QUEST DI CONQUISTA - Gli Otto Cancelli del Tuono

Topic di Gioco

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    Falce dei Kaguya


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    Tuoni echeggiavano nella vasta area circostante Goro-Oh, dovunque si fossero riuniti i ninja accademici, avrebbero sentito la medesima sequela di tuoni, non costanti, ma di certo assordanti nel loro disperdersi per l'aere.

    Che i ninja fossero giunti da Nord, da Sud, da Est o da Ovest, tutti avrebbero udito quei tuoni e tutti sarebbero stati accolti da manipoli di soldati e ninja del Fulmine che restavano al di fuori del villaggio stesso.

    Mura del Nord


    Qualunque ninja fosse giunto alle Mura del Nord sarebbe stato ricevuto da un ninja del Fulmine che gli avrebbe spiegato i fatti:
    "Benvenuti shinobi dell'Accademia, il mio nome è Kazura, chunin del villaggio del Fulmine, inviato qui dal Raikage per evitare che eventuali nemici escano dai confini di Goro-Oh ed arrivi fino a Kumo, o, peggio, si disperdano per l'intero stato.
    Considerate che non sappiamo se il nostro più importante Daimyo sia ancora vivo all'interno del suo palazzo, Hachi-Goro, ma il fatto che i tuoni ancora echeggiano per l'intera città, indica che nessuna delle Otto Porte è stata infranta.
    Ed è proprio per questo che siete stati chiamati, ninja accademici, per liberare il Daimyo dovrete prendere i codici degli Otto Cancelli distribuiti nell'intero villaggio.
    Dovete sapere che, molti anni fa, agli arbori della nascita del Paese del Fulmine come unità politica, il primo Raikage elaborò la divisione del potere militare da quello politico, creando egli stesso un particolare fuuinjutsu tanto potente da essere distribuito su otto cancelli alti ognuno quanto otto uomini.
    Questo fuuinjutsu permette di sopportare l'impatto di qualsiasi tipo di ninjutsu o taijutsu e rimandarlo indietro sotto forma di un'onda sonica, che stordisce gli sfortunati nemici che attaccano e, oltre questo, emette i tuoni che sentite costantemente.
    Quando i tuoni finiranno, sapremo che il palazzo è stato espugnato e che il nostro daimyo è morto, allora il villaggio crollerà nel caos.
    C'é solo un modo per entrare nel palazzo, attraverso un codice di otto cifre di cui dovrete inserire almeno tre per poter ottenere di varcare le porte esterne.
    Gli otto pezzi del codice sono distribuiti in otto punti diversi del villaggio.
    Dalle Mura settentrionali, potrete raggiungere tre di questi luoghi: l'area settentrionale della città; il parco Zoo a Nord-est ed il quartiere dei Piaceri a Nord-ovest."


    Mura del Sud


    Qualunque ninja fosse giunto alle Mura del Sud sarebbe stato ricevuto da un vecchio soldato che gli avrebbe spiegato i fatti:
    "Benvenuti shinobi dell'Accademia, il mio nome è Kibo, veterano al servizio del daimyo Miko, qui per ordine del mio signore per supportare gli shinobi della Nuvola inviati per evitare che eventuali nemici escano dai confini di Goro-Oh ed arrivi fino a Kumo, o, peggio, si disperdano per l'intero stato.
    Considerate che non sappiamo se il nobile Miko sia ancora vivo all'interno del suo palazzo, Hachi-Goro, ma il fatto che i tuoni ancora echeggiano per l'intera città, indica che nessuna delle Otto Porte è stata infranta.
    Ed è proprio per questo che siete stati chiamati, ninja accademici, per liberare il Daimyo dovrete prendere i codici degli Otto Cancelli distribuiti nell'intero villaggio.
    Dovete sapere che, molti anni fa, agli arbori della nascita del Paese del Fulmine come unità politica, il primo Raikage elaborò la divisione del potere militare da quello politico, creando egli stesso un particolare fuuinjutsu tanto potente da essere distribuito su otto cancelli alti ognuno quanto otto uomini.
    Questo fuuinjutsu permette di sopportare l'impatto di qualsiasi tipo di ninjutsu o taijutsu e rimandarlo indietro sotto forma di un'onda sonica, che stordisce gli sfortunati nemici che attaccano e, oltre questo, emette i tuoni che sentite costantemente.
    Quando i tuoni finiranno, sapremo che il palazzo è stato espugnato e che il nostro daimyo è morto, allora il villaggio crollerà nel caos.
    C'é solo un modo per entrare nel palazzo, attraverso un codice di otto cifre di cui dovrete inserire almeno tre per poter ottenere di varcare le porte esterne.
    Gli otto pezzi del codice sono distribuiti in otto punti diversi del villaggio.
    Dalle Mura meridionali, potrete raggiungere tre di questi luoghi: l'area medionale della città; la zona circostante le Mura Esterne a Sud-est ed il tempio del dio Raiden a Sud-ovest."


    Mura Est


    Qualunque ninja fosse giunto alle Mura dell'Est sarebbe stato ricevuto da un ninja del Fulmine che gli avrebbe spiegato i fatti:
    "Benvenuti shinobi dell'Accademia, il mio nome è Yano, chunin del villaggio del Fulmine, inviato qui dal Raikage per evitare che eventuali nemici escano dai confini di Goro-Oh ed arrivi fino a Kumo, o, peggio, si disperdano per l'intero stato.
    Considerate che non sappiamo se il nostro più importante Daimyo sia ancora vivo all'interno del suo palazzo, Hachi-Goro, ma il fatto che i tuoni ancora echeggiano per l'intera città, indica che nessuna delle Otto Porte è stata infranta.
    Ed è proprio per questo che siete stati chiamati, ninja accademici, per liberare il Daimyo dovrete prendere i codici degli Otto Cancelli distribuiti nell'intero villaggio.
    Dovete sapere che, molti anni fa, agli arbori della nascita del Paese del Fulmine come unità politica, il primo Raikage elaborò la divisione del potere militare da quello politico, creando egli stesso un particolare fuuinjutsu tanto potente da essere distribuito su otto cancelli alti ognuno quanto otto uomini.
    Questo fuuinjutsu permette di sopportare l'impatto di qualsiasi tipo di ninjutsu o taijutsu e rimandarlo indietro sotto forma di un'onda sonica, che stordisce gli sfortunati nemici che attaccano e, oltre questo, emette i tuoni che sentite costantemente.
    Quando i tuoni finiranno, sapremo che il palazzo è stato espugnato e che il nostro daimyo è morto, allora il villaggio crollerà nel caos.
    C'é solo un modo per entrare nel palazzo, attraverso un codice di otto cifre di cui dovrete inserire almeno tre per poter ottenere di varcare le porte esterne.
    Gli otto pezzi del codice sono distribuiti in otto punti diversi del villaggio.
    Dalle Mura settentrionali, potrete raggiungere tre di questi luoghi: l'area orientale della città; il parco Zoo a Nord-est e le zone circostanti alle Mura a Sud-est".


    Porto Occidentale


    Qualunque ninja fosse giunto alle Mura del Sud sarebbe stato ricevuto da un vecchio soldato che gli avrebbe spiegato i fatti:
    "Benvenuti shinobi dell'Accademia, il mio nome è Naoto, veterano al servizio del daimyo Miko, qui per ordine del mio signore per supportare gli shinobi della Nuvola inviati per evitare che eventuali nemici escano dai confini di Goro-Oh ed arrivi fino a Kumo, o, peggio, si disperdano per l'intero stato.
    Considerate che non sappiamo se il nobile Miko sia ancora vivo all'interno del suo palazzo, Hachi-Goro, ma il fatto che i tuoni ancora echeggiano per l'intera città, indica che nessuna delle Otto Porte è stata infranta.
    Ed è proprio per questo che siete stati chiamati, ninja accademici, per liberare il Daimyo dovrete prendere i codici degli Otto Cancelli distribuiti nell'intero villaggio.
    Dovete sapere che, molti anni fa, agli arbori della nascita del Paese del Fulmine come unità politica, il primo Raikage elaborò la divisione del potere militare da quello politico, creando egli stesso un particolare fuuinjutsu tanto potente da essere distribuito su otto cancelli alti ognuno quanto otto uomini.
    Questo fuuinjutsu permette di sopportare l'impatto di qualsiasi tipo di ninjutsu o taijutsu e rimandarlo indietro sotto forma di un'onda sonica, che stordisce gli sfortunati nemici che attaccano e, oltre questo, emette i tuoni che sentite costantemente.
    Quando i tuoni finiranno, sapremo che il palazzo è stato espugnato e che il nostro daimyo è morto, allora il villaggio crollerà nel caos.
    C'é solo un modo per entrare nel palazzo, attraverso un codice di otto cifre di cui dovrete inserire almeno tre per poter ottenere di varcare le porte esterne.
    Gli otto pezzi del codice sono distribuiti in otto punti diversi del villaggio.
    Dalla zona Portuale ad Ovest, potrete raggiungere tre di questi luoghi: il vero e proprio porto della città; il quartiere dei Piaceri di Goro-Oh a Nord-ovest ed il tempio del dio Raiden a Sud-ovest."


    Area Settentrionale di Goro-Oh


    I ninja entrati dalle mura settentrionali avrebbero visto una zona a dir poco distrutta: palazzi frantumati, cadaveri ovunque, principalmente di shinobi del Fulmine, alcuni sventrati, altri massacrati in modi che, almeno ad un'occhiata disattenta, erano poco comprensibili; probabilmente se ci fossero stati ninja medici nel gruppo lì presente, avrebbero potuto investigare.

    L'avanzata nell'area urbana, comunque, sarebbe dovuta continuare fino alla fontana centrale del villaggio, distante 15 km dall'ingresso settentrionale, ma dopo nemmeno venti metri ecco scatenarsi il finimondo: un'esplosione nel terreno circostante produsse il crollo di due palazzi nel corridoio di strada dove i ninja stavano avanzando, l'unica strada che gli era concessa.
    La cosa più assurda era che i palazzi stavano sì crollando in pezzi, mentre il terreno si scuoteva sotto gli shinobi, sembrava che i frammenti delle mura si muovessero, come pilotate da un marionettista, correndo contro di loro al pari di giganteschi shuriken.
    Le scosse del terreno avrebbero ridotto del 25% le reazioni dei ninja in velocità, mentre i frammenti sarebbero risultati parecchio rapidi nel lanciarsi su di loro, tre contro ognuno (400, potenza: 50).

    Zoo del Fulmine


    Lo Zoo del Fulmine era raggiungibile attraverso una breccia nell'area nord-est delle mura, un percorso alternativo che gli shinobi della Nuvola tenevano sotto controllo e da cui fecero passare l'eventuale squadra senza problemi.
    L'ingresso si sarebbe rivelato essere all'interno di una gabbia: la gabbia degli orsi e difatti, proprio quelle particolari bestie gli shinobi si sarebbero trovati dinanzi.

    Non erano però normali orsi quelli che si trovarono a vedere i ninja, non avevano il fulvido pelo bruno, ma una peluria rasa e rosso sangue, come rossi e folli erano i loro occhi e simile a sangue ciò che sgorgava dalle fauci.
    La cosa più assurda, però, era che tutti quegli orsi erano segnati da delle profonde ferite al cranio, ferite che sembravano fatte da grossi chiodi, assenti alla vista, ma che di certo erano stati usati su di loro.
    E quelle bestie, una volta avvertita la presenza di qualcuno all'interno della loro gabbia, si sarebbero subito lanciati all'attacco: erano 6 in tutto ed avevano artigli e zanne affilati quanto delle wakizashi, oltre a dimostrare delle capacità offensive pari a quelle di un genin.

    CITAZIONE
    Gli Orsi modificati sono delle energie rosse con scarsissime capacità intellettive, ma una furia berserk consistente che li porterà ad attaccare senza fermarsi malgrado eventuali ferite dolorose, ma non mortali.

    Quartiere dei Piaceri di Goro-Oh


    Chi fosse entrato nel quartiere dei Piaceri avrebbe dovuto attraversare le fognature a Nord-Ovest della capitale.
    Le fognature sarebbero risultate strette e decisamente poco comode, possibili per essere attraversate solo camminando in fila indiana, ma, dopo circa dieci minuti di avanzata, i ninja si trovarono dinanzi ad un quadrivio.
    Il cunicolo, infatti, aveva quattro grate a pochissima distanza: una portava al teatro Kabuki, una all'area delle prostitute, una terza ad una piazzetta esterna ai diversi edifici e la quarta ad una sala da thé.

    La decisione dei ninja, però, sarebbe dovuta essere svelta, non tanto perché i quattro luoghi erano equi distanti dalle terme sul versante opposto del quartiere, ma perché il fango ai piedi degli shinobi si stava solidificando, intrappolandoli lentamente in delle statue di pietra; avrebbero avuto un tempo ristretto per decidere.

    CITAZIONE
    La trappola perimetrica si muove con una velocità pari ad una blu nei vostri confronti.

    Area Meridionale di Goro-Oh


    Il gruppo di shinobi si sarebbe trovato davanti a qualcosa di strano: un deserto al posto di case e persone, solo sabbia e pietra.
    Per loro il problema sarebbe stato trovare il luogo in cui, potevano sperare, si trovasse ancora il codice, ma, più di questo, il problema sarebbe stato, all'inizio, superare quello che si sarebbe presentato loro come un gigantesco leone nero, che sarebbe apparso dal nulla dopo appena dieci minuti di avanzata nel deserto più confuso.

    Il leone si sarebbe mosso velocemente, con una rapidità fuori dall'ordinario (500) ed avrebbe cercato di addentare uno degli shinobi nemici, emettendo un ruggito verso gli altri, al qual tempo, con un effetto stordente, che avrebbe ridotto le reazioni di chiunque ne fosse stato colpito.

    CITAZIONE
    Il leone nero è un'energia rossa con la velocità potenziata ed emette un ruggito che dimezza gli slot difesa di chi lo subisce. Ha artigli forti come fuuma kunai.

    Mura Esterne a Nord-Est


    Gli shinobi arrivati alle Mura esterne a Nord-Est si sarebbero trovati accanto decine di ninja di Kumo, uno di loro avrebbe così parlato loro: "Non sappiamo chi ci sia in questa parte della città, ma una cosa è certa, varcare le mura vi getterà in un gigantesco e folle genjutsu, quindi state attenti.", poche e banali parole che, però, sarebbero risultate veritiere.

    I ninja che avrebbero continuato su quel percorso, infatti, si sarebbero trovati, dopo appena cinque passi, a vedere tutto intorno a loro oscurarsi, diventando completamente nero per pochi istanti, poi tutti assieme avrebbero scoperto di non trovarsi più all'esterno di Goro-Oh, ma in un gigantesco campo di pietre e geyser di pece, dove ogni movimento avrebbe scatenato tanti geyser quanti erano i loro passi secondo la seguente proporzione: 1 metro: 1 geyser; 2 metri: 3 geyser; 3 metri: 6 geyser.
    Il primo geyser a partire sarebbe stato lontano un metro, il secondo mezzo metro e via dicendo, stringendosi sullo shinobi con sempre maggiore precisione, fino a raggiungerlo, provocandogli una ferita lieve ogni colpo che lo avesse raggiunto.

    Probabilmente avrebbero capito subito che si trattava di un genjutsu, ma dovevano capire come uscirne, specie scoprendo che il rilascio che un semplice genin poteva sfruttare non sarebbe stato sufficiente.

