cammuffarmi da servitore! Non stavolta almeno! Preferisco travestirmi da tavolo!
     
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    ~ Complotti di Famiglia ~ Post I ~ Inizio ~



    Un giornata come le altre, se non fosse per una missiva, inviata a casa diretta di Drake, inviata con urgenza dall'amministrazione diretta di Konoha: insomma una cosa importante.

    CITAZIONE
    A Drake Jo Jyakushin
    L’accademia la informa del suo prossimo incarico. Lei farà parte di un gruppo di 4 shinobi scelti per portare a termine un importante incarico ai confini della terra del Fuoco, più precisamente nel Villaggio del Germoglio. La missione è catalogata come B. A mezzogiorno del giorno corrente, sarà messo a vostra disposizione un mezzo per arrivare entro domani mattina al sopra citato villaggio. Le specifiche della missione sono in allegato.

    § Missione di livello B...sono arrivato a essere chiamato per le C o le C+, ma mai queste...meglio...stanno capendo giù all'amministrazione che ci sono anche io e non sempre gli stessi cazzoni.. §


    Fattostà che alla data e ora richiesta dalla missiva e dalle informazioni sulla missione, Drake si fece trovare puntuale come suo solito davanti alle porte di Konoha, sua paese.
    Non fece fatica a trovare il mandante del messaggio, datoche in quei giorni, sembrava non esserci poi così tante eprsone dentro ad un singolo villaggio.
    Il giovane si avviò vestito con il suo equipaggiamento ufficiale, preparato con ogni singolo oggetto per ogni evenienza: non era una novità che lo Jyakushin preferisse fare missioni piuttosto che scontri.
    Davanti all'uomo fece un cenno, come per salutarlo, senza proferire parola.


    CITAZIONE
    “ Buon giorno Drake Jo Jyakushin, mi manda l’accademia. Vi invito alla celerità giacchè non abbiamo tempo da perdere. Questo è il vostro mezzo. Presto salite. Conosce la strada e non ha bisogno di ordini particolari. Questo vi condurrà in un luogo di ritrovo dove vi riunirete agli altri shinobi. Da lì proseguirete a piedi fino al villaggio del Germoglio. Buon viaggio”

    § Un cavallo?! Possibile che possa percorrere così tanta strada in così poco tempo?! §


    Senza esternare i suoi pensieri il giovane montò al galoppo, dopo aver visto scomparire in una nuvola di fumo il suo interlocutore.
    Era una bestia abbastanza possente e con una muscolatura marcata e forte: certo però non sembrava poter raggiungere grosse velocità.
    Però l'idea del ragazzo cambiò radicalmente quando l'animale iniziò con un cenno delle gambe a muoversi.
    Il ragazzo di Konoha, vestito e coperto interamente da un mantello grigio che lo copriva nell'intero corpo, lasciando fuori solo una parte dei piedi e la testa; che però a sua volta era coperta da un cappello enorme, si vide sbalzare indietro, imponendogli l'azione di tenersi con una mano il cappello e l'altra alla criniera del cavallo.
    Sembrava quasi fosse demoniaco o impossessato: correva senza decellerare di una virgola, passando le radure e le pianura e altro, fino a portarlo alla destinzione che doveva.
    Jo, rimase attaccato al cavalo, in modo stretto per circa una mezz'ora, prima di abbituarsi e poter sistemarsi meglio le vesti, che svolazzava ingiro: passò le ore di viaggio a godersi il panorama, senza pensare a nulla tranne che a riposarsi.
    Dopo un pò di tempo però, l'animale iniziò a rallentare, destando Drake dalla vista di una prateria e la sua foresta, facendogli accorgere che stava forse per arrivare a destinazione.
    In quell'istante il cavallo frenò di colpo la sua avanzata facendo volare in avanti il ragazzo, che fece un balzo di 3 metri prima di atterrare: ovviamente non in modo stupido, ma controllato, nei limiti del possibile.
    Si alzò in piedi, sistemandosi il mantello che lo celava e mettendosi dritto il cappello: praticamente alal vista, lo shinobi di Konoha era un'incappucciato, praticamente irriconocibile.
    Notò che oltre a lui, c'erano altre tre persone, sicuramente gli altri della squadra.
    Tra essi riconobbe Febh, suo insegnante settimane prima, in una missione montana, per il resto non riconobbe le facce, anche se quella del ragazzo con i capelli bianchi gli era familiare e gli ricordava qualcosa.
    Silenzioso si avvicinò al gruppetto facendo un cenno con la mano all'otoso, la quale uscì dal mantello mosstrando sprazzi del suo indumento normale: semplcie casacca rosa e panatloni neri, con sacche porta oggetti e un'accenno di Wakizashi sulla schiena.
    Comunque, per non sembrare scortese si presentò a tutto il gruppetto, senza togliersi il cappello dalla testa.


    - Drake Jo Jyakushin, genin del villaggio della Foglia, Konoha....piacere! -


    Con voce tranquilla e passiva aveva completato la sua presentazione, rimanendo poi in silenzio, si aggregò alla passeggiata dell'intero gruppo verso le mura del castello, che non aveva per nulla notato.
    Furono tre ore di cammino tranquille senza intoppi, senza i cavalli, quindi abbastanza blande, fino a che non furono sotto i torioni del cancello principale del castello.
    Le guardie fermarono i quattro shinobi, chiedendo di poter osservare il gruppo e verificare le varie identità.
    A Drake toccò levarsi il cappello e mostrare il suo volto: venne fortunatamente riconosciuto.
    I lunghi capelli marroni arruffati e spinosi si mostrarono al gruppo: coprifronte sulla fronte usato come benda per l'occhio sinistro, era l'unico modo per contenere i capelli.
    Infine entrarono lungo la città: era tranquilla e pacifica, stranamente per una grande capitale come quella.
    Ad attendere il quartetto c'era un'ometto che portò l'intera marmaglia di shinobi verso il castello dal Daimo.


    § Interessante...Dovremo risolvere delle faccende direttamente con il Daimo del villaggio...sembra una cosa seria! §


    Infine, dopo un'altra camminata dentro ai manieri del padrone del paese del germoglio, vennero raggiunti dal consigliere del Daimo, il quale dopo una presentazione veloce, si apprestò a portare il gruppo verso la stanza del suo capo.

    CITAZIONE
    " Benvenuti in questo luogo, shinobi. Il mio nome è Muriko Dario, e sono il primo consigliere del Daimo...se mi volete seguire...”

    “ Vi sto conducendo dal Daimo. E’ un uomo anziano e dalla salute cagionevole, per cui vi invito al rispetto e alla compostezza dei modi. Immagino voi già sappiate il motivo per cui è stata richiesta la vostra presenza per cui non vi tedierò oltre con questo discorso, ampiamente invece ne dovrete parlare col Daimo. Usate bene le parole con lui, alla sua età l’essere contraddetti equivale ad un atto di messa in discussione della sua autorità...”

    § Bhe starò zitto così vediamo se lo affenderò o altro: anche se mi sà che il cappello per rispetto mi tocca toglierlo...non si sà mai..magari mi scambia per uno Shinigami...da quello che ho capito non sta emsso bene §


    Arrivarono alla stanza del Daimo, dove entrando venne dato l'ordine di portare con riverenze i saluti all'abitante del luogo.
    Drake notò che attorno a lui e dentro la castello c'erano parecchie guardie e shinobi: era meglio obbedire senza fare grosse domande, per non creare problemi.
    Levatosi il cappello, che venen tenuto con la mano destra, lo Jyakushin porse con un'inchino i saluti al cagionevole capo del paese.


    CITAZIONE
    “ E’ un piacere avervi nella mia dimora. Il mio nome lo conoscete e non perderò tempo nel ripetervelo. Vi pago profumatamente perché voi indaghiate per me. Sono vecchio, ma certamente non ho intenzione di morire così presto...ciò nonostante il mio popolo, ingrato che non è altro, vuole un reggente giovane e forte...così sono stato costretto a dover nominare un successore che dovrò annunciare pubblicamente fra 4 giorni. Sia chiaro. Non darò mai il potere ai miei figli, giacchè sono degli stupidi avidi...questo loro lo sanno e si sono fatti prendere dal panico. Penso quindi che mi vogliano uccidere; anzi ne sono certo per via delle lettere che mi sono state recapitate. Sanno bene che, infatti, se non designerò pubblicamente qualcuno, automaticamente il trono sarà loro. Questo non deve accadere perché se morirò inizieranno una guerra fratricida per ottenere il controllo assoluto di tutto il territorio e la mia terra ne pagherà le conseguenze. Quindi voi dovete far si che io fra 4 giorni sia ancora vivo. In particolar modo vi invito a porre la vostra attenzione su domani. E’ usanza nel mio paese che, tre giorni prima del passaggio di carica si faccia una festa in onore del vecchio Daimo. Ci saranno qualcosa come 500 invitati, tutti appartenenti alle più alte famiglie di questa e delle altre terre. Ovviamente ci saranno anche i miei figli. Sebbene sia sciocco da parte loro attentare alla mia vita in quel giorno, l’occasione migliore che gli capiterà...come voi stessi vedete...”

    “...la mia persona è per la maggior parte del tempo resa sicura. Ciò nonostante domani io non potrò disporre di tutti questi uomini. Molti dovranno sorvegliare la casa e i testi in essa custoditi e altre cose che non vi riguardano. Adesso se seguirete il mio consigliere, egli vi mostrerà dove si terrà la festa e la disposizione dei posti. Inoltre avrete a disposizione vestiti e armeria basta che chiediate. Infine le vostre stanze sono già state preparate e ve le mostreranno in seguito...”

    § Interessante...dei figli che lottano per il potere del padre, il quale lotta per che questo potere non venga a loro assegnato.
    Stiamo parlando di principi, la missione è giustamente di livello B...questo perchè possiedono molto potere e denaro da poter assoldare shinobi da altri paesi o killer professionisti per ammazzare questo vecchio.
    Non sembra semplice già dalle prime battute...anche se si tratta di fare da protezione al Daimo, siamo più in pericolo noi che lui.
    Fattostà che domani lui si dovrà presentare a tutti, con poca protezione e come ha detto lui è l'occasione migliore per colpirlo...ovvio si...anche se sembra troppo scontato...lasciamo stare... §


    CITAZIONE
    “ Avete qualcosa da chiedermi..?”

    - Signor Daimo avrei una domanda: i suoi figli sanno che ha assoldato quattro ninja direttamente dalle capitali e dall'Accademia per la sua, speciale, protezione o ne sono completamente all'oscuro? -


    § Se i figli non sanno della nostra presenza, possiamo agire come meglio crediamo per proteggere il nostro obbiettivo...ovviamente nulla otglie che qui dentro tra guardie e consigliere, non ci siano dei traditori... §


    Drake si sentiva eletrizzato dlala missione che gli era stata assegnata: poteva dare il meglio di se, dato che per portarle a termine serviva grande strategia e lavoro di squadra.
    Il ragazzo già farfugliava nella mente possibili piani pr la protezione, ma antitesi che le smontavano: stava al gruppo trovare il emzzo migliore per proteggere il loro capo.
    Comunque, dopo quella chiaccherata, il gruppo venne portato nel luogo in cui il giorno avvenire ci sarebbe stato l'incontro o la festa dei tre giorni per la decisione del sucecssore.


    CITAZIONE
    “ Da come potete vedere il vostro compito non sarà semplice. La struttura è grande e con numerose porte. Garantire un perimetro sicuro è impossibile. Da come ci suggeriscono alcuni nostri strateghi, controlleremo molto il piano superiore, per evitare killer dal secondo piano ma anche per controllare meglio la folla. Ci saranno numerosi invitati e non possiamo mettere troppe guardie per non infastidirli. Qualcuna sarà anche in borghese, anche in questo caso non troppi, visto che le famiglie che verranno si conoscono tutte e incontrare un estraneo, o una persona non importate sarebbe subito evidente...”

    Qui verrà posto il tavolo del Daimo. Per una questione di sicurezza abbiamo scelto questo lato, in quanto così non dovrete preoccuparvi di attacchi dal retro. Per tutto il resto saranno disseminati qualcosa come 100 tavoli tondi dove si siederanno i commensali. Alla vostra destra sarà posizionata un’orchestra di 14 elementi. Queste più o meno sono le informazioni che vi possiamo dare. A seconda del piano che avete in mente possiamo camuffarvi e mettervi un po dappertutto. Analizzate la situazione e fatemi sapere, in questo sono a vostra completa disposizione...”

    Il primo a palrare fu Itai Nara, di Konoha, che propose la strategia di camuffamento per passare inosservati lungo tutto il perimetro della stanza e osservare bene opgni invitato.
    Drake iniziò a ragionrsi su come poteva, da vero stratega, per poi parlare e aggiungere e modifcare altro, con voce tranquilla.


    - Come ha detto il consigliere, le perosne invitate qui alla festa conoscono più o mneo le facce.
    Secondo: non possiamo sapere quante delle suddette guardie, sia veramente alleata del Daimo, con tutto il rispetto...potrebbero essere anche tutte contro il loro capo...sapete comè, con i soldi dei figli, le persone possono essere comprate e piegate.
    Per cui modificherei il piano di Itai-san, per dividerci i compiti in modo più equo.
    Sentite qua: un gruppo di noi si travestirà da cameriere...essendo uno o due non verranno notati e non susciteranno nessun sospetto.
    Il resto potremmo dividerlo nel secondo piano, dove viene controllata la situazione meglio, come ha detto Muriko Dario, e dove si ha sì una grande panoramica di difesa, ma anche una grossa percentuale di colpire il Daimo..predendo ovviamente come ipotesi il tradimento.
    Poi, cè una variabile che mi puzza...il cibo..ragazzi...si tratta di una festa più o meno grande ed è possibile che nei piatti preparati direttamente per il Daimo, che non si pò alzare e muovere per cui cè una possibilità che vengano portati direttamente a lui, vengano messi veleni.
    Direi che per controllare il tutto basterà che uno di noi rimanga in cucina...uno ai piani alti..e due in emzzo alla folla. -


    Il giovane taque dopo la sua delucidazione, fatta di ipotesi e congetture, per poi aggiungere alla fine per spiegare meglio.

