"Auron Ryukaki" contro "Hohenheim Kakita"

"Esplosivo è qualunque cosa la cui rapidissima decomposizione autopropagante generi calore o gas"



Auron sarebbe stato il rivale di Hohenheim quel giorno. Lo stereotipo del ninja si addiceva a lui: fisico tonico, proporzionato, vestiario comodo, sacche porta oggetti in luoghi facilmente raggiungibili, wakizashi pendenti ai lati.

“ Due lame. È probabilmente un combattente da mischia...nessun problema”

Certo il ragazzo non era una cima nel combattimento in mischia, nonostante potesse dire la sua anche in quelle condizioni. Tuttavia Hohenheim non aveva alcuna intenzione di testare le capacità combattive del nemico così in fretta...doveva prima analizzarlo il più possibile. Doveva tenerlo a distanza e la sua esperienza sul campo e conoscenza delle sue creazioni lo portarono ad indietreggiare di altri 4 metri a piccoli passi. Il sole era alto e spendente alle sue spalle.

Intanto la mente elaborava decine di strategie e il chakra affiorava nei palmi delle mani per attivare l’innata. Di certo, qualunque cosa avesse fatto, avrebbe usufruito delle sue creature d’argilla [1 basso; slot tecnica base; attivazione innata].
Per quanto la fantasia di quel ragazzo potesse essere laboriosa, per quanto la sua mente fosse allenata ad essere pronta a tutto, di certo il foglioso non avrebbe mai potuto pensare cosa in realtà Hohe stesse preparando sotto il mantello.
Due creazioni, tra le più potenti a disposizione dell’artista, furono abilmente plasmate [Argilla C2: Potenza II; Resistenza I].

Queste sbucarono da sotto il mantello librandosi in aria lentamente. Rapide, letali e incognite le due creazioni avrebbero provato a fermare ogni tentativo di avvicinamento da parte di Auron. Infatti:

Nel caso in cui Auron si avvicinasse a 20 metri da Hohe il primo pettirosso sarebbe partito a velocità elevata (vel 400) in direzione della spalla destra del ninja percorrendo una traiettoria vorticosa, quindi di difficile schivata [slot azione II]. Nel caso in cui il pettirosso fosse andato a bersaglio Hohe avrebbe attivato l’esplosivo [slot gratuito] infliggendo al rivale un danno molto elevato, sicuramente sufficiente ad impedire il funzionamento del braccio destro e al contempo avente un effetto stordente vista la vicinanza con il volto.

Se, invece, Auron avesse schivato in qualunque direzione il volatile avrebbe proseguito alle sue spalle cambiando in seguito repentinamente direzione tentando di colpire il bersaglio di spalle diretto verso il muscolo gracile della gamba destra, nel caso in cui fosse possibile, o il gluteo destro [slot azione II; stessa condizione di esplosione ma non solo se a contatto, basta che rientri nel raggio d’esplosione]. Entrambi i colpi miravano a provocare un ingente danno alla gamba, impossibilitando al movimento il combattente.
In ogni caso, contemporaneamente, il secondo pettirosso sarebbe partito verso l’alto [slot azione III]. Auron non avrebbe potuto seguire i movimenti di tutti e due le creazioni e al contempo reagire tempestivamente.

Se il primo pettirosso non fosse bastato per impedire la corsa del nemico verso Hohenheim, questi avrebbe scagliato il secondo pettirosso. Partito dall’alto, sfruttando la luce del sole, quindi occultato dallo stesso, vista la natura accecante della luce, avrebbe completato velocissimo la parabola in fase discendente cercando di colpire Auron dall’alto [slot azione IV].
Non appena la creazione fosse rientrata nel raggio di esplosione sarebbe detonata [slot gratuito] non entrando a contatto con la testa, essendo questa l’estremità più alta del corpo. Un’azione occultata e consequenziale un’altra parimenti complessa da schivare. Tutti i colpi erano tremendi ma portati in modo da non provocare danni permanenti, in proporzione alle cure mediche di allora, al rivale.

Lo scontro era iniziato e il bimbo iniziava a divertirsi. I suoi pupazzetti si davano da fare...e come lo facevano bene!