    Area Orientale di Goro-Oh


    I ninja qui raggiunti avrebbero trovato gli abitanti morti per le strade e se ne avessero esaminato i corpi li avrebbero scoperti tutti "adornati" da delle orride cose rosse, quasi delle larve attaccate a mò di sanguisughe sul tronco.
    Dopo essere avanzati per circa venticinque metri all'interno dell'area orientale, poi, i cadaveri avrebbero iniziato a sollevarsi e muoversi, ripetendo una nenia simile a: <<uccidi, uccidi... me>>.
    Malgrado quelle parole, comunque, gli uomini, armati di lance, katane ed asce, si sarebbero mossi con una velocità confusa e ridotta contro gli shinobi, superandoli di certo in numero, anziché per le loro qualità, essendo i cadaveri ambulanti un totale di 30.

    CITAZIONE
    Gli abitanti del villaggio non morti sono delle Energie Verdi e Gialle

    Tempio del dio Raiden


    Il Tempio di Raiden sarebbe stato raggiungibile solo attraverso un particolare corridoio, detto la "Strada del fulmine", un'area sepolcrale dove i vari sacerdoti di Goro-Oh venivano sepolti e venerati, ma che, in quel momento, era più un altro campo di battaglia, deformato da altrettanti segni di battaglie passate e dai corpi di molti e molti soldati della capitale.

    Le porte del tempio, però, si sarebbero rivelate sigillate, chiuse da dei grossi sigilli dall'aspetto ignoto che, se i ninja avrebbero provato a spezzarli, sarebbero esplosi in un circolo di fiamme, il quale si sarebbe chiuso intorno agli shinobi, creando un muro dove l'ossigeno sarebbe scomparso entro 12 secondi e di cui il fuoco era alto ben 20 metri, una situazione decisamente spiacevole per i ninja dell'Accademia.

    Zona Portuale


    Chi voleva raggiungere la zona portuale avrebbe ricevuto una piccola barca dalle guardie, un oggetto abbastanza minuscolo da passare inosservato, speravano i soldati che lo avevano offerto, dato il braccio di mare da superare.
    Nessuno, però, si sarebbe atteso di vedere ciò che sarebbe spuntato davanti alla piccola barca dal basso: un'Orca dalla pelle nere, infatti, sarebbe apparsa dal fondo dell'acqua, emettendo un ultrasuono per scuotere la barca e poi colpirla una prima volta con la pinna dorsale, poi, almeno che i ninja non si fossero difesi, l'Orca avrebbe emesso un secondo ultrasuono ed avrebbe caricato con violenza con un solo volere: eliminarli.

    CITAZIONE
    L'orca ha una velocità da energia rossa ed anche una forza eguale. Gli ultrasuoni che emette riducono i riflessi e la velocità dei ninja che lo ascoltano di 4 tacche.

    Nel frattempo, i Tuoni echeggiavano ancora sulla città
     
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  2. Alexander Hima
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    Prelude

    Il Vento e Le Foglie


    Un'ora dopo il meating tenutosi all'interno dell'aula magna,situata all'interno degli uffici amministrativi del villaggio della foglia, il ninja che prendeva il nome di Alexander stava aspettando tutti i componenti delle due squadre che avrebbero rappresentato Konoha all'interno dei territori del paese del fulmine.
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    Questi non si ritrovò a dover aspettare molto, probabilmente le giovani foglie della foglia avevano compreso la gravità della situazione. Celermente il ninja della foglia si avvicinò all'altro capo squadra rappresentato come Kamuro Uchiha, vicino a lui disse queste parole:
    "Sei munito di ricetrasmittente? Se non lo sei prendi queste..."Fece porgendogli tre ricetrasmittenti che avrebbe donato lui a tre componenti del suo gruppo. Se fosse stato munito di questo oggetto allora il ninja della foglia avrebbe donato una ricetrasmittente ad ogni membro della sua squadra. Invece che il caso avesse voluto che quel Jonin fosse sprovvisto di questo materiale i compagni di squadra che avrebbero ricevuto le ricetrasmittenti sarebbero stati solamente Sasori Uchiha e Auron Ryukaki. Non appena fece ciò disse queste parole rivolto alla sua squadra:"Tenete ben presente una cosa, nel momento in cui saremo arrivati nelle terre del fulmine nel caso in cui ci dividessimo non dovrete mai girare da soli, per tale motivo vi saranno dei mini-gruppi composti da due persone.....io e Jin, Sasori e Vergil ed infine Soichi e Auron. I mini gruppi sono formati in modo che siano formati da ninja un lato da un ninja che è geneticamente portato per essere un'avanguardia mentre l'altro componente è qualcuno che dovrebbe saper menare le mani. Jin rimarrà con me non possedendo qualsivoglia abilità peculiare come per esempio il byakugan. Le persone di questi due gruppi non dovranno mai perdersi di vista mi raccomando, attaccatevi al culo del vostro compagno e non lasciatelo mai, anche se spero non ce ne sarà bisogno."Dopo aver impartito questi ordini alla sua squadra si girò verso tutti per impartire l'ordine di partire con queste parole:"Non possiamo perdere troppo tempo per arrivare al fulmine, per tale motivo la nostra prima meta sarà castelvania fortunatamente per noi quel territorio pieno di energia mistica è distante sei ore da qualsiasi luogo.La formazione sarà sparsa sino all'arrivo nel reame del vampiro.Successivamente le due squadre si riuniranno ed ogniuno seguirà la sua strategia di movimento.Infine la mia squadra avrà il nome in codice di Niban Shiki, quella di Kamuro sarà la Sentou Shiki."Un attimo di silenzio prima di dire:"Andiamo!"

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    Una Foglia Danzante Nel Vento Di Guerra



    Il viaggio stava procedendo spedito, i ninja sembrava stessero seguendo le indicazioni del Jonin della foglia per il momento, e questo era un bene.
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    Non a caso aveva scelto questa formazione, innanzitutto per non far comprendere agli altri villaggi ninja come mai undici validi elementi della foglia insieme al facente funzioni si stessero allontanando dal villaggio. In secondario luogo perchè aveva bisogno di parlare qualche istante da solo con Kamuro.Per tale motivo con quanta più velocità il suo corpo poteva generare il ninja della foglia si avvicinava all'Uchiha.Non appena gli fu vicino Alexander disse queste parole:"Kamuro, lo so che non ci dovrebbe essere motivo di dirti una cosa del genere, ma te la voglio dire lo stesso: Stai attento, non sai cosa ti può aspettare lì, ti dico questo perchè non so quanto puoi essere arruginito dopo aver passato anni fuori da questo mondo ad allenarti. Attento, l'albero di cui facciamo parte non vuole perdere nessuna delle sue foglie, nessuna."All'arrivo nei territori di castelvania Alexander rimase fermo ad aspettare la sua squadra, il passo dei due jonin era nettamente superiore a quello di tutti gli altri e l'Uchiha aveva dimostrato di essere leggermente più veloce dello Hyuga stesso.Nel momento in cui il Niban Shiki si riunì Alexander impartì i nuovi ordini:"Adesso che siamo giunti fino a qui direi che ci muoveremo in linea retta secondo le coppie che abbiamo detto prima, avanti a tutti andranno Vergil e Sasori, il primo perchè grazie al Byakugan sarà la nostra avenguardia, il secondo perchè grazie allo Sharingan può schivare praticamente tutto.Subito dietro andranno Auron e Soichi che avranno il compito ogniuno con i propri mezzi, che essi siano gli insetti o il loto, di dare supporto alla coppia che sta davanti o a quella che sta indietro.Come avrete capito sia io che Jin formeremo l'ultima coppia, ciò per protteggere il gruppo da qualsiasi assalto alle spalle insieme allo stesso Jin."Successivamente si avvicinò a Kamuro per dirgli queste parole:"Noi ci avviamo, ci incontriamo alle mura sud. E mi raccomando per quello che ti ho detto prima."Detto questo i ninja del gruppo Niban si avviarono verso il paese del fulmine.


    Il Fulmine e La Foglia



    Il viaggio che separava castelvania dal paese del fulmine era molto breve, proprio come aveva immaginato il ninja della foglia.
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    Durante il viaggio non ci furono sorprese di nessun genere, per tal motivo i genin continuarono ad andare a passo spedito mentre Alexander stava visibilmente trattenendo almeno il 30% della propria velocità in modo da mantenere quella formazione che lui stesso aveva voluto.Una volta giunti dinnanzi al cancello sud del fulmine il Niban Shiki aspettò il Sentou Shiki, in questo periodo di tempo Alexander voleva controllare le emozioni di ogniuno dei componenti della sua squadra, voleva comprendere se essi fossero determinati o meno, e cosa più importante se avessero avuto paura.Cosa non improbabile ma non si sapeva mai.Nel caso in cui un'interpretazione delle gestualità da parte del Jonin gli avesse rilevato qualche titubanza avrebbe cercato delle parole di conforto in modo da donare sicurezza a chi poteva esserne privo.Dopo un pò giunse Kamuro con la sua squadra, che insieme ad Alexander ed il Niban si avvicinarono alle mura. Lì una persona, un veterano al servizio del Damyo decise di spiegare come entrare all'interno della dimora del Damyo, cosa alquanto difficile a quanto aveva capito, infatti i ninja avrebbero dovuto recuperare 3 codici ogniuno situato su di un cancello che era immune a qualsiasi tipo di tenica ninja.
    §Bell'affare§Pensava il ninja della foglia che una volta compreso le varie destinazioni raggiungibili da quel punto decise di parlare con Kamuro per decidere il da farsi:"Che ne dici se ci separiamo, tu andrai verso le mura sud-est mentre io andrò verso il tempio.Poi ci incontreremo per andare nell'area meridionale.In teoria sarebbe un ordine, ma vorrei sapere cosa ne pensi prima di dartelo e far scegliere a te.Mi raccomando teniamoci in contatto per quanto esso possa essere possibile tramite le ricetrasmittenti."Dette queste parole in privato a Kamuro Alexander disse queste parole alla sua squadra:"In marcia ragazzi, stiamo andando verso il tempio.Vediamo di darci una mossa!"Il gruppo si stava muovendo veloce verso il loco che gli era stato segnalato come il tempio. La strada per giungervi era costellato di cadaveri, un vero e proprio macabro cielo noturno, giunti dinnanzi al tempio il gruppo si accorse che era pieno di sigilli, probabilmente delle trappole ipotizzava il ninja della foglia che fece un cenno a Sasori che avrebbe utilizzato le sue arti nello scassinare in modo da poterli far entrare senza problemi.Nel caso in cui poi la trapola fosse scattata lo stesso il ninja della foglia avrebbe celermente effettuato una singola posizione magica per poter richiamare la sua tecnica del muro d'acqua. La forma sarebbe stata quella di un muro posto sulle fiamme in modo da poter creare una via di fuga per poter premettere ai ninja di uscire da quella trappola.In quest'evenienza il ninja avrebbe pensato quanto segue:§Bene, non abbiamo neanche cominciato la missione che già sto spendendo un casino di chakra.§


    CITAZIONE
    [NEL CASO IN CUI ESPLODA LA TRAPPOLA]

    Chakra Utilizzato: 36/220

    Muro d'Acqua - Suiton: Suijinheki
    Posizioni Magiche: 1
    Villaggio: Konoha
    Tramite questa tecnica il ninja crea davanti a se un resistente muro d'acqua, che gli permette di proteggersi da attacchi di fuoco e dalle armi da lancio. La sua resistenza ai colpi sarà di 50. A seconda delle necessità il muro può assumere una forma cilindrica e proteggere il ninja a 360°, in quel caso però la sua robustezza risulterà indebolita, pari a 20. In virtù del fatto che si tratta di una tecnica puramente difensiva, nel caso in cui si scontri con un Katon, guadagnerà un bonus di 30, in qualsiasi forma si trovi (sia il semplice muro, sia il cilindro). Il consumo varia da Medio in presenza di una consistente quantità d'acqua (almeno 20 litri concentrati entro 3 metri dall'utilizzatore) ad Alto in assenza della suddetta condizione.
    Tipo: Ninjutsu
    (Livello: 4 / Consumo di Chakra: Variabile)

     
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  3. Kamuro Uchiha
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    Capitolo 3.1: Verso CastleVania

    Il luogo di ritrovo per i due team, che era stato prefissato un' ora dopo la fine dell' assemblea, fu l'entrata-uscita principale di konoha.
    Allarrivo di Kamuro e dei suoi compagni Alexander era gia sul luogo e non appena lo vide quest'ultimo si avvicinò:
    CITAZIONE
    "Sei munito di ricetrasmittente? Se non lo sei prendi queste..."

    Kamuro fece un cenno di assenso con la testa e rassicurò il compagno dicendo che aveva gia provveduto a munirsi delle sopracitate ricetrasmittente e si allontanò di qualche passò.
    Aspetto che la sua squadra si fu riunita e diede ad ogni componente una ricetrasmittente, poi parlò:
    Quello che c'era da dirvi lo sapete gia, quindi tenetevi ben strette quelle.. indicò le ricetrasmittenti... ora resta da decidere il modo di avanzata.. siamo 6 componenti, di cui 2 medici, quindi direi che per evitare di ritrovarsi in giro da soli dovremmo dividerci in 2 sottogruppi che saranno i seguenti.. l' inuzuka e lo yamanaka con me, mentre gli altri 3 faranno un altro sottogruppo.. spero che nn ci sia bisogno di attuarli ma è una precauzione necessaria.. ora ascoltiamo ciò che ha da dire Alexander

    CITAZIONE
    :"Non possiamo perdere troppo tempo per arrivare al fulmine, per tale motivo la nostra prima meta sarà castelvania fortunatamente per noi quel territorio pieno di energia mistica è distante sei ore da qualsiasi luogo.La formazione sarà sparsa sino all'arrivo nel reame del vampiro.Successivamente le due squadre si riuniranno ed ogniuno seguirà la sua strategia di movimento.Infine la mia squadra avrà il nome in codice di Niban Shiki, quella di Kamuro sarà la Sentou Shiki.""andiamo!"

    Kamuro annuì.. fece segno alla sua squadra di seguirlo e balzò come un fulmine, dorte della sua velocità superiore rispetto agli altri, in testa al gruppo di 12 ninja.
    Il viaggio verso castlevania fu tranquillo e senza imprevisti.
    A metà viaggio tuttavia kamuro fu raggiuntò in testa da Alexander che gli chiese di stare attento..si preoccupava per lui..il jonin gli fu grato per l' interessamento e rispose a quella frase cn un sorriso veloce.
    Arrivato a castlevania kamuro si fermò e attese il resto dei ninja.
    A ritrovo completo il jonin impartì ordini al sentou shiki.
    Da qui il viaggio sarà probabilmente più pericoloso.. ci muoveremo seguendo le due terzine che ho illustrato prima, con il mio gruppo in testa, motivo di questa decisione risiede nel fatto che io grazie ai miei sensi sviluppati posso sentire, vedere i nemici a distanza l'inuzuka potranno essere utili in fase rispettivamente di scontro ravvicinato e a distanza mentre lo hyuga, che come gia detto starà nella terzina arretrata, avrà la possibilità di scorgere eventuali trappole grazie al byakugan.
    Lo jyakushin invece potrà all'occorrenza difendere il gruppo grazie alle sue tecniche del mokuton mentre il nara sarà utile a distanza medio-alta... muoviamoci..