    - Ovvio...sono solo ipotesi e ideee queste...se avete altro esponete.. -


    Edited by The_Drake - 29/12/2008, 21:24
     
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    Complotti di famiglia



    First Act 00.01
    ~ Le danzatrici



    In realtà l’ “ avete qualcosa da chiedermi...” era una domanda retorica.Probabilmente li avrebbe cacciati a pedate in caso non avessero avuto quesiti.Fare domande è il primo segnale di un mente acuta e questo il Daimo lo apprezzava.Ovviamente di tutto ciò nelle sue risposte non c’era traccia.
    Ascoltò quello che il Nara aveva da dire, o meglio dire lo ascoltò fino a metà.Non potè più sopportare il tedio della sua voce quando quello gli chiese di come pensava potesse essere ucciso...quindi lo interruppe:

    “ Se vi dico che sospetto dei miei figli è così punto e basta!E se sapessi come intendono farlo, se solo sapessi quale sicario vorrebbero usare manderei i miei a sterminare ogni assassino della città, e quando quelli avrebbero finito ucciderei anche loro!”



    Il suo volto divenne un attimo paonazzo mentre il suo sproloquio veniva pronunciato tutto di un fiato.Infine si accasciò nuovamente sul trono dal quale si era involontariamente alzato.Staco, schioccò le dita e dopo poco arrivò un servo con un bicchiere d’acqua e una foto.

    “Ecco la foto: da sinistra verso destra vedrete dal primogenito all’ultimo nato...”



    La foto mostrava tre ragazzi.Ognuno portava abiti suntuosi e un copricapo simile, sebbene più piccolo, a quello del padre.Al centro degli stesi però non c’era tre spade, bensì una sola e di colore diverso.
    Il ragazzo più alto, quello più a sinistra somigliava molto al padre.Da lui aveva preso il naso e probabilmente il colore dei capelli.Fare altri parallelismi era impossibile dato come era conciato il vecchio.Però se il padre emanava un’austerità senza fine, il figlio era tutto l’opposto.Dalla foto emergeva un’immagine radiosa, spensierata.Il ragazzo infatti non era messo in posa ma si aggrappava al fratello alla sua sinistra sovrastandolo.
    Il secondo ragazzo era completamente l’opposto.Molto robusto, sembrava soffocato nonché infastidito dalle dimostrazioni di affetto del fratello maggiore.Aveva dei capelli corti e marroncini che a dirla tutta sembravano un parrucchino.Era un presenza buffa e goffa...solo gli occhi sprigionavano la stessa sapienza che forse in gioventù aveva posseduto il Daimo.
    L’ultimo ragazzo era un nuovo caso a se stante.Minuto, bassino, con lunghi capelli neri.Se non avessero conosciuto un po’ l’ambiente lo avrebbero scambiato per il figlio del primo ministro.Anche lui aveva lunghi cepelli neri untuosi ,ma trasudava debolezza da ogni poro.Il suo volto scavato infatti era indice di una malattia passata o qualcosa del genere...

    “ Il primogenito si chiama Yoshi.Quel pelandrone lussurioso e scansafatiche...potrebbe essere un buon erede se non pensasse a passare il proprio tempo ai dadi e dietro le gonne delle donne...
    Il secondo è Kyuko.E’ tremendamente intelligente e furbo, ma di quella furbizia che va solo a proprio vantaggio.
    Infine Derfo...l’ultimo e sinceramente quello che meno mi fa pensare ad un traditore.Fin da piccolo è sempre stato molto schivo.Non ha mai goduto di buona salute...”



    Per un attimo il suo sguardo si velò di tristezza.Quando sentì le parole di Febh però torno combattivo:

    “ Non ho intenzione di nascondermi dietro un sosia!O dietro qualsiasi mezza tacca!Inoltre nessun sosia improvvisato potrebbe sostituirmi in una circostanza del genere.Verrà gente da ogni parte del paese a parlare a raccontare e a chiedere pareri, favori che non vi immaginate nemmeno...”



    Si fermò un attimo:

    “ La lettera l‘ho bruciata...in uno scatto d’ira...comunque non c’era nulla di importante...”



    Una volta assicurato Drake che nessuno apparte il primo ministro e i lì presenti sapesse del loro arrivo li congedò.
    Il primo ministro pianificò con loro come meglio fare per proteggere il suo Signore.Siccome non si riusciva a trovare un’intesa cercò di suggerire loro le migliori posizioni per attuare i loro stratagemmi difensivi.Quindi consigliò a Drake di sistemarsi nel corridoio a nord-est che conduceva alla sala del ricevimento Quello era il corridoio dal quale sarebbe transitato ogni piatto della serata.Inoltre dalla sua visuale aveva il tavolo del Daimo giusto di fronte, sebbene la sua inquadratura fosse quella del lato corto.Febh avrebbe potuto gestirsi come meglio credeva tra il piano di sotto o quello di sopra.In entrambi i casi gli sconsigliava di travestirsi da tavolo: alcun piatti potevano scottare...
    Itai venne integrato nel corpo “ camerieri” per la sera.
    Scelte le posizioni non restava che aspettare...

    [...]



    La sera del giorno successivo i ninja videro quanto potevano essere efficienti degli uomini.Dire che la sala fu preparata in tempo di record era dir poco.Nell’aria si avvertiva una palpitazione continua, un’energia nuova...alla quale ovviamente i ninja avrebbero dovuto partecipare.
    Lentamente la sala si riempì di tavoli, letteralmente.Furono posizionate una serie di fiaccole lunghe per tutta al sala mentre festoni di vario genere incominciarono a tappezzare le pareti.Qui c’era un servo che portava composizioni floreali, lì un domestico che metteva le vettovaglie...Era arrivata anche l’orchestra che incominciava ad intonare i primi motivi e prepararsi in generale...
    Intanto dalla cucina, soprasseduta da Drake, incominciavano ad alzarsi profumi da far venire fame al più devoto degli anoressici... Tra una cosa e l’altra, Itai venne brevemente istruito sul modo di comportarsi dei camerieri e Febh avrebbe ricevuto qualsiasi informazione ulteriore che gli fosse di qualche utilità.
    Il tempo passò velocemente, con esso il giorno ed infine arrivò la notte.Un sommesso calpestio di ghiaia preannunciò l’arrivo di un numero considerevole di carrozze.Mentre queste arrivavano, c’era sempre un uomo in tiro che controllava i biglietti e faceva strada,altri indicavano i tavoli...la stanza si riempì ulteriormente di vita mentre centinaia di uomini e donne in vestiti utlracostosi saturavano l’aria di un chiacchiericcio non troppo fastidioso, accompagnato dalle melodie dei quattordici strumentali.
    I ninja intanto svolgevano il loro lavoro sottotono, sebbene fosse evidente che controllare un così elevato numero di persone era quanto mai impossibile.Ad occhio e croce la stanza conteneva come minimo ottocento persone.Quando ogni sedia di ogni tavolo fu occupata,entrò nella sala il primo ministro.Si era cambiato quel vestito scuro optando per qualcosa di più adatto ad una festa...

    “ Signori e signore benvenuti.Ecco a voi il nostro amato Daimo!”



    Un caloroso battimano accolse l’ingresso dell’anziano sovrano e del suo seguito. I ninja non sapevano chi fossero ma almeno sulle prime non c’era motivo di sospettare di loro.Quando si sederono poterono notare come erano rimaste vuote tre sedie: quelle dei figli ovviamente.
    La cerimonia iniziò senza intoppi.A turno e con molto garbo i commensali si recavano tra una portata e l’altra dal sovrano disquisendo di faccende più o meno importanti.Il Daimo , che sembrava non cambiare mai espressione, riusciva a trattare con tutti ma, cosa ancora più sbalorditiva, a ricordarsi di tutti e sembrava riuscire anche a soddisfarli...
    Il momento club della sera però arrivò circa tre quarti d’ora dopo, quando finalmente arrivarono i discendenti.Arrivarono con uno scarto di una quarto d’ora, ma soprattutto ne arrivarono solo due!

    Kyuko entrò per primo in sala.Sebbene il suo portamento pieno di contegno e nobiltà, non era difficile notare una vena di fastidio per tutti quegli occhi che lo guardavano.Arrivò fino al tavolo paterno, chiese docilmente scusa per il ritardo.Il padre lo mandò a posto con un gesto stizzoso..e la cosa finì là.
    Yoshi invece si mostrò in maniera totalmente diversa.Senza seguito,eccetto un energumeno come guardia del corpo.Attraversò la folla spavaldo ammiccando a destra e a sinistra , portando due dita alla testa e poi dirigendole verso qualcuno a mo’ di saluto.Un occhio attento avrebbe notato che i suoi vestiti erano un po’ sgualciti, indice di come , tutto sommato, non gliene fregasse nulla della cerimonia e del cerimoniale.Mentre avanzava con un sorriso a trentadue denti, il padre lo squadrava torvo.

    “ Ave padre!” disse ridendo.
    “ Siediti imbecille..!”



    Il ragazzo si sedette due sedie distante dalla sua in maniera scomposta e incominciò a mangiare quello che la casa offriva,la guardia gli stava immediatemente dietro, a digiuno.
    Il chiacchiericcio dei commensali era salito di due o tre tacche di volume all’ingresso degli eredi al trono, ovviamente tutti all’oscuro che il Daimo non voleva per nessuno di loro la corona, né tanto meno sapevano delle lettere minatorie.Altro brusio era invece destinato alla lampante assenza di Darfo.Una cosa de genere era quanto mai inappropriata.
    Passò un’altra mezz’ora e venne annunciato un nuovo gruppo di persone.Questo gruppo si componeva da quattro fanciulle vestite da danzatrici del ventre.Sotto i sottilissimi veli le loro forme erano per la maggior parte visibili, il resto immaginabile.Senza troppi giri di parole, erano quattro bellezze mozzafiato.In testa a quel piccolo corteo c’era un uomo.Sulla toga aveva ricamata una spada bianca:il simbolo di Darfo.Egli disse:

    “ Mio signore, vostro figlio Darfo si scusa umilmente per la sua assenza.Purtroppo, come ben sapete, non ha mai goduto di buona salute e le sue condizioni non gli permettono di spostarsi...Per farsi scusare ha mandato da voi queste quattro splendide ragazze, affinchè ballino per voi e rallegrino la serata.”



    Fece un inchino e lasciò la pista alle giovani avvenenti.Gli orchestrali si adattarono alle nuove arrivate e intonarono musiche adatte.Lo spettacolo iniziò , tra la gioia dei presenti.Tra tutti però, nessuno era entusiasta della cosa come il principe Yoshi.Nei suoi occhi si leggeva una bramosia fuori misura mentre quelle muovevano i loro corpi al ritmo di musiche sempre più tribali e selvagge.Ogni suono nella stanza era stato occultato dalla bellezza delle loro movenze...quando poi incominciarono a togliere parte dei loro indumenti ci fu quasi un tripudio di grida.
    Yoshi non seppe più resistere e si butto tre le ragazze, improvvisandosi( ma nemmeno tanto) ballerino.Senza troppi complimenti alla fiene ne scelse una e, con discrezione, la portò via attraverso una delle tante porte che si aprivano sulla sala.Dietro di lui la fedele guardia...sconsolato...probabilmente non era la prima volta che capitava, come mostrava la sua faccia che tradiva uno buona dose di imbarazzo.
    Nonostante fosse furibondo il Daimo si contenne e lo spettacolo continuò...
    Le danzatrici lentamente rimasero con soltanto la biancheria più succinta ad eccezione di due lunghi veli che collegavano le loro braccia al bacino.Tutti erano estasiati dalla visione...eppure i ninja avrebbero dovuto fare molta attenzione perché tanta bellezza celava una minaccia diabolica.
    Mentre la danzatrici ballavano a cinque metri dal tavolo del Daimo , avrebbero notato come all’improvviso dai loro veli traessero fuori, come per magia, delle lame molto lunghe ed affilate.Le loro espressioni sarebbero mutate di colpo, mentre con velocità molto elevata( 325) si diressero all’unisono verso il Daimo.La prima con un fendente spaccò in due il tavolo, con un taglio netto, giusto davanti il posto dove il sovrano cenava.Le altre due sarebbero scattate ai suoi lati .Infine tutte e tre avrebbero tentato i seguenti colpi:
    la ragazza a sinistra del Daimo avrebbe tentato un fendente parallelo al terreno col fine di decapitarlo( velocità 350, pot. lama: 25)
    Quella alla sua destra avrebbe cercato di affondare la sua arma tra le costole dell’uomo fino ad arrivare al cuore( velocità 350, pot lama 25)
    Infine l’attentatrice davanti avrebbe provato con un fendente verticale ascendente per squartare il vecchio( velocità 350, pot lama 25).

    Intanto gli arcieri e le guardie del paino superiore si erano destate dall’incanto delle danzatrici, ma sfortunatamente non avevano il coraggio di scoccare i loro dardi data la vicinanza con il Daimo.Erano in scacco e non sapevano come agire.Intanto stavano arrivando delle guardie a piedi, ma prima che fossero giunte tutto sarebbe terminato...
    Intanto, particolare che per gli eventi nella sala grande sarebbe stato difficilmente notato,un grottesco urlo si sentì provenire dalla corridoio dove era entrato il principe Yoshi...
    Che diavolo stava succedendo?

     
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    È colpa tua. Ratty

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    Che allegra famigliola... mi viene da piangere... commentò mentalmente...restava dell'idea che la colpa di tutto fosse del vecchio e di nessun altro...e perdipiù quello aveva pure distrutto una possibile prova..il fatto che LUI non ci avesse trovato nulla di importante non significava certo che non ci FOSSE qualcosa di importante.

    Febh sospirò. Chiunque dei tre figli poteva essere colpevole. C'era il libertino, il bastardo e il malaticcio che avrebbe voluto affetto ma il padre era troppo occupato. Non ci voleva grande fantasia per trovare una possibile motivazione in ciascuno di loro, sulla base delle parole del padre.

    Il primo poteva avere debiti di gioco..o semplicemente voglia di avere qualcosa di più. Il secondo poteva benissimo avere sete di potere, non stonava con la pur superficiale descrizione del vecchio. L'ultimo magari proprio per la sua malattia poteva voler cercare nel trono un riscatto di qualche tipo..molto spesso il lupo si traveste da agnello. E ovviamente restava la possibilità di una alleanza tra i fratelli, tutti e tre o soltanto due...dopotutto non era da scartare, viste le poche informazioni. Una cosa....i rapporti tra i vostri figli come sono? Chiese, seguendo quella line di pensiero.

    In compenso il vecchio si commuoveva. Valli a capire tu i governanti...bah.. Perlomeno il colloquio era terminato, e quindi era il momento di organizzarsi. Mentre venivano scortati dal primo ministr però, Keita fece cenno di fermarsi. Borbottà qualcosa di non molto chiaro su un particolare che non gli tornava...dicendo che forse aveva inuito qualcosa ma non ne era certo...ovviamente nessuno dei tre capì a cosa si riferisse, e ovviamente lui non si spiegò oltre, dicendo di organizzarsi come meglio credevano mentre lui andava a verificare questa intuizione. Ma..ma.. Febh era rimasto interdetto dal repentino abbandono...ma in fondo i chunin sono addestrati ad affrontare l'imprevisto.....fece spallucce, e poi si voltò verso gli altri due, sistemando gli occhiali da sole

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    Vorrà dire che faremo da soli. Poi una pausa. Nulla in contrario se prendo io il comando? Sono l'unico Chunin in fondo.

    [...]

    Quella del tavolo era una battuta simpaticone... commentò con tono piatto al primo ministro (e per inciso, non quella sul tavolo NON era una battuta), poi aggiunse. Daccordo, se volete travestirvi non mi oppongo, in fondo potrebbe essere utile..ma io credo che non farò come voi..dopotutto dobbiamo proteggere il vecchio..e visto che le nostre forze sono decisamente scarse non ha senso che ci disperdiamo per le sale. Indicò il tavolo del Daimo. Io starò vicino al vecchio. L'Occultamento mi permetterà di restare alle sue spalle senza essere visto..e nel caso scarseggiasse il chakra ho sempre un tonico..ma stando fermo e immobile non dovrei avere problemi con la riserva. In caso di attacchi diretti a lui sarò pronto a intervenire...e credo sia meglio che mi contiate fuori se ci fossero emergenze come incendi o cose simili..dovrete affrontarle da soli...scommetterei un rene che se ci fosse una esplosione nella sala vicina sarebbe un banale diversivo per colpire il Daimo durante la fuga o robe simili.

    [...La sera al dì di festa...]

    Ed ecco i figliuoli dal vivo..anche se uno mancava..il che era decisamente sospetto! Peccato che in quel momento la mente dello Yakushi fosse perlopiù puntata sul cibo che poteva vedere e annusare ma non mangiare...sentiva litri di saliva in bocca ma non poteva farci proprio niente. Col panno conduttore drappeggiato a regola d'arte, l'intero corpo era invisibile con l'eccezione di un singolo occhio...ma avevano preso accordi col primo ministro per gestire la luce in modo che la parte con lo Yakushi fosse scarsamente illuminata...era difficile notarlo.

    Il balletto non fu affatto male..anche se l'inviare delle ballerine sembrava più una cosa da Yoshi che non da Darfo, per quel che ne sapevano..forse era paranoia galoppante, ma meglio non fidarsi e tenere d'occhio quelle ragazze...quei fianchi...quei seni e....insomma, si è capito che la paranoia non era l'unico motivo di attenzione. In ogni caso erano uno spettacolo per gli occhi, che ben distraeva dal pensiero del cibo....anche se l'aggiunta del figlio idiota non migliorò certo il quadro...ma ecco l'assalto improvviso!

    Spade estratte dai veli, e il Daimo decisamente troppo vicino al filo delle lame. Passi di danza aggraziati, rapidi e che lasciavano la scritta "sentenza di morte" sul terreno. La reazione di Febh fu fulminea! Mentre il tavolo veniva spaccato, una mano si serrò sul colletto del vecchio, tirandolo indietro [Basso-> Velocità 375] e sbattendolo sul muro (quanto più delicatamente possibile..il che era ben poco vista la situazione)

    Febh aveva scostato lateralmente il panno (sistemato apposta per essere rapidissimo da togliere) e afferrato il vecchio per portarlo in salvo appena in tempo, mentre gli attacchi estremamente rapidi delle tre affettavano l'aria (e forse qualche pezzo di barba e del vestito del Daimo) In ogni caso il poveraccio era illeso, anche se spaventato e forse avrebbe maledetto lo Yakushi per i lividi e le contusioni. Ma non era il momento di calmarsi. Pur sentendolo, Febh ignorò l'urlo che veniva da lontano, ora doveva difendere il cliente..e le tre stupide e letali ballerine erano in una posizione estremamente congeniale per un attacco.

    Con un movimento secco gettò in avanti il panno svolazzante..non le avrebbe certo ferite, ed era facile da tagliare, ma serviva a guadagnare il tempo necessario per comporre due semplici, rapidissimi sigilli. Era un chunin e certamente era sicuro di completare la tecnica prima che le lame raggiungessero lui o il cliente. La forte raffica di vento da lui evocata puntando le mani avanti forse non avrebbe deviato le lame o spinto via le avversarie (ma non era detto) ma di certo cogliendo il panno (anche se tagliato, cambiava poco) lo avrebbe gonfiato come una vela e spinto in avanti contro di loro, quasi fosse una rete improvvisata. Forse non sarebbe bastato a imprigionarle sul serio, ma poteva bastare a impacciarle abbastanza da afferrare il vecchio e scappare lungo la parete, possibilmente fino a guadagnare l'angolo.

    Poteva sembrare una scelta sciocca cercare l'angolo, ma se lo scopo dello Yakushi era difendere il vecchio, allora era bene limitare le direzioni da cui potevano giungere gli attacchi. Grazie alle sue capacità, nessun attacco frontale sarebbe mai potuto passare!

    CITAZIONE
    Raffica di Suono
    Tipo: Ninjutsu
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: 2 (veloce)
    Descrizione: Con entrambe le mani rivolte verso una direzione, il ninja genera un cono di energia sonora di 12 metri che è in grado di deviare quasi tutte le armi da lancio presenti nell’area verso l’alto (escluse armi più grandi di uno Shuriken Gigante). Inoltre, se si rivolge questo jutsu verso una superficie, si possono effettuare “salti” di sei o sette metri a gran velocità (+5 tacche), evitando così tecniche lente come la palla di fuoco suprema, o altre tecniche simili. Può anche disperdere Katon o Fuuton il cui consumo non sia superiore a Medio.
    [Livello: 4 / Consumo: Medio-Alto]

    CITAZIONE
    Riepilogo

    -Il chakra residuo dipende da quanto ne ho consumato durante la festa per mantenere l'occultamento, contando che sto immobile non penso sia poi tanto ma lascio decidere al QM
    -Febh ha un tonico in bocca (o lo ha usato se fosse stato necessario prima dell'avvenimento)

    Slot Azione: Tirare indietro il Vecchio (+3 tacche) - Buttare il panno tra me e le danzatrici - Scappare col Vecchio (uso anche Slot Gratuito)

    Slot Tecnica: Raffica di Suono

     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Complotti di Famiglia
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    Una mortale sorpresa.





    Keita sparì quindi ed io fui abbastanza interdetto dalla situazione che si era venuta a creare. Con lui come caposquadra non sentivo di avere molto da temere, con Febh invece avevo da avere paura. Un po' perché ci odiavamo, un po' perchè conoscevo in parte la sua mente sadica.
    E purtroppo non ebbi nulla da ridire a riguardo, era l' unico Chunin, era normale che prendesse il comando.
    “Ok ok, sei tu il capo...” dissi stringendomi nelle spalle e sospirando. Avevo il sospetto che da li alla fine ne avremmo viste delle belle.

    […]


    Febh ebbe una buona idea, quella di restare vicino al vecchio. Idea che io non avrei di certo potuto avere, visto che non sapevo come occultarmi.
    “Ok Febh, ottima idea. Io resterò nei pressi dei Daimyo. Rimane il problema che se qualcuno ordina qualcosa rischio di dovermi allontanare per non far saltare la copertura. Tuttavia la gente è molta e così penso i camerieri. Fingerò fretta e non ascolterò la gente, così da restare tra la folla ad osservare il vecchio. Se qualcuno lo attacca credo che lo farò o dalla distanza oppure troverà un modo di avvicinarsi a lui. In qualsiasi caso, ho la tecnica adatta ad aiutarci.”
    Deciso ciò il tempo passò fino al momento della festa.

    […]


    Che festa caotica. Andavo avanti ed indietro, ignorando ordini, mormorando parole di scuse dicendo che mi avevano chiamato per una gigante ordinazione e che un altro collega avrebbe portato ciò che era richiesto. Quindi afferravo un altro cameriere, dicevo l' ordine velocemente e gli propinavo la stessa scusa, dicendo che avevo un grosso ordine da fare.
    Per l' occasione avevo assunto la forma di un cameriere piccolo, magrolino ed un po' brutto, scuro in viso e con i capelli neri appiccicosi. Un volto anonimo, il più anonimo che esistesse, qualcosa da dimenticare in fretta, insomma. E per questo, probabilmente la gente mi bistrattava più degli altri camerieri, facendomi venire più volte l' insano impulso di prenderli per la gola e sfondargliela senza troppi complimenti. Ma ragionevolmente sapevo trattenermi ed eseguivo mestamente il mio compito, senza perdere un attimo di vista il Daimyo.
    Mi persi l' arrivo dei primi due figli per andare in cucina e rafforzare la copertura prendendo un grosso vassoio pieni di frutta e posandolo sul tavolo di ricchi e ineducati signori.
    Sbuffai e mentre osservavo il Daimyo gridare contro un figlio qualcuno mi chiamò nuovamente. Alzai lo sguardo al cielo e sospirai.
    “Cameriere!” mi voltai verso l' uomo, un grasso nobile carico di gioielli e di cibo. Mi avvicinai sommessamente a lui, rimanendo a quindici metri quindi dal tavolo del Daimyo.
    “Portami dell' acqua!” disse sempre in maniera scostumata l' uomo. Annuii e mi allontanai quindi, dirigendomi verso le cucine.
    Ma in quel momento qualcosa accadde, qualcosa di spettacolare per gli occhi di qualsiasi uomo presente in quella sala. Io stesso rimasi piacevolmente imbambolato dinanzi a quella tracotante bellezza, osservando i movimenti fluidi dei corpi.
    Ma qualcosa mi disse che stavamo prendendo tutti un grosso abbaglio. Scossi la testa e mi avvicinai di corsa fino a trovarmi immerso nella folla a cinque metri da quello spettacolo inviato dal figlioletto malato.
    Malfidente, con tutte le ragioni di esserlo, composi due sigilli proprio due secondi prima che accadesse il caos. Mi chinai nello stesso istante in cui dai veli uscirono le spade, compnendo il terzo sigillo.
    In meno di un istante il chakra di Kaku attraversò la sala ponendosi dinanzi alle quattro ragazze. Quattro arti di terra fuoriuscirono dal terreno, tutti abbastanza veloci e pericolosi, ma incoltrollati. La mia unica decisione fu quella di dirigere un arto vero ciascuna delle danzatrici, tentando di bloccare le loro mani proprio quando stavano portando il colpo: non importava se erano più veloci, il fatto che stessero portando un altro attacco giocava a mio favore, mentre l' ultimo arto si sarebbe recato verso la danzatrice più vicina al Daimyo, cercando di bloccarla per la gamba di appoggio più stabile [Velocità arti di terra: 325]. Fatto ciò mi rialzai e mi portai in prima fila, prendendo con la mano sinistra un Chakram e con la destra tre Kunai. Con il chakram mirai a ferire la mano della danzatrice più vicina, quella bloccata eventualmente dall' arto di terra [1 Slot Azione][Forza e Velocità (+1 basso): 300->375], mentre i tre Kunai si diressero verso ognuna delle ragazze, cercando di ferirle alla schiena in modo tale da limitarne i movimenti [1 Slot Azione][Forza e Velocità (+1 basso): 300->375].
    Quindi, attesi eventuali sviluppi della vicenda, mentre ragionavo una cosa.
    Se Dafro era quello malaticcio ed insomma il più buono era assai facile che qualcuno avesse usato il suo nome ed il suo stemma per attaccare il padre e far ricadere i sospetti su di lui. Tuttavia qualcosa non quadrava, era una reazione spontanea viste le conseguenze.
    Forse Febh e Drake pensavano la stessa cosa, forse era davvero Darfo quello che aveva inviato quella mortale sorpresina.