    In territorio nemico
    A dispetto delle aspettative del jonin il viaggio verso il fulmine fu veloce e senza sorprese...al loro arrivo dinnanzi al cancello sud il niban shiki era gia arrivato e Alexander stava visibilmente ispezionando lo stato d'animo della sua squadra.
    Quando furono tutti riuniti un vecchio soldato fece la sua apparizione introducendo la situazione interna del villaggio e il motivo della loro chiamata..
    CITAZIONE
    "Benvenuti shinobi dell'Accademia, il mio nome è Kibo, veterano al servizio del daimyo Miko, qui per ordine del mio signore per supportare gli shinobi della Nuvola inviati per evitare che eventuali nemici escano dai confini di Goro-Oh ed arrivi fino a Kumo, o, peggio, si disperdano per l'intero stato.
    Considerate che non sappiamo se il nobile Miko sia ancora vivo all'interno del suo palazzo, Hachi-Goro, ma il fatto che i tuoni ancora echeggiano per l'intera città, indica che nessuna delle Otto Porte è stata infranta.
    Ed è proprio per questo che siete stati chiamati, ninja accademici, per liberare il Daimyo dovrete prendere i codici degli Otto Cancelli distribuiti nell'intero villaggio.
    Dovete sapere che, molti anni fa, agli arbori della nascita del Paese del Fulmine come unità politica, il primo Raikage elaborò la divisione del potere militare da quello politico, creando egli stesso un particolare fuuinjutsu tanto potente da essere distribuito su otto cancelli alti ognuno quanto otto uomini.
    Questo fuuinjutsu permette di sopportare l'impatto di qualsiasi tipo di ninjutsu o taijutsu e rimandarlo indietro sotto forma di un'onda sonica, che stordisce gli sfortunati nemici che attaccano e, oltre questo, emette i tuoni che sentite costantemente.
    Quando i tuoni finiranno, sapremo che il palazzo è stato espugnato e che il nostro daimyo è morto, allora il villaggio crollerà nel caos.
    C'é solo un modo per entrare nel palazzo, attraverso un codice di otto cifre di cui dovrete inserire almeno tre per poter ottenere di varcare le porte esterne.
    Gli otto pezzi del codice sono distribuiti in otto punti diversi del villaggio.
    Dalle Mura meridionali, potrete raggiungere tre di questi luoghi: l'area medionale della città; la zona circostante le Mura Esterne a Sud-est ed il tempio del dio Raiden a Sud-ovest."

    Ascoltata la spiegazione del vecchio, il jonin degli hyuga diede nuove disposizioni:Decise che la sua squadra si sarebbe diretta verso il tempio del dio raiden mentre il sentou shiki si sarebbe diretto alle mure esterne di sud est.
    Kamuro fece un segno di assenso al compagno poi ordinò alla sua squadra di seguirlo mantenendo la stessa formazione utilizzata in precedenza:il viaggio fu breve e arrivati in prossimità delle mure il gruppo fu accolto da un gruppo di ninja di kumo e uno di loro prese parola
    CITAZIONE
    "Non sappiamo chi ci sia in questa parte della città, ma una cosa è certa, varcare le mura vi getterà in un gigantesco e folle genjutsu, quindi state attenti."

    Kamurò ringraziò.. tirò fuori da sotto il mantello la maschera per coprire il viso e se la infilò.. si girò quindi verso i genin e disse loro:
    Lasciate a me la genjutsu.. appena questa prenderà forma non agitatevi e rimanete immobili

    Le parole risultarono veritiere.. dopo appena 5 passi il paesaggio attorno a loro mutò.. rimase completamente nero per pochi istanti e poi, di fronte al gruppo, si parò un paesaggio a dir poco desoltante: un brullo territorio composto da solo pietre e devastato da geyser che avevano tutta l'aria di essere composti da pece bollente.

    Quei geyser hanno tutta l'aria di essere pericolosi.. ma devo stare calmo.. siamo dentroa una illusione e posso sopportare le ferite.. sempre che il dolore non mi faccia impazzire.. ma questo è impossibile avrò sciolto questa dannata illusione molto prima che ciò accada.. tuttavia sono costretto a rischiare.. non sono sicuro di quanto sia potente questa illusione.. avanzerò fino a che non avrò subito 2 o 3 ferite lievi.. giusto per essere sicuro che il dolore unito allo sharingan mi riportino alla realtà.

    Kamuro si incamminò all'interno della landa per circa 3 metri... questo movimento causò l'esplosione di 3 geyser la quale pece schizzò sul volto sugli abiti e su tutte le parti scoperte del jonin che strinse i denti e si concentrò sui suoi occhi..impastò una quantità bassa di chakra e questi cominciarono a mutare.. l'iride diventò rosso sangue e le pupille furono accerchiate da 3 tomoe..

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    SHARINGAN - Tecnica Normale

    Villaggio: Konoha

    Clan: Uchiha

    Attivazione:Ci si concentra sui propri occhi irrorandoli di un consumo di chakra pari a Basso. Il colore degli stessi varierà da nero e rosso intenso, e ad affiancare la pupilla appariranno uno o più "tomoe". L'abilità dura fino all'esaurimento del chakra del ninja che esegue la tecnica oppure al rilascio della tecnica stessa. Mantenere attivo questo potere costa una quantità di chakra per ogni turno in cui rimane attiva (escluso il primo).
    [Attivare lo Sharingan conta come Tecnica Base]

    Caratteristiche dei Portatori: Riflessi Aumentati.

    Abilità comune a tutti i livelli: Il ninja migliora le proprie reazioni, può vedere attraverso illusioni e tecniche che "mascherano" o "alterano" la realtà. Questo potere non permette di "guardare" attraverso i corpi fisici, e molte delle sue qualità funzionano solo se effettivamente il ninja ci vede (al buio completo è inutile nella maggior parte dei casi). Quando combatte con armi a distanza la mira di chi si avvale di questa innata è molto più precisa della media. E' anche possibile copiare, prevedere e riprodurre le tecniche degli avversari, con delle limitazioni, come spiegato in seguito.

    Nota: Ci sono dei casi nei quali i vantaggi dello sharingan in combattimento ravvicinato non vengono applicati, ad esempio tutte le volte in cui il portatore non può incrociare lo sguardo con la\le creature con cui si scontra. Spesso non ha vantaggi contro gli insetti, le marionette, la sabbia, un nemico che non ci vede oppure quando è lui stesso a non poter vedere. Un portatore di Sharingan non può copiare nessuna delle tecniche speciali (derivate comprese) e nemmeno tutte le tecniche che richiedono una componente materiale di cui egli sia sprovvisto.



    Livello III (Jonin D Rossa o Chunin Blu)



    Al ninja che attiva questa innata compaiono tre "tomoe" a poca distanza dalla pupilla e il colore degli occhi muta in un rosso acceso. Le capacità di questo doujutsu sono a livello di un "praticante esperto". La presenza di questo particolare attiva una serie di particolari vantaggi, che sono elencati di seguito.

    • Può usare la sua preveggenza, in fase offensiva o difensiva, quattro volte in ogni round; contro energie superiori la preveggenza è limitata ad una volta ogni round solo in fase difensiva.
    • In corpo a corpo, in fase difensiva, un portatore di Sharingan può usare la sua capacità di preveggenza per leggere attraverso i movimenti avversari. Grazie ad esso è però in grado di schivare in extremis anche gli attacchi più rapidi solo se i due contendenti si guardano negli occhi.
    • In qualsiasi fase offensiva, a corpo a corpo o distanza, il portatore di Sharingan può usare la sua capacità di preveggenza per leggere attraverso i movimenti avversari solo se l’avversario lo guarda negli occhi. Grazie ad esso è però in grado di predire il movimento di schivata nemico, rendendo insicure anche le difese più solide.
    • Il ninja può usare tutti gli slot di previsione per copiare la tecnica e rivolgerla verso l’avversario, se parienergia o inferiore.
    • Nel combattimento a distanza, in fase offensiva, in ninja è in grado di attaccare con precisione anche i bersagli in movimento, cogliendo il punto esatto di un corpo con una precisione aumentata di 6 tacche.
    • Contro ogni tipo di illusione e contro tutte le tecniche che agiscono sulla percezione visiva, il ninja può vedervi "attraverso" se il loro consumo è pari a Alto o inferiore.
    • Il portatore può copiare stili di combattimento, Taijutsu e Ninjutsu, a patto che il loro consumo sia Elevato o inferiore.
    • Può apprendere, una volta ogni scontro, una tecnica avanzata di un grado inferiore di qualsiasi villaggio che sia in grado di copiare se ne subisce quasi interamente gli effetti e ha potuto osservare la composizione; può avere al massimo due tecniche apprese, e queste dovranno rientrare nel conteggio delle tecniche avanzate. E' necessario il consenso dell'amministrazione.
    Consumo di Chakra per Turno: ¾ Basso






    Era fatta.. ora forte della sua leggendaria innata e del dolore provocatogli dai geyser il jonin puntò lo sguardo dritto davanti a se concentrandosi e cercando di tornare alla realtà.. il processo fu veloce e kamuro chiuse gli occhi... quando li riaprì si trovava di nuovo all' esterno di goro-oh.
    Si girò verso la sua squadra.. tutti i componenti erano immobili con lo sguardo fisso nel vuoto.. non poteva lasciarli li: decise quindi di adoperare sull'avambraccio sinistro di ognuno di loro un taglio di media entita con un kunai..magari era troppo ma mai essere troppo sicuri..
    Quando tutti si furono ripresi kamuro diede ordine di proseguire e si addentrò all'interno di goro-oh


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    Parlato
    parlato
    Pensato

    Chakra consumato: 1Consumo basso/26 consumi bassi


     
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  4. marq1
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    Chapter I Venti di Guerra



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    Narrato
    Parlato
    Pensato

    Titolo


    Partenza- Fulmine - Massacro



    Vidi Vergil in lontananza e non feci altro che seguirlo,posizionando il fascicolo,ormai inutile,sopra un mobiletto dove erano raccolte altre cianfrusaglie.
    Raggiunsi così facilmente il luogo dove sia il team Beta e il team Alpha erano riuniti e intuii all'istante che il nostro leader non era altro che colui che precedentemente aveva parlato alla folla.
    Lo vidi chiacchierare con un Uchiha porgendo a quest'ultimo delle ricetrasmittenti.
    Poiché non furono accettate dall'altro capogruppo lo Hyuga le diede una al sottoscritto e l'altra a Sasori Uchiha.
    La presi e la posizionai in una tasca interna dell'abito cosi che fosse possibile afferrarla rapidamente.
    Ascoltai di seguito con molta attenzione le indicazioni di Alexander che oltre a essere sagge,avrebbero aumentato le capacità combattive del team Beta .
    Divisi in squadre da due ninja intelligentemente disposte su suolo nemico,questa disposizione non avrebbe fatto altro che aumentare l'organizzazione del team in caso di attacco e di conseguenza evitato sbaragliamenti.
    Vidi l'Aburame e lo salutai con un cenno del capo così che quest'ultimo si rendesse conto chi fosse il suo compagno.,ma poi decisi di avvicinarmi.

    Auron Ryukaki .

    [..]

    Partimmo verso Castlevania con lo scopo di raggiungere codesto luogo nel minor tempo possibile.
    Correvo alla mia massima velocità e i miei sensi non erano più di tanto concentrati a captare rumori o quant’ altro.
    Pensavo soltanto a essere veloce.
    Rimasi sbalordito quando vidi i rapidi movimenti dei due jonin.
    Sembravano saette.
    Mi domandai se un giorno avessi potuto anche io muovermi come loro.

    […]


    Vidi i due leader fermi ad aspettarci.
    Alexander ancora una volta prese parola; inutile dire che era lui il capo supremo della spedizione fogliosa.
    Decisi di intervenire dopo che lo hyuga finì di parlare:

    Vorrei aggiungere che sarebbe bene secondo me togliere i simboli dei nostri clan di appartenenza.
    Forse sarà immorale ma i nostri nemici potrebbero intuire i nostri poteri …sarebbe un vantaggio troppo grande da ignorare.


    Non volevo fare la parte di colui che odiava i clan della Foglia ,anzi tutt'altro,ma forse sarebbe stato un dettaglio che i nostri nemici potevano sfruttare a loro vantaggio.

    Partimmo cosi,dopo la probabile risposta di Alexander o di Kamuro verso la nostra destinazione principale..il villaggio del Fulmine.
    Iniziammo a marciare spediti seguendo le istruzioni che il nostro leader ci aveva illustrato.
    Sarei servito in caso di attacco ,cosi da sfruttare il mio taijutsu per difendere e contrattaccare,ma non mi limitai soltanto a essere preparato a reagire in caso di aggressione ,infatti il mio udito potenziato era pur sempre pronto a captare rumori sospetti che al resto della comitiva potevano sfuggire.
    La marcia continuò meno di quanto immaginai ,poiché ci trovammo quasi all’improvviso davanti a uno dei tanti cancelli del paese.
    Mi guardai intorno ..non vi era segno di lotte o quant’altro.
    Girando lo sguardo verso Alexander lo vidi scrutare tutti i ninja del team beta,compreso me,umile shinobi che non capiva cosa realmente causava la guerra.
    Appena arrivò l’altro team ,Alexander e l’Uchiha ebbero un veloce colloquio con una guardia posta vicino al cancello.
    Non sentii cosa quest’ultima disse ai leader della Foglia,ma una cosa era certa: Ci stavamo per separare.
    Non ne fui felice,ma credevo fosse una scelta necessaria.

    Quelle parole che lo Hyuga riusciva a pronunciare con tanta grinta non faceva altro che aumentare in me la fiducia .
    Avremmo vinto,tornando a casa avremmo visto l’intero popolo di Konoha renderci grazie,chi in ginocchio ,chi in piedi, molto probabilmente saremmo finiti davanti all’Hokage in persona.
    Stavo sognando ,me ne resi conto quando vidi quel tetro spettacolo che mi si prestò davanti.
    Decine di cadaveri erano sparsi a terra,con arti massacrati dai colpi subiti dai loro nemici…dai nostri nemici.
    Questa era la guerra..e dentro di me sapevo che c’era ancora di peggio da vedere.
    Giungemmo al tempio,al nostro primo checkpoint.
    Sasori ricevette l’ordine di controllare le probabili trappole presenti nell’area.
    Curiosi erano i sigilli che circondavano lo spazio circostante alla comitiva.

    [Se la trappola si attiva.]

    Sentii all’improvviso un vento bollente investire il mio viso, come se fosse stato capace di provocarmi delle ustioni.
    Abbassai il capo per evitare quel fastidioso vento ,mentre le fiamme ormai alte ci circondavano.
    Inutile descrivere il mio stupore quando vidi la velocissima reazione di Alexander,a cui bastò un solo attimo per creare una via di fuga .
    Aveva utilizzato un jutsu che conoscevo bene..

    Bella la sua reazione..veloce ed efficace.
    Andiamo Soichi!

    Mi portai fuori dalla trappola con un veloce scatto mentre le mani si mossero verso la wakizashi posizionata sul fianco destro.

    [Se la trappola non si attiva]

    Sarei rimasto in allerta poiché quei sigilli avrebbero sicuramente nascosto qualcosa di pericoloso.

    SPOILER (click to view)
    Danni: Illeso
    Condizione mentale: Stranamente ..calmo .
    Chakra Rimanente: 72/72 Energia Rossa
     
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  5. Generale Boros
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    Gli Otto Cancelli del Tuono - post 1


    P
    rima tappa


    La riunione che precedeva la missione era terminata ed i gruppi decisi. Gli shinobi della foglia erano dunque pronti a partire e si radunarono infine nei team prescritti. Dopo una veloce discussione tra i due capi squadra, Kamuro, il boss di Apollo fornì una ricetrasmittente ad ogni membro del gruppo. Quella era la prima volta che si trovasse in condizione di doverla usare e questo, gli rammentò la probabile gravità della situazione.
    Kamuro fece una veloce introduzione, spiegando come si sarebbero dovuti muovere ed Apollo si inserì la ricetrasmittente, in modo da averla pronta in qualsiasi momento. Con attenzione ascoltò la strategia e con altrettanta concentrazione iniziò a domandarsi che cosa avrebbero potuto affrontare.