    Informazioni generali

    Itai Nara, Genin-Energia Rossa.


    Stato fisico

    120/120 PV




    Stato mentale

    Allarmato

    Chakra rimanente

    200/250

    • Aumenti di Riserva:

    • Chakra utilizzato in questo turno:

      • Basso per potenziamento sul lancio dei Kunai
      • Basso per potenziamento sul lancio del chakram
      • Medio per l' utilizzo della tecnica avanzata -Goku no Tsuchi-





    • Chakra utilizzato nel totale:

      • ///











    Slot Azione -Difensivi-


    1. Slot Difensivo I

      • Azione:

      • Potenziamenti:

      • Danno subito:

    2. Slot Difensivo II


      • Azione:

      • Potenziamenti:

      • Danno subito:



    3. Slot Difensivo III


      • Azione:

      • Potenziamenti:

      • Danno subito:



    Slot Azione -Offensivi-


    1. Slot Offensivo I


      • Azione: Lancio di tre Kunai

      • Potenziamenti: + Basso in Forza, Velocità del lancio aumentata (300->375)

      • Danno potenziale: Non conosco la resistenza degli avversari, ergo il danno potenziale lo decide il QM .



    2. Slot Offensivo II


      • Azione: Lancio di un Chakram verso la donzella più vicina al Daimyo.

      • Potenziamenti: + Basso in Forza, Velocità del lancio aumentata (300->375)

      • Danno potenziale: Non conosco la resistenza degli avversari, ergo il danno potenziale lo decide il QM .
      farebbe una mezza leggera di danno, la cartabomba invece una medio-grave se presa completamente.



    3. Slot Offensivo III


      • Azione: ///

      • Potenziamenti:///

      • Danno potenziale: ///



    Tecniche usate

    Equipaggiamento


    • Kunai. (x6)

    • Chakram (x5)

    • Kage no Sori. (x1)

    • Tonico di recupero minore. (x1)

    • Tirapugni con lama (x1)

    • Sigaretta Esplosiva (X1)

    • Kunai con Falsa Cartabomba (X3)

    • Kunai con cartabomba (x1)

    • Accendino


    Off game


     
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  8. The_Drake
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    ~ Complotti di Famiglia ~ Post II ~ Festa Movimentata! ~



    Come ordine principale, Drake dovette presiedere la cucina, la sera successiva al colloquio con il Daymo.
    Travestito da cuoco, cioè tutto di bianco, con una bombetta in testa da chef e elegante nel resto, il giovane si aggirava per tutta l'immensa stanza per osservare l'operato dei cucinieri, in caso posassero veleni o cose strane.
    Dopo che inizarono ad arrivare i primi rumori dalla sala grande da ballo e del ricevimento, il giovane Jyakushin, si spostò verso il corridoio assegnato, così che avesse la visulae libera verso il loro obbiettivo da difendere e piotessse controllare i piatti uscenti.
    Non trovò discrepanze nei piatti che uscivano o altro, controllando più minuziosamente quelli diretti al tavolo del capo del castello: ovviamente fingendosi, principale controllore delle pietanze di corte; un titolo puramente inventato al momento.
    La serata comunque precdeva bene: Itai e Febh era posizionati attorno e dietro al Daymo, proteggendolo quindi da assalti nelle principali direzioni, e Drake dal lato più corto; avrebbero fatto sicuramente tutti in tempo a fermare aggressori da ogni parte.
    Nell'alto della sala, nei corridoi sovrastanti c'erano arceri tutti muniti di dardo a proteggere la folla e il loro padrone.
    Jo, rimase più volte ad osservare in alto verso costoro: non si fidava della presenza di così tante guardie, considerando, che potrebbero essere statre corrotte.


    § Fattostà che sembra filare tutto liscio stasera...può darsi che come avevo pensato qualcuno abbia scoperto della nostra presenza e che abbia cambiato idea sul dafarsi! §


    Mentre il giovane pensava questo, le porte si aprirono nuovamente, mostrando l'entrara non proprio regale del primo figlio del padrone di casa.
    Drake dalla sua distanza non riuscì a captare nulla delle parole dette dal Daymo al suo figlio, ma nemmeno gli fregava: ora sarebbero aumentate le pietanze in maniera considerevole, data l'arrivo di altre genti.
    Dopo poco comunque i portoni si riaprirono, facendo passare un messo o una persona che conr apidità si fece spazio fra le persone verso il Daymo.
    Questo parlò, dichiarandoa d alta voce che il figlio cagionevole del Daymo non sarebbe potuto venire a che aveva portato una sorpresa.


    CITAZIONE
    “ Mio signore, vostro figlio Darfo si scusa umilmente per la sua assenza.Purtroppo, come ben sapete, non ha mai goduto di buona salute e le sue condizioni non gli permettono di spostarsi...Per farsi scusare ha mandato da voi queste quattro splendide ragazze, affinchè ballino per voi e rallegrino la serata.”

    quattro danzatrici molto graziose si avviarono verso il centro della stanza iniziando a ballare davanti al posto di seduto del Daymo del castello: Drake comunque dovette controllare le pietanze per rimanerci incantato come l'intera sala.
    Una di esse venne presa, dal figlio pazzerello del Daymo e venne portata via per una stanza laterale: comuqnue troppo distante per essere seguita.
    Il giovane doveva rimanere nella sua posizione: gli attacchi potevano arrivare anche da di là.
    Poi nello sgomento generale, le tre danzatrici fecero uscire con una movimento veloce delle maniche un pugnale a testa.
    Una di esse spacc il tavolo davanti a sè, destando dal sonnò l'intera folla: Drake grazie alla sua vista potenziata riuscì a vedere l'intera scena senza problemi [Vista/Precisione: 450].
    In quell'istante febh uscì dal suo nascondiglio cercando di immobilizzare le tre ragazza con uno stratagemma del suo panno di chakra per l'occultamento.
    Nello stesso momento, deelle braccia di pietra uscirono dal terreno così da frenare le mani delle ragazze, cercando di bloccarne la fuga.


    § Interessante...Darfo essendo cagionevole...anche se non verificato, ha mandato dei Killer per fermare il gruppetto di danzatrici...magari ora lui è lontano mille miglia da qui e si sta nascondendo...ottimo piano, anche se ci sono dei buchi ovvi...ra tuti sanno o credono che sia lui il principale nemico del Daymo...perchè così in modo diretto!? §


    Comunque, lasciando il posto del cameriere, sentì urlare in modo sinistro dalle stanze laterali, dove il figlio che aveva portato via la ballerina si era diretto.
    Sapeva che Febh e Itai se la sarebbero cavata aggregiamente da soli, per cui prendendo una via laterale alla cucina si diresse verso la stanza di Kyuko.
    Passò dietro i corridoi rispetto al trono del Daymo, per poi uscire in mezzo alla folla, senza cercare di dare nell'occhio più di tanto.
    Arrivato nelle davanti alla porta del fattacciò la aprì a due mani spalancandone le ante conr apidità, scagliandosi rapidamente all'interno a passo cellerato...


    § Che cazzo sta succedendo!? §


    SPOILER (click to view)
    Stato Mentale & Fisico
    Illeso & Concentrato


    Caratteristiche

    Forza: 300
    Velocità: 300
    Resistenza: 300
    Vista/Precisione: 450


    Equipaggiamento

    10/10 Kunai
    10/10 Shuriken
    2/2 Fuuma Shuriken
    1/1 Bomba Fumogena
    1/1 Carta Bomba lv.I
    1/1 Tonico Recupero Minore
    1/1 Wakizashi

    Chakra Usato: Nessuno
    Chakra Rimasto: 96/96

    Energia & Grado: Genin - Rossa


    Edited by The_Drake - 26/1/2009, 10:57
     
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    Complotti di Famiglia



    Second Act 00.02
    ~ Cosa a tre ?



    “I rapporti con i miei figli?Formalmente siamo la famiglia migliore del mondo, ma sta di fatto che ognuno di loro abita nelle loro dimore distanti chilometri da qui...e poi queste lettere...”



    [...]



    L’azione delle danzatrici impiegò circa quattro secondi a far scatenare il putiferio.Urla, gemiti caos.Solo i ninja e le guardie si mostrarono in quel frangente impeccabili.Mentre le tre lame mortali cercavano il corpo del vecchio, Febh fu abbastanza rapido da tirare verso di se il Daimyo.Quello con un’espressione stupefatta sul viso, a mala pena capì quello che stava succedendo,il perché quelle ragazze lo stessero attaccando, chi lo stesse sottraendo ad una certa morte...
    Eppure non ne uscì indenne.Le tre lame tagliarono la sua carne sebbene le ferite che riportò sul busto non superarono , prese singolarmente, la gravità di una ferita leggera.Ben diverse furono le conseguenze dell’azione difensiva del chunin di Oto.Tirandolo verso il muro con quella velocità e quella forza lo fece sbattere contro il muro causandogli un dolore di media intensità...

    “Ahhhhh!”



    Se l’azione delle ragazze era fallita, al contrario si mostrò molto efficace quella del gruppo di shinobi.Le ragazze infatti, se da una parte avevano una velocità al di fuori del comune, non erano puoi così forti.Infatti non riusirono a reagire contemporaneamente all’azione di Itai e a quella di Febh.In breve si ritrovarono intrappolate e disarmate, e nonostante tentassero di divincolarsi non erano abbastanza forti.Certo, avrebbero potuto tentare qualcosa di complesso, attingendo al repertorio di tecniche, ciò nonostante in breve arrivarono le guardie del palazzo.Il numero superiore di quest’ultime garantì la cattura e Max potè liberarle dalla sua tecnica.
    Se su questo fronte la situazione era ormai conclusa, in un’altra parte della villa molto vicina era accaduto l’inevitabile.
    Nella sala grande , che adesso era improvvisamente silenziosa, si mosse all’improvviso il Daimyo.Spinto da chissà quale istinto non si curò delle catturate e andò dritto nella direzione dove si era sentito l’urlo.Con lui si sarebbero mossi non solo i nina, ma anche una buona parte delle guardie.Nell’ingombro generale avrebbero attraversato solo un paio di corridoi fino ad arrivare in una stanza.La scena era raccapricciante.
    La porta della stanza era aperta e gettava una luce nel corridoio buio.L’ombra di Drake, che prima di tutti era arrivato a controllare quello che era successo, si stagliava in mezzo a quel fascio luminoso. Nella camera era presente un letto giusto dirimpetto lo porta.Alla sinistra prendeva posto un divano e vari armadi che caratterizzavano anche il lato destro della stanza: arredamento standard.Apparte questo, nella stanza nulla era “consueto” ad incominciare dai tre cadaveri.
    Il corpo del principe era sollevato di circa un metro dal letto.Completamente esanime si accasciava su una di quelle lame in possesso delle danzatrici, arma che lo aveva trapassato da parte a parte e si era conficcata nel muro retrostante.Sotto di lui una scia di sangue involveva il muro e bagnava la parte superiore del letto.Proprio su questo era presente la ragazza e la guardia del principe.Se non fosse stato per le armi che avevano ancora in mano, e ovviamente per il fatto che fossero morti, si sarebbe potuto pensare che si stessero abbracciando.In realtà le spade trafiggevano i cuori di entrambi in un attacco probabilmente scagliato di sorpresa oppure simultaneamente.
    Entrambi gli uomini avevano i pantaloni slacciati...e la ragazza esibiva il seno completamente nudo.Questi due fattori, insieme agli altri della scena, lasciavano presagire una dinamica certa. A quanto sembrava la ragazza si era divertita dapprima un po’ con tutti e due, poi aveva portato il principe sul letto e lo aveva inchiodato alla parete.A questo la guardia del corpo sarebbe scattata e nella colluttazione i due si sarebbero colpiti a vicenda...
    Quando il Daimyo vide questo all’inizio rimase attonito, poi diede una serie di ordini che uscirono perentori dalla sua bocca.La stanza venne sigillata.Tutti gli ospiti furono mandati via.Calò un silenzio drammatico su quella reggia che fino ad un momento prima era un tripudio di sorrisi e di festa.In tutto questo il gruppo di Shinobi divenne spettatore.Infatti anche a loro vennero dati degli ordini e in questi non era contemplata l‘analisi della scena del delitto, e neppure l’interrogatorio delle ragazze.Furono mandati a riposare.Se nell’incontro precedente il Daimyo era risultato una persona lunatica, adesso sembrava più un pazzo...in fondo anche lui era rimasto sconcertato dalla morte del proprio figlio...

    [...]



    La mattina successiva il gruppo di ninja seppe che era stato indetto un consiglio regio straordinario al quale non erano stati invitati a partecipare.Del resto era logico: loro erano delle armi...le menti del regno erano da tutt’altra parte.Durò tutta la mattinata.Avvicinandosi alla porta avrebbero sentito al massimo delle urla...ma quello che dicevano era incomprensibile.
    Furono convocati nel primo pomeriggio.
    Quando arrivarono nell’ufficio del primo ministro lo trovarono nuovamente nei suoi abiti scuri.Davanti la sua scrivania c’erano tre sedie vuote ed una occupata da una ragazza.Aveva un caschetto di capelli corvini che le arrivavano fino alle spalle.Il volto era dolce e roseo sul quale si aprivano due zaffiri al posto degli occhi.Nel complesso era una venticinquenne affascinante.Non aveva molto seno, e le sue forme erono evidenziate dalla tuta aderente e marziale che portava.

    “ Signori questa è Temari Ryu.E’ a capo della nostra squadra investigativa speciale.”



    “ Piacere di conoscervi.E’ un onore per me conoscere ninja provenienti dai più potenti villaggi ninja del continente.”



    “ Vabè penserete dopo ai convenevoli...come sapete oggi c’è stato un consiglio regio speciale.La motivazione per la quale voi non ne avete fatto parte è perché le leggi del nostro paese ve lo proibiscono.Ugualmente per quanto riguarda gli interrogatori alle attentatrici e l’analisi della scena del crimine.Siccome è stata attentata la vita del nostro reggente e di suo figlio la cosa passa direttamente all’unita che Temari controlla.Sarà lei a informarvi di quello che hanno scoperto.”



    La ragazza guardò con sguardo penetrante i ninja.

    “ Per quanto riguarda le ragazze siamo riusciti a ricavare ben poco.In primo luogo perché due di esse avevano in bocca una specie di capsula con del veleno e sono riuscite a togliersi la vita.L’ultima , per un colpo di fortuna, è stata trovata priva di questa capsula che probabilmente deve aver perso nella colluttazione con una guardia durante il trasferimento in cella.Non ne abbiamo ricavato tanto del resto. A quanto apre l’incarico è arrivato loro per terzi .Nella lettera si citava il nome di Darfo e il suo simbolo.Ciò nonostante pensiamo che possa anche trattarsi di una montatura.Infatti gli indizi su Darfo, sebbene presenti, potrebbero essere stati messi lì apposta.Per quanto riguarda invece la morte del principe Yoshi è qualcosa di molo grave.La scena è tutta lì. L’assassinio del principe però è qualcosa ch non avevamo previsto..”



    Si interruppe e continuò il primo ministro:

    “Esatto. Pensavamo che potessero attentare solo alla vita del padre, non che si scannassero anche tra di loro,almeno non in questa fase.Questo se da una parte riduce i sospetti a due, dall’altro impone..come dire...vabè ve la faccio chiara!Il Daimyo è sconvolto dalla morte del figlio.Non crede che sia stato Darfo, ma neppure può dubitare alla cieca di Kyuko, che tra l’altro se ne andato stamattina presto in quanto doveva sbrigare affari urgenti.Quindi è stato deciso che vi recherete nelle abitazioni di quest’ultimo ad indagare.Se non troverete nulla vi dovrete dirigere da Darfo nei confini settentrionali.E’ stato inoltre disposto che Temari vi accompagni, sia come guida che come supporto...”



    Prima di concludere permise che gli venissero fatte delle domande.Poi li avrebbe congedati dicendo che la partenza era prevista per le sei del pomeriggio, ovvero solo tre ore dopo.

    [...]



    Temari era una ragazza di poche parole ma fondamentalmente buona...almeno questo era quello che i ninja avrebbero potuto capire se avessero intavolato una discussione con lei .Da parte sua la ragazza avrebbe raccontato brevemente della sua esperienza.Aveva ricevuto una modesta educazione njnja ma ben presto si era dedicata alla sviluppo della parte strategica e in pochi anni era arrivata a capo della sezione speciale dei Daimyo, un ruolo che ricopriva con devozione ed orgoglio.Avrebbe risposto a qualsiasi domanda durante la passeggiata che li stava portando ad occidente.A Febh , che intanto era diventato capogruppo, sarebbe spettato il compito di gestire le pause e il gruppo in generale.Contando infatti che sarebbero arrivati circa quattro ore dopo, tenendo un passo molto sostenuto, una pausa era quanto meno necessaria.Fin dall’inizio Temari si sarebbe mostrata disponibilissima a collaborare chiedendo espressamente, dato che probabilmente avrebbero trascorso tanto tempo insieme, contassero anche lei per i turni di guardia: era veramente una ragazza entusiasta, quando parlava.
    Ai piedi dei ninja intanto si apriva una mesta pianura che le tenebra stavano gettando completamente nell’oscurità tingendo ogni cosa di un colore grigiastro.
    Come detto il viaggio non fu particolarmente lungo, ciò nonostante quando videro la dimora di Kyuko li investì una sensazione piacevole.La casa di quest’ultimo era meno sfarzosa di quella del padre ma paradossalmente più grande.Infatti se il Daimyo viveva in un palazzo, il principe viveva in un vero e proprio castello completo di torri, fossati, cinta murarie e un piccolo borgo che nasceva tutt’intorno.

    “ Il principe ha desiderato questa dimora raggiunta la maggiore età e da qualche anno vive stabilmente qui.Controlla tutte le terre nelle immediate vicinanze e ,sebbene dipenda dal Daimyo, ha una certa autorità ed autonomia...”



    Il borgo era ben mantenuto e sembrava che la maggior parte delle persone godesse di una buona condizione economica: a quanto pareva Kyuko aveva preso del padre in questo senso.

    “ Ci dirigeremo direttamente dal principe...fate parlare prima me...”



    Detto questo sarebbero andati dritti dritti al cancello principale e, sorpassato il breve ponte, ad un grosso portone di quercia borchiato. Qui, dove prendevano posto due guardie, la ragazza si fece annunciare.
     
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    Difesa solita. Cattura efficace. Omicidio inaspettato.

    Tutti gli ingredienti per una festa ben riuscita, insomma. Dal terreno il Kiriano richiamò delle specie di catene che immobilizzarono quelle danzatrici sfuggite al telo, e le guardie ne ebbero poi ragione senza grossi problemi. Il vecchio purtroppo era stato ferito ma non era nulla che non si potesse trattare senza grossi problemi. L'unico inconveniente erano i tre cadaveri, non proprio un belvedere, che adornavano la sala grande.

    image
    Ecco...questo non era esattamente previsto..

    Una scena facilmente leggibile. Un "servizietto" come diversivo, poi si era passati alla penetrazione, anche se decisamente diversa dai metodi canonici...e certamente meno divertente. Il vecchio, dopo un attimo di shock prese a sbraitare ordini qua e là. La maledizione del Leader.


    Quando ordinò l'allontanamento degli Shinobi Febh fece per protestare Come sarebbe? Andiamo è palese che quelle là volessero ammazzarla, dovremmo essere noi a interrogarle! Allo stesso modo era palese che quell'inaspettato omicidio aveva a che vedere con la questione, ma per quanto parlasse, lo Yakushi non ebbe seguito e venne congedato insieme ai compagni.

    Fumante di rabbia lo Shinobi si diresse a capo chino verso i suoi alloggi, camminando a passo spedito e con le mani nelle tasche. Non solo mi tocca lavorare e fare il capo, ma devo pure sorbirmi un vecchio bacucco come se fossi a Palazzo! Questo è veramente il colmo!

    Non avrebbe parlato durante tutto il tragitto, troppo di cattivo umore, e avrebbe letteralmente strappato di mano una sigaretta accesa a una delle guardie. Entrato nella stanza che gli era stata assegnata assieme ai compagni, si lasciò cadere su una poltroncina sbattendo i piedi con violenza sul tavolino davanti, mandando in frantumi diversi bicchieri e bottiglie. Merda!

    Portò la sigaretta alla bocca e inspirò profondamente. Salvo poi esibirsi in uno o due minuti di accessi di tosse e conati. Non aveva mai provato a fumare prima. Ritrovato un briciolo di dignità, come se non fosse successo nulla spense il mozzicone in un posacenere, dicendo: Questa sigaretta era sicuramente difettosa....dannate merci di importazione! Quindi portò indietro il busto, guardando i compagni E quel vecchio mi da veramente sui nervi...mi sembra quasi di essere a casa!

    image



    Avrebbe chiesto ai due se avessero notato cose strane, ma già immaginava delle risposte negative. Non restava che aspettare che il vecchio li mandasse a chiamare.

    [...]

    Una ragazzina a capo delle investigazioni?...oddio, in quanto ninja a malapena ventene dubito di essere in posizione di giudicare.... Colto da questi pensieri, Febh non prestò molto ascolto al discorso iniziale del primo ministro, senza contare che quel tipo gli stava notevolmente sulle scatole.

    La tipa prese a spiegare. Nessuna informazione utile. Una gioia sopraffina. E le assunzioni del primo ministro gli fecero venire un vago senso di fastidio al collo, tanto che dovette replicare Già...riduce i sospetti a due....e al contempo riduce di uno il numero dei possibili eredi. Non avrebbe dato ulteriori spiegazioni riguardo questa affermazione. A quei due avrebbe chiesto informazioni sulle ragazze, chiedendo se erano sicari autonomi o facessero capo a qualche organizzazione più grande (non si poteva mai sapere) ed ancora chiese comunque una mappa della regione, così da essere agevolati nel caso fosse stato necessario dividersi o inseguire qualcuno.

    L'idea che la tizia li seguisse non gli andava molto a genio, ma dopotutto poteva essere un contatto importante. E poi era carina.

    [...]

    Nelle tre ore successive, in attesa della partenza, Febh avrebbe (salvo impedimenti) fatto il giro del palazzo, chiacchierando con la servitù (e cercando di scroccare del cibo in cucina). Il suo obbiettivo erano i pettegolezzi. Puri e semplici.

    Domande sulle storie che giravano per i corridoi, su qualunque cosa. Quasi certamente la morte del principe sarebbe stata sulla bocca di tutti, e dunque era probabile che anche le voci su di lui fossero amplificate. E febh necessitava di tutto, dalle storie di quando era giovane a eventuali scandali o chissà cos'altro, e ovviamente anche nozioni sugli altri fratelli non avrebbero fatto male

    Sperava che anche i compagni usassero bene quel tempo che era stato loro concesso.

    [...]


    Febh meditò di fare il viaggio via lucertola, avrebbero risparmiato tempo e fatica...ma allo stesso tempo avrebbero reso nota la loro posizione..non si poteva correre per un borgo abitato in groppa a un varano di cinque metri in fondo.

    E dopotutto il tragitto era breve, appena quattro ore. Lo Yakushi propose una pausa di un'ora e mezzo grosso modo a metà tragitto, possibilmente vicino a un fiume o magari a un luogo fresco (basandosi sulla mappa). Era notte, ma non per questo ci sarebbe stato bisogno di dormire, quindi disse a Temari che non c'era bisogno di turni di guardia. Lui perlomeno sarebbe rimasto vigile, ma se lei avesse voluto fargli compagnia almeno per un poco lui avrebbe apprezzato. Ai compagni disse pure di rilassarsi, e anche farsi una dormita se volevano, come a sottintendere che voleva restare solo con la ragazza.

    Era stata addestrata in parte come ninja, ed era una stratega. Tanto di cappello, sicuramente, ma dopo qualche aneddotto sui vecchi di palazzo Yakushi, il ninja di Oto si fece più serio. Quindi chiese Ho una domanda che mi frulla da un pò nel cervello... Dopo una breve pausa riprese. Riguarda i principi. E' solo una domanda su quei tre....
    Altra pausa. Chi sarebbe la seconda scelta se morissero?

    image



    Lo chiedo a te perchè nella tu posizione hai di certo tutte le informazioni del caso. Concluse.

    Quanto al riposo, con la sua naturale resistenza alla fatica, quel solo stare fermo senza grandi sforzi sarebbe stato più che sufficiente.

    [...]

    Arrivati a palazzo, Febh lasciò fare alla ragazza, comunque all'erta, visto che erano in un possibile "territorio nemico".
     
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    Quell' urlo quasi non avevo sentito. Mi ero accorto che qualcosa stava accadendo solamente quando vidi un grande numero di persone muoversi verso un' altra stanza. Sciolsi la Henge che mi teneva trasformato in quel ridicolo cameriere, tanto ormai tutti avevano capito che non lo ero, e mi avvicinai agli altri.
    La scena che mi si presentò in quella stanza fu abbastanza raccapricciante. Il Yoshi era contro il muro, infilzato così come la ragazza in una maniera non troppo dissimile ad un animale. E poi la guardia che sembrava quasi amoreggiare con la danzatrice. Tutti morti, tutti uccisi a vicenda.
    La dinamica era chiara, sarebbe stata chiara anche ad uno stupido. Ma c' era qualcosa che non quadrava.
    Perché in tutta quella storia non erano i tra fratelli a dover morire.


    […]



    Eravamo stati cacciati via malamente ed ora attendavamo nuovi ordini. Nell' attesa Febh, nervoso com' era ovvio, si lasciò andare a quella che sarebbe stata una fumata rilassante, esibendosi invece in quella che compresi subito essere inesperienza nel campo.
    Sorrisi quindi alle sue parole, prendendo dalla mia sacca le mie di sigarette ed accendendomene una, silenziosamente, fumandola con una lentezza assurda.
    “Anche a casa tua sono tutti vecchi e nevrotici?” chiesi a Febh ascoltando la sua considerazione sul vecchio.
    Mi fermai un attimo, ripensando alla scena del crimine appena vista. Aveva dell' incredibile a dire il vero, ma forse la mia supposizione poteva ritenersi corretta.
    “Se ci si pensa un attimo, la morte di Yoshi non è stata voluta. Quella ballerina era li per uccidere il Daimyo. Ma se l' assassino era sicuro che gli ormoni di Yoshi l' avrebbero portato a perdersi tra le grazie di una di quelle? Se l' avesse calcolato?”
    Non terminai la frase dandomi una riposta che sarebbe stata ovvia. Se quella cosa era stata calcolata allora lo scenario della missione cambiava. E non di poco.