    °Credo che questa volta ne sarai felice°

    °Perché?°

    °Ma come? Non è a te che piace uccidere?°

    °E allora? Tanto non mi lasci mai divertire!°

    °Beh, conta che siamo in guerra, potremmo dover uccidere e non poco°

    °Evviva!°

    Erano ormai tutti pronti a partire e la squadra di 12 shinobi partì verso il paese del fulmine. Primo tra tutti, Apollo poteva ancora scorgere Kamuro, il quale era scattato con una velocità impressionante, o perlomeno, tale gli pareva data la differenza che si ergeva tra i due.
    Il viaggio scorreva rapido ed Apollo notava sempre più la propria lentezza, in confronto a diversi degli shinobi presenti. Sapeva bene di avere le fasce zavorrate alle caviglie, tuttavia, si rendeva ben conto di essere tra i peggiori, o perlomeno in velocità.
    Il viaggio proseguì senza intoppo alcuno e poco alla volta, erano giunti tutti quanti al primo punto di ritrovo, nei territori di Castlevania. Pronti a ripartire, i due gruppi ripresero la marcia separandosi. In questo viaggio, i due team avanzarono separati, seguendo però la formazione che i loro capi avevano precedentemente ideato. La squadra di Apollo, in particolare avanzò in due sottogruppi da tre elementi. Il primo, capeggiato da Kamuro, doveva avanzare per primo e comprendeva, oltre che Apollo stesso, un Inuzuka, il secondo era formato dai restanti membri, ovvero Matsuda, Shin ed un Nara.
    Il viaggio avanzava rapido, ma tutti i membri mantennero una velocità relativamente bassa, in modo da mantenere tutti lo stesso passo. Senza trovare intoppi, giunsero tutti davanti all'entrata sud ed un vecchio li avvisò di ciò che avrebbero potuto trovare oltre quella porta.
    Ascoltate tutte le direttive, i due team si separarono nuovamente, diretti questa volta a due obbiettivi separati. In particolare, il team di Apollo si diresse alle mura sud-est, dove incontrarono diversi soldati. Uno di questi, in particolare, li avvisò della presenza di un folle Genjutsu che li avrebbe colpiti solo avvicinandosi un altro poco.

    °Genjutsu? Come se per noi fosse un problema!°

    °Potrebbe, conta che se è troppo potente non faremo più nulla°

    °Non dire cazzate, siamo specializzati qui, non ci faremo fottere per così poco!°

    °Spero tu abbia ragione...°

    Preso nei suoi pensieri, Apollo notò appena che Kamuro aveva indossato una maschera e si preparava ad avanzare. Espresse poche parole e rassicurò tutti avvisandoli di non preoccuparsi del Genjutsu. Tuttavia Apollo prese parola poco prima che la squadra avanzasse e si rivolse all'Uciha

    «Con tutto il dovuto rispetto, la avviso che cercherò di sciogliere da solo la Genjutsu per quanto mi riguarda, nel caso, quindi, mi ferisca per ultimo»

    Sapeva bene cosa aveva detto ed aveva perfettamente rammentato come si potevano sciogliere i Genjutsu, oltre che con il rilascio, ovvero con il dolore provocato da una ferita. Tuttavia, lui conosceva un modo più utile ed efficiente, la sua stessa psiche.
    Convinto, avanzò e dopo soli 5 passi, vide tutto il paesaggio oscurarsi e mutare in una piana ricca di geysers.

    °Humm, pare pericoloso°

    °è per questo che non mi fidavo°

    Concentrato, lasciò che il chakra fluisse nel sistema nervoso [1 basso], rendendolo sempre più concentrato e schermandolo dai poteri del Genjutsu, o perlomeno in parte [Attivazione Innata]. Convinto delle proprie azioni, fece un passo in avanti e notò che i geyser si avvicinarono, formandosi sempre più vicino a lui.
    Aumentando la concentrazione al massimo, iniziò a notare sempre più che quella non era la realtà e poco alla volta si convinceva dell'inesistenza di tutto quello che stava attorno a loro. Pochi istanti gli furono necessari e si rese conto che quella non era che un illusione e come era comparsa scomparì.

    Se non fosse riuscito a rendersi conto dell'illusione e se questa non si fosse quindi annullata, avrebbe atteso che qualcuno lo liberasse. Un dolore lancinante lo colpì al braccio sinistro ed in un lampo chiuse gli occhi, per poi riaprirli e vedere le rovine che stavano coprendo il campo.

    «Grazie»

    Solo quella parola sgorgò dalle labbra di Apollo, che rapido prese il kit di pronto soccorso ed iniziò a bendarsi la ferita con una delle garze sterili e sterilizzando la ferita stessa, in modo da evitare infezioni. Se fosse stato necessario, avrebbe poi bendato anche gli altri compagni, in modo da poter curare tutti.

    Se fosse riuscito a liberarsi, avrebbe iniziato a guardarsi attorno circospetto, per poi notare Kamuro armato di Kunai tentare di ferirlo.

    «Hei boss, non mi pare il caso, come avevo detto sono riuscito a liberarmi da solo, se evitiamo di ferirci tutti è meglio»

    Dette quelle parole, avrebbe curato i suoi compagni feriti, sempre se ce ne fossero stati.
    Ottenuto quindi l'ordine di Kamuro di avanzare, Apollo lo avrebbe seguito, mantenendo la guardia alta, pronto a fare il suo dovere, ed eventualmente anche di più, in modo da poter portare a casa la pelle, oltre che quella dei suoi compagni.

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    Narrato
    «Parlato»
    °Pensato°
    °Pensato° (personalità cattiva)
    "Parlato" (compagni)
    [Abilità/Potenziamenti]




    Tabella di Fine Post

    By Generale Boros ©

    ~Statistiche varie~


    Grado:
    Energia:
    Forza:
    Velocità (g):
    Velocità :
    Resistenza:
    C. del chakra:
    *Malus Pesi
    Status Psicofisico:

    Genin
    Verde

    187,5
    *167,5
    225
    187,5
    300 (+4)
    Turno 1/3
    Calmo, concentrato




































    OT /OT




     
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  6. Matsuda Jyakushin
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    That's Illusion



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    Narrato
    °Pensato°
    §Parlato§


    Post 1°:Paese del fulmine:Arrivo


    Un'ora dopo l'assemblea ci trovammo fuori Konoha,il grande portone spalancato,per permettere a noi Shinobi della foglia di uscire,mi sentivo quasi come un eroe che esce dal villaggio per compiere una missione di pace mondiale,e in effetti era un po' così se non per il fatto che io non ero affatto un eroe...
    Qualche persone della foglia ci scrutava lasciando trasparire divers emozioni dal viso,i più anziani mostravano quasi tenerezza per noi,i più giovani invidia e rispetto.
    Al mio arrivo già tre elementi delle squadre della foglia si trovavano all'entrata;
    Alexander Hima,Auron e infine il mio caposquadra,Kamuro Uchiha.
    Non avevo trovato persone antipatiche durante l'assemblea se non un certo Vergil Hyuga che non volle rispondere ad alcune domande sulle sue abilità,credendo che probabilmente qualcuno le avrebbe usate contro di lui.
    Purtroppo non tutti avevano capito che questo non era un gioco e un comportamento del genere poteva costargli la vita;ma lo avrebbe provato sulla sua pelle,non era affar mio.
    Vidi Kamuro discutere con Xander,tuttavia non prestai ascolto a ciò che avevano da dirsi,ma rivolsi uno sguardo ad Auron e lo salutai con un cenno della mano.
    Poco a-poco arrivarono tutti,e Kamuro improvvisamente allungò la mano verso tutti noi e ci porse delle ricetrasmittenti facendoci delle raccomandazioni:

    CITAZIONE
    Quello che c'era da dirvi lo sapete gia, quindi tenetevi ben strette quelle.. ora resta da decidere il modo di avanzata.. siamo 6 componenti, di cui 2 medici, quindi direi che per evitare di ritrovarsi in giro da soli dovremmo dividerci in 2 sottogruppi che saranno i seguenti.. l' inuzuka e lo yamanaka con me, mentre gli altri 3 faranno un altro sottogruppo.. spero che nn ci sia bisogno di attuarli ma è una precauzione necessaria.. ora ascoltiamo ciò che ha da dire Alexander



    Mi voltai verso Xander il quale cominciò a parlare facendo zampillare lo sguardo da una persona all'altra:

    CITAZIONE

    :"Non possiamo perdere troppo tempo per arrivare al fulmine, per tale motivo la nostra prima meta sarà castelvania fortunatamente per noi quel territorio pieno di energia mistica è distante sei ore da qualsiasi luogo.La formazione sarà sparsa sino all'arrivo nel reame del vampiro.Successivamente le due squadre si riuniranno ed ogniuno seguirà la sua strategia di movimento.Infine la mia squadra avrà il nome in codice di Niban Shiki, quella di Kamuro sarà la Sentou Shiki.""andiamo!"




    Pure i nomi in codice...
    La nostra squadra sarebbe stata Sentou Shiki.
    Ora dovevo dispormi con i miei compagni di Squadra,Shin Hyuga e Phantom Nara.

    Li salutai stringendogli la mano nel modo convenzionale e partimmo alla volta del fulmine.

    Il viaggio fu tranquillo e senza imprevisti,anche se man mano che ci avvicinavano,risuanavano i tuoni e le urla delle persone ceh morivano come mosche,L'adrenalina mi percorse la schiena;
    Qui avremmo visto chi era un vero ninja, chi era portato per quel mestiere e chi poteva ritirarsi.


    Fulmine

    Arrivati al fulmine,mi fermai prorpio come gli altri davanti all'entrata,non ero affatto stanco,il viaggio er aproceduto con velocità moderata,e non avevo neppure il fiatone.
    Un soldato,di mezz'età si diresse verso di noi e iniziò a parlare:

    CITAZIONE

    Benvenuti shinobi dell'Accademia, il mio nome è Kibo, veterano al servizio del daimyo Miko, qui per ordine del mio signore per supportare gli shinobi della Nuvola inviati per evitare che eventuali nemici escano dai confini di Goro-Oh ed arrivi fino a Kumo, o, peggio, si disperdano per l'intero stato.
    Considerate che non sappiamo se il nobile Miko sia ancora vivo all'interno del suo palazzo, Hachi-Goro, ma il fatto che i tuoni ancora echeggiano per l'intera città, indica che nessuna delle Otto Porte è stata infranta.
    Ed è proprio per questo che siete stati chiamati, ninja accademici, per liberare il Daimyo dovrete prendere i codici degli Otto Cancelli distribuiti nell'intero villaggio.
    Dovete sapere che, molti anni fa, agli arbori della nascita del Paese del Fulmine come unità politica, il primo Raikage elaborò la divisione del potere militare da quello politico, creando egli stesso un particolare fuuinjutsu tanto potente da essere distribuito su otto cancelli alti ognuno quanto otto uomini.
    Questo fuuinjutsu permette di sopportare l'impatto di qualsiasi tipo di ninjutsu o taijutsu e rimandarlo indietro sotto forma di un'onda sonica, che stordisce gli sfortunati nemici che attaccano e, oltre questo, emette i tuoni che sentite costantemente.
    Quando i tuoni finiranno, sapremo che il palazzo è stato espugnato e che il nostro daimyo è morto, allora il villaggio crollerà nel caos.
    C'é solo un modo per entrare nel palazzo, attraverso un codice di otto cifre di cui dovrete inserire almeno tre per poter ottenere di varcare le porte esterne.
    Gli otto pezzi del codice sono distribuiti in otto punti diversi del villaggio.
    Dalle Mura meridionali, potrete raggiungere tre di questi luoghi: l'area medionale della città; la zona circostante le Mura Esterne a Sud-est ed il tempio del dio Raiden a Sud-ovest."




    Noi ovvero il Sentou Shiki,ci saremmo diretti alle mura esterne di sud-Est.
    Mentre la squadra di Xander Hima:il Niban shiki,Sarebbe andata al tempio del Dio Raiden.
    Ci separammo e mentre i miei compagni erano in lontananzacongiunsi le mani e pensai:


    °Che abbiate la sorte migliore possibile e che possiate raccontare ai posteri delle gloriose imprese della foglia°




    Riaprii gli occhi e seguii i miei compagni che si stavano dirigendo verso le mura esterne Sud-Est,la formazione era sempre la solita ordinata da Kamuro,e...una volta al tempio.
    Alcuni ninja di Kumo in preda al panico,si fermarono davanti a quella che sembrava una linea invisibile e quando arrivammo ci dissero:

    CITAZIONE

    "Non sappiamo chi ci sia in questa parte della città, ma una cosa è certa, varcare le mura vi getterà in un gigantesco e folle genjutsu, quindi state attenti."




    Ora cominciavo veramente ad essere carico,la mia bocca assunse una forma come un sorriso e non potevo toglierla,così dovetti passare davanti a quella gente e davanti a dei cadaveri abbandonati come se mi piacesse il panorama.

    Quando Kamuro ribadì Indossando una maschera:

    CITAZIONE

    Lasciate a me la genjutsu.. appena questa prenderà forma non agitatevi e rimanete immobili




    Mi mossi di poco e subito il panorama circostante lasciò spazio ad un telo nero che ben presto si trasformò in una zona vulcanica circondata da Geyser,Come disse Kamuro,decisi di non muovermi,anche se il tempo pareva non finire,
    compì circa un metro che uno strano rumore,parve arrivare dalla mia destra, mi scostai di circa 20 centimetri e un Geyser soppiò alla mia destra,riversando uno scia di pece,bollende,la quale mi stava per investire quando...
    Un dolore fitto mi colpì il braccio e il panorama itornò ad essere un buio pece,per poi tonrare al paesaggio In cui ci eravamo trovati al'inizio.
    Il mio braccio sanguinava,così decisi di medicarlo,utilizzando una garza del kit di pronto intervento che i medici avevano gratuitamente dall'accademia nel caso di una missione, per fermare l'emorragia.

    Avrei cheisto agli altri se volessero anche loro ricevere una cura,e sarei stato lieto di compierla nel caso la loro risposta fosse stata affermativa.

    Continuammo il nostro perscorso... mentre pensai


    °Diavolo a Kamuro,ancora non abbiamo iniziato la missione che già ci ha feriti peggio di un nemico...eheh°



    ---------------------------------------------------------------------------------------------------

    SPOILER (click to view)

    Tabella Riassuntiva di Fine Post
    CaratteristicheEquipaggiamento Utilizzato
    Forza: 187.5
    Velocità:225
    Resistenza:200
    Riflessi:200
    Precisione:200
    Azioni~ Punti Vita: 90/120
    ~ Chakra (Verde): 140/140
    image


    ~ Regole di Combattimento I
    ~ Regole di Combattimento II
    ~ Regole di Combattimento III
    ~ Statistiche Ninja

     
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    È colpa tua. Ratty

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    No, un attimo..io dovrei partire con....Kodachi???

    [...]

    Non era un buon inizio di missione. Non lo era nemmeno un pò. Non solo doveva andare in guerra, il che era già una notevole scocciatura, ma perdipiù doveva andarci in squadra con uno squilibrato e uno sconosciuto. Quasi quasi rimpiangeva il lavoro all'Hungry Bug.
    Tanto per cominciare Kodachi era strano. Parlava strano, vestiva strano, aveva un look strano. Aveva avuto una qualche tresca con Kamuro e ora quello era scomparso. Era un Guardiano, quindi a conti fatti un suo superiore e sopratturro aveva un'espressione tutt'altro che rassicurante sul viso.

    Febh temeva con tutto sè stesso che quello là lo strangolasse nel sonno. Anche se ad essere più sinceri aveva paura che quello ci provasse con lui!!

    L'altro tipo invece non lo conosceva affatto. Oneru qualcosa. Mai visto. Mai sentito. Non lo ricordava nemmeno alla riunione. Misteri.