    […]


    Il giorno dopo fu cpnvocato un consiglio straordinario. Noi non fummo invitati e la cosa non mi fece piacere, anche se era sensata. Avevo paura delle decisioni politiche, sapevo fin troppo bene che non pensavano alle persone ma al guadagno.
    Temevo che ci usassero in maniera sconsiderata. Poco dopo fummo chiamati.
    Dovevamo andare nell' ufficio del primo ministro. Ci dirigemmo li e quando entrammo trovammo l' austero uomo con una donna molto bella.
    “Salve.” dissi per salutare educatamente, mentre, senza poter dire null' altro la donna ci fu presentata dall' uomo.
    Si chiamava Temari Ryu.
    Subito, quasi quei pochi secondi di educazione necessari a conoscersi fossero troppo preziosi per essere spesi a futili parole, il primo ministro parlò spiegandoci la situazione con l' aiuto di Temari.
    I miei sospetti furono confermati, il fatto che Yoshi fosse ucciso non quadrava con la situazione poco felice che c' era in quel momento.
    Annuii alle parole del primo ministro, a quanto pareva sarebbe stata più difficile del previsto.

    [...]


    Il viaggio fu molto, molto tranquillo Temari era molto socievole come persona ed era assai evidente che a Febh stesse molto simpatica. Il viaggio proseguiva tranquillo e quando si fece buio, a metà strada, Febh ci disse che potevamo riposare.
    Cercai un albero nelle vicinanze e mi stesi li sotto, poggiando la schiena contro il tronco e socchiudendo gli occhi.
    Non era stanchissimo, non riuscii a dormire. Ebbi solamente un quantomai simpatico scambio di opinioni con un certo demone millenario che albergava dentro di me.
    “Moccioso, di nuovo quello li è?”
    “Si e vedi di non rompere. Non ho intenzione di chiederti aiuto durante questa missione”
    Mphahahaha... non farmi ridere. Non sai cosa potrai trovare! Inoltre quell' otese non mi sembra che l' ultima volta ci siamo andati leggeri.”
    “E' vero brutto testone. Per questo gradirei che se non in casi di estrema necessità, tu restassi a nanna.”
    Testone lo dici a quella puttanella che ti sei portato a casa. Lo so già, verrai a chiedermi il mio aiuto, moccioso.”
    “Crepa stronzo.”
    “Non prima di te.”

    […]



    Dopo un paio di ore di viaggio dopo la sosta giungemmo al castello di Kyuko. Una volta giunti li restammo tutti in silenzio. Doveva parlare prima Temari, così aveva detto lei.
    E sicuramente, vista la situazione, sarebbe stato meglio sentirla.


     
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  12. The_Drake
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    ~ Complotti di Famiglia ~ Post III ~ Piccolo Viaggio ~



    Drake rimase abbastanza scioccato su quello che la scena gli mostrava dinnanzi ai suoi occhi: un'omicidio bello e buono del principe saltarellino, con più di un'orgia premeditata.
    Lo Jyakushin venne quasi subito raggiunto dagli altri partecipanti della sala e dai suoi compagni di missione: che però vennero stranamente mandati con furore nelle stanze.
    Stranamente il Daymo non si fidava ancora delgi shinobi dell'accademia, nemmeno per un'analisi di un'omicidio.


    § Bel casino è successo qua dentro... §


    Drake senza opporre resistenza o altro, si diresse nelle sue stanze, riposando il corpo, aspettando il giorno seguente, sicuro che qualcosa sarebbe successo ugualmente.
    Difatti l'indomani mattina, vennero a sapere, l'intero gruppo, che erano stati chiamati per un consiglio generale dopo i fatti della notte precedente.
    Vennero spediti dal primo ministro, che non aspettava soli il gruppetto di ninja: anche un'altra figura era seduta con lui nel suo ufficio.
    Una donna con vesti marziali, capelli neri e con occhi chiari e sgargianti.
    Jo, comunque non ci fece molto caso, dato che la conversazione iniziò immediatamente e quindi anche le presentazioni.


    - Piacere... -


    Poche parole per l'incappucciato perenne Drake, che anche davanti al primo ministro si era portato completamente vestito da battaglia: mantello e cappello compresi, i quali lo ricoprivano quasi per intero.
    Comunque, dopo qualche delucidazione sull'accaduto e sull'interrogazioni delle killer in gonnella, la missione era stata assegnata: investigazione a palazzo di uno dei figli del re.
    Lo Jyakushin, avrebbe forse potuto rendersi più utle nelle ricerche, meglio della sera precedente, considerando che l'uncio sforzo fù quello di aprire una porta.
    Ma ovviamente tutti gli sforzi vennero a mancare quando saliti sulla carrozza, il giovane preso da un'attacoc di sonno, crollò sulla poltrona, passando l'andata completamente buttato su un finaco della carrozza, nel vetro, a dormire tranquillamente: forse non tutti si accorsero dell'evento, dato che il capello enorme non venen tolto nemmeno nel emzzo di tarsporto.


    § Ma che cazzo... §


    Si svegliò poco dopo l'annuncio delle guardie davanti al palazzo del principe: notò che aveva uno stile più o meno rassomigliante a quello del padre, anche con migliorie sparse qua e là.
    Comunque, tralasciando i particolari insensati, il ragazzo si strofinò l'occhio, quello non coperto dalla benda, e stiracchiandosi, cercò di concentrarsi il più possibile: doveva rendersi utile stavolta.


    § Cerchiamo di non fare cazzate Drake... §
     
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    Complotti di Famiglia



    Third Act 00.03
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    Come si confà ad un leader Febh cercò di ottenere quante più informazioni possibile sul deceduto principe.Ci aveva visto giusto.Non c’era inserviente o domestico che non parlasse d’altro e c’erano molte lingue facili da sciogliersi.Intrattenendosi qualche minuto con un aiuto cucina e una cameriera, sgranocchiando qualche mela, avrebbe sentito:

    “Mah...il principe Yoshi, pace all’anima sua, è sempre stato un caratterino piccante.Sempre appresso alle gonne delle donne.Il padrone ci stava sempre male e non c‘era occasione che non lo rimproverasse.Però una donna lo capisce: quel povero padre lo amava profondamente.Per esempio mi ricordo di una volta che il principino si era messo in testa di voler fare il ninja ed era scappato di casa...poteva avere dodici anni e stette via due mesi...il padrone era stralunato dalla mattina alla sera.Ovviamente quando il piccolo è tornato, dopo aver sperso tutti i soldi, è rimasto in punzione per molto tempo...ah i ragazzi...ma lei è un ninja vero?”



    In sostanza tutte le persone con le quali Febh parlò avrebbero confermato la personalità egocentrica del l’ex principe, raccontando vari aneddoti come quello precedente.Piccoli scandali che lo rendevano in definitiva un unicum...

    [...]



    CITAZIONE

    “Chi sarebbe la seconda scelta se morissero?”


    La ragazza dai capelli corvini ,che era seduta accanto a Febh, spostò una treccia che le era arrivata davanti gli occhi dietro l’orecchio e compose la faccia in un’espressione tra il serio e il pensieroso.

    “ Beh se tutti e tre i principi morissero, toccherebbe al Daimyo scegliere.E se non sbaglio mi sembra che questa scelta l’abbia già fatta da tempo.In effetti è anche logico: non potendo passare il suo scettro ai figli aveva già pensato ad una persona.Se non vado sbagliato il prediletto è un certo Burgeir che amministra alcuni appezzamenti al sud del regno del Daimyo e sta ottenendo grandi risultati...”



    Avrebbe quindi cambiato espressione lasciando trasparire dal suo volto la spensieratezza, non che bellezza, della sua giovane età.

    “Forza ci vuole ancora tempo perché la pausa finisca.Cosa mi racconti di te...di voi?Siete ninja avrete sicuramente tante avventure fantastiche da raccontarmi”



    [...]



    Entrati nella possente dimora del principe, Temari scomparve con un tizio che aveva il compito di far accomodare gli ospiti.Tornò cinque minuti dopo con un’aria sconsolata.

    “C’era da aspettarselo.Il principe sta a nanna...se volgiamo parlare con lui dobbiamo aspettare domattina.Hanno detto che ci prepareranno delle camere.”



    Infatti poco dopo il quartetto venne portato poco distante, dove delle porte in legno si aprivano su delle stanze.Ovviamente a Temari fu assegnata una camera a parte...

    [...]



    BUM BUM BUM



    Forti colpi si abbatterono contro la vostra porta.

    “ Sveglia!!!!!Siamo sotto attacco!!!!”



    Usciti avrebbero trovato Temari tutta trafilata che respirava affannata.Prima che loro chiedessero qualsiasi cosa lei avrebbe detto a macchinetta:

    “Hanno fatto irruzione dalla sala maggiore.Sono in tre ed è probabile che vogliano uccidere il principe.Subito dovete fermarli io devo trovare Kyuko e metterlo al sicuro!!”



    Dopo aver dato istruzioni per trovare la sala maggiore, la ragazza sarebbe sparita per compiere la sua missione.Anche gli shinobi avrebbero dovuto muoversi...

    [...]



    La sala maggiore ricordava la stessa stanza dove il Daimyo aveva il suo scranno.Era una sala molto lunga ,circa una trentina di metri.Due file di colonne mastodontiche( diametro due metri, altezza dieci) individuavano un corridoio centrale attraversato da un lungo tappeto rosso.Sulle colonne c’erano delle aste ognuna con il vessillo del principe: la nota spada.
    Ad un capo del tappeto c’era il “trono” dal’altro invece c’era una finetra spalancata, o per meglio dire distrutta.Da lì erano entrati gli invasori.Su questo non c’era dubbio per il fatto che erano ancora lì bloccati da un manipolo di cinque sei uomini che li stavano fermando senza però riuscirci.Quando gli shinobi arrivarono, infatti , l’ultimo uomo era stato abbattuto da quelle che sembravano wakizashi di due dei tre intrusi.L’ultimo, incappucciato, dietro di loro, poi fece un cenno con le dita...immediatamente i due shinobi, probabilmente due suoi sottoposti, scattarono verso le pareti esterne della sala, oltre le colonne, per imboccare delle porte che prendevano posto lì vicino.La loro velocità era sostenuta(300) inoltre per il fatto che le porte erano più vicine a loro che non agli shnobi, questi ultimi non avrebbero potuto bloccarli, ma al massimo inseguirli.Del resto proprio questa era l’unica cosa giusta da fare.Se infatti quelli erano venuti per uccidere il principe, non potevano lasciarli sfuggire: Temari infatti non sarebbe mai bastata contro di loro.
    Intanto lo shinobi incappucciato stava immobile guardando gli avversari.Solo allora avrebbero notato come le sue forme sotto il mantello fossero”strane”.Il perchè però si sarebbe rivelato immediatamente.
    L’uomo cacciò da sotto il mantello le sue lunghe mani bianche.Queste ebbero uno spasmo e da sotto il mantello partirono delle cose.
    Avevano una forma vagamente umanoide, ma era evidente che fossero più simili a pupazzi che esseri umani .Volavano a qualche centimetro da terra ed erano vestiti di lunghi stracci sbrindellati di color nero.
    Le due marionette sarebbero volate parallele per poi divergere leggermente a quindici metri( contate la vostra posizione a venti metri dal marionettista).
    Siccome la marionetta a destra era più veloce ( 375, l’altra 300) arrivò un po’ più avanzata rispetto al suo doppio, dopo di che alzò l’arto destro che si aprì all’altezza del gomito e sparò una palla di materiale oscuro verso lo shinobi che sarebbe rimasto a fronteggiare il “capo dei tre”.
    La pallina sarebbe esplosa(pot 40) creando una modesta nube di fumo.Siccome era stata lanciata con traiettoria leggermente a destra del bersglio , implicitamente lo si spingeva a scansarsi nella direzione opposta.Lì, infatti, c’era l’altra marionetta, che in un fuoco incrociato sparò proiettili dall’attaccature delle mani, che si erano staccate lasciando intravedere dei fori profondi.Da questi uscì una selva di shuriken, pari a sedici, mirante tra testa busto e gambe.Inoltre un occhio attento avrebbe notato come su di questi c’era versato un liquido sospetto:
    CITAZIONE

    Veleno dannoso: Necessita di 3 Turni per attivarsi. Al 4° turno si subisce una singola ferita Leggera. Il tempo di azione non può essere prolungato


    [...]



    Chi avesse seguito l’invasore sparito nella porta alla loro destra, avrebbe dovuto inseguirlo per solo un manciata di secondi.Dopo due o tre corridoi che sembrava di averlo perso, lo shinobi sarebbe arrivato in una sala modesta caratterizzata da diversi tavoli con relative sedie.Sembrava una sala di lettura, dal soffitto molto alto( circa sei metri).Il pericolo sarebbe arrivato alle spalle.Infatti sarebbe servito un udito almeno potenziato per aver come minimo coscienza che c’era qualcosa ch non andava.Infatti l’avversario si era posizionato esattamente sopra la porta,a cinque metri di altezza mantenendosi con il chakra adesivo attaccato sul muro.Aveva in mano una specie di arco, ma quello sembrava fatto d’aria.Il cecchino avrebbe colpito appena lo sfortunato shinobi fosse entrato nella stanza, cercando di colpire alla testa, oppure dietro le spalle, al cuore, comunque mentre il bersaglio stava di spalle.Le tre frecce,anch’esse d’aria avevano una buona potenza(15) e velocità[potenza][300].

    [...]