    Comunque se erano in squadra assieme, pur non essendo una formazione idilliaca dovevano collaborare. Ehm ehm... avrebbe schiarito la voce durante il viaggio (andavano a piedi, niente Lucertole). Dunque....so che sembrerà ridicolo, infantile o quant'altro, ma suppongo che dovremo metterci daccordo...intendo..siamo in squadra e tecnicamente dovremmo collaborare no? Tu Kodachi sei un guardiano, quindi tecnicamente sie il più alto in grado, anche se sei chunin come me...quindi...hai qualcosa da dire?

    Ti prego, non chiedermi di spogliarmi!

    Ad ogni modo dovevano cercare di scoprire qualcosa degli altri, o avrebbero rischiato parecchio. Febh sarebbe stato probabilmente il primo ad esporsi, indipendentemente dalle parole di Kodachi. Ad ogni modo..ehm...credo dovremo sapere un minimo delle nostre rispettive capacità...no? Vediamo...io sono un ninja a tutto tondo. Non ho particolari punti di forza o di debolezza...non conosco l'arte medica ma tendo a non averne bisogno e posso sopportare molti più attacchi rispetto a un mio pari. Sono legato alle Lucertole e sono un discreto utilizzatore di Veleni...come te Kodachi, dopotutto abbiam fatto il corso assieme...credo non ci sia altro...tranne il fatto che dovendo scegliere preferisco le medie distanze in battaglia.

    Forse anche gli altri avrebbero parlato. Forse no. Oto dopotutto è un posto di gente strana che non segue necessariamente la logica (da che pulpito!)

    [...]

    Ed eccoli al paese del fulmine. Un paese assediato e nei guai. Febh sapeva che Goro-oh era la sede del potere, ma tutto si aspettava tranne che la notizia di un attacco ad essa. Era ben più probabile che il nemico cercasse prima di sottomettere i potenti ninja della zona...ed invece aveva avuto successo con quella strategia sfrontata..ed ora il Daimyo era in pericolo o morto.

    E tutto questo perchè la gente non sa starsene in pace a casetta propria...ma dico..che bisogno c'è di invadere e fare le guerre? Ai giorni nostri la terra non è più così importante no? Teoria pseudo-pacifiste che probabilmente non avrebbero vuto credito tra i compagni, ma ormai le mura della città erano in vista, come preannunciavano i tuoni che scuotevano la terra e il cielo già da molte miglia di distanza.

    Le mura settentrionali, le più vicine al Suono, dove vennero accolti dagli shinobi di quelle terre. Un tale Kazura spiegò loro la situazione. L'unico modo di salvare il daimyo era raggiungerlo. E per raggiungerlo bisognava trovare le chiavi che aprivano il sistema di difese, altrimenti insuperabile.
    Uhmmm...qualcosa non mi quadra...ma se noi passiamo non c'è il rischio che anche gli assedianti facciano lo stesso? Non c'è un modo per richiudere la porta alle nostre spalle una volta entrati...suppongo che dall'interno si possa uscire senza problemi...oppure il meccanismo si sigilla da solo dopo l'ingresso?

    Fugati i dubbi, comunque, i tre dovettero decidere per quale zona iniziare le ricerche del codice. Dividerci suppongo sia fuori questione...se gli assedianti stanno nella città avremo bisogno di tutta la potenza possibile, no? Dopotutto se hanno espugnato tutto tranne il palazzo devono essere decisamente forti! Dopo qualche minuto di discussione decisero per lo Zoo. Febh ingenuamente si aspettava un parco con degli animali da guardare, bancarelle, cibo, attrazioni. Un luogo di vacanza insomma..ma il grigiore della zona e la rovina, i feriti e le cicatrici della guerra ammazzarono rapidamente quell'aspettativa.

    Beh..speriamo almeno che fosse uno zoo brutto, così non avranno perso granchè...credo... Un pò abbattuto, camminò con gli altri fino all'ingresso segreto indicatogli da Kazura.
    Le guardie non fecero storie e dunque furono dentro. A capo di pochissimo erano a destinazione. Lo Zoo. Squallido, rovinato...e soprattutto erano in gabbia. Pochi passi all'interno e Febh già diceva, per cercare di scherzare Almeno l'unico animale feroce nella gabbia sei tu, Kodachi Sogghignava, voltandosi a guardarlo, ma il ringhio alle sue spalle lo contraddisse ben presto!

    Orsi. Sei enormi, feroci e frankesteiniani orsi. Con artigli tutt'altro che vivaci e dei occhi rossi che certamente indicavano che erano dei poco di buono. Oltre al fatto che sembravano deliziosamente incazzati! La sorpresa iniziale però si placò rapidamente. Mentre gli orsi caricavano la sua attenzione si focalizzò tutta sul momento presente, smettendo di divagare come al solito. Erano solo strani orsi furiosi. Nulla di eccezionale. Dopotutto anche se lo avessero ferito non sarebbe morto!

    Istintivamente lo Yakushi sorrise. Non molto tempo fa gli era capitato di affrontare un Kiriano che diventava come una bestia feroce. E in quell'occasione una particolare tecnica di Oto si era dimostrata a dir poco eccezionale. Se poi queste bestie erano furiose e stupide come davano a vedere, sarebbe stato ancora più facile! Un singolo sigillo, e sei Febh comparvero correndo in varie direzioni davanti all'originale.

    Gridavano in maniera poco chiara e battevano tra loro i kunai che impugnavano. Un gran baccano, insomma, degno di un mal di testa coi fiocchi. E se le bestie erano tali, le possibilità che venissero attirate dai cloni era decisamente elevata. In ogni caso era bene mettersi in salvo, e fece cenno ai compagni di salire in alto, usando il muro alle loro spalle. Con un salto e il chakra adesivo potevano facilmente mettere diversi metri di distanza tra loro e quei grossi artigli.

    Poi da una posizione di relativa sicurezza avrebbero ragionato sul da farsi. Bene...qualcuno sa come mettere a nanna un gruppo di Winnie the Pooh idrofobi? L'idea di caricarli in mischia non mi alletta particolarmente...e a suon di ninjutsu credo ci esauriremmo e basta. Un'idea un pò folle gli attraversò la mente. Ogni istinto diceva di abbandonarla. Quindi la spiegò ai compagni. Avete presente il rodeo e il fatto che un animale infuriato attacca ogni cosa che vede come una minaccia?

    Una borsa svuotata del suo contenuto, ripartito tra le altre. Nylon. Non era un art-attack ma una briglia improvvisata.

    Avrebbe fatto avvicinare al muro dove si trovavano una delle copie sonore (sempre che non fossero state tutte distrutte, in quel caso avrebbe fatto lui del rumore per attirare gli orsi) e non appena la distanza fosse stata quella corretta, avrebbe atteso l'attacco dell'orso (o se attirato avrebbe atteso un attimo in cui gli artigli fossero bassi e poco pericolosi). Non vi è momento più vulnerabile per il predatore che non sia quello in cui affonda i suoi artigli nella preda. Con uno scatto potenziato dal chakra [1/2 Basso] avrebbe cercato di eseguire una pericolosa acrobazia. Gettandosi verso l'orso infatti, avrebbe cercato di ficcargli la bocca nella borsa aperta, a mò di museruola, mentre col corpo, approfittando del vincolo così creato, eseguiva una torsione e rotazione, per portarsi "in sella" al plantigrado, per così dire (o se l'animale fosse stato su due zampe, Febh sarebbe rimasto più come uno zaino, ma il senso è quello) assicurandosi anche col chakra adesivo. Il chakra andava a migliorare quell'evoluzione in più parti [1/2 Basso al braccio, Bassissimo al torso]

    Presa posizione, avrebbe cercato di restare stabile..ora stava ai suoi nuovi alleati, gli altri orsi, fare qualcosa. L'orso colpito senza alcun dubbio avrebbe porvato a scrollarsi l'impiccio di dosso, ma gli altri orsi al contempo avrebbero attaccato quella figura estranea..e dunque anche la sua cavalcatura. Cosa avrebbe deciso l'orso montato? Era da distruggere il suo nuovo zaino o gli esseri che lo attaccavano? Con uno strattone deciso [Bassissimo] Febh avrebbe cercato di far voltare l'orso per fargli vedere le eventuali aggressioni degli altri, sempre che l'orso non ruotasse e le vedesse per conto suo, cerando di liberarsi dell'indesiderato cavaliere (di certo non poteva artigliarsi la schiena, purtroppo per lui, e con la museruola anche mordere non era un'opzione.

    Che fossero gli altri orsi a finirlo, o lui a finire loro per difendersi o per furia. Febh doveva solo cercare di restare in groppa incolume, e nel mentre i suoi alleati ninja lo avrebbero supportato..o almeno sperava. Kodachi forse poteva fare qualcosa di simile all'idea di Febh, ma avrebbe avuto lo stesso coraggio? In fondo lui poteva morire....

    CITAZIONE
    La gabbia non viene descritta quindi io la immagino come una di quelle gabbie molto professional e molto grandi e alte con il microhabitat che riproduce una grotta e un pezzo di foresta, comunque visibile in toto dal pubblico :look:

    Riepilogo
    Ferite: //
    Chakra: 54/72
    Consumi: 12 (Oto Bunshin) 1 (Chakra adesivo) 5 (consumi vari nella acrobazia)

    Difesa: Balzare inidetro, sul muro
    Azione: Manovra per imbrigliare e stabilizzarsi [Tutti gli slot azione] Eventuale strattone per far voltare l'orso [Slot tecnica convertito]
    Tecnica: Oto Bunshin
    Gratuito: Gestione Cloni

     
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  8. ƒ r a n z
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    Legenda:
    Narrato
    Parlato
    Pensato


    I° Post Attivo
    L'arrivo al Paese del Fulmine


    Era ancora fredda la mattina su Kiri, e sul Villaggio della Nebbia si alzava un alone di foschia sufficentemente denso da impedire di vedere il porto dalle alte mura. Zubera, dall'alto delle mura, scrutava il paesaggio che via via diventava più grigio e sfocato mentre il sole si alzava nel cielo. E così il giorno è arrivato. pensò tra sè e sè dirigendosi verso una guardia e consegnandogli le istruzioni da seguire durante la sua assenza. Tranquilli, tornerò. disse, rassicurando così i presenti sulla passerella.
    Scese silenzioso rigirandosi un Kunai tra le dita, assorto nei suoi pensieri circa la missione in cui si era imbarcato: avrebbe dovuto andare nel Paese del Fulmine e lì avrebbe ricevuto istruzioni dettagliate sul da farsi. Era nervoso all'idea di dover tornare nel suo paese natio, quello al quale era stato strappato dai membri del clan Kakita. Mentr procedeva a passo spedito verso il porto si augurava vivamente che i suoi compagni di squadra fossero celeri quanto lui; infatti il Kakita non sarebbe andato lì da solo: ci sarebbe stato anche Etsuko, consanguineo di Drio, Raven Shinretsu, reduce da un mese di prigionia in seguito alla fallita fuga, Zichstar Kaguya, confratello di Meriu, e un certo Mariumi Jinrei, del quale Zubera non possedeva nozione alcuna.
    Era preoccupato: temeva infatti di non tornare a Kiri, laddove aveva lasciato la casa e un sacco di compagni; di certo però era questo il destino che si era scelto quando aveva deciso di iscriversi all'Accademia, quindi era solo un metodo per vedere se sarebbe diventato più forte o sarebbe perito nel tentativo di fare il proprio compito. Il suo mantello bianco svolazzava mentre Zubera accelerava il passo in direzione del porto, oramai in vista.
    Presa la nave che li avrebbe portati sul continente principale, il gruppo di ninja avrebbe dovuto percorrere un breve pezzo di strada a piedi prima di arrivare a destinazione: Goro-Oh. Quel posto non era la meta dei soli Kiriani: infatti tutte le grandi nazioni ninja erano state mobilitate per prestare soccorso al Paese del Fulmine.
    Zubera, una volta giunto di fronte a quel luogo, non potè fare a meno di tapparsi le orecchie a causa dei forti tuoni che provenivano dalla fortezza: sembrava quasi che una tempesta fosse scoppiata in quel loco, eppure non vi era nessuna traccia di temporali o altro. Dal tratto di strada che avevano percorso, i ninja della Nebbia arrivarono alle Mura Est della fortezza; nessuno dei ninja degli altri villaggi pareva essere lì, quindi il gruppo di shinobi di Kiri non avrebbe dovuto competere con nessuno. Ho un gran brutto presentimento: prima di entrare è bene che ognuno controlli di avere preso tutto con sè... vorrei evitare di vedere qualcuno che non ha qualcosa o che si ricorda all'ultimo di non avere preso parte dell'equipaggiamento. disse cono tono asente, ma tuttavia autoritario; infatti Zubera era concentrato sulle mura, dall'interno delle quali provenivano ancora quei forti boati che facevano tremare la terra.
    Lì c'era un ninja che ostentava il coprifronte del Fulmine e, non appena il gruppo gli si avvicinò, prese a parlare; il gruppo ricevette le indicazioni necessarie per entrare e si avviò all'interno, dirigendosi verso la zona orientale di Goro-Oh.
    All'erta, non abbassate la guardia... disse Zubera vedendo i cadaveri, una volta giunti. Si avvicinò ad un corpo posando una mano sul collo, avvertendo però che il battito era assente. Tutti morti, eppure non ho individuato alcuna traccia di gente che potrebbe essere passata qui prima di noi...anzi, noi dovremmo essre i primi a passare per di qua. pensò guardandosi intorno; poi però il suo sguardo si posò nuovamente sul cadavere al suo fianco, e solo in quell'istante potè notare strane chiazze rose sul corpo dello stesso. E queste? Non paiono ferite o lividi... disse osservandole con curiosità.
    Tuttavia non avevano tempo per fermarsi a guardare; decisero così di mobilitarsi e di proseguire. Fu sconvolgente però il fatto che, non appena il gruppo iniziò ad inoltrarsi nell'area orientale, i corpi senza vita si animarono, come se fose rimasto dentro loro un alito di vita; Zubera guardò la scena in un sorpreso silenzio, mentre una trentina di corpi armati alla meglio iniziava a muoversi verso di loro. Se pensano di poterci uccidere, si sbagliano di grosso! pensò Zubera mentre eseguiva i sigilli di una delle sue tecniche. Questo è tutto per voi... pensò mentre un gruppo di corpi gli si avvicinava di corsa; e poi iniziò la tecnica.
    SPOILER (click to view)
    Servitori di Nebbia - Kasumi Juusha no Jutsu
    Villaggio: Kiri (Orig. Nebbia)
    Posizioni Magiche: Ariete; Scimmia; Cinghiale; Scimmia; Serpente (medio)
    Quest'arte illusoria genera un alto numero di cloni che si dispongono in un'area circolare con diametro di 30 metri. Le copie fingeranno quindi di attaccare l'avversario o gli avversari presenti nella loro area di effetto (un attacco da ogni clone a portata, una sola volta per turno). I danni subiti da tale tecnica non sono reali. Essendo un Genjutsu, gli evocatori della tecnica scompariranno davanti all'avversario che in balia della stessa si troverà solo con i cloni. L'evocatore della tecnica può inoltre far scomparire i compagni con un consumo aggiuntivo di un Bassissimo. L'utilizzatore e i suoi compagni possono attaccare di nascosto (solo a distanza) senza svelare dunque la propria posizione. I cloni imiteranno l'attacco a distanza del loro padrone come se fosse lui stesso a lanciare un attacco, facendo uscire eventualmente dai loro corpi di pece le armi utilizzate dal padrone per l'attacco. I cloni sono di colore nero, e quando vengono colpiti con attacchi fisici non scompaiono, rispondendo all'urto come fossero fatti di pece. Al termine dell'attacco avversario possono rigenerarsi o addirittura duplicarsi. Il numero di copie create dipende dal grado raggiunto dal ninja che esegue la tecnica. La tecnica dura fino all'esaurimento del chakra dell'utilizzatore o al rilascio della stessa. Per essere mantenuta ha bisogno di un consumo Basso per ogni turno escluso il primo.
    L'unico modo per sfuggire a questa tecncia è utilizzare la tecnica del rilascio 1.
    Tipo: Genjutsu
    Livello: 5
    Consumo di Chakra: Medio-Basso
    [Massimo copie: Reclute 3, Studenti 7, Genin 14, Chunin 21]
    Ariete, scimmia, cinghiale, scimmia, serpente: tecnica dei servitori di nebbia! esclamò pronunciando il nome della tecnica. Subito dal nulla comparvero quattordici dell copie di Zubera, distribuendosi uniformemente a pochi metri da lui[Slot Tecnica Avanzata]. Il Kakita sperava che i suoi ompagni avrebbero fatto lo stesso, così da confondere gli avversari. Tirò fuori le proprie Katane proprio nello stesso istante in cui le sue copie si dirigevano verso i cadaveri animati.
    Il primo bersaglio di Zubera fu un uomo dall'aspetto gracile: Zubera eseguì un doppio fendente all'altezza della vita roteando su sè stesso, intento a tranciare in due il bersaglio - o la vittima? - e poi si girò verso il resto dei nemici[Slot Azione 1: Attacco]; ne arrivò un secondo, stavolta un po' più grosso del precedente: Zubera fece scattare le proprie Katane verso l'alto in direzione della sue braccia, volendo amputargliele[Slot Azione 2: Attacco]; infine il terzo, quando arrivò, non avrebbe potuto avere una fine peggiore di quella che aveva già avuto se non quella che Zubera stava per infliggergli: posizionate entrambe la spade parallelamente al terreno all'altezza delle prope spalle, Zubera dovette solamente attendere che il bersaglio fosse abbastanza vicino per attaccare con entrambe le sue armi all'atezza del collo, intenzionato a decapitarlo[Slot Azione 3: Attacco].