    L’ultimo fuggitivo avrebbe invece percorso sempre a velocità sostenuta il corridoio che aveva imboccato.Dopo venticinque metri di corridoio dritto e senza uscite si sarebbe voltato, sfilando contemporaneamente da dietro la schiena un grosso ventaglio.Un fluido e rapito movimento avrebbe portato il ventaglio ad aprirsi, mentre l’aria all’interno del corridoio si faceva ostile[vel 300]:
    CITAZIONE

    Tecnica del ventaglio
    Villaggio: Sabbia
    Posizioni magiche: Nessuna
    Descrizione:Il ventaglio ha tre punti viola sulla sua superfice. In base all'apertura del ventaglio, questa tecnica riesce a respingere differenti tipi di arma.
    Tipo: Taijutsu
    Terza stella:Il finale "spettacolare" di questa tecnica di Taijutsu. Dispiegando il ventaglio, il ninja lo agita per crare raffiche di vento massicce in grado di deviare ogni arma che venga lanciata contro il ninja durante il turno, posto che sia in grado di vederle, la forza del vento sarà tale da riuscire a deviare anche tecniche elementali aventi un consumo pari a MedioAlto. Le armi deflesse vengono scagliate verso il basso. Inoltre il vento prodotto col ventaglio può essere concentrato contro una singola persona sospesa in aria, ad esempio mentre salta, spingendola indietro fino a nove metri e infliggendogli danni da taglio di entità media. In alternativa può essere usata contro un normale bersaglio a terra o un oggetto inanimato, a cui infliggerà una ferita medio-leggera da abrasioni spingendolo indietro di quattro metri. L'uso offensivo della tecnica preclude quello difensivo per quel round. Il vento prodotto dal ventaglio si spande in un cono lungo 12 metri e ampio 12 metri all'estremità.


    Date le dimensioni ristrette del corridoio e la mancanza di uscite, la schivata era semplicemente impossible.
    Sfruttando l’effetto del ventaglio il ninja avrebbe provato ad allontanarsi per perseguire il suo scopo.


     
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    Burgeir, eh? Sembra il nome di una catena di fast-food...Commentò ad alta voce, ma i suoi pensieri erano altrove. Un amministratore del Sud. Se lui era il prescelto del Daimyo e lo sapeva, allora non aveva motivo per voler uccidere i tre principi...ma se non era a conoscenza delle scelte del vecchiaccio...forse avrebbe potuto voler dare una mano alla fortuna, contando sul suo buon operato o magari su pettegolezzi e voci di corridoio.

    Era un pò troppo contorto come ragionamento. Per ora era megli fermarsi a quello che si aveva davanti: i Figli del Daimyo. Le parole di Temari lo riportarono alla realtà dai suoi ragionamenti, quindi sorridendo diede il via a ul racconto di una rocambolesca missione in una miniera meridionale, dove da solo aveva salvato decine e decine di poveretti tenuti schiavi da una banda di briganti.

    Certo, aveva due alleati, ma erano stati perlopiù figure di contorno..uno dei due si era persino fatto catturare ed era stato necessario salvarlo combattendo contro un enorme ragno umanoide!

    Probabilmente a un otese a caso in quel momento sarebbero fischiate le orecchie.

    Piuttosto chiese dopo aver raccontato degli orribili disegni dell'altro comagno di squadra riguardo ai piani d'azione (quando si dire "rielaborazione dei fatti" ) Ho sentito dire in giro che il defunto ha avuto dei brevi trascorsi come shinobi. Si scoprì poi a quale villaggio o gruppo si affiliò? O sono solo chiacchere?

    [...]

    Vennero messi a nanna. Non che un letto fosse poco allettante. Anzi, in quel momento dormire era un'ottima opzione. Ma farlo in casa di uno che si era venuti a interrogare perchè sospettato di fratricidio...beh..un pò meno. Lasciati soli nella stanza, gli shinobi non potevano che adattarsi. A porta chiusa, Febh sbuffò..indispettito, prima di voltarsi verso i compagni e dire:

    Ed ecco che ci tocca aspettare di nuovo....bah..comunque..non abbiamo avuto modo di parlare molto ieri...voi avete scoperto qualcosa per caso prima della partenza? O ricordate qualcosa di particolare sul ballo..magari qualcuno che è andato via...o altri dettagli?

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    Si sedette su una poltrona, nella stanza che era stata assegnata loro. Manderò le mie lucertole in ricognizione...ma voi tenete gli occhi aperti. Portò indietro la schiena, appoggiandosi meglio allo schienale. Non mi piace tutto questo..a voi? Sbuffò..era quasi certamente una domanda retorica..quindi spiegò il piano d'azione che voleva mettere in atto.: Con le lucertole dovrei riuscire a procurarmi una mappa del posto in un'oretta circa..poi ne lascerò una a guardia della porta..un'altra seguirà Temari e l'ultima, se possibile, la manderò a controllare il principe..o almeno la sua stanza. Sono creature di piccole dimensioni...non daranno nell'occhio...ma non combatteranno nemmeno...semplicemente ci verranno ad avvisare. Quindi date sempre uno sguardo al soffitto, potreste vederle che corrono a cercarci.

    Un sigillo e una goccia di sangue portarono le tre piccole lucertole da ricognizione nella stanza. Ssalhuey, Ssaldewey e Ssallouie. Tre piccoli di lucertola, decisamente fastidiosi. Iniziarono subito a girare per la stanza, curiosando, senza un ordine definito, tanto che febh dovette gettarsi all'inseguimento dei piccoli rettili...e se i compagni non lo avessero aiutato ci avrebbe messo un bel pò, perchè i tre bastardi sapevano nascondersi benissimo nei luoghi più impensati!

    In un modo o nell'altro però riuscì a sistemarli e mandarli in esplorazione. Salvo imprevisti, avrebbe avuto la mappa nel giro di un'ora, e la avrebbe fornita a Drake e Itai sotto forma di carte ninja. Poi avrebbe mandato le lucertole a far la guardia alla stanza del nobile, a quella di Temari e poi alla loro, subito sopra la porta all'esterno. Solo allora si sarebbe messo a dormire, pur avendo riposato un poco sul letto nel mentre

    [...]

    BUM BUM BUM

    Eh? Che? Yasu, cosa? Sbottò, svegliato dal rumore. Si era ripromesso di non addormentarsi troppo profondamente, così da essere pronto a reagire..ma forse la stanchezza aveva pesato fin troppo. Si rese persino conto di essere crollato con gli occhiali ancora addosso, e come risultato aveva una gradevole maschera rossa sul viso.

    Realizzato infine di non essere a casa propria, il Chunin scrollò la testa, accorrendo all'esterno con uno sbadiglio. Irruzione. Uccidere il principe... Impiegò qualche istante per comprendere. COME SAREBBE IRRUZIONE???? MERDA! Svegio di botto, con un gesto intimò ad entrambe le lucertole di seguire Temari, quando quella scappò via. Non combatteranno..ma meglio di niente..non credo possiamo permetterci di seguirla. Poi ai compagni. Spero abbiate bene in testa la mappa che vi ho dato.

    [...]

    Troppo tardi per salvare le guardie, ma non abbastanza per perdere di vista i nemici. Due scattarono via all'ordine di quello che doveva essere il capo. Ma lui rimase. Probabilmente contava di poter tenere a bada tutti e tre gli shinobi da solo. Povero idiota.

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    Al tizio bozzuto penso io. Voi andate dietro agli altri due Mormorò ai compagni. Se Quello si credeva abbastanza forte da bloccare tre shinobi, sarebbe stato divertente abbattere il suo Ego. E se osate tornare morti vi resuscito e poi vi ammazzo io! Sono stato chiaro?

    Quelli andarono, al nemico avrebbe pensato lui. Il suo attacco non tardò ad arrivare, con i bozzi sotto il lungo mantello che vennero sparati letteralmente in avanti. Bambole? Ebbe un flashback del vecchio compagno di corso: Tsukura. Ma le sue marionette erano solo un Hobby, dopotutto. Qua doveva esserci qualcosa di differente. In ogni caso si preparò a contrastarle mentre i compagni cercavano di guadagnare le uscite.

    La bambola più vicina, aprendo il braccio gettò una piccola sfera rotonda Meccanismi segreti? Pensò lo Yakushi mentre scattava lateralmente, sulla destra, gettando al contempo uno spiedo contro la piccola sfera [Bassissimo]. Fortunatamente tutti i suoi abiti a maniche lunghe condividevano le proprietà della maglia del prestigiatore, dunque avevano una riserva di armi nascoste.

    La sfera esplose al contatto, senza che il raggio della deflagrazione lo raggiungesse, mentre l'altra marionetta disarticolava le mani, originando uno stormo di Shuriken. Preso in controtempo, Febh sarebbe stato quasi raggiunto mentre toccava terra dopo lo scatto precedente, dunque non c'era tempo da perdere. Impastando appositamente il chakra in maniera anomala, ottenne una spinta notevole, anche se il pavimento ne venne un poco incrinato. Al contempo portò del chakra ai muscoli delle gambe, per accelerare ulteriormente il balzo [1/2 Basso]

    Si gettò all'indietro, cadendo a terra, ma evitando l'acciaio completamente. L'impatto al suolo fu una cosa da nulla, per uno con la sua capacità di incassare, e praticamente non lo sentì. Anzi, con una agile capriola si rimise dritto, anche se accovacciato. Due contro uno. Non molto equo...dovrò rimescolare le carte in tavola. Commentò, mordendo un dito e eseguendo la tecnica del Richiamo. Stava per entrare in scena un suo potente alleato: Ssalar!

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    La piccola e bellicosa lucertola era un compagno essenziale in mischia, poichè non solo forniva un paio di occhi extra, ma poteva anche attaccare all'improvviso con la sua saliva adesiva, il tutto senza il minimo ingombro per l'evocatore.

    Era anche un filino maldisposta nei confronti di Febh..ma finchè c'era da combattere era più che soddisfatta. Appena richiamata, sulle spalle del Chunin, dopo uno sguardo alla situazione puntò la coda contro il suo evocatore. PEZZO DI IDIOTA! Sbottò, dando mostra del suo docile e affettuoso carattere SEI TALMENTE PATETICO CHE MI VIENE VOGLIA DI PESTARTI! Anche io sono felice di vederti Ssalar. Borbottò lo Yakushi con un sospiro. COME SEI FINITO DA SOLO CONTRO UN BAMBOLAIO? NON DOVREI NEMMENO ABBASSARMI A COMBATTERE CONTRO UN PERDENTE CHE GIOCA CON LE BARBIE! L'ego grande sta nelle botti piccole COSA? Nulla. Nulla di nulla...mi dai una mano o no?


    CERTO CHE TI DO UNA MANO! DA SOLO NON SAPRESTI NEMMENO IMPUGNARE UN KUNAI PER IL VERSO GIUSTO! E allora guardami le spalle!

    Si partiva al contrattacco! Aprendosi a ventaglio le due bambole avevano lasciato libero un corridoio fino al loro padrone. Nessuno sano di mente avrebbe intrapreso quella strada, trovandosi poi circondato...ma con un paio d'occhi sulla schiena, anche se erano occhi da rettile, non era poi un gran rischio. Ssalar era un arrogante, ma sapeva il fatto suo e avrebbe informato lo Shinobi dei movimenti delle marionette..e soprattutto su cosa fare per evitare gli attacchi. In questo modo lo Yakushi poteva liberamente dedicarsi al combattimento!

    Certo, l'altro poteva avere altre bambole, ma in genere chi usa attacchi teleguidati complessi non è granchè nel corpo a corpo. Ma anche se fosse stato un maestro di Taijutsu...contro la Snake Sword non avrebbe avuto scampo!

    Divorati quei metri che lo separavano dall'avversario, Febh avrebbe impugnato e fatto saettare per aria la sinuosa spada-frusta mentre correva (avrebbe sollevato la manica sinistra durante la corsa). Tentò un semplice colpo orizzontale, più o meno all'altezza dell'addome, da una distanza di circa tre metri (la snake sword è lunga quattro). Un colpo ampio e veloce [Bassissimo] che più che essere una vera minaccia, imponeva ampi movimenti di schivata, oppure un tentativo di parata...ma parare una frusta non è sempre una buona idea, poichè avrebbe potuto avvolgersi intorno all'arto o all'arma usata per difesa, e facendolo le lame avrebbero potuto colpire la schiena o il braccio avversario!

    In ogni caso, quale che fosse la difesa (o in sua assenza), Febh continuava ad avvicinarsi, e lanciò al contempo uno spiedo, impugnato e celato [Prestigiatore] nella mano sinistra prima di sollevare la manica. Lanciato in corsa, da breve distanza e senza grandi movimenti, non sarebbe stato un colpo, ma poichè avrebbe mirato più o meno al volto, sarebbe potuto essere fastidioso e distrarre da quel che stava per accadere (o fare anche parecchio male, se per un colpo di fortuna avesse raggiunto gli occhi o il collo, magari).

    Il fendete serviva a preoccupare e fare movimenti eccessivi. Lo Spiedo voleva distrarre e infastidire durante la difesa, per nascondere il vero assalto: lo scatto! Febh aveva continuato a correre in avanti per tutto il tempo verso l'avversario, rallentando notevolmente [Vel 200] quando si trovava a circa 5 metri, per facilitarsi l'attacco, ma accelerando poi di botto subito dopo aver abbandonato lo spiedo. Il chakra corse alle gambe [Basso suddiviso] e la brusca accelerazione sarebbe stata già di per sè un elemento di sorpresa. Appena a distanza adatta, lo Yakushi avrebbe tentato un pugno al volto con la mano sinistra.

    Ormai la snake sword era stata mossa, e sebbene ancora impugnata, sarebbe stata presumibilmente a terra, mentre la destra era davanti al petto, a difesa. Ma quella mano sinistra che sembrava voler colpire con un devastante pugno [Basso] era solo una finta..o quasi. Fermando di botto il movimento, la mano si sarebbe aperta, mentre la lama celata nell'avambraccio, rilasciata dalla giusta contrazione, con un meccanismo a molla sarebbe scattata in fuori, presumibilmente troppo veloce per essere evitata (se poi si aggiungevano tutti i fattori distraenti, tra scatto, spiedo precedente e finta le probabilità aumentavano). La lama si sarebbe fermata a pochi millimetri dal collo avversario (si sperava) con la punta o la lama che sfioravano la pelle

    Se avesse efficacemente portato la lama alla gola avversaria avrebbe detto Buono lì e spegni le bambole. Il mio socio le controlla...quindi cautela..niente mosse false..a me basta un nulla per mandarti KO. Piano piano, getta a terra tutto quello che hai. Piano Piano...sono stato chiaro?