    CITAZIONE

    Tabella Riassuntiva:
    Condizioni Fisiche: Illeso

    Condizioni Mentali: Teso e concentrato

    Caratteristiche:
    Energia: Rossa
    Forza: 300
    Velocità: 400
    Resistenza: 275
    Riflessi: 300
    Elevazione: 300
    Vista: 300
    Udito: 400
    Tatto: 300
    Gusto: 300
    Olfatto: 300
    Chakra: 160/180

    Equipaggiamento:
    Porta Shuriken/Kunai [Vario][Gratuito]
    Coprifonte del Villaggio della Nebbia [Vario][Gratuito](indossato)
    Fasce Zavorrate [Vario][Gratuito](non indossate)
    Benda per l'Occhio Sinistro [Vario][Gratuito](non indossata)
    2 x Katana in Ferro del Clan Kakita[AdCC]
    10 x Kunai [AaD]
    2 x Filo di Nylon (10 metri) [Vario]
    1 x Filo in Acciaio (10 metri) [Vario]
    1 x Mantello [Vario](indossato)
    1 x Panno conduttore del Chakra [Vario][Gratuito]
    1 x Respiratore [Vario]
    1 x Tonico di Recupero Minore [Tonico]
    1 x Corpetto di Cuoio + Guanti di Cuoio [Protezioni]

    Slot:
    Tecnica [Avanzata]
    Azione [Attacco, Attacco, Attacco]


     
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  9. Aydan
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    Chapter 1
    "Illusione"


    Soundtrack: Stormrider - Iced Earth



    Fight on,
    grab on,
    stormrider,
    stormrider!


    Punto di incontro designato per la partenza alla volta del Fulmine, il grande cancello di Konoha. Lì si erano già radunati alcuni dei prescelti per la pericolosa missione. Kiyon, unendosi a loro, si limitò a fare alcuni cenni di saluto con le dita, rassomigliando più ad un papa che elargisce una benedizione.
    L'atmosfera era quella che si respira prima di qualcosa di importante: tensione palpabile nell'aria, parlottio concitato che tradisce la nervosità delle persone.
    Kamuro, ormai leader esplicito del gruppo in cui avrebbe militato l'Inuzuka, stava scambiando delle parole con l'Amministratore che ancora non aveva un nome. Quest'ultimo teneva in mano qualcosa di cui non si riusciva ad intuire né l'aspetto né la funzione, anche se a vedere come le reggeva - quasi con delicatezza -, sembravano essere qualcosa di importante.
    Fu lo stesso Uchiha a chiarire ogni dubbio quando tutto il team Alpha si fu riunito. Delle minuscole ricetrasmittenti, esattamente una per ciascuno di loro.
    - Quello che c'era da dirvi lo sapete gia, quindi tenetevi ben strette quelle.
    Kiyon annuì, quindi procedette a mettere la sua nell'orecchio destro. Il familiare suono di un apparecchio non sintonizzato gli comunicò che l'aveva indossata bene. Ottimo, lui era pronto per partire.
    In breve furono stabiliti i sottogruppi in cui si sarebbe diviso il team Alpha: Kamuro, Kiyon e Apollo da una parte, Shin, Matsuda e il Nara - che rispondeva al nome di Phantom - dall'altra. Precauzioni cui forse non sarebbero nemmeno dovuti ricorrere, ma che era meglio preparare. Meglio prevenire che curare, dice un detto.
    Alexander - come l'aveva chiamato Kamuro, finalmente l'Amministratore riceveva il tanto agognato nome - diede al gruppo di Konoha le indicazioni su come si sarebbero mossi per arrivare al paese del Fulmine che in effetti non era proprio dietro l'angolo. Diretti verso Castlevania, meta che avrebbe richiesto loro esattamente sei ore di viaggio, avrebbero poi preso la strada che li avrebbe portati dritti nelle fauci del Tuono. A quel punto il Niban Shiki e il Sentou Shiki - nomi in codice dei team Alpha e Beta - si sarebbero divisi, andando ognuno per conto loro.

    Viaggio compiuto senza intoppi di sorta. Kiyon procedeva ad una velocità media, più lenta di quelle di Alexander e di Kamuro, ma più veloce di quella di qualcun altro. Anche Aydan si muoveva agilmente e non aveva difficoltà a tenere il passo.
    Kiyon ogni tanto lanciava un'occhiata al lupo, consapevole del fatto che se ci fossero stati pericoli da segnalare lui l'avrebbe fatto immediatamente. Ma grazie al cielo tutto sembrava tranquillo e sul muso intelligente dell'animale non v'era la minima traccia di inquietudine.
    - Secondo voi com'è la guerra? - domandò Kiyon ad un certo punto agli shinobi del suo team, tanto per rompere il ghiaccio. Poteva sembrare una domanda stupida, ma in realtà non lo era. Sicuramente, non molti fra di loro avevano già preso parte a qualcosa del genere; dalle idee che sarebbero scaturite, si sarebbero anche potuti fare un quadro generale della vicenda.
    Si dice che mille scimmie dotate ognuna di macchina da scrivere in mille anni potrebbero scrivere l'antologia completa di Shakespeare. Magari cinque o sei esseri umani avrebbero potuto tirare fuori anche qualcosa di più importante per ciò che andavano a fare.

    Al loro arrivo, il team dell'Amministratore Hyuga -"già, mi devo ricordare che adesso loro sono il Niban Shiki"- era già sul luogo.
    Il cielo, di un pesante grigio plumbeo, era continuamente squassato da tuoni e fulmini che ogni volta per pochissimi istanti lo mutavano nel bianco più abbacinante che ci potesse essere; il rombo che li accompagnava sembrava non cessare mai, cupo e sordo brontolio ormai divenuto sottofondo musicale dell'ambientazione.
    - Devo ricordarmi di segnarmelo come meta delle prossime vacanze estive - disse a se stesso Kiyon in un sussurro ben udibile da tutti. L'ironia, costante della sua vita. Come avrebbe potuto fare senza?
    - Benvenuti shinobi dell'Accademia, il mio nome è Kibo, veterano al servizio del daimyo Miko, qui per ordine del mio signore per supportare gli shinobi della Nuvola inviati per evitare che eventuali nemici escano dai confini di Goro-Oh ed arrivi fino a Kumo, o, peggio, si disperdano per l'intero stato.
    L'attenzione dell'Inuzuka, così come quella di tutti i presenti, fu attratta dalla voce di un anziano soldato che iniziò a parlare loro della situazione attuale. C'era un Daimyo intrappolato nel suo palazzo, c'era un codice di 8 cifre da trovare per sbloccarne le porte. E per iniziare, ne servivano almeno tre.
    A quel punto Alexander decise - a ragione, secondo Kiyon - di far dividere le squadre. Il Niban si sarebbe recato al tempio di un dio il cui nome ricordava sinistramente i fulmini, mentre il Sentou avrebbe aggirato le mura di Goro-Oh (così si chiamava la città alle porte della quale si trovavano) per entrare dall'entrata a sud-est.
    Non ci fu tempo per accomiatarsi dai compagni, la situazione non lo permetteva. Voltate le spalle, non restava che pregare qualcuno lassù nel cielo squassato dalle saette affinché proteggesse i compagni della Foglia.

    Fu un ninja della Nuvola ad avvertire Kamuro & co. che entrare da quella porta avrebbe gettato i malcapitati fra le braccia di una violenta illusione. Folle, fu l'aggetttivo che utilizzò per descriverlo. Non molto confortante, a dire il vero. Soprattutto per Kiyon che non aveva la minima capacità di liberarsi da qualsivoglia genjutsu.
    Lo sguardo che scoccò a Kamuro, l'unico che poteva prendere le decisioni, era intriso di quella che si poteva definire preoccupazione, anche se in realtà era qualcosa di più vicino a tipregononentriamodiquachecirimettolepenne. Ciononostante, l'Uchiha li confortò dicendo che il suo Sharingan non avrebbe avuto problemi a liberarsene e che poi avrebbe liberato anche loro.
    Fu solo mentre varcava la linea di demarcazione realtà-illlusione che Kiyon si rese conto che l'unico modo per uscire da un genjutsu, oltre ad utilizzare una tecnica apposita, era infliggere una ferita. E dubitava che Kamuro si sarebbe scomodato ad aiutarli con tecniche di qualsiasi tipo.
    Tutto quello che c'era intorno a lui, dapprima così nitido e reale, prese ad assumere dei contorni sfocati e sbiaditi; e alla fine, denso come il miele, ma non altrettanto dolce, il nero inghiottì ogni cosa.
    "E così è questa... un'illusione? Non sembra poi così tanto pericolosa" pensò il ragazzo un attimo prima che il paesaggio riacquistasse colore, con le sembianze di una brulla landa costellata di geyser.
    - O-ohmmiodio.
    In effetti, quel qualcosa era folle. Non solo Goro-Oh era sparita nel nulla, ma addirittura non riusciva a vedere né i suoi compagni né Aydan: ed era la sua mancanza, la cosa più atroce di quella situazione.
    "Non mi devo far prendere dal panico. E' solo un'illusione. In realtà Aydan è qui accanto a me, anche lui non riesce a vedermi, ma sa che sono qui."
    Improvvisamente preoccupato, lo avvertì di non muoversi nella sua lingua. Il suono poteva giungere alle sue orecchie?
    Attanagliato dalla preoccupazione, Kiyon mosse un passo in avanti, la mano protesa a cercare il corpo del lupo. Non l'avesse mai fatto, a pochissimi metri da lui un geyser esplose preceduto da un getto d'aria bollente.
    D'accordo, era meglio restarsene fermi. Forse, se avesse chiuso gli occhi, non avrebbe più visto il paesaggio attorno a lui e avrebbe avuto meno paura.
    Ebbe l'impressione che passassero giorni. Non vedeva nulla, ma le esplosioni che avvenivano lì vicino emettevano abbastanza rumore da assordarlo, e facendogli mantenere la consapevolezza di non essere ancora al di fuori dell'illusione.
    Persino quando sentì un'improvvisa fitta al braccio sinistro, pensò fosse stata causata da uno di quei maledetti aggeggi spruzza-caldo; però poi il rumore si affievolì fino a scomparire, e nel riaprire gli occhi il ragazzo incontrò lo sguardo preoccupato di Aydan.
    - Menomale, stai bene! - esclamò e fece per abbracciarlo, ma un'altra fitta al braccio destro lo fermò. Solo allora si accorse di avere l'arto coperto di sangue che sgorgava da una ferita abbastanza profonda, incisa in verticale.
    Kamuro strikes back.
    - Apollo caro? Non è che verresti qui a sistemarmi il braccino malato? - urlò chiamando l'amico dotato del kit di pronto soccorso. C'era da ripartire, come da ordini di Kamuro, senza perdere tempo. Ma una medicazione era d'obbligo, sia per lui che per l'altrettanto ferito Aydan.
    "Ancora non abbiamo iniziato e già più della metà di noi sono feriti... Certo che siamo messi bene."


    CITAZIONE
    Kiyon
    Stato fisico: Ferita media all'avambraccio sinistro.
    Stato Psicologico: Un po' preoccupato per la pessima partenza della missione..

    Parametri:
    Forza: 200
    Resistenza: 200
    Velocità: 200
    Riflessi: 300
    Vista: 300

    Chakra residuo:
    140/140

    Aydan
    Stato fisico: Ferita media alla zampa anteriore sinistra
    Stato Psicologico: Allegro.
    Parametri:

    Forza: 150
    Resistenza: 150
    Velocità: 150
    Udito: 225
    Vista: 225

    Chakra residuo: 50/50

     
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    Fulmine…-Atto 1/2/Parte 1

    ...i zombie…



    "La paura l’altro non è, che la morte della nostra anima…"