    Se non fosse riuscito nel suo intento, avrebbe sorriso. Non male. Bella prova. Che ne pensi di arrenderti però? Grazie al mio socio le tue bambole sono solo giocattoli. O vuoi forse che faccia sul serio? Avrebbe impugnato più saldamente la snake sword, a mò di minaccia, ricomponendo la sua guardia mentre un movimento della mano faceva rientrare la lama interna.

    In tutto questo, Ssalar era sulla spalla sinistra, tenendo d'occhio le marionette.

    CITAZIONE
    RIEPILOGO

  15. FeriteNessuna
  16. Chakra55/72
  17. Consumi1 Chakra Adesivo
    1 (lancio spiedo)
    2 (Balzo Difensivo)
    4 (Scatto Finale)
    4 (Finta)
    8 (Evocazione: Ssalar)

  18. Equipaggiamento Utilizzato:Snake Sword[Attacco 30]
    Si tratta di una copertura metallica che si può applicare attorno all’ avambraccio, uno strato di lamiera con proprietà magnetiche molto limitate che permette di posizionarvi attorno un tipo di lama comunemente chiamata snake sword.
    Si tratta di una vera e propria spada non molto dissimile da una frusta dotata di punte taglienti ed un anima in metallo costruita per assecondare i movimenti della stessa. Il magnetismo e la disposizione delle lame permetterà di posizionare la suddetta spada attorno al braccio ricoprendolo al pari di una superficie scagliosa, mentre il manico sbucherà esternamente verso l’alto all’ altezza del gomito.
    La spada non possiede una vera e propria punta, bensì un pomo il cui polo magnetico sarà opposto a quello del bracciale facilitando la disposizione della spada. Spada che in tutta la sua estensione raggiungerà un massimo di 4 m di lunghezza.
    Le possibilità di parata offerte dal bracciale metallico saranno limitate a lame di media grandezza ( Max. Katana) per un numero non superiore alle 6 volte. La lama non può effettuare tale difensiva se si trova distesa in tutta la sua lunghezza.
    - Maglia del PrestigiatoreUna casacca a maniche particolarmente lunghe, in vari colori e decorazioni, che si sposa perfettamente con lo stile del Maestro prestigiatore, ma ha una sua utilità in ogni occasione. Le maniche possono essere allungate o accorciate a piacimento tramite dei lacci, le cui estremità stanno vicino al colletto (per poter tirare laccio e manica coi denti senza grossi problemi) e nel risvolto della manica stessa.
    Inoltre, nell'interno delle maniche stanno diverse tasche nascoste, facilmente accessibili per la rapidità di mano di un prestigiatore. In ciascuna manica possono stare al massimo sette spiedi (un kunai conta come tre spiedi, oggetti più grandi di un Kunai non possono essere inseriti). Ovviamente se le maniche sono sollevate è impossibile recuperare gli oggetti nelle tasche. Gli oggetti nelle maniche possono anche offrire una modesta difesa per l'avambraccio, ovviamente.
    - Lama InternaSi tratta si un innesto metallico nel corpo del ninja che può essere applicato negli arti superiori od inferiori. Una vera e propria lama d’ acciaio che viene applicata direttamente sulle ossa ed i muscoli. La direzione della lama e la forma della stessa può essere scelta fra molte, rimanendo entro i limiti di 35cm. Grazie alle abilità tecniche di chi esegue l’ intervento la lama può essere resa retrattile o fissa a seconda dei gusti del ninja. La lama può essere utilizzata sia per effettuare un attacco che una difensiva, ma la sua capacità di parata sarà limitata ad armi di piccolo taglio, pari ad una wakizashi.
    <i>Questa particolare lama interna è stata impiantata nel braccio sinistro di Febh. E' retrattile e una volta estratta si porta in avanti dal palmo, proseguendo idealmente l'asse centrale dell'avambraccio. E' affilata su entrambi i lati anche se il punto di forza è certamente la capacità di perforazione.

  19. Slot Difesa+ Spostamento Laterale e lancio di Spiedo [+1 tacca].
    + Balzo indietro. [+2 tacche e Repulsione]
  20. Slot Azione+ Corsa verso il Nemico [Rallentamento ai 5 metri e poi scatto con +3 tacche].
    + Colpo orizzontale con la Snake Sword.
    + Lancio Spiedo.
    + Finta [+3 tacche] e poi tentativo di minaccia alla gola.
  21. Slot Tecnica+ Tecnica del Richiamo - Lucertola da Mischia (Energia Gialla).
    + Trasformato in Slot Azione.
  22. Slot Gratuito+ Rialzarsi dopo la schivata con una capriola.

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    E come al solito quanto più si andava di fretta tanto più le cose dovevano complicarsi. Il principe non c' era e noi dovevamo andare a risposo. Non era malvagia come cosa, ma il tempo sembrava essere oro colato in quella situazione.
    Tuttavia non appen ci fu data la stanza mi gettai sul mio letto, tenendo gli occhi aperti e guardando il soffitto. Sentii la voce di Febh il lontananza e mi misi seduto sull materasso guardando il mio caposquadra.
    “Non ho scoperto nulla, non ho visto nessuno allontanarsi o altro... ero troppo impegnato a fare la parte del cameriere maltrattato.” dissi con un certo disappunto.
    Subito dopo Febh ricominciò a parlare, annunciandoci che avrebbe mandato delle lucertole in ricognizione nel palazzo.
    “Non piace nemmeno a me, non dovrebbe piacere a nessuno quando muore un principe ed il Daimyo di un paese viene minacciato di morte.” dissi sommessamente prima di chiudere gli occhi. Mi addormentai dopo mezz' ora, cercando di resistere al sonno per paura di farmi trovare impreparato ma si sa che proprio quando dovresti restar vigile il sonno ti accarezza tentatore e ti seduce.
    Riuscendoci.

    […]


    Colpi possenti alla porta mi fecero sobbalzare, mi alzai di scatto ed in brevissimo tempo fui in piedi, mentre Febh veloce andava ad aprire la porta. La voce, che sembrava essere di Temari, annunciò con foga che eravamo sotto attacco. Io non potei fare altro che scattare veloce, verso la porta e poi fuori, insieme a Febh e Drake.
    Proseguimmo assai veloci verso dove era avvenuta l' intrusione e già da li il tanfo del sangue e della battaglia era percepibile, così come le urla di chi stava lottando. Erano tre Ninja, di cui due scapparono. Febh ci diede ordini io annuii.
    “Non mi faccio crepare tanto facilmente, non preoccuparti, a quello di destra me la vedo io.” sorrisi diabolico mentre già pregustavo ciò che quel povero Ninja avrebbe patito per mano mia.
    Scattai quindi verso destra, scagliando lontano i pesi, troppo presto perché fossero utili. Non mi fidavo e forse facevo bene. L' essere un Ninja a volte dava la percezione delle proprie capacità e di riflesso le applicava ai probabili nemici. Io? Per quanto fosse improbabile trovare un Jinchuuriki tra quegli uomini vi erano cose ben più comuni che si sarebbero potute fare. Come camminare su i muri oppure sul soffitto per esempio. Quindi ogni qualvolta che entravo in una stanza lo facevo con prudenza, con la mia Wakizashi impugnata nella mano destra, girandomi di scatto ogni volta che passavo sotto un porticato.
    Al secondo mi ero già rotto le scatole, davanti al terzo il mio carattere irruento mi fece fare la scelta più avventata che potessi fare: chiedere aiuto a Kaku.
    Sei secondi, sarebbero bastati sei miseri secondi per far succedere l' inferno. Mi fermai poco prima della porta aperta, richiamai il chakra di Kaku e lasciai che invadesse il mio corpo. Respirai a fondo l' aria fresca e sentii il mio corpo mutare, i miei muscoli divenire più prestanti e veloci, il sorriso diventare diabolico così come la mia lucidità, che scemava rapidamente.
    Non toccai il fondo come succedeva prima, avevo imparato a mantenere un maggior contegno in tale forma, ma non si potè di certo dire che in quel momento non fui delicato. Mi gettai fuori da quella porta e mi voltai, il mio udito percepì qualcuno sopra di me, vidi la freccia essere scoccata, impastai del chakra per aumentare le mie già spropositate capacità reazionarie [Rifelssi (+1 Basso): 450->600] . Bloccai la freccia prima che questa potesse raggiungermi, afferrandola al volo come se fosse la più lenta delle mosche,
    "Cucù" dissi diabolico e malvagio prima di spezzare la freccia e salare sul muro attivando il chakra adesivo. Lo raggiunsi in poco tempo, un vero e proprio tiro di schioppo [1 Slot Azione][Velocità: [color=blue]550] e quando fui davanti a lui dapprima cercai di tranciare di netto la testa con un colpo assai difficile da schivare, probabilmente, per lui [Forza: 450 Velocità (+1 Basso + Maestria): 550->750][1 Slot Azione], seguito subito dopo da un colpo di pari intensità, un affondo al cuore, veloce e preciso. [Forza: 450 Velocità (+1 Basso + Maestria): 550->750][1 Slot Azione]
    Ma se fosse stato ancora, miracolosamente, in piedi avrei a quel punto utilizzato un Taijutsu del mio vecchio villaggio che mi avrebbe consentito di continuare a picchiarlo. Tentai quindi due calci, il primo alla sua testa, un calcio portato con la gamba destra dal basso verso l' alto, il più semplice del calci dello stile del karate [1 Slot Azione Extra][Forza: 450 Velocità (Bonus Tecnica): 550->700], quindi il secondo sarebbe stato portato subito dopo il prim, all' altrzza del fianco destro del mio avversario portato con la mia gamba sinistra, abbastanza forte da farlo staccare dal muro[1 Slot Azione Extra][Forza: 450 Velocità (Bonus Tecnica): 550->700].
    Sempre se fosse sopravvissuto al primo fendente perché detto sinceramente, me la vedevo molto dura.
    Alla fine se il mio avversario fosse caduto e morto sarei sceso, disattivando sia il demone, per aspettare semplicemente sei secondi senza chakra e non un tempo maggiore, sicuramente più nocivo. Altrimenti non avrei disattivato ancora il demone, non sapendo che cosa aspettarmi.


    Informazioni generali

    Itai Nara, Genin-Energia Rossa.


    Stato fisico

    120/120 PV




    Stato mentale

    Allarmato

    Chakra rimanente

    240/310

    • Aumenti di Riserva:

    • Chakra utilizzato in questo turno:

      • MedioBasso totale per potenziamento sulgli attacchi con la Wakizashi.
      • MedioAlto per Konoha Daisempuu
      • Basso per attivazione del Chakra del Demone.




    • Chakra utilizzato nel totale:

      • ///











    Slot Azione -Difensivi-


    1. Slot Difensivo I

      • Azione: Afferrare la freccia al volo

      • Potenziamenti: + Basso in Riflessi (450->600).

      • Danno subito:

    2. Slot Difensivo II


      • Azione:

      • Potenziamenti:

      • Danno subito:



    3. Slot Difensivo III


      • Azione:

      • Potenziamenti:

      • Danno subito:



    Slot Azione -Offensivi-


    1. Slot Offensivo I


      • Azione: Movimenti

      • Potenziamenti: +

      • Danno potenziale:



    2. Slot Offensivo II


      • Azione: Fendente con Kage no Sori

      • Potenziamenti: + 10 Pc in Velocità + 1 Tacca pr maestria base (550->600->750)

      • Danno potenziale: Non conosco la resistenza avversaria, a titolo indicativo, per una resistenza 300 tale colpo produrrebe una ferita pari a MedioGrave + 1/2 Leggera.



    3. Slot Offensivo III


      • Azione: Affondo con Kage no Sori

      • Potenziamenti: + 10 Pc in Velocità + 1 Tacca pr maestria base (550->600->750)

      • Danno potenziale: Non conosco la resistenza avversaria, a titolo indicativo, per una resistenza 300 tale colpo produrrebe una ferita pari a MedioGrave + 1/2 Leggera, oltre che ferire polmoni o peggio, il cuore.




    4. Slot Offensivo IV - Extra


      • Azione:Calcio al volto

      • Potenziamenti:

      • Danno potenziale: Non conosco la resistenza avversaria, rispetto ad una resistenza 300 tale colpo procurerebbe danno 22,5 che raddppiato per via del colpo alla testa significa 45.




    5. Slot Offensivo IV - Extra


      • Azione:Calcio al volto

      • Potenziamenti:

      • Danno potenziale: Non conosco la resistenza avversaria, rispetto ad una resistenza 300 tale colpo procurerebbe danno 22,5.



    Tecniche usate

    Equipaggiamento


    • Kunai. (x6)

    • Chakram (x5)

    • Kage no Sori. (x1)

    • Tonico di recupero minore. (x1)

    • Tirapugni con lama (x1)

    • Sigaretta Esplosiva (X1)

    • Kunai con Falsa Cartabomba (X3)

    • Kunai con cartabomba (x1)

    • Accendino


    Off game

    Spero non sia un problema se ho lasciato scorrere i sei secondi per il demone prima di iniziare a combattere :look:


     
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40 replies since 11/12/2008, 19:33   1327 views
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