    Ancora, di nuovo, come sempre, una fredda mattinata avvolgeva il villaggio kiriano, in una intensa coltre bianca. La nebbia avvolgeva il villaggio, in tutta la sua grandezza e tutta la sua maestosità. Calde coperte, il cuscino di piume, nulla era più soffice. Sapevo della missione, sapevo di dover partire, eppur, la poca voglia di rimettermi in viaggio, massacrava la mia anima. Durante una guerra, nessuna poteva permettersi il piace di dormire tranquillo, cosi mi alzai, e con passo lento, presi tutto il mio equipaggiamento, e abattendo, com’era di mio solito fare, la porta, uscii fuori. Il freddo del mattino, il soffice vento di quella giornata sconvolse il miei pensieri, portando l’allegria nella mia anima. Non mi ero nemmeno preoccupato di sapere chi erano i miei “collaboratori”, e sinceramente, la cosa non m’interessava nel più totale dei modi. Con passo lento, senza alcuna emozione stampata sul io volto, arrivai fino al porto, scrutando uno per uno i presenti. Nessuna emozione comparve sul mio volto nemmeno quando vidi Zubera, il mio sensei ai corsi genin, e l’uomo, che tentò più volte di ammazzarmi quando cercai di fuggire. I miei rapporti con quel personaggio non erano tanto benevoli, ma costui mi era indifferente, come tutti gli altri del resto. Presi la nave, assieme ai miei collaboratori, ed arrivammo al paese del Fulmine. Dopo una breve camminata, durante la quale stetti in assoluto silenzio, senza dar minimo segno di possedere ancora un’anima al mio interno, arivammo a Goro-oh. Dei tuoni eccheggiavano su quel villaggio, ma dei tuoni che non m’impensierirono nemmeno. Anzi, era divertente sentire il loro rumore, davano il senso dell’eterna guerra e dalla sofferenza più totale. Arivammo alle mura est, e non vidi nessun altro, nessun altro ninja, ne guerriero, stare li. La cosa m’insospettì un po’.
    -Hmm…che strano. Non c’è nessuno.-La causa della non presenza di nessuno alle mura, poteva essere che nessun altro oltre a noi, partecipava alla missione, ma sapevo che era piùttosto improbabile. Un solo ninja, sicuamente uno del fulmine, vista la sua presentazione. Era un chunnin, ed era alquanto improbabile che mentisse. Ci diede delle indicazioni, che cercai di ben memorizzare all’interno del mio cervello, per poi procedere verso l’area orientale di Goro-oh.
    Giunti li, vedemmo un ammasso di morti. Tutti morti, ed era la musica per le mie orecchie. Sembrava esserci una carneficina, ed io, non riuscivo a capire di come mai poteva succedere una cosa simile. Erano morti, e non avevo alcuna voglia di esaminare dei cadaveri, avrei fatto meglio a bruciarli tutti. Fissando zubera esaminare i corpi, li sorpassai, dirigendomi sempre più in avanti. Fù ad un certo punto, che con grande stupore, mi girai verso i cadaveri.
    -Uccidi, uccidi…me-Hmm…fiqo-Ora sapevo, avevo solo 2 possibilitaà. Beh, ho 2 possibilità, o li brucio tutti, o li massacro…tutti, direi che andrebbe bene la seconda opzione.Tuttavia, la loro numerosità, mi avrebbe portato in netto svantaggio, specialmente se mi sarei buttato nella mischia.Andrebbe bene una formazione a cerchio, in modo da proteggerci tutti, da ogni lato.Quella era l’opzione che ritenevo essere la più giusta, ma fu tardi per dirla. Qualcuno dei miei compagni, eseguì i sigilli per effettuare la tecnica dei servitori di nebbia, ed io non lo seguii. In corpo-a-corpo quelle copie erano inutili, ed inoltre, non volevo sprecare un quantità abbastanza moderata di chakra. Decisi di fare tutto manualmente. L’onda genjutsu colpì anche me, ma me ne fregai in pieno vedendo le copie formarsi d’avanti a me. Conoscevo quella tecnica alla perfezione, e sapevo i suoi punti deboli.
    Rapido, fermai la mia camminata, e mi rivolsi completamente verso quei zombie. Altrettanto rapido e veloce, con una sola mano, tirai alla luce i 2 Fuuma Kunai, preparandomi alla battaglia. Quel gruppetto di simpatici ometti era ben armato, ma nulla, era più armato di me.
    Ero talmente annoiato, non volevo nemmeno attingere al mio chakra gelido, però, di fronte ad un pericolo come quello, lo feci.[Slot tecnica base] Non appena uno di quei simpatici “contadini” di campagna di avvicinarono da me, un rapido fendente partì verso la sua testa, più precisamente al centro della sua fronte. Durante il colpo, l’altra mano rimase a difesa del corpo.
    -Chissà se i zombie campano con il cervello danneggiato…-Visto che un ammasso di gente che conosco il cervello non lo utilizzavano proprio, la risposta mi fù sin da subito chiara.
    Un altro ometto, cercò di affondare la sua zappa nel mio collo. Rapido, parai il colpo con una mano, e con l’altra partii all’attacco, cercando di affondare la punta della mia lama nel collo nemico. A quel punto, d’avanti ad un ammasso di gente cosi, indietreggiai di qualche metro[4], fissandoli attentamente. Rapido, vedendo come una signora con una for si buttò su di me, usai l’acqua che custodivo nella mia giara. Una piccola colonna d’acqua dalla dimensione di 10lt. Si alzò e si diresse verso la signora, cercando di colpirla sul petto, in modo da buttarla all’indietro.[slot azione, convertito in slot tecnica avanzata]
    Tuttavia, non mi fermai solo su quella offensiva, ma dopo aver attaccato la signora, diressi la colonna d’acqua su un altro omuncolo, che avanzò improvvisamente in avanti dalla mischia generale. La colonna d’acqua si sarebbe diretta verso la testa di quest’ultimo, cercando di fargli più male possibile. Subito dopo, l’acqua utilizzata sarebbe ritornata nella giara.
    Lo scontro era iniziato, e la mia voglia di combattere, diventava sempre più piccola, non era la giornata giusta.






    Tabella riassuntiva di -Shinretsu Raven-
    CaratteristicheEquipaggiamento Utilizzato
    Forza: 300
    Velocità:400
    Resistenza:250
    Riflessi:325
    Agilità:300
    Azioni~ Punti Vita: 120/120
    ~ Chakra (Rossa): 68/72Bx



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  11. Sasori Uchiha
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    SPOILER (click to view)
    Narrato
    -Parlato-
    /pensato/
    Titolo



    *Hearth*



    L'inizio della sopravvivenza...



    Aveva capito che non c'era un istante da perdere. La situazione a quanto sembrava era più grave del dovuto. Non era affatto preoccupato della situazione che si era venuta a creare. Oramai le rogne erano diventate il suo pane quotidiano. Le cattive notizie non facevano altro che confermare la sua teoria. Progredendo nella carriera non fanno altro che aumentare le seccature e i problemi invece che diminuire come di solito si è abituati a credere.
    Nel frattempo accanto ai suoi compagni di squadra ascoltò in maniera dettagliata tutta la spiegazione del suo caposquadra. La loro prima destinazione era quella di Castelvania per la sua vicinanza a Konoha. Si rivolse ai suoi compagni dicendo di andare insieme e nel caso si fossero persi di vista, si sarebbero re-incontrati più avanti.
    Durante il viaggio era elettrizzato al pensiero di uscire da Konoha per servire il suo paese e i suoi compagni. Era la prima volta che era in ballo qualcosa di grosso. Avrebbe voluto condividere questa esperienza con il suo sensei Shika, ma evidentemente anche lui aveva le sue rogne. Finalmente era quasi arrivato. Il suo piccolo gruppo era rimasto comunque abbastanza raggruppato nonostante lo spostamento. Dopo un pò di tempo, arrivò a destinazione, vide lo Hyuga che attendeva. Per sua fortuna era partito con il giusto anticipo, sperava che non avesse atteso troppo.

    Non appena furono arrivati tutti i membri della sua squadra, il Niban Shiki, Alexander stabilì la formazione e i vari ruoli, assegnandolo insieme a Vergil. Lo conosceva di vista, l'aveva visto qualche volta vagare per Konoha, era ben consapevole che apparteneva alla casata degli Hyuga. Dalle parole del suo caposquadra apprese che aveva sviluppato il byakugan almeno poteva lavorare in coppia con lui al meglio. Era contento di avere un compagno di squadra valido. Avevano il compito più importante erano gli aprifila. Così si separò dai suoi compagni e andò a fianco a Vergil dicendo:

    -Ciao, sono Sasori Uchiha, piacere. Tu dovresti essere Vergil giusto? Lieto di fare la tua conoscenza. Spero che collaboreremo al meglio per la buona riuscita della missione.-

    Dopo aver detto questo il gruppo Niban si avviò verso il paese del fulmine. Il viaggio non durò molto. Durante il viaggio sperava che i due avrebbero scambiato qualche parola per iniziare a conoscersi. Avrebbero dovuto collaborare nonostante l'attrito tra i due clan poteva farsi sentire. Forse solo di questo Sasori avrebbe avuto timore. Ma guardando il suo compagno capì che forse non c'era nulla del genere da temere. Quel ragazzo gli dava l'idea che poteva fidarsi. Il tempo forse gli avrebbe confermato quella sua sensazione. Durante il viaggio non ci furono sorprese di nessun genere, per tal motivo il gruppo continuò ad andare a passo spedito verso la loro meta.
    Una volta giunti dinnanzi al cancello sud del fulmine il Niban Shiki aspettò il Sentou Shiki. Durante l'attesa Sasori, dentro di sè, non vedeva l'ora di entrare nel vivo dell'azione. Era euforico anche se perfettamente concentrato e con i piedi per terra. Però nonostante questo suo stato d'animo aveva il suo solito atteggiamento indifferente verso tutto e tutti. Poteva anche sembrare leggermente distratto e sovrappensiero ma in realtà era vigile su quello che accadeva intorno a lui.

    Alexander parlò con Kamuro per accordarsi probabilmente sulla destinazione da prendere. Successivamente vennero informati che il loro obiettivo era un tempio. A quel punto gli venne affidata una ricetrasmittente da Alexander e subito la indossò.
    Quest'ultimo esordì nel seguente modo:

    "In marcia ragazzi, stiamo andando verso il tempio.Vediamo di darci una mossa!"

    Il gruppo si stava muovendo veloce verso la meta che gli era stata segnalata come il tempio. La strada per giungervi era costellato di cadaveri, un macabro spettacolo. Alla vista di tutti quei corpi Sasori non fece troppo caso. Era abituato ad una vista del genere grazie all'esperienza fatta per entrare nella squadra medica di villaggio. Finalmente erano giunti dinnanzi al tempio, il gruppo si accorse che le porte del tempio erano state sigillate, chiuse da dei grossi sigilli dall'aspetto ignoto, probabilmente delle trappole. Questa era l'idea che su tutte era la più plausibile nella mente del giovane. Nel frattempo mentre stava riflettendo, vide chiaramente Alexander che lo invitò a scassinare le porte.

    Scassinare era la sua specialità. Intanto chiese ad ogni elemento del suo gruppo se gli potessero prestare due spiedi. Quindi decise di avvicinarsi con cautela verso quel portone chiuso. Iniziò a studiare le diverse possibilità.

    Se la serratura fosse libera dai sigilli: avrebbe provato a scassinarla con due spiedi che si era fatto prestare da un compagno. Qualora che fosse riuscito ad aprire la serratura non avrebbe aperto l'uscio, invitando il suo compagno Vergil ad effettuare una verifica con il byakugan su uno di quei sigilli.

    Se la serratura non fosse libera dai sigilli o non esistente: Sarebbe tornato indietro dai suoi compagni, avrebbe detto semplicemente che non essendoci la serratura forse era il momento di passare ad un piano originale. Avrebbe invitato il suo compagno Vergil ad effettuare una verifica con il byakugan su uno di quei sigilli. A quel punto avrebbe chiesto al suo capogruppo di provare a romperne uno alla volta con la sua pioggia di fuoco. Se gli avrebbe dato il suo consenso, avrebbe attaccato i sigilli uno alla volta singolarmente con tempo uno dall'altro di circa un minuto.

    In ogni caso in caso di attivazione di qualche trappola, avrebbe indietreggiato di circa 1 metro dal portone.


     
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  12. EdwardVlad
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    ...Sono Jin Uzumaki...


    Il guerriero si rende conto che esistono difficoltà di cui non aveva tenuto conto.
    Se rimane ad aspettare il momento ideale, non uscirà mai da quel luogo;
    è necessario un pizzico di follia per compiere il passo successivo.
    In guerra e in amore, non è possibile prevedere tutto.



    Non pensavo che la situazione fosse tanto grave quando mi ero ritrovato in quell'aula insieme a molti shinobi della foglia. Più che altro la decisione di "buttarci" tutti quanti in una sola missione, con due squadre da sei era molto indicativo ai fini della missione. Più che delle squadre ninja iniziavamo a sembrare delle squadre di sterminio, ed in effetti il nostro compito e la nostra formazione sembravano dirette verso quest'obbiettivo. Entrare, eliminare chi di dovere, acquisire il posto, andarcene tranquillamente.
    Ma è ovvio che le cose non vanno mai come si spera.

    La prima destinazione concordata era Castelvania, la famosa città che esiste ma non esiste, sede del vampiro più temuto nel mondo ninja. Dato che procedevamo assieme ad una velocità piuttosto spedita, Alexander non dovette aspettare molto.
    Non appena arrivammo infatti ci accolse con celerità e, dopo avere scambiato poche parole con Kamuro, si rivolse a noi comunicandoci la formazione che aveva scelto. Tutto esatto e giusto, compreso il fatto che non possedevo alcuna abilità che potesse aiutare il gruppo ed ecco perchè dovevo stare attaccato al più forte. Come se fossi stato un bebè da tenere a bada.
    Strinsi i pugni, ma li rilasciai subito. Quella reazione era del vecchio Jin, quel Jin che non aveva visto in faccia la morte più volte e che era maturato durante quella missione nel quartiere di Otafuku, così la scacciai con forza e mi concentrai su quello che dovevo fare.

    Dopo le raccomandazioni riprendemmo subito la strada per il fulmine, che come aveva previsto Alexander distava esattamente sei ore da lì come da qualsiasi altro luogo. Era da mezza giornata che ci muovevamo per raggiungere quel posto, ed in quel momento l'unico desiderio che avevo era quello di arrivare a destinazione e farmi valere in qualsiasi modo. L'era dell'Uzumaki era finita, adesso faceva posto la mia vera eredità.
    Quella grandezza di entusiasmo sembrava proporzionata all'enorme cancello che avevo davanti, varcarlo significava cambiare completamente d'animo. Rimanere attento e fedele ai miei compagni qualunque rapporto ci fosse con essi. I tuoni imperversavano, era il momento di entrare.
    Non dovemmo aspettare molto che già un messaggero ci venne incontro riferendoci che dovevamo ottenere tre cifre che ci avrebbero permesso di entrare nel palazzo del dayimio. Queste cifre le potevamo ottenere dirigendoci verso tre destinazioni.

    Ci fu un momento di pausa.
    Xander parlò con Kamuro per pochi secondi, dopodichè si avvicinò a noi dicendo che la nostra destinazione era il tempio. In quel momento il mio pensiero andava a ciò che avremmo potuto incontrare nella nostra via.
    Muovendoci celermente ebbi subito una risposta. Moltissimi cadaveri di soldati, segno della situazione che quel paese stava passando, costellavano le cripte dei monaci di quel posto. Un luogo profanato, nulla di peggio ai miei occhi.
    Arrivati a destinazione notammo subito dei sigilli tutt'attorno all'area e Xander agì velocemente facendo segno a Sasori di scassinare i sigilli con la sua abilità.

    Se la serratura fosse stata scassinata, dopo le dovute precauzioni avrei seguito il gruppo. Sotto il mio mantello nero c'erano varie cose che mi potevano essere utili, ed indossavo i miei guanti di volpe.
    Se la trappola fosse scattata avrei seguito la via creata dalla tecnica di Xander. Dopotutto avere un Jonin tra noi poteva servire. Ma stranamente avere i miei guanti/artigli di volpe mentre correvo mi facevano sentire sicuro di essere disposto ad uccidere per salvare i miei compagni.

     
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    L'Entrata
    Più o meno rapidamente, la riunione preparativa sull'importante azione di guerra era terminata e l'Hima diede le ultime istruzioni prima della partenza. Si sarebbero mossi in piccoli gruppi da due, e Vergil sarebbe stato in coppia proprio con l'Uchiha di nome Sasori. Nell'udire quelle parole, un sorriso divertito si dipense sulle sue labbra. Buffo come la storia di quelle due nobili casate dovesse continuamente intrecciarsi. Ascoltando la suddivisione degli altri gruppi, Vergil si trovò daccordo con la decisione dell'Hima. La prima tappa sarebbe stata Castlevania, un luogo che Vergil conosceva bene, poi il gruppo si sarebbe diviso in due differenti squadre guidate da un jonin. Dopo le parole di Alexander, l'Uchiha si avvicinò allo Hyuga, presentandosi. Anche Vergil lo conosceva solo di vista, e quindi si presentò a sua volta.



    " Piacere mio, Sasori. E' sempre interessante incontrare membri della tua possente casata. "

    All'ultima affermazione dell'Uchiha, Vergil rispose con un leggero sorriso.

    " Sono certo che i nostri occhi sapranno guidarci verso il successo della missione. "

    Poco dopo, ad un cenno dell'Hima le squadre partirono in un turbine di foglie fruscianti. Il viaggio sarebbe durato circa sei ore e Vergil aveva intenzione di osservare attentamente i comportamenti di tutti gli shinobi reclutati, almeno finché fossero rimasti insieme.
    I due jonin si dimostrarono immediatamente ad un altro livello. Erano dei fulmini, e l'Uchiha pareva anche più veloce. Vergil non potè far altro che dedicare loro un attimo di muto rispetto. Tra i suoi parigrado, al contrario, la faccenda era ben diversa. Tutti correvano ad una velocità più o meno uguale e poche erano le eccezioni. Qualche shinobi, tra cui Vergil riconobbe lo Jyakushin, correva più lentamente della media del gruppo. Altri, tra cui il Nara, l'Inuzuka e Sasori, erano leggermente più veloci. Solo uno, a parte lo Hyuga stesso, possedeva una velocità classificabile come notevole. Auron Ryukaki. Lo shinobi cui Vergil aveva devastato il corpo con il juken. Lo Hyuga ricordava bene la sua lentezza; Vergil realizzò con un sorriso che quello era migliorato notevolmente. Forse, pensò, il Ryukaki aveva capito il senso della frase che Vergil gli aveva rivolto alla fine delo scontro. Se fosse stato davvero così, allora Vergil pensò che avrebbe potuto provare ancora interesse per quello shinobi. Nessuno, comunque, raggiungeva i suoi livelli. Terminata l'analisi sulle capacità degli altri shinobi, Vergil volse il capo in avanti, concentrandosi sulla missione.

    [...]

    Arrivati alle mure del Fulmine, gli shinobi furono accolti da un solato piuttosto malconcio al servizio del daimyio che spiegò loro la situazione. Non era delle migliori. Vergil non si intendeva di fuuinjutsu, se non di alcuni estremamente semplici, e comunque solo a livello teorico. Ma in fondo, si disse, era anche giusto così. Per quello c'erano i jonin. Una volta presi gli ultimi accordi, i due team si separarono, ciascuno guidato da uno dei jonin.

    Il cammino che si presentò agli occhi del gruppo fu abbastanza spiacevole. La vallata era costellata di cadaveri e membra macellate, e un forte odore di sangue ristagnava nell'aria. Per quanto il suo naso continuasse a farglieli presenti, Vergil ignorò quei corpi. La morte era parte del ciclo vitale, e non lo toccava molto. Anzi, lo affascinava. Vedere dei cadaveri non gli provocava quindi molti problemi. Una volta giunti alle porte del tempio, l'Hima fece cenno a Sasori di scassinare la porta, che era bloccata da alcuni sigilli, in modo che il gruppo potesse passare. Sasori chiese ai compagni due spiedi, ma Vergil non ne portava tra il suo equipaggiamento e non potè quindi aiutarlo. Lo Hyuga sapeva bene quanto potessero essere pericolosi i sigilli, quindi decise che era giunto il momento di sfruttare le sue abilità. Chiuse gli occhi e vi concentrò il chakra necessario, attivando il Byakugan.

    [CASO I]
    Se la serratura viene aperta senza attivare alcuna trappola


    L'Uchiha era riuscito nel suo compito, ma non entrò né aprì le porte; tornò invece indietro e chiede allo Hyuga di controllare la situazione con i suoi occhi. Senza indugiare, Vergil attivò la propria visuale telescopica, nell'intenzione di scovare eventuali riserve di chakra - indicatori di trappole a basse dello stesso - e di vedere cosa ci fosse oltre le porte. Chissà cosa avrebbe visto.

    [CASO II]
    Se scatta la trappola


    Acadde quello che vergil aveva temuto. I sigilli si attivarono, creando un imponente muro di fuoco attorno agli shinobi. Immediatamente Vergil controllò che ci fossero vie d'uscita, ma erano assenti. L'Hima prese in mano la situazione, dando vita ad un jutsu acquatico che interruppe le fiamme e fornì la salvezza al gruppo. Senza indugio, Vergil corse nel varco creato dall'acqua, portandosi al sicuro[VEL:400]. Una volta fuori, controllò che tutti, in particolare il suo compagno, fossero in salvo. Qualche attimo di attesa, poi andò a parlare con l'Hima.

    " Per come la vedo io, abbiamo due opzioni:
    o abbattiamo il portone con la forza, oppure tu ed io dovremo cercare un'altra entrata. Che ne dici? "


    Ovviamente sottintendeva che avrebbero dovuto sfruttare i loro occhi.



     
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  14. ~ Zischty
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    Una nuova missione,
    una nuova conquista,
    di nuovo sfide,
    di nuovo divertimento




    Strano vedere come la situazione andava piano piano degenerando, mi divertiva osservare il fatto che la ragione scivolava via assieme alla convinzione della facilità di quella missione, la follia... incapacità assoluta di governare gli eventi, incapacità assoluta di sapere cosa il futuro ha in serbo per noi... e nonostante questo noi facciamo delle "scelte" senza sapere che il realtà è solo il compimento di una storia già scritta, siamo pedine in mano ad un giocatore e in questo caso, stranamente ci voleva mettere seriamente alla prova.

    Strinsi la mano intorno all'impugnatora dell'ombrello...



    Scossi la stesta leggermente di lato, i candidi capelli, eredità dei kaguya, si spostarono dagli occhi, camminavo fiero vicino al mio ex-sensei Etsuko, il mio punto di riferimenti, il capogruppo di quella missione, era grazie a lui se ero arrivato fino a quel punto... con rammarico, non ero riuscito a partire per il villaggio del mare, ma nonostante tutto avevo trovato dei compagni molto valorosi. Anche se non tutti mi ispirivano fiducia e amicizia.

    L'inizio della missione



    Inutile dilungarsi, camminavvo e venimmo accolti da un ninja del villaggio, sembro molto cortese, altri ninja dissero ciò che era necessario, ora sapevamo le informazioni principali per portare a termine la prima parte della missione, ascoltavo attentamente, sapendo che presto tutta quella tranquillità insolita sarebbe mutata, tutto ciò che da ora in poi ci sarebbe successo avrebbe messo in seria difficoltà il gruppo... ma nonostante tutto... Kiri avrebbe avuto la supremazia delle altre squadra, sia che esse fosse piene di ninja esperti, sia che essi venissera da chissà quale parte del mondo.

    Noi Kiriani avremmo vinto



    Un fulmine squarciò il cielo, mentre le mie manie di conquista di potere per il mio villaggio svanirono con il rombo del tuono...la meta era stata decisa... presto la prima prova avrebbe avuto inizio.


    Morti...
    mille anime sorgete dall'aldilà
    impossessatevi dei vostri corpi,
    mostrateci la vostra forza...
    che il maleficio si compia!




    Proseguivo lentamente alla coda del gruppo



    Un possessore del Mangan, un Shinretsu e un Kakita... sarei stato alla loro altezza? Non ne ero per niente sicuro, conoscevo le mie limitate capacità e solo per miracolo ero riuscito ad ottenere il controllo delle ossa. Ci stavamo dirigendo verso la parte Orientale di Goro-Oh, mille sentimenti si mescolavano dentro di me, mentre camminavo e i rumori dei miei passi veniva coperto dai continui tuoni che si creavano per tutto il cielo.


    una distesa di morti



    strane larve rosse attaccati ai loro corpi, forse un generatore di energia, forse la forza che strappa a quei morti il riposo eterno a loro strappato per uno stupido sortilegio, nessuno era passato prima di noi e Zubera ci avvertiva di stare attenti, strano vedere come i suoi presentimenti fossero esatti.

    crudele morte, che la vostra anima riposi in pace



    Impugnai con forza l'ombrello chiuso, mentre i morti si destavano dal loro sonno uccidi, uccidi... me una nenia si creo e un coro di disperazione si alzò come un concerto che stava per iniziare... Esorcizzerò i vostri corpi, riporterò la pace nel vostro corpo, che voi possiate riposare in pace! le mie parole vennere sovrastate dalla nenie, forse solo Etsuko la persona più vicina a me avrebbe potuto udire quella frase.

    Che la danza abbia inizio



    Io Kaguya danzerò per fare da intercessore al vostro sonno, io Zischtar danzerò perchè voi possiate mostrarci la soluzione per risolvere i problemi di questa terra... aprii l'ombrello occultando l'immagine ai miei avversari defunti, la mia mano andò a prendere una bomba gelo, un movimento veloce e la pallina azzurrina viaggio veloce in mezzo ai morti, se non si fossero spostati circa tre sarebbero stati colpiti in pieno da stalagmiti appuntite di ghiaccio...

    Ognuno di noi aveva i suoi obbiettivi



    Senza dirci nulla sembrava quasi che ci fossimi divisi i nemici sarei scattato avanti di circa quattro metri fermandomi davanti ad un morto ambulante, chiusi l'ombrello velocemente e portai un affondo sul suo torso nudo, diretto soprattutto all'unica larva rossa che adornava il suo petto, per compiere quest'azione un mezzo-basso scombussolo il mio braccio.

    Movimenti dolci e fluidi



    Quasi come una danza, quasi come un'evocazione, desideravo l'eterno silezio, desideravo che quei tuoni smettessero per qualche istante e con essi anche queste difficoltà che già si mostravano ai nostri occhi, ma stranamente tutto questo mi divertiva, uno squalembro da destra verso sinistra venne portato verso un altro cadavere stando ben attento a non voltare lo sguardo solo ai miei compagni, in modo da avere una visione completa dei miei nemici...










    [Tabellina *O*]


    imageTabellafinepost imageimageScHeDaimage
    C h a k r a 193/198

    S a l u t e 120/120

    ArMi & CaRaTtErIsTiChE


    Zischtar

    » Forza 300
    » Velocità 300
    » Resistenza 325
    » Agilità 325

    Armi mostrate:
    Cappa x 1
    Ombrello x 1







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  15. Soulafein
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    La vipera era tranquilla, o almeno cercava di mostrare questo volto.
    Era esaltato, certo, per l'idea di andare in guerra.
    Quell'evento poteva essere la sua occasione per pulire il suo sporco passato con il sangue versato, portando onore al suo villaggio...così da poter ricevere fiducia dal Kokage, assumere il potere del nuovo territorio conquistato e lì covare le uova della nuova rivoluzione...
    Ogni tassello stava andando al suo posto, tranne uno.

    Avrebbe dovuto stare in squadra con Febh.
    Non aveva mai capito quel ninja.

    Aveva uno strano modo di stare al mondo, era amico di Kamuro, era stranamente sempre allegro, non si era mai distinto in nessuna prova mortale all'interno del villaggio, vedeva il Sigillo Maledetto come un collare a differenza di quello che realmente era: un'infinita fonte di puro potere.
    A discapito di tutto ciò, però, era divenuto Chunin, aveva superato con lui l'esame, che si stava per rivelare mortale, per la conoscenza approfondita dei veleni e, in un modo o nell'altro, era sempre presente alle attività principali del villaggio, alle missioni, agli eventi mondani anche.
    Era stato selezionato come guardia per l'amministratrice del suono durante la "visione" degli esami per i sigilli...Era comunque un'incognita che avrebbe potuto rovinare i suoi progetti.

    Fortunatamente con loro c'era anche il giovane Oneru.

    Aveva avuto modo di parlare con lui durante l'estate, e si era rivelato un individuo piuttosto interessante, forse gli sarebbe stato utile per i suoi piani futuri.
    Anche lui era un'incognita, il suo atteggiamento era più confortante che la gioviale bonarietà dell'altro suo compagno.

    Ad ogni modo, il fatto ceh fossero incognite, non avrebbe dovuto durare ancora un secondo di più.
    Avrebbero dovuto collaborare, avrebbero dovuto combattere e vincere una guerra...
    I segreti erano inutili in questo frangente, tanto le abilità sarebbero uscite in un qualsiasi combattimento.
    Era il più alto in grado, stava quindi per parlare, ma Febh lo anticipò...una piacevole sorpresa dopotutto.

    Febh lo interrogò, aveva uno sguardo strano, quas impaurito...Kodachi non perse l'occasione, scrutandolo senza rispondere, con gli occhi rosso sangue che brillavano sotto al sole e la lingua che schioccava come impazzita.

    Febh continuò...aveva capito perfettamente la loro situazione.
    Ascoltò la rapida descrizione delle capacità del compagno...
    Non conosceva le arti mediche, ma non gli servivano perchè era capace di resistere con facilità agli attacchi...
    Qualità interessante, soprattutto perché lui, per quanto ne fosse capace, odiava sfruttare le sue conoscenze mediche per curare gli altri.

    "Io Prediligo il combattimento ravvicinato, e sono capace di sfruttare una portata, come dire...mostruosa, per creare questa circostanza anche se il nemico è lontano.
    So sfruttare le arti mediche, conosco i veleni e non ho alcuna difficoltà a vedere al buio.
    Sono legato ai Serpenti, e la maggior parte delle mie tecniche ruota intorno a questi "fidi" compagni..."


    [...]

    Arrivarono al paese del Tuono.
    Nulla era meglio di un paese ferito e in pericolo per raccogliere il malcontento e prendere il potere.
    Questa guerra era arrivata proprio al momento giusto, non poteva perdere l'occasione, non poteva sbagliare.

    CITAZIONE
    E tutto questo perchè la gente non sa starsene in pace a casetta propria...ma dico..che bisogno c'è di invadere e fare le guerre? Ai giorni nostri la terra non è più così importante no?

    "Combattere gli uni contro gli altri è innato negli uomini.
    Siamo animali socievoli, ma violenti e terribilmente competitivi...Nessuno può andare contro l'istinto.


    Sorrise al compagno, abbandonando sul nascere un discorso filosofico che avrebbe finito per rovinare la tensione e la concentrazione che si stava creando in lui...stavano per arrivare, erano molto vicini.

    Un certo Kazura li accolse al muro Settentrionale, il più vicino al loro villaggio.
    Questo spiegò loro con poche parole la situazione.
    Avrebbero dovuto raggiungere il Daimyo per salvarlo...ovvio.
    Scelsero lo Zoo come ingresso.
    Probabilmente ormai quello che un tempo era stato un luogo di ricreazione e divertimento, ora sarebbe stato un'immagine per nulla interessante.
    Infatti...

    Nemmeno la battuta del compagno riuscì a scaldare quel luogo triste e desolato...erano in una gabbia, luogo certamente non ottimale.
    Essere già rinchiusi prima di cominciare certo non era un'idea che gli piaceva tanto, ma ormai avevano scelto quell'ingresso...

    CITAZIONE
    Almeno l'unico animale feroce nella gabbia sei tu, Kodachi

    Osservando dietro le spalle del compagno che, scherzando, lo aveva interpellato, Kodachi sorrise...
    Non c'era certo da ridere, gli orsi erano grandi e parecchi, ma almeno avrebbe potuto sottolineare lo sbaglio del fastidiosamente ironico compagno...

    "Forse dovresti voltarti..."

    Subito il compagno, però, anche dopo questa uscita ceramente poco felice, fu pronto a contrattaccare.
    Evocò con intelligenza un mucchio di cloni, sicuramente capaci di infastidire le infime menti di quegli esseri, poi saltò.

    Kodachi lo seguì rapidamente, sfruttando il chakra adesivo per separarsi dai pericolosi artigli di quei folli animali.
    Ascoltò il compagno...l'idea era folle, almeno concepita da lui.
    Kodachi dopotutto era nato per questo, imbrigliare i nemici era la sua specialità, ma non certo quella dello Yakushi.

    Kodachi sorrise, forse stava iniziando a piacergli quel pazzo!

    Come lui Salò giù dalla gabbia, attivando la sua inumana capacità, facendo scorrere il chakra in tutto il suo corpo.
    Cercando di intercettare il movimento di uno dei mostri dall'alto, probabilmente concentrati contro il mucchio di copie, lo avrebbe stretto con relativa facilità appena l'avesse sfiorato.
    Allungare ed incrociate le braccia intorno al collo e alle fauci di questo, le gambe intorno al busto e alle zampe posteriori del mostro...
    Ora doveva solo aspettare di vedere se la tattica del compagno aveva un senso...dopotutto lui poteva facilmente governare o uccidere quel mostro.




     